Perché l’Europa non digerisce Renzi?

Prosegue imperterrita la “danza degli schiaffoni” fra Renzi e l’Unione Europea. In prima linea ci sono i popolari, ma il silenzio sprezzante dei socialisti pesa ancora di più.

Quel povero diavolo di Pittella (per sua sfortuna capogruppo socialista a Strasburgo) cerca di sostenere il suo signore e padrone italiano, giungendo a minacciare la crisi dell’accordo popolari-socialisti che regge la Commissione, mentre i suoi compagni di gruppo francesi, tedeschi e olandesi lo guardano come lo scemo del villaggio con l’aria di pensare “Ma che stai dicendo?”. Da dove nasce questa inedita replica della Cavalleria Rusticana?

I punti veri di dissenso sono due: l’applicazione del bail in e la riduzione delle tasse. Renzi ha bisogno di margini di flessibilità molto più ampi (e usa l’emergenza rifugiati) perché vuol fare un taglio di tasse prima delle elezioni. Sul primo punto, Renzi, che non aveva mosso paglia contro la formazione della direttiva sul bail in e neppure sulla sua immediata applicazione dal 1 gennaio 2016, aveva pensato di cavarsela con qualche furbata all’italiana (tipo il “salvabanche”), ma gli “europei” non glielo permettono, dando della direttiva l’interpretazione più restrittiva possibile (e ci vuol, poco perché la lettera è già più che sufficiente a bloccare il giullare). E questa rigidezza dipende dal fatto che i nostri valenti alleati tedeschi e francesi hanno già forchette in pugno e tovagliolo al collo per banchettare suo beni italiani.

Sul secondo punto, Renzi ha bisogno di fare qualcosa sul fisco per non arrivare alle elezioni con un bilancio fatto solo di promesse mancate. Magari, poi le tasse le raddoppierebbe un minuto dopo la vittoria elettorale. Ma anche qui gli europei non mollano: “niente tagli fiscali, devi pagare gli interessi sul debito e non puoi fare altro disavanzo”.

Ma perché tanta indisponibilità, mentre all’Inghilterra è stato concesso tutto o quasi? I soci di maggioranza della Ue non vogliono perdere Londra che (sbagliando) ritengono un punto di forza dell’alleanza, mentre non hanno alcuna particolare propensione a tenersi Roma che (ricordiamolo sempre) è il terzo debito pubblico mondiale. Se a minacciare un referendum sull’uscita dalla Ue fosse il governo italiano, a fare la campagna elettorale a favore dell’uscita, giungerebbe in Italia  Junker.

In secondo luogo, proprio perché all’Uk è stato concesso tutto, poi non si può dare niente all’Italia, pena un assalto alla diligenza di tutti gli altri. L’Italia non è la Grecia, è uno dei 4 principali contraenti il patto e, dal punto di vista di Strasburgo ed Amburgo, sta dando un pessimo esempio agli altri. Se non si dà una lezione all’Italia, poi verranno la Spagna, il Portogallo, l’Estonia, Cipro, magari di nuovo la Grecia. In breve la Ue sarebbe solo una marmellata, mentre qui gli “alleati” intendono ribadire che nella Ue c’è chi comanda (la Germania), chi è capo in seconda (la Francia), chi ha diritto a privilegi (l’Inghilterra) e tutti gli altri che devono obbedire.

Questo ordine interno non deve essere turbato per nessuna ragione e Renzi deve piantarla. Questo è il modo di vedere dei nostri ineffabili alleati.

Beninteso: l’Italia se lo merita. Non si può mandare in giro per il mondo rappresentanti impresentabili come Berlusconi e Renzi, proni come Monti o Letta o deboli come Prodi e pretendere che gli altri ti prendano sul serio. O vigliamo parlare dei ministri degli esteri che abbiamo espresso? Lo scontro fra Renzi e la Commissione europea è uno scontro fra un branco di squali feroci ed uno squalo scemo, impossibile fare il tifo per nessuno dei due.

D’altro canto, ho l’impressione che l’elenco dei nemici di Renzi sia già molto lungo e cresce di giorno in giorno: la magistratura, le grandi banche italiane, ora la Farnesina, la tecnocrazia europea, il Consiglio di Stato, infine buona parte del mondo ecclesiale inviperito per la legge sulle unioni civili…

E molto è dovuto all’arroganza personale dell’uomo, splendido esempio del “fiorentino spirito bizzarro” andato a male. Forse sono troppo ottimista ma ho l’impressione che, per Renzi, il cronometro della Ue abbia già iniziato a scorrere verso l’ora zero.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (28)

  • naaaah è tutto teatro per far poi dire a Renzi che lui ci ha provato e non ha potuto, lo sanno benissimo tutti.
    Anche Renzi (che non è una cima) sa che l’unica soluzione sarebbe far crollare l’Euro per poi ricostruirlo di nuovo, ma non è un compito per un servo come lui, a cui basta che i padroni gli elargiscano le briciole di uno sforamento del 0,1% sul deficit per tirare avanti.
    (Sull’uscita dall’Euro, sono d’accordo con Varoufakis: è una questione da risolvere collettivamente, tra i paesi più danneggiati da questo sistema controllato dal capitalismo nordeuropeo, e da una prospettiva di sinistra).
    All’Inghilterra concedono tutto per due semplici motivi: attraverso la City muove la metà delle transazioni finanziarie che riguardano l’Europa, le sue industrie, le commodities che gli servono. Poi non ha l’Euro, quindi non possono ricattarla come hanno fatto con la Grecia.

  • Bisogna capire l’amarezza della classe dirigente italiana, piccola e provinciale, di cui Renzi è il momentaneo rappresentante.
    Negli ultimi anni ha accontentato ogni richiesta europea: dall’euro alle privatizzazioni sottocosto delle aziende pubbliche, dal salvataggio con i soldi dei contribuenti italiani delle banche tedesche e francesi che si erano troppo esposte con la Grecia al bail-in.
    Tutto quello che i nostri capi chiedevano era di continuare a conservare i soliti privilegi da casta neocoloniale, tra cui l’utilizzo delle banche locali per prestiti agli amici e compagni di merende.
    E, invece, quegli ingrati degli europei cosa ti combinano?
    Impediscono il salvataggio di una serie di queste banche e obbligano Renzi a dare alla Turchia i 350 milioni di euro già pronti come salvagente , in teoria perchè gestisca gli immigrati, ma in realtà per finanziare l’alleato NATO in funzione anti-russa.
    La nostra classe dirigente sta facendo la fine del servo sciocco; ha servito i padroni stesa a pelle di leone, danneggiando i cittadini italiani in ogni modo pur di salvare la pellaccia, e adesso che i signori europei hanno avuto tutto, viene gettata nel cestino.
    Per noi gente comune, una magra e amara consolazione.

  • Tenerone Dolcissimo

    Il mefistofelico GIANNULI -da buon professore- ci ha voluto mettere alla prova. E’ una verità evidente che il RENZI -come prima MONTI e LETTA- è un servo della Germania messo li’ per consentire ai tedeschi e loro reggicoda (*) di papparsi l’Italia.
    Me RENZI scemo non è e sa bene che la situazione scricchiola, anche perché e’ da troppo che si depreda l’Italia e con i ceti medi impoveriti c’è da aspettarsi tutto anche di finire appesi a testa in giu’. Non a caso il buon benito su queste pagine spiegava correttamente quanta simpatia oramai riscuota PUTIN fra italiani di diverse idee politiche, nonostante la campagna mediatica tesa a sputtanarlo. Il che vuole dire che anche i piu’ coglionazzi degli italiani non si fannno incantare dalle sirene di mamma RAI e del QUN (Quotidiano Unico Nazionale id est CdS, lR e Stampa).
    Ecco perché RENZI getta qualche caramella al popolo tenta di rabbonirlo.
    Ma l’alemanno non sente ragioni -anche per la storica incapacità di fare politica tedesca- e vuole tutto senza lasciare neanche le briciole ai legittimi proprietari. D’altronde gliene fregherebbe qualcosa alla MERKEL se RENZI finisse con le budella di fuori su qualche marciapiede?
    In effetti, dovrebbe importargliene perchè potrebbe essere la fine anche del pappa pappa tedesco.
    Come finirà? Penso che neanche un acuto ed esperto osservatore delle cose politiche come il professore abbia una risposta.
    Zuccherosi saluti a tutti.
    (*) Premiata ditta Squinzi, Camusso, Furlan & Co.

    • Questa teoria di Renzi e co. servi della Germania non sta in piedi a mio parere. Nessun politico lavorerebbe contro gli interessi dei gruppi dominanti nazionali che lo sostengono. A quei livelli non fa piacere a nessuno vedere il proprio paese andare in rovina, oltretutto fa perdere consenso elettorale.
      Per spiegare la situazione, credo che bisogna prima stabilire alcune tesi:
      1) La classe politica e dirigente dei paesi alla periferia dell’impero (come il nostro) crede davvero che l’Euro e la UE siano un vantaggio. C’è qualcosina da ritoccare, qualche rigidità da limare, ma in fondo l’austerità di oggi sarà la ricchezza di domani. Questa è l’idea dominante, che viene insegnata in tutte le facoltà economiche da cui esce la classe dirigente e deriva da Locke, Hume, Spinoza. Non è incredibile che teorie del 700 siano ancora valide, perchè garantiscono il mantenimento di una società disuguale e divisa in classi.
      2) La stessa classe politica di cui sopra è ricattata (il caso greco lo ha dimostrato chiaramente). Il controllo del capitale europeo è tutto in mano ai grupi di potere nordeuropei. E’ a Londra, Frankfurt e Paesi Bassi che si decidono le sorti economiche, industriali e finanziarie del continente. Se non obbedisci fai la fine della Grecia.
      3) L’ammirazione per Putin è una malattia di cui è portatrice esclusivamente l’estrema destra o la galassia rossobruna (che sempre destra è), ma sta contagiando trasversalmente buona parte della società del centro-sud Europa. Ma il nazionalismo del presidente russo serve solo a nascondere che è uno squalo a capo di un paese mafiogeno. La Russia non aiuterebbe mai un paese che uscisse dall’euro in maniera unilaterale. Putin fece capire a Tsipras che per lui la Grecia poteva benissimo marcire nell’olio d’oliva.
      Sarebbe il caso di sviluppare questa tesi in maniera profonda per dimostarle.

      • Quanta animosità verso Putin. Eh sì… la sinistra è un po’ a corto di personalità carismatiche, Tsipras è il meglio che riesce a esprimere.

        • Tenerone Dolcissimo

          Manco a dire che sia un anticomunista viscerale: ha pure rimesso la stella simbolo comunista sugli stendardi dell’Armata Rossa.

      • Tenerone Dolcissimo

        “non fa piacere a nessuno vedere il proprio paese andare in rovina”
        Mmmmmmmmh se fossi in te rivedrei la mia posizione su questo punto. Ovviamente non fare riferimento alla gente che ti vedi intorno in metropolitana.
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        “fa perdere consenso elettorale”
        La Gialappa (che ha ignobilmente scippato la battuta alla compianta Bice Valori) direbbe “ e un chissenefrega ce lo vogliamo mettere vicino che ci starebbe proprio bene”. Ti risulta che Monti abbia mai preso un voto? E quanti ne prenderebbe se andasse al confronto elettorale? Ce lo vedi a fare un comizio sulla pubblica piazza? E Letta e Renzi? Ne vogliamo parlare delle elezioni che li hanno portati al potere? E poi il consenso si crea anche: se no che ci starebbero a fare il GUN (Giornale Unico Nazionale id est CdS, lR e Stampa) e la RAI (pensa che dopo i bombardamenti russi su Aleppo hanno scoperto che la gente fugge dalla Siria, fenomeno mai visto prima)!
        Certo la loro efficacia diminuisce giorno dopo giorno: lo dimostra il consenso che riscuote PUTIN fra italiani di diverse idee politiche, nonostante la campagna mediatica tesa a sputtanarlo, e il fatto che ci sono sempre meno coglionazzi in giro ad affermare che “le tasse sono una cosa bellissima” e che “le tasse servono a fornire servizi ai cittadini” e che “se tutti pagassero le tasse ognuno ne pagherebbe meno”.
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        “La classe politica e dirigente dei paesi alla periferia dell’impero (come il nostro) crede davvero che l’Euro e la UE siano un vantaggio”
        La nostra classe politica e dirigente non crede a una ceppa e non pensa niente anche perché non ha le minime basi per fare un qualsiasi ragionamento politico od economico: esegue gli ordini. L’ultimo politico che in Italia ha deciso qualcosa in Italia e per l’Italia e’ stato -duole dirlo- Mussolini.
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        “tutte le facoltà economiche da cui esce la classe dirigente e deriva da Locke, Hume, Spinoza. Non è incredibile che teorie del 700 siano ancora valide, perchè garantiscono il mantenimento di una società disuguale e divisa in classi.”
        La nostra classe politica esce dalle sedi di partito e dalle alcove dei precedenti politici. Quanto alle fantasticherie sulle teorie economiche i fatti sono i seguenti:
        1) lo stato liberale per antonomasia sono gli USA
        2) gli USA sono lo stato con la piu’ estesa e forte classe media
        3) in USA le differenze fra ricchi e poveri si sono prodotte a seguito di questa crisi innescata da alcuni coglionazzi che hanno imposto per legge di fare credito a chi credito non doveva avere
        4) da noi le differenze sociali sono garantite dalla tassazione asfissiante che ha lo scopo di impedire di arriccchire a chi ricco non è già come insegna la vicenda umana di Berlusconi.
        Saluti

          • Tenerone Dolcissimo

            E’ quel che sospetto fortemente. D’altronde la sua morte confermerebbe la tesi di avere qualche filo di collegamento all’estero. Ma era anche un uomo che cercava di tutelare (anche) gli interessi dell’Italia.
            Anche nel periodo repubblicano vi sono state persone come lui: Enrico Mattei era uno; Craxi un altro,
            E guarda caso …………………………………… si sono scontrati tutti con traditori che con l’interesse del’Italia ci si sono puliti il (bip)

          • Tenerone, come si faccia ad affermare che cercasse di tutelare gli interessi del paese, lo stesso personaggio che ha fatto entrare l’Italia in guerra per avere qualche migliaio di morti da gettare nel tavolo delle trattative, lo sa solo lei eh…

          • Tenerone Dolcissimo

            Caro Riccardo, tutto è relativo. Il Duce va confrontato con Monti e Renzi.
            In fondo Mussolini ha lasciato numerose opere pubbliche e, per rimanere in politica estera, l’Italia aveva molto da guadagnare se l’operazione sotterranea messa in piedi dal Duce con Churchill se fosse giunta a buon fine

  • Articolo impreziosito dagli incisi, che sono ciascuno altrettante verità che dovrebbero essere note a tutti.
    Ad avere un Cavour, un Nigra, un Sangiuliano, ma pure un De Gasperi, un Moro, ma persino un Rumor, (ma l’elenco è ovviamente incompleto) e sarebbero problemi per gli altri !
    La Politica Estera è fondamentalissima.
    Il comune o la provincia di Firenze ha un ministro degli esteri ?

  • Io dico che gli italiani non sopportano Renzi.
    Tornando in argomento non si può sempre chiedere flessibilità sempre,l’Italia per regola non dovrebbe usufruirne per un anno,quindi che si rimbocchino le maniche e lavorino per il bene del paese,,magari levandosi i benefit e stipendio abbassato?

  • “Se a minacciare un referendum sull’uscita dalla Ue fosse il governo italiano, a fare la campagna elettorale a favore dell’uscita, giungerebbe in Italia Junker.”
    Non penso proprio. Junker, come molti altri, è lì per fare gli interessi del suo padrone tedesco; il quale ha ancora troppo interesse ad utilizzare una moneta artificialmente svalutata (grazie a noi). Inoltre, cosa probabilmente ancora più importante, finché stiamo in queste condizioni le nostre aziende sono facile preda degli avvoltoi di oltr’alpe; uscendo dai vincoli UE potremmo difenderci molto meglio.
    L’Italia è il pesce grosso da spolpare: non molleranno finché non moriranno di indigestione. O finché il padrone di casa non deciderà che ne ha abbastanza.

  • Che volino schiaffi reali e non teatrali è anche la mia opinione (per quel che vale).
    Ciò detto, chi può garantire la “governabilità” (e ci siamo capiti) oltre all’ineffabile toscano (ché fiorentino non è)?
    E non basta pensare “ci metteranno la troika”, perché si è già visto che non regge (come in Grecia). È meglio piegare un governo con un bel mandato popolare (come in Grecia).

    Quanto possa durare non saprei, per il momento ha funzionato. Perché cambiare?

  • La fortuna di Renzi è (paradossalmente)che l’opposizione (m5s) essendo il vero spauracchio della tecnocrazia europea gli permetterà di avere tutto l’appoggio europeo e dei poteri forti almeno fino alla vittoria Pd delle prossime elezioni.Lui lo sa e per questo alza il tiro.E’ anche per questo che non credo a un nuovo tecnico della Troika in Italia(inevitabilmente appoggiato dal Pd) che spianerebbe solo la strada al M5S.Renzi può fare sogni tranquilli,dall’alto sono con lui.Il resto sono schermaglie propagandiste e falsità mediatiche concordate con la Troika stessa.

  • Guardo la foto. Volti tirati, come l’occasione impone. Non mi fa specie che tanti capi di stato e di governo si siano riuniti a Parigi per condannare un evento esecrabile, ma che in Italia non ci sia stato nulla del genere, neppure lontanamente paragonabile, mi incupisce.
    .. eppure di eventi luttuosi politici dal 1969 ne abbiamo avuti tantissimi.
    Forse ci sono delitti politici più politici di altri.

  • A tratti mi è sembrato di leggere le stesse rimostranze che Clemenceau rivolgeva all’alleato del bel tempo utile che fu durante la conferenza di Versailles nelle persone di Vittorio Emanuele Orlando e Sidney Sonnino, ovvero di non avere il mandato politico del proprio Paese.
    °*ç@§^
    Sono rimasti gli stessi del 1919, gli stessi del 1914 quando promettevano la roba d’altri e non mantenevano la parola data, perchè giocavano su più tavoli contemporaneamente … gli stessi colonialisti di sempre.
    E noi i soliti … che non abbiamo appreso nulla dalle batoste che abbiamo preso.

  • La mia impressione è che Renzi faccia solo campagna elettorale (che non vuol dire che le sue esternazioni avvengano coll’assenso di Bruxelles o che vi siano gradite). Sa benissimo che il sovrappiù di flessibilità non glelo daranno e tanto meno quanto più alza la voce. La classe dirigente nazionale che lo ha messo al potere perché serviva un imbonitore capace di battere Berlusconi e Grillo sul loro terreno, vuole rimanere in Europa per diverse ragioni:

    1) perché garantisce il loro potere e i loro soldi, per quanto su basi sempre più subordinate;
    2) perché è la cosa più semplice e sicura da fare sul breve e medio periodo, e quest’umanità decadente e consumistizzata non è abituata a guardare lontano;
    3) perché anche in una prospettiva di lungo termine, nessuno può sapere come andrebbero le cose fuori dall’euro;
    4) perché condizionata da gerarchie atlantiste. Siamo un Paese a sovranità limitata e il conquistatore a stelle e strisce non vuole alterazioni negli equilibri continentali (alla fine la NATO e la dittatura europea le ha fondate lui).

    Ancora un paio di osservazioni.

    Primo: non è vero che la UE abbia concesso tutto alla GB. Le concessioni sono poco più che cosmetiche:

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2016-02-09/la-battaglia-brexit-perche-l-uscita-londra-ue-non-conviene-nessuno-191149.shtml?uuid=AC7z9rQC

    Secondo: leggevo qualche giorno fa un approfondito articolo sul Frankfurter Allgemein, il foglio della finanza francofortese, in cui agli italiani veniva detto, e credo con qualche ragione: gli accordi li avete sottoscritti liberamente. Noi ci limitiamo ad esigerne l’applicazione. Non è colpa di noi tedeschi se la classe dirigente italiana è così arruffona e se nel tempo in cui la Germania ha avuto 3 governi voi ne avete avuti 15.

    Terzo: in questo campo Giannuli ha ragione anche qualora dovesse avere torto. Il clima di odio e diffidenza che sta rinascendo fra i Paesi europei vale più della crisi dell’euro nel destabilizzare la fatiscente pax euroamericana. Il fatto che anche personalità di sinistra comincino a rendersene partecipi, e a diffonderlo coram populo, vale tutte le ragioni del mondo.

  • A Renzi non gli dicono di si dall’Europa perché sono compari. Noi non indiciamo un referendum per abbandonare l’Euro, nemmeno la usiamo come minaccia, e l’Europa si fa grasse risate di fronte alle richieste di Renzi. Non dovrebbe essere l’Europa a mandare lettere di sollecito e diffida all’Italia ma il contrario: se non mi concedi una deroga non ti pago più nemmeno un centesimo di Euro, ecco quello che non siamo capaci di minacciare. Le cose bisogna conquistarsele lottando, e menando dove fa più male.

  • @Tenerone + Riccardo
    Trovo che i quadri di Hitler siano più “accademici” di quelli di Churchill, sebbene abbiano molti soggetti in comune.
    Mussolini B. non mi risulta che abbia lasciato capolavori pittorici. In compenso un figlio, pittore di clown, e la nipotina si dilettano con pennelli e colori. Le leggi di Mendel …
    Pittura a parte .. volete mettere quanto sia emozionante dopo una guerra dipingere sulle rive di un lago alpino … sempre meglio di un lago scozzese, freddo anche in estate, al più popolato da immaginifici mostri.
    I mostri ??

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