Forza Mario!

Un pingue signore elegantemente vestito, esce dal ristorante dove ha abbondantemente cenato, vede un macilento mendicante e gli dice: “Beato te che non hai problemi di linea!”
Che ne dite? E’ esattamente quello che ha fatto Mario il Grigio qualche giorno fa: “Beati voi giovani che non conoscerete la monotonia del posto fisso!” La grandezza di Monti è in questa sua capacità di dire enormità galattiche mantenendosi perfettamente serio.
Dunque, stando a sentire lui anche medici, avvocati, architetti, dirigenti ministeriali, manager e, -perchè no?!- banchieri sono poveri dannati del posto fisso. Certo non sono lavoratori dipendenti, ma che noia tutta la vita a fare le stesse cose! E in cambio di che? Di un po’ di soldi! Ma non lo sapete che i soldi non danno la felicità? (Gli suggeriamo la prossima battuta).pubblica


Prendiamo il caso dei poveri banchieri: tutta una vita a fare soldi! A studiare trappole per il prossimo, a contare dividendi. E’ logico che uno così, per cambiare un po’ magari faccia qualche scherzo da prete (come Tanzi, Magdoff, ecc) e rischi di finire in galera! E lui stesso, Mario, poverino, tutta una vita a studiare le stesse cose! L’economia: la triste scienza come la chiamò Nietzche! Ma perchè non pensa di rompere questa grigia monotonia, lui che è il grigio per eccellenza e non scopre il lavoro dei campi? Ah la benefica spossatezza fisica! Il piacere di vedere venir su insalate e broccoletti! Mario, prova!

Dire che è finito il posto fisso significa, in soldoni, promettere ai giovani una vita da precari, saltando da un posto dequalificato all’altro. Significa dire che il diploma o la laurea, per la stragrande maggioranza di loro, non varranno assolutamente nulla (tanto vale, aboliamo il valore legale dei titoli no?) perchè passeranno da un call center ad un posto di avventizio comunale, da un lavoro interinale ad uno in nero. Significa dire: “scordatevi della mobilità sociale: siete servi e servi resterete”. Significa tessere l’apologia delle diseguaglianze sociali fra chi una sicurezza la ha e se la tiene e la massa dei disperati che arranca da uno stipendio da fame all’altro.

Ma, almeno, questo serve ad aumentare l’offerta di lavoro? Lasciamo in proposito la parola a Olivier Blanchard, “le differenze nei regimi di protezione dell’impiego appaiono largamente incorrelate alle differenze tra i tassi di disoccupazione dei vari paesi” Cioè: non esiste alcun rapporto fra la precarizzazione del lavoro e la crescita occupazionale. Oppure il fine economista Monti non legge quel che scrive il direttore della ricerca del Fondo Monetario Internazionale?

Ma vi rendete conto in che mani siamo e con il voto convinto del Pd ed il tifo di “Repubblica”? Però non possiamo dimenticare che Mario ci ha liberati dall’orrendo Cavaliere che ormai dice lui stesso di non volersi più ripresentare. Un merito non da poco, cui potrebbe aggiungersene un’altro a breve: lo smembramento del Pdl. Ed anche questo sarebbe un bel merito, ma c’è di più ancora: se continua così, gli italiani presenteranno il conto del suo governo al Pd, perchè questo è percepito come un governo ad ispirazione Pd. E sarà la volta buona che ci libereremo anche del Pd: grande! Magari per reazione, potrebbe nascere una sinistra decente. Ci pensate? Liberarci in una botta di Bersani e di Veltroni, di Renzi e di D’Alema: Mario facci sognare!

Insomma, lo confesso: Mario inizia a piacermi. Forza Mario!

Aldo Giannuli

aldo giannuli, berlusconi, bersani, governo tecnico, lavoro, mario monti, pd, pdl, posto fisso, precarietà, repubblica


Aldo Giannuli

Storico, è il promotore di questo, che da blog, tenta di diventare sito. Seguitemi su Twitter o su Facebook.

Comments (32)

  • Credo che non ci libereremo facilmente dei “soliti noti”.
    Secondo me, nel mezzo ci potrebbe scappare un accordo (fra PDL e PD) sulla riforma elettorale.
    Ovviamento di tipo maggioritario, con quota proporzionale su circoscrizioni ristrette in modo tale che la quota proporzionale dia luogo anch’essa a risultati di tipo maggioritario.
    Così si liberano in un colpo solo dei vari partiti che provocano fastidio: IDV,SEL, eventuale Federazione della Sinistra. In più ridimensionano fortemente Lega e “Terzo Polo”.
    Sempre che non accada quello che sostieni, cioè un frantumarsi del PDL, in questo modo non sarebbe difficile realizzare la riforma elettorale.
    Anzi, non è altamente probabile che la rottura interna ai partiti maggiori avvenga proprio sul tema della riforma elettorale? Gli interessi in gioco sarebbero elevatissimi, uniti all’incertezza sul futuro voto, potrebbero dare il via ad una serie di “strategie della sopravvivenza”, scissioni incluse.

  • Certo quella sulla monotonia del posto fisso è stata una battuta infelice, ma credo anche che sia stata largamente travisata e strumentalizzata. Penso che il presidente Monti parlando di flessibilità abbia voluto riferirsi più ad una prospettiva futura che al presente contesto occupazionale, più alla necessità per le nuove generazioni di rendersi competitivi su un mercato magmatico come quello contemporaneo che alla precarietà umiliante e pervasiva che abbiamo sotto gli occhi oggi. Penso che all’idea di posto fisso ormai apparentemente insostenibile abbia voluto contrapporre un modello incentrato sulla formazione continua e la disponibilità a cambiare datore di lavoro e benchè questo minacci di sconvolgere anche le mie aspettative di ventenne, tuttavia non mi sembra totalmente irragionevole. Non penso proprio che il Premier si auspichi l’avvento di una generazione di laureati-camerieri-nomadi-sottopagati come futuro dell’economia italiana! Che sia d’incentivo all’occupazione o meno quella della flessibilità è la direzione in cui forse tutto il mondo si sta muovendo e, odio ammetterlo, temo proprio che la corsa per la conservazione del nostro stile di vita non preveda secondi posti.

    • Non è stata una battuta infelice ma l’espressione di una cultura politica delinquenziale che concepisce una sola via d’uscita dalla crisi: la macelleria sociale. Monti è un nemico molto peggiore di Berlusconi, anche se veste bene, parla sottovoce in inglese e (forse) non fa serate di bunga bunga. Quanto alla flessibilità: non facciamoci ingannare dagli imbrogli ideologici dell’avversario.

  • Al caro super Mario suggerirei la lettura di quanto scriveva il suo (più saggio) collega Galbraith (in “L’economia della truffa”, 2004, pp. 79 ss.) sull’uso equivoco del termine “lavoro” da parte degli economisti. Nel caso di specie: la mobilità del direttore generale non è la stessa ‘cosa’ di quella del metalmeccanico

  • Il bello della situazione (ovviamente sta per ‘il brutto’) è che con un fuoco mediatico simile alle spalle -ovviamente tutto a favore- Monti riuscirà dove Berlusconi ha miseramente fallito: la macelleria sociale fatta con il sorriso plaudente della grande maggioranza degli italiani. Ormai hanno fatto passare il messaggio “Monti non sbaglia mai” in un buon 60-70% della popolazione. Chi gli si schiera contro raccatta le briciole o viene macellato. Mi sbaglio?

  • Io credo che queste siano battute studiate a tavolino, giusto per vedere quale sara’ la reazione della popolazione.Quando non ci sara’ piu’ reazione allora capiranno che la gente e’ ormai ridotta allo stato vegetativo da troppa televisione e da poca cultura e allora procederanno con le fasi successive.

  • Sigh! Gli italiani hanno la vista appannata e la memoria troppo corta per individuare e punire – elettoralmente parlando – i responsabili del tracollo economico, sociale e culturale del Paese. PD & PDL, magari liftati, ovvero semplicemente con una nuova denominazione ed un logo più accattivante, si ripresenteranno alle urne e la gente, imperterrita, tornerà a votarli. Statene certi.

  • Il dato empirico-statistico attribuito all’accademico Oliver Blanchard è frutto di una recente meta-analisi che ha registrato risultati piuttosto discordanti: “[…] Su tredici ricerche realizzate sugli stock, nove di esse danno risultati indeterminati, tre segnalano che la maggior flessibilità del lavoro riduce l’occupazione e aumenta la disoccupazione, e una soltanto segnala che la flessibilità riduce la disoccupazione (cfr. T. Boeri and J. van Ours, The economics of imperfect labor markets, Princeton University Press 2008)”.
    Dimostrata l’assenza di una netta associazione fra riduzione delle tutele lavorative ed incremento dell’occupazione, crollerebbe dunque unaltro dei fondamentali presupposti ideologici del neoliberismo.
    Ma per paradosso ammettiamo pure che Monti abbia ragione (in realtà è un accademico vetusto superato dalla prova del tempo) e che comunque alla limitazione dei diritti consegua automaticamente un aumento della domanda di lavoro. Beh, in questo caso, nell’intero Governo dei cattolici, davvero nessuno è eticamente interessato a porsi la segeuente banalissima domanda: sì, ma a quali condizioni per l’esistenza umana?

  • Il punto è che in realtà il Libero Mercato, nella migliore delle ipotesi, è una pseudo-scienza intrisa di fanatismo ideologico, nella peggiore un sistema furbesco per drenare plus-valenze dalle classi sociali più basse e trasferirle alle élite economiche.

    P.S. E’ buffo, lo so, ma non mi ritengo comunista.

  • Di certo Monti sta dettando il suo pensiero di una vita: ilmanifesto politico da lasciare ai posteri.Giovani di tutto il mondo unitevi nella precarietà, soprattutto se siete “sfigati”; non chiedete cosa il Paese può fare per voi (agli altri ci pensa la famiglia)ma cosa voi dovete fare per il Paese (nel senso dei detentori di ricchezza). Per i pochi che riescono, gli aristocratici dell’intelligenza e dell’eccellenza, dopo un congruo periodo di studi e lavoro all’estero, si può vedere..

  • pierluigi tarantini

    Monti è un nemico molto peggiore di Berlusconi???
    E’ ragionando in questa maniera che gli italiani si sono meritati, anche attraverso
    l’astensione, quello che tu stesso definisci l’orrendo cavaliere, il Premier per il quale la crisi non c’è, i ristoranti sono pieni, le donne possono sempre svoltare sposandosi il figlio e le frequenze si assegnano gratis con concorsi di bellezza (beauty contest).
    Il governo Monti è quello che è anche in funzione di una maggioranza parlamentare che salva Cosentino e dei poteri forti dei quali non ignori certo l’esistenza.
    Non lo difendo ma, per il momento, è necessario.
    A noi, a tutti noi, preparare l’alternativa.

    • Confermo, Monti è peggiore di Berlusconi, l’orrendo cavaliere, peroprio èerchè è molto più prganico al potere finanziario che è il vero nemico strategico. Certo Berlusconi è un colluso, ha una visione dell’Italia come sua Signoria personale, è smodato ed abietto, ha contribuito a disyruggere questoi paese bloccandosi per due anni a discutere di improbabili riforme della giustizia che servivano solo a salvarlo dalla galera che meriterebbe (e che comunque non farebbe per i limiti di età). Tutto vero. Ma queste sono cose assolutamente secondarie rispetto al profilo strategico che vede nella finanza il partito da battere, il resto è poco rilevante.
      Monti -l’ho anche scritto- ha avuto il merito di averci tolto dai piedi Berlusconi e la sua indecente corte di malfattori, d’accordo. Ma adesso non serve più, adesso sarebbe il momento di andare a votare, possibilmente con un sistema elettorale meno indecente del Porcellum (ma su questo non mi faccio illusioni). Io non amo affatto il Pd che mi auguro faccia la stessa fine del Pdl, ma, se c’è un momento in cui può vincere è questo. Fra un anno sarà sicuramente sconfitto. Non che la cosa mi rattristi, ma lo dico per dimostarre quanto sia miope prolungare la vita a questo governo.

  • Caro Giannuli, condivido anche la punteggiatura del tuo scritto: è quello che pensiamo ormai in tanti. Ma come è possibile che il Pd non capisca?

    • Secondo Lei, se i dirigenti del Pd (e prima dei Ds, del Pds ecc) non fossero affetti da una invincibile miopia e da una assoluta mediocrità intellettuale, come avrebbero potuto collezionare tutte le sconfitte che hanno avuto in questi anni con un avversario indecente come Berlusconi?

  • Caro Aldo,
    mi trovo assolutamente d’accordo con la tua analisi. Purtroppo ancora troppi a sinistra(la maggioranza?)ritengono che l’unico problema sia Berlusconi, per cui qualunque governo e qualunque cosa faccia, (anche le stesse scelte,o peggio, che faceva Berlusconi) va bene e non può essere criticato.
    Purtroppo l’opposizione a Berlusconi aveva un carattere esclusivamente “morale” e non “politico”, quindi una volta scaricato lui, molti si sentono pacificati, felici e contenti.

  • Non è stata una battuta infelice ma l’espressione di una cultura politica delinquenziale che concepisce una sola via d’uscita dalla crisi: la macelleria sociale.[…]. Quanto alla flessibilità: non facciamoci ingannare dagli imbrogli ideologici dell’avversario.

    Concordo pienamente.

  • pierluigi tarantini

    Caro Aldo, la risposta al mio post rivela la distanza ideologica che può separare analisi per altri versi quasi coincidenti.
    Il potere finanziario sarebbe il potere da battere?
    Mi limito ad osservare che <> è un contenitore nella quale puoi metterci quello che vuoi, dalle vetrine sfasciate dai black bloc, a Wall Street passando per la BCE, dal Vaticano ai fondi sovrani.
    Personalmente condivido il pensiero di Chomsky: <>.
    Tuttavia la tua affermazione secondo la quale il nemico da battere sarebbe il <> mi ricorda, più che Chomsky, Cervantes ed il suo Don Chisciotte.
    Ed inoltre credo anche che vi sia un interesse concreto ad indirizzare la rabbia nei confronti dei mulini a vento di un non meglio definito >.
    Interesse della politica responsabile dello sfascio alla ricerca di un alibi (la destra italiana o quella greca), interesse della politica alla ricerca di un qualche straccio di ragion d’essere (certa sinistra italiana).
    Volendo aggiungere una nota di colore possiamo ricordare come anche Scilipoti sia in lotta contro il <>.
    Da Chomsky a Scilipoti….tutti insieme accomunati nella lotta contro il potere finanziario.

    Trovo imperdonabile, invece, l’affermazione per la quale Berlusconi avrebbe contribuito a distruggere questo paese bloccandosi per due anni.
    Soffri forse di vuoti di memoria?
    Bè, in fondo, è un male comune alla maggioranza degli italiani.
    A me però, risulta che, tranne una breve parentesi, Berlusconi sia stato PdC dal 2001.

    Concordo sul fatto che questo governo è frutto di una presa del Palazzo da parte di quei poteri che finora avevano agito per interposta persona attraverso i partiti.
    Non mi sentirei di sminuire a tal proposito il ruolo di Santa Madre Chiesa.
    Perfino i militari hanno avuto, dopo molti decenni, un ruolo …
    Peraltro, se i parlamentari sono pronti a giurare che Ruby è la nipote di Mubarak che ti aspetti dalla politica?
    Conludendo ritengo la tua analisi, per la quale tutto ciò che è politica (anche Berlusconi) è preferibile alla tecnocrazia, sia viziata dalle lenti dell’ideologia laddove sostituisci quest’ultima con il <>.
    In linea di principio sarei d’accordo ma ci sono casi eccezionali in cui la politica è impresentabile.

    • Il potere finanziario non è quel calderone che dici ma una cosa molto precisa che ha la sua capitale a Ws e propagini varie nelò mondo nelle quali comunque non c’entrano i black block . Il tuo “senato del Mondo” cosa credi che sia?
      il potere finanziario non è un mulino a vento contro cui avventarsi ma una cosa molto precisa, il fatto che sia un potere enorme non significa che ci si debba rassegnare a subirlo e, per grazia di Dio, un po’ di cose gli stanno andando storte
      Scilipoti te lo regalo (visto che vota per Monti come tu auspichi): io sono per la lotta di classe che non è affattop una cosa ideologica ma una cosa molto concreta nella quale la sinistra che piace a te non ha nè arte nè parte e per questo è destinata ad essere spazzata via
      Ricordo perfettamente che Berlusconiè stato PdC dal 2001, però, qui non ricordi tu, con una interruzione di due anni sulla quale vedo che stendi un pietoso velo. Ma se dobbiamo fare la storia meno recente dovremmo dire molte altre cose, comprese le responsabilità dei governi di centro sinistra a cominciare dalla svendita delle PPss
      I parlamentari che girano sul fatto che Ruby è la nipote di Mubarak sono il prodotto di quel sistema elettoale maggioritario che ti piace tanto
      Berlusconi è quello che è e non mi viene in mente di spendere mezza parola in suo favore, ma Monti, loripeto, è peggio. Capisco che Berlusconi offenda il tuo senso estetico e Monti no, ma la politica non è il premio Lord Brummel

  • pierluigi tarantini

    Caro Aldo, la risposta al mio post rivela la distanza ideologica che può separare analisi per altri versi quasi coincidenti.
    Il potere finanziario sarebbe il potere da battere?
    Mi limito ad osservare che potere finanziario è un contenitore nella quale puoi metterci quello che vuoi, dalle vetrine sfasciate dai black bloc, a Wall Street passando per la BCE, dal Vaticano ai fondi sovrani.
    Personalmente condivido il pensiero di Chomsky: Un Senato virtuale incombe sul mondo. Nessun popolo lo ha eletto, non vi è stata alcuna votazione democratica.E’ composto dall’élite affaristico-finanziaria americana e occidentale.
    Tuttavia la tua affermazione secondo la quale il nemico da battere sarebbe il potere finanziario mi ricorda, più che Chomsky, Cervantes ed il suo Don Chisciotte.
    Ed inoltre credo anche che vi sia un interesse concreto ad indirizzare la rabbia nei confronti dei mulini a vento di un non meglio definito potere finanziario.
    Interesse della politica responsabile dello sfascio alla ricerca di un alibi (la destra italiana o quella greca), interesse della politica alla ricerca di un qualche straccio di ragion d’essere (certa sinistra italiana).
    Volendo aggiungere una nota di colore possiamo ricordare come anche Scilipoti sia in lotta contro il potere finanziario.
    Da Chomsky a Scilipoti….tutti insieme accomunati nella lotta.

    Trovo imperdonabile, invece, l’affermazione per la quale Berlusconi avrebbe contribuito a distruggere questo paese bloccandosi per due anni.
    Soffri forse di vuoti di memoria?
    Bè, in fondo, è un male comune alla maggioranza degli italiani.
    A me però risulta che, tranne una breve parentesi, Berlusconi sia stato PdC dal 2001.

    Concordo sul fatto che questo governo è frutto di una presa del Palazzo da parte di quei poteri che finora avevano agito per interposta persona attraverso i partiti.
    Non mi sentirei di sminuire a tal proposito il ruolo di Santa Madre Chiesa.
    Perfino i militari hanno avuto, dopo molti decenni, un ruolo …
    Peraltro, se i parlamentari sono pronti a giurare che Ruby è la nipote di Mubarak che ti aspetti dalla politica?
    Conludendo ritengo la tua analisi, per la quale tutto ciò che è politica (anche Berlusconi) è preferibile alla tecnocrazia, sia viziata dalle lenti dell’ideologia laddove sostituisci quest’ultima con il potere finanziario.
    In linea di principio sarei d’accordo ma ci sono casi eccezionali in cui la politica è impresentabile.

  • pierluigi tarantini

    Mi attribuisci cose che non ho detto e che non penso.
    Il potere finanziario è quello che scrivo e molto altro ancora.
    Il riferimento al potere finanziario incarnato dalle vetrine delle agenzie bancarie sfasciate dai black bloc era, con tutta evidenza, ironico.
    Scilipoti te lo rispedisco al mittente visto che, come te, lotta contro il potere finanziario. Io, peraltro, non avrei comunque titolo a tanto cadeaux poichè non auspico un voto a Monti.
    Quanto alla sinistra che piace a me, ti confesso che, allo stato, è non pervenuta.
    Quanto al secondo governo Prodi lo ricordo benissimo tanto che nel post che precede vi faccio riferimento.
    Prendo atto che hai ricordato che B. è stato PdC per quasi dieci anni e che, quasi fossi difensore d’ufficio del medesimo B., passi a ricordare la svendita delle PPss.
    Hai propio ragione, che caduta di stile svendere, B. i beni pubblici se li regala.
    Mi preoccupa invece che per te, il fatto che i parlamentari giurino sul fatto che Ruby è la nipote di Mubarak, sia il prodotto del sistema elettorale maggioritario.
    In Inghilterra o negli States non mi risulta sia mai successo niente del genere.
    Non è che sottovaluti il potere di Berlusconi?
    E, comunque, anche l’estetica vuole la sua parte

  • Consiglierei la lettura di questa intervista all’ambasciatore USA in Italia (Maurizio Caprara, Corriere della Sera). C’e’ anche la risposta alla mia domanda sulle basi USA in Italia: nessun ridimensionamento. Grazie. Questo chiarisce un po’.

    http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_07/intervista-a-david-thorne-ambasciatore-americano-maurizio-caprara_d7450eaa-5178-11e1-bb26-b734ef1e73a5.shtml

    Da qualche tempo non riesco a togliermi dalla mente il 1500/1600: l’Italia era divisa in tanti pezzettini, eravamo in piena Controriforma (e non avevamo nemmeno avuto la Riforma) e subivamo l’influenza delle potenze straniere di turno.

    Penso che siamo ancora li’.

    1) Non vedo barlumi possibili di “lotta di classe”: la stratificazione sociale si e’ modificata molto negli ultimi decenni e vedo come improbabile una qualche “coscienza di classe”. Di quale classe? se e’ tutto frammentato in una melassa anonimica.

    2) Il PD e’ retto da un ceto dirigente fallimentare e non vedo ricambio generazionale o di idee.

    3) Ci siamo ridotti a farci salvare degli USA e dalle altre nazioni europee perche’ non siamo stati capaci di liberarci da soli dai gangsters (sono ancora li’, peraltro).

    4) Anch’io penso che il neo-liberismo e’ una ideologia; domando: qualcuno ha qualche idea forte di ricambio, un ceto dirigente in grado di portarla avanti, e dei ceti sociali innovativi, giovani e meno giovani, e intraprendenti a fare da constituency?

    Scusate il pessimismo, ma qualche volta penso che bisogna essere realisti.

    Cosa diversa e’ smontare le fumisterie ideologiche.

    Se esistono dati che confutano la correlazione flessibilita’ = maggiore occupazione, allora li’ bisogna dare battaglia; analogamente per altre misure e soluzioni.

    Mi sembra l’unico modo ragionevole, e metodologicamente e politicamente responsabile.

  • gentile prof.giannuli, ho l’impressione che il prologo politico di quello che accadrà in italia e non solo, sta accadendo in grecia. Anche in quel paese il governo è retto da un tecnico che dopo qualche mese non sembra più in grado di reggere la situazione, i tre politici di sinistra socialdemocratica, destra moderata ed estrema destra, paiono non sapere più a che santo voltarsi, abbandonati dai loro referenti europei ed occidentali. in compenso pare che da sondaggi ovviamente non adeguatamente posti in risalto dai media, i comunisti siano diventanti il primo polo politico greco. probabilmente nel caso di vittoria delle sinistre in terra ellenica, più di qualcuno ad iniziare dalla germania vorrebbe intervenire manu militari, ma i tedeshi od almeno le loro classi dirigenti non sono più dotate di forza e coraggio necessario per un operazione di questo tipo. probabilmente è una corsa contro il tempo perchè un governo comunista nel pieno dell’unione europea avendo a disposizione l’arma di distruzione di massa del default incontrollato, diventerebbe un interlocutore assai più ostico e problemato per la sig.ra merkel e soci. per evitare tutto questo le elittes occidentali hanno un solo strumento sostenere sine die od almeno per i prossimi 4-5 anni la grecia, ma questa è proprio ciò che vogliono evitare. in italia con il governo del sig. monti potrebbe cacciarsi suo malgrado in una situazione siffatta, d’altronde ill disnteresse e l’incapacità che hanno dimostrato per la c.d. emergenza neve sono sintomatici della loro inadeguatezza anche a perseguire un chiaro disegno reazionario. in attesa di una sua porgo cordiali saluti

  • La politica andrebbe analizzata sempre con freddezza e razionalità, anche se mi rendo conto che, quasi sempre, il bisogno di politica sorge da una spinta passionale ed è inevitabilmente influenzato dai propri vissuti individuali.

    Cercando di analizzare con lucidità quello che sta accadendo in Italia – e, più in generale, in Europa – secondo una certa interpretazione del marxismo (non leninista), che ritengo non soltanto compatibile con la democrazia ma addirittura come la “sublimazione” della stessa, sono giunto alla conclusione che, possibilmente, un giorno bisognerà RINGRAZIARE Monti e Papademos: perchè stanno mettendo le classi subordinate di fronte alla ferocia del liberismo sfrenato, senza tranquillanti e manipolazioni alla democristiana.

    Saranno pure tempi duri, ma devo ammetterlo senza ipocrisia, non posso non provare anche una leggera soddisfazione nel vedere CHI sono quelli che si lamentano (che, purtroppo, non sono necessariamente quelli che soffrono di più).
    Fateci caso: quelli che si lamentano di più sono, solitamnente, quegli stessi piccolo borghesi, o quelli che una volta venivano definiti “sottoproletari urbani”, che negli ultimi anni ci hanno ripetuto ossessivamente – a loro volta sottoposti a trent’anni di lavaggio del cervello – la filastrocca che la sinistra era “un’utopia che ha fallito” e che il mercato era l’unica via del benessere.(prima di tutto ci sarebbe da chiedersi quale mercato. in Italia?…semmai c’era, fino ad oggi, una forma avanzata di feudalesimo).

    Questi governanti neoliberisti stanno finalmente mettendo TUTTI di fronte alla cruda realtà dello sfruttamento, da parte di un’esigua minoranza, delle risorse prodotte con il sudore della stragrande maggioranza.

    Politicamente, mi colloco agli antipodi di Monti. Lo avverserò sempre. Ma, a differnza di Berlusconi, lo rispetto! Lo rispetto perchè almeno persegue con coerenza e correttezza le politiche che esprimono il suo “credo” da falco della finanza.
    Questi uomini, dalla prospettiva della sinistra, vanno combattuti per una questione di “lotta di classe”. Ma, secondo me, vanno anche rispettati perchè ci permettono di affrontarli a viso aperto, senza nascondersi dietro artifizi manipolatori per tenere buona la plebe. Come hanno fatto coloro che in quarant’anni ci hanno affogato nel debito anche per garantire il posto fisso agli impiegati e la rendita garantita ai “tassinari”, e tenerli buoni al loro posto mentre loro banchettavano.

  • Poichè rientro nella categoria impiegati a posto fisso, ricordo che grazie al mio posto fisso ho contribuito alla stabilità del Paese, della mia famiglia e scusate se è poco, alle mie spese personali senza gravare su nessuno (o avrei dovuto raccogliere i pomodori gratis?) Vedo una mistica del tanto peggio tanto meglio che induce ad un certo sconforto. Belle analisi, ma dopo…dagli al terrone!

  • credo che aldo sia stato un pò morbidino con il berlusca. soprattutto definendo monti oprganico al potere e b no. ma chi è il ministo di monti? passera, quello che ha firmato le fideiussioni al berlusca, che non ha fatto l’asta per le frequenze, e che è e sarà il trait d’union tra il governo precedente, questo governo, e il prossimo governo.
    d’altra parte immagino che aldo, che era contento per la bocciatura dei referendum sulla legge elettorale, sia molto contento della legge elettorale fatta dal parlamento con lo sbarramento all’8% che stanno per proporre. eh ma non si poteva restare senza legge elettorale, meglio che lasciare fare ai professionisti come diceva de benedetti per bocca di scalfari (eh, loro si che non rappresentano dei poteri forti), in fondo anche delle elezioni svolte con l’alzata di mano sono sempre elezioni…
    questo si che mi sembra il modo migliore per riprenderci il diritto di voto e la libertà di scelta eccetera, basta che si scelga tra l’azzurrino confetto e l’azzurro un pò più scuro.
    spesso quando mi chiedevano un parare su un film, io rispondevo paragonandolo ad un altro film, e definendolo quindi migliore o peggiore, e a volte venivo contestato per l’inutilità del paragone. ma in fondo che senso ha fare la gara tra berlusconi e monti? la possibilità che facciano schifo entrambi e non ci sia bisogno di un’analisi per consegnare tapiri d’oro non si pone? d’altra parte funziona sempre così con i paragoni: dire che due cose quasi uguali sono una meglio e una peggio si risolve sempre in modo strano: anzichè parlare male della cosa di cui si vuole parlar male, si finisce per dare un’immagine positiva della pietra di paragone usata per parlare male del primo elemento.

    • Non sono morbido con Beluska, figuriamoci! Quello che fa diverso Berlusconi da Monti è che lui è un parvenu che non è mai stato veramente digerito dai poteri finanziari tradizionali che, pure, ci hanno operato insieme quando quedsyo è stato necessario. Insolla, Berlusconi è entrato a Mediobanxìca buttando giu la porta, Monti ci è nato dentro.
      Delle leggi elettorali parleremo a breve

  • Io mi chiedo. Cosa potrebbe accadere in Grecia (o in Italia? In un anno può accadere di tutto, di questi tempi…) se alle prossime elezioni dovesse vincere la sinistra (non quella fasulla del PASOK), col programma di politica economica incentrato sul disconoscimento del debito e un vaffa all’austerità che, parliamoci chiaro, serve solo a pagare gli interessi agli investitori stranieri che stanno letteralmente saccheggiando quell’economia, non certamente a migliorarne la competitività.

    Io non credo che glielo farebbero fare senza ingerenze dall’estero. Soprattutto sui militari, che già in passato(1967) si sono dimostrati ricettivi a questo tipo di pressioni.

    Su alcune cose Lenin aveva ragione. Ad esempio sul fatto che “Il fascismo è il capitalismo in decomposizione.”

    @Rosario
    Non sono sicuro di aver capito la battuta del terrone…Comunque, per chiarezza, credo che difficilmente si possa essere più terrone di me 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.