Elezioni a primavera?

Elezioni a primavera?

Se qualcuno si prendesse la briga di sfogliare gli articoli precedenti di questo blog scoprirebbe che tutto quello che sta succedendo era già ampiamente prevedibile e (quasi) previsto.
Il 2 luglio, scrivevamo che il momento critico per il Cavaliere sarebbe stato il G8, superato il quale sarebbe scattata la sua controffensiva:
“ rimpasto di governo (con punizione di quanti non lo hanno difeso, a cominciare dalle ministre), purga interna contro i finiani, poi attacco alle opposizioni, magari condito da qualche scandalo, forte pressing sull’Udc per assorbirlo nella maggioranza, “ritocco” agli organigrammi dei servizi (qualcuno forse pagherà…), pressing sulla Corte per far passare il lodo Alfano…”

Salvo il rimpasto di governo ed il ritocco agli organigrammi dei servizi, il resto è andato esattamente così (assalto a Fini, pressing sulla corte, scandali sessuali…). Poi il 6 agosto commentammo il ritorno di Feltri al “Giornale” segnalando come questo fosse il primo sintomo della controffensiva che sarebbe partita dagli scandali contro esponenti della sinistra e giornali ostili al Cav.
Il 13 settembre scrivemmo che Berlusconi stava pensando ad elezioni anticipate ed elencammo anche i motivi per cui esse gli sarebbero apparse desiderabili e dicemmo anche che una sentenza costituzionale sfavorevole sul Lodo Alfano avrebbe favorito tutto questo. E, infatti, di elezioni si parla.
Diciamo questo non per rivendicare alcuna preveggenza (per carità…) ma per dire quanto si trattasse di cose prevedibili anche da una persona che segue la politica leggendo i quotidiani e senza alcuna fonte privilegiata a disposizione. Tutto facilmente prevedibile. Perchè questa è una partita a scacchi a mosse obbligate.

Ora la questione sta in questi temini: Berlusconi ha interesse ad andare ad elezioni a marzo perchè:
a- sino ad allora godrà di un’area di consensi abbastanza ampia; dopo, gli effetti sociali della crisi inizieranno a mordere ed il suo consenso potrebbe entrare in sofferenza. Inoltre la sua maggioranza appare già in affanno interno e, presumibilmente, sarà esposta ad un crescente logorio
b- i progetti alternativi (grande centro, nuovo centro sinistra, operazione finiana ecc.) sono ancora in gestazione e giungerebbero impreparati all’appuntamento
c- le elezioni regionali non sono un test favorevole ad un partito come il suo, con debole radicamento territoriale, ed un eventuale risultato mediocre (come è accaduto con le europee) avrebbe l’effetto di accelerare il suo logoramento
d- più passa il tempo e più diventano probabili le condanne per i processi in corso.
Per le stesse ragioni, i suoi avversari (Pd, Fini, Casini) hanno interesse a far slittare le elezioni politiche dopo quelle regionali e, magari, al 2011.
Per evitare le elezioni l’unica possibilità sarebbe quella di un governo alternativo -con una maggioranza diversa- presentato come governo istituzionale (a presidenza Fini e con ministri “politici”) o tecnico (ad es. Presidenza Draghi e con ministri “tecnici” non parlamentari). Ma questa soluzione non è facilissima, soprattutto con lo spettro delle elezioni regionali che offrirebbe al Cavaliere il destro per una campagna forsennata contro “l’espropriazione della volontà dei cittadini, il colpo di stato ecc.”. E se poi alle regionali la coalizione Pdl-Lega (anche senza Fini) ottenesse oltre il 45%, sarebbe la fine del governo tecnico o istituzionale ed elezioni politiche immediate con condizioni ancora più favorevoli a Berlusconi.

Morale: Fini, Casini, il Pd hanno interesse a mantenere questa situazione sino alle regionali, per poi fare il governo di transizione ed andare alle politiche fra l’autunno del 2010 e la primavera 2011. Ma se Berlusconi dovesse accelerare la crisi, non c’è dubbio che il tentativo di fare il governo di transizione verrebbe fatto. Insomma, il gioco del cerino.
Vediamo chi si brucia.

Aldo Giannuli, 23 novembre ’09

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Aldo Giannuli

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Comments (4)

  • a me i conti non tornano cosi’
    prima di tutto il berlusca ha ammesso di non aver mai pensato ad elezioni anticipate, lo ha solo minacciato, molto realisticamente per far rientrare nei ranghi il capriccioso Fini di questi ultimi tempi; secondo poi, alle mie orecchie da tempo giungono strilli di una crisi sociale gia’ ben viva e sta producendo fatti come quelli dell’Alcoa di Portovesme in cui sono stati SEQUESTRATI i dirigenti per ore ma certamente il controllo delle maggiori TV da parte del governo non aiuta a percepirla quindi andare alle elezioni prima della scadenza del mandato equivarrebbe a un suicidio per il suo governo. Quello che prevedo io e’ un’imminente catastrofe di silvio il cui transatlantico ormai fa acqua da tutte le fiancate: i suoi alleati sempre piu’ insofferenti e scalpitanti, il suo divorzio – dai costi miliardari – con la moglie, i guai giudiziari e un paese in cui sta montando una feroce incazzatura per il sempre piu’ chiaro fallimento della silvio-way-of-life. L’unico suo appiglio quindi e rimanere al governo del paese – qualsiasi altra alternativa non e’ un’opzione per lui.

  • Lo snodo cruciale sarà a breve, ovvero sull’ulteriore legge ad personam che che nelle intenzioni del Premier deve proteggerlo dal suo passato. In quel momento il sig. B. conterà amici e nemici, e tirerà le somme. Tutto farà per non andare a processo.
    Non è poi da sottovalutare il fatto che il 5 dicembre ci sarà la testimonianza di Spatuzza. A tale proposito, come leggere il fondo di questa mattina sul “Foglio”, dal titolo: “Come difendersi da uno Spatuzza che darà di mafioso a Berlusconi?”. Ferrara inizia a mettere, come si suol dire, “le mani avanti”?

  • Penso che un governo provvisorio con a capo Fini sarebbe recepito dagli italiani come qualcosa di estremamente simile ad un governo tecnico (data la carica istituzionale che Fini ricopre al momento) questo, a mio modesto parere, rischerebbe di divenire un auto-goal politico per lo stesso presidente della camera.Un rischio che non credo voglia correre.Sarebbe più probabile un “governo Draghi” ma per fare questo PD, Fini e UDC dovrebbero cedere alle logiche di potere di Berlusconi e questo da parte loro sarebbe, benchè non improbabile, quanto meno consapevole! In sintesi: se le elezioni anticipate dovessero esserci prima delle regionali…beh…allora ci meritiamo il Cavaliere come leader.
    Dopotutto,ogni democrazia ha il governo che si merita.
    Personalmente spero che ci si meriti qualcosa di più! Vedremo…

  • Elezioni a primavera?…

    Se qualcuno si prendesse la briga di sfogliare gli articoli precedenti di questo blog scoprirebbe che tutto quello che sta succedendo era già ampiamente prevedibile e (quasi) previsto.
    Il 2 luglio, scrivevamo che il momento critico per il Cavaliere sa…

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