Ad una settimana dal voto facciamo il punto della situazione.

Come era prevedibile, Mattarella sta facendo pressing sui partiti per evitare le elezioni, ma, come è facile prevedere, con scarsissime probabilità di successo. Unico ad “aprire” è stato Berlusconi, che continua a credersi il regista del centro destra e che pensa ad un appoggio esterno del Pd, mascherato da astensione, offrendo generosamente la testa di Salvini sostituito da Zaia.

Piano che, di fatto, sarebbe la ripresa del “piano B”, cioè la “grande” coalizione Fi-Pd con la variante Zaia: Salvini ci farebbe una figura barbina, la Lega si sgonfierebbe magari a vantaggio di Fi, la linea la detterebbe Fi con l’appoggio interno dei centristi ed esterno del Pd. Perfetto. Solo che c’è un problema: Salvini non ci sta ad offrire la sua testa e Zaia ha già detto di no. Per cui, parliamo d’altro.

Si parla di “governo del Presidente” o “di scopo”. Chiacchiere: come la volti e come la giri anche il governo del Presidente o quel che vi pare dovrebbe avere la fiducia dal Parlamento e questo presuppone un accordo o, meglio, una formula di maggioranza, che è quel che manca.

Lunedì (scrivo nel giorno di sabato) si riunisce la direzione del Pd, ma non credo ci saranno novità significative, ci sarà la zuffa fra Zingaretti, Del Rio, Calenda, Chiamparino e Topo Gigio per chi si aggiudicherà il posto di commissario liquidatore del partito (pardon: segretario), che poi dovrà vedersela con un gruppo parlamentare che al 60% è fedele a Renzi. Ironia della sorte, il nuovo “segretario” sarebbe nei panni di Renzi che governava con gruppi a lungo fedeli a Bersani.

E il bello è che sono tutti (salvo Emiliano e Chiamparino) sulla linea di Renzi: né con Salvini né con Di Maio. Come dire “né aderire né sabotare”, “né con lo Stato né con le Br”: slogan che non portarono molta fortuna a loro tempo. Di fatto la situazione non si è spostata di un millimetro: l’unica uscita è che il Pd si decida a dare il suo appoggio esterno o alla Lega o al M5s, oppure si va ad elezioni.

Ovviamente, qualsiasi cosa dovesse decidere il Pd avrebbe un prezzo per lui e quello più alto sarebbe quello delle elezioni che lo spianerebbero. In una trasmissione su Sky 24 Scalfarotto proponeva una alternativa: l’alleanza la facciano i vincitori, M5s e Lega cioè “Salvini si suicidi per evitare il nostro suicidio. E obbedisci!”. Mi ha ricordato le democrazie popolari dell’est Europa, dove il Partito Comunista distribuiva le parti in commedia: “Tu fai il partito contadino, tu invece quello cattolico, quell’altro il partito socialdemocratico…”. Con la differenza che quelli erano stalinisti con il potere e lui è uno stalinista impotente.

Quello che non è chiaro è che M5s e Lega un accordo tacito lo hanno: andiamo alle elezioni e spartiamoci i miseri resti di Pd e Fi.

E se si rompessero i gruppi parlamentari? Questo certamente accadrà ma non è detto che basti. Il M5s probabilmente subirà l’abbandono di quegli espulsi che non rinunceranno al mandato parlamentare (credo la maggioranza di essi) e non è affatto detti che siano gli unici.

Il Pd potrebbe subire scissioni sia sulla destra che (più probabilmente) sulla sinistra. Anche Forza Italia potrebbe subire trasferimenti verso la Lega.

Già dai primi giorni della legislatura avvieremo la festa della transumanza, ma è difficile che questo basti: il centro destra dovrebbe trovare 56 seggi alla Camera e 23 al senato cioè incassare il trasferimento di almeno 79 parlamentari. Al M5s ne servirebbero 95 alla Camera e 46 al Senato, cioè 141 in tutti.

Mi sembrano un po’ troppi, soprattutto non è probabile che almeno 80 parlamentari cambino casacca prima ancora di sedersi sui rispettivi scranni e lo facciano tutti in un’unica direzione. E, per di più, con il rischio di vicinissime elezioni dove non saprebbero neppure chi li ricandidi. La vedo un po’ dura.

Mattarella insisterà, ma al massimo, riuscirà a perdere tempo. Qui la scelta si riduce a votare a giugno (data massima il 24) se il decreto di scioglimento è firmato entro il 10 maggio, o a settembre-ottobre se si va oltre.

Ci sarebbe una questione delicata costituzionalmente: potrebbe restare in carica Gentiloni la cui fiducia è stata votata da un Parlamento che non c’è più? A buon diritto sia Salvini che Di Maio potrebbero reclamare l’incarico per poter gestire il periodo elettorale, oppure farsi un governo tecnico che, sfiduciato, gestisca le elezioni. Forse se si vota a giugno Gentiloni potrebbe restare, mi sembra difficile che possa durare sino a settembre. Scegliete voi.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (46)

  • Ricordo le tre opzioni per il PD, da lei citate a La7; e, questo, é un punto fermo. Credo.
    Non menziono le “berlusconate” che non avrebbero i numeri.

    Per Di Maio e Salvini, vedo due possibilitá:
    rimanere seduti sulle sponde opposte dello stesso fiume a contare i cadaveri
    o
    tentare una traversata per incontrarsi.

    Entrambe con contro indicazioni:
    elezioni anticipate, e ai neo eletti fanno (leggermente) schifo;
    il rischio di scontentare buona parte dei loro elettorati oltre a provocare una reazione (violenta?) dell’Europa.

    Mi sono seduto comodo ed ho preparato i pop corn.

  • Scegliete voi. (Articolo )

    ——
    —–

    Bohh…mahhh…..ancora: bohhh …mahhh………

    altro:
    L’ideale sarebbe che chi ha vinto l’espressione dello scontento del nord (Lega ) e del sud (M5s)…facessero come hanno fatto in nostri Padri Costituenti che picchiati dalla guerra si misero ad un tavolo , misero da parte le diversissime contrapposizioni ideologiche e dettero vita ad una Costituzione Keynesiana che non è affatto male…

    Lega+Fratelli d’Italia ..dovrebbero allearsi con M5s…rielaborare un programma unico in base ai rispettivi programmi.. cercando di estrapolarne i punti fondamentali e smussare le differenze inconciliabili il tutto da realizzare in un governo comune. Ci son molte cose in comune (e anche differenze nette ) compreso un elettorato mosso da sentimenti analoghi (molti ex M5s hanno votato Lega ) etc etc ..e affanculo alla “palude nauseabonda” cioè —->> Forza Italia (destinata ad estinguersi perché specchio di Berlusca che è tramontato definitivamente e non risorgerà più ) + Pd +LeU …tutta robaccia da escludere.

    QUESTO SAREBBE L’IDEALE. Ovviamente non è possibile per ovvi motivi: ci son anche troppe differenze caratteriali inconciliabili. (aggiungo io: secondo me il M5s non è veramente un partito “contro” cioè il solito discorso…e ci son troppi piddini infetti e contagiosi come i lebrosi …..poi la Casaleggio Associati & affini …). QUNDI NON SI PUO FARE.

    Ma sarebbe quella la soluzione ideale…dare un calcio definitivo alla palude una volta per tutte. E insieme far la guerra al vero problema : il sistema UE/euro…(che non si sostanzia in un semplice e banale : uscire dall’Euro….cosa peraltro non semplice…ma in un costruire le barricate con una politica ferma e non sottomessa ai Diktat UE…per poi magari (anche dopo anni ) esser pronti nella contingenza geopolitica di “rottura”…perché il punto di “rottura ” ci sarà …e sarà spontaneo …

  • Ritorno alle urne senza toccare la legge elettorale vigente (forse incostituzionale) sembra improbabile e la legge elettorale sarà la carta di tornasole per misurare una insospettabile passione per la scienza dell’assegnazione delle poltrone.

    Premio di coalizione o al primo partito?
    dilemma dei dilemmi
    (anche per quello servono alleanze).

    PS: Se non erro la logica da direttori d’orchestra è molto diffusa e qualifica un po’ lo spessore politico degli attori politici del momento. Al momento ci sono TRE def in stesura ma è difficile scrollare l’impressione che due di essi siano mera propaganda.

  • Il M5S da nuove elezioni nell’immediato a poco da guadagnare e molto da rischiare.
    Il rischio maggiore è che l’elettorato FI, per il combinato disposto del voto utile e della presa d’atto da parte dell’elettorato azzurro del tramonto definitivo di Berlusconi, si riversi in massa sulla Lega, specie al nord, facendolo diventare un concorrente molto pericoloso per la supremazia partitica.
    Mentre non è affatto detto che avvenga lo stesso fenomeno di transumanza dal voto PD verso il Movimento. Aumenterebbe molto l’astensionismo, quello si.
    Ergo, Gentiloni resterà, e ce lo terremo per parecchio tempo, anche perchè piace al PdR e non dispiace a Berlusconi.
    Questo almeno finchè non si riuscirà a fare una nuova legge elettorale che non sia definibile come l’ennesima porcata: ma ci si riuscirà?

    • Di fronte all’eventualità di una vittoria di salvini immagino che la ‘sinistra’ voterebbe 5 stelle, e anche qualche astenuto. Non penso che continuerebbero ad arroccarsi

      • La ringrazio per l’attenzione.
        Certo i sinistri che hanno resistito finora a votare il PD non vedono di buon occhio la Lega, che è comunque molto più disponibile ad accordi e compromessi di comodo, data la lunga militanza di questo partito nel parlamento (trent’anni!), ma di sicuro odiano il M5S, causa prima di tutti i loro guai (insieme al rottamatore).

  • Ma con la regola dei 2 mandati Luigi di Maio non si potrebbe ripresentare a giugno in caso di nuove elezioni?
    A quel punto il 5 stelle torna ad uno zoccolo duro del 20%.
    Sbaglio?

      • Se cambiano le regole per ricandidare Di Maio davvero tornano al 20%. Immagino Di Maio e Di Battista si scambieranno semplicemente i ruoli, dimostrando la coerenza e il gioco di squadra che tutti gli altri non hanno.

        Mi preoccupa di più il fatto che a quel punto i parlamentari dei 5s finirebbero per essere in gran parte praticamente neoeletti.

  • Quindi si tornerà a votare con questa legge elettorale, a quel punto per il 5s potrebbe non essere fantascienza prendere altri punti dal PD e avvicinarsi al fatidico 40%. Riguardo la lega, se dovesse ulteriormente svuotare il forziere forzista l’idea emergente di un bipolarismo 5s-centrodestra evaporerebbe ancor prima di prendere quota, sostituito da uno 5s-lega, quindi di due partiti populisti con la detronizzazione totale di tutti i vecchi apparati della seconda repubblica. Uno scenario unico in Europa, almeno tra i paesi avanzati, ma on realtà non so se ci sarebbe da stare allegri.

      • Mi scusi Dott. Giannulli, mi spiega perché il 40%, citato da Gianluca, dovrebbe cambiare le cose? Anche durante la campagna elettorale non sono riuscito a trovare la spiegazione. Non c’è il premio di maggioranza nel Rosatellum, perché allora il 40% dovrebbe assegnarla a chi lo raggiunge? Grazie

      • È il motivo per cui vengono pubblicati sondaggi sulle intenzioni di voto in caso di ritorno alle urne senza modificare la legge elettorale (facendo addirittura finta di nulla sulle criticità della stessa).

  • Berlusconi è bollito, molto anziano e screditato (in effetti è incredibile che abbia ancora i milioni di voti che ha). Ma rimane il padrone delle televisioni e di tante altre cose.
    Sicuro che Salvini avrà strada facile a mangiarsi il suo elettorato?

    • Tenerone Dolcissimo

      Ho votato Berlusconi, poi ho votato cinque stelle e a questa tornata ho votato Lega.
      Dalla mia esperienza dovresti comprendere che l’elettorato di Berlusconi tutto è fuorché moderato, come lo si dipinge

  • Seconda domanda.
    Secondo te potrebbe esserci lo spazio per un partito di sinistra?
    Cioè un partito che dica, possiamo governare solo con i 5 stelle, contro i vincoli europei, per una politica sociale etc….

    (lasciamo perdere il tema “reddito di cittadinanza” che tu ritieni una misura di destra, mentre a mio avviso è la prova che M5S sia il partito più a sinistra dello spettro elettorale in Italia… e quindi complica l’analisi)

    • 1, Salvini non avrà vita facile ed il Cavaliere ha già iniziato la danza del serpente, però ha dalla sua l’età e questo il ceto politico di Forza Italia lo sa
      2.lo spazio c’è, e bisogna ricostruire un soggetto di sinistra che riempia il vuoto che si sta formando, dubito però che i 5 stelle (questa edizione dei 5 stelle) saranno quello che tu poensi

    • Il reddito minimo garantito (nome originale del reddito di cittadinanza) è lo strumento che Hayek voleva adottare per ottenere la Katallaxy.

  • Professor Giannuli, ma lei lo esclude totalmente un governo Salvini con l’appoggio esterno del Movimento 5 Stelle, in cambio della presidenza di uno dei due rami del parlamento?

  • Gerardo D'Ambrosio

    Professore mi scusi, ma che fine hanno fatto nel M5S le consultazioni online, gli streaming, la condivisione delle scelte con la base, l’idea di democrazia partecipata?

  • LEGA+Renzi+fuori_usciti_dal_M5S governano per i prossimi 10 anni di fantasioso neo-liberismo. Mattarella ingoierà il rospo, come Salvini che governerà col vento in poppa e Berlusconi sarà in partita piena.

    • l’unico vero , autentico (e subdolo ) neoliberismo che vedo è quello di 5stello. Neoliberismo dei peggiori e all’ennesima potenza. Il problema è capire cosa significhi neoliberismo. E mi pare che i 5 stelle votanti non ne abbiano la minima idea (non si spiega diversamente ). La struttura dell’impostazione del M5s è SQUISITAMENTE NEOLIBERISTA.

  • Il poplo si è espresso. I partiti “populisti” rappresentano in nuce un’ipotesi di bipolarismo politico, sulla tendenza alla scomparsa della sinistra-centro. I partiti che anno perso, anche Forza Italia e l’ossimoro berlusconiano che vagisce, reclamando un potere che non ha più, sostenuto per istinto di conservazione di una specia che ha gli utlimi sussulti, accomuna i perdenti sulla dimostrazione che non è il popolo che conta, ma essere proprietari in qualche modo, comunque protetto, di quel che la democrazia rappresentativa promette e permette, divenuta nel tempo “cosa loro”. E la legge elettorale è all’interno della cornice. Così, o il PD offre il sostegno esterno alla coalizione di centro destra, o, seppur impossibile, Lega (Salvini potrebbe anche valutare che per un autentico populista qual’è, diventare Santo agli occhi del popolo, sommando e sottraendo pesi, alla fine, potrebbe anche ritenere di essere sulla strada autentica del cambiamento) e 5S si decideranno a governare assieme. Altrimenti non resta che un tempo tecnico per riformulare una legge elettorale che offra il premio di maggioranza adeguato per evitare l’attuale ingessamento, e se non riuscisse, si ritornerà alle elezioni. Certo è che 5 Stelle dovrebbero aprirsi alla società civile delle associazioni, dei movimenti, dei cittadini capaci d’introspezione, riflettendo sulla possibilità di un patto di scopo, valutando le consistenze della % di sovranisti/populisti da un lato, e dei cattolisici popolari, dall’altro, occupandosi di pascolare sul popolo delle Diocesi-Parrocchie, attraverso i Vescovi e i tanti rivoli del movimentismo cattolico di matrice democristiana che esistono, ma non uniti. Per questo, consiglerei 5S di aprire le primarie al popolo italiano, in linea con la visione-missione-obiettivo del Movimento. Sintesi di una complessità che ha tanto altro da aggiungere, se fossimo convinti che le convenzioni umane del tipo in cui ci dibattiamo siano un’autentica lotta di classe per la sopravvivenza della specie popolare, dove il centro dell’Universo è l’Europa, nei rapporti con lo Stato di diritto costituzionale, e questa è partita che può essere giocata tra Stati-Nazione che formano ‘Europa attuale.

  • 1) Qualche settimana fa, prima delle elezioni, riflettendo sulla candidatura di Renzi ho pensato che puntasse alla Presidenza del Senato; il personaggio ed i suoi fratelli, mi sono detto, non molleranno facilmente, si stanno preparando al dopo elezioni, gruppi parlamentari inclusi (vedi l’operazione liste elettorali) e cercheranno di guatare da vicino Mattarella, quel pazzariello. Poi, pochi giorni prima delle elezioni leggo un articolo di Bisignani (ex P2, ex P4) su il Tempo: Renzi punta alla presidenza del Senato.

    2) Pochi giorni prima delle elezioni Bannon viene in Italia e loda i 5 Stelle e la Lega: sono forze antisistema ed antieuropee. Evviva. Devono allearsi. Farange, dopo le elezioni dice la stessa cosa. Bannon e’ bannato dagli USA e da Trump? Non proprio; in un post su il sito del Fatto leggo che si e’ silenziosamente ri-avvicinato a Trump. Mi sono domandato: e’ qui per una missione politica parallela a quella economica sui dazi e mettere in difficolta’ l’Unione Europea? Nel frattempo, Bisignani, vedi sopra, rivendica il copyright sul “soggetto politico” Lega- 5Stelle: “L’ho detto prima io, un anno fa”. Nel frattempo Gianfranco Pasquino, con la scusa che Renzi si vuole mettere di traverso, denuncia un’operazione eversiva, avendo in mente, forse, anche l’attacco a Visco ed il fatto che questi sono molto coerenti.

    3) Immagino un’operazione di sistema all’italiana: tutti dentro, per evitare le elezioni a breve o che qualcuno, rimasto fuori, faccia danni. E dunque: Renzi alla Presidenza del Senato per neutralizzarlo, in cambio di un via libera ad un governo Lega- 5 Stelle; appoggio esterno o opposizione gentile di PD e Forza Italia. Nella speranza che non si scateni una tempesta finanziaria (come previsto l’anno scorso da Soros, De Benedetti, e Wolff sul Financial Times) che avrebbe come primo bersaglio l’Italia e poi l’Euro.

    Si comincera’ a capire se sono solo fantasie con le elezioni dei presidenti delle due Camere.

  • “E` auspicabile un governo 5 Stelle-Pd se servisse a spartire le responsabilità di eventuali scelte impopolari che dovessero rendersi necessarie nel corso dell`amministrazione della cosa pubblica”. (MARIO MONTI )

    • Sul Reddito di Cittadinanza i requisiti:
      —>> non aver praticamente nulla manco casa di proprietà (non vorrei sbagliare ma mi pare sia cosi poi vado a ricontrollare )
      —->> non avere risparmi superiori a 5000 euro
      —->> avere un ISEE non superiore ai 6000 euro
      —–>> quindi se uno è ,per esempio, disoccupato e vive in una famiglia con una casa ma con un solo reddito ,che so, del Padre pensionato di 15 000 Euro e si vive di solo quello cioè alla fame…il disoccupato REDDITO NON NE PRENDE.

      Equivale a dire: che per essere fruitori del Reddito di Cittadinanza liberista devi essere o uno zingaro, o un extracomunitario regolare, o un italiano disperato senza nulla..che vive sotto i ponti . Cioè un imbroglio totale: i requisiti per prendere la “paghetta gratis “come molti la definiscono non so se a torto o a ragione , li hanno i primi menzionati .

      Se cio che ho scritto non risponde a verità correggetemi e ditemi ove sbaglio. Se è vero il M5s hanno volutamente inviato un messaggio /esca omettendone la vera natura ed illudendo un sacco di gente . Imbroglioni ?

      • Mi pare siano giusti i primi dati eccetto quello degli immigrati o zingari (è da molto che la ho letta…ed è PERFETTAMENTE E OSCENAMENTE HAYKIANA ..NE HA TUTTE LE CARATTERISTICHE QUASI AL MILLIMITRO…vorrei proprio sapere chi i sono i “geni” che la hanno elaborata …ma mi pare che non sia possibile darla agli stranieri (zingari o immigrati a meno che non abbiano la cittadinanza ) . Per cui parte di quei dati dovrebbero essere errati . Poi magari vado a rivedermela. La ho visionata l’hanno scorso: da inorridire. E la spacciano per “roba bona” e gli italiani ci credono (purtroppo ). Specifico: io sono per un reddito a chi non ha nulla perché è una questione di civiltà …ma con un sottostante di un lavoro (organizzato in un particolar modo e transitorio..e non a nulla a che fare con i vecchi LSU lo specifico ) ma non a quella cosa orrenda che hanno elaborata chiamata Reddito di Cittadinanza (o di Sudditanza…perché è perfettamente funzionale al sistema neoliberista che ci stanno cucendo addosso in Italia e in Europa…cosi elaborata dai 5stalle è perfetta: non per nulla i veri economisti keynesiani hanno definito il m5s : la stampella(conscia e inconscia ) del neoliberismo……..;-)
        Errata, haykiana & funzionale al sistema di lavoro squisitamente liberista, dispendiosa improduttivamente, parassitaria, pericolosa e diseducativa socialmente, dannosa economicamente , e suscettibile anche di fenomeni inflattivi (iniettare denaro nel sistema a milioni di persone senza un sottostante lavorativo ..può anche produrre dell’inflazione ..non necessariamente …ma può concorrere…)

        Anche se ho dei dubbi che parecchi non sappiano cosa sia realmente il neoliberismo (lo deduco anche da certi ragionamenti che fanno alcuni …anche in questo forum ) .

  • Durante la campagna elettorale referendaria del 4 dicembre 2016 il fronte NO ha continuamente e in modo martellante affermato che la riforma istituzionale distruggeva il principio di rappresentatività, principio che è il cuore della democrazia. Del principio di rappresentatività hanno fatto una bandiera dicendo che l’Italia non poteva essere governata da una minoranza oligarchica. Bene, oggi, le stesse persone, tra cui alcuni esimi professoroni universitari, chiedono al PD di entrare nel Governo.
    Tutti nei giorni successivi al voto avete visto sui giornali la cartina dei collegi: una marea blu al Nord e una marea gialla al Sud, qualche rara macchia rossa in Toscana e in Emilia (errore di chi ha scelto il colore ovviamente). Guardando la carta è evidente che un Governo che sia rappresentativo della volontà popolare espressa nelle urne dagli italiani può essere solo un Governo Giallo-Blu. Ben poca rappresentanza avrebbero governi Rosso-Blu oppure Giallo-Rosso che terrebbero fuori dalla gestione politica dell’Italia metà del Paese.
    È il proporzionale bellezza!
    Andando a votare nulla cambierebbe. Sperare in un neobipolarsimo mi pare vano e tra l’altro sarebbe un bello smacco per i proporzionalisti.
    Forse è il caso di occuparsi d’altro. Se è vero come affermato anche in questo blog che il Partito Democratico è soggetto politico di centrodestra, abbiamo che sommando le forze la sinistra ha ottenuto complessivamente il 4,51% dei voti mentre la non sinistra ha il 96,49%. Pensare a M5S come a un partito di sinistra mi pare poco intelligente: destra, sinistra e centro sono per M5S abiti che si indossano per l’occasione e basta, ogni sera uno diverso, in rapida rotazione e successione. Adesso va di moda l’abito di centro, per esempio.

    • No, non è il proporzionale, ma il Rosatellum, un maggioritario travestito da proporzionale.

      Con il proporzioanle puro la composizione del Parlamento sarebbe diversa perchè la legge elettorale influenza il voto (non ci sarebbe il voto utile). La Sinistra sarebbe probabilmente al 20%; il PD sarebbe al 10, Centrodestra e 5 Stelle, gonfiati adesso dal voto utile, sarebbero “sgonfiati”. E ci sarebbero, senza sbarramento e senza collegi uninominali congiunti al proporzioanle (e magari con le preferenze) partiti veri, non oligarchici, rappresentativi, che formerebbero “coalizioni” vere come ai tempi della Prima Repubblica. Soprattutto, le maggioranze parlamentari coinciderebbero con le maggioranze nel Paese.

      Cari signori del maggioritario, cari presidenzialisti, continuate così; evidentemente non vi è bastata la lezione di ciò che è successo dopo il 1993.

  • Prof

    ma sarebbe così impossibile fare un governo con dentro tutti e che avesse un solo mega punto: riforma della costituzione in senso presidenziale (modello francese)?

    Chi sarebbe contrario?

    Non il centrodestra che l’ha sempre proposto.

    Non i 5stelle che avrebbero buone possibilità di far eleggere un presidente 5stelle.

    Forse nemmeno il Pd, che potrebbe rigiocarsi tra qualche anno la carta Renzi (e che comunque a quel punto non sarebbe nemmeno determinante).

    • Perché mai?
      il proporzionale e il parlamentarismo sono la garanzia (democratica) che nessuno di questi farabutti abbia troppo potere in mano ora e sempre.
      Teniamocelo stretto.

    • Io sarei contrario perchè non ho nessuna possibilità di eleggere un Presidente che la pensa come me.
      Ma, a dire il vero, sarei contrario anche se il Presidente fossi io. Che me ne farei di un Potere del genere? Lo userei per eliminarlo, come avrebbe dovuto fare Mitterrand (e non lo fece).
      E si, quando il re sei tu non ti conviene cedere il potere….ma lo strano è che coloro che non sono re ne cerchino uno…….la gente cerca l’oppressione?

  • ACME NEWS
    Una massaia rurale della Germania dell Est, cui stano molto a cuore i suoi interessi, ha indetto una riunione di gabinetto per stabilire cosa più le convenga e cosa debba accadere in più in Italia per favorire i suoi obiettivi. Appena la notizie è arrivata alle orecchie del Belloccio di Lutetia, l’insolito duo dei goumet ha deciso di vedersi ad un ristorante.
    Dalle indiscrezioni del retrobottega è emerso che i commensali hanno intenzione di pasteggiare Italiano. Di entrambi sono noti i gusti: all’incirca ad una piace il pubblico, all’altro il privato.
    Non è dato al momento sapere chi saranno i cuochi e chi i camerieri, però si conosce il nome del ristorante: “Chez Chigi

  • Sono convinto che nella mente di Renzi alberghi l’idea della rivincita elettorale. Il cazzaro ha un gruppo di fedelissimi che non avendo grande capacità politica non può stare molto senza il potere gestito in questi 4 anni. Purtroppo tempo un impasse anche per il fatto che i poteri forti europei non possono consentire al duo Bagnai Borghi di mettere mano alla Fornero e il job act ecc. Però se i due vincitori sapranno vincere le reciproche diffidenze e impossessarsi delle presidenza di Camera e Senato, forse una certa speranza c’è.

    • Infatti non è un caso che i “poteri forti” nazionali ed esteri…si esprimano negativamente sulla Lega inviando carezze al m5s…l’altro giorno non a caso è apparso sul Sole 24 Ore in prima pagina il “messaggio” di Draghi: l’Euro è irreversibile .messaggio inviato a Salvini &affini non certo ai 5s…..esattamente il giorno seguente nella conferenza stampa Salvini ha detto pubblicamente in risposta: di irreversibile c’è solo la morte.. (chiaro chiaro per Draghi o per chi pensa che gli antieuro son ripiegati: stanno per riemergere in tutta Europa al momento opportuno …puo passar tempo ma riemergerà … ) per il semplice motivo che il “problema” lo sentono tutti ,ed ed è fuoco sotto la cenere, da quando Le Pen è stata sconfitta dando l’impressione che il “populismo” e l’antieurismo fosse in battuta d’arresto anzi sconfitto…la nomenklatura UE/euro …lo sa …ed ovvio che remano ove non c’è pericolo: il M5s…che è una loro stampella passata per partito “contro”:cioè fuffa
      L’entusiasmo/fuffa per i 5stalle è esattamente del livello e qualità di un certo entusiasmo per Renzi il rottamatore di qualche anno fa…poi si è visto cosa era e che danni ha fatto: il m5s sarà più o meno lo stesso …

      • Dimenticavo: il tutto salvo dover ricredermi perché i fatti concreti (ma anche le parole ) lo dimostrano: un M5s che si scatena veramente “contro” l’UE/euro……pronto a chiedere venia e perdono umilmente per le parole espresse . E’ quella la lotta prioritaria da fare . Di Maio faccia come Salvini—->>> parole di fuoco e di sfida …(e seguire con i fatti altrimenti è f-u-f-f-a…..l’altro giorno Di Maio ha pure blaterato che si sente un nuovo De Gasperi …..per poco quando lo ho letto .. non saltavo dalla sedia sino a sbattere la capocchia nel soffitto 😉

        aspettiamo i fatti …

  • Un esito possibile potrebbe essere compreso tra la balcanizzazione/divisione lacerante post elettorale del quadro politico, che non consente nessuna maggioranza di governo e un governo, come sarebbe naturale che sia; ovvero un governetto per pochi mesi con conseguente ritorno alle urne.
    Quest’ultima sarebbe la soluzione più gradita ai nostri alleati di … per un paese vassallo, come ci definisce Putin.

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