Una risposta a proposito del M5s

Esaurite le scadenze che mi hanno tenuto maggiormente occupato, lasciando che si accumulassero “sulla scrivania” del sito molte questioni, mantengo la promessa di intervenire sui temi di cui mi si era fatta richiesta. Intanto, ringrazio sia Angelo che Lorenzo per avere introdotto la discussione, rispettivamente, su Venezuela e Ucraina come meglio non si sarebbe potuto; dirò anche la mia su queste due questioni, prima però mi tocca occuparmi del M5s, e delle sue “purghe” interne, dato che qualcuno mi ha accusato di doppiopesismo. Nessun doppio peso: vengo al merito della questione.

Il riferimento ovviamente è alle espulsioni in corso dal gruppo parlamentare. Che io sia –per usare un eufemismo- fortemente perplesso su certe procedure sommarie, si sarebbe potuto capire anche dalle due righe di post scriptum al pezzo “Buone notizie per la lista Tzipras”. Ma, sfogliando indietro le pagine di questo blog, è facile rinvenire diversi pezzi sulla stessa questione (ad esempio “Grillo perché vuoi rovinare tutto?”), per cui la mia posizione in merito non credo possa far nascere dubbi in chiunque sia in buona fede. Ma cerchiamo di approfondire la questione.

Non c’è dubbio che siamo ad un momento di svolta della nostra vicenda politica nazionale, come lo fu “mani pulite”: la Seconda Repubblica agonizza ma non si decide a morire ed il suo ceto politico cerca la salvezza in una ennesima manovra di ortopedia elettorale e con il trasformismo renziano. Con il 1993 si è affacciato in Italia un nuovo ceto politico ancora più corrotto di quello che andava a sostituire, ma soprattutto, assai meno capace ed ancor più subalterno alle influenze straniere, questo ceto vuol restare al posto di comando nonostante il suo conclamato fallimento come classe dirigente.

In un primo tempo, il centro destra berlusconiano ed il centro “sinistra” riunito intorno al Pds-Ds-Pd mantenevano alcune delle differenze ereditate dai precedenti partiti di riferimento. Poi, man mano, il blocco di centro “sinistra” è andato diventando sempre più il riflesso speculare dell’altro, assimilandone linguaggi, cultura politica, modelli organizzativi ecc; ora con la breve ma non irrilevante esperienza del governo Letta e con il partito “personale” di Renzi, che trasforma il Pd in una nuova Forza Italia, il processo si è compiuto ed il ceto politico dominante appare un composto perfettamente liscio ed omogeneo.

Non c’è una sola questione sulla quale si registri una differenza sostanziale fra i due partiti, salvo che sulle solite lamentele Pd sul conflitto di interessi alle quali, però, il Pd non fa seguire alcun atto concreto, limitandosi ad un uso propagandistico della questione. Pd e Fi sono “i ladri di Pisa”: litigano di giorno, ma poi vanno a rubare insieme di notte.

Il giochino è durato abbastanza ed è riuscito ad infinocchiare gran parte dell’elettorato che si riuniva nelle due “anti-tifoserie” nazionali (gli odiatori del Cavaliere e gli allergici agli eredi del Pci) ed entrambe si illudevano di star sostenendo una qualche alternativa all’altro.

Purtroppo per l’allegra cricca di palazzo, è sopraggiunta una crisi economica devastante che ha azzerato i margini di compravendita del consenso ed ha portato allo scoperto l’insostenibilità di un sistema che, alla ben conosciuta rapina capitalistica, somma gli inauditi privilegi, gli abusi e le vere e proprie ruberie del ceto politico più infame della storia unitaria di questo paese. Neppure i fascisti furono tanto miserabili quanto questi di oggi.

L’urto della crisi nel 2011 demolì il governo Berlusconi, cui succedette il disastroso governo Monti. Le elezioni del 28 febbraio 2013 hanno spezzato il monopolio di potere dell’asse Pd-Pdl, facendo emergere un terzo incomodo che contende la maggioranza ad entrambi. Di fronte a questo ed alla sua fin troppo rigida indisponibilità a trovare mediazioni che ne offuscasse l’identità alternativa, il ceto politico ha avuto una crisi che lo ha portato a liquidare le residue ambiguità, per approdare ad un esplicito esito di destra con il governo Letta prima e con la segreteria Renzi dopo.

L’ex Pci concludeva la sua ingloriosa parabola affidando le sue due massime espressioni pubbliche a due ex democristiani  (ex?). La saldatura dei partiti di sistema si è compiuta ed i primi frutti apertamente eversivi (riforma elettorale in spregio alla Corte Costituzionale e questione Bankitalia) si sono subito manifestati. L’aperto disegno è quello di superare la crisi di consenso blindando il “duopolio imperfetto” con una legge super-truffa che consenta di marginalizzare l’opposizione montante e gestire senza disturbi la svendita di questo disgraziato paese.

Qui si pone il problema del M5s, del ruolo che può avere e della sua adeguatezza ad esso.

Grillo (e con lui la gran parte del movimento) pensa che:

a- il ceto politico dominante non abbia più alcuna radice viva e stia per cadere come una foglia secca, da un momento all’altro (“Sono Mooorti!!” ripete appena può)

b- ceto politico che,  però, pur di non rinunciare ai suoi privilegi, non risparmierà i peggiori colpi di coda, per cui siamo in una situazione di “guerra”

c- pertanto è necessario che il Movimento mantenga la massima compattezza, non tollerando alcun dissenso, così come non sarebbe tollerato, nel pieno di un’ azione militare, che un comandante di reparto mettesse in discussione le indicazioni di combattimento.

Il suo rigore disciplinare è la diretta conseguenza di questa visione delle cose. Personalmente, pur essendo convinto che siamo ad un momento di svolta, in cui si decide se l’albero cade da una parte o dall’altra, penso che le cose non siano così ma siano molto più complicate.

In primo luogo, penso che battere il trasformismo del ceto politico, sia necessario ma non sufficiente e che il passaggio ad un diverso sistema non sia automatico ed avverrà in più passaggi molto complessi e contraddittori. Per ora si tratta di sconfiggere il tentativo di bloccare la crisi di consenso del sistema e mantenere aperta la porta al cambiamento.

In secondo luogo, non è detto che alla fine di questa disgustosa seconda repubblica berlusconiana, succeda una terza repubblica migliore della precedente: proprio la fine della prima repubblica e l’avvento della seconda ci avvertono che c’è sempre una possibile alternativa peggiore.

Qui dobbiamo produrre un’ architettura di potere diversa, basata realmente sulla sovranità popolare e produrre una nuova classe dirigente. Né l’una né l’altra cosa si fanno in due minuti, ma richiedono processi di formazione e maturazione che hanno i loro tempi. E, soprattutto, richiedono un dibattito politico segnato da una grande libertà intellettuale. Le metafore militari applicate alla politica sono spesso pericolose e sempre letali quando prese troppo alla lettera.

Io credo che il M5s sia un pentolone nel quale ribollono gli ingredienti più diversi, le istanze più contraddittorie, pezzi delle culture politiche più distanti. Tutto vero, ma che vi aspettavate? Dopo un ventennio di deserto della politica, in cui i media hanno smesso di fare informazione e fanno solo manipolazione del consenso, i partiti hanno smesso di avere qualsivoglia dibattito politico per ripregare solo sulla più volgare spartizione di potere, i sindacati sono diventati appendici degli uffici anagrafici e fiscali, gli intellettuali si sono dati al più sfrenato opportunismo non era possibile altro.

Anche i partiti che si proponevano come opposizioni al sistema (tanto per essere chiari: Rifondazione Comunista e poi, via via, Pdci, Sel ecc.) si sono appiattiti nella più squallida routine burocratica, non hanno prodotto un grammo di discorso politico e non hanno formato nessuna classe dirigente.  Al massimo, hanno fatto da piedistallo al Narciso di turno e persino Paolo Ferrero è potuto assurgere al ruolo di leader nazionale!

Ed adesso che volete? Pretendete che il nuovo soggetto politico di opposizione sorga come Minerva armata dal cervello di Giove? Se lo credete davvero, cambiate erba: quella che usate vi fa male.

Dunque, è inevitabile misurarsi con un fenomeno ampiamente contraddittorio che avrà molte evoluzioni e cambiamenti e con esiti ancora largamente imprevedibili. Personalmente ho scelto di restare fuori perché molte cose non mi convincono a cominciare dal modo con cui si forma la linea politica e si scelgono i parlamentari (o portavoce o come diavolo volete chiamarli). Iniziamo da questo: insomma, mettiamo pure che queste uscite siano davvero tutta colpa dei dissidenti a cui preme solo tenersi l’intero stipendio (non ci credo, ma concediamolo), se anche fosse così bisognerebbe porsi qualche domanda sull’efficienza del sistema con cui sono stati scelti: se in 11 mesi dalla proclamazione gli espulsi si avviano allegramente al 10% sul totale, vuol dire che qualcosa non va. A questo ritmo, a fine legislatura saranno la metà. E dunque, qualche motivo per ripensare il meccanismo delle parlamentarie, forse, ci sarebbe. Stesso discorso sul modo con cui si determina la linea politica fra intermittenti consultazioni con line e le ininterrotte uscite di Grillo.

Prendiamo l’esempio recentissimo della sua uscita contro l’Unità italiana: quando mai il movimento ne ha discusso? Ma, lo stesso Grillo, quando mai se ne è occupato o magari ci ha scritto qualcosa? Sulla base di quali analisi si basa questa proposta? Tutte domande inutili: Grillo fa dell’agitazione, lancia slogan e proposte per vedere l’effetto che fanno.

Questa volta ha pensato ad un affondo in direzione dell’elettorato leghista in vista delle europee, ma fra tre settimane non se ne ricorderà più neanche lui. In questo modo, spregiudicatamente, tiene banco ed impone la sua presenza. D’accordo, la cosa può funzionare elettoralmente, ma è così che si costruisce un progetto politico per il paese? Però è anche vero che non mancano momenti di approfondimento come la conferenza sull’Europa svoltasi a Roma il 1° marzo o l’esperimento che stiamo facendo insieme sulla legge elettorale. Per cui, anche qui, le cose sono molto meno lineari di quanto non sembri.

Pertanto, ho scelto di non fare parte del movimento ma di offrire le mie modeste conoscenze per contribuire a questo processo di maturazione. Non so se funzionerà, non so sino a che punto ne sono capace, ma ci provo e vediamo che succede. E, dunque, non è che non veda le attuali insufficienze del M5s, i molti aspetti criticabili, le tendenze preoccupanti che emergono (piuttosto, altri mi sembrano molto meno attenti alle magagne del proprio partito di riferimento). E non mi pare di tacere critiche anche aspre. Ma, il punto è questo: oggi, piaccia o no, il M5s è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere questo sistema politico.

Non lo è certamente l’innocua lista Tzipras, sia per l’improvvisazione da cui muove, sia per la prevedibile debolezza elettorale sia, cosa più importante di tutte, per l’estrema debolezza della sua proposta politica che sfuma nelle vaghezze dell’”altra Europa” che, intanto, però si tiene questa Europa tecnocratica ed elitaria.

Il 27 maggio sera, in Italia, i conti si faranno su quanto sono avanzati o arretrati M5d, Fi e Pd. Il resto non conterà.

E qui occorre aver presente che: il M5s è uno strumento imperfetto e criticabilissimo, ma il Pd è un nemico da battere. La lista Tzipras? E’ ininfluente.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (65)

  • le grandi organizzazioni popolari sono sempre soggette a scizioni, dipende dalla loro capacità organizzativa. una organizzazione politica ha bisogno di un aparato per funzionare(cosa che m5s rifiuta apriori volendo superara tale stato organizzativo).
    m5s pretende un dialogo orizontale con tutti i partecipanti. molto bello, peccato sia impossibile vi è un limite fisico al dibattito, che sta nel numero dei partecipanti, nella conoscenza dell’argomento, ecc.. Potremmo ipotizzare che i responsabili di un certo argomento approfondiscano la questione. Ma entreremmo nella forma organizzativa, che cmq oggi ha già posto un picchetto sugli scritto al sito m5s prima di giugno 2013. Rimane il quesito che per andare avanti devono darsi una struttura organizzativa, per adesso vanno improvisando. questione che la rete non lo ha superato. una cosa è una lezione un’altra un dibattito. perciò rimane una utopia.
    Poi se vogliamo dare un coccolone a Renzi alle europee si può votare in massa m5s, tanto vanno a strasburgo (credo che loro lo considerino un erasmus ben retribuito).
    Grillo e Casaleggio sono imprenditori di medie dimensioni, uno nel ramo informatico e altro nell’intrattenimento cabaretistico. Perciò non sendo politici hanno qualche difficoltà nella visione politica e organizzativa(riconosco che gli stessi problemi gli hanno i veri politici, ma per loro è un fine voluto). Ormai dovrebbero prendere coscenza della loro incapacità politica e dare spazio a elementi che nei m5s sono politici. sicuramente una trasformazione strutturale fara perdere consensi. Però produrrà una elaborazione politica più spendibile verso l’esterno.

  • Spero vivamente che Grillo abbia il tempo di leggere le sue preziose considerazioni ed, in qualche modo, tornare ad avere quell’atteggiamento più paternalistico (e meno padrone) che aveva smosso le coscienze di molti.
    Non c’è dubbio che dei cambiamenti siano in atto vediamo se il nostro paese tornerà a dormire o inizierà veramente un percorso di risveglio etico.

  • L’unico strumento è la creazione di spazi di resistenza, di cultura, di solidarietà e di economia sociale. Il M5S non è uno strumento in quanto non è utilizzabile: guardo il candidato (M5S) sindaco della mia città e le sue proposte sono le ronde, la morte del centro storico e la restituzione dei rimorsi elettorali (che, se non erro, manco sono previsti per le comunali), ha chiuso il dialogo con qualsiasi alternativa cittadina (liste civiche che hanno tirato fuori le principali inchieste contro gli abusi edilizi). Che visione hanno del paese?

    Il nemico del mio nemico non è mio amico, specie se occupa gli spazi di resistenza e di alternativa, se uccide gli ultimi residui di cultura politica e magari morto vorrebbe pure te. No, grazie, non perdiamo tempo dietro a Grillo che a furia di pensare agli altri abbiamo perso la capacità di condivisione della nostra identità e delle nostre idee.

    Serve tornare ad affermare cose che sembrano banali ma non lo sono più. Parlare del M5S come unico strumento è un errore, sia sul breve che sul lungo periodo.

  • Anche io in parte ho compreso il senso delle “espulsioni” dei dissidenti M5S: in assemblea è stata votata una linea di condotta, votata a maggioranza, contraria a qualunque accordo con PD o PDL e i contrari avrebbero dovuto ingoiare il rospo. Invece, a quanto pare, i contrari alla linea rilasciavano continue dichiarazioni pubbliche opposte a quelle della maggioranza. Qui non si parla di dissenso interno, la discussione c’era già stata, e forse è proseguita, immagino, in assemblea, ma di esibire continuamente, da parte dei dissidenti all’opinione pubblica, una proposta sfiduciata. Però, anche comprendendo lo spirito dell’iniziativa, resto perplesso sulla modalità: l’espulsione mi sembra una mossa esagerata, antidemocratica (anche se votata), pericolosa.

  • ma come si può dire che il M5S è l’unico strumento che abbiamo? cos’ha ottenuto finora se non su questioni come il ridimensionamento del finanziamento pubblico ai partiti (cosa che ritengo tra l’altro sbagliata); cos’ha introdotto sul dibattito politico se non un incremento della malattia giustizialista? l’ultima speranza è chi vuole un italia divisa e non punta alla solidarietà con i migranti? uno che dice tagliatevi lo stipendio da parlamentare e poi si fa i soldi con la pubblicità in un sito di partito? è questo l’unico modo? spero lo sia solo per chi come lei non ha più niente da dare al dibattito politico

  • 1. i dissidenti.. la mia opinione è che si siano fatti comprare e sappiamo benissimo che il sistema o l’ordine costituito perché è di questo che oramai si tratta è bravissimo ad individuare chi consapevolmente o inconsapevolmente è disponibile, loro sapevano benissimo chi era Grillo e il M5S, ora non facciano i verginelli.
    2. Grillo fa dell’agitazione, lancia slogan e proposte per vedere l’effetto che fanno…. ESATTO ha colto nel segno, non potrebbe essere diverso per un movimento che vuole rovesciare questo sistema marcio e putrido, capire senza i tempi biblici e le distorsioni del caso come i report dell’ISTAT, cosa ne pensa una parte direi consistente del paese, poi lei si fa una domanda e si da anche la giusta risposta…oggi, piaccia o no, il M5s è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere questo sistema politico. PERFETTO!!
    ps. su Tzipras PASSO!

    Thanks Prof.

  • faccio un paio di osservazioni. innanzitutto, se è vero che le metafore belliche non vanno prese troppo alla lettera, perchè l’articolo si conclude con una metafora bellica a mò di sintesi del discorso? mi sembra che usare tali metafore nella chiusa non contribuisca certo a ridurre il loro peso. d’altra parte l’articolo non mi appassiona perchè vi trovo gli stessi ragionamenti che fanno alcuni miei conoscenti convertiti al renzismo, ma declinati in chiave grillina: data la totale decadenza dell’attuale, meglio affidarsi a chi dice di volere cambiare tutto e sembra avere le possibilità reali per farlo. mi sembra che si tratti di pura e semplice realpolitik, che si regge sulla pia speranza che a un certo punto dal m5s usciranno fior fior di statisti come minerva uscì dalla testa di giove. posizioni lecitissime, per carità, ma riguardo la loro realizzabilità sono largamente scettico, dato che la linea politica cambia ogni 5 minuti a seconda dei voleri del capo (altra affinità con renzi e i partiti personali in genere). stando così le cose il m5s non avrà mai una linea politica (in fondo esistono da 10 anni, e in 10 anni non sono riusciti ad avere una posizione univoca sul neoliberismo, perchè dovrebbero raggiungerla adesso?) e le scelte delpartito rimarrano prerogativa esclusiva del gruppo dirigente (la stessa cosa che avviene nel pd). non è un caso che il m5s non abbia contrastato in alcun modo la legge elettorale maggioritaria nonostante un proporzionale sarebbe stato conveniente al partito di grillo: sarebbe stato conveniente solo al partito, non certo a grillo, che sembra avere l’unico interesse di tenere il suo partito per le palle al fine di impedirgli di fare alcunchè.
    riguardo all’irrilevanza della lista tzipras, secondo me, data la situazione deprimente, è facile che superi anche il generoso 6% che ho visto in qualche sondaggio, se le cose vengono fatte in modo decente (in fondo era la somma dei 2 partiti di sx divisisi alle scorse europee). riguardo alla tenuta del pd e del m5s invece prevedo qualche punto in meno data l’assenza di voto utile. è chiaro che un partito con il 18% conti molto più di un partito con il 6-7%. ma se il primo partito parte dal 25% e perde voti per delusione degli elettori, e il secondo partito parte da zero, non sarei così convinto che si posdsa parlare di irrilevanza.
    a parte tutto, dopo che ho saputo che candidano casarini, non so nemmeno se li voto, dato che casarini proprio no, dopo tutti i danni che ha fatto alla sinistra (e non mi riferisco alle condanne, ma al bertinottismo doloso), pensare di candidarlo è una cosa indecente.

  • insomma la presenza di un cazzaro carismatico può essere considerata condizione necessaria al cambiamento politico, e forse anche sufficiente. per quanto mi riguarda, penso che, dato che di cazzari più omeno carismatici ne abbiam pieni i coglioni, credo che la condizione necessaria sia ormai diventata l’assenza di cazzari e di gente “simpatica”, dato che il grosso seguito che si portano dietro e che dà adito alle pie speranze di cambiamento serve solo per dare i voti al capo prima delle elezioni e a dare il culo dopo.

  • Mai avrei detto che ripiegasse sulla logica del voto utile…

    Il suo è un doppiopesismo perchè critica ferocemente gli altri ma sostiene un non partito con un non-statuto che non combina un bel nulla se non urlare e usare il peggior populismo. Un trozkista che non depreca le espulsioni..

    Dopo mesi che leggo su questo blog insulti di bassa lega ai suoi avversari politici mentre è tremendamente morbido con Grillo che si è dimostrato il peggiore dei narcisi, menzognero, autoritario e con una gestione dispostica del suo potere. Parla della personalizzazione del sistema politico ma non prende in considerazione che il partito di Grillo e cosi personalistico da avere il suo nome e il suo sito nel simbolo del partito.
    È populista, destrissimo in materia di immigrazione, assolutamente non si oppone al capitalismo e propone una divisione agghiacciante della società dividendoli tra onesti e corrotti. Su tutto il resto fa spallucce ed evita di prendere una posizione concreta. Si lamenta che SEL non ha prodotto alcun discorso politico ma esattamente il M5S cosa avrebbe promosso?

    Ma poi in Italia non c’è da cambiare il solo sistema politico ma tutta la classe dirigente. Mi spiega in cosa i grillini sarebbero antisistema? Perchè starnazzano appena glielo ordinano?

    P.s. credere poi che le consultazioni sul sito siano democratiche nel momento in cui i server li gestisce Casaleggio e non c’è alcuna prova oggettiva di trasparenza è come credere nei puffi.

  • aldo ma che succede se votiamo in massa M5S alle europee e gli eletti vengono ripetutamente espulsi perchè non sono in linea con Grillo come in parlamento??
    che voto utile è questo?? a mio avviso farebbe prima ad andarsene lui Grillo… che sembra faccia di tutto per ridursi come era la Lega..ad una percentuale tra il 10 e il 15 per cento che gli permetterebbe una eterna opposizione…..non si aspettava un 25 per cento e sta facendo di tutto per togliere quel 10 di dissidenza che sicuramente ha capito che c’è…. la lista Tsipras forse non servirà a nulla però a me sembrano persone perbene e non dilettanti allo sbaraglio… e poi sinceramente a me Casaleggio non piace proprio, è un personaggio che comanda senza esporsi, esattamente come fanno i padroni del vapore europei….

  • Soprattutto va detto che la Lista Tzipras è un diversivo (che i suoi promotori nei siano consapevoli o meno) per drenare voti al M5S che è quello che (con tutti i suoi ben noti difetti) terrorizza veramente le classi dirigenti di questo disgraziato paese.

  • Pierluigi Tarantini

    Caro Aldo,
    questa bella analisi ci dice che il M5S non è solo epurazioni e cazzate filo leghiste…
    Trovo curioso, però, che tale analisi, complessiva ed indulgente insieme, non valga per gli altri partiti.
    Certo non per SEL o per il PD, nel quale pure milita Civati che hai di recente definito quanto di meglio ci sia in circolazione, per il quale hai solo slogan tipo quello di nuova Forza Italia.
    Sembra sfuggirti, peraltro, come la logica proprietaria accomuni Forza Italia più al M5S che a qualunque altro partito.
    Comunque, se per battere l’odiato PD (semplicisticamente assurto nella tua prosa a simbolo unico del sistema) fosse necessario ricorrere al voto utile, se veramente …. il M5s fosse l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere questo sistema politico…., se veramente la pensi così, cosa dirti?
    Hai iniziato a fumare e provi l’entusiasmo del neofita?
    Questi non vanno da nessuna parte.
    E con loro anche il Paese.

  • caro Aldo,
    l’analisi è come sempre puntuale anche se venata dall’amara constatazione dello stato della nostra società. Troppo lungo sarebbe disquisire su tutti gli aspetti analizzati, in sintesi però direi che la società civile in larga parte condivide lo stesso stile delle élite economiche e politiche e il voto non è altro che lo specchio più o meno fedele delle dinamiche sociali. E’ un po’ tranchant ma non si discosta molto credo dalla realtà. Quanto al m5s credo che esso sia uno strumento politico solo per Grillo, Casaleggio e un gruppo (di cui non si conoscono la consistenza, orientamenti sociali e politici ed economici)di presunti integerrimi internauti. Quale siano gli orientamenti di Grillo non saprei con quella bocca è riuscito ad affermare una tale quantità di banalità e luoghi comuni che non si riesce a stargli dietro(da ultimo il ritorno ad organizzazioni statuali pre risorgimentali) , Crozza almeno è più divertente, quanto a Casaleggio le sue idee sono prese a prestito dall’ Asimov degli anni ’50 del secolo scorso 8e comunque assai banalizzate), una versione un po’ stracciona di Scientology (forse è lì che i due vogliono andare a parare). Posso sbagliare ma ciò che succede all’interno del m5s non sposta di nulla ciò che avviene nelle dinamiche sociali, da Parma fino a Roma non mi sembra sia successo in questi mesi nulla che apra uno spiraglio per intravvedere non dico il cambiamento ma neppure il condizionamento minimo delle decisioni politico economiche. Penso che il m5s non sia uno strumento per alcunché e gli strumenti in genere rischiano di essere pericolosi per chi avendo sensibilità diverse (per non dire opposte) pensi di utilizzarli la storia, professore lei mi insegna, ci consegna molteplici esempi del tentativo di usare movimenti come questi per il cambiamento finiti con l’instaurazione di regimi o peggio nell’irrilevanza. Qualcuno sosteneva che i mezzi non giustificano i fini anzi li corrompono nella maggior parte dei casi. Tzipras sarà ininfluente oggi, ma potrebbe essere un laboratorio utile per creare uno spazio alternativo se non altro mi sembra che vi siano insieme a personaggi alquanto discutibili, anche persone ed esperienze fra le più avanzate in questo paese. Comunque Gallino mi sembra un po’ meglio di Casaleggio…o no?

  • No, non sono d’accordo. Non è vero che “il M5s è uno strumento imperfetto e criticabilissimo”: è proprio estremamente pericoloso, perchè mostra come si possono mettere al servizio di una nuova forma di autoritarismo (verso la quale non possediamo ancora gli anticorpi concettuali che abbiamo contro il fascismo o lo stalinismo o l’integralismo religioso) strumenti che in teoria sarebbero la migliore infrastruttura tecnica per un’autentica democrazia. Grillo non è né criticabile né revocabile, non è eletto da nessuno, non risponde a nessuno. E in più è matto. Questa non è imperfezione, è un incubo. L’alternativa? Non c’è, è da costruire da zero.

  • L’analisi di Giannuli è sicuramente fredda e oggettiva come è nel suo stile, ma personalmente non riesco ad “adattarmi” all’idea di questo unico nuovo e alternativo movimento sulla scena politica italiana.
    Avendo poi una convinzione profonda sulla necessità di più “internazionalismo” sempre meno mi illudo sulle politiche nazionali e sempre meno credo nelle soluzioni derivanti da fratture etniche o, peggio ancora, populiste.
    Sicuramente la politica si fa “un passo avanti e due indietro”, ma questo può valere per la costruzione di un partito politico e non vedo niente di tutto ciò nel M5s, il voto utile o strategico può funzionare nelle democrazie consolidate e ai margini delle crisi economiche (??), oggi in Italia è solo l’anticamera di una terza repubblica poco promettente e foriera di giochi di potere sempre peggiori. Per quanto di mia convinzione il M5s non è il terzo incomodo su cui contare in alternativa alla casta degenerata, è frutto delle stesse logiche e il dualismo parlamento-piazza non ha mai pagato.
    Va bene che un partito politico può crescere solo con una dialettica che porta inevitabilmente a contrasti e scissioni, ma questo ha poco a che vedere con gli anatemi e le epurazioni e tanto meno con la finta dialettica del web.

  • E come cavolo si dovrebbe fare una rivoluzione senza fucili e senza morti?
    Il M5S ci sta provando vi sfido a sostenere il contrario.
    Beppe Grillo dice solo stupidaggini? Mi pare di averlo sentito dire che siano stati traditi e sovvertiti gli ideali e i valori della resistenza, unico in tutto il panorama politico attuale che abbia avuto il coraggio di rifarsi e di difendere i valori della resistenza concretamente. Vi sembra poco? Bel convegno di socialisti!
    Tutto quello che fanno gli umani è imperfetto e su questo non c’è speranza. Ora il M5S ha dimostrato che con le nuove tecnologie è possibile un nuovo modo di fare democrazia e politica. Lo ha già dimostrato, in modo rozzo forse, sicuramente imperfetto, certamente migliorabile, probabilmente non per tutte le questioni applicabile, ma è già nei fatti. Non c’è bisogno che ciascuno cambi i propri convincimenti per combattere questa rivoluzione.

  • Professore condivido la sua analisi soprattutto nella premessa, che viene da molti ignorata: i duopolisti pd-pdl dopo 20 anni di fallimenti (ogni volta da ciascuno attribuiti all’altro) sono venuti allo scoperto nella loro complicità predatoria… E sono pronti a TUTTO (come già si vede) per fermare il cambiamento in atto con l’aiuto del compare.

    Allora se questa è la premessa, a che serve continuare a ripetere (come fanno qui molti commentatori) che chi oggi guida (o anche tiene in pugno) quel cambiamento ha un sacco di difetti (autoritarismo), problemi (produce dissidenti), poche idee ma confuse (scarsa cultura politica)? Mi sembra che questo sia stato detto e ridetto in tutte le salse. Volete forse aggiungere che dunque va fermato? Che per timore del duo grillo-casaleggio conviene fermare il cambiamento che in qualche modo hanno catalizzato e sia pure tiranneggiato?

    Temo che si dimentichi il punto nodale della premessa: da dove viene il pericolo maggiore, quello reale, non quello ipotetico.

    Insomma, quelli che parlano solo dei problemi del M5S o dell’autoritaria gestione grillo-casaleggio, che risposta danno all’urgenza di fermare un pericolo ben più grande e reale (meno congetturale) che è quello targato PD (con o senza i sodali di FI-Pdl)? Questo è il problema su cui secondo me si continua a tergiversare.

    Se non vi piace la metafora militare del nemico, parliamo dunque apertamente del pericolo e delle minacce anti-democratiche che incombono sull’Italia. E chiediamoci da dove viene realmente, quotidianamente la più concreta (e già sperimentata) minaccia anti-democratica nel nostro paese.

    Mi sembra difficile non riconoscere che dopo Forza Italia (e vari centro-destra) il maggiore PERICOLO di assalto anti-democratico e anti-costituzionale venga sicuramente dal PD o buona parte di esso. (Btw perché non chiamarlo Nuovo-PD visto che ha imparato a fare a cielo aperto le nefandezze che prima osava fare solo di nascosto? Emanciparsi dalla vergogna non è poca cosa. Il loro ispiratore parlava di “nuova moralità”…ecco abbiamo anche uno slogan per le europee….

  • Caro Aldo, ti dirò come la penso, temo che stavolta non siamo d’accordo.
    Il punto è stabilire un criterio di giudizio, che sia in grado di valutare adeguatamente le forze politiche.
    A mio parere, ciò che proprio non va nella politica è la sua spettacolarizzazioen, tant’è che io penso che la stampa in proposito abbia perfino colpe maggiori degli stessi politicanti che pretendono di governarci.
    A mio parere, se non si spezza questo legame incestuoso tra politica e spettacolo, non si va da nessuna parte.
    Ebbene, Grillo e Casaleggio, sicuramente con le intenzioni più nobili che possiamo immaginare, sfruttando molto efficacemente la notorietà e l’abilità recitativa del primo e le competenze in tema di comunicazione del secondo, hanno tentato di adeguarsi a questa spettacolarizzazione, trasformandola da difetto in pregio.
    Essi cioè hanno messo a punto un meccanismo politico che sfrutta sino in fondo ed in una maniera molto originale questo elemento di spettacolarizzazione per portare a risultati politici che forse essi stessi non hanno ben chiari, o almeno, se li hanno, non ce li hanno esplicitato, che comunque possiamo benevolmente supporre i migliori possibili.
    Tuttavia, secondo me questa è una scorciatoia che come spesso accade non porta dove si vorrebbe.
    A mio parere, se non si riesce a creare una forza politica che affronta di petto questo problema, riuscendo ad operare in modi alternativi (un partito leninista nell’aspetto organizzativo), ci si agita, ma si rimane sempre al punto di partenza, come quando la scorciatoia si rivela un percorso circolare che ci porta dove già stiamo.

  • gianfranco d'atri

    Inviterei tutti a individure meglio i termini.
    Movimento 5 stelle indica di volta in volt
    – un movimento fluido di persone che tentano di cambiare il sistema
    – una associazione legalmente costituita da grillo beppe, nipote commercialista
    – un simbolo elettorale gestito da una azienda privata ( legittimamente)
    – un gruppo parlamentare
    – alcuni gruppi organizzati territorialmente e molto “attivi”
    – circa 50 mila iscritti ad un blog ( liberamente)
    In particolare non è organizzato formalmente in partito.
    PD, FI etc sono partiti.
    renzi, grillo, berlusconi sono persone con varie capacità di influenzare.
    Da una altra parte ci sono milioni di persone che stentano a sbarcare il lunario. C e poi la BCE che stampa moneta e non va nell economia reale,…etc….
    Infine le elzioni europee che nomineranno 751 sacerdoti di un NON parlamento ( che non legifera) ai quali andranno circa 50mila euro mensili cadauno di budget. Tutta l attività politica è oggi attorno a questo scopo, da lista Tzipras a espulsioni 5 stelle: chi fa politica? Indicatemene almeno tre, di cui uno abbia entrambi gli occhi.
    ( da beati monoculi in terra caecorum)

  • @gianfranco d’atri
    distinzione risibile: l’unica linea tollerata è quella di grillo e casaleggio, per il resto ci sono le espulsioni. più o meno la stessa cosa dell’elettorato pd: si tratta di un elettorato disperato, non certo strutturato. ritengo che questo atteggiamento sia poco maturo e completamente improduttivo, dato che considerando strutturato l’elettorato dei principali partiti, si arriva a pensare che sono tutti dei nemici da abbattere, e ci si appiattisce alla linea grillina. in realtà si tratta di persone che fanno lo stesso vostro raginamento:”io sarei di sinistra, ma con la sinistra si perde, e quindi è necessario appoggiarsi a una forza politica che ha realistiche speranze di diventare egemonica, e pazienza se le mie idee di sinistra finiscono nel cesso: meglio vincere che perdere”. atteggiamento lecitissimo, per carità, ma comunque basato sulla credenza incrollabile nel miracolo che opererà il barbuto messia di genova.
    @aldo
    trovo significativo il fatto che quando si tenta di ricordare le cose positive fatte del m5s, vengono citate solo una conferenza organizzata a roma sull’europa e la proposta di legge elettorale. oggettivamente è un pò pochino. ma, soprattutto, riguardo alla legge elettorale, trovo che non ci sia molto da vantarsi: l’unica alternativa reale all’italicum è la legge della consulta (chiamata da renzi consultellum). è scandaloso che il m5s non stia ostacolando l’italicum promuovendo una legge che c’è già, che è probabilmente la migliore che abbiamo avuto in questi anni, l’unica che non è stata fatta da un partito per avvantaggiarsi alle elezioni, e il m5s che fa? se ne strafrega, preferendo promumovere improbabili soglie di sbarramento in un impianto che favorisce solo i grandi partiti, cosa che è stata sancita dalla seconda votazione on line. e su questo blog non si è letto un rigo su questo fatto, a parte quello di oggi che parla dei progetti elettorali grillini come se si trattasse di un vanto. francamente non credo che ci sia nulla di cui vantarsi, dato che anche sotto questo aspetto trovo che il m5s e i suoi sostenitori si stiano appiattendo su una linea assolutamente identica a quella maggioritaria e autoritaria che si sono viste finora con pd e pdl, altro che cambiamento. insomma trovo questo atteggiamento del professore giannuli lecitissimo, per carità, ma ben poco coerente con le sue idee proporzionaliste. oppure che venga spiegato in che modo la correzione del “proporzionale intermedio” non sia una distorsione della volontàpopolare, dato che sul tema è stato finora osservato il più rigoroso silenzio.

  • gianfranco d'atri

    Caro aldo,
    Ho seguito la tua lezione per il voto odierno sul blog.
    per farlo mi sono dovuto sorbire il trailer di NYMPHOMANIACS.
    come devo interpretarlo?
    Subliminalmente, c e uno scopo?.
    Mi piace il Movimento 5 stelle perchè ci sta spiazzando tutti rispetto ai paradgmi usuali. VIVA Grillo, VIVA Casaleggio !!
    PS : a questo punto puoi fare una lezione su :
    perche dobbiamo votare e non piazzare bombe.?

    Domanda postami da un disoccupato, con famiglia e senza una fonte di reddito che coltiva abusivamente un terreno x sopravvivere.

  • Il M5S ha poche idee e confuse? e sia! Ma almeno ce le ha! E’ portatore di una prospettiva, per quanto fumosa. Gli altri quale futuro propongono? Quale concreta idea hanno PD e Destra rispetto ad uno sviluppo che tenga conto dei cambiamenti climatici in atto? Se vi fa schifo il reddito di cittadinanza, ditemi quale concreta idea hanno PD e Destra per affrontare l’emergenza sociale in atto?
    Il voler coinvolgere nei processi decisionali i cittadini comuni attraverso internet è comunque una prospettiva che viene offerta alla gente. E’ una utopia? Vogliamo crederci, nonostante tutto, per dieci minuti e fare un tentativo?
    Sapienza e saggezza possono essere paralizzanti, è inutile stare qui con il bilancino a soppesare la quantità di cultura politica presente mentre la casa brucia.

  • Complimenti, dottor Giannuli: quindi, oltre ad appoggiare una logica da voto utile (in questo caso, contro Pd e Fi), degna del peggiore pensiero bipolare, lei dà il suo pieno sostegno alla migliore stampella proprio delle Larghe Intese.
    Di cosa stiamo parlando? La lista TSipras (e non Tzipras, per piacere, almeno il nome) è inutile; Tsipras non le piace (non si capisce bene perchè); la sinistra è tutto uno schifo; i centri sociali sono degli immaturi; i sindacati sono dei venduti: e potremmo continuare. Allora cosa facciamo? Sosteniamo un movimento populista (perchè è populista nell’uso dei media e nella comunicazione; è populista nella formazione dei propri militanti e sostenitori), leaderistico (appiattito sulla figura mediatica di quel buffone di Grillo, che non ammette dissensi), ultramoderato nei contenuti (non c’è un accenno alla questione sociale, si parla solo con toni moralistici di corruzione, onestà, disonestà, partitocrazia ecc), liberista in economia (almeno: in quel poco di economia di cui sono in grado di parlare i grillini).
    Soprattutto: la migliore stampella delle Larghe Intese, perchè è il garante dell’immobilismo e della sterilità politica, il garante che la protesta sociale resti in canale legalitari, moderati, innocui. Per non parlare del livello dei suoi militanti e parlamentari: Sel che tanto lei critica, ha prodotto documenti di analisi politica ed economica sulla questione Bankitalia e sull’euro che i suoi amici dei 5Stelle non sarebbero mai stati in grado neanche di pensare. Lungi da me difendere Sel, però critica tanto il livello delle altre formazioni politiche, sostenendo forse il prodotto peggiore di questa disgregazione della cultura e della politica di cui ha parlato tante volte.

    Questa sinistra avrà tanti difetti, la lista Tsipras tutte le criticità di questo mondo, ma sostiene l’unico candidato alla Commissione Ue che in vista delle europee porta avanti una campagna in più paesi, su un progetto antiliberista. Certo, il 6% è ininfluente, ma non credo proprio che allora la soluzione sia votare 5Stelle solo perchè hanno il 20% e sono anti-euro: lo sono loro, come lo è Alba Dorata in Grecia o i populisti tedeschi capeggiati dall’imprenditore di Monaco. Non può essere l’unica discriminante. Sul territorio esiste un dinamismo sociale e politico forte di sinistra (gliel’ho già detto più di una volta), ma disarticolato ed effimero; lei forse, da buon intellettuale, è chiuso nel suo mondo e non lo vede, ma le assicuro che avrebbe molto più senso lavorare ad un “processo di maturazione”, come dice lei, di questo mondo, piuttosto che del gregge grillino.
    E poi, diciamocela tutta: caro professore, un pò di umiltà: non sarà che sono Grillo e Casaleggio ad utilizzarla, piuttosto che lei a influenzare il M5S? Perchè così a occhio dallo stile e dalla qualità dei suoi ultimi articoli devo dire che ha assunto molto del linguaggio, della retorica e soprattutto dello stile “sono tutti ladri e incapaci”, lo stile per cui ci si lamenta sempre di tutto e di tutti, che è proprio del più becero grillismo. Dia retta a me: torni a scrivere di Storia e ad ospitare contributi di geopolitica esterni. La politica non fa per lei.

    H.

  • Grazie prof Giannuli, se l’esperimento politico rappresentato dal M5S avrà buon esitop oppore no dipenderà molto anche dal fatto che persone valide coem Lei siano disposte a lavorare in forma costruttiva o no…

  • Vedo ancora che in questo blog, qualcuno come Paolo Federico ad esempio, farnetica di resistenza, dei suoi presunti valori, che sono stati traditi e che solo Grillo difenderebbe (mentre é vero il contrario invece)io replico citando una constatazione fatta da Giannuli, con l’onestà intellettuale che lo caratterizza, ove ha apertamente riconosciuto che il fascismo ha espresso veri uomini di stato del livello del guardasigilli Alfredo Rocco, autore del codice penale ancora in vigore, del massimo filosofo del novecento (ammirato anche da Gramsci) Giovanni Gentile, autore della più grande riforma della scuola di tutti i tempi.Mi fermo qui per non diventare noioso; il paragone con l’attuale classe politica dirigente di destra,sinistra,centro, non regge! Il sistema parlamentare democratico partitico:ecco il nemico!

  • Analisi Perfetta!
    Unica Aggiunta: Chi Si Astiene Appoggia La Partitocrazia (Oligarchia) Al Potere, Perchè Le Clientele Votano Sempre In Massa. O Si E’ A Favore Dell’Oligarchia O Si Appoggia L’Imperfetto M5S. I Latini Dicevano: “La Terza Opzione Non E’ Data!

  • La vera alternativa va costruita con calma e decisione. Accontentarsi del meno peggio e del carro del vincitore relativo non fa per me e per molti altri che nella sinistra credono ancora. Almeno la eviti di fregiarsi del titolo di intellettuale di sinistra.

  • l’analisi è puntuale, peccato però che io non creda all’imperfezione. Il motivo fondamentale è che, mentre la base è formata da persone entusiaste che credono in quello che fanno, alla testa del movimento ci sono persone in cattiva fede, che vedono il movimento come un prodotto, un brand di loro proprietà, e che per questo sono estremamente pericolose. Sono sinceramente dispiaciuta per tutti coloro che in quel movimento credono e spendono vanamente le proprie energie

  • Egregio Professore,
    Le esprimo tutti i complimenti per questo Suo post, uno dei più interessanti da Lei pubblicati. E’ sempre un grande piacere leggerLa.

  • Non ho votato i 5 stelle anche perché da tempo non voto alle politiche, in quanto non ho speranza che i partiti che la situazione offre possano fare alcunché di utile a un cambiamento serio della situazione.
    Credo che una analisi obiettiva debba riconoscere ai 5 stelle un processo di maturazione anche se contraddittorio.
    Se l’obbiettivo è sbaraccare questo circo affaristico credo che l’unica possibilità sia la crescita sia di consapevolezza politica che numerica di questo movimento.
    Aldo Zanchetta

  • @giovanni de caro

    Gentile Professore, una volta leggevo con grande interesse il suo blog per le analisi sempre approfondite e mai banali, che fornivano spunti di riflessione che difficilmente trovavo altrove, e soprattutto dimostravano la capacità di non guardare la politica per il buco della serratura. da un po’ di tempo mi duole constatare che non è più così. una volta si leggevano analisi sulla crisi, di ampio respiro, con un taglio storico prezioso. da un po’ di mesi a questa parte invece ci propone solo politica interna, con giudizi tagliati con l’accetta tipo “pd-fi sono del tutto uguali, tutti ladri” ecc: mi scusi, ma il piccolo-grillo non mi sembra le si addica, e lo dico per il livello delle analisi che ho sempre letto su questo blog fino a poco tempo fa. poi lei è liberissimo di pensarla come vuole e condivido per filo e per segno le criticità verso la sinistra, ma la prego, non si faccia tirare nel calderone della bassa politica per un pugno di visibilità. lei è un intellettuale fine, non è questo il contributo che le si addice, almeno per quel che mi riguarda. e poi scusi, con tutto il rispetto, ma lei ci sta dicendo che il m5s è meglio degli altri quando è un partito ancora più proprietario degli altri, dove per altro il proprietario ci guadagna soldi? mi scusi, ma cosa può derivare da un soggetto politico simile? magari ha ragione lei eh, ma diciamo che i presupposti non mi fanno porre il m5s su una base ne migliore ne peggiore degli altri, per certi versi pure peggiore forse, proprio perchè volatile e destinato a sgonfiarsi, per di più senza nessuna cultura politica o organismi di garanzia, se non nel cda di casaleggio… mi ha molto colpito che grillo faccia campagna elettorale per le europee nei teatri con unno spettacolo a pagamento: siamo alla truffa e al raggiro? questa è politica? concludo e mi scuso del troppo spazio rubato, ma spero di tornare a leggere presto analisi di ampio respiro, documentate e in grado di arricchire. per le sparate da bar c’è il blog di grillo e basta ampiamente quello.

  • Tenerone Dolcissimo

    Egregio Professore, Lei mi deve qualcosa, perché la considerazione che il M5S sia una sorta di comitato di liberazione nazionale io la formulo da tempo. Quindi, mi spetta una somma per il diritto d’autore. Ci possiamo mettere d’accordo io sono di poche pretese.
    D’altronde, oramai è evidente che siamo occupati da un esercito uscito dalle fogne, che ha come scopo quello di depredare i cittadini, esattamente come i nazisti facevano con gli ebrei. Incidenter tantum: sarebbe ora che qualcuno scrivesse sulle vere ragioni dell’olocausto; oramai dovrebbe essere chiaro che non fu il razzismo la causa o, perlomeno, quella fu la scusa esibita alla plebaglia per giustificare le persecuzioni, che avevano, invece, uno scopo ben più “pratico”. Sarebbe, quindi, il caso di cominciare a pensare ad una Norimberga italiana ed al ricorso a leggi sui sovraprofitti di regime, come accadde alla fine del fascismo, allo scopo di far risanare le casse pubbliche ai ladri che le hanno svuotate.
    Particolarmente odiosa è poi la posizione del PD, che pretende di far credere ad una sua verginità, come è accaduto quando hanno azzannato il deputato M5S De Rosa, perché si era permesso di dire che le deputatesse PD dovevano la loro carriera politica a motivi d letto. Apriti cielo. È solo Berlusconi che può essere accusato di certe cose. Difatti, come noto, prima dell’arrivo di Berlusconi la prostituzione non esisteva.
    Non voglio difendere Berlusconi -la cui colpa maggiore però è quella di essere un fregnacciaro e non un puttaniere- ma io al posto suo mi in … albererei. E mi in … albero io al posto suo. Difatti, se c’è una regola, va rispettata da tutti.
    Io ho lavorato in una banca il cui presidente comunista aveva organizzato un giro di mignotte da fare invidia ad Arcore. E banca d’Italia? Ehhh … quelli dormono. Se desidera potrei raccontarLe cose divertenti e interessanti.
    Cordiali saluti

  • In verità io nel M5S trovo tanta retorica che in tanti e troppi hanno già, ahimè, utilizzato e guarda dove siamo. Senza parlare dei connotati sempre più padronali che sta assumendo ed il populismo dilagante. La base storica del movimento non era così e agli slogan del tipo “uno vale uno” ci credevano davvero. Credevano davvero che la diversità e la piena libertà potessero essere un valore imperativo di base. Era questo il movimento che seguivo con tanta attenzione e tanta speranza. Ma il cambio repentino che Grillo e Casaleggio, spalleggiati dai fedelissimi, stanno imprimendo al movimento crea forte delusione che a sua volta produce profonde lacerazioni.

    Il fine che giustifica il mezzo mi ha sempre fatto rabbrividire, come mi fa rabbrividire dichiarare guerra continua a tutto ed a tutti. Si può essere contrari a qualcosa senza trasformare ogni cosa in un campo di battaglia, perché il risultato peggiore è quello di scatenare fanatismi ciechi ed annesse recite delle solite poesie imparate a memoria. Ed è proprio quello che sta succedendo.

    E poi mi permetta professore di dissentire sul messaggio che si vuole far passare, neanche troppo velatamente: con il peggio che c’è non ci resta che confidare in loro che almeno sono onesti. Ma scherziamo? In un movimento dove la parola dissenso è sinonimo di nemico, traditore? Dove si gettano le basi per far crescere proselitismi? Ebbene io non voglio e non posso rinunciare a cercare intese attraverso lo scambio, il rispetto del prossimo, la maturità intellettuale, ovvero attraverso la consapevolezza, la sola che possa portare ad un reale cambio di paradigma.

  • Mi scusi: non era forse anche la sua area, quella che ha infilato un fallimento dietro l’altro? Mah…
    Vede, da questa sua domanda/affermazione si deduce perfettamente che ha abbandonato la famiglia politica (e non mi riferisco ai partiti o alla lista Tsipras, badi bene) della sinistra e ne ha scelta un’altra.
    Piuttosto che rispondermi per domande, non può per piacere provare a confutare le mie affermazioni circa le caratteristiche populiste, lideristiche, liberiste del M5S? Vedo che il “doppiopesismo” la condiziona.
    Buon “voto utile”,

    H.

    • Heraclio: io sono stato in quella area (cui noin mi sento affatto estraneo neanche ora) ma sempre criticando le scelte che hanno portato ai disaastri attuali e non plaudendo come fa lei.
      Nessun doppiopesismo: non ho mai negato il carattere populista e le influenze liberiste presenti (insieme ad un mucchio di altre cose) nel M5s e se ha l’onestà di leggersi quello che ho scritto da 1 anno in qua può constatarlo, ma questo noin risolve nessun problema.
      Il guaio è che per voi “guardiani del museo della rivoluzione” la sinistra non è una idea ma un recinto: perderete sempre

  • Ci mancava il Tenerone Dolcissimo (dopo Paolo Federico che evocava le mummie imbalsamate dei partigiani) che a sua volta evoca il “male assoluto”, vale a dire il nazismo,con la nuova religione di stato obbligatoria per tutti fin dall’asilo:l’olocausto. Che tale nervo scoperto dell’occidente, sia materia controversa e di dibattito tra docenti universitari, storici di fama mondiale, ricercatori liberi, poco importa.Concludo ricordando allo smemorato Tenerone, che le Waffen SS contavano un milione di volontari,tra questi militavano anche soldati di colore dalla carnagione scura,come indiani della Legione India Libera di Chandra Bose, mussulmani della Legione Skandenberg, senza scordare che tutto il mondo arabo era filo nazista e a favore del terzo reich.Non morite idioti:studiate,documentatevi, leggete.

  • Professore questo suo articolo non solo lo condivido, ma avrei potuto scriverlo io (vabbé… io non sarei riuscito a scriverlo bene come ha fatto Lei, ma in linea di principio diciamo che avrei potuto). Che c’è di male? Niente. Però come Lei forse ricorda io sono liberale. Tutto ciò rafforza quanto ho pensato fin dall’inizio: se il M5S mi ha riportato a votare dopo 20 anni (in realtà ci sono sempre andato, ma annullavo la scheda facendo una bella croce su tutti i simboli presenti) non è perché io creda nella formula del non-partito, ma in quanto vedo nel movimento di Grillo il grimaldello per scassinare questo sistema marcio.
    Questo rafforza anche un’altra mia convinzione. Mi perdonino coloro che votano sempre e comunque per la loro parte politica, però ritengo che le nostre idee politiche non dovrebbero essere un credo assoluto, ma debbano essere asservite alle finalità che desideriamo si realizzino e che l’ideale politico debba essere valutato criticamente contestualizzandolo al momento storico ed alle persone. Mi spiego meglio. Io sono convinto che in condizioni normali la politica più efficace sia quella di favorire le imprese private, ovviamente a precise condizioni ma non è questo il luogo in cui approfondire l’argomento. La domanda che mi sono posto è la seguente: posso io votare per un signore che dice di volere la stessa cosa, ma che all’atto pratico intende aiutare solo le sue di imprese? La risposta è talmente scontata da non meritare spazio. Vado anche oltre. In un momento storico in cui l’ideale liberale è stravolto dai cultori del neo-liberismo, assolutamente inconciliabile con le mie idee seppure mi vogliano far credere il contrario, non escluderei affatto di poter votare per un partito di sinistra, a condizione che si proponesse con candidati seri e idee (non aggiungo aggettivo volutamente… mi accontenterei anche di progetti molto modesti, purché esprimano una visione politica un po’ più alta di “smacchiamo il giaguaro”). Tutto questo per dire, con una punta narcisistica, che noto con piacere come Lei, partendo da fattori diametralmente opposti, sia arrivato alle mie medesime conclusioni.

  • Pierluigi Tarantini

    @ Aldo
    @ Heraclio
    Il vostro botta e risposta mi ha ricordato di quando Aldo, prima di distruggere con la sua ironia qualcuno premetteva: tizio è un mio vecchio amico…
    Oggi Aldo evidenzia la sua storia politica di sinistra esattamente come un tempo premetteva: tizio è un vecchio amico… per poi insistere sui limiti di una parte politica, la Sinistra, dalla quale si è legittimamente, quanto evidentemente, allontanato.
    L’essere vicino al M5S non preclude certo di poter continuare ad avere un’Idea di sinistra ma comporta il dover chiudere tutti e due gli occhi su espulsioni, bercio populismo e leaderismo nevrastenico.
    Il sorvolare su questi aspetti, insistendo su quelli che riguardano l’altra parte politica, è partigianeria a favore del M5S.
    Quello che è più grave, però, è che tutto ciò è funzionale al disegno di conquista del potere da parte di Grillo nel quale il nemico da battere è il PD.
    Il Paese ed i suoi problemi possono aspettare.

  • Ma non mi pare di aver applaudito: abbia anche lei l’onestà di leggere quello che scrivo. Ho detto una cosa diversa: nelle criticità e nelle problematiche evidenziate e conclamate (sia del passato, dal disastroso congresso di Rifondazione del 2008, dove se non sbaglio lei ha sostenuto Ferrero, o ricordo male?; sia attuale, sulle modalità tutt’altro che innovative con cui in Italia si sta costruendo la lista Tsipras), penso che comunque abbia senso continuare a lavorare in quel campo: non solo i partiti, ma soprattutto la nostra base sociale, associativa, movimentista, la chiami come vuole: se siamo a zero dal punto di vista organizzativo, allora forse ha senso puntare sul processo di maturazione di questa parte, piuttosto che di un movimento che lei stesso riconosce come populista, liberista “e tante altre cose” (cosa significa poi me lo spiegherà).
    “Guardiano della rivoluzione”? La ringrazio dell’onore, ma mi ritengo molto più umilmente un guardiano della coerenza.
    Saluti,

    H.

  • direi che il problema che solleva m5s è l’assenza nella socièta e nella cultura di uno spazio in cui mediare tra le diverse discipline(ruolo che dovrebbe essere gestito, anche, dalla politica) ormai troppo specializzate per essere comprese dalla maggioranza(da qui hanno buon gioco gli specialisti alla monti, che cambiando ambiente di azione fanno disastri), per cui la proposta di m5s che esce fuori in generale è lo sfascio, eludendo basi utili alla comunicazione e all’approfondimento del pensiero per avere una azione comprensibile e corretta.
    La base del voto uno vale uno dobbrebbe fondarsi sulla capacità di conoscenza, attualmente tutti ci basiamo sulla fiducia(il fattore principale e tempo/mole-di-dati e il limite di comprenzione — da qui la necessità della mediazione politico-culturale oggi sostanzialmente assente —).
    La rete è un mezzo che aiuta, ma non sufficiente a sodiffare la necessità di guida azione decizione, motivo per cui vengono eletti i parlamentari e definiti i consulenti )-:generalmente privati:-(. Tra la velocità, la dimenzione, l’intra-relazione della socità attuale e neccessità di stabilità, sicurezza degli individui che la compongono c’è una inconsistenza che va colmata. Questa assenza può essere riempita o elisa. In m5s non vedo coscenza di questa metamorfosi.

  • #professore, mi scusi, ma che linguaggio è “perderete sempre”? a chi è rivolto? non sembra infatti che il bresaglio sia solo ferrero, ma soprattutto la base elettorale di sinistra, composta da perdenti, al contrario di chi, come lei hja abbracciato il neoliberismo di casaleggio ed è ben contento di vincere qualcosa, manco ci si trovasse al gioco dei pacchi su raiuno.
    usare questo squallido linguaggio bellico in politica, manco si trattasse del palo della cuccagna indica un forte disprezzo per la mediazione politica e forte apprezzamento per il decisionismo autoritario di marca personalista: ovvero lo stesso spirito maggioritario che ha fatto “vincere” quelli che godevano delle sconfitte della sinistra, ma non so se le meritate “vittorie” siano state godute al meglio dall’elettorato inculato e tassato ma felice di contribuire all’accrescimento delle diseuguaglianze.

    uscite così basse da parte di una persona rispettabile come lei fanno male anche a chi le legge ed ha ancora della stima nei suoi confronti:

  • Tenerone Dolcissimo

    @ Germano
    Senti Germano, so bene che le ss avevano anche membri musulmani e conosco anche i rapporti nazismo mufti e le spedizioni in Tibet e le origini esoteriche del nazismo e anche la presunta base 211. Quindi non darmi lezioni di storia. Piuttosto cerca di farmiuna critica ragionata e puntuale che vorrei rispondermi, ma non capisco cosa non condividi.

  • Articolo molto interessante.
    Dal mio canto, ritengo che il M5S stia scontando, come la Lega a suo tempo, una crescita troppo repentina (ma inevitabile a causa dell’oscenità partitocratica) da cui le espulsioni anche con metodi troppo arruffati e sommari. Deve rodarsi e migliorare le sue regole (e ha cominciato a farlo, si veda la partecipazione ai talk show).
    Riguardo ai metodi di selezione invito a guardare il seguente video di 2 anni fa, eppure molto attuale, dove è possibile ascoltare l’opinione di Piero Ricca http://www.youtube.com/watch?v=e9QnOHT1Hvw

  • @Pierluigi Tarantini

    Ciò che scrive nel suo commento non mi pare corrisponda a verità. Non mi sembra che il professore abbia un trattamento diverso la cosidetta sinistra radicale ed il movimento a 5 stelle. Mi pare che abbia evidenziato di entrambi i punti deboli e le criticità.

    @Heraclio
    Magari il problema fosse solo a livello organizzativo. Il problema è che siete a zero a livello propositivo. Nessuna delle vostre elaborazioni concettuali è traducibile in proposte chiare, spendibili presso un elettorato. E’ questo che vi manca.
    PS Il professore non ha scritto “Guardiani della rivoluzione”, bensì “guardiani del museo della rivoluzione”. Leggere con più attenzione.

  • Per Tenerone Dolcissimo, quello che non condivido è semplicemente i ruoli di predatori e depredati da lei assegnati.Mi si permetta una considerazione finale circa le espulsioni di Grillo, fatte nei confronti di alcuni parlamentari grillini. Sosteneva, giustamente a mio sommesso avviso Stalin, che le purghe periodiche, fanno bene al partito.Se la gerontocrazia sovietica al potere dopo di lui, ne avesse fatto tesoro e continuato a praticarle, io sono convinto che l’URSS non sarebbe implosa su se stessa. Quello che abbiamo visto, vale a dire la sconfitta del movimento comunista internazionale, ad opera della coca-cola (e non con un conflitto mondiale come avvenne per il nazismo) si poteva evitare con la salutare pratica delle periodiche purghe del partito.Liquidare per tempo, le varie serpi in seno tipo Gorbaciov, come richiedeva giustamente, il leader della DDR Erich Honecker, avrebbe prevenuto il tracollo dei paesi del patto di Varsavia. Forse Grillo e Casaleggio sono meno sprovveduti di quello che si pensa.

  • Xtenerone dolcissimo ;D

    la manipolazione allora come oggi viene pratticata e approfondita con zelo e dedizione. Secondo me oggi hanno aumentato, grazie alla velocità dei mezzi dicomunicazione, la capacità speculativa finché i morti hanno un valore.:-(

  • Tenerone Dolcissimo

    @Germano
    l’URSS è implosa perché era una realtà insostenibile e le purghe sono servite solo a mantenere il potere in mano a stalin. Fra l’altro -e qui chiedo conferma al prof. Giannuli- stavano causando il dissolvimento dell’urss con decenni di anticipo, poiché nelle purghe persero la vita i migliori ufficiali dell’esercito sovietico (e l’esercito sovietico e russo prima di ufficiali capaci e preparati ne ha sempre avuti pochini) permettendo a Hitler un rapido avanzamento nel territorio sovietico.
    Quanto ai predatori, Le ricordo che
    … ci sono 110 enti inutili come le province
    … un giorno (anzi una notte) Amato ha scippato il 6×1000 dei conti correnti
    … la cassazione gli ha dato ragione affermando che quando lo stato è a corto di soldi puo’ anche pullirsi il cu l o con la costituzione
    … tutti i giudici costituzionali girano in autoblu e la conservano anche dopo che non sono più giudici fino alla morte con una truffa perché si fanno tutti nominare presidenti della corte quando manca un anno alla scadenza mandato alla faccia della legge che dice che il presidente della corte dura in carica 3 anni
    … Amato se la gode con 32mila euro di pensione
    … la batosta mps è costata 4 miliardi al contribuente
    … e blindando con l’abolizione dell’IMU una legge immonda hanno scippato il popolo di 7,5 miliardi accumulati da bancaditalia per regalarli alle banche
    … alla provincia di bolzano si sono appena regalati buoneuscite da 1mln di euro
    … alla regione lazio sperperavano milioni di euro in feste con teste di porco e regalie varie
    … in altre regioni sperperavano i soldi dello stato in atttrezze erottici
    … il presidente del consiglio regione lazio aveva due autoblu (1 a roma e 1 a cassino dove risiedeva) e quando è scappato fuori ha detto che era suo diritto perché quando andava a spasso la domenica doveva mantenere il suo decoro da politico eletto
    … il suddetto presidente apparteneva al partito che voleva abbattere la spesa pubblica
    … lo stesso partito che voleva abbattere la spesa pubblica voleva fare anche le macroregioni con altri cento deputati locali e relativo codazzo di portaborse e autoblu e mi g notte varie
    … abbiamo 200mila autoblu in più degli Stati uniti
    … abbiamo numerose mignottopoli e parentopoli.
    Cosa altro deve succedere per farle capire che l’italia è stata occupatamanu militari da un esercito di predoni che ha il solo scopo di magnare e srtamagnare????

  • Caro Giannuli, è sempre un piacere leggerla. Ricordo a chi la segue che Grillo l’ha invitata a spiegare agli iscritti al M5S dopo che lei l’ha criticato in un post sulle sue esternazioni sulla lentezza con cui la Corte ha decretato che il Porcellum era (ed è ancora) inconstituzionale. Non mi sembra una mossa da censore, da epuratore. Poi certo io preferirei non dover cacciare nessuno; ma nemmeno quei quattro senatori espulsi che hanno votato a favore dell’IMU/Bankitalia e contro la messa in stato d’accusa di Napolitano? Le ricordo che la sera delle elezioni di un anno fa Giulietto Chiesa scrisse: “Da domani i servizi cominceranno a raccogliere un dossier per ciascuno dei 163 parlamentari del 5Stelle”. Non se l’è detto anche lei?

  • Pierluigi Tarantini

    @Giacomo Bandini
    Non le sembra … non le pare … ogni opinione è lecita.
    Tuttavia io non ho limitato, come invece fa lei, la disparità di trattamento alla sola sinistra radicale ma a tutta la sinistra e, quindi, se le pare, anche al PD.
    E non è un segreto che Grillo abbia individuato proprio nel PD l’avversario da battere dando B. ormai per cotto.
    Certo, del PD se ne possono dire tante, tuttavia è l’unico partito non ancora di proprietà privata.
    E non è un caso che gli espulsi siano stati accusati proprio di intelligenza con esponenti del PD.
    Quello che però stigmatizzo maggiormente è l’insistere nel disegno di conquista del potere elaborato all’indomani delle elezioni al quale il doppiopesismo del Professore risulta funzionale.
    E ciò se non altro perchè l’idea del tanto peggio tanto meglio, oltre che indifferente nei confronti del Paese e di chi è alla fame, è evidentemente superata.
    Non le pare?

  • A Germano Germani
    I partigiani morti mummie ammuffite. Si legga le lettere di coloro che sono morti per quei valori e abbia un po’ di rispetto, anche se mi sembra difficile che lei abbia rispetto per qualcuno. Le espulsioni del M5S sono comunque pacifiche, le purghe staliniane omicidi.
    Lei rappresenta la personificazione del concetto degli opposti estremismi.
    Le cose che dice sono mostruose.
    Si dovrebbe vergognare.

  • Tenerone si è dimenticato dei veri predatori cosmopoliti che da secoli detengono il potere economico in occidente,sono loro che scatenano e finanziano le guerre, le rivoluzioni, le ricorrenti crisi finanziarie.Sono costoro che formano una cricca mondiale di criminali, i veri predatori, gli altri da lei citati, sono solo i loro camerieri.Per Paolo Federico le rammento cosa scriveva Karl Marx:”La violenza è il lievito della storia”.Ribadisco il concetto staliniano: le purghe periodiche del partito,sono indispensabili; senza scordare che Stalin è morto di morte naturale nel proprio letto.Se Mussolini lo avesse imitato,non avrebbe fatto la fine indecorosa che ha fatto.

  • Per i tanti critici del M5S: anzichè sparare a zero, senza aver la benchè minima idea di cosa state parlando, iscrivetevi al blog, iscrivetevi nel Meetup del vostro Comune, informatevi e… asciugatevi la bava verde d’invidia che vi cola dalle labbra. SEL ha prodotto documenti d’analisi blablabla, il M5S no. O siete bugiardi o non vi prendete la briga d’informarvi. L’unico vero populista era Bertinotti.

  • Tra l’altro, per quanto riguarda le “epurazioni” queste sono state in larga parte richieste dagli attivisti che hanno scelto i parlamentari che subito dopo l’elezione hanno immediatamente imboccato una via traversa. Gli attivisti hanno creato i rappresentanti, gli stessi attivisti li hanno successivamente sfiduciati. Questa mi sembra sia una manifestazione di responsabilità politica, cosa che si invidia tanto ai Paesi esteri e che forse per questo motivo, l’essere così sconosciuta in Italia, viene criticata nel Bel Paese. Però laddove funziona, il politico che “sfora” viene sfiduciato o non viene rieletto (quando non si dimette e si leva dai cosiddetti) permettendo, in una logica politica di selezione naturale, l’ingresso di soggetti più idonei. Orbene il meccanismo grillino mi sembra stia dando frutti maturi, in quanto mi sembra (correggetemi se sbaglio) essere l’unica forza politica in cui la voce degli elettori valga qualcosa e dove sussista un minimo controllo da parte dell’opinione pubblica sui rappresentanti politici ed un legame tra questi perdurante anche dopo l’elezione avvenuta.

  • @Tarantini.
    Non è una questione di doppiopesismo, è che, come scrive il professore, il Pd è un nemico da battere. Il Pd di Matteo Renzi è una pura forza Neoliberista. E come tale, deve essere avversato da chiunque si proclami antiliberista, come il professore. Viceversa il m5s ha una posizione diversa, non nettamente anti ma neppure pro liberista. E quindi bene che Grillo prenda un pò di potere, se questo va ad erodere quello delle forze neoliberiste. Aggiungo 2 considerazioni. Il fatto che il Pd non sia un partito di proprietà, la tanto sbandierata democrazia interna, non è una forza, bensì una debolezza: è grazie ad essa che la destra neoliberista ha potuto conquistare quello che era un partito di centrosinistra. Infine, che il “tanto peggio, tanto meglio” sia una considerazione superata, è solo una sua conclusione. Se l alternativa è il colonialismo economico, forse qualcuno potrebbe accettare l idea di qualche anno di povertà.

  • Pierluigi Tarantini

    @Mirko GS
    Gli attivisti hanno creato i rappresentanti, gli stessi attivisti li hanno sfiduciati…permettendo, in una logica politica di selezione naturale, l’ingresso di soggetti più idonei….
    La tua concezione della politica è fortemente influenzata dall’Isola dei famosi.
    O dal Grande fratello, fai tu.

  • Tenerone Dolcissimo

    @ Germano, hai dimenticato, fra i cattivoni, anceh quelli che fanno le puzzette in autobus. Al di là della facile demagogia d’accatto, cerchiamo di stare ai fatti. Io non so chi scatena le guerre da secoli -magari saranno gli illuminati, anche se propenderei di più per gli oscurati- ma conosco bene chi mi svuota le tasche e penso che vivrei meglio se questi porci venissero appesi a testa in giù. Saluti.

  • Tenerone Dolcissimo

    @ Heraclio e Giacomo Bandini
    SOno molto incuriosito da chi, come voi, combatte con tanta determinazione contro le idee liberali. Potrei capire se vivessimo negli USA, stato liberale per eccellenza. Ma in Italia … è strano vedere tanto accanimento contro il liberismo da parte di chi vive in uno stato che è stato sventrato e depredato dallo statalismo. Quale sarà la prossima iniziativa? Una campagna contro la sovraalimentazione ed il colesterolo fra gli scheletrici africani del Biafra?

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