Cyberspazio: gli attori in campo

Il controllo e la messa in sicurezza del cyberspazio rimangono ambigue esigenze nelle agende delle nazioni. L’idea di esercitare su di esso un totale controllo è stata in parte accantonata; gli stati-nazione sembrano aver deciso di “stare alle regole” e giocare usando a proprio favore le stesse caratteristiche che rendono impossibile controllare questo dominio.

Prime fra tutte l’attribuzione: dietro all’impossibilità di attribuire azioni compiute nel cyberspazio e la difficoltà nel definire cosa costituisca un atto di guerra piuttosto che una routine di sorveglianza o spionaggio, si nascondono innumerevoli attori, mossi dalle più disparate motivazioni.

Non vi è costo d’entrata: personal computers e connessione ad internet sono largamente diffusi (quando non gratuiti), così sono gli strumenti pronti da utilizzare e facilmente reperibili sono anche tutorials e guide.
Le possibilità d’azione sono innumerevoli, dai più banali Viruses, Worms e Trojans ad attacchi DoS (Denial of Service), Spoofing, Man in the Middle. Ma anche semplice informazione, propaganda e disinformazione sono strumenti a disposizione di chiunque in uno spazio quasi del tutto anonimo, non regolato e asimmetrico.

Non deve stupire quindi la complessità delle dinamiche del cyberspazio e il grande numero di attori che, l’uno nascosto dietro l’ombra dell’altro, portano avanti i loro interessi.

Come è facile anticipare, la grande maggior parte degli utenti della rete e di tutti quegli oggetti che appartengono indirettamente ad essa (Internet of things) compone un’unica grande figura: quella del normale cittadino, la cui conoscenza e competenza in materia di sicurezza informatica è medio bassa.

Procedendo in ordine crescente sulla scala delle competenze, incontriamo i comunemente denominati “Script Kiddies”. La loro competenza eccede di poco quella di un comune utente e guidati per lo più da curiosità personale si servono di strumenti preesistenti e anche piuttosto conosciuti reperiti sul web. I loro attacchi non direzionati colpiscono i primi bersagli vulnerabili, per lo più senza gravi conseguenze.

Un più grande insieme di attori, dotato di più solide competenze e motivazioni, sono gli Hacktivisti.
Fra questi sono diffuse motivazioni, obiettivi, target e metodologie coerenti. Si tratta perlopiù di gruppi di persone dediti, per esempio negando l’accesso ad un sito internet, a protestare o ostacolare le attività di un dato ente. I leaks sono un altro strumento di rilevanza con cui questa categoria mira spesso a rivelare “la verità” su personaggi o compagnie.

Fra coloro che comunemente vengono definiti Hackers coesistono diverse sottocategorie, principalmente distinte dalle ragioni che porta questi attori ad agire nel cyberspazio. I livelli di competenze si alzano notevolmente rispetto alle precedenti categorie.
Alcuni dediti ad ogni tipo di azione per conseguire un guadagno personale, altri impegnati nel testare sistemi di sicurezza senza sforare nell’illegalità, spesso con la prospettiva di ottenere un posto di lavoro o un contratto. Alcuni, volontariamente coinvolti in conflitti fra stati, portano avanti azioni di iniziativa personale in difesa della propria nazione.

Categoria meno conosciuta ma il cui impatto è spesso più imponente (specialmente dal punto di vista finanziario) è quella dell’Insider. In questo caso l’accesso ad informazioni, macchine o reti è legittimo. Si parla solitamente di un impiegato che, non “fedele” alla tale compagnia, vede una possibilità di guadagno economico nel diffondere, sottrarre e vendere informazioni a terze parti o permetterne l’accesso alla rete aziendale. In questi casi, seppur generalmente meno frequenti, si riscontrano danni molto più elevati.

Le grandi corporazioni, le agenzie di spionaggio e i contractor hanno anch’essi una loro realtà online, che si nasconde l’una dietro quella dell’altra, agendo, a volte con il supporto, a volte con il semplice benestare degli stati-nazione. La raccolta, l’intercettazione e il furto di informazioni di rilevanza strategica e finanziaria, così come l’analisi dei dati raccolti per conto di terzi sono le “grandi azioni” del regno del cyberspazio. Queste appartengono alla lega dei grandi attori e sono paradossalmente quelle attorno alle quali sembra esserci più confusione normativa. Che cosa sia una schermaglia, un attacco o un atto di guerra nel cyberspazio non è più facile da definire di cosa sia lecito o illecito o di chi sia davvero stato a fare cosa.

Ma se lo stato corrente delle cose è la sorveglianza diffusa, la vicendevole presenza nelle reti degli stati-nazione, lo spionaggio come ingrediente essenziale della competitività nel capitalismo, è facile immaginare quanto sia in realtà scarso l’interesse di un governo nel cercare di regolare questi fenomeni.

Sembra ancora difficile delineare la direzione che prenderà questo scenario nel prossimo futuro, mentre da una parte assistiamo all’ingrandirsi della rete, dall’altra appare sempre più ovvia la necessità di salvaguardare i normali utenti e gli obiettivi sensibili da caratteristiche connaturate alla rete stessa.

Mattia Rodini

cyber spazio, mattia rodini


Aldo Giannuli

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Comments (23)

  • Lo sguardo dal buco della serratura elettronica guadagna nuovi spettatori = “lo spionaggio come ingrediente essenziale della competitività nel capitalismo, è facile immaginare quanto sia in realtà scarso l’interesse di un governo nel cercare di regolare questi fenomeni” = La porn politik guadagna nuovi settori, ovvero libertè, fraternitè intu culu a te.

  • Il Goveno Britto di Theresa May Miao Maramao ha smarrito per strada il ministro degli esteri Boris Jonson e della Brexit, David Davis, su come uscire dall’UE.
    Signora non tema !
    Prenda Micio Vero=Vero Micio. E’ gratis. Consuma meno di Hunt. Che altro vuole?
    Mi scusi Signora Primo Ministro, ma perchè ha tante scarpe .. tutte a punta da guerriera?
    Vorrei ricordarle che un’altra notissima collezionista di scarpe, Imelda Marcos, è finita come è finita.

  • Signor SEmipresidente della REpubblica Macron, sono costernato al fatto di leggere che l suo indice di gradimento presso la popolazione francese sia così basso solo dopo un anno dall’elezione.
    Le vengono attribuiti dai sondagisti aggettivi come “sleale”, “inefficiente”, “arrogante”, “lontano dalla gente”. Giammai tutto questo.
    Signor Semipresente, si impegni per risalire la china, può fare di meglio, raggiungere numeri più alti di sgadimento. Continui per la sua strada. Sono sicuro che non ha bisogno dei miei consigli. Bravo

  • L’immenso Manu non finisce mai di stupire. «Lo straniero, è questa la paura diffusa. La questione non può essere risolta sull’onda dell’emotività né con una chiusura nazionalista. Nella nostra Costituzione ci sono regole che proteggono i richiedenti asilo e a tempo stesso delle regole nei confronti di quanti vengono da noi per motivi economici. Francia ed Europa, i cui destini sono legati, devono proporre un nuovo partenariato con l’Africa. Il vero confine che attraversa l’Europa, oggi, è quello che separa i progressisti dai nazionalisti: ne avremo almeno per un decennio, e sarà lungo e difficile» (fonte il Giornale)
    Macron, grazie per le risate .. se non ci fosse da piangere.

  • Le folli spese di MAcron.
    Il Semipresidente per i primi tre mesi del suo mandato ha speso 26 euro in make up.
    Eppure non sembrerebbe così brutto …
    P.s. Asterix, vai a raccogliere i meloni.

  • Madam premier dem Brigitt ha comprato per l’Eliseo un set di piatti da 500 mila euro.
    Ammazza quanto è cara la vita a Parigi !!
    Ma che mangiano in quei piatti, l’oro?
    Per lavare i piatti ci vuole l’assicurazione?
    Brigitte, ci sono campi di pomodori …

  • Tutti ricordiamo BErlusconi, che alla foto di gruppo di un vertice internazionale fece le corna.
    La foto fece il giro del mondo e i commenti negativi sull’Italia si sprecarono.
    Che dire allora di Macron che ripete lo stesso gesto con un inconsapevole Trump?
    Logica conclusione: la stampa intenazionale usa due pesi e due misure .. e serve sopratutto a bastonare l’Italia.
    https://www.youtube.com/watch?v=67q75vXDC7s

  • ACME NEWS
    Nei laboratori sotteranei di Los Bellerios gli scienziati dell’Alì Babà International Research hanno condotto per la prima volta con successo un esperimetno di annichilimento della materia. Per l’ardito esperimento è stato costruito un ciclotrone bancario della potenza di 49 milioni di Watt/euro. Due masse di euri sono state fatte volare nel circuito bancotronico a velocità prossime a quelle della luce e fatte scontrare. L’impatto ha assorbito tutta la materia, non lasciando alcuna traccia apparente, almeno in Italia. Tra le reazioni della comunità scientifica vanno segnalate quelle di Bert Senatur, già decano di Los Bellerios, secondo il quale si tratterebbe di una montatura dei servizi di demolizione di una nota ditta, che dal canto suo ha prontamente smentito. Nell’Istituto di Scienze applicate di GEnova Staglieno si paventa l’ipotesi che possa trattarsi invece di puro illusionismo. Rosco REscue, attuale capo di Los Bellerios, intervistato dall’ACME, non ha saputo che pesci prendere (notoriamente non è un pescatore di montagna).

  • L’incommensurabile Semipresidente Asterix, nella sua magnanimità ha dato ad un ragazzo sveglio delle periferie una pozione di calcio per la finale della coppa del mondo di calcio, invitandolo ad assistere all’evento sportivo.
    Tanto è gratis, non paga lui e poi fa pure bella figura.
    Invitare il ragazzo all’Eliseo sarebbe stato troppo e pericoloso per l’immagine. Avrebbe potuto fare domande imbarazzanti, cui sarebbe stato difficile rispondere davanti alla stampa. MEglio non rischiare. Per 90 minuti il ragazzo guarderà le gambe dei calciatori … che potrebbe persino essere più interssanti di quelle della vecchia: avrà la bocca chiusa.
    Panem (non tanto) et circenses !

  • All’agenzia di stampa Sputnik non è sfuggita la macro macronata. VE la riporto.
    “Credo che la Francia abbia l’opportunità di diventare ancora una volta una superpotenza nel XXI secolo… Il progresso, la dignità, la forza e la fierezza, questa è la nostra bussola, la nostra unico ideologia. È la grandezza della Francia, che non piace ad alcuni”.
    MAcron per dire la macronata ha riunito i deputati a Versailles per la modica spesa di 286 mila euro.
    C’è un’emergenza internazionale di nome Francia?

  • Super Manu per compiere il tragitto da Roche-sur-Yon a Rochefort, 110 km in tutto, -come dire Modena-Forlì- ha usato il jet presidenziale.
    A chi gli ha fatto notare lo spreco di denaro ha risposto:
    “Il presidente non è una personalità come tutte le altre”
    Ma vadi a piedi !!

  • Fort Bregancon, si tuato su un isolotto mozzafiato, è la residenza estiva dei presidenti francesi. Per nulla contento di tanto privilegio, il Signor Semipresidente vi ha fatto costruire una piscina al modico costo di 34 mila euro del contribuente.
    Uno che si fa costruire una super piscina al centro di un isolotto qualcosa che non va, dovrebbe averla.
    E’ capace di farci i bagni con il mare agitato e con i temporali.
    Come dire .. i francesi ci hanno dato la presidenza, e noi ce la godiamo.
    Forza messiè le semipresidente con la prossima macronata.

  • Quel gruppettaro extraparlamentare che è Trump a Brullelles ha minacciato di lasciare la NATO se quei pigroni degli europei non pagheranno il doppio della retta annuale per restare nell’esclusivo club.
    Verso la Merkel è andato giù duro, accusando la Germania di meretricio non intelligente col nemico, al quale passa per via dello Stream 2 i soldi per armarsi. La ministra della Difesa Trenta ha detto di inserire nelconteggio della retta i soldini spesi per la difesa cibernetica.
    MAh ! Stiamo per diventare una potenza cibernetica globale?
    MAcron sarebbe felice di togliersi dai piedi quel contestatore molesto di Trump in Europa, ma il vanesio ignora che se lo troverebbe in Africa, più di quanto lo sia oggi.

  • “Non ho idea di cosa abbia detto, ma sembrava ottimo”, così ha commentato Trump una dichiarazione in francese di quel gran p….residente di Macron, durante il vertice Nato di Bruxelles.
    Trump sa che Asterix è un gran cantastorie.

  • “Usciamo dall’Ue ma non dall’Europa”. Jill Morris, ambasciatore UK in Italia + altri.
    “Non sarà più permesso alle persone di arrivare dall’Europa nella remota possibilità che possano trovare un lavoro” Theresa MAy, Primo Ministro UK
    Al di là dei contenuti, Oltremanica hanno uno strano concetto geografico di Europa.
    Non è mutato nulla.
    Fog in the Channel, Continent cut off

  • Asterix vuole rinegoziare l’accordo Fincantieri-Naval Group, macronata ultima su cui si sente il puzzo di bruciaticcio.
    I magistrati italiani sono accusati di essere causa dell’incetezza del diritto … lentezza dei tempi, decreti ingiuntivi, bla, bla, bla.
    E la certezza del diritto con Macron dove è andata a finire?
    Eppure nelle classifiche internazionali la Francia non vede scalfite le sue posizioni, malgrado le macronate. Quelle classifiche per fatti di minor rilievo vengono usate contro l’Italia, invece sono insensibili quando si tratta di stigmantizzare la parola mancata, ma siglata di un semipresidente contrattualmente pagliazzo.
    La parola politica di Asterix vale zero.
    Chi si fida, se la va a cercare.

  • Venerdì 15 Conte vedrà Macron.
    I migliori incontri con MAcron sono quelli non avvenuti, perchè quando parla bisogna chiedersi dove si celi l’inganno, che è nelle sue parole. E’ un venditore di dolci a forma di frottole.
    E’ un manipolatore.
    Ci sono persone e cose da fare molto più interessanti e graticanti per un Presidente del Consiglio, piuttosto che incontrare Asterix, cioè un cartone animato.

  • A Macron piace la bellezza malinconica di Trieste.
    A parte il fatto che non la trovo per nulla malinconica, ma questo poco conta, che affaraccio si sarà mai schiaffato in testa su Trieste?
    Qualcuno spieghi ad Asterix quale pugnalata alle spalle fu per l’Italia il mancato rispetto dei Patti di Londra.

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