Da Scelta Civica a Sel: tutti sul carro del vincitore…

La vecchia legge per cui gli italiani sono prontissimi ad andare al soccorso del vincitore è sempre valida: da Scelta Civica a Sel (e qualcuno dice anche qualche ex M5s, Ncd e Fi), cortei di parlamentari si dirigono verso il Pd, badando di dichiarare che è verso il Pd di Renzi che vanno, mica verso le minoranze interne.

Faccio umilmente notare che quando a maggio scrissi un pezzo in cui parlavo di una prossima scissione di Sel, deplorando che essa potesse accadere in piena campagna elettorale, poco mancò che alcuni interventori mi mangiassero, accusandomi di farmi portavoce delle invenzioni del “Fatto” che voleva solo affondare la lista Tsipras per aiutare il M5s. Lasciai perdere la polemica, anche per non danneggiare la Lista Tsipras, ma non me la ero inventata e non se la era inventata neppure il Fatto. Il fatto è che mi erano giunte voci abbastanza precise che parlavano di trattative in corso fra Pd e qualche futuro transfuga. Nulla di provato, si intende, ma da diversi particolari si capiva che c’era molta verità in quelle voci. Ora i fatti le confermano.

Migliore, che non ho mai particolarmente stimato, va a fare l’opposizione di sua Maestà nel Pd; forse gli daranno una divisa da paggetto che dovrebbe stargli a meraviglia.

Quelli di Scelta Civica, sono un gruppo parlamentare sospeso sul nulla, perché la loro base elettorale è evaporata. Poveretti, cercano di raggiungere i loro elettori nel Pd. Forse si uniranno a loro alcuni alfaniani e persino qualche forzitaliota.

Ma siamo sicuri che per Renzi sia un guadagno? Certo, nell’immediato, questa migrazione biblica lo rafforza, aiutandolo nel “progetto 2018” (durare sino alla fine della legislatura), dato che elezioni anticipate sono l’ultima cosa che questo parlamento di nominati possa desiderare. Ma, in prospettiva saranno dolori. Ragioniamo: il Pd oggi ha 295 deputati e 109 senatori, per un totale di 404 parlamentari, aggiungendoci una trentina di Sciolta civica fra Camera e Senato, una quindicina di Sel ed una dozzina da altri gruppi, arriva a circa 460 parlamentari, la maggior parte dei quali aspira alla rielezione. E questo è un problema molto serio, perché il Senato, con la sua riforma, si ridurrà a 100 componenti, che, dovrebbero essere scelti fra i sindaci ed i consiglieri regionali per cui solo qualcuno degli attuali parlamentari, attraverso il passaggio a sindaco o consigliere regionale, potrebbe aspirare alla conferma in Senato. Realisticamente non più di una decina. Per cui restano circa 450 “cambiali” da sbolognare. Per di più, una bella fetta degli attuali gruppi parlamentari è fatta da ex bersaniani, cuperliani, civatiani mentre il buon Matteo aspira a piazzarci un po’ di gente sua. Non ci vuole molto a capire che, neanche se la Camera fosse di 800 seggi, ci sarebbe modo di accontentare tutti. Magari, in maggioranza, gli attuali parlamentari cercheranno di fare i buoni per sperare in una riconferma (se si dovesse votare a liste bloccate), ma, calcolando che il Pd possa vincere le elezioni ed avere il premio ipotizzato dall’Italicum, avrebbe circa 320 deputati, considerando che Renzi vorrà infilarci almeno un centinaio dei suoi in aggiunta a quelli attuali, se ne ricava che ci sarà posto per meno di 220 degli attuali parlamentari. Mentre gli aspiranti alla riconferma sarebbero 450 circa, cioè c’è speranza di salvezza per meno di 1 su 2… se Renzi si accontenta di una infornata di cento dei suoi. Ben presto ciascuno inizierà a valutare quali siano le sue possibilità di salvezza. E per quelli che capiranno di non averne affatto, la tentazione di iniziare a fare il franco tiratore, magari nella speranza di un segretario di partito più amico, potrebbe farsi irresistibile. Quattro anni sono molto lunghi e di cose possono accaderne. Sarebbe più conveniente per Renzi che ci fosse il voto di preferenza: potrebbe concentrarsi sui suoi senza assumere su di sé la responsabilità di far affogare gli altri. Tanto, una bella fetta di questi parlamentari non mette insieme più dei voti della mamma, della moglie, del cognato e del suo portiere (e del portiere non sono tanto sicuro). A volte penso che la battaglia che stiamo facendo sul voto di preferenza, alla fine, diventa un favore a Renzi.

Certo al Senato ci sarà da divertirsi quando si arriverà in aula, considerato che trattandosi di riforma costituzionale, dovrebbe esserci il voto segreto qualora lo chiedessero un quinto dei senatori.

In un anno di legislatura sinora hanno cambiato partito 131 parlamentari (senza contare quelli che si apprestano a farlo). Ma, secondo voi, con una classe parlamentare di passeggiatori e passeggiatrici di questo calibro, a che serve parlare di premi di maggioranza e di “governabilità”?

La prossima volta, il Parlamento convocatelo al mercato del pesce.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (31)

  • io obbietto che il riciclaggio sarà sugli enti pubblici e privati, pensa al ex-ministro bray come si è riciclato, nonostante il suo seggio in parlamento perché si annoiava(servizio su report). Sarebbe interessante vedere la riforma delle regioni e lo spostamento delle competenze verso lo Stato cosa auspicabile, lì si capisce dove verranno riciclati, almeno così penso.

  • Buongiorno prof. Giannuli,

    infatti. Ed è per questo che è sempre più fondamentale l’introduzione, nella Costituzione della Repubblica Italiana, della “revoca del mandato”. L’art. 67 va girato come un guanto: il parlamentare deve esercitare con ASSOLUTO VINCOLO DI MANDATO. O fa esattamente e puntualmente quello che il popolo lo ha chiesto, o va rimosso attraverso elezioni suppletive, già che ci siamo imepedendogli legalmente di candidarsi ancora.

    So che comporterebbe uno sforzo da parte dei cittadini e anche uno sforzo economico ma, se non introdurremo questo principio, prepariamoci ad assistere al mercato del pesce per molti altri decenni.
    Saluti
    Marco

  • A chi lo ha letto con un minimo di senso critico quello di maggio sembrava quello che era. Non un attacco a SEL, le cui divisioni erano e sono a tutti ben note, ma alla lista Tsipras, già oscurata dal sistema mediatico.
    Detto questo, che la sinistra versi in gravi condizioni lo sappiamo tutti. Così come è a tutti noto che la sua classe dirigente è scadente, che nessun accordo di vertice potrà risollevarne le sorti, che la sua rinascita dovrà partire dal conflitto sociale o da qualche scossa esterna, che SEL, oltre alle patologie del resto della sinistra, ne ha di proprie e specifiche. Resta il fatto che, se una sinistra un domani dovesse rinascere, essa avrà come avversario frontale non solo il neo centrismo oggi rappresentato brillantemente da Renzi, ma anche il populismo di destra rappresentato dalla Lega e dal partito di Casaleggio. Su questo ultimo punto, caro professore, lei ancora una volta sorvola. E trovo stupefacente che mentre un anno e mezzo fa lei scagliò parole di fuoco su Grillo per un suo dialogo con un giovanotto di Forza Nuova incontrato ad una coda per la presentazione del simbolo (in fondo cosa avrebbe dovuto fare ? scatenare una rissa?), oggi minimizza una scelta del tutto consapevole, come quella di creare un gruppo al parlamento europeo con partiti di estrema destra (a proposito : l’eletta con Le pen passata al gruppo di Grillo e Farage deve essere ascritta al novero dei voltagabbana o no?). Penso che dopo questa scelta tenere il piede in due staffe sia impossibile. Per evidenti motivi di coerenza ideale. Si può naturalmente votare chi si vuole (anni fa ad un ballottaggio votai per un candidato della lega preferendolo al suo avversario di forza italia). Non si può, a mio parere, dichiararsi di sinistra e riporre fiducia nel partito di grillo e Casaleggio.

    • Silvio@ non minimizzo affatto e la scelta di fare gruppo con Farage non mi piace per niente. Ma il M5s non è solo Grillo o Casaleggio, questa o querlla scelta. E’ un agregato in piena evoluzione in cui , non lo dimentichi mai, la base è in gran parte quella che votava per Rifondazione, Idv, Verdi, Pd… o no?

  • Certo, professore. Infatti alle ultime politiche lo ho votato anche io. Pensavo fosse un partito ecologista capace di attirare un elettorato di destra. Era invece il contrario. Un partito di destra con un elettorato in buona parte di estrema sinistra. L’ennesima bizzarria del nostro sventurato paese. Che, tanto per dire, non ha un partito socialdemocratico, non ha un partito di destra liberale, non ha una sinistra. Ha invece una serie di mostri politici ed ideali, partiti personali, privi della benché minima dialettica interna (ciò vale per FI, per il PD e, come immagino lei sappia benissimo, vale a maggior ragione per il M5s, dove tutte le decisioni realmente importanti sono prese da Casaleggio e chi non è d’accordo è cacciato con l’accusa di essere un poco di buono).

    • Silvio@ no non è un partiyto di destra che attuira elettori di sinistra, ma un gran pentolone in cui si gioca una partita ancora lontana dall’essersi conclusa. Anche Grillo e Casaleggio non sono così di destra come lei pensa ma giocano una partita molto spregiudicata. E comunque vada, per ora sono l’unica vera opposizione esistente, piaccia o no

  • Giusto Prof. sono l’unica vera opposizione esistente. E a mio parere sono anche l’unica forza parlamentare che difende più di altri i principi costituzionali… cosa sempre a mio parere di questi tempi non di poco valore .

  • “aiutandolo nel “progetto 2018” (durare sino alla fine della legislatura)”.

    Ma a Renzi non converrebbe il voto subito? Nel ’18 avrà alle spalle quattro anni di massacri – a cominciare da quest’autunno – e proporsi come il salvatore sarà assai difficile…

  • si può avere un atteggiamento dignitoso e signorile ma non si può avere un piede in due scarpe. in questo caso è difficile sostenere che gli attacchi del professore nei confronti di sel e lista tsipras non fossero prorpio quello che erano sembrati. i due partiti sono avversari del partito del professore e così sono stati trattati: il resto sono inutili giri di parole.
    trovo invece che uno dei soliti difetti di una militanza monoculare sia il fatto di non avere notato la coincidenza tra la proposta di cambiamento della legge elettorale fatta da grillo e la fuoriuscita di fava e migliore. io credo che i due furbacchioni pensavano di aspettare, sennò al congresso due righe le avrebbero scritte. ma quando grillo apre al pd, proponendo peraltro una legge elettorale fatta apposta per spazzare via sel e i partiti più piccoli, cosa ti deve fare migliore? fare quello ancora meno collaborativo di grillo? e infatti due giorni dopo ha calato le braghette e si è fatto inculare dal pd, seguendo l’esempio dell’arguto comico genovese che inciucia come non mai, tanto i suoi militanti sono troppo militanti per credere di avere davanti qualcosa di diverso da un incrocio tra gesucristo e berlinguer.

  • gianfranco d'atri

    L unica vera opposizione si fa con le bombe.
    Attualmente abbiamo le bombe dei portavoce cinquestelle , e il mio nipotino con la pistola ad acqua riesce ad essere oggi piû efficace.
    A chi fa paura farage? E grillo?
    Poi abbiamo decine di persone – noi in primis – che sanno chiacchierare via internet.
    Ciò detto se qualcuno non assume iniziative ( legali ma non pacifiche!) , vi ringrazio per la piacevole lettura offerta dal blog.

  • gianfranco d'atri

    E per favore non al mercato del pesce.
    È una delle poche cose di cui mi fido ( si vede ciò che si compra e il pesce vecchio puzza!).
    PS. Una altra decina di senaori cinquestelle se ne va o sarà espulsa, verso renzi?

  • Silvio, gli elettori del M5S dovrebbero un minimo informarsi su cosa è il M5S e leggere un minimo il blog di Grillo che piacerà o no è però in un certo senso l’organo informativo del movimento. Le persone che sono state cacciate erano personaggi che non condividevano le linee guida del movimento come ad esempio il limite dei 2 mandati elettorali (Giovanni Favia), l’autoriduzione degli emolumenti, la formazione di correnti all’interno del movimento; potevano ricordarsene prima di candidarsi ed essere eletti!!! In pratica si tratta di personaggi che hanno sfruttato un comodo trampolino di lancio (provi lei a fare “gavetta” in un partito tradizionale come FI oppure il PD) offerto da Grillo per entrare nella casta e fare un bel pò di soldi senza faticare. Tra l’altro, ci tengo a precisare, che nel caso degli ultimi espulsi la richiesta di sottoporre “a procedimento” i parlamentari e la decisione di espellerli (votata sul blog di Grillo dagli iscritti) è stata avanzata e approvata dalla base degli elettori che lamentavano da molto tempo il taglio completo dei rapporti da parte di queste persone coi luoghi e le comunità dove avevano iniziato a fare politica e a farsi conoscere. SIlvio, dovete informarvi altrimenti farete il gioco di Renzi, Vendola, Berlusconi… la loro arma è la vostra ignoranza nei confronti di Grillo & co.

  • Non dovrei essere io a dover ricordare ad uno storico che proprio certe “opposizioni” dure e pure quando sono andate al potere si sono rivelate qualcosa di molto pericoloso. Quello che voglio dire Professore è che non dovrebbe bastare essere opposizione. Anche la Le pen in Francia è opposizione, tanto per fare un esempio tra tanti.

  • “Ma il M5s non è solo Grillo o Casaleggio”
    Signor Giannuli, non insulti l’intelligenza dei suoi lettori facendo credere di ignorare che l’M5S è un marchio registrato con atto notarile dal ragionier Grillo Giuseppe, quindi se c’è un partito in Italia che è solo il suo padrone, è quello.
    E la scelta di Farage è solo l’ennesima dimostrazione che in quel marchio registrato (non lo si chiami partito, non lo è) comanda solo uno.
    E anche sostenere che la base del M5S era quella che votava Rifondazione e Di Pietro è semplicemente falso. Gran parte dei voti a Grillo vengono da destra, come rivendicarono i due padri padroni del partito quando “scomunicarono” il voto dei grillini contro il reato di immigrazione clandestina, perchè
    “Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità…il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico.”
    Insomma, i due hanno rivendicato con orgoglio di aver cercato, e trovato, milioni di voti a destra (e infatti allora fu la Mussolini ad applaudirli).
    Bisogna avere l’onestà intellettuale di ammettere i propri errori, e di aver sbagliato completamente a considerare l’M5S un movimento di destra nella sua essenza proprio perchè nato come proprietà privata, e quindi impermeabile alla democrazia.

  • caro prof, arrivare secondi in amore non è mai un grosso risultato, dato che si tratta di competizioni senza classifica. per il resto è logico che una persona corretta (ed è questo il caso) non scriverà nefandezze astiose ma si limiterà ad esporre gli argomenti e le valutazioni che lo fanno pendere da una parte piuttosto che da un’altra. ma non è che qualcosa possa pendere contemporaneamente da due parti.

  • Scusa mirko. Penso di essere abbastanza informato. Tra i dissidenti grillini vi saranno forse persone interessate. Così come tra i talebani vi sono sicuramente dei servi in livrea. Detto questo, mettere la questione in termini di onestà personale (e su questa base imbastire assurdi processi staliniani) e non in quelli di diversità di linea politica, è la più grave mistificazione che si possa fare. Tutti i partiti italiani sono autoritari, oligarchici, padronali , antidemocratici. Il M5s non fa eccezione. Le trasmigrazioni di deputati, le intimidazioni, l’immoralità del personale politico sono dovuti a questo dato di fatto, che gli storici del futuro individueranno come una delle note caratteristiche della seconda Repubblica. Quanto al fatto che il M5s sarebbe l’unica opposizione esistente, invito tutti a guardare in faccia la realtà. Dopo due anni di presenza parlamentare Renzi è saldamente al governo, la costituzione sta per essere riformata (cioè cancellata), è pronta una legge elettorale liberticida, la politica di austerità continua (con qualche confetto come gli ottanta euro), i lavori della Tav proseguono, le grandi navi passano a venezia , le grandi opere inutili divorano il pubblico denaro e a deturpano l’ambiente in tutta tranquillità. Questi sono i risultati di cotanta opposizione.

  • xSilvio condivido quest’ultima parte soprattutto “Le trasmigrazioni di deputati, le intimidazioni, l’immoralità del personale politico sono dovuti a questo dato di fatto, che gli storici del futuro individueranno come una delle note caratteristiche della seconda Repubblica.” anche se riconosco che m5s sta cercando una nuova quadra al di là delle classificazioni storiche che spesso sono etichette di comodo. Oggi è possibile avere un rapporto più diretto con le istituzioni e rappresentanti solo che manca la volontà pratica per realizzarle. Mi chiedo come mai PD e sindacati non organizzano luoghi per raccogliere i disoccupati? perché chi va a lavorare in banche, multinazionali, ospedali, ecc.. non ha garanzie contrattuali? m5s su questo lato è l’organizzazione che ha dato più voce, peccato la sua progettualità sia debole per adesso e passi il messaggio prima lo sfascio poi ricostruiamo.

  • Tenerone Dolcissimo

    Matteo 7, 18
    … Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete.
    ***
    Caro professore, è dai frutti di Scelta Civica che si capisce l’albero Monti.
    A voler essere cattivi si può affermare che già prima si poteva capire da certi giornalisti che incensavano il loden di rigor montis come prima avevano incensato il colletto della camicia di certi manager bancari.
    Quanto a quelli che si aspettavano una “svolta” da Monti, dedico loro un altro (famoso) passo del Vangelo.
    Matteo 5, 3
    “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

  • Pierluigi Tarantini

    @Aldo
    Il post suscita interrogativi angosciosi.
    Quanti voti ha Migliore?
    Bastano ad essere eletto consigliere di circoscrizione a Napoli?
    E se non ce la dovesse fare, troverà un lavoro?
    E’ meraviglioso lo spettacolo dei nominati disorientati.
    Manco i topi di Hamelin.

  • “Quanto al fatto che il M5s sarebbe l’unica opposizione esistente, invito tutti a guardare in faccia la realtà. Dopo due anni di presenza parlamentare Renzi è saldamente al governo, la costituzione sta per essere riformata (cioè cancellata), è pronta una legge elettorale liberticida, la politica di austerità continua (con qualche confetto come gli ottanta euro), i lavori della Tav proseguono, le grandi navi passano a venezia , le grandi opere inutili divorano il pubblico denaro e a deturpano l’ambiente in tutta tranquillità. Questi sono i risultati di cotanta opposizione.”

    Direi che è un analisi priva di onesta intellettuale. Senza i 5 stelle la costituzione sarebbe GIA’ stata riformata. Ci siamo già dimenticati il Governo Letta-Berlusconi? E sempre senza i 5 Stelle l’Italicum sarebbe già stato approvato, solo la paura di un ipotetico ballottaggio con i 5 stelle ha tenuto in blocco questa riforma elettorale.
    E aggiungo, avrebbero potuto riuscire a fermare Matteo Renzi. Oh sì, potevano riuscirci. Se il movimento fosse riuscito ad ottenere almeno il 28% alle europee, all’interno del PD sarebbe stato chiaro che Renzi non è più una garanzia di successo, e le correnti interne lo avrebbero fatto fuori. Con un pò di fortuna, potevamo andare alle elezioni con un proporzionale puro.. e magari ecco che il pd esplodeva, una volta per tutte. Purtroppo gli Italiani hanno deciso diversamente, hanno scelto le riforme di Renzi. Così sia.

  • @Giannulli.

    Nessuno, ed è una delle ragioni per cui sono dalla loro parte.

    Comunque.. la giornata di domani sarà molto interessante: se Grillo è astuto – e lo è – offrirà a Renzi la riforma ideale: maggioritario e ballottaggio, senza però liste bloccate e la criminale soglia di sbarramento. Starà a Renzi motivare il suo rifiuto.
    Certo, non sarà un gran giorno per chi crede nella democrazia partecipata, e nemmeno per chi crede nel proporzionale e nel parlamentarismo: ma purtroppo dobbiamo riconoscerlo, gli italiani hanno scelto diversamente. Vogliono un governo decisionista, vogliono una ristretta maggioranza relativa che decida per tutti. Dove non possiamo permetterci di cedere è la riforma del senato. Il senato sarà comunque necessario per la riforma della costituzione, non possiamo permetterci che di fatto si possa riformare la costituzione con il 35%, forse meno, dei consensi.

  • Caro giacomo, caro professore, dopo le politiche sul M5s c’erano aspettative altissime. Per un mese grillo ha trattato da posizioni di forza. Ora, io non posso sapere cosa sarebbe successo nel caso l’atteggiamento nei confronti di Bersani fosse stato più propositivo. Con il se non si fa la storia. Quello che so di certo è che il peggio è accaduto. Il 25 per cento non è servito a sventare l’ipotesi peggiore che dopo le politiche si potesse fare e cioè che l’austerità neoliberista continuasse come niente fosse ( con il corollario di una riforma elettorale truffa, dello svuotamento della costituzione ecc.). A mio parere l’unico obiettivo concreto che ad oggi grillo ha ottenuto è quello di aver sdoganato l’insulto personale e il turpiloquio sistematico, incrementando il tasso di maleducazione che in Italia ê già altissimo. Inoltre, la forsennata campagna per le europee oltre a favorire se stesso ha favorito Renzi. Con avversari la cui violenza verbale è indirettamente proporzionale alla credibilità il fiorentino governerà due decenni.

  • L’unico grande errore è stato ritenere che il trend del M5s fosse in ascesa, che in qualche modo una breccia nelle menti e nelle coscienze, si fosse aperta, così non è.
    Alcune critiche al M5s su questo blog sono pertinenti e condivisibili, ma vedere questi cialtroni delinquenti presi a suon di retate proprio come si fa con i gangster ogni santo giorno che Dio manda in terra e constatare che comunque ci precipitiamo a votarli oppure ce ne restiamo chiusi in casa, mi fa rabbia e amarezza.
    Si criticano inglesi e francesi per le loro scelte, eppure questi popoli dimostrano una “agilità democratica” che ci dovrebbe essere d’insegnamento. Non si sono fatti il benché minimo problema (lori si!) a rottamare i partiti tradizionali e avendone infinitamente meno motivi di noi.

  • Tenerone Dolcissimo

    @ Paolo Federico Il fatto è che noi abbiamo scelto un modellodi stato “pesante”, alla francese per intederci. E’ dai tempi di cavour che, seguendo la tradizione piemontese, imitiamo la francia. Ma questo tipo di stato in francia funziona perché in francia ci sono i francesi, i quali hanno la caratteristica di rompere gli zebedei senza pieta’ quando qualcosa non funziona e ogni 30/40 anni fanno una rivoluzione e tagliano un po’ di teste. Lo dimostra il risultato del 25 maggio: un rigurgito di fascismo??? un sonora sberla a chi ha sbagliato.
    Ma un popolo di sudditi come fa a reggere uno stato simile???? Va avanti fino a piazzale loreto.

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