Di Maio ed i moderati…

Il Corriere della Sera del 15 luglio scorso riferisce di una intenzione di Di Maio di dar vita ad un partito dei moderati. Che cosa significa? Ragioniamoci su.

aldo giannuli, conte, luigi di maio


Aldo Giannuli

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Comments (9)

  • Gran bell’intervento sottile.
    Peccato che qui siamo in due.
    Di Maio non ha compreso che un ciclo è finito. Farebbe bene a ritirarsi. Per quanto possa provarci, non ha il pelo sullo stomaco dei democristos.
    Durante la tarda Prima Repubblica, di Maio sarebbe stato uno dei tanti consiglieri comunali di provincia.
    Non mi meraviglierei se qualche doroteo protestasse.

  • Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri, ma non i più importanti della raccomandazione e del servilismo.

  • Durante la Prima Repubblica le elezioni -sopratutto locali- erano un momento di estrosa creatività … inenarrabile.
    VOTA DI MAIO sarebbe diventato VOTA(TI) DI MATTO.

  • Nel mondo delle arti non è infrequente imbattersi in copie, serie, riferimenti, imitazioni, citazioni e finanche plagi e parodie. In ogni caso l’attività del “nuovo” ricade su un prodotto e non sull’artista.
    In politica non ci può essere il nuovo De Gaulle, il prossimo Salazar o l’antesignano di De Gasperi, perchè l’attività politica complessiva, fatta di misure e decisioni, non solo è figlia del suo tempo, ma è anche unica. C’è invece la continuità ideale di una linea politica, ma è cosa diversa nei contenuti rispetto alla prima.
    Andreotti, che fu sottosegretario di De Gasperi, per quanto legato al suo leader, non ha mai detto di essere il nuovo De Gasperi. Oggi riderebbe delle lettere patenti di nobiltà politica a Di Maio.
    Allo stesso modo Salvini non è il nuovo Berlinguer, non fosse altro perchè proviene da una tradizione e da una filogenesi politica diversa. Certo, c’è la “costola” di D’Alema, ma questi era ben dall’essere un dio filosofico.
    Il compositore che saccheggia Bach ha come fine la vendita di un prodotto di consumo.
    Il politico che dice di essere il nuovo Churchill, non solo nasce vecchio e fuori tempo, ma muore sicuramente nell’incompiutezza.
    Le operazioni transgeniche politiche nascondono il vuoto di idee dei protagonisti a perdere che consentono che vi si ricorra.
    Questa non è neppure presunta metempsicosi politica; ancor meno marketing partitico.
    E’ una estemporaneità pneumatica, un flautus vocis.

  • Il giorno del giudizio di Gaz.
    – Gaz che nei hai fatto dei diversi talenti che ti ho dato?
    – Signore, io li ho fatti fruttificare tutti, ma mi sono imbattuto ogni volta in un muro di raccomandati. Tu non mi hai dato il talento della raccomandazione e del servilismo. Di mio, addirittura ho scelto di restare in Italia. Basta ciò come punizione scontata in vita.

  • “Tengo famiglia” non viene incrinata neppure dalla più potente esplosione.
    Dopo la forte deflagrazione nel porto di Beirut, “… tutti [i militari] hanno avvisato di persona le loro famiglie rassicurandoli sulle proprie condizioni”. (L. Di Maio)
    Uomini duri & politici tosti !

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