Il divorzio tesoro-Bankitalia
Vi presento un altro mio allievo, Ivan Giovi neo laureato in Economia. Un ragazzo molto sveglio ed un po’ lavativo, come tutti gli altri, peraltro… Buona lettura! A.G.
Questo articolo sarà il primo di una serie (non preoccupatevi non troppo lunga), per poter approfondire in modo maggiore l’argomento in questione.
Quando si parla della crisi strutturale dell’economia italiana, non si può non citare il tema del divorzio tra Tesoro e Istituto di Emissione (Banca d’Italia), che lungi dall’essere un argomento esclusivamente tecnico, come i loro esecutori vollero far passare, fu un provvedimento che condizionò profondamente la vita economica del nostro paese. Allontanandoci per un attimo dalle propagandistiche parole che in genere si sentono sui mass media o si leggono sui grandi giornali a proposito della situazione italiana, dove principalmente la colpa (del nostro debito pubblico) viene attribuita all’inclinazione tipicamente italica – o forse mediterranea – di spendere in modo irragionevole e non giustificato il soldo pubblico. Questo in passato avrebbe portato inflazione, debito pubblico e clientelarismo.
Senza alcun dubbio, una parte considerevole della spesa pubblica era utilizzata – e lo è ancora – per interessi che trascendevano la reale utilità, ma erano utilizzati per scopi clientelari, favori elettorali o politici, ecc. Non possiamo però fermarci a questa, anche se non sembra, spessa patina superficiale. Se vogliamo andare a fondo della questione dobbiamo interrogarci e svelare nel profondo quello che successe in quegli anni.
Il fatto che andiamo a trattare secondo alcuni potrebbe essere classificato come trafiletto tra le ultime pagine del Sole24Ore, destinato al pubblico di specialisti che conoscono la materia nel profondo, i cosiddetti “tecnici”. Invece non è per niente così. Quando nel 1981, il Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta e il Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi siglarono quello che era in loro potere fare, cioè liberare la Banca d’Italia dall’acquisto dei titoli residuali di debito pubblico italiano, iniziarono nei fatti quella che sarà la “svolta neoliberista” nella politica italiana.
Proprio in quegli anni infatti, l’ideologia e la filosofia neoliberista comincerà a far presa sulla totalità dei paesi cosiddetti industrializzati. Tatcher e Reagen salgono “al potere” nei loro rispettivi paesi, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Di cui si ricorderà la famosa frase “There is no alternative”, pronunciata dalla Prima Ministra Britannica mentre annunciava fragorosi tagli alla spesa pubblica. Qualche anno prima il Nobel a Milton Friedman e a Friedrich von Hayek (ideatori delle teorie neoliberiste). In Italia ad effettuare le prime riforme di stampo neoliberista saranno i Governi retti dal Pentapartito, la storica alleanza tra DC, PSI, PSDI, PRI e PLI. Il pretesto saranno gli shock petroliferi, l’alta inflazione e una rete di intellettuali e tecnici all’interno dei Governi e delle Banche centrali che permetteranno tutto ciò.
È in questo contesto che l’Italia si obbligherà, valutando a posteriori forse stupidamente, a rispettare due vincoli. I vincoli in questione furono uno interno e uno esterno. L’adesione allo SME fu quello esterno, il Sistema Monetario Europeo, un sistema di cambi semi-fissi (regolato da una banca di oscillazione massima tra le varie valute, l’ECU) adottato anche dall’Italia per poter restare nella “carovana” dell’Europa che conta. E quello interno fu appunto il divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia, che fu imposto per ragioni proprie e, in conseguenza dell’adesione allo SME. Per questo i due vincoli sono complementari, ma lo vedremo meglio nelle prossime “puntate”.
Di Ivan Giovi
aldo giannuli, bankitalia, ivan giovi
ilBuonPeppe
Sul fatto che Ciampi e Andreatta “siglarono quello che era in loro potere fare” avrei qualche dubbio.
In una intervista di alcuni anni dopo lo stesso Andreatta parlò di quell’accordo come di una “congiura aperta” e disse che una cosa del genere in Parlamento non sarebbe passata. Questo forse significa che si sarebbe dovuta seguire la via parlamentare, ma non so quali fossero i presupposti normativi che imponevano alla Banca d’Italia l’acquisto dei titoli di stato.
Ivan
Nella stessa intervista Andreatta scrive “I miei consulenti legali mi diedero un parere favorevole sulla mia esclusiva competenza, come ministro del Tesoro, di ridefinire i termini delle disposizioni date alla Banca d’ Italia circa le modalita’ dei suoi interventi sul mercato e il 12 febbraio 1981 scrissi la lettera che avrebbe portato nel luglio dello stesso anno al divorzio”. Quindi in realtà si lui fece quello che era in suo potere fare, visto che allo stesso modo, il “matrimonio” non ebbe una ratifica parlamentare, ma solo all’interno del CICR. Che poi sia un sistema poco democratico e che non avrebbe avuto i numeri in parlamento per passare quello si, è un discorso però differente dalla legalità con cui si mosse il ministro. Ma comunque sarà spiegato in maniera migliore nei prossimi articoli.
Paolo
Fu l’inizio della fine: è là che iniziò il cosiddetto “declino dell’Italia “.Fu una sciagurata decisione per imput straniero per predisporre il terreno ..a cio che poi abbiamo visto in questi ultimi trenta anni.
gabryvennegor
Vorrei porre all’autore questa domanda: la signora Thatcher ha solo annunciato i “fragorosi tagli” alla spesa pubblica (senza effettuarli), oppure, come sembra che l’autore lasci intendere, la Thatcher ha dato seguito a tali annunci?
Perché guardando i dati del FMI dal 1980 al 1990, sembra vera la prima parte della mia domanda.
La spesa pubblica UK in rapporto al PIL infatti è addirittura aumentata dal 1980 al 1985, per poi diminuire nel quinquennio successivo.
In termini assoluti, invece, la spesa pubblica è letteralmente esplosa lungo tutto il decennio.
A meno che l’autore non abbia voluto riferirsi solo a una componente della spesa pubblica, la spesa sociale: quella sì che è stata effettivamente tagliata dalla Thatcher.
I dati sembrano confermare la “tesi” di Riccardo Bellofiore: i primi governi neo-liberisti (Thatcher e Reagan), contrariamente a quello che si crede, non hanno affatto compresso la spesa pubblica nel suo complesso.
Ivan
Si ha dato seguito a tali annunci, infatti la spesa pubblica inglese nei primi anni è aumentata per via dell’aumento delle spese militari (che Milton Friedman considerava essenziali e su tali spese lo Stato non avrebbe mai dovuto risparmiare), successivamente il welfare è stato ampiamente tagliato, riducendo perciò la spesa pubblica, dopo aver stabilizzato le spese militari. Anche se nel complesso al spesa pubblica è aumentata, è la ripartizione di tale spesa ad essere cambiata, non più a favore dei cittadini però.
Paolo
I dati sembrano confermare la “tesi” di Riccardo Bellofiore: i primi governi neo-liberisti (Thatcher e Reagan), contrariamente a quello che si crede, non hanno affatto compresso la spesa pubblica nel suo complesso.(Gabry )
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Ma quella tesi è giusta: non tagliarono affatto la spesa pubblica , tagliarono la spesa sociale e misero in atto la deregulation nei più settori possibili compreso ovviamente e soprattutto il settore finanziario ——>>>gettando le basi per il disastro mondiale attuale.. causa iperfinanziarizzazione dell’economia…poi dopo ripristinarono il sistema della cosiddetta “Banca Universale ” in vigore nel periodo pre 29 …e qualche anno dopo tolsero la famosa legge Glass-Steagall (nel 99 con Clinton …) o leggi equivalenti in tutto l’occidente compresa l’Italia ..introdotta proprio dopo la grande crisi del 29 (mi pare nel 36 ) …Glass-Steagall che funzionò egregiamente: dopodiché…il tutto ha prodotto la crisi del 2008 Lemhan…ed un indebitamento complessivo di circa 54 volte il Pil mondiale (con derivati, e porcherie varie )…la sola Deutche Bank tedesca ha in pancia circa 15 o 20 volte l’intero Pil tedesco di derivati &similari marci…equivale a dire che se scoppia il bubbone ..trascina il mondo intero nell’abisso…gli Stati Uniti son prossimi ad una ennesima potenziale “bolla” …100 milioni di persone vivono in precarietà strutturale , di cui 50 milioni in povertà oserei dire quasi da terzo mondo (parte di questi non riesce a mettere a tavola i tre pasti quotidiani …stanno aumentando in modo esponenziale le richieste dei cosiddetti “Food Stamps ” …)..un americano su tre non puo far fronte ad una spesa improvvisa di 800 dollari…e tutti ricorrono alle carte di credito…con un piccolo problema: non riescono più a rimborsare…(come d’altronde gli universitari che si indebitano per gli studi ma non trovano più lavoro come prima dopo la laura ..) da qui qualche economista sta avvertendo che prima o poi ci sarà un altra bolla. Le basi di tutto questo son state gettate proprio con il sistema Teacher /Reagan..ispirati dalle teorie economiche di Friedman & Hayek non a caso premiati entrambi quasi contemporaneamente agli inizi degli anni settanta..subito dopo dopo l’incepparsi del sistema Keynesiano che funzionò egregiamente per trenta anni (da Bretton Woods sino ai primi anni settanta ) …sistema che si inceppò per , a mio parere, congiunture straordinarie , impreviste da Keynes..non ultima la crisi petrolifera , che porto alla cosiddetta stagflazione..ed fu colta la palla al balzo per liquidare l’odiato (da “loro” ) sistema Keynesiano . In proposito illuminante un documento della se non ricordo male Trilateral Commission …prodotto in quel periodo intitolato “Crisis of Democracy “..elaborato da tre studiosi (Michel Crozier, Samuel P. Huntington, e Joji Watanuki ) ove è chiaro cosa avevano intenzione di fare.
L”odiata ” spesa pubblica keynesiana ( dico io: “salutare ” spesa pubblica se fatta bene al momento opportuno 😉 con Reagan schizzò in alto per via della corsa agli armamenti : una spesa enorme con soldi pubblici…per sfiancare l’Unione Sovietica (e ci riuscirono ). I cosiddetti Neo Liberisti caratterizzati sostanzialmente da un Capitalismo Clientelare (quello che in America viene denominato Crony Capitalism ) non si son MAI messi nessun problema a servirsi di Keynes al contrario (cioè al servizio non del 99% ma dell’1 % della popolazione ) infatti da alcuni economisti gli interventi statali eseguiti dai neoliberisti vengono definiti con sarcasmo ed ironia : il socialismo dell’1 % . Per superare il disastro della Lehaman …fatto da loro…iniettarono nel sistema trilioni e trilioni di dollari tramite Fed…(spesa pubblica ). Ovviamente se ne guardano bene dall’usare lo stesso sistema per il sistema in senso Keynesiano per l’economia reale e per l’welfare: lo definiscono spregiativamente “socialismo”..
Insomma Keynes è valido anche (e soprattutto ) per loro: ma al contrario. Lo ho sempre pensato che i neoliberisti son dei porci . E che il Neoliberismo al pari del Nazifascismo e del Comunismo Reale è la tragedia di questi ultimi 100 anni. In sintesi Reagan e Teacher alla fine non fecero altro che riprendere la visione economica dell’ottocento e dei primi del novecento…cioè quella pre Keynesiana ( l’economia trainata non dalla domanda ma dall’ offerta ) teoria che proprio alcune guerre e il fallimento economico del 1929 dimostrarono essere fallimentari….la situazione attuale lo dimostra ulteriormente.
Ho scritto di getto senza rileggere…(come sempre) se ho scritto a caxxo espositivo chiedo venia . Ho sempre scritto in questo modo: cio che esce esce..ad istinto . Ciau
ps: inutile dire che la stagflazione dei primi anni settanta si poteva correggere senza abbandonare del tutto il sistema keynesiano…con dei correttivi momentanei . Ma non volevano. (Su questi punti ci fu una lotta feroce tra Keyens e Hayek ..a Cambridge nel periodo pre Bretton Woods …Hayek fu sconfitto di brutto e silenziato da Keyens …e Keynes fu sconfitto a Bretton Woods..e ne morì dal dispiacere ma poi di fatto nel dopoguerra fu applicato il suo modello e nel mondo occidentale ci fu uno sviluppo in tutti i sensi che l’umanità non aveva MAI conosciuto prima…con la Stagflazione …i rancorosi neoliberisti in primis Hayek (nutrì un odio profondo per Keynes anche dopo morto ) si ripresero la rivincita…..tragica per noi: secondo se non cambiamo sistema ..in tutto l’occidente..difatto neoliberista…la tragica botta ci sarà. Dimenticavo: il Capitalismo comunque non sta funzionando più già da 30 anni ….l’iperfinanziarizzazione ne è la spia….la finanziarizzazione permette al già mezzo morto capitalismo di poter continuare a funzionare …ma poi crollerà. Non sono esattamente marxista (neanche un po’ ) ma Marx con il senno del poi ..e con tempi un po più lunghi da quelli da lui previsti…AVEVA RAGIONE. By.
Il capitalismo è prossimo alla morte.
Paolo
correzione: non Teacher ma Margaret Thatcher
seneca
Ho abbastanza anni – anche se ero poco più di un ragazzino – da ricordare certe frasi: “da soli non riusciremo, dovrà chiedercelo l’Europa!” Ecco: accontentati!
Certo, tutto si fece col governo del pluripartito, ma la DC non fu sempre tutta d’accordo, ammesso che allora si fosse in grado di prevedere il corso degli eventi e quanto questi avessero strutturato un tale effetto domino maligno. Non bisogna però dimenticare il “buon” Prodi, insieme ad Andreatta e Ciampi. Tutti europeisti convinti e padri della classe al potere oggi. Ma, meglio sarebbe indicarli come “maniaci” che hanno sempre confuso l’Europa con l’europeismo senza se e senza ma. Tuttavia carriera l’hanno fatta, loro.
Valerio
Il ministro non aveva il minimo potere per fare ciò che fece. Figuriamoci il governatore di Bankitalia.
Ivan
In realtà il Ministro aveva il potere di fare ciò, in quanto la competenza in materia era esclusiva del ministro, come allo stesso modo venne attuato il “matrimonio”, all’interno del CICR, allo stesso modo il Ministro poteva recedere senza convocare ne il Governo, ne il Parlamento. Come lui stesso scrisse: “I miei consulenti legali mi diedero un parere favorevole sulla mia esclusiva competenza, come ministro del Tesoro, di ridefinire i termini delle disposizioni date alla Banca d’ Italia circa le modalita’ dei suoi interventi sul mercato e il 12 febbraio 1981 scrissi la lettera che avrebbe portato nel luglio dello stesso anno al divorzio”.
Tenerone Dolcissimo
Bisogna vedere di quale potere si tratta.
Potere di non finanziare i fabbisogni del tesoro? Forse Si.
Potere di difendere la lira e i titoli da attacchi esterni? Ne dubito.
Giovanni Talpone
Bene. Spero anche di venire a sapere chi sono gli azionisti di Bankitalia, perché, e cosa intendano farsene delle azioni.
Aldo S. Giannuli
quante cose vuoi sapere!!!
Paolo
ma per sapere questo …non ci vuol molto: basta digitare nel motore di ricerca “azionisti bankitalia” e ti escono elenchi di vario tipo e genere
ne linko uno preso a caso tra i tanti:
https://hovistocosechevoiumani.wordpress.com/2008/12/02/elenco-degli-azionisti-della-banca-ditalia/
ecco fatto !!!!
Paolo
perché e cosa ci intendono fare …non è necessario chiederlo: lo stesso identico motivo per cui ci si fa partecipi di qualsiasi pacchetto azionario di altra natura . Ne più ne meno. Il motivo della partecipazione privata ad una Banca Centrale Pubblica è ovvio:
La partecipazione da parte di privati al capitale di una Banca Centrale è PRASSI . diffusa nel mondo (succede in Belgio, Giappone, Svizzera e USA, solo per fare alcuni esempi)….. Se la partecipazione privata è prevista ….ESSA DA’ DIRITTO A GODERE DI UN DIVIDENDO ANNUALE .., determinato secondo dei CRITERI definiti nello statuto della banca centrale stessa…
Pare anche… che sia ininfluente la partecipazione azionaria di privati in una Banca Centrale di Ruolo Pubblico e di Controllo….almeno per quanto riguarda la Politica Monetaria almeno cosi dicono diversi economisti tra cui il Bagnai.
http://goofynomics.blogspot.it/2016/05/la-proprieta-della-banca-ditalia.html
Dell’articolo evidenzio:
——>>ovvero che l’evidente cambiamento di politica monetaria, con inasprimento dei tassi di interesse reali, accade, in Italia, in coincidenza con il divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia, mentre il passaggio della Banca d’Italia in mano privata, avvenuto surrettiziamente a metà degli anni ’90 con la privatizzazione del sistema bancario italiano (che ha indirettamente determinato anche la privatizzazione delle banche già pubbliche che detenevano una quota di maggioranza del capitale dell’istituto già di emissione), NON HA DETERMINATO ALCUNA FRATTURA VISIBILE NELL’ATTEGGIAMENTO DELLA POLITICA MONETARIA
——>>>LA PROPRIETA’ DELL’ISTITUTO DI EMISSIONE DI PER SE E’ IRRILEVANTE Mi spiace per i complottisti. D’altra parte, presupporre che il passaggio “in mano privata” avrebbe fatto sfracelli, significa essere così naïf da pensare che, per fare due nomi dell’oggi, Visco e Ghizzoni abbiano visioni radicalmente opposte sulla distribuzione del reddito. Invece no. Visco e Ghizzoni oggi, come, per dire, Ciampi e Ceccatelli allora (nomi presi assolutamente a caso fra i tanti), hanno, legittimamente, visioni largamente coincidenti circa la risoluzione (a loro legittimo vantaggio) del conflitto distributivo.
Non bisogna pensare che con la “privatizzazione” la Banca d’Italia sia passata dal Robin Hood pubblico allo Hood Robin privato
——–>>>Nel momento in cui le nostre élite hanno optato per il divorzio, si sono schierate tutte, toto corde, per il progetto fascista di austerità (sound money, sound finance). Punto. Il resto sono dettagli da dare in pasto ai complottisti per non fargli capire cosa sta succedendo
——>>>Anche questa domanda, secondo me, non è poi così rilevante come può sembrare. Ma almeno porsela ha un suo perché, visto che la “moralizzazione” del sistema che ci si aspettava conseguisse dalla sua “privatizzazione” è risultato in a un rosario di scandali infinito (tutti misteri dolorosi per i risparmiatori e gaudiosi per il management, purtroppo). Quindi, anche se il tema rilevante e prioritario è la recessione e non la malagestione (come ho spiegato), anche se la proprietà privata delle quote non implica necessariamente che il proprietario intervenga nell’operatività dell’organo di vigilanza (eventualmente, le connivenze sono di altro tipo), ora che il sistema si sta sfasciando, elementari norme di decenza imporrebbero di ragionare su questo assetto, che indubbiamente espone al sospetto (più o meno giustificato) di innominabili conflitti di interesse.
——->>>piantatela di piallarmi le gonadi con questa storia che la proprietà della Banca centrale è il problema. È tanto lei il problema quanto voi siete la soluzione: zero.
Parola di Economista …non lo dico io. (E son tantissimi di diversa impostazione che dicono la medesima cosa: che la proprietà è poco rilevante o irrilevante…ho scelto Bagnai perché è tra i più conosciuti…ed è competente a prescindere che si condivida o meno la sua impostazione ideologico/economica )
andrea z.
Col senno di poi si può dire che è stata una decisione suicida che ha consegnato il popolo italiano legato mani e piedi a disposizione dei centri bancari, che da quel momento hanno potuto decidere i tassi dei nostri titoli di debito, che nel giro di poco tempo è schizzato alle stelle.
Nel corso degli anni ne abbiamo viste altre di queste decisioni masochiste, ad esempio quando Ciampi ha dato fondo alle riserve per difendere inutilmente la lira o quando Prodi ci ha spedito nell’euro con un cambio assurdo e così via.
Le assurdità commesse dalla nostra classe dirigente sono state talmente enormi che non si riesce a capire se si è trattato di incapacità o di collusione col nemico.
Di certo questi favori concessi alle grandi banche angloamericane hanno permesso a molti nostri politici e amministratori di compiere brillanti e ben remunerate carriere nelle istituzioni europee e mondiali controllate dall’elite finanziaria, mentre ai cittadini è toccata l’austerity per rimediare ai disastri commessi.
Lorenzo
Più che di incapacità o collusione parlerei di superficialità e indifferenza. Ha preso campo un tipo umano disinteressato a pensare, a guardare al lungo periodo, a problematizzare la realtà circostante; conta solo essere trendy, ottenere tanti likes e riempirsi le tasche di soldi. Chi ci riesca viene ammirato come un figo e un modello da imitare da parte di chi resta al palo.
E’ lo stesso motivo per cui il gregge è stato tranquillamente a guardare lo smantellamento del proprio benessere e solo adesso inizia, con estrema timidezza, ad azzardare un qualche voto di protesta. Il suo dolore è l’unico risultato positivo ottenuto dallo sfacelo liberista, falsa coscienza di un tipo umano degradato e di un’epoca di dissoluzione.
Io
Va tutto bene. Resta solo un dubbio. I soldi dove si prendono? Chi ce li da e a che tassi? Il resto é contorno
Tenerone Dolcissimo
Caro Ivan, sono un po’ deluso dal tuo post, soprattutto perché sei allievo del buon Giannuli, il quale sa bene cosa è la guerra economica.
Gli è che il problema della sottoscrizione di titoli di stato da parte della banca centrale pochissimo ha a che vedere con l’economia.
I titoli dello stato sono soggetti ad attacchi speculativi ben piu’ di quelli privati e per ragioni che sarebbe lungo spiegare (in breve la politica è un’attività sporca e quindi…)
Ne deriva che qualche farabutto potrebbe vendere allo scoperto per ricomprare a prezzo piu’ basso o per alzare i tassi mettendo in crisi il tesoro. Ovviamente se c’è una banca centrale che stampa e compra lo speculatore si rompe le ossa.
Quindi la banca centrale è un pezzo della difesa nazionale ed a dirigerla dovrebbe essere un generale.
Il fatto che il tesoro la abbia esentata da acquistare i propri titoli non l’ha liberata dall’obbligo di intervenire a difesa della lira e dei titoli.
Quanto alla Thatcher non mi sembra che abbia imposto alla BOE di non difendere la sterlina ed i gilts. Ho la brutta impressione che tu sia stato vittima della tua avversione verso la Thatcher. Non e’ stato il liberismo a metterci nello schifo che stiamo vivendo, non foss’altro perché a condurci in tale stato sono stati uomini di sinistra.
Paolo
Sino a quando siamo rimasti con la Lira ..l’approvigionamento monetario avveniva normalmente attraverso l’emissione di Titoli..(Sistema usato in tutto il mondo: sistema dal punto di vista tecnico , assurdo e anacronistico, oltreché criminale — tutti gli economisti lo sanno , ma non lo dicono pur sapendolo perché è un sistema “stranamente accettato ” e non messo in discussione…anche perché l’economista che mette in discussione quel sistema ..penso che venga estromesso…: detto e premesso che io non appartengo a quella categoria chiamata “signoreggisti ” per il semplice motivo che credo che quella teoria sia mezzo errata per non dire errata del tutto, ma al netto di questo, è il sistema di emissione di Titoli da acquistare per approvvigionarsi di risorse monetarie che crea il cosiddetto “debito”…debito che tecnicamente non dovrebbe esistere (lascio qua..l’argomento…ne ho fatto solo un accenno )…”debito” che poi serve a certe generalmente chiamate èlite (al netto del complottismo ) o se volete..un certo “establishment “per ricattare , e strozzare gli Stati ..imponendo le loro condizioni…(è il “finto debito” o il “debito indotto ” tecnicamente non solvibile —a tutti i livelli sia che riguarda Stati, comunita, famiglie , singoli.—…il grimaldello usato, per usare un termine un po obsoleto di origine marxiana , dai “padroni ” per procurarsi “plusvalore” ..in modo molto ma molto più sofisticato e complesso da quello spiegato da Marx nel Capitale (ma sempre di plusvalore si tratta ) …in sintesi è il sistema squisitamente — e tragicamente — di natura neoliberista , strutturato in modo tale da “indebitare sempre”…per poi sul debito tecnicamente non più restituibile “succhiare il sangue ” (è la tecnica del FMI…usata da sempre nei paesi del terzo mondo ..o quella dell’UE nei confronti del Sud Europa in particolare la Grecia ” esempio perfetto” ) ..dicevo..sino a quando eravamo con la Lire..si emettevano Titoli …quelli invenduti venivano acquistati (obbligatoriamente o se volete per una sorta di “convenzione ” tra Tesoro e Banca d’Italia …) a tassi “convenzionali” (quasi una finta un gioco..tu li vendi a me e io te li acquisto con un tasso irrisorio…) bassissimi dopo la sciagurata separazione tra Tesoro e Banca d’Italia…quest’ultima era libera di acquistarli o meno..ed i Titoli invenduti venivano indirizzati nel neoliberista “divino mercato” a tassi altissimi…da qui il letterale raddoppio del Debito Pubblico italiano…da un fisiologico 60 % del 1981 al 120% circa dei primi anni novanta…(poi Soros ci dette una altra bella mazzata con quella famosa speculazione che mise in ginocchio l’Inghilterra prima e l’Italia dopo …con tutto il seguito…fuoriuscita dallo SME …prelievo bancario nottetempo di Amato etc etc….SME che era una prova tecnica di Moneta Unica che fallì totalmente e avrebbe dovuto far riflettere sul futuro euro…;-) . Quindi tolsero il monopolio della moneta ai cosiddetti politici spendaccioni e corrotti misero il tutto in mano al “mercato” e si ottenne l’effetto opposto !!!! si ingrassò il mercato speculativo…nazionale e internazionale 🙂 …effetti : raddoppio del debito pubblico in dieci anni, divenne più conveniente e remunerativo investire nella finanza …ed gli imprenditori in parte abbandonarono l’investimento nella “economia reale”…ed alla fine degli anni ottanta ci ritrovammo con una disoccupazione soprattutto giovanile preoccupante..LA’..E PER QUESTE RAGIONI INIZIO’ IL COSIDETTO DECLINO DI UN ITALIA CHE SINO AI PRIMI ANNI OTTANTA CRESCEVA PER 30 ANNI AD UN RITMO COSTANTE DEL 5 % E PER TUTTI GLI ANNI 80 AD UN RISPETTABILE 3% …MA HA CONTINUATO ANCHE SE IN MISURA MINORE A CRESCERE SINO ALL’INTRODUZIONE DELL’EURO…poi per un certo periodo c’è stata una finta (ma inquietante osservando bene ) stabilità con l’euro…di fatto questa disgraziata moneta stava sotto sotto distruggendo il sistema dal di dentro come un tarlo che corrode il legno dal di dentro senza manifestare segni esteriori …con la crisi del 2008 tutto è esploso…ed il resto è storia recente ben conosciuta da tutti tranne i disgraziati ancora euristi…che non si capisce dove abbiano la testa. L’euro è “di fatto ” una moneta straniera quindi da 15 anni ci approvvigioniamo di tutto il fabbisogno monetario…da una moneta straniera e da una BC esterna…pagando il tutto a tassi altissimi…creando costantemente un Debito Pubblico e Privato (e su questo andrebbe fatto tutto un altro discorso …nell’ 81 con “quel sistema ! virtuoso pre separazione Tesoro /BC eravamo al primo posto come risparmiatori al mondo ..risparmiavamo il 21 % ed un solo stipendio bastava per mandare i figli a scuola , pagare il mutuo , e risparmiare ..con due stipendi si stava addirittura bene..nonostante un inflazione a circa il 20 % !!! …oggi con il “favoloso euro” uno stipendio non basta manco per vivere , siamo sempre dei grandi risparmiatori ma risparmiamo il 6 % …e con uno stipendio non si vive però abbiamo una “virtuosa ” neoliberista inflazione a meno del 2% !!!! quei criminali hanno fatto Bingooo !!!!!
Ci approvigioniamo di moneta dall’Estero (Euro/BCE ) coi divini neoliberisti “mercati” …a tassi strozzini….con tutto cio che ne segue: il debito pubblico passando ad una moneta straniera..è diventato REALMENTE un debito pubblico (prima con la nostra moneta …il debtio contratto con noi stessi ..cioè circa il 70 % non era un vero debito …era solo un numeretto ) , interessi enormi, pericolo di defoult, sfiducia dei “mercati” che ci chiedono tassi alti , etc etc (i disastri che abbiamo visto in questi anni…esemplificati da una disoccupazione al 12% ed una perdita secca della nostra economia del 25 % , cioè come se ci fosse stata una guerra militare di medie dimensioni , e lo scivolamento al 9 posto come economia mondiale…etc etc IL TUTTO è INIZIATO PROPRIO CON LA SEPARAZIONE DEL TESORO /BdI …ad opera dello stesso establishment che oggi ci opprime (LO STESSO ) .
Gira un altra versione (sostenuta qualche mese fa proprio nel forum in questo blog da un interlocutore ) che dice che il raddoppio del debito pubblico è dovuto non alla separazione Tesoro/BdI ma a contingenze esterne, i tassi di interesse statunitensi del tempo etc etc…è una scempiaggine. Ciao
Paolo
perché è stato introdotto il Quantitative Easing ? …e perché il Draghi non lo ha prolungato anche se dimezzato ? perché se semette di acquistare in nostri Titoli….l”italia finisce nell’abisso. Quantitative Easing che permette che l’Italia non crolli…ma non risolve la situazione perché quei soldi non vanno nell’economia reale. E credo sia anche uno strumento non previsto dalle norme Europee ma tollerato perché altrimenti salta immediatamente tutto il sistema Euro (che salterà comunque ) .
Paolo
e perché il Draghi non lo ha prolungato anche se dimezzato ? (Paolo )
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correzione: e perché il Draghi lo ha prolungato anche se dimezzato ???
Paolo
questo post era in risposta al post di IO…ove scrive: Va tutto bene. Resta solo un dubbio. I soldi dove si prendono? Chi ce li da e a che tassi? Il resto é contorno…
Alessandro Pisan
Bravo Ivan 🙂
Non vedo l’ora di leggere i prossimi articoli