Covid: il vaccino è la panacea?
Lamberto Aliberti torna sul tema dei vaccini con una delle sua interessanti analisi, ricche di spunti e soprattutto dati. Buona lettura! A.G.
Abbiamo appena fatto un po’ di ipotesi cerca la durata dell’epidemia e arriva una notizia entusiasmante: c’è un vaccino ed è efficace al 90%.
Che fare? Deponiamo le armi e occupiamoci d’altro? No, perché l’entusiasmo forse è un po’ mal posto, per non dire fuori luogo. Ce ne parla diffusamente Aldo Giannuli in questi giorni. Partiamo di lì e aggiungiamo qualche numero.
Limitiamoci a menzionare i problemi di disponibilità:
- trasporto e stoccaggi sembrano porre problemi quasi insormontabili. Uno per tutti: necessità di operare tra i 70 gli 80 ° sotto zero. C’è però da dire che vedere la disponibilità del vaccino come uno solo è estremamente riduttivo. Già per il nostro paese se ne annunciano due all’inizio dell’anno prossimo. Inoltre, un numero rilevante è in fase avanzata di ricerca. Possiamo quindi presumere che avremo qualche alternativa a superare questo primo ostacolo.
- lo stesso nel fatto che la produzione programmata sia molto al di sotto delle necessità. Il che comporta per esempio che all’Italia siano riservate pochissime dosi. La cifra più ricorrente é sul milione/milione e mezzo al mese, ben al di sotto quindi dei bisogni. Anche a questo proposito dobbiamo alzare l’attenzione alla pluralità dei mezzi disponibili, anche se con date forse non troppo prossime
- così come è necessario controbattere l’accusa di latitanza da parte del governo e la conseguente assenza di pianificazione per la vaccinazione. La risposta è di sabato 14 novembre. Gli esperti del Ministero della Salute hanno messo a punto un piano: “Si sta perfezionando anche con una riflessione con le regioni, ma nei prossimi giorni il ministro ne darà conoscenza”, sono le parole di Gianni Rezza nel corso della conferenza stampa relativa ai dati del monitoraggio settimanale. Le indicazioni, si apprende, sono di ordine medico a partire dalle categorie da sottoporre prioritariamente alla vaccinazione. Per quanto riguarda l’organizzazione e la logistica, dal trasporto, ai centri di conservazione delle dosi, si occuperà, più nello specifico, incrociando gli elementi forniti dal ministero della Salute, come già stabilito, il commissario Arcuri. “C’è qualche problema per la catena del freddo per la distribuzione del vaccino Covid ma era noto ed il ministero non si è fatto trovare non pronto per questi aspetti di logistica. Adesso il lavoro che sarà svolto con Arcuri consentirà di poter avere un adeguato meccanismo di distribuzione tenendo presente che ci sono anche altri vaccini che stanno arrivando. Si investe su diverse piattaforme vaccinali per poter avere numeri più larghi di vaccini disponibili”, ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. A ricevere subito le dosi dovrebbero essere un milione e 700mila cittadini, che saranno scelti in base ad una serie di categorie individuate in funzione della loro “fragilità e potenziale esposizione al virus”.
- l’ultimo punto della dichiarazione del commissario individua un limite comunque invalicabile: avremmo il vaccino in dosi limitate, non troppe per volta, insomma, non tali da immunizzare, diciamo fino alla prossima estate e oltre, tutta la popolazione non ancora contagiata
- e altrettanto complessa sarebbe la vaccinazione stessa, non affidabile per svariati motivi ai medici di base.
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danilo
Questa maledetta pandemia non ci lascera’ molto presto e il numero di vittime complessive si avvicina pericolosamente alla soglia da te indicata questa primavera ,infatti 1.350.000 deceduti a fronte del milione e mezzo previsti ora lasciano pensare che 2.000.000 di morti globalmente non costituiscano un numero così esagerato .I contagi purtroppo continuano a verificarsi per la poca osservanza ,a livello mondiale,dei vari decreti emanati nel corso di questi angosciosi mesi .I modelli proposti ,pur contenenti una stringente logica matematica ,non tengono conto del fattore umano ;infatti se alla matematica e/ o logaritmica previsione aggiungiamo il dissennato comportamento delle persone che incredibilmente non sono informate o sono fataliste o semplicemente incoscienti penso che addirittura le previsioni più fosche possano addirittura essere superate.Il tuo lavoro dovrebbe essere divulgato sui media e nelle scuole di ogni grado per far comprendere a tutti i rischi che,fuori dalla fredda contabilità dei numeri,toccano tutti noi sulla pelle viva .Viene da pensare che una dittatura porterebbe migliori risultati.Non vorrei essere in Cina ma i loro morti sono infinitamente minori che in tutto il mondo. Ciao Lamberto Danilo.