Il lato b della crisi finanziaria: questa è la volta che si fanno Renzi.

Siamo a gennaio, ma l’aria è quella di novembre. Del novembre 2011, per la precisione: questa è la volta che si fanno Renzi.

Anche se la voce sta girando, non credo che ci sarà una lettera di Draghi al pagliaccio fiorentino: sarebbe troppo spudorato e sarebbe una mancanza di fantasia. D’altro canto, capirete che Mario (a proposito: è l’onomastico) ha il dente avvelenato: lui, è noto, sta pensando al dopo Bce che è vicinissimo e pensa di trasmigrare il deretano sulla poltrona più importante del Fmi e questo piccolo serpe di Renzi si è permesso di minacciare una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulla Banca d’Italia al tempo di Mario… Non sono cose che si dimenticano.

Poi, molto interessati alla nomina del Marione al dopo Lagarde sono anche gli amici, anzi, i “fratelli” della Goldman Sachs e queste sublimi architetture non possono essere spezzate da un piccolo tanghero fiorentino. Quindi, come togliete la sedia al tamarro?

Un sistema lo si trova. Un incidente finanziario, un crollo dei titolo di Stato con uno spread in preda al delirio, un po’ di notizie “etrusche” tali da animare una fronda nel partito, una banca americana che offre titoli con rendimenti oltre il 3% per fare impazzire il mercato… (magari con un trucco di salvaguardia per la banca, nel caso di grande crisi, una cosa giusto per far crollare i titoli italiani). Insomma una cosa si trova. Anche perché il colpo, per riuscire, deve essere doppio: togliergli Palazzo Chigi e la segreteria del partito, altrimenti non si riesce a fare il governo successivo.

Già ma chi è il successore e con quale maggioranza? I primi due nomi possono essere quello di Letta e D’Alema per riorientare il partito. Ma sono una minestra riscaldata (e D’alema riscaldata troppe volte), scelta debole. C’è un nome più consistente, più fresco, più spendibile: Federica Mogherini. E’ donna (ed è sempre un vantaggio), è della generazione di Renzi per cui non sarebbe un ritorno al passato, si è fatta apprezzare per essere stata attenta agli interessi europei e non a quelli italiani… Poi renderebbe libera la sedia di Mister o Lady Pesc che attualmente è vacante ma non disponibile ed andrebbe a rendere vacante quella di Palazzo Chigi. Perfetto! E così sarebbe il modo di commissariare l’Italia che dà sempre grattacapi.

Ovviamente, l’operazione dovrebbe essere molto curata, appoggiata dalla stampa, eseguita con maestria istituzionale, anche perché sarebbe il terzo presidente del consiglio di fila a non essere stato eletto, con un parlamento eletto in base ad una legge incostituzionale e nel quale la transumanza ha azzerato ogni residua rappresentatività. Ovviamente, la carta da giocare sarebbe quella dell’emergenza finanziaria per la quale ci vuole un governo forte subito e non elezioni. Poi un governo che riallacci i rapporti con la Ue, così gravemente turbati (e chi meglio della Mogherini per farlo? E già il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta esternando per preparare il terreno. Poi seguirà il vice Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dunque, sul successore ci siamo (O, almeno, potremmo esserci).

Ma con che maggioranza parlamentare? Ma che domande! Prima di tutto con il Pd: l’alternativa sarebbero elezioni anticipate (e con la proporzionale perché ancora non vige l’Italicum) il che significherebbe una mattanza per il Pd, nel quale troppi non tornerebbero sui comodi scranni di Montecitorio. Poi i “sinistri” avrebbero l’occasione di un altro quarto d’ora di celebrità… Insomma, tutti pronti a pugnalare Renzi come un sol uomo, a cominciare dai renziani. Ci sarebbe solo un pugno di nostalgici: la Boschi, Lotti, Verdini, la sua colf e qualche altro. E sulla colf non siamo tanto sicuri.

Poi ovviamente i vari casiniani, alfaniani ecc. Ma, questa la sorpresa, potrebbe aggiungersi anche quel che resta di Forza Italia: il Cavaliere si vendicherebbe del tradimento del Nazareno, rientrerebbe in gioco, magari in posizione defilata, si libererebbe di quell’altro tanghero di Salvini… Magari il centro destra, senza Renzi fra i piedi e con un Pd in crisi, riuscirebbe a risorgere dalle sue ceneri. Insomma, non c’è problema.

Resta il nodo del programma… ci vuole il programma. Vediamo qualche misura urgente:

-Applicazione rigorosa del piano Junker senza troppe storie

-Giro di vite fiscale, soprattutto sulla casa, che gli italiani devono vendersi così le società immobiliari, possibilmente tedesche, ci mettano le mani su

-Applicazione rigorosa del Bail in modo che il sistema bancario del paese si “ristrutturi”: un po di banche fuori dai piedi con risparmi bruciati e poche concentrazioni nazionali aperte a necessarie partecipazioni straniere (magari tedesche)

-Sveltimento delle procedure di escussione delle garanzie per i debiti bancari, in modo da far rientrare un po’ delle sofferenze e dare un’altra spinta alla liquidazione del patrimonio immobiliare privato italiano.

E pochissime altre cose, tanto, in due anni di legislatura non si può fare di più. E noi che facciamo? Accettiamo di passare dalla padella di Renzi alla brace della Mogherini? Che Renzi si tolga dai piedi è solo una cosa positiva, ma non certo per passare al governo Mogherini. Bisogna imporre immediate elezioni anticipate, non è più sopportabile un ennesimo golpe istituzionale. Anche nel pieno di una crisi finanziaria ed a rischio di crack? Anche a questo rischio, perché, tanto il crack ci sarebbe comunque dopo e questa è l’unica carta che abbiamo per sperare di evitarlo. Elezioni subito.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (35)

  • E la Serracchiani? È donna, ha approvato una specie di reddito di cittadinanza per accaparrarsi le simpatie dei 5 stelle (ovviamente necessiterebbe di una buona propaganda nazionale), è un’arrivista. Sono buoni motivi..

  • disse bene Nanni Moretti a proposito degli italiani: “quando si pensa che abbiamo raggiunto il fondo, siamo ancora li’ a scavare” . E c’e’ chi ha il coraggio di criticare uno come Putin perche’ non e’ un democratico. Ma si rendono conto questi fessi che ormai qui la democrazia c’e’ solo nei proclami, e per di piu’ questi nostri governi non eletti fanno la nostra rovina invece dei nostri interessi? Magari avessimo noi uno come Putin, lui almeno fa’ l’interesse del suo paese, ma il fatto e’ che al punto in cui siamo non basterebbe neanche Putin , per salvare l’Europa ci vorrebbero le purghe di Stalin, per fare piazza pulita dell’intera classe dominante europea

    • Tenerone Dolcissimo

      Commento ineccepibile il tuo. Io lo dedicherei ai cogl… alle anime candide che sono scesi in piazza nel 2011 per festeggiare la caduta di Berlusconi e l’andata al potere del “sobrio” Monti (elogiato per il loden da certi giornalisti che avevano elogiato precedentemente certe banchiere per il “doppio colletto della camicia” ).
      Forse qualcuno dovrebbe riflettere sul fatto che Berlusconi era stato eletto; Monti Letteque Renzique no!
      Poi SB sarà pure un vecchio porco che scopava minorenni (non un pedofilo come pensano molti perché quella è un altra cosa). LO vogliamo condannare in quanto vecchio porco? Condanniamolo?
      E quando cominciano i processi a chi ha fatto tre colpi di stato depredando gli italiani dei loro beni? Forse i tre colpi di stato sono una cosina un pochino ino ino piu’ importante dei festini di Arcore. O no?

      • su Berlusconi dal mio punto di vista il problema non e’ che si faceva le ragazzine, io non ho un idea negativa sul sesso e dico con molta franchezza che se avessi un portafoglio a fisarmonica me le farei anch’io. Ma se un governante, si dichiara per la famiglia tradizionale in quanto cattolico come lui voleva farsi passare, e poi si tromba le escort, che sia un ipocrita e’ il meno, quel che e’ peggio e che diventa ricattabile, e si capisce che avere un governante ricattabile e’ una pessima cosa. Ma poi ha fatto ancora di peggio, per esempio la depenalizzazione del falso in bilancio che favorisce la corruzione e mafia. Detto questo penso anche che Monti e Renzi siano ancora peggio. Di Monti si puo’ dire che una certa austerita’ doveva pur attuarla per far rientrare lo spread ma la cosa odiosa e’ che non ha minimamente voluto scalfire i privilegi di pensionati d’oro, gli stipendi da nababbi di manager e amministratori pubblici e parlamentari, etc… ha buttato tutto sulle spalle dei piu’ deboli, e non parliamo della vergogna degli esodati.

        • Tenerone Dolcissimo

          Infatti è andata come tu dici. Sputtanandolo per quelle storielle sono riusciti a cacciarlo, altrimenti il colpo di stato non sarebbe riuscito.
          Sono poi d’accordissimo con te sul fatto dell’austerità; infatti la merdosità di Monti non consiste nell’aver eliminato i piccoli privilegi, ma nel non avere tagliato prima i grandi. Nelle aziende nipponiche in crisi, il cda, prima di tagliare del 5% gli stipendi degli operai, taglia del 10% i propri di stipendi.
          Quanto agli esodati non mi fanno poi cosi’ pena: si erano messi d’accordo con i loro padroni per mettermelo nel (bip), adesso non possono chiedere la mia solidarietà.
          Resta la grande domanda. COme mai ancora nessun processo per il colpo di stato?

          • @ Tenerone
            “… Quanto agli esodati non mi fanno poi cosi’ pena: si erano messi d’accordo con i loro padroni per mettermelo nel (bip), adesso non possono chiedere la mia solidarietà.”

            c’e’ una cosa molto importante da sapere. Le grandi aziende, da 20 anni continuano a prepensionare i lavoratori prossimi alla pensione, e anche ora che che l’eta’ pensionabile e’ stata allungata (legge Fornero). La formula e’ piu’o meno sempre la stessa: al lavoratore cui mancano 2 anni per la pensione, si da’ una buon uscita in cambio delle dimissioni. Sembrerebbe che l’azienda non non abbia interesse a pagare la gente per farla stare a casa, ma non e’ cosi’. L’operazione viene fatta passare come ristrutturazione con lauti vantaggi fiscali. Tra i prepensionandi, non tutti sono contenti di andarsene, ma quelli che resistono vengono persuasi dicendo loro chiaramente che non sono piu’ graditi e prospettando loro una serie di difficolta’. Di fatto non c’e’ un accordo, ma una decisione unilaterale. Questa precisazione serve a capire con chi bisogna prendersela

  • Supponiamo che accada proprio quello che ha descritto, con un governo post renziano che attui quella politica. Nel 2018 l’elettorato accetterebbe tutto ciò, con incoscienza o rassegnazione? Sì, temo che sarebbe possibile…e se invece vincesse l’opposizione, potrebbe fare qualcosa per rimediare ai danni ormai praticati?

  • Vede professore,Renzi ha una cosa che B. non aveva nel 2011.Il fatto che senza di lui il Pd non esiste e il problema che l’alternativa (cioè una vittoria del M5S o un Cdx a trazione leghista) sono di gran lunga peggio per gli oligarchi europei.Quindi Renzi può tendere la corda,alzare la voce e rischiare qualcosina perchè sa che alla fin fine i poteri forti europei lo appoggeranno contro “il rischio del populismo”.Un governo tecnico che per forza di numeri avesse l’appoggio del Pd farebbe solo vincere le prossime elezioni al M5S quindi non sono sicuro che rischieranno..d’altronde Renzi sta facendo tutto quello che farebbe un governo della Troika già ora.

    • Buone osservazioni. Il gregge oggi vota un faccione e Renzi è un maestro nel manipolarlo. Non credo che il regime eurista intenda privarsi del suo ariete di sfondamento che ha riportato il PD al 40%. Tanto meno per sostituirlo con una sconosciuta (agli occhi del gregge) qualsiasi, e questo in un periodo che vede il moltiplicarsi dei fronti di crisi.

      Giannuli formula ipotesi complottistiche interessanti e documentate, ma sempre ipotesi da prendere colle molle. A meno che non abbia fonti che non è disposto a render note.

  • Non credo ad un cambio di governo nel breve periodo. C’è lo scoglio del referendum istituzionale da superare, mai Renzi si farà da parte prima di averlo affrontato. Tutto il resto, screzi con le istituzioni europee compresi, è puro teatro.

  • Insomma rimpiangeremo il pagliaccio di Firenze? si, ma a forza di rimpiangere il meno peggio di prima, a che peggio arriviamo?

    E’ in queste occasioni che si tocca l’inconsistenza politica di M5*: mentre Sagunto brucia, questi stanno a giochicchiare coi tweets sulla corruzione: che i PDioti son tutti corrotti, il trend del giorno e bambinate simili. Invece di scendere in piazza e far vedere che esiste una opposizione.
    Il loro problema è che di economia internazionale e rapporti di forza geopolitica sanno nulla. Perchè oltre l’idea dell’onestà, ci sta il nulla ideologico e ideale.

    Ma non è che i poteri finanziari internazionali che ci vogliono magnare ora puntano sul M5* invece del PD? Forbes, la rivista dei ricconi del pianeta, ha indicato Di Maio come 30enne tra i più influenti. Una sorta di investitura.

    • Se i poteri forti volevano puntare sul M5S non staresti per settimane a sentire di loro sui tg parlando di Quarto e altre cazzate del genere.
      Parlano del M5S solo per dire cazzate o per argomenti insulsi i media,gli stessi argomenti che tu pensi loro affrontino.
      Invece sul blog ma anche negli atti legislativi ci sono cose ben più importanti che divulgano/affrontano,dalla lotta al TTIP a una politica estera fortemente anti-americana,fine delle sanzioni alla Russia,nazionalizzazione della Banca d’Italia,inchiesta sui derivati ecc ecc.
      Cioè le cose per cui i media devono mostrarti il M5S intento solo a parlare di cazzate.
      Che Di Maio sia fra gli under 30 più influenti d’Europa è semplicemente una costatazione di un dato di fatto.
      Se i poteri forti volevano la sua investitura non avrebbero certo tentato di trascinarlo nel caso (farlocco) di Quarto(mio Dio).

    • Tenerone Dolcissimo

      Vorrei aggiungere due parole a quanto detto da WOW
      Tu al telegiornale senti parlare piu’ di Quarto o del TTIP?
      E perché?
      PS Ma ce l’abbiamo il testo in discussione del TTIP

  • La differenza rispetto al 2011 non sta solo nel fatto che il partito di Renzi in Italia non può essere suffragato da nessun altro, quanto sull’aspetto che a me pare fondamentale della solidità dell’intero establishment occidentale dominante nel mondo.
    Per tirare giù Renzi, biaogna causare danni conssitenti all’Italia, solo così sarà possibile rimpiazzarlo, ma stavolta i danno causati volontariamente ad un paese tra i più importanti nel mondo non sarà una passeggiata, perchè l’Italia rischia di trascinare dietro di sè tutti quanti.
    See si causa una crisi bancaria importante in italia, io credo che sarebbe un’azione avventata, perchè banche come la Deutsche bank rischiano di essere trascinate anch’esse.
    hanno vluto la globalizzazione, ed adesso dovrebbero capire come sia complicato delimitare l’area di crisi.
    Sono sempre più convinto che questo 2016 appena iniziato sarà a lungo ricordato nei libri di storia. Per una serie di ragioni, la tattica dilatoria perseguita dall’establishment mondiale quest’anno dovrà terminare, ed allora i nodi verranno al pettine e saranno cavoli molto amari per tutti gli apprendisti stregoni che pensavano di potere fare del mondo il loro personale campo di battaglia e di gioco.

  • Oggi il governo è “andato sotto” su un voto segreto, alla camera (dove dovrebbe avere la maggioranza più forte), sul ddl omicidio stradale.

    Un segno?

  • Anch’io sono convinto che Renzi sia ancora utile e che almeno a fine 2016 arrivi (ovviamente sta anche all’opposizione tentare di bloccarlo col referendum, ma non ci spero molto). Ha ancora molto credito fra chi segue la politica superficialmente, e potrebbe riuscirgli i colpetti Sala a Milano, acquisto di MPS da parte di UBI, referendum. Certo, sta perdendo definitivamente la Libia e il gas russo, e il debito è sempre una mina vagante, ma persino Napolitano si è reso conto che con delle cariatidi comunicative come Monti e Letta lo spettacolo non va avanti.

  • altro giro di vite fiscale sulla casa e esproprio dei risparmi è l’obiettivo ma se lo fanno veramente attraverso un altro governo tecnico o finto tecnico, chi lo appoggerà stavolta perderà sicuramente le prossime elezioni….
    ormai la pressione fiscale è già insostenibile, fare un’altra manovra alla “Monti” significherebbe la morte del lavoro in italia, i giovani scapperebbero quasi tutti all’estero e diventeremmo praticamente terzo mondo…..

  • Secondo me se renzi rimane al suo posto o se viene sostituito, chiunque, di qualsivoglia partito tendenza universita’ ceto sociale che sia chiamato a sostituirlo fara’ come facevano i vecchi ufficiali prussiani: sbattera’ i tacchi e dira’ si signore. Tsipras insegna. Posso solo sperare che si limitino ad accorpare qualche banca e a regalarla a tedeschi e francesi senza far piazza pulita dei risparmi dei correntisti. Anzi, permettete, di Noi correntisti. Chiedo scusa professore se mi permetto di sperare di dire Giannuli aveva torto nel suo articolo “Tenetevi forte: qui rischiamo che venga giù tutto”. Ma seguendola da anni ho paura che non mi si presentera’ l’occasione………

  • Se quanto affermato in questo libro

    http://www.amazon.it/Matteo-Renzi-Nicolas-Sarkozy-U-S-ebook/dp/B00M8PQJOG/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1453393413&sr=8-2&keywords=federico+dezzani

    fosse anche in parte vero, Renzi durerà a lungo, almeno finché non si troverà un sostituto adeguato.

    Al punto in cui siamo, pensare di rovesciarlo a colpi di democrazia e di affermazione della volontà popolare è probabilmente una pura utopia. Segni di sofferenza per il “nostro” ci sono e si vedono, ma coloro che sono chiamati a puntellare l’esistente, cioè l’ortodossia atlantica attualmente propugnata dal PD (Verdini, Movimento Cinque Stelle, SEL, tutti i giornali e le televisioni) si sono già mossi. Non mi spiegherei altrimenti il voto dei grillini (meglio: “casaleggini”) sui giudici costituzionali, il messaggio di fine anno di Grillo fatto apposta per perdere consensi, la vicenda Quarto in cui i diretti interessati si potevano e dovevano muovere in ben altro modo e si potrebbe continuare, magari andando indietro agli errori che hanno affondato definitivamente Bersani e Prodi per aprire la strada all’ineffabile fiorentino.
    L’operazione che ha portato Renzi al potere viene da lontano: è stata preparata oltreoceano da più di dieci anni, servendosi di modalità e mezzi da veri professionisti. Leggerla come un fatto italiano e un normale avvicendamento deciso da un congresso di partito o da “libere” elezioni è fuorviante oltre che riduttivo. A questo gioco chi perde esce per sempre. Per questo Letta, Bersani, Napolitano per non parlare di Prodi e Berlusconi sono definitivamente tagliati fuori. Ciò non impedisce loro di continuare a portare avanti le proprie battaglie, ma il gioco lo condurranno altri.
    A chi comanda davvero, Renzi è probabilmente un viceré fedele ed utile molto più di altri attualmente disposti a svolgere quel ruolo. Questo, per ora, sancisce la sua inamovibilità.
    C’è comunque la possibilità che tutto sfugga di mano, ma chi comanda ha sempre un piano B e anche C, D, E. Perché a certi livelli non ci si può permettere di sbagliare e non si sbaglia: se succede qualche imprevisto, trovano sempre il modo di volgerlo a loro vantaggio, sia pure sopportando qualche perdita.
    Se Renzi non avesse vinto tutto quello che occorreva per arrivare dove serviva che arrivasse, forse avremmo avuto anche noi una bella rivoluzione colorata, magari di giallo e con stelline annesse, ben controllata da qualche statunitense di origini magiare.
    E comunque, si chiami Renzi o in altro modo, il nostro vero problema è essere costretti a sopportare un viceré con la missione di smantellare in Italia ogni forma di Stato sociale per sostituirlo con uno Stato minimo di stretta osservanza hayekkiana. E questo senza la voce di nessuno che si opponga, perché ai soli elementi funzionali a questa operazione è oggi consentito di raggiungere le masse, mentre per tutti gli altri (pochi, in ogni caso) resta solo qualche ininfluente sfogo su certi blog o il silenzio.

  • Caro professore, una sola osservazione: col governo Mogherini (o Letta, o Draghi, che è l’extrema ratio) si finirebbe nella brace più rovente, e siamo d’accordo, ma togliere di mezzo quell’imbecille di Renzi (lo avete visto in faccia? la mimica, la postura…) , e con lui la sua corte di mostri, sarebbe un atto di salute pubblica di incommensurabile valore, a prescindere. Saluti, Moravagine.

  • Lato B.

    Sono malizioso se penso a un riferimento alla B di B?

    D’altra parte lei provoca con fratelli e sublimi architetture, quindi…

  • Marcello Romagnoli

    Elezioni subito, d’accordo, ma come ottenerle? Manifestazioni di piazza? Girotondi?

    Elezioni subito, ma quali partiti? Il M5S?

  • Già un anno fa pronosticai la caduta di Renzi, quindi approvo pienamente tutto ciò di cui lei ha discusso nell’articolo. È imbarazzante quanto Renzi sia in difficoltà a rispondere decentemente alle domande che gli vengono poste dai giornalisti, tra l’altro suoi sottoposti!
    Non ha promosso nessuna politica positiva per il paese e continua a utilizzare la retorica della crisi per provare a convincerci che va tutto bene…quanto ha ragione il Prof. Colombo nel suo libro “tempi decisivi”!!!

  • I gossip etruschi su Renzi lasciano però presumere che sia andato al potere grazie a un inciucio di fratellanze banchiere toscane e ai loro pacchetti di voti nel PD. Insomma, sostenuto da furbetti del quartierino e non da “poteri forti”, dai quali viene solo tollerato finché ottempera.
    Si sa che fine fanno i furbetti del quartierino quando i poteri forti si stufano, però.

  • Suggestiva analisi, ma sono fatti e variabili indipendenti e non un teorema da grande vecchio “il forte banchiere della BCE Massone della Goldman Sachs”… qua è invece un tutti contro tutti, Professore!
    Che ci siano delle asprezze è vero, ma Lei delinea scenari scarsamente possibili e regie uniche inesistenti.
    Sperando di non sbagliarsi…

    • non penso a nessun grande burattinaio, e sicuramente il blocco storico di potere è frammentato, ma il tutti contro tutti è un p’ eccessivo, sicuramente ci sono conflitti e schierramenti variabili, madelle linee di tendenza si intravedono e non siamo ancora al caos entropico totale

  • A me sembra che questo Renzi abbia dato numerose prove di affidabilità, specie per i poteri che contano: quelli della Nato e quelli della Centrale Bancaria. Letta fu probabilmente rimosso per il suo filare con Putin, cosa che punì probabilmente anche il Caimano, che aveva cominciato a esagerare ed essere troppo autonomo (vedi pure il rapporto con Gheddafi, Mubarak, Ben Alì etc)
    Renzi è totalmente prono a tutto ciò che gli viene ordinato da Washington, dove è andato più volte per essere formato per il compito che sta svolgendo; il suo ruolo è probabilmente quello di recitare una parte a seconda della situazione, un compito che può svolgere solo un italiano e lui in particolar modo, come sapeva fare in qualche modo il Caimano, prima di esagerare.
    L’immaginario da lui proposto è tutto yankee; i flirt consolidati con Marchionne e la nuova FCA, azienda ormai americana. I continui appelli pro atlantici, pro TTIP, pro Nato. Un esecutore, con grosse facoltà di spaziare, recitare, stare su più tavoli.
    Per me il suo ruolo è più importante di quello che sembra; questo menar fendenti a Merkel, Draghi, Junker non è affatto casuale. E’ parte del gioco, dello scontro tra fazioni, sempre difficilissime da individuare, quelle reali.
    I dissidi sono tutti livori che emergono, ma che nessuno prova a portare a termine, perché se davvero volessero potrebbe farsi facilmente. Ma hanno tutti il terrore, perché sanno quali sono le protezioni.
    Quanto alla Centrale Bancaria, la situazione mi sembra come quella interna al partito: stanno facendo i conti e il piano sembra quello della definitiva rottamazione dei piccoli centri di potere locali, che dovranno piegarsi al più potente che invade e impone la sua nuova regola. Renzi fa da garante. Alcuni a lui vicini pensavano di salvarsi, ma forse cominciano a capire realmente quale sia l’aria e si ritireranno probabilmente con buonuscite.
    Ce lo terremo per parecchio questo, temo.
    La cosa che mi spaventa è che non si percepisca ancora l’enorme livello di regime già imposto, già in corso, con tutte le istituzioni già compromesse, piegate alla enormità in funzionamento.
    Guardate una cosa, per esempio: questi non parlano MAI di lotta alla mafia, alla ‘ndrangheta, alla camorra. Mai. Tema derubricato al livello di cronaca nera.
    Perché? Perché tutte queste forze sono anch’esse silenti?
    Questa eterna atmosfera di attesa, di imminente prossimo crollo, questo clima di totale rassegnazione, è casuale? Il tempo intanto scorre, e sono passate cose senza che nessuno realmente sia stato minimamente capace di opporsi. E ne passeranno altre, mentre noi staremo ancora a dire, a predire, a disegnare scenari catastrofici.
    Questi intanto FANNO , e Renzi sta lì, a comandare, a fare, a legiferare, a cambiare la Costituzione, andando avanti, intoccabile, terrorizzando tutti.
    Questa è la realtà.

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