Dove ha sbagliato il Pd?

Per riprendere quello che scrive uno dei nostri interventori: cosa ha sbagliato il Pd? Tutto. Ha sbagliato nel considerare la campagna elettorale una sorta di  noiosa coda dal macellaio del supermercato, per cui si tratta solo di aspettare, tanto hai già preso il numeretto (quello dei sondaggi di Mannheimer) e poi è sicuro che ti siedi a Palazzo Chigi. E così Bersani non  ha detto niente per sei settimane. Ha sbagliato a sottovalutare il suo avversario dandolo per prematuramente morto (ma di questo cospargiamoci il capo di cenere tutti, anche chi scrive queste righe, che ha dovuto aspettare fine gennaio per accorgersi che il caimano era vivo; altri, poi, hanno proseguito sino all’ultimo). Ha sbagliato nel non capire gli umori del paese che erano esasperati contro l’austerità montiana che ha continuato a sostenere salvo imprecisati e vaghissimi impegni su equità e sviluppo (che è un po’ come dire che se non pioverà ci sarà il sole, che la vita è bella, che di mamma ce n’è una sola…). Ha sbagliato a non prendere sul serio Grillo che gli ha portato via una bella fetta di voti, precipitandolo ad un passo dal risultato di Berlusconi.

Ha sbagliato a non saper gestire lo scandalo Mps, che è stato la vera svolta della campagna elettorale, perché non è riuscito a convincere nessuno della sua estraneità alla vicenda (e, per bene che vada, ci hanno fatto la parte degli imbecilli che non sanno vigilare su uno dei nodi più delicati della loro galassia).

Ma gli errori non sono stati solo quelli in campagna elettorale, anzi questi sono stati solo il riflesso di altri precedenti che vale la pena di rileggere a ritroso.

Fondamentale è stato l’errore di non andare subito al voto. Si può anche accettare l’idea che, sotto l’impazzare dello spread, non si potesse andare immediatamente ad elezioni ed occorresse prima domare l’incendio. Dunque, va bene far nascere il governo Monti. Ma era poi necessario farlo durare 15 mesi? Approvarne tutte le norme più antipopolari? Sdraiarsi a fare la guardia pretoriana dell’austerità, mentre il Pdl iniziava a smarcarsi? Se si fosse votato a giugno del 2012, dopo la vittoria delle amministrative dell’anno prima, quando era fresco il ricordo dei disastri berlusconiani ed il Pdl era in piena buriana, quando l’onda grillina stava iniziando ma non era ancora montata pienamente, con le vittorie in Sicilia ed a Parma, il Pd ed i suoi alleati avrebbero avuto ben altre possibilità di vittoria. Ma questo è la solita mancanza di tempismo del Pd che perde sempre troppo tempo prima di andare al sodo.

Altro errore micidiale: aver impedito la riforma elettorale, immaginando che il porcellum tornasse a proprio vantaggio e dimenticando che, in un sistema non più bipolare, il Senato diventa una trappola mortale per chiunque. Il Pd non è stato capace di chiudere la sciagurata stagione del maggioritario, che già aveva prodotto infiniti danni a cominciare dal fenomeno Berlusconi, ma che ormai non aveva più senso proporre in una competizione che già si annunciava non a due ma a quattro. Fra l’altro questo ha regalato a Berlusconi la nuova alleanza con la Lega che, ci fosse stato un sistema para-proporzionale, sarebbe andata da sola.  E per di più, si è messo seriamente a rischio boomerang: Berlusconi non ha preso il premio di maggioranza solo per  lo 0,4% (avete capito? 0,4%, ricordatelo sempre). Come dire un soffio:  se un po’ di elettori in più di Monti e Giannino avessero scelto la destra o uno 0,4% di elettori del centro sinistra avessero scelto Grillo, oggi Berlusconi avrebbe 340 seggi alla Camera e sarebbe in grado di mettere il cappello sulla sedia del Quirinale. Ci ricorderemo sempre della superba prova di stupidità di Anna Finocchiaro.

Altro errore: il Pd ha una immagine sbagliata del paese, guarda solo al lavoro dipendente (e possibilmente al solo pubblico impiego) ma non sa dire nulla all’area del precariato (dunque ai giovani) e non capisce la portata politica della questione fiscale, per cui non capisce l’area del lavoro autonomo e si condanna a perdere eternamente al Nord.

C’è poi una tattica costante e costantemente sbagliata che condanna il Pd alla subalternità perenne ai suoi avversari: puntare tutte le sue carte sul ritornello “Vota per me perché l’altro è peggio”. Questo argomento può funzionare una o due volte, ma a lungo andare (e sono almeno 19 anni che il Pd lo usa) diventa inefficace, anzi dannoso, perché promuove l’altro ad attore principale della scena e sé stessi ad attore di spalla e scelta di ripiego. Tale errore diventa poi irreparabile se l’arma centrale di attacco diventa lo scandalismo, che è un attrattore efficace per una lista di protesta, ma non per un partito di governo, soprattutto quando il partito di governo non è proprio immacolato (e la sconfitta in Lombardia insegni). Se hai Penati nelle tue fila, non funziona molto agitare gli scandali di Formigoni, mentre il tutto diventa un regalo a Grillo. Peggio che mai se si passano 4 anni a parlare delle escort e di quanto è dissoluto il capo tribù avversario.

Certo anche le questioni di costume hanno la loro importanza ed un Presidente del Consiglio non può avere di quelle abitudini, perché è una questione di sicurezza dello Stato. Va bene, ma non si può fare di questo l’argomento principale (ed anzi esclusivo) di opposizione, passando in ultima fila la critica agli orientamenti di politica sociale ed economica.

Ma sia l’errore in materia elettorale che quello sulla persistenza di Monti, l’incapacità di capire la realtà sociale del paese, questo moralismo da due soldi ecc. sono a loro volta figli di una concezione stravecchia della politica, affidata ad un apparato jurassico, che seleziona dirigenti di assoluta mediocrità, che sanno solo gestire pastette congressuali e nomine negli enti pubblici, tatticuzze e piccoli intrighi di palazzo. Gente che passa da un salotto televisivo ad un salotto finanziario, da una cena con il direttore del tale quotidiano a un evento mondano dalla contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare e che si forma così la sua visione del mondo. Ma che non legge un libro da secoli, che non ha mai sfogliato una rivista specializzata, che non saprebbe gestire un’assemblea di fabbrica o in una università che non sarebbe in grado di affrontare un dibattito di base realmente libero, che non prende un tram dalla prima comunione, a cui non capita mai di scambiare due parole con un pensionato o una casalinga. Cosa volete che produca un apparato di piccoli politicanti del genere?

Soprattutto, questa serie di scelte disastrose vengono dall’incapacità (cui sono condannati dalla loro ignoranza) di immaginare qualcosa di diverso dall’esistente. Le scelte pro Monti -ed il conseguente disastroso programma elettorale- partono da un assunto: l’Euro, la Ue, i mercati finanziari ecc sono questo e sono una realtà immutabile, le scelte vanno fatte senza mettere in discussione questo quadro. E in questo quadro le uniche scelte compatibili sono quelle di Monti. Ai dirigenti del Pd non passa lontanamente per la testa che occorra iniziare a pensare ad una ri-negoziazione di tutti i patti  in questione.

Anche l’ostinazione nel difendere il maggioritario quando il bipolarismo è finito, è figlio di questa solenne inattitudine a rivedere le proprie posizioni ed a studiare qualcosa ogni tanto.

Sin qui gli errori del gruppo dirigente del Pd che, però, non è il colpevole maggiore, bisogna dirlo. Il peggior colpevole è la base di quel partito, che elegge, mantiene, difende una simile mandria di incapaci, nella incrollabile fede della vittoria finale. Ma, cari compagni, vi è mai passato per la testa di chiedere conto ai vostri dirigenti dei risultati della loro azione politica? Questa tendenza a fare muro intorno al gruppo dirigente aveva un senso negli anni della guerra fredda, quando si poteva temere che in una crisi della dirigenza potesse inserirsi l’avversario, che questo potesse spianare la strada persino ad un colpo di Stato che approfittava della momentanea frammentazione del partito. Ma vi hanno detto che la guerra fredda è finita? Sveglia!

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (65)

  • giustissimo pero adesso che si fa ,grillo non ci sta ,berlusconi non lo vogliono ,un governo tecnico lo deve votare anche il pdl ,ma io dico perche non fanno una bella amnistia sui reati di berlusconi in cambio lui lascia la politica lascia il partito ad alfano fanno una bella coalizione fanno le riforme ,legge elettorale ,la giustizia ,il dimezzamento dei politici ,una legge sulle tasse stile belga ,una legge anticorruzione pesante ,togliere le province e non solo anche i comuni e creare dei prefetti di zona ,e soppratutto fare un condono tombale su tutto ,ricominciare da zero azzerare tutto e ripartire con serieta onesta e con una giustizia piu pesante su qualsiasi reato ,altrimenti l alternativa e l azzeramento della politica ,come fu fatto nel 92 dalla magistratura di milano in primis ,poi sappiamo come e finita 20 di caos e ladrocinio generale ,resettiamo tutto e ricominciamo da capo

  • sono elettore del pd il piu grave errore fatto e stato di aver lasciato tutti i temi di sinistra a grillo,i dirigenti devono sentire la base molto ampia e no quelli dei salotti romani che vivono fuori dalla realta.

  • gli errori sono stati di prima: non aver fatto, quando si poteva, una legge sul conflitto di interessi, sul monopolio delle tv, cambiato quelle ad personam e ad personas (leggi mafia e interessi); ma la campagna elettorale no, se non aver lasciato aperta la porta a monti (orrore!): siamo prigionieri da vent’anni (comprese parentesi democratiche) di un criptoregime: il berlusconismo ci pervade e determina anche certi personalismi alternativi (siamo pur sempre figli degli anni ottanta e fratelli di putin…

  • Siamo sicuri che il PD abbia sbagliato qualcosa?
    Non e’ il suo ruolo forse quello di stare all’opposizione ed ostacolare l’emergere di una sinistra vera?

    Parliamo di un partito che ha ai vetrici personaggi equivoci come Massimo Dalema.

    Io il PD lo vedo come l’alter ego del PDL; due attori – piu’ o meno consapevoli a seconda dei livelli – dello stesso programma di Washington. Programma che vorrebbe l’Italia ventre molle d’Europa, a destabilizzare e difendere talluni interessi atlantici in Europa. Con tutto il rispetto per gli States.

    Viviamo in un paese dove l’economia fluttua perchė lo dice Moodys…
    un paese con 100 basi Nato e con un tizio che ancora parla di lotta al comunismo mandando messaggi ben chiari a chi lo ha arruolato tutta una vita per portare l’american lifestyle in Italia. Forse non e’ stato un male; ma la guerra fredda e’ finita da trent’anni, sveglia.

  • Complimenti Aldo!
    Credo che tu abbia riassunto il pensiero di una classe politica vecchia nello spirito e nelle idee, che non sa confrontarsi e che fa fatica nel criticarsi consapevolmente.
    Insomma Gente che ha paura di cambiare e di aprire gli occhi su come tante certezze siano crollate.
    E come dici tu;.
    Mentre, caro Riccardo non credo che azzerare tutto sia la soluzione,credo che proprio analizzando la deriva della casta si possa consapevolmente trarre spunto nel non ricadere
    negli errori.
    Questa penso sia anche la funzione della storia e,questo dovrebbe servire anche a noi nel
    comprendere che la soluzione non è governare ad ogni costo ma governare per il popolo senza se e senza ma.
    E io vedo nell’idea del movimento proprio questo principio,quel principio che negli altri partiti non è mai stato preso in considerazione.
    Di conseguenza condivido l atteggiamento di Grillo perché il suo problema non è governare per fare uguale ma cambiare radicalmente con la giusta idea che loro sono al servizio di noi elettori che abbiamo condiviso le loro idee e, non noi al loro per farli stare seduti li a non cambiare nulla.

  • Approvo il fatto che Grillo non voglia scendere a patti con bersani, dopo che in campagna elettorale gliene ha dette di tutti i colori. Il movimento deve seguire i suoi programmi senza farsi influenzare dai “vecchi volponi politici” che fanno i moralisti e poi sono peggio degli altri. Non credo nella falsa etica morale del PD, sono come gli altri e hanno distrutto l’Italia peggio degli altri, facendo pagare a noi cittadini gli ammanchi dal bilancio e il deficit. Basta! Speravo che con queste elezioni loro e Berlusconi andassero a casa, perchè, in fondo, sono due facce della stessa medaglia.

  • Come previsto: INGOVERNABILITA’. Al più presto: NUOVE ELEZIONI CON DOPPIO TURNO E PREFERENZE
    pubblicata da Alfred Canonico il giorno Mercoledì 27 febbraio 2013 alle ore 22.01 ·
    Avevo scritto a decine di parlamentari, ai presidenti e ai membri delle commissioni, a giornali, segretari di partito, a molti politici, deputati, senatori; a tutti ho scritto che il “PORCELLUM” porterà all’ingovernabilità e da esperto di statuti e regolamenti, il sottoscritto matematico Alfred Canonico ha proposto un SISTEMA ELETTORALE A DOPPIO TURNO CON LE PREFERENZE, che garantisce non solo la GOVERNABILITA’, ma anche un’ampia rappresentanza delle minoranze.
    Niente, tutti gli interpellati non hanno risposto, nessuno ha fatto una proposta simile alla mia, tutti hanno dimostrato una madornale incapacità, una madornale ignoranza, una madornale presunzione, ed ecco i risultati: INGOVERNABILITA’, milioni di soldi buttati via per un’inutile votazione e milioni di euro che andranno persi nei prossimi mesi.
    Viste le prese di posizione dei 3 “partitoni”, NON resta che una sola soluzione, mettere in piedi un governo proforma e cambiare solo e subito il SISTEMA ELETTORALE, da “porcellum” a “SISTEMA A DOPPIO TURNO CON LE PREFERENZE” (invierò ancora i dettagli della mia proposta ai vari nuovi parlamentari) e poi appena eletto il nuovo capo dello Stato, SUBITO AL VOTO. Se non farete così, anziche far perdere milioni all’Italia e agli Italiani, farete perdere miliardi di euro. Se non farete così sarete considerati tutti colpevoli dello sfascio del Bel Paese.
    Buon lavoro
    Alfred Canonico

    orsolory@libero.it
    cell. 3474008014

  • Analisi lucidissima e. completa, complimenti!! Però adesso dovete agire spingendo il PD a fare le riforme necessarie che potete condividere!! Altrimenti ci faranno a fettine e la forbice tra i pochi ricchi e i molti poveri aumenterà a dismisura. Inoltre solo così potrete spingere il PD ad “autoriformarsi” e magari nella prossima legislatura avere finalmente un Governo con la G maiuscola. Ricordatevi che molto del vostro consenso deriva da un’aspettativa di cambiamento che comincia dal parlare chiaro, serio.ed in modo non offensivo. Siate costruttivi e non date agli Italiani l’ennesima delusione!!

  • Caspita Giannuli, non solo sa usare con eleganza il fioretto: sa anche brandire lo spadone a due mani e rotearlo sopra la testa facendo strage. Complimenti ce vo’ ce vo’.

  • Caspita Giannuli, non solo sa usare con eleganza il fioretto: sa anche brandire lo spadone a due mani e rotearlo sopra la testa facendo strage. Complimenti, quando ce vo’ ce vo’.

  • Federico Piemontese

    Buona analisi, ma forse non tiene conto nella parte finale del pezzo che forse almeno un terzo dell’elettorato Pd-Sel appoggerebbe una coalizione Bersani Grillo.Difatti quest’ultimo come prima bordata ha sparato ed auspicato sulle dimissioni di Bersani.E se ci fosse un profondo rinnovamento nella classe dirigente del Pd veramente Grillo rifiuterebbe a priori una sua alleanza?Purtroppo forse una parte del partito auspicherebbe una tale catarsi ,ma quel muro di Berlino tra dirigenza e base lungi dal cadere.Ma è mai possibile che nel nostro paese abbiamo potenzialmente un 50 per cento di votanti a sinistra e non abbiamo mai avuto un governo serio almeno socialdemocratico?(lasciando da parte l’esperimento Prodi)E se veramente il Pd implodesse non sarebbe giunto veramente il momento di un partito-movimento serio socialdemocratico?saluti complimenti per il suo lavoro

  • Una cosa sola deve fare questa classe politica,
    dimettersi in massa, per rispetto delle persone che si sono suicidate.
    Con la loro ostinazione,nel volere questa europa di schiavisti.
    Forza M5S la fiamma della speranza si sta espandendo,non fatevi abbindolare da questa classe politica,l’Italia deve tornare sovrena,
    e il cittadino al centro del sistemaq,non le banche.
    Non mollate costi quel che costi.

  • La cosa che mi preoccupa di più è che questi (almeno alcuni di loro) non avevano capito nulla per davvero. La faccia pallida e la voce di Bersani, sotto shock, quando fa quella dichiarazione post voto (che penso entrerà nella storia) agitando nervosamente gli occhialetti, induce a credere che la loro sorpresa sia stata genuina.

    E questa, per quanto mi riguarda, è una circostanza aggravante. Vuol dire che questa gente ha preso accordi e impegnato il Paese nelle sedi internazionali senza la minima cognizione di quello che faceva nella convinzione di essere “responsabili” e di stare facendo l’interesse del Paese.

    C’è solo una cosa più pericolosa al mondo di un idiota. Un idiota che si crede uno statista indispensabile.

    p.s. (a proposito di statisti indispensabili) Massimo D’Alema, professione stratega, è ancora li che guarda ai “moderati” di Casini e Monti, indispensabili per governare questo Paese. Ma ci vuole un cannocchiale molto potente, temo…

  • Condivido l’analisi degli errori del pd, dalla cui comprensione (anziché rimozione) dipenderà la possibilità di invertire la rotta… Quanto alla situazione attuale, ha i caratteri del problema insolubile. I tre “partitoni” (i due di sempre più M5S; il quarto per ora non conta) sono riusciti di fatto a pareggiare (al netto dei vari premi di maggioranza).
    Ciò suggerisce che il loro scopo a medio termine sarà aggiudicarsi lo spareggio o rivincita (che potrebbe disputarsi fra 6 o 12 mesi) perché solo una vittoria chiara può porre termine alla contesa.
    Ergo lo scopo dei partiti a breve (da domani, da oggi) è arrivare preparati alla rivincita: apparendo responsabili, disinteressati ecc. (almeno nel caso di pd e pdl). Il M5S, secondo me, cercherà di spingere il pd nelle braccia di B. per poi rinfacciarli l’inciucio e incassare.
    La campagna continua quindi sotto una nuova veste: “il paese è anche vostro” (Bersani) (anziché “siete una banda di ignoranti”). La retorica del ‘siamo tutti responsabili’ prende il posto del dell’insulto quotidiano;

    Grillo, ritenendo(forse a ragione) di non poter dare la fiducia al governo senza perdere la verginità, spinge il pd fra le braccia (spalancate) di b. Questi accetterà con benevolenza, per “bere dal frullato” del pd (come nella scena finale del Petroliere). Il M5S berrà dal frullato di pd e pdl – che finalmente inciuciano all’aperto; nel giorno dello spareggio ne vedremo delle belle; ma anche questa fase critica sarà (non potrebbe non essere) il preludio di una resa dei ocnti.

  • Salve a tutti, è la prima volta che lascio un commento anche se è da un po che seguo il blog.
    Volevo dire questo: io non ho votato 5 stelle per poi vedere il movimento fare accordi e minuetti con governi dove magari Dalema è ministro degli esteri e Veltroni dell’interno. Ho votato 5 stelle perchè ho un’idea di politica , di stato e di istituzioni completamente diversa da quello che costoro hanno dimostrato, fin troppo, di avere.
    Detto questo, Grillo ha perfettamente ragione di dare a Bersani del “morto che parla”. Quello, Bersani, cosa dice? “Offro la presidenza della camera (perfettamente inutile, infatti abbiamo visto che fine ha fatto Fini) e 3-4 punti che decido io” ma stiamo scherzando!!? Quello che deve offrire è la disponibilità ad iniziare un vero ed epocale cambiamento su argomenti della massima importanza. Allora sì che 5 stelle sarà disponibile ad intervenire, per il bene vero del paese, non quello falso voluto dalla Troika. Molti non hanno ancora capito che sono in gioco due modi diversi di intendere il mondo, la vita, è più una questione filosofica che politica.

  • P.s. Mi associo al cospargimento di cenere per aver sottovalutato il caimano, ancora una volta.

    Questo vuol dire soltanto che c’è di più rispetto alla tenacia dell’uomo: evidentemente a molte persone, tra cui il sottoscritto, riesce difficile comprendere fino in fondo alcune tipologie di elettori che piazzano il loro voto li. e le logiche sottostanti a questa scelta

  • il pd ha sbagliato epoca,ha presentato ancora la finocchiaro e la bindi.bersani sta sbagliando strategia,e grillo lo ha gia fottuto,con il no grazie non governo,ma voteremo le leggi giuste.i grandi gruppifinanziari,europei e non,gia si preparano a scalare le banche e le industrie di stato,quelle a reddito alto e sicuro ,con 4 soldi,ed ecco il famoso colpo di stato in italia,e auguriamoci che sia solo finanziario.

  • siamo tutti bravi a sparare alla croce rossa, ma, non per guastare ad aldo la sua sessione di tiro al bersani, ops,al bersaglio, ma faccio notare che se tutta italia credeva che il problema numero uno sarebbe stato monti (ovvero mr 10%) e che aldo allora diceva che berlusconi era un “parvenu” e che monti sarebbe stato pressochè eterno. insomma, l’idea che con monti bisognasse fare i conti comunque non era un’idea balzana presente solo nellementi di bersani, ma di mezza italia. e, dato che ci siamo, mi piacerebbe sapere quali sono questi rappresentatnti di cui gli elettori possono andar fieri. il pdl con scilipoti e le lecchinate a bersani supplicando alleanze sta ben rappresentatndo gli elettori di destra? ingroia e di pietro che hanno spazzato via tutto quello che stava a sinistra del pd? il cane bobo maroni? i falliti giannino o monti? oppure grillo, che sembra che preferisca un governo pd-pdl, e quindi regala ai suoi elettori il brivido di essere governati sempre da bersani e berlusconi? per quanto mi riguarda si possono buttare tutti nel cesso, non solo gli elettori del pd, ma anche quelli degli altri schieramenti. per il resto sono d’accordo con le analisi, anche se mi sembra di non leggere niente di nuovo e che mi aspettavo un pò più di sforzo da parte di aldo, dato che fare le cose troppo semplici non rende molto conto della complessità del reale. anzi se volgiamo, ci metto pure le critiche recenti a vendola: ha parlato troppo dei gay e poco della puglia, col risultato che ha perso la regione. anche questo è scontato, ma pazienza

  • Ottima analisi.
    Il pd è un partito autoreferenziale,
    pd stà proprio per “pubblici dipendenti” o “parassiti depravati”…
    Il giocattolo si è rotto e loro non se ne capacitano.

  • C’e’ un punto che mi fa incazzare e cioe’ che non si rendono conto della realta’ sociale ed economica del Paese, della gente che tira la cinghia ( per chi ce l’ha ancora ). Ma come e’ possibile ? Sono ciechi ? Sono sordi ? Sono cerebrolesi ?? Mi spieghi Lei, Sig. Giannuli, come e’ possibile perche’ io sono esterefatto. Forse e’ ora di interdirli dalle Pubbliche Funzioni perche’ sono totalmente fuori dalla realta’ e necessitano di cure psichiatriche che li riporti a un normale livello di deficenza. Ovvio che i banchieri e le multinazionali, oltre a Silvio, trovino la strada spianata per far polpette di noi tutti. Mi dica Lei, Sig. Giannuli.

  • Nel 1977 facevo parte del comitato federale della FGCI nella mia città, in Sicilia. Il mio sgomento era quotidiano, perché ogni giorno parla con compagni che
    a) vedevano il compromesso storico come “alleanza”, “unione” con la DC
    b) reputavano che per noi (PCI) il problema e l’avversario stessero alla nostra sinistra (comunque intesa).
    Questo atteggiamento è attecchito nel gruppo dirigente del partito attraverso le sue trasformazioni successive e lo ha profondamente informato di sé.
    Paradossalmente esso è costituito dall’assunto che il vero modo di essere di sinistra è essere di (centro) destra.
    Alcuni di quei dirigenti sono divenuti poi semplicemente di destra (Giuliano F.) altri lo sono divenuti sostenendo che era l’unico modo di far sopravvivere la sinistra.
    Da trent’anni sono convinto che questo atteggiamento abbia soprattutto gravi carenze logiche.

  • Perfetta come sempre, anche nella sinteticità, l’analisi; opportuno lo spunto perché la base del PD apra un serio dibattito sui propri dirigenti (compreso Renzi e ciò che rappresenta).
    Richiamando la strategia di Berlusconi, peraltro oggetto un un suo magistrale intervento precedente, mi sorprendono le analogie con l’offensiva delle Ardenne del dicembre ’44. Chiedo allo storico il suo parere, anche con riferimento alle conseguenze; Berlusconi ha comunque perso il premio di maggioranza (non è arrivato ad Anversa!), consumando buona parte le proprie riserve corazzate: l’anticomunismo programmatico e gli altri argomenti utilizzati nella campagna elettorale, pur necessari per rappattumare il proprio elettorato, lo rendono più che mai odiato alla base (appunto) ed a buona parte dell’elttorato del PD. Credo sia davvero finito: eleggerà D’Alema al Quirinale, attenuerà la legge contro il conflitto d’interessi, ma credo che, a quasi ottantanni, abbia chiuso.

  • All’elettore del PD del terzo commento: ma quali sono i temi della sinistra lasciati a Grillo?
    Non l’ho mai sentito discutere di lavoro, redistribuzione della ricchezza, forme di produzione(1) utili al paese o ambientalmente sostenibili. Al massimo della settimana a 20 ore.
    L’ho sentito auspicare la morte dei sindacali, non di applicare democrazia al loro interno.
    L’ho sentito parlare degli immigrati con toni da leghista, non da progressista.
    I suoi discorsi sono piuttosto delle continue contraddizioni in termini, con un tentativo di tenere dentro tutto e il suo opposto, intercettando il ceto medio impoverito che con la perdita di ricchezza non ha deciso di stringere fronte comune con le classi subalterne ma ha mantenuto intatto l’immaginario piccolo borghese.

    Grillo s’è preso una fetta di elettorato di sinistra, ma non i temi. Chi lo abbia votato sperando di dare continuità a una tradizione di sinistra è meglio che torni a scuola perchè è affetto da analfabetismo di ritorno.

    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12038

    (1) Questo dichiara l’economista Loretta Napoleoni sul Financial Times: ““What Grillo and his movement are doing is starting a revolution similar to what Thatcher and Reagan did, to slim down the state,” explains Ms Napoleoni, noting that both the former UK prime minister and US president came to power in the midst of economic crises.” Leggetevi anche l’intervista della stessa Napoleoni sul Corriere della Sera di ieri.

  • Candia Riccardo, 27, ore 20,57
    Terrore. Quando il ricatto funziona? Quando lo Stato si arrende alla mafia?
    Tiriamo un frego sulla Costituzione, sulle leggi, sulle istituzioni perché un omuncolo si è dimostrato più forte?
    Nell’analisi, giustissima, a mio modestissimo avviso, manca un dato: chi è il vero manovratore del PD? Come mai proprio D’Alema in missione “segreta” a mediare con Grillo?
    Non so se avete presente il tal D’Alema, quello dell’inciucio che aprì la strada a Berlusconi.
    Chiedo scusa, ma a me questo fallimento pare programmato a beneficio di salvatori della patria in cerca di riconoscimenti.
    Rispettare il voto sì, però….

  • Non penso si tratti di ripensare strategie o modelli di struttura partitica.
    La classe dirigente del PD (insieme a tutta la classe dirigente politica ante 25 Febbraio 2013 –
    nuova Festa della Liberazione Nazionale) è semplicemente un residuato post bellico, imperniata su dinamiche totalmente obsolete e distruttive per il Paese.
    Avevano un significato nel momento in cui la nazione andava ricostruita, i luoghi decisionali, occupati e diretti verso politiche vantaggiose per la nazione. E di questo va dato atto al PCI di aver permesso all’Italia di rimanere nel solco della cosidetta democrazia.
    Dagli anni 80 in poi tutto questo è diventato solamente una mera e bieca occupazione del potere ad esclusivo tornaconto della classe oligarchica interna al partito e dei loro famigli, allargati sino a comprendere gli attuali votanti per il PD (più alcuni romantici e anime belle – sempre col culo al caldo però).
    Non hanno sentito il terremoto arrivare perchè erano impegnati (e sono tutt’oggi, in quasto preciso momento) a cercare di capire come coniugare una minima azione politica sociale (il compitino) con la loro sete di potere e denaro pubblico.
    E quando l’hanno sentito scuotergli la casa, nessuno ha attivato l’allarme tzunami perchè non c’era più il sistema di allarme.
    I terminali nervosi con l’apparato sensoriale perfiferico (la base) erano stati recisi (Non parlare al conducente!!!).
    Ora c’è solo da spengere le luci, chiudere la porta e mettere i sigilli della scena del reato.
    Che si salvassero i pochi dirigenti capaci under 50, trasformando le loro esperienze e capacità in una risorsa per il paese. Dimentichino in fretta la scoglilingua pci.ds.pds.pd, portino i libri in tribunale e si mettano a disposizione della nazione, o della parte sana e indigente della nazione, che è arrivata a raccogliere gli avanzi nei cassonetti, e a costruire un futuro migliore per i loro figli e nipoti.
    Vanno fatte scelte a 20 / 30 anni, e non per intercettare i delusi per le prossime elezioni.
    Non è più tempo di partiti, è tempo di popolo.
    E’ una rivoluzione caro Giannuli, svegliatevi tutti.

    Cordiali saluti

    • Paolo: il popolo come soggetto unitario non è mai esistito e si è sempre espresso (quindi diviso) attraverso vari oggetti politici (de non le piace la parola partiti). soprattutto durante le rivoluzioni….

  • Basta parlare del passato, pensiamo al futuro del paese per una buona volta: PD ha maggioranza alla camera, PDL al senato. Che il PD apra a governo di scopo con PDL, tenendo aperto il dialogo con M5S su alcuni punti cari al M5S, come del resto ha detto Grillo. Ma per un governo stabile o che regga per scopi a breve termine, secondo me M5S non e’ ancora affidabile.

  • Sinteticamente:

    1. l’elettorato italiano che NON ha votato grillo NON ha capito che l’obiettivo di m5s è quello di applicare la costituzione italiana quindi fare un’autentica rivoluzione.

    2. grillo non cadrà nelle spire della melina parlamentare perché non ha nessun interesse a farlo.

    3. gli elettori del pd devono capire di avere sbagliato a votare, perché se avessero pensato con la loro testa invece che con quella degli intellettuali organici degli ultimi trent’anni( abbandono della spinta rivoluzionaria delle masse)a quest’ora avremmo avuto un governo e una governabilità fondata sul popolo invece che sugli affari.

    4. sono dolente che la rivoluzione non l’abbia fatta la falce e martello, ma la storia è implacabile e non distingue i simboli.
    marx ed engels li sento esultare dal cielo per quello che è accaduto in italia: non è il proletariato che trionfa?
    ricordiamoci che engels era ricco e proprietario, ma era rivoluzionario.

    5. ora gli italiani devono sostenere la rivoluzione, altrimenti le guardie bianche o i termidoriani d’annata torneranno ad impadronirsi del potere.

    6. è irrimediabilmente vero che la fine di berlusconi debba obbligatoriamente passare per la fine anche del pd; se non si capisce questo la controrivoluzione trionferà.

    7. dobbiamo impedire a tutti i costi la secessione del nord: l’ostacolo più duro da superare.

    saluti

    alberto

  • è bellissimo vedere questa gente fresca pulita piena di passione civile entrare in parlamento. sarebbe diabolico cedere ai tentacoli del cancro finocchiaro bindi d’alema etc etc etc…questa gente deve andarsene e ritenersi fortunata che non ci siano più i tempi di norimberga.

  • Suggerisco la lettura combinata dell’intervista a Emanuele Macaluso sul Fatto di oggi (28.02.2013) e poi l’articolo di Marco Lillo (sempre sul Fatto di oggi) molto bene informato su quello che vogliono i “poteri forti” (Massoneria, Chiesa, USA, ecc.).

    Poi date un’occhiata a quello che dicono i servizi segreti nella relazione al parlamento, sempre sui giornali di oggi: pericolo di attentati spettacolari in Italia, ovviamente da parte dei soliti anarco-qualcosa.

    Io questo film l’ho gia’ visto, ma non mi ricordo piu’ quando, era nel passato remoto… o no?
    ======
    Veniamo al tema proposto da Giannuli.

    Forse sono piu’ pessimista (o piu’ radicale) di lui.

    C’e’ una crisi della rappresentanza politica perche’ c’e’ una crisi sociale ed economica.

    Il m5s e’ riuscito a far entrare nel circuito ed a raccogliere in una rete gli atomi di una societa’ e di una economia che in Italia e’frantumata piu’ che nel resto dell’Europa (forse e’ cosi’ anche in Grecia e in Spagna).

    Quindi il PD e’ solo il terminale di una atrofizzazione del ricambio sociale ed economico che coinvolge la pubblica amministrazione e la governance delle imprese piu’ strutturate che non hanno un problema di competivita’ con l’estero, cioe’ tutto cio’ che ha una rendita di posizione.

    Questo farebbe anche capire (ma sarebbe da verificare tramite indagini apposite) qual’e’ la base sociale alla quale si rivolge: garantiti (o ex garantiti) del pubblico e del privato; tendenzialmente il ceto medio minacciato ma non ancora distrutto.

    Lo dicevo del post precedente: il sud arretra rispetto al nord costantemente da 40 anni, il nord ha cominciato ad avere indici socio-economici peggiori della media europea dal 2008: come dicevo, e’ come se l’Italia si stesse squagliando.

    La descrizione di dirigenti PD inadeguati (o peggio) mi pare molto condivisibile. Come lo e’ il giudizio impietoso sulla loro capacita’ di esprimere una qualche forma di proposta economica alternativa rispetto a quelle che vengono dall’Europa, dagli USA. Ricordo ancora alcuni degli interventi di DS e Margherita agli inizi degli anni 2000: sostenevano la giustezza della politica militare di Bush. Se avessero letto dei quotidiani non in lingua italiana avrebbero avuto un trauma.

    Pero’ e’ vero che alcuni cominciano a dire che bisogna ridiscutere la politica europea, anche se mi sembra un ripetere passivamente quello che orecchiano, e non il risultato di una elaborazione autonoma.

    La buona notizia arriva dalla Francia: un gruppo di politologi ed economisti di area socialista ha detto che il problema elettorale italiano potrebbe diventare francese ed europeo a causa della protesta popolare diffusa nei confronti dell’attuale politica economica europea; e c’e’ stata anche la dichiarazione del (mi pare) ministro degli esteri francese in questo senso.

    Ma questo non risolve il problema del ricambio politico in Italia. Dove la questione e’ anche caratterizzata da quello che Gramsci definiva l’attitudine criminale dei ceti dirigenti italiani (tutti: politici, imprenditori, intellettuali).

    Prendiamo ad esempio il caso Monte Paschi: dobbiamo considerarlo un incidente di percorso o un fatto strutturale? A Siena c’erano tutti: massoni, piddini, pidiellini, managers, finanzieri, amministratori locali e (come ha detto Vincenzo Visco) in quattro anni si sono mangiati una banca che era li’ da quattro secoli.

    La cosa migliore che i dirigenti nazionali del PD possono fare e’ cedere il passo nell’arco di qualche mese (tra poco c’e’ il Congresso) levando il disturbo.

    Renzi e’ una soluzione? A me convince molto poco: farfuglia cose giovanilistiche e vecchie (neoliberismo anni ’80) e nelle primarie si e’ fatto molto strumentalizzare da ambienti strani. Ora pare che sia rinsavito ma “il carattere di un uomo e’ il suo destino” (Sigmund Freud).

    Si dice che Fabrizio Barca potrebbe entrare nel gioco della costruzione di una stagione interamente nuova. Potrebbe essere un’idea. Poi bisogna vedere cosa riesce a fare di suo (l’ho visto dalla Gruber che diceva che stava studiando un libro del politologo Ignazi, per capire di piu’….- Il libro di un politologo!? e poi fare il segretario di un partito?! Siamo messi proprio bene!) e il materiale che ha a disposizione.

    La mia idea e’ che Barca (o chi per lui) dovrebbe andare a cercare giovani e meno giovani capaci e con esperienze di lavoro: cioe’ gente come quella che Grillo ha cercato di raccogliere, ma con piu’ attenzione ai settori economici piu’ innovativi ed esposti alla concorrenza internazionale, in modo da costruire un partito di governo e del cambiamento gia’ nella sua composizione.

    In piu’ Barca (o chi per lui) puo’ pescare nell’ampio bacino degli amministratori locali e sindacali; presumo che ne possa trovare di molto capaci.

    Infine una notazione generale. La mia impressione e’ che la stagione che sta per arrivare, nel migliore dei casi prevede una forte cessione di sovranita’ a livello sovranazionale. Nel peggiore, si sfascia tutto.

    Quindi, il problema si sposta: bisogna costruire una governance politica ed istituzionale europea legittimata da una o piu’ elezioni e i dirigenti politici nazionali dovrebbero essere capaci di reggere il ruolo di interfaccia tra locale, nazionale, europeo.

    Ad maiora. E facciamoci gli auguri.

  • Suggerisco la lettura combinata dell’intervista a Emanuele Macaluso sul Fatto di oggi (28.02.2013) e poi l’articolo di Marco Lillo (sempre sul Fatto di oggi) molto bene informato su quello che vogliono i “poteri forti” (Massoneria, Chiesa, USA, ecc.).

    Poi date un’occhiata a quello che dicono i servizi segreti nella relazione al parlamento, sempre sui giornali di oggi: pericolo di attentati spettacolari in Italia, ovviamente da parte dei soliti anarco-qualcosa.

    Io questo film l’ho gia’ visto.
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    Veniamo al tema proposto da Giannuli.

    Forse sono piu’ pessimista (o piu’ radicale) di lui.

    C’e’ una crisi della rappresentanza politica perche’ c’e’ una crisi sociale ed economica.

    Il m5s e’ riuscito a far entrare nel circuito ed a raccogliere in una rete gli atomi di una societa’ e di una economia che in Italia e’frantumata piu’ che nel resto dell’Europa (forse e’ cosi’ anche in Grecia e in Spagna).

    Quindi il PD e’ solo il terminale di una atrofizzazione del ricambio sociale ed economico che coinvolge la pubblica amministrazione e la governance delle imprese piu’ strutturate che non hanno un problema di competivita’ con l’estero, cioe’ tutto cio’ che ha una rendita di posizione.

    Questo farebbe anche capire (ma sarebbe da verificare tramite indagini apposite) qual’e’ la base sociale alla quale si rivolge: garantiti (o ex garantiti) del pubblico e del privato; tendenzialmente il ceto medio minacciato ma non ancora distrutto.

    Lo dicevo del post precedente: il sud arretra rispetto al nord costantemente da 40 anni, il nord ha cominciato ad avere indici socio-economici peggiori della media europea dal 2008: come dicevo, e’ come se l’Italia si stesse squagliando.

    La descrizione di dirigenti PD inadeguati (o peggio) mi pare molto condivisibile. Come lo e’ il giudizio impietoso sulla loro capacita’ di esprimere una qualche forma di proposta economica alternativa rispetto a quelle che vengono dall’Europa, dagli USA. Ricordo ancora alcuni degli interventi di DS e Margherita agli inizi degli anni 2000: sostenevano la giustezza della politica militare di Bush. Se avessero letto dei quotidiani non in lingua italiana avrebbero avuto un trauma.

    Pero’ e’ vero che alcuni cominciano a dire che bisogna ridiscutere la politica europea, anche se mi sembra un ripetere passivamente quello che orecchiano, e non il risultato di una elaborazione autonoma.

    La buona notizia arriva dalla Francia: un gruppo di politologi ed economisti di area socialista ha detto che il problema elettorale italiano potrebbe diventare francese ed europeo a causa della protesta popolare diffusa nei confronti dell’attuale politica economica europea; e c’e’ stata anche la dichiarazione del (mi pare) ministro degli esteri francese in questo senso.

    Ma questo non risolve il problema del ricambio politico in Italia. Dove la questione e’ anche caratterizzata da quello che Gramsci definiva l’attitudine criminale dei ceti dirigenti italiani (tutti: politici, imprenditori, intellettuali).

    Prendiamo ad esempio il caso Monte Paschi: dobbiamo considerarlo un incidente di percorso o un fatto strutturale? A Siena c’erano tutti: massoni, piddini, pidiellini, managers, finanzieri, amministratori locali e (come ha detto Vincenzo Visco) in quattro anni si sono mangiati una banca che era li’ da quattro secoli.

    La cosa migliore che i dirigenti nazionali del PD possono fare e’ cedere il passo nell’arco di qualche mese (tra poco c’e’ il Congresso) levando il disturbo.

    Renzi e’ una soluzione? A me convince molto poco: farfuglia cose giovanilistiche e vecchie (neoliberismo anni ’80) e nelle primarie si e’ fatto molto strumentalizzare da ambienti strani. Ora pare che sia rinsavito ma “il carattere di un uomo e’ il suo destino” (Sigmund Freud).

    Si dice che Fabrizio Barca potrebbe entrare nel gioco della costruzione di una stagione interamente nuova. Potrebbe essere un’idea. Poi bisogna vedere cosa riesce a fare di suo (l’ho visto dalla Gruber che diceva che stava studiando un libro del politologo Ignazi, per capire di piu’….- Il libro di un politologo!? e poi fare il segretario di un partito?! Siamo messi proprio bene!) e il materiale che ha a disposizione.

    La mia idea e’ che Barca (o chi per lui) dovrebbe andare a cercare giovani e meno giovani capaci e con esperienze di lavoro: cioe’ gente come quella che Grillo ha cercato di raccogliere, ma con piu’ attenzione ai settori economici piu’ innovativi ed esposti alla concorrenza internazionale, in modo da costruire un partito di governo e del cambiamento gia’ nella sua composizione.

    In piu’ Barca (o chi per lui) puo’ pescare nell’ampio bacino degli amministratori locali e sindacali; presumo che ne possa trovare di molto capaci.

    Infine una notazione generale. La mia impressione e’ che la stagione che sta per arrivare, nel migliore dei casi prevede una forte cessione di sovranita’ a livello sovranazionale. Nel peggiore, si sfascia tutto.

    Quindi, il problema si sposta: bisogna costruire una governance politica ed istituzionale europea legittimata da una o piu’ elezioni e i dirigenti politici nazionali dovrebbero essere capaci di reggere il ruolo di interfaccia tra locale, nazionale, europeo.

    Ad maiora. E facciamoci gli auguri.

  • Dio che idiozia: quello del M5S proletariato vittorioso? C’è da pisciarsi sotto per le risate. E’ la classe media impoverita che come sempre cerca la rivalsa nei momenti di crisi, affidandosi a un messia(Beppe non può sbagliare perchè non ne ha interesse!) e dando sfogo alle proprie frustrazioni sentendosi per una volta dalla parte di chi stà vincendo.
    Lo sà bene chiunque abbia bazzicato un forum grillino, intercettando insulti e aggressività degni di un leghista idrofobo come risposta a una qualsiasi critica o ragionamento minimamente indipendente dalla loro vulgata.
    Alberto leggiti questo commento dei Wu Ming, parla anche di te. Però arriva in fondo, non fermarti a metà http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12038
    La vostra rivoluzione segue uno schema vecchio come le montagne: creare una parola d’ordine, creare un gruppo che si omogenizzi attorno a quella parola d’ordine per poter distinguere un “noi”, da caricare di tutti i valori positivi (che siano Dio-Patria-Famiglia o Onestà-moralità-Popolo) contro gli altri, ricettacolo del negativo.
    Per me prima di pensare a purgare la classe politica, la Casta, gli elettori del 5 stelle con la bava alla bocca dovrebbero chiedersi cosa abbiano fatto in questi 20 anni. Quanto impegno abbiano profuso affinchè i partiti o la politica non cadessero così in basso. Valutando i molti grillini che conosco e generalizzando, al 90% son sicuro che la risposta sarebbe: nulla.
    Hanno votato e lasciato fare, lamentandosi, come oggi votano Beppe e seguono il capo come un gregge. La “Casta” è anche il vostro specchio, com’è lo specchio dell’italiano qualunque che adesso rifiuta l’immagine di sè stesso proiettata, costruendosi un ritratto migliore ma piuttosto falso.

  • Analisi non bella,GALATTICA!
    Concordo con il primo commento,quello di candia riccardo… Dico da molto tempo che si dovrebbe offrire una via di fuga a B. per togliercelo di mezzo e poter ricominciare a crescere come paese.Tanto o facciamo così o aspettiamo che la natura faccia il suo corso;con tutti i vassalli che ha (dalla destra di Storace fino al PD) non c’è un altro modo per farlo andare in pensione.

  • oggi nuovo avviso di garanzia ha berlusconi ,oppure nuovo avviso al pd mai alleanze con il pdl ,alcuni scrivono basta con il passato ma 2000 miliardi di euro non sono il passato ma il presente ,alcuni scrivono berlusconi e finito a me non sembra per 400000 voti ha rischiato di prendere il premio di maggioranza ,alcuni scrivono mai cedere hai ricatti ,ma la trattativa stato mafia , alcuni lo sanno come berlusconi e stato nel 94 cacciato dal governo ,dopo che nel bene o nel male aveva vinto le elezioni ,e alcuni lo sanno che quelle accuse erano in quel caso infondate ,be che facciamo andiamo avanti cosi ancora per molto ,berlusconi e il problema non il pd ,anche se la sua classe dirigente e vecchia e in alcuni casi stolta ,ci sono migliaia di giovani facenti parte di questo partito bravi onesti di buona cultura che nelle loro regioni hanno fatto bene e sono stimati ,come scrivevo e berlusconi il bandolo della matassa via lui nuova vita a tutti e il prezzo da pagare e minimo in fondo non mi sembra che il pd si sia fatto un gran problema quando de benedetti noto corruttore reo confesso abbia patteggiato con la magistratura ,gli hanno dato la prima tessera del ulivo ,ma via su che problema sara mai ,fra due o tre anni non ci ricorderemo niente di lui

  • Per Riccardo Candia e Simone: Resettare tutto?

    Non sono d’accordo. E’ una pericolosa ingenuita’. E’ come l’amnistia del Ministro Togliatti, che lascio’ intatta la struttura fascista dell’amministrazione pubblica. O come i ripetuti condoni fiscali (ovviamente, con la promessa che sara’ l’ultimo).

    Non c’e’ alcuna garanzia che non possa venir fuori un altro Berlusconi (o lo stesso B.) e siamo punto e d’accapo.

    Io lascerei lavorare quel poco di Stato di Diritto che ancora funziona.

  • Prof., senza qualche ponte lascaito in piedi e l’offensiva di primavera, opportunamente anticipata, sul fronte orientale, gli americani sarebbero ancora a guardare il Reno. Personalmente credo che il PD non sia riformabile, come non lo erano i partiti di governo nel ’92. Lo “Stato pulito nello Stato corrotto” di cui parlava Pasolini, forse esiste ancora in alcune regioni d’Italia, ma è composto da settantenni.

  • Condivido pienamente l’analisi fatta, io ho 60 anni ho votato sempre il PD e i suoi antenati, ma specialmente nell’ultimo periodo sempre con il naso tappato. La scorsa settimana ho messo il mio segno sul mov. 5 st. per cercare di comunicare il mio disagio e il fatto di non sentirmi più rappresentato da questa sinistra sempre più insignificante e priva di identità e idee. Adesso i “compagni” mi accusano di alto tradimento di averli messi nella mani di Berlusconi. Io nella vita mi occupo assai poco di politica e molto di sopravvivenza per questo mi faccio venire subito i sensi di colpa e vivo oggi nel dubbio. Voi che siete più preparati ditemi chi ha tradito chi??

  • pierluigi tarantini

    Dalema nel 1994 commentò la discesa in campo di B. dicendo che l’avrebbe visto mendicare per le strade di Roma.
    Fassino nel 2006 ha invitato Grillo a farsi un partito e a confrontarsi nell’agone elettorale.
    Delle due l’una.
    O sono obnubilati dall’arroganza o portano sfiga.

  • Salvo dettagli, sono perfettamente d’accordo con l’analisi di Giannuli. Tuttavia, non dovremmo concentrarsi troppo su quello che il Pd avrebbe dovuto fare e non ha fatto. Da qualunque angolatura guardi questo risultato, il dato che trovo più rilevante è che circa il 55% dei votanti ha scelto come leader nel mezzo della crisi più drammatica del secolo due “guaritori” mediatici. I quali, per quanto differenti, hanno in comune alcune cose entrate endemicamente nella nostra forma mentis, in particolare di chi ha meno di 40 anni (io ne ho 45). Per quanti errori mostruosi gli altri abbiano commesso, infatti, non credo bastino a spiegare un’enormità del genere. Vorrei sottrarmi alla logica delle tifoserie sul Movimento Cinque Stelle. Tuttavia, pur avendo auspicato (e, nonostante tutto, auspicando ancora) un accordo a termine di programma tra Pd e M5S, oltreché un congresso anticipato del Pd che ne spazzi via il gruppo dirigente, mi riesce difficile trascurare il potenziale totalitario del metodo Grillo-Casaleggio. Da sempre la dimensione del “comico” – e le adunate di grillini sono indubbiamente anche feste popolari rabelaisiane – dà espressione alla sete di giustizia popolare, irride e sbeffeggia l’ordine sociale per ricordarne la natura largamente convenzionale, dissacra il potere per correggerne gli abusi. Ed è difficile, in effetti, non sentirsi vendicati da Grillo quando racconta l’aria di sufficienza del boiardo Profumo mentre lui gli snocciola i miliardi di buco del Mps. O non riconoscere lo scandalo per il buon senso rappresentato dalla sproporzione, tutt’altro che dettata dal sacro merito, tra quel che guadagna un ad di una Spa e il salario medio di un suo addetto. O non empatizzare con il fremito di piazza, quando il suo portavoce denuncia l’assurdità di chi, potendo già vivere di rendita, percepisce anche una superpensione pubblica, nel mentre che le pensioni minime sono diventate superminime… Oppure quando rammenta a tutti la distruzione sistematica da parte dei nostri “capitani d’impresa” di beni industriali privati e pubblici nazionali come Olivetti o Telecom… E via così… Il problema è che, per quel che s’è visto anche ieri, non si scorge qui né all’opera né soprattutto all’orizzonte alcun metodo minimamente credibile per prendere delle decisioni che non sia puramente virale-carismatico… e ancor meno l’intenzione e la capacità culturale ancor prima che politica di negoziare le proprie idee con altri, tutti selvaggiamente ridotti, con radicalismo puritano, a “loro”: i partiti, i sindacati, i burocrati, i corrotti, gli stupidi, gli illusi, la casta ecc…. Mi chiedo, infatti: che idea di cultura, società, politica hai se pensi che per discutere con me devi prima invitarmi a firmare il regolamento del tuo club o abbassarmi a calzare il cappello da asino così che la tua piazza possa riderne? La demagogia è una scala sulla quale ti arrampichi convinto sempre di poterne, al momento giusto, scendere, ma che una volta arrivato in cima t’accorgi che è volata via. E allora finisci per mettere in scena il vecchio copione italiano, in cui alla rendita di posizione di chi governa si contrappone quella di chi si oppone. Mentre tutto, anche il poco di buono che c’è o che potrebbe esserci, viene giù. Spero di sbagliarmi, ma anche in politica, e ancor più nell’era digitale, il metodo conta più dei merito (i “contenuti”). E allora mi allarma non poco il combinato disposto di web marketing made in spin off Telecom e carisma televisivo da Supergabibbo da Striscia la notizia con cui, giocando rigorosamente sempre di rimessa, Grillo-Casaleggio si fanno collettori di tutti i risentimenti possibili: contro il marocchino e contro il banchiere, contro l’impiegato delle poste e contro il notaio, facendo sentire ciascuno sempre consolato o vendicato del proprio fallimento, patito o temuto. Gli errori del Pd, così ben elencati da Giannuli, insomma, non vorrei ci facessero trascurare il quadro generale, la piattaforma sociale, politica e soprattutto culturale, comunicativa e tecnologica su cui ci stiamo muovendo. E l’ipotesi che questo risultato, successo del M5S incluso, sia anzitutto la malattia senile e per noi tutti terminale del codice di costruzione del consenso bossi-berlusconiano applicato per 30 agli italiani, nel quale chi ha meno di 40 anni è suo malgrado cresciuto. La nostra Alba Dorata sub-ideologica. Alla quale la crisi ha acceso la miccia.

  • Manuel, ti posso dire che la tua analisi è vecchia e logora. di m5s non hai proprio capito nulla.
    in tutto questo vorrei sottolineare l’importanza della tecnologia. è la tecnologia che può cambiare l’italia e questo grillo l’ha capito da tempo. chi conosce bene la pubblica amministrazione sa quanta resistenza c’è stata all’introduzione della tecnologia in ogni ambito cosi come nei partiti nella politica etc. la tecnologia porta trasparenza e controllo, la battaglia è anche qui.

  • byu tech: confuta la mia analisi con qualche motivazione argomentata, altrimenti devo dedurre che hai ragione solo perchè sei del M5S e avete la verità in tasca, sancita dal risultato del voto.
    La tecnologia rende tutto al massimo più veloce, ma la possibilità di espressione e di dialogo c’era anche prima.

    Condivido al 100% l’analisi di Stefano Cardini.

  • purtroppo caro pierluigi dicevano così anche di andreotti ….facciamo le corna ma quello e ancora li ,posso capire caro caruto che in italia ci sia ancora e lo spero una piccola truppa di stato sano ,ma proprio adesso leggo che a torino hanno praticamente assolto i dirigenti della tyissen,torino e i suoi giudici la togliamo da questa truppa,napolitano difende in germania i due clown sarà ma per me stava difendendo bersani e monti ,d alema ne ha detta un altra delle sue camera e senato ai due clown,per d alema come per berlusconi amnistia ad personam,marchionne ha detto oggi che questa tornata elettorale con probabile ingovernabilità creerà danni alla fiat perchè lo stato italiano produce auto ?come ho scritto oggi i giudici hanno mandato due avvisi di garanzia a berlusconi ,forse d alema ancora non lo sapeva ,e il pdl che fa nella persona di alfano ,porteremo la gente in piazza ,se ci portano tutti i disoccupati sara un successo planetario ,a parte gli scherzi capisco l odio per la persona ma non sono abituato a chiudere gli occhi sul evidenza ,l italia in questo momento non può aspettare che bersani o grillo o berlusconi decidano di che morte faremo ,qui cè gente che non ha i soldi per la spesa ,appena finiranno i soldi dei nostri genitori che ci tengono ancora a galla quest paese scoppiera di odio di caos e sara un odio che si diffonderà a livello planetario ,perche anche in america non sono tutte rose e fiori e in europa le colpe non sono solo degli stati che hanno un debito alto qualcuno i soldi glieli deve aver pur dati sapendo del rischio di insolvenza ,la grecia e un esempio plausibile quando per le olimpiadi hanno taroccato il bilancio nazionale ,nessuno si e accorto che quei dati erano palesemente taroccati ,e se fosse vero che nessuno se ne era accorto allora e giusto che non gli tornino indietro ,prendiamo quello che di buono questa tornata elettorale ha sfornato ,un movimento quello di grillo ,che sta indirizzando gli italiani nella strada giusta ,il governo a servizio dei cittadini ,il pd che nella sua ingenuità e il partito che ha vinto le elezioni e che ha nelle sue file migliaia di giovani sani intelligenti onesti ,e il pdl che rispecchia quel popolo incapace di intendere la politica come baluardo alla democrazia ,ma non per questo gli si puo dar contro come se fossero degli appestati ,piuttosto che perdere questa occasione d oro lo ribadisco amnistia ad personam per silvio e i suoi seguaci

  • per carità ben venga cambiamento e gente fresca.
    Ma ve lo vedete il “popolo” del M5S che decide su manovre di politica economica o su qualunque piccolo emendamento solo tramite internet? Nel migliore dei casi si tratterebbe di stallo, decisione irrazionale, nel peggiore caos.
    Io credo che ci siano anche cose buone e gente con buone intenzioni li dentro, il loro voto è molto composito. Però su una cosa metto in guardia gli elettori del M5S: la democrazia fatta solo con internet è illusione! Una maggiore e migliore partecipazione è un dovere e si può fare politica in vari modi, ma come la propone il M5S è una trappola! Attenzione!
    Poi per favore basta insulti gratuiti, andate piuttosto in strada a parlare alla luce del sole, invece di nascondervi dietro una massa insignificante. Difficile eh?

  • Sinteticamente, oltre a tutte le motivazioni fin qui spiegate, credo che il più grosso errore sia stato non puntare su Renzi.
    Strategicamente, se il masterplan era mandare a casa definitivamente Berlusconi per aprire veramente una nuova stagione per il Paese, la scelta doveva essere quella, e pazienza se Renzi appariva più liberista.
    Ci sarebbe sicuramente stato un consenso enorme, Berlusconi probabilmente non si sarebbe nemmeno candidato, e il PD avrebbe dato vita ad un ricambio generazionale radicale e avrebbe dato il via ad una politica “Blairiana” fatta di consenso e riforme.

  • premessa importante : non sono attivista m5s. ho votato m5s dopo almeno 15anni senza votare. ma seguo m5s dai primi giorni ovvero dalla creazione dei primi gruppi in internet e meetup. la composizione base di m5s è eterogenea e molto appassionata politicamente e socialmente. è gente completamente fuori dal giro dei partiti, gente che si non si è formata comprando tutte le mattine repubblica o corriere o leggendo oggi e chi o espresso o panorama.gente che apre i blog da sempre che sa leggere i giornali stranieri gente che ha contatti web con gente ovunque. questa è la base, gente NON indottrinata dalla stampa italiana che è TUTTA controllata dal cancro partitico. ci sono liberi professionisti operai impiegati manager e tantissimi giovani laureandi o neo laureati con un livello di studio medio/alto. posso dire e ne sono certo che m5s è una componente veramente sana della nazione e non permeata di voglia di ribellione ma di voglia di costruire o ri-costruire. il paragone sul dopoguerra è perfetto. questa gente sente veramente di dover ricostruire una nazione dalle macerie anche morali. m5s è un incubatore fantastico per la ricostruzione, poi nel tempo si evolverà probabilmente ci saranno correnti o nuove costole perchè avviata la ricostruzione si definiranno meglio i pensieri dei singoli ora concentrati solo sull’imperativo di abbattere le macerie e iniziare a mettere le fondamenta. questo pochi l’hanno capito anzi quasi nessuno. ed è per questo che è fondamentale spazzare via pd e pdl che sono le macerie materiali e morali di un’italia che sta morendo vecchia decrepita fallita. il problema è che dietro pd e pdl c’èuna gran massa di italiani che ha vissuto alla grande negli ultimi 20anni approfittando del degrado morale e dell’immobilismo politico. parassiti di ogni genere, dai manager pubblici aidipendenti statali in stra-ridondanza agli imprenditori collusi etc etc etc. qui siamo di fronte veramente a una guerra civile moderna combattuta senza mitragliatori ma che mette di fornte uno a uno i cittadini, quelli onesti che scoprono il vicino il vecchio amico e lo vedono improvvisamente per quello che è un truffatore un parassita un raccomandato etcetc. il disagio sociale è enorme. grillo è stato anzi uno sfogo positivo. questo è un momento fantastico per l’italia, si può ricostruire con giovani non più schiavi di un’informazione serva e con una chiesa cattolica mai cosi debole come ora.
    la tecnologia.
    per chi la sottovaluta..consiglio di rileggersi la storia dell’umanità. la tecnologia ha cambiato il mondo da sempre, tutte le grandi civiltà lo erano perchè portatrici di innovazioni tecnologiche. basta guardare agli stati uniti odierni, la loro grandezza è stare sulla frontiera tecnologica. la cina sta diventando grande non daquando ha aperto il mercato ma da quando ha acquisito tecnologia. l’impero romano doveva la sua grandezza alle grandi innovazioni tecnologiche dagli acquedotti alle strade.
    lo stesso hitler deve tantissimo alla ibm che gli permise con la sua tecnologia un controllo della popolazione capillare.
    ora noi in italia siamo ancora terzo mondo tecnologicamente. non per incapacità ma per precisa volontà politica.la tecnologia potrebbe permettere un salto enorme in efficienza delle giustizia dei ministeri delle regioni comuni provincieetc etc. ma le oligarchie al comando hanno paura perchè rendere efficiente organizzato il sistema porta a scoprire tutto il marcio. roma per loro deve rimanere il porto delle nebbie.

  • Intervengo sul post di byu tech per punti. 1) È falso semplicemente perché assurdo e controfattuale scrivere della stampa italiana «che è TUTTA controllata dal cancro partitico». Per fare solo un esempio, senza i best sellers di Stella – Rizzo non si capisce nulla di quel che sta accadendo. Il che non siginifica avere una buona opinione della stampa italiana, ma giudicarla in onestà e verità. 2) Denunciare tutto quello che vorremmo e che non c’è è una faccenda, avere un’idea governabile di come ottenerlo e ammettere di non essere i soli a volere sinceramente certe cose è un’altra. 3) Vivere l’euforia del proprio successo e farlo valere è una faccenda, sbeffeggiare tutti gli altri come collusi o stupidi, divertendosi infantilmente a giocare la parte del gatto col topo, è un’altra 4) che cosa cambi il mondo è cosa alquanto difficile da dire e in tanti ci si sono rotti la testa per capirlo… in generale, alla fine s’è dovuto ammettere che non è una sola cosa e che nella stragrande maggioranza dei casi la regola è l’eterogenesi dei fini umani… anche questo, tra altre cose, suggerisce di prestare attenzione ai mezzi e ai metodi ancor più che ai fini che si perseguono, perché spesso mezzi e metodi sono più decisivi delle nostre volontà… da quento punto di vista, quindi, sono d’accordo con te: la piattaforma tecnologica sulla quale ci troviamo è un continente in movimento e pesa parecchio sui fatti che stanno accadendo… ma questo ci deve ancor più rafforzare la nostra determinazione a non essere le mosche cocchiere dei mutamenti tecnologici, ad averne una coscienza critica, il che significa i fini e i rischi impliciti… nessuna buona politica può imporsi se non intende il movimento della piattaforma tecnologica attuale… ma nessuna buona politica può nascere sentendosi avanguardia esclusiva di quel processo, con il rischio di scoprirsi un giorno semplicemente mosca cocchiera… Non c’è nulla di intrisecamente emancipativo o liberatorio nei blog, nel web marketing o nei meet up … la storia è ricolma di pagine terribili perfettamente a tempo con l’innovazione tecnologica … e non è che fuori dal M5S abbiamo tutti un anello al naso … le radici del movimento sono multiple e così i suoi possibili sviluppi … se si continua a mantenere fermo che la tecnologia, da un lato, non è neutra, dall’altro richiede da noi d’essere impiegata e piegata a un fine.

  • Errori storici del Pd:

    1-Larga protezione di fannulloni, baby pensionati, sindacalisti della cgil, assenteisti VS menefreghismo sul precariato (mai una manifestazione, mai due parole), zero parole ai giovani, zero coraggio

    2-zero opposizione all’Europa sull’affaire patto di stabilità. Il Pd poteva e doveva essere il partito dei sindaci strozzati dal patto di stabilità (alcuni dei quali sono costretti a chiudere i blianci con avanzi del 30% sulla finanziaria annuale), doveva andare in Europa e dire che in Italia i soldi vincolati dal patto di stabilità sarebbero stati spesi. “Siamo europeisti”, ok, ma chissenefrega? Le strade rimangono con i buchi e i pullmini dell’asilo sono fermi perchè manca la benzina.

    3-Lanciare un progetto forte per il sud, investire miliardi di euro per il turismo, la legalità, l’energia verde, creazione di infrastrutture, creazione di basi logistiche e commerciali nel mediterraneo in grado di fornire un gettito costante. Proposte? Zero.

    Vittorie? Zero. Niente da aggiungere

  • @byu tech: il fatto che ci sia molta gente che non ha mai comprato un giornale nel M5S e si e’ “formata” sui blog, la dice lunga sulla pericolista’ di queste persone. La partecipazione deve essere on-line ed off-line. Un conto e’ dire puntiamo anche sulla tecnologia per il nostro futuro, un altro e’ dire fondiamo una nuova societa sulla tecnologia. Innanzitutto leggendo il programma di M5S, paradossalmente non si affrontano seriamente i temi della tecnologia. byu tech si relegga lei la storia per favore: tutte le societa’ che lei cita, hanno anche imponenti apparati statali che usano e hanno usato la tecnologia. Gli USA sono ancora adesso il TOP in quanto a tecnologia e non sono stati di certo a decidere sul da farsi giocando ai bloggers. mi fa piacere che citi anche hitler, perche anche lui offriva una nuova societa’ basata su nuove tecnologie, comprese quelle di sterminio degli ebrei. L’impennata del M5S alle ultime elezioni e’ stata data da gente indecisa, il giorno quel 5% puo’ scomparire. Se non sara’ cosi’, la gente reagira’ in piazza per garantire un’Italia forte e politica, che partecipa. Altro che tsunami tour!

  • Byu tech: non hai confutato nulla. Hai solo ribadito sentenze, di natura fideistica, sulle qualità morali eccezionali dei grillini.
    Il paragone con il dopo guerra fà rivoltare nella tomba chiunque si sia formato un ideale politico e una consapevolezza civica nella palestra della resistenza che, permettimi, era ben altro contesto.
    C’erano persone umili in parlamento allora, ma non per grazia ricevuta, con un voto di protesta; sedevano sugli scranni per attuare l’idea politica in cui credevano non per demolire partiti e classe politica tout court e pensare in seguito al paese – se nel frattempo non è andato a ramengo.
    Quanto alla superiorità morale degli eletti 5 stelle e i loro supporter: o non hanno mai votato in vita loro, in attesa che arrivasse Grillo, o naturalmente in passato sono stati tra quegli elettori di PD, PDL e altri partiti che tanto vituperi.
    I dati dicono che nel nord est l’emorragia leghista ha ingrossato le fila del M5S; in Emilia Romagna i grillini hanno cannibalizzato i sostenitori di PD e sinistra radicale.
    Insomma il 25% -milioni di persone- non sbuca dal nulla. Hanno tutti una storia di voto alle spalle e di corresponsabilità nel creare le macerie di cui parli, vivendo anch’essi, probabilmente, alla grande e fregandosene.
    Sulla composizione dell’elttorato grillino è illuminate il libro appena uscito “Il partito di grillo”. E’ uno studio condotto sul campo, per Il Mulino, da ricercatori universitari.

  • @ manuel
    quali dati lo dicono? cita le fonti o tuoi studi personali altrimenti sono parole e basta.
    nel parlamento del dopoguerra sedeva tanta gente ..di tutti i tipi..dovresti studiarti bene che tipo di gente sedeva e la loro storia.
    il boom economico italiano non credo sia dovuto al nostro “illuminato” parlamento ma agli aiuti monetari e tecnologici forniti dagli stati uniti in cambio di una fedeltà assoluta e di un mercato di 60 milioni di persone a loro disposizione.
    ma se guardiamo alle città italiane e alla loro evoluzione architettonica dal 47 possiamo capire che razza di governanti abbiamo avuto.

    in generale credo che il più grande errore che sifaccia è parlare dei “grillini”..termine peraltro che ritengo razzista e offensivo..invece che delle proposte di m5s e del tipo di formazione politica che si propone. è spiegabile questo con il fatto che i partiti sono totalmente impotenti di fronte aquesta novità e anzi sanno che o vincono la battaglia o spariscono. non possono evolversi sono troppo imbalsamati nelle loro strutture gigantesche. e per vincere hanno 3 armi : 1)scimmiottare il programma di m5s sperando che gli elettori ci caschino..(da 20 anni dicono che serve una legge contro il conflitto di interessi e da 20 anni regolarmente non la fanno…credibilità????) 2) attaccare le debolezze dei singoli pescando nel passato e usando la loro inesperienza 3) terrorizzando la nazione con il pericolo ingoveranibilità e scaricando la colpa su m5s

    ma anche ammesso che i partiti la vincano perderanno nel medio termine e in modo ancora peggiore. nessuno èin grado oggi di portare l’italia fuori dalla crisi in poco tempo. servono sacrifici scelte dolorose. e l’unico modo esistente per non rischiare disordini sociali gravi è smantellare privilegi e caste e sprechi etc etc cosa che nessun partito è in grado di fare perchè significherebbe tagliarsi gli alimenti. non possono farcela sono in un vicolo cieco in un cul de sac. basta ascoltare la direzione pd oggi per capirlo. dove parla gente stralunata come d’alema o come la pollastrini che parla di banche cattive con le imprese ed è moglie del dg di intesa. sono fuori dal mondo vivono da anni nella reggia di versailles attorniati da servitori cibi di ogni tipo etc. m5s è un tentativo disperato di parte della società civile..se nn riesce a portare cambiamenti concreti profondi il nostro futuro èquello greco. ovvero una dittatura quasi militare per tenere la gente lontana dai panifici e supermercati.

  • 1) Ti ho citato tanto di titolo. Lo trovi in libreria.
    2) Il boom economico, riducendo, è stato trainato dal mattone e dal tondino, come tutti possiamo tristemente vedere. Si credo anche io che senza gli aiuti degli americani ci sarebbe voluto molto di più, ma non si parlava dell’aspetto economico del dopoguerra, mi pare. Non capisco a che prò lo tiri fuori. Vuoi dire che tutti i governi dal 1945 ad oggi sono eterodiretti dall’Alleanza Atlantica?
    3) L’attuale ingovernabilità è oggettiva. Le opzioni sono diverse. Il M5S può scendere a trattativa con il PD per un governo di scopo, che realizzi punti minimi concordati e poi si sciolga, evitando il vuoto e dandoci una legge elettorale decente. Oppure può sperare che il bisogno di un governo, unito all’indisponibilità grillina anche su punti minimi, costringa il PD a realizzare questo governo a orologeria con il PDL e Monti. Il calcolo opportunistico in questo caso sarebbe di lucrare dal disgusto degli italiani ulteriori preferenze, ma è triste come strategia e non credo metta al primo posto il bene dei cittadini, quanto la sconfitta degli avversari e la presa del potere. E dubito che Bersani sia così stupido da cascarci.

  • La colpa è sempre della legge elettorale!
    Fino a quando la sinistra non si rassegnerà
    ad essere minoranza non c’è modo di avere un
    governo che duri cinque anni. In mancanza di
    qualcuno che proponga la lista unica, naturalmente di sinistra, godiamoci i Grillini, i Berluscones e i Leghisti ma smettiamo di piagnucolare sui presunti errori
    di qualcuno e tiriamoci su cantando “bella ciao”

  • Davanti ad un Parlamento che si astiene dal legiferare sulle misure anticrisi per gli ineressi. sia pur legittimi ma di parte, deve essere dichiarato “decaduto”. Senza se e senza ma, come diceva Bertinotti

  • Bersani si è seduto sulla sponda del fiume ed aspetta che passi il cadavere del “nemico”. Per ingannare il tempo, si trastulla gettando, di tanto in tanto, un sasso in acqua e guarda il cerchio che si allarga. Il prossimo sasso lo lancerà a fine settimana. Infatti è stata annunciata una dimostrazione
    “contro la povertà”. Per coerenza ai
    “princìpi comunisti” la dimostrazione doveva essere contro la ricchezza! Ma così vanno le cose: smuovendo le acque qualcosa accadrà… Poi, da cosa nasce cosa… diceva Totò.

  • be cari amici e caro signor aldo e passato ormai piu di un mese e mezzo ,e il governo ancora non ce ,tante chiacchere tante promesse tantissimo caos ,bersani si e dimostrato incapace e poco furbo ,sapeva fin dall inizio che non aveva i numeri ,sa che se non trova un accordo con il pdl e tornare alle elezioni sara un disastro per il pd a fatto piu danni in questo mese che in tutta la campagna elettorale ,in piu il partito sta implodendo internamente anche loro tengono famiglia ,allora mi chiedo se la mia idea di amnistia per silvio era cosi malsana ,il vecchio e stanco non ne puo piu di ricevere attacchi e processi ,premetto che verra assolto sia per degregorio che per ruby ,qualsiasi giudice italiano sa che sara cosi ,ma il nocciolo del problema e li ,sono convinto che bersani sensa berlusconi il governissimo l avrebbe gia varato ,e la pressione mediatica di grillo avrebbe fatto si che per la prima volta in italia il pd e il pdl avrebbero fatto delle buone leggi e preso delle decisioni giuste ,apriamo gli occhi e lasciamo da parte questo odio che non e nella nostra cultura se non in quella di alcuni personaggi che ci hanno marciato e fatto carriera ,abbiamo avuto nella nostra storia politica personaggi molto peggiori di berlusconi ,ne cito uno de lorenzi che ha fatto ammalare migliaia di italiani per la avidita ,non vedo quale scandalo ci sia operare una amnistia che comprenda tutti i reati di berlusconi che siano reali o inventati

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