Diritto di manifestare: un appello al Pres. della Camera Fico
Non ce ne stiamo accorgendo, ma è in corso un serio logoramento degli spazi di democrazia nel nostro paese. Vi spiego perchè.
Non ce ne stiamo accorgendo, ma è in corso un serio logoramento degli spazi di democrazia nel nostro paese. Vi spiego perchè.
Gaz
A che servono los Pappalardos?
Con questi che abbiamo non si va da nessuna parte. E’ proprio quel che desiderano Berlino e Parigi, e che Roma accetta supinamente.
Altrove ho scritto della creazione di 2,5 mln di posti di lavoro in un sol mese negli USA.
La creazione in Italia di 1 mln di posti di lavori in un anno è alla tranquilla portata del Governo, se solo lo volesse.
Invece avremo recessione, disoccupazione, aumento del debito, aumento delle tasse, perdita di competitività, tagli sui servizi pubblici, svalutazione del lavoro, deflazione e impoverimento diffuso, grazie ai piani mirabolanti finanziati dai milioni di euro fantasma, generosamente elargiti dall’UE, che arriveranno il mese del poi e il giorno del forse, su settori non vitali per l’Italia.
Francia e Germania cresceranno grazie alla massiccia immissione di capitali nel sistema produttivo franco-tedesco.
A Berlino continueranno a discutere, mentre l’Italia sarà divorata dall’austerità imposta dai nostri amichi, pur di legare l’Italia all’euro.
Il malessere sociale è più che prevedibile. Berlino e Parigi lo sanno.
Allora, come altre volte, giocano d’anticipo. L’inazione del Governo Conte II va consolidata, in vista delle proteste d’autunno. Niente di più facile che allargare la base del Governo.
Los Pappalardos servono a mettere un po’ di pepe sulla coda dei più puri e duri dei 5* , onde provocarne una scissione o delle espulsioni, in grado di mettere in crisi il Governo.
I nomi dei nuovi inquilini di Palazzo Chigi, della Farnesina, di via XX Settembre … sono un dettaglio, purché restino sedi vacanti. Il nuovo Governo sarebbe allargato alle forze di destra, o a una parte di esse, ora all’opposizione, verso le quali verrebbe meno la preclusione degli ex 5*.
Avremmo un Governo abbastanza forte in Parlamento da poter eseguire i desiderata franco-tedeschi e ignorare la pressione della piazza, giusto il tempo di arrivare al semestre bianco e all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, che questa volta dovrebbe toccare alla destra.
Ci sarà la riedizione del partito unico della spesa pubblica improduttiva, ma questo importa poco Oltralpe, perché sappiamo che il debito pubblico è strumentale alla predazione degli asset migliori a prezzi di saldo.
Nessuno vuole le elezioni anticipate.
Quando si voterà qualche Pappalardos entrerà in Parlamento, ma uscirà alla tornata successiva. E’ un prezzo che non pagheranno Berlino e Parigi.
Los Pappalardos servono ad innescare una crisi di Governo, affinché da dove stiamo con questi, si vada indietro con i prossimi.
E vissero tutti infelici e scontenti.
Gaz
Veniamo a Salvini e alla Meloni.
Il capo politico della Lega gode di cattiva stampa avversaria, non giustificata però dalla scarsa incidenza dell’azione politica dello stesso.
Nella Lega vi sono dei Keynesiani, ma non vengono fatti contare nulla nei momenti di snodo della vita politica e istituzionale. Li si lascia parlare, vengono esibiti, raccolgono consensi, ma in sostanza sono ai margini del partito e per tanti aspetti sono una contraddizione nel mare dei valori ordoliberisti, portati avanti dalla Lega, partito conservatore.
La Lega di Salvini finisce coll’essere un elemento di stabilizzazione del sistema, perché ha punti di riferimento liquidi, che vanno dal berlusconismo dominante alla sparuta minoranza neo-keynesiana.
La tempra politica che anima la Lega la si è vista nel momento in cui ha subito, senza significamene reagire, la riduzione ministeriale e poi la perdita di Paolo Savona, salvo andare a Bruxelles a negoziare dei ridicoli decimali.
Di più non si può pretendere da un partito alleato di Forza Italia, nonostante la parentesi governativa con la Lega.
Considerazioni non diverse valgono per F.d.I. guidati con prudente buon senso dalla Meloni. Non a caso il suo partito sale nei sondaggi. Ma i suoi riferimenti ideali liquidi sono gli stessi di Salvini. Si muove nello stesso ordine di pensiero.
Dopo tutto, per anni e anni Lega e pre-F.d.I. Sono state correnti esterne berlusconiane di Forza Italia, che ne ha plasmato e selezionato la classe dirigente gradita: ecco perché i keynesiani della Lega sono delle mosche bianche. F.d.I. Nel corso della sua trasformazione ha smarrito da qualche parte l’originario statalismo economico novecentesco. Oggi, se andassero al Governo, per altro in ministeri non chiave, ignorerebbero da dove riprendere il bandolo della matassa: più funzionali all’ordoliberismo di così non si può.
Purtroppo nella storia di queste due formazioni vi è il comune denominatore di essere comandati dall’esterno. Belusconi è perfettamente fungibile con la Merkel.
Considerazioni politiche analoghe valgono per il vuoto pneumatico di idealità politiche che animano i 5*.
Scordiamoci l’idea che questi siano in grado di trattare da pari a pari, non dico con la Merkel, ma neppure con Macron.
Persino un Erdogan è in grado di metterli in riga e in silenzio.
Con questi non si è andati da nessuna parte.
Con i prossimi c’è il concreto rischio di tornare indietro.
Gaz
Errata corrige.
Merkel è un lapsus
“non dico con la Merkel.” Intendevo il biondone toedesco Trump.
Gaz
Los Pappalardos si sono mossi liberamente per le vie dei Palazzi della Capitale, senza preoccuparsi di mascherine e divieti di assembramenti.
Altri sono stati multati per meno.
Tutti sanno quanto quelle strade siano presidiate.
Mancavano i tappeti cerimoniali srotolati.
Gaz
Allo stato delle cose c’è solo da sperare che dall’interno del sistema di potere si faccia un pasticcio tale da far collassare la struttura su cui si appoggiano, ovvero il marco-euro e l’UE.
Bonino-Tymosenko all’economia!!!
Gaz
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Mirko G. S.
Una bella lista di medici: Burioni, Gallo, Tarro, Zangrillo… aridatece Salvini.
Gaz
Guido Terzilli, Jury Zivago, John Watson.