“Così i servizi segreti condizionano il potere”

Alcuni giorni fa ho rilasciato questa intervista a Giacomo Russo Spena, giornalista e attento osservatore del nostro tempo. Buona lettura! A.G.

1) I servizi segreti sono considerati, da sempre, come apparati dello Stato. La globalizzazione ha cambiato l’intelligence? E in che modo?

Per la verità i servizi segreti privati esistono da molto più tempo, la globalizzazione ne ha dilatato enormemente il campo d’azione e il numero di soggetti. Nel mondo globale l’arma più importante è l’informazione, sia per i governi che per le aziende che sono interessate a monitorare in anticipo i movimenti di borsa, spiare le mosse dei concorrenti, proteggere il proprio personale tecnico in impianti petroliferi, difendersi dagli attacchi informatici. E questo richiede un apparato professionale specifico i cui operatori, spesso sono ex funzionari dei servizi segreti statali. E’ così che è nata la “comunità dell’intelligence” che associa pubblico e privato e crea reti di relazioni internazionali.

2) In alcuni precedenti libri ha spiegato bene come la manipolazione informativa, le veline ai giornali, finanche l’omicidio e il rapimento, siano stati gli strumenti utilizzati dall’intelligence negli scenari della lotta al terrorismo. E’ ancora così?

E’ sempre più che mai così, si pensi agli omicidi mirati: non ce ne sono mai stati tanti e, quanto alla disinformazione è l’altra faccia della battaglia per l’informazione: sapere cosa accade ma anche confondere le idee agli avversari.

3) Perché lo spionaggio, oggi, si appresta a conquistare il centro della scena?

Soprattutto per due ragioni: in primo luogo perché la conflittualità mondiale ha assunto la forma di guerra coperta, incessante ed onnidirezionale: coltivare rapporti con formazioni guerrigliere, destabilizzare una economia, condurre attacchi cyber, alimentare campagne scandalistiche ecc sono cose che solo un organismo ad hoc può fare ed i servizi fanno, appunto, questo.

In secondo luogo i decisori politici (ma anche quelli finanziari) hanno sempre più bisogno di orientarsi nella crescente complessità del mondo globale, quel che esige una minuziosa analisi che è uno dei campi in cui i servizi si sono specializzati dal 1945 in poi ed in modo crescente. A quel punto, il passo fra formazione della analisi ed indicazione di una strategia è molto breve ed i governi spesso sono fortemente condizionati dalle indicazioni dei loro servizi

4) Nel libro passa dalla destabilizzazione monetaria al terrorismo, dalla guerra cognitiva alla manipolazione dello high frequency trading, dagli attacchi cyber al reverse engeneering. Ci aiuta a capire meglio anche per un pubblico non esperto in materia?

E’ l’idea della guerra asimmetrica: costringere un avversario o un concorrente a piegarsi alla nostar volontà attraverso forme diverse e concentriche di pressione: da un attacco cyber ad una campagna scandalistica, da un’operazione di spionaggio industriale (e il reverse engeneering è una delle forme di questo spionaggio) alla destabiulizzazione della moneta. Insomma tutto quello che serve, momento per momento.

5) Quali sono le strutture di nuovissima generazione? Ci fa esempi pratici?

In tutto il mondo si sta manifestando una tendenza a specializzare il lavoro dei servizi creando agenzie specifiche, ad esempio i cinesi hanno per 14 servizi segreti (di cui uno, appunto, per il reverse engeneering) oppure orientare a pratiche di intelligence organismi già esistenti, per esempio uno del tentacoli più efficaci dell’intelligence americana è rappresentato oggi dai dipartimento della giustizia (e si pensi al caso Huawuei)

6) Viviamo nella società del controllo? Siamo tutti schedati e monitorati grazie alle nuove tecnologie?

C’è sempre qualcosa che sfugge, ma non c’è dubbio che le attuali tecnologie consentono un controllo molto più penetrante e lo stockaggio e la manipolazione di masse impressionanti dei dati. E’ il fenomeno dei Big data destinato a crascerein modo esponenziale nei prossimi anni

7) In passato, pensiamo agli anni ’70, i servizi segreti italiani sono stati accusati di aver utilizzato, come manovalanza, alcuni gruppi neofascisti. Oggi, invece, con chi interagisce l’intelligence?

Con chiunque gli serva e sia disponibile: dagli eversori di destra alla criminalità comune, dai gruppi terroristi agli operatori di borsa: tutto fa brodo

8) Qual è il rapporto tra i potenti della Terra (e, più in generale la politica, con l’intelligence?

La politica si difende dall’invadenza dei servizi ignorando i loro suggerimenti o rimuovendo sempre più frequentemente i loro vertici apicali, o coltivando le rivalità fra essi. Ma sono armi spuntate e, in prospettiva, il condizionamento dei servizi sarà sempre più efficace

9) Ultima domanda: qualcuno la accusa di essere un “complottista” e di vedere del marcio dove il marcio non esiste. Come si difende?

Ricordando che la madre dei cretini è sempre incinta


Aldo Giannuli

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Commento

  • Buongiorno dr. Giannuli,
    la seguo da poco tempo, ma ho già acquistato diversi suoi libri.
    Mi interessa sempre sentire le voci fuori dal coro (che non sono molte) perchè quello che ci propongono i vari mezzi di diffusione delle informazioni, sono sempre più uniformi e visibilmente funzionali.
    La sua “voce fuori dal coro”,mi sembra alquanto lucida,documentata e lontana da interessi particolari da sostenere, se non quello di informare correttamente e in modo imparziale (le sue analisi mi sembrano tali). Per questo ho deciso di seguirla anche dal suo sito.
    Le chiedo di proseguire nelle sue ricerche e di non permettere alla gente semplice come me,di dimenticare dove stiamo vivendo e dove stiamo andando,quale futuro ci aspetta e aspetta i nostri figli.
    Non si lasci trascinare dal flusso della massa.

    Grazie e complimenti.

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