Dopo la bocciatura del lodo Alfano.

Berlusconi ha perso: benissimo! Però adesso prepariamoci all’urto frontale.

Con un insperato sussulto di dignità (mancato nella precedente occasione del Lodo Schifani) la Corte Costituzionale ha cancellato il “Lodo Alfano”, stabilendo, una volta per tutte, che le immunità possono essere stabilite solo con revisione costituzionale. Benissimo: brindiamo!
Però, appena vuotata la coppa di champagne, passiamo a riflessioni più sobrie e facciamo un bilancio realistico dell’accaduto.

In primo luogo, probabilmente non vedremo il Cavaliere condannato.
Infatti, i suoi avvocati hanno già detto che il processo non sarà la semplice ripresa e conclusione del “processo Mills”, ma chiederanno (e, supponiamo, otterranno) che si tratti di un nuovo processo, che parte da zero: con i tempi della giustizia italiana, campa cavallo che l’erba cresce e la prescrizione arriva. Dunque, da questo punto di vista, è una vittoria di Pirro.
I pericoli veri, per lui, vengono da altro. Ad esempio, può succedere che la pronuncia sul Lodo Alfano risvegli vecchie istruttorie che sonnecchiavano o ne susciti di nuove. Non ci sarebbe da essere stupiti di una inchiesta per mafia sull’asse Milano, Palermo, Caltanisetta, Firenze. O, magari di un grosso scandalo per corruzione su chissà quale vicenda; tanto per dire una cosa qualsiasi, un fallimento dell’Alitalia o una inchiesta sull’affaire Eni-Gazprom.
Berlusconi delira quando pensa ad un complotto dentro cui stanno Murdoch e Napolitano, Il Presidente della Corte Amirante e la D’Addario, Fini e i magistrati di mezza Italia, i vescovi “rossi” e Repubblica, però questo non significa che non abbia davvero nemici che stanno prendendo la mira per impallinarlo definitivamente. D’altra parte, se l’è cercata e non c’è mica bisogno di fare il Congresso di Vienna per avviare la battuta di caccia al cinghiale.

Dunque, il cielo è nero e la grandinata sta per arrivare. Però, il Cavaliere non è uomo da farsi fucilare senza reagire, per cui dobbiamo scontare una sua reazione di estrema violenza. D’altro canto, l’uomo è anche su di giri: nella dichiarazione al Tg, dopo la pronuncia della Corte, era iperagitato come un sedicenne anfetaminico. In meno di tre minuti ha scatenato la guerra nucleare con tutti gli organi di garanzia costituzionale: Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, magistratura. Poco mancava che mettesse nel mucchio anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Fosse per lui, c’è da stare certi che andremmo dritti alle elezioni anticipate (come chiedono alcuni suo fans come Belpietro su Libero), ma ci si sono messi per traverso Fini ed ora anche Bossi. La Lega vuole prima le regionali (in cui portare a casa qualche governatore) ed i decreti attuativi del federalismo fiscale. Peraltro, delle elezioni-referendum sul nome di Silvio gli porterebbero via un bel po’ di voti, dunque si capisce che non ne voglia sentir parlare.
Per ora la cosa più probabile è che il referendum sul Cavaliere lo saranno le elezioni regionali preparate da un clima incandescente da pre-guerra civile: manifestazioni di massa, che potrebbero dar luogo a scontri di piazza come non ne vediamo da trenta anni, scandali contro avversari, repressione a muso duro.

Giorni fa, in un microfono aperto a Radio Popolare, un ascoltatore mi chiedeva le probabilità di una nuova strategia della tensione, con attentati e simili. Confermo quel che gli ho risposto: quel tipo di strategia chiede una compattezza istituzionale e delle capacità professionali che non credo oggi ci siano, per cui la cosa è poco probabile. Ma non del tutto impossibile. Anche perchè, potrebbe intervenire qualche servizio segreto straniero, magari di un paese amico e ma non alleato ed inserirsi nel gioco con proprie iniziative..
Insomma, correggendo Mao: “Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione fa schifo”
E noi facciamo bene a prepararci all’urto frontale, tendendo i nervi saldi. Mai come oggi è necessario non farsi guidare dall’odio viscerale per Berlusconi, ma restare lucidi e freddi.
Anche perchè c’è un’altra partita che rischia di aprirsi e del tutto imprevista. Ad accorgersene è stato Rino Formica, che resta una delle poche teste fini di questo paese: Pecorella ha sostenuto davanti alla Corte che il nuovo sistema elettorale, per il quale il nome del candidato Presidente del Consiglio è scritto sulla scheda, ha di fatto determinato una trasformazione del nostro sistema costituzionale, conferendo al Premier una collocazione ben più elevata di quella di “primus inter pares” assegnatagli dalla Costituzione. Per cui, se la Corte dovesse accettare questa impostazione obbligherebbe il Parlamento a riscrivere la Costituzione; se la respingesse potrebbe scatenare l’assalto finale della destra contro l’attuale Costituzione e per il passaggio ad una repubblica presidenziale ed autoritaria. E c’è da immaginare in che clima si svolgerebbe lo scontro.

Coltiviamo tuttavia la speranza che la sinistra (superate le scempiaggini bipolari tanto care a Franceschini) sappia attrezzarsi per tempo allo scontro e vincerlo.
In fondo, ogni tanto arrivano anche notizie come quelle di ieri che fanno dire anche ad un miscredente inveterato come il sottoscritto : “Sia LODato Gesù Cristo. Sempre sia Lodato”.

Aldo Giannuli, 8 ottobre ’09

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Aldo Giannuli

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Comments (9)

  • gentile professore,

    cosa ne pensa della tempestiva presa di posizione del segretario del Partito?

    “Dichiarazione della Federazione della Sinistra (Prc-Pdci-Socialismo 2000) , resa a nome di Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Cesare Salvi.

    Adesso Berlusconi, il corruttore dell’avvocato Mills, si dimetta e si vada subito a nuove elezioni anticipate. Rispetto alle quali proponiamo a tutte le forze democratiche di dare vita a una brevissima legislatura di garanzia costituzionale che approvi la legge sul conflitto d’interessi, cancelli le misure sulla giustizia approvate dal governo Berlusconi e vari una legge elettorale proporzionale che superi l’attuale “legge truffa”, legge che regala a un Berlusconi e a un centrodestra minoritari nel Paese la maggioranza dei parlamentari.

    7 Ottobre 2009”

  • “Però, il Cavaliere non è uomo da farsi fucilare senza reagire, per cui dobbiamo scontare una sua reazione di estrema violenza.”
    per 20 anni non ha fatto che suscitare e adoperare violenza su un po tutto, dalla Costituzione al semplice raziocinio sia politico che economico e adesso dobbiamo aspettarci una reazione di estrema violenza? faccio fatica a immaginare cosa possa esserci oltre quanto ha gia’ fatto: forse un golpe con tanto di camionette dell’esercito davanti Montecitorio, omicidi di giornalisti e avversari politici, attentati? ma allora se c’e’ un complotto come dice lui, per sbatterlo fuori dal Parlamento, CHE FACCIANO PRESTO!!!

  • A mio avviso si ricorrerebbe alle bombe solo nel caso in cui il sistema implodesse e – come nel ’92-’93 – qualche soggetto ‘oscuro’ non si sentisse più garantito, o vedesse minacciati i propri interesse. Allora fu la Mafia, questa volta…chissà, il Paese è pieno di poteri forti-oscuri.
    Approfitto dell’occasione per sottoporre all’attenzione dei frequentatori del forum una notizia apparsa qualche tempo fa sui giornali (pochi) e presto sparita, ma che soprattutto non ha avuto il giusto risalto: l’esistenza di una loggia massonica piuttosto interessante, alla cui testa siederebbero persone che in passato sono state cacciate perfino dalla “P2”, e della quale farebbero parte esponenti del PdL (si è fatto un nome di un importante carica dello stato, di origine sicula e di un fedelissimo di D’Alema, tanto per dare un’idea. Ma attendiamo altri numi). Insomma una bella ammucchiata all’italiana. Chissà un simile centro di potere per quale parte fa il tifo…?

  • Sono convinto, sin dall’inizio della campagna anti-Silvio, che “Qualcuno” abbia deciso che l’Unto del Signore è oramai troppo ingombrante.
    Non mi azzardo a fare ipotesi su chi possa/no essere questo/questi Qualcuno, di certo però una serie di ambienti sia italiani ma certamente anche esteri, ritengono il personaggio non sia più utile per i loro fini, se non addirittura pericoloso.
    Ci è voluto ben poco quindi per sciorinare tutte le prove del comportamento poco consono alla carica istituzionale che costui purtroppo ricopre; tonnellate di foto, trascrizioni di intercettazioni ecc.ecc. il tutto assistito poi da una campagna stampa estera che, partita in sordina, sta esplodendo sempre più, anche su testate palesemente conservatrici, in contemporanea con gli eccessi verbali e non cui si sta lasciando andare in queste ultime settimane.
    In pratica, si sta mettendo a durissima prova il suo smisurato Ego, inizialmente sputtanandolo con l’amichetta Noemi (chi ormai si ricorda dei costei?), per poi, attualmente, grazie alla bocciatura del Lodo Alfano, mettergli i sudori freddi in quanto, come da lei prospettato, altre inchieste possono essere tirate fuori dai polverosi cassetti dove giacevano in silenziosa ma vigile attesa.
    E non é poi detto che queste inchieste arrivino solo dall’interno; la Svizzera ha già pronte le carte per il caso dei diritti cinematografici gonfiati, ma non ci dimentichiamo il giudice Spagnolo Garzon e l’inchiesta per frode fiscale di Telecinco. Certo è prematuro pensare che saltino anche queste alla ribalta, in fondo si tratta pur sempre di un Premier Europeo, ma sicuramente chi ha in mano le carte aspetta solo il momento opportuno per poterle utilizzare al meglio. E questo verrà fatto una volta che il signor B. sarà debitamente cotto e nella massima paranoia e debolezza sia politica che fisica.

    In sostanza quindi, a mio parere, una fine regia sta portando il Nostro alla più completa paranoia, nel mezzo della la quale, preso come sarà dal guardarsi attentamente alle spalle (e ne ha ben donde visto ciò che si muove e visti i nomi che qualcuno sussurra), alla fine rischia seriamente di dare fuori di matto, con ciò inevitabilmente confermando in pieno il pubblico giudizio di “non affidabilità” del personaggio, cosa che ne decreterà la fine.
    Cosa verrà dopo la sua caduta mi atterrisce, perchè il detto francese di Luigi XV “Aprés moi le Dèluge” è purtroppo sempre valido; e di questa possibile situazione se ne approfitterà il misterioso signor Qualcuno, ovviamente a spese degli italiani.

  • Non riesco a immaginare un’Italia diversa da quella della Costituzione. Ci vorrebbe molto meno Silvio e più legalità per evitare che il povero finisca in carcere per avere sotratto un pezzo di pane e che invece il ricco parandosi dietro lo scudo dell’immunità gridi ai quattro venti l’innocenza che non conoscerà mai. Chissà che prima o poi nei dizionari della lingua italiana trovi il termine Silvio: corruzione etc. Un pizzico di ironia amara ci vuole abbandonando ogni tanto il distacco e la freddezza.

  • Sicuramente, nei dizionari del futuro il termine Berlusconismo assurgerà a significato di Populismo della peggior specie, alla pari di Peronismo e Poujadismo, oppure, per restare all’Italia, a Uomo Qualunque.

    Non dimentichiamo comunque un aspetto particolarmente pericoloso della intera faccenda: l’appoggio al rinascente Fascismo che ha dato il Nostro.
    Un Fascismo non più in orbace e stivali neri, ma comunque risorgente dopo decenni a causa del mancato ripensamento sui fatti che lo portarono al potere, così come è invece avvenuto nella Rep. Federale Tedesca nel dopoguerra.
    Da noi il mea culpa non venne mai fatto principalmente per due motivi: agli Alleati faceva comodo rimettere in piedi una organizzazione statale (Polizia compresa) che conoscesse alla perfezione i nemici dell’Establishment, quella sinistra che ora era divenuta fortissima e poteva destabilizzare la neo nata Repubblica.
    Inoltre, la classe dirigente post bellica, per quanto ora a parole anti-fascista, era sempre quella che il Fascismo aveva accolto, nel migliore dei casi obtorto collo, quando invece non lo aveva generosamente foraggiato.

    E questa pecca ha poi portato negli anni successivi la classe dirigente italiana ad utilizzare i gruppi di destra quando ce ne fosse bisogno, alla Strategia della Tensione, per poi approdare all’attuale Berlusconismo, sdoganatore di A.N.
    Quando si parla di una primavera 2010 molto rischiosa, non dimentichiamoci che tutta la Destra fascista o fascistoide ha beneficiato del Berlusconismo (ricordate ad esempio le barzellette di S.B. sul confino oppure quando, dopo le elezioni 2008 appariva pervicacemente in camicia nera ?. Senz’altro potrebbero apparire dettagli, ma in realtà erano veri e propri segnali, studiati alla perfezione per ingraziarsi la parte dell’Italia che del Fascismo porta purtroppo vanto.
    Stiamo dunque molto attenti, perchè da quella parte, nel timore di essere ricacciati da dove erano stati sdoganati, potrebbero venire pericolose sorprese.

  • Facedo innervosire Re-Silvio cosa si ottiene? l’accelerazione della riforma Presidezialista. Non mi pare un gran risultato. Certo che in qualche modo il Cavaliere andrà pur disarcionato.

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