Le disavventure della Brigata Kalimera.
C’è una sinistra che non vincerà mai, anzi che merita di perdere, ed è quella che non accetta di chiamare le cose con il loro modo e di riconoscere le sconfitte. Immagino che molti sostenitori di Tsipras, siano passati, in meno di una settimana, dalla più spensierata euforia alla più cupa depressione.
Vincere in modo travolgente un referendum, per poi proporre un accordo, che coincide per il 95% con le condizioni di quello rifiutato, è già cosa difficile da digerire. Ma se poi si va ad una intesa incomparabilmente peggiore, punitiva, tracotante, allora non c’è scampo e ci si arrocca nel delirio.
Sul web infuria una battaglia fra i delusi di Tsipras ed i fanatici ad oltranza della Brigata Kalimera, che non si rassegnano e invocano la “vittoria morale”. Fra i primi c’è chi accusa Tsipras di tradimento, di aver giocato sporco sin dall’inizio, di essere un agente della Bce che ha raggirato il popolo con un falso referendum e questa è l’ala più genuinamente di sinistra, quelli che ci hanno creduto e si sentono traditi. Mentre la Brigata Kalimera (i neo socialdemocratici di Sel, Rifondazione, Altra Europa e moderati vari e travestiti, che giocano a fare i radicali) difende Tsipras, producendosi in spericolate arrampicate sugli specchi insaponati: c’è chi lo dipinge come un diabolico Machiavelli, che alla fine otterrà la riduzione del debito, chi esalta le sostanziose migliorie strappate (quali?), chi, con doppio salto mortale carpiato, tenta di dimostrare che il referendum voleva la permanenza nell’Euro e questo è stato ottenuto. C’è chi, contro ogni evidenza continua a sperare in un “piano B” che porterà alla vittoria e mi ricorda quelli che, sino al maggio del 1945, continuarono a sperare nelle armi segrete della Germania che avrebbero rovesciato le sorti del conflitto. Con una differenza, però, che gli invasati nazifascisti, almeno, combatterono sino all’ultimo (spesso lasciandoci la pelle), questi si limitano a fare il tifo: non sono stati capaci di promuovere una conferenza delle opposizioni europee per una campagna di difesa della Grecia, ma che dico? Non sono stati capaci di organizzare neanche una manifestazione di appoggio, ma adesso mostrano tutto il loro vigore militante. Almeno avessero il pudore di stare zitti.
Sul Web se ne leggono di tutti i colori e confesso di essere molto divertito.
Alcuni superano in zelo tsipriota lo stesso Tsipras, che, già prima del rifiuto della Commissione, ha dichiarato che le proposte di accordo avanzate erano “lontane dalle promesse della campagna elettorale”.
Poi la riduzione del debito non è stata concessa (e i tedeschi dichiarano che non esiste questa possibilità) ma alcuni tsiprioti a oltranza, ne parlano come se fosse cosa fatta.
Anche la rottura in Siryza che coinvolge anche il ministro “dimissionato” (come, una volta si diceva che uno “era stato suicidato”) Varufakis, non li fa recedere di un millimetro anche se, sino a pochi giorni fa era il vice-idolo della Brigata Kalimera.
Neppure le condizioni catastrofiche dell’accordo raggiunto (di fatto la confisca dei beni di Stato, il commissariamento della Troika, i licenziamenti collettivi, ecc.) valgono a scalfire la fede nel grande leader Alexis.
Personalmente non credo che Tsipras sia un traditore venduto: perché tutta la vicenda si sarebbe consumata in meno di cinque mesi, che hanno messo a dura prova la credibilità della Ue avendo riflessi di borsa negativi. Né si capirebbe la posizione di chi, come il Fmi, punta apertamente a far cadere il governo di Siryza o le continue giravolte di Tsipras, come quella (spettacolare) di chiedere un incontro per riaprire i negoziati e presentarsi senza l’ombra di una proposta, che poi viene fatta all’indomani e per dire che andavano bene le condizioni di dieci giorni prima. Sapete dirmi che logica ha tutto questo?
Infine, questo presupporrebbe la complicità di Varoufakis ed allora non si spiegherebbe il suo dissenso attuale, a meno di non pensare che il solo Tsipras abbia ordito tutto da solo, ingannando anche quell’altro genio del suo ministro. Ma queste sono le cose di cui può essere capace un Talleyrand, un Valentino Borgia, un Richelieu, un Metternich e non mi pare che siamo a questi livelli. E’ una cosa troppo intelligente per uno come lui che è solo un simpatico giovanotto, che tiene sfitto l’ultimo piano.
Dunque, la leggenda del complotto mi pare che possiamo lasciarla perdere: i nostri personaggi sono troppo piccoli per vestire i panni dei grandi congiurati. E mi pare evidente che non si possa sostenere decentemente che, dietro questa calata di braghe con accompagnamento musicale, ci sia chissà quale mefistofelica astuzia che otterrà chissà cosa chissà quando. Parliamo ad esempio del taglio del debito: anche se fosse ottenuto, resterebbero da trovare le risorse per rilanciare gli investimenti e riassorbire l’occupazione e, per di più in una situazione in cui l’appartenenza all’area euro sarebbe un ostacolo formidabile alle esportazioni (ne riparleremo). Per cui anche se il taglio fosse mai concesso saremmo ancora “sotto la tenda di ossigeno”.
Tsipras non ha alcun piano coperto: non c’è un pensiero recondito perché l’uomo, proprio, non pensa. E non considera che con i suoi accordi, entro uno o due anni (sempre che lui ci sia ancora) starà di nuovo affrontando una nuova emergenza perché il debito si riprodurrà fatalmente per via degli interessi.
La verità che i suoi sostenitori non riescono ad accettare è che Tsipras è un incapace. E si infuriano se glielo fai notare, perché questa è anche la loro misura: i neo socialdemocratici che non sanno immaginare nulla di diverso dall’esistente.
Se la sinistra vuol avere speranza di vincere, deve pensare a ribaltare l’esistente, non a sdraiarcisi sopra, e questo chiede coraggio, capacità progettuale, rigore analitico, onestà intellettuale, determinazione, chiarezza strategica ed abilità tattica. Tutte qualità che mancano a questi quattro pellegrini della Brigata Kalimera che sono i primi da togliere davanti se vogliamo costruire una sinistra all’altezza dei tempi.
Aldo Giannuli
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Gaz
Tsipras capolista a Monte Athos
Lorenzo
La cosa più bella è che Tsipras si è vantato di aver raggiunto il suo obiettivo principale: “la Grecia è rimasta in Europa”! Allora perché criticare Samaras?! Se avesse un minimo di dignità si sarebbe dimesso, ma leggo sui giornali tedeschi che probabilmente i partiti di regime ne chiederanno comunque le dimissioni per votare l’accordo-capitolazione.
Però, caro Giannulli, mi faccia il piacere di non usare la parola socialdemocratici per designare la brigata Kalimera. Checché se ne pensi la socialdemocrazia è stata un grande movimento storico. Questi sono gli omologhi di Tsipras. E badi bene, la quasi totalità della (cosiddetta) ‘sinistra’ europea, specie nei suoi strati dirigenziali, si situa esattamente a quel livello.
Aldo Giannuli
infatti non lo choiamo socialdemocratici ma “neo socialdemocratici” fa una importante differenza
mirko g. s.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/13/grecia-varoufakis-contro-tsipras-avevo-un-piano-ma-lui-ha-ceduto-ai-creditori/1870529/?fb_ref=Default
Ma chi le avrebbe comprate le cambiali?
Aldo Giannuli
nessuno, infatti avevo scritto che era una fesseria
Que se vayan
Ora che sono sulla via del que se vayan pure Tsipras e co…
Una domanda a te.
Quindi come si esce dall’euro?
Con una svalutazione annunciata con un anno di anticipo?
La cosa si regge?
Oppure è possibile farlo in un quarto d’ora?
Aldo Giannuli
no non si fa in un quarto d’ra o è un disastro.
Ma ci sono due diversi modi di uscire: per rottura e di colpo e ci facciamo male tutti quanti, sia chi esce che chi resta
o coin una uscita concotrdate e controllata e possiamo pensare di uscirne solo con qualche osso rotto e non di più
Que se vayan
Scenario:
Quando Le Pen vincerà le elezioni Schauble finalmente realizzerà l’euro del Nord.
Contrapposti nazionalisti che si alleano tatticamente per fare fuori l’Europa. Se andrà così era meglio la rottura disordinata.
leopoldo
l’uscita ancora non si vede ma
qui Pellegrini spiega come stanno messe le bocce della partita per la grecia , l’italia, la germania, ecc….
Leonardo
Non capisco bene l’osservazione.
Il punto di introdurre una moneta non ufficiale alternativa, di tagliare il valore dei bond del 2012 e di prendere il controllo della banca centrale greca avrebbero avuto lo scopo di mostrare che il Paese si stava preparando ad una possibile uscita dall’Euro e quindi instillare incertezza durante i successivi negoziati, almeno in coloro che, nella EU, erano interessati a non lasciar andare la Grecia.
Ovvio che non sarebbe servito a niente nel caso avesse prevalso la linea Schauble di cacciare il Paese. Altrettanto ovvio che alla fine il bluff sarebbe stato svelato qualora il conflitto si fosse inasprito e il governo greco non avesse avuto la volontà di andare fino in fondo. Ma penso che sarebbe stato comunque preferibile rispetto al mostrarsi vulnerabili come ha fatto Tsipras, svelando il bluff anzitempo.
cinico senese
Caro prof è per questo che dico che il partito che voglion fare i mammut come Cofferati Landini Fassina Boldrina etc è aria fritta: basta un tweet per giudicare un progetto politico: Fassina dice in 1 tweet: non è colpa di Tsipras, ma della Merkel. Ecco, da uno che dice ste cose, cosa puoi aspettarti? una cadrega per lui 🙂
Seriamente: più vengono fuori dettagli dell’accordo dell’incaprettamento, e più mi convinco che non è una questione politica, ma di psichiatria: Tsipras non è capace di intendere e volere. Anche chi lo sostiene ancora oggi ha questo problema: come se fossimo in guerra, vieni sconfitto messo in catene in ginocchio davanti al vincitore e dici che hai vinto. Servono le goccine! 😉
Pierluigi
Caro Aldo,
non si infierisce così sulla fragile psiche dei kalimeri, tanto più se ci avevi sperato anche tu.
Forza Tsipras! (però, dopo non fare errori) 24 gennaio 2015
Ristrutturare il debito, sostenere Tsipras. 10 febbraio 2015
E poi, oltre ai poveri neosocialdemocratici ricordati ogni tanto di citare tra i kalimeri anche Grillo, Salvini e la Santanchè
Che, se no, si potrebbe pensare ad un uso strumentale dello psicodramma greco, ad una forma di propaganda negativa funzionale a denigrare una parte politica in competizione con il M5S.
Gimo
Caro Algido, con il rischio di fare la figura del fesso, avanzo una diversa lettura. La Germania si trova a vivere un’Europa che non può garantire una sua crescita al rate finora avuto per oggettiva limitata domanda di importazione dei paesi membri. I BRICS sono un mercato incredibilmente più allettante e prospero. Ma esiste un ostacolo geopolitico insormontabile: la NATO. Sappiamo bene quanto Obama abbia brigato per tenere la Grecia dentro usando i suoi vassalli come portavoce in seno ai vari consigli europei. E sappiamo anche bene quanto gli USA temano che la Germania e la Russia capiscano quale enorme capacità egemonica avrebbero mettendo insieme il know how dell’una e le risorse dell’altra. Ora: io davvero non credo che questa situazione sia frutto di insipienza da parte greca e spirito vendicativo da parte germanica. Per una serie di motivi oggettivi e sensazioni soggettivi che ora sarebbe lungo esporre. Pongo allora la questione che mi ronza in testa. Può darsi che la Germania stia tentando di forzare la mano per ottenere una degenerazione (anche violenta) dell’equilibrio interno europeo usando la Grecia come ariete per sfondare le porte che la tengono confinata in Europa? Ovvero: non ci è dato sapere se e a quale punto siano i rapporti di Tsipras con Putin. Potrebbero essere saltati come dici tu o essere quiescenti in attesa di sviluppi. Mettiamo che disordini interni facciano cadere Tsipras e la “regola europea” che incarna aprendo la via a qualunque soluzione che garantisca la sopravvivenza immediata (che l’accordo NON garantisce, guarda caso). Si creerebbero magari le condizioni propizie per iniziare a lavorare al gasdotto russo e al porto commerciale cinese nel pireo. Ovvero avvicinare il mercato BRICS alla Germania senza che questa risulti direttamente responsabile dell’avvicinamento. Ma a quel punto potrebbe valutare come e se tentare un approccio. Insomma la Germania sta giocando sopra il tavolo europeo con gli USA e sotto il tavolo con i BRICS? attendo lumi. Grazie.
Leopoldotosi Tosi
guarda che secondo varoufakis, nell’articolo segnalato ieri, la Grecia è una pedina nello scontro interno all’europa tra francia e germania ed è una posizione credibile dato che è l’opinione di uno dei giocatori in campo. Credo che le assurdità espresse da tsipras vadano contestualizzate lì.
Aldo Giannuli
plausibilissimo
benito
l’ipotesi fatta da Gimo e’ interessante, sicuramente la Germania avrebbe un enorme interesse a stabilire un legame speciale con i BRICS e specialmente con la Russia (di cui e’ gia’ primo partner commerciale) mollando la NATO. Ma personalmente credo che per quanto i tedeschi siano sempre stati dei formidabili ed efficientissimi organizzatori, sul piano politico e diplomatico sono tuttora delle mezze calzette, e questo spiega come abbiano perso ben due guerre mondiali nonostante la loro temibilissima macchina bellica. E spiega anche il loro atteggiamento nei confronti della crisi Ucraina, ovvero un colpo alla botte e uno al cerchio cercando di trarre qualche vantaggio di qua e qualche vantaggio di la’. In altre parole nessuna strategia, ma solo una serie di tatticismi volti al tornaconto del momento.
Questo e’ il mio personale pensiero, ma soprattutto sono convinto che personaggi come la Merkel (ma anche Holland, Cameron etc…) non vanno assolutamente sopravvalutati, anche se noi italiani a piu’ riprese ci siamo dovuti vergognare del buffone Berlusconi, questi leader europei non sono da meno in quanto a cretinaggine, hanno solo un apparenza piu’ seria, e come tali sono incapaci di qualunque strategia, eseguono solo il dettato di quegli oligarchi che gli hanno finanziato la campagna elettorale
Per questo insisto a credere che non ci sia nessuna strategia.
Gimo
Grazie per le risposte. Leggo però ora una dichiarazione della Lagarde secondo cui o l’UE (leggi Merkel) accorda un haircut o il FMI si chiama fuori. Le motivazioni addotte sono in punto di regolamento. Cosa risibile per un organismo che è elemento politico attivo e che ha fatto spesso strame di norme e codici. E questo lo dice da Washington. A me, molto modestamente, pare che questa palese provocazione avvalori la mia ipotesi. Schauble vuole la Grecia fuori per disordini o consunzione. Obama dentro a tutti i costi. La cosa inizia a venire alla luce.
Aldo Giannuli
direi che è il Washington DISSENSUS
benito
“… La cosa inizia a venire alla luce.”
puo’ darsi che l’ipotesi sia giusta, lo vedremo in seguito se quella della Lagarde e’ stata una dichiarazione estemporanea qualsiasi, o se davvero c’e’ sotto la volonta americana di tenere unita lUE per tenere al guinzaglio la germania. La mia impressione e’ che neanche gli americani hanno le idee chiare su cosa realmente vogliono fare.
Andrea T
Ma vogliamo parlare del fatto che – come chiarito da Varufakis – il motivo per cui Tsipras si è dovuto appecoronare è il fatto che l’unica via praticabile per l’attuazione del referendum era PREPARARE l’uscita (o l’espulsione) dall’euro in tempi rapidi. E attenzione – lo voglio sottolineare – non sto parlando dell’uscita (per me auspicabile, soprattutto per un paese come l’Italia che ha ancora una struttura produttiva di tutto rispetto) ma della preparazione per la mera eventualità.
E qui veniamo al punto che mi preme evidenziare (e secondo me non adeguatamente trattato dal Prof.): questa sinistra è succube e perdente perché, nel suo essere dogmatica, ignorante e gregaria, è tremendamente prevedibile e manipolabile.
L’euro è un dogma che non può essere messo in discussione da questi pagliacci. Anche qualora a qualcuno di questi deficienti venisse il dubbio, è sufficiente un minimo di spicciola psicologia inversa, per farglielo passare. Basta che Schäuble (cui si può rimproverare tutto tranne di non essere un negoziatore diabolico) dica: “vogliamo la Grecia fuori dall’euro” per attivare lo spirito del gregge: se Schäuble minaccia Grexit, allora Grexit brutto e euro buono.
Non è un’esagerazione. Questi coglioni ragionano proprio così! Volete la dimostrazione? Leggete quel fallito di Ferrero sul suo blog sul fattoquotidiano. Agghiacciante!
Gaz
Dove ci porteranno gli zaraffi anseatici e i cozzari greci (riferimento non a personaggi naif, ma a politiche tali)?
andrea
a volera vedere in modo umanamente degradato,mi verrebbe da pensare che tsipras,voglia delegare la responsabilità dell’uscita dall’euro al parlamento per salvarsi la faccia,varufakis,vuole salvare la faccia facendo quello che non vuole accettare gli accordi fatti con l’unione europea.O forse i due hanno,trovato un bizzarro modo di dividersi per mantenere le redini del governo,a prescindere dalla strada che verrà presa,se il parlamento dovesse accetare questi accordi tsipras continuerebbe a governare,se in parlamento non passa la linea di tsipras,magari riescono ad ottenere una nuova maggioranza con varufakis,ed evitare quindi le elezioni anticipate.
ilBuonPeppe
Da quando è stato eletto a gennaio, ho detto che era un bugiardo perché prometteva cose che sapeva di non poter mantenere.
Mi sa che sono stato ottimista. Per essere un bugiardo bisogna sapere quel che si dice.
Alla luce dei fatti concordo con te: è solo un ignorante incapace. Ed è peggio.
Piergiuseppe
Quando Tsipras ha presentato la sua proposta fotocopia di quella della Commissione ho letto commenti della brigata kalimera secondo i quali la proposta di Tsipras era “meno recessiva”. Con una battuta ho commentato che “meno recessiva” mi sembrava l’equivalente de “l’abbiamo non vinto” di bersaniana memoria. Ora invece siamo veramente al livello di delirio di Hitler nel bunker, ci manca solo che inizino a muovere armate immaginarie su una mappa.
Lorenzo Palumbo
Sul blog di Civati si legge che “il miglior commento a questo ore è tedesco ed è del 2012”. Qui il link: http://www.corriere.it/esteri/12_maggio_26/fischer-germania-europa_7dd3b360-a6f2-11e1-84cc-01e2a07cd5bc.shtml
Prof. Giannuli, anch’io guardo con attenzione al progetto “Possibile”, però quando leggo certe cose mi cadono le braccia. Non che non apprezzi lo sforzo di chi, tutto sommato, accoglie delle istanze corrette (vedi europeizzazione del debito ed altro), ma effettivamente non si avverte né l’asprezza, né il rigore progettuale, né l’onestà intellettuale (e tutti gli annessi e connessi) di chi vuole porsi come alternativa maggioritaria per “rovesciare” il paradigma attuale. Sono tutti fermi a “L’altra Europa con Tsipras…e Schauble!”
Nell’articolo si esterna persino ammirazione al Governo Monti, che “ha lavorato bene”. O ancora che l’euro è da difendere ad ogni costo, perché “è un progetto politico”, “il vettore per l’integrazione politica”. Non aggiungo altro.
A Civati non sfiora minimamente l’idea che Tsipras abbia agito in modo pedestre, almeno da dopo il referendum. Infatti lo giustifica, sostenendo che a mancare sono stati tutti gli altri leader socialdemocratici, a partire da Schultz. Ora, assodato che di “social” quei leader conservano solo la memoria storica, la domanda è: ma perché vuoi prendere a modello Tsipras? Ammetti che è stato un bluff, e riparti più convinto di prima. E’ incredibile la vocazione a perdere di certi soggetti.
Professore provi a scrivergli lei. Civati è una ragazzo intelligente…
Saluti
Moravagine
Egregio professore, fa bene a sottolineare che la catastrofica sconfitta di Tsipras si ripercuoterà sull’intera “sinistra” europea, che, nelle sue varie propaggini, continua a cianciare di “altra europa”, “non vogliamo uscire dall’euro” ecc.
Personalmente, sono in preda allo scoramento. Finirà che, fra post e neosocialdemocratici, si dovrà sostenere la Le Pen, sperando che non sia anche lei chiacchiere e distintivo; o forse forse l’aveva vista lunga il KKE, che è rimasto, pur nella sua autoghettizzazione, perfettamente coerente. Saluti, Moravagine.
Riccardo
Ammetto la mia crassa ignoranza in fatti di politica. Riconosco che in questa complessa materia non ho alcuna competenza. Tuttavia anche io non mi capacito di un comportamento così strano tsipras. Sembra che alla fine abbia avuto paura. E in questo non può certo dirsi diverso o peggiore di tutti i politici di oggi.
Gherardo Maffeif
Professore una precisazione storica a proposito degli invasati nazifascisti s’impone. Guardi che come affermò Mussolini nel suo ultimo discorso pubblico al Lirico di Milano; non si trattava di armi segrete, ma di armi nuove. Che non fossero “segrete” ma nuove, lo sapevano bene i londinesi, che quotidianamente ne ricevevano una razione sul loro capo. Mi riferisco ai gioielli del padre della missilistica moderna Wener Von Braun, le famose V 2. Poi sempre per rimanere in tema storico ricordo che i greci attuali hanno pochissimo in comune con i greci antichi,Tsipras certamente non ha nulla a che spartire con il grande legislatore Licurgo di Sparta. Rammentate la famosa rupe Tarpea?I greci moderni sono un detrito razziale di turchi,bosniaci. Sono simili ai meridionali della nostra disgraziata penisola; ove prevale la tipica mentalità levantina del “chiagni e fotti”. In conclusione devo riconoscere però che i greci hanno un movimento anarchico che fa da modello agli altri membri della setta anarchica europea e questo fin dai tempi dei colonnelli greci. Gli anarchici nostrani sono dei loro scolaretti diligenti, uno dei leader italiani è stato per anni latitante in Grecia e nonostante la non più verde età ( avrà oggi se vivo circa ottanta anni)ai bei tempi non esitava a saltare il l bancone e rapinare le banche di Atene.Poi sarà utile ricordare la zia del “martire” del G8 di Genova, esplosa con la bomba che stava depositando presso l’ambasciata USA nella capitale greca. Esplosivo procurato dai confratelli spagnoli, che passava regolarmente per Milano e finiva ad Atene.Infine ricordo che anche Tsipras ha tentato di mettere a ferro e fuoco Genova durante il G 8 , ma fu bloccato alla frontiera e rispedito in Grecia.Un grande statista,leader e modello anche per tutti gli oltranzisti sinistroidi italioti.
Herr Lampe
Chissà a quale detrIto razziale appartiene chi riesce a scrivere certa roba.
benito
a proposito di “detriti razziali”, il mito della razza pura e’ cosa da trogloditi e mentecatti, ed e’ stato inventato da gente con forti complessi d’inferiorita’. La realta’ e’ che i cromosomi migliorano con gli incroci delle razze e le civilta progrediscono dall’incontro di culture diverse.
Aldo Giannuli
sottoscrivo
Gherardo Maffei
I greci attuali non hanno nulla in comune con i trecento eroi delle Termopili, con Achile e Patroclo e la grande cultura ellenica dei Dori lasciataci in eredità, sicuramente nulla con Licurgo e Sparta. Sono un detrito razziale di turcomanni, bosniaci e i risultati si vedono. Sono entrati nell’euro falsando i bilanci, sono degli imbroglioni che vivono da parassiti di turismo, evadano le tasse sistematicamente e non solo i piccoli contribuenti ma anche i ricchi armatori perché il sistema glielo permette, mandano in pensione i pseudo lavoratori in maggioranza dipendenti statali a cinquanta anni, per non parlare di nepotismo, corruzione,criminalità. E’ una tragica realtà che ricorda molto il nostro meridione, hanno infatti un PIL pro capite che ricorda quello della Calabria.Cosa hanno da spartire costoro con le popolazione mitteleuropee e per quale ragione devono continuamente battere cassa per pagare stipendi e pensioni anche con i soldi nostri?E’ tempo che entrino nell’area geopolitica ed economica del sud dell’Europa, comprendente anche la Turchia, con una moneta propria che rispecchi la loro realtà economica che non è certo quella del nord Europa. Questo discorso vale anche per il nostro meridione. Rammento che la Val Padana era una realtà economica tra le più ricche del mondo, ora grazie ai “greci” di casa nostra, stiamo scivolando sempre più in basso. Una soluzione? Suggerisco di fare come hanno fatto i croati dopo la morte di Tito; ne varrà la pena.I croati sono entrati in Europa a pieno titolo dopo essersi liberati dei loro “greci” e non rimpiangono di certo Tito e la ex Jugoslavia socialista.
Herr Lampe
A proposito di cultura, la rupe Tarpea sta a Roma (e Achille vorrebbe due “L”).
Sarà un problema razziale anche l’ignoranza?
Gherardo Maffei
Benito, puoi cambiare idea, puoi cambiare nazionalità, puoi cambiare religione, infine puoi cambiare perfino sesso basta andare a Casablanca, ma non puoi cambiare razza; se nasci cannibale congolese non puoi trasformarti in caucasico.Le razze esistono sono un dato biologico, scientifico, il tuo è solo un pregiudizio ideologico.
benito
caro Maffei, il tuo intervento e’ da incorniciare perche’ non capita tutti i giorni di
leggere un tale concentrato di luoghi comuni e sciocchezze di bassa lega, non c’e’ una sola cosa vera o sensata in quello che hai detto, complimenti perche’ infondo anche questo e’ un record!
Marco
che tristezza, da parte di uno studioso intelligente, dei commenti talmente insulsi e volgari. poi sputare su tsipras e su qualsiasi cosa tenti di muoversi a sinistra definendolo neo-socialdemocratico da parte di chi ha individuato nel movimento proprietà di due miliardari e associato nel parlamento europeo all’ukip… a Roma si dice “il bue che dice cornuto all’asino”
Aldo Giannuli
caro marco quella è neo socialdemocrazia ed anche di catrtiva qualità, convinciti
Herr Lampe
A me non pare si sia sputato, ma dato un giudizio fortemente critico su una Caporetto (che avrà pure le sue alte ragioni geopolitiche) che, per come si è prodotta, è umiliante e grottesca se non tragica.
Herr Lampe
Ultimo commento poi mi taccio.
Gentile professore, ho una domanda: è sensato un parallelo storico tra Tsipras e Serrati?
In entrambi i casi mi pare si sia posto il problema della contraddizione tra un programma formalmente radicale (nonostante l’ambiguità su austerità e euro) e una sostanziale impreparazione quando il gioco si è fatto serio.
Aldo Giannuli
sotto il profilo che Lei indica si, c’è una effettiuva somiglianza, poi Serrati è un personaggio storico e Tsipras è un piccolo imbonitore da fiera
piero
Tsipras sarà anche un incapace, non lo nego. Ma l’alternativa è Alba Dorata. Quando saranno loro a vincere le elezioni in Grecia l’UE si troverà con una controparte altrettanto incapace, ma che probabilmente sarà – inizialmente – comoda anche per la Trojka. E li lasceranno fare. E po ci ritroveremo nel giro di dieci anni con nazisti dappertutto, esattamente come negli anni ’30
Aldo Giannuli
e se questo incapace fa un governo di unità nazionale con Nd e Pasok non credi che le azioni di Alba Dorata andranno alle stelle?
Leonilde
E chi ci mettiamo? E parlo anche dell’Italia ….
giovanni
quello che fa schifo dei neosocialdemocratici è la malafede spudorata. Quella che per negare l’evidenza arriva al ridicolo di censurare un articolo chiesto su PROPRIA commissione, perchè osa dire che, in queste condizioni, dire più Europa è liberista (e quindi contro i lavoratori), violando il sacro tabù dell’internazionalismo a prescindere. Parlo del Manifesto e del bellissimo articolo di Cesaratto, che grazie alla loro idiota censura è stato letto sul web da un numero di lettori dieci volte maggiore di quello dei censuratori.
http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2015/07/post-su-asimmetrie.html
Gherardo Maffei
Alba Dorata viene costantemente e a sproposito citata; i sinistri italioti ed europei, possono dormire sonni tranquilli, la classe politica dirigente del movimento è ristretta in galera. Due giovani attivisti sono stati abbattuti a colpi di pistola per strada dagli adepti della setta anarchica ellenica, che nel vecchio continente, è un faro e un modello a cui si ispirano gli altri confratelli di fede. Tale efferato duplice omicidio ricorda lo stile di Acca Larentia, avvenuto nella cloaca romana negli anni di piombo ; con lo stesso risultato che gli assassini restano impuniti, d’altro canto si sa che uccidere i fascisti non è reato.Tsipras l’idolo fasullo di tutti i sinistrati europei si è dimostrato per quello che vale: un mancato teppista bloccato alla frontiera e rispedito in Grecia, ai bei tempi del G 8 di Genova, che ebbe tra i martiri il giovane Carlo Giuliani, nipote d i un’altra martire esplosa assieme alla bomba che stava collocando nei pressi dell’ambasciata USA di Atene.Il sangue non è acqua. Ma su tutto ciò un assordante silenzio è sceso, meglio evocare come nei peggiori incubi notturni Alba Dorata.