Contro l’anti-italianismo.
Non credo che ci sia un altro paese al Mondo che, parlando della riforma delle proprie istituzioni, pensi di adottare il modello elettorale “alla francese” o alla “spagnola”, il presidenzialismo “all’americana” o il cancellierato alla “tedesca”, e (perché no?!) il sultanato alla “turca” con il “voto trasferibile danese”. E non credo che esista un popolo così compiaciuto di parlar male di sé stesso.
Gianni Agnelli, una volta, disse che gli italiani non erano un popolo di “santi, di poeti, di eroi e di navigatori” ma di “stronzi, assenteisti ed evasori fiscali”. Evasione fiscale che egli ovviamente riprovava. Poi, poco dopo la sua morte, si scoprì che aveva occultato all’estero 1 miliardo di Euro nel conto della “fondazione Dicembre”, ovviamente sottraendoli al fisco.
L’anti-italianismo, da almeno un trentennio, è di gran moda: molti pensano che essere anti italiani sia un modo per mostrarsi più “europei”, “internazionalisti”, “globalizzati”. Come dire: “globalizzati all’italiana”, con una furbata.
Gli italiani non parlano dell’evasione fiscale o della Mafia come di piaghe nazionali da curare, patologie sociali da risolvere, ne parlano solo per sentirsi migliori degli altri: “Italiani sono sempre gli altri”.
Questo è certamente un paese insoddisfatto di sé (riprenderemo il discorso delle origini storiche di questo sentire comune) ed, alla retorica del popolo di santi ecc. è succeduta quella del popolo di mafiosi, corrotti ed evasori che, forse è meno tronfia, ma sempre retorica è. E la retorica è spesso un modo per mentirsi.
Non mi stanno simpatici gli anti-italiani, soprattutto quando sono italiani più “italiani” degli altri. Certo –non lo nego- c’è una italianità deteriore, fatta di derogatoria morale, di mancanza di orgoglio e dignità, di spirito servile, di furbizia non intelligente. Tutto questo è vero ma l’italianità (per fortuna!) non è solo questo. E non è solo retorica ricordare le nostre tradizioni artistiche, letterarie, scientifiche, ecc.: abbiamo anche precedenti economici di tutto rispetto: siamo un paese di assenteisti? Siamo anche il paese del “miracolo economico” degli anni cinquanta-sessanta. Abbiamo una economia scompensata, dualistica, porosa? Si, ma, a dispetto di tutto questo, in un momento, siamo stati la quinta economia del Mondo. Non abbiamo i mezzi di Hollywood e di tanti altri, ma quanto ad oscar cinematografici siamo secondo solo agli americani. Non abbiamo i mezzi delle università inglesi e francesi, ma il medagliere dei Nobel è ricco. Siamo degli sciagurati che trattano malissimo un patrimonio artistico senza precedenti, ma nonostante tutto, continuiamo a dare al mondo capolavori di grande qualità. Questo è sempre stato e resta un paese di grandi artigiani e dire questo non deve servire ad alimentare ridicoli sensi di superiorità, ma prendere atto delle risorse che storicamente questo paese ha per tornare a crescere.
Ovviamente occorre emendare le non poche patologie sociali che ci affliggono, ma parlare di mafia, corruzione, evasione ecc. deve servire a curare queste piaghe, non a piangerci addosso.
E poi diciamoci che mafiosi, evasori e corrotti non sono la vergogna di questo paese perché ci sono i politici, i manager, i finanzieri, i giornalisti, i docenti universitari ed, in testa a tutti, i magistrati che sono una vergogna ben peggiore. La palla al piede di questo paese sono le sue pessime classi dirigenti, immobili da secoli. Il ricambio delle classi dirigenti avviene per solo tre motivi: la morte, i matrimoni e la lotteria.
Questo è il paese delle diecimila famiglie nelle quali si decide chi sarà il direttore dell’ospedale, chi il deputato, chi il direttore del giornale o il prefetto. Dallo stagnare delle classi dirigenti, che passano come salamandre attraverso il fuoco di guerre e crisi, sempre uguali a sé stesse, dipendono i troppi mali del nostro paese che tendono a cronicizzarsi.
Non sono i luoghi comuni dell’anti italianismo che miglioreranno questo paese, al contrario abbiamo bisogno di uno scatto di orgoglio e, comunque, almeno impariamo a dirci “io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono!”.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, arte italiana, classe dirigente italia, classe politica, corruzione, difetti italia, globalizzazione, italianità, mafie, politica
Paolo Marinelli
Io per fortuna sono italiano, e mi sento orgoglioso di esserlo, non per vana gloria, ma per oggettive qualità che il mio Paese possiede da secoli.
I difetti li hanno tutti gli individui, e non si capisce perchè non lo si possa perdonare agli stati che sono la sintesi di molti individui.
Quindi, come si perdona e si accetta che ognuno di noi avra’ sicuramente un difetto, non si comprende l’automatismo tutto anti italiano per cui se si parla di sè va tutto bene, ma se si parla degli “altri” allora i difetti diventano imperdonabili fino all’auto flagellazione di massa.
Questo Paese ha bisogno di studiare di più la propria Storia per capire davvero chi siamo e da dove arriviamo.
Si fa invece un percorso involutivo, dove si dimentica, si distorce la storia, si mistifica, si falsano le carte pur di denigrarci: in tutto questo, io spesso vedo lo zampino di alcuni stati stranieri, che hanno da sempre avuto buon gioco nel far leva su questa debolezza tipicamente italiana dell’auto denigrazione e sottovalutazione.
Del resto, ogni qual volta si presenta e si è presentato sullo scenario italiano qualcuno che ama il nostro Paese, abbiamo visto quale sia il trattamento che gli viene riservato.
Mi fermo qui, per non urtare troppo i tanti anti italiani che già saranno indispettiti da quanto detto.
Paolo
può darsi che ci siano “indispettiti” visto che sostanzialmente gli interlocutori di questo (bel) forum son di sinistra e dintorni..e l’antitalianismo e il patologico autorazzismo è sostanzialmente di quell’area : da l’infelice teorema del Vincolo Esterno (che tanto male ha fatto e sta facendo all’Italia ) e dell’autorazzismo cronico, deleterio e patologico (quello dei letterali “imbecilli” con sempre l’idiota termine “italioti di qua , italioti di là “, italietta, liretta, repubblichetta, etc etc …con una sorta di malata esterofilia … insomma “quei poveri deficienti” autorazzisti di professione…che son tutti a sinistra (ovviamente ). Non solo a me , non urta, cio che ha detto, ma lo condivido in pieno…
Paolo
Oibò che ho fatto …ahahaha…ho sbagliato mentre frugavo post passati , ho lasciato aperto la pagina, e poi inavertitamente ho scritto , confondendo questo commento del forum relativo ad un nuovo post..non pubblicatelo (anche perché non lo legge nessuno )…ho letto l’articolo e non ho chiuso la pag. …dopo un po ho letto un commento senza accorgermi che è “roba vecchia ” chiedo scusa Prof. 😉
Pierluigi
Caro Aldo,
perdonami la provocazione ma da cosa dovremmo arguire che le classi subordinate siano migliori della nostra pessima classe dirigente?
Giusto per fare un esempio: se i subordinati si fanno truffare da piazzisti della politica in virtù di promesse come l’abolizione dell’ICI a me sembra si meritino l’IMU.
Passando al merito del post a me sembra che lo stesso metta in evidenza, in maniera paradossale, la pochezza della vulgata coltivata da Bagnai per la quale la crisi economica è figlia, principalmente se non esclusivamente dell’Euro, della Merkel e dei traditori, intendendosi come tali coloro che individuano cause endogene della crisi italiana come, ad esempio, lo stagnare delle classi dirigenti, dal quale dipendono i troppi mali del nostro paese che tendono a cronicizzarsi (per usare parole tue).
L’Italia è una grande nazione, seconda a nessuno per cultura ed intelligenza, ed è ancora la seconda manifattura europea.
Dire che siamo stati governati, avendolo votato, da uno che si autodefiniva premier a tempo perso o che abbiamo (avuto) la classe politica che descrivi non significa essere anti italiani ma soltanto non fare mistificazione.
Aldo Giannuli
ti rispondo con un articolo nella prossima settimana
Junius
@Pierluigi
Evidentemente fai parte del gruppo dell’ “Euro, della Merkel e dei traditori”.
@Professore
Grazie per questo post.
pierluigi
@junius. Dallo spessore dei tuoi commenti direi che sei uno di quelli che ha creduto al milione di posti di lavoro….
ilBuonPeppe
“La palla al piede di questo paese sono le sue pessime classi dirigenti”
applausi
Rospo
ma poi…gli stranieri son migliori ?
in Germania c’è il più alto tasso di mazzette di tutta Europa…c’è un sommerso che è quasi pari al nostro….la Siemens è la multinazionale tedesca più corrotta /corruttrice al mondo….in Germania hanno un loro “meridione” che è in una situazione peggiore della nostra….tutta la Germania est ex comunista…vive di sussidi….(alcune parti del nostro meridione è un paradiso in confronto )……la Magistratura tedesca insabbia gli scandali perché c’è un intesa tra magistratura e il mondo politico di non render pubbliche certe situazioni perché dannose per l’economia nazionale…..
Gherardo Maffei
Mai letto un condensato simile di falsità, di acredine, di odio, penso sia inutile replicare coi dati reali della Germania.Mi stupisco come si possa pubblicare questo vomito, questo sterco. Io per tornare al tema mi sono iscritto fin dalla nascita nel partito degli anti italiani studiando la storia patria. Proprio riesce arduo e impossibile difendere l’indifendibile. L’Italia con gli italiani, è indifendibile, é il paese che vede metà del proprio territorio sito al sud della penisola, in mano alle organizzazioni criminali, che esportano tramite la ndrangheta calabrese il crimine persino in Australia. Per quanto riguarda Agnelli é celebre la sua frase che fotografa una peculiarità del tutto italiana:”per fare una politica di destra in Italia ci vuole un governo di sinistra” .Renzi docet! Siamo il popolo dell’otto settembre, il più vergognoso tradimento storico dei tempi moderni; siamo il popolo che nel 1945 (sic) solo per servilismo, ha avuto la faccia come il culo di dichiarare guerra all’ex alleato nipponico, dopo aver pugnalato alle spalle i tedeschi. Il comandante Schettino è il nostro presidente della repubblica ideale!Aveva ragione il cancelliere austriaco principe Metternich, l’Italia non è un popolo non è una una nazione ma una espressione geografica!
Rospo
Mai letto un condensato simile di falsità, di acredine, di odio, penso sia inutile replicare coi dati reali della Germania.Mi stupisco come si possa pubblicare questo vomito, questo sterco
Gherardo Mattei
Mai letto un simile cumulo di bugie e diffamazioni espresse in così poche parole. Rispondo con l’ironia: forse è perchè negli ultimi decenni migliaia di mafiosi sono emigrati in Germania?
Cielo
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Ecco pubblicate i dati…..PUBBLICATELI….
POI CI FACCIAMO UN BEL COMMENTO ED EVENTUALMENTE NE PUBBLICO PURE IO
povera Italia…
cari autorazzisti patologici con la sindrome di Stoccolma…..(i tedeschi vivamente ringraziano )
aspetto i vostri dati….
poveraaaa italiaaa con cittadini (che aimè votano ) del genere….che orrore
(senza togliere nulla alla mala-italia..corruzione, trasformismo, mafie, etc etc…criticità che esistono..e vanno SEMPRE combattute…)
Rospo
Mai letto un condensato simile di falsità, di acredine, di odio, penso sia inutile replicare coi dati reali della Germania.Mi stupisco come si possa pubblicare questo vomito, questo sterco
Citazione Maffei
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Scusate se con un tono un po polemico ritorno sull’argomento.
Ma questo signore qua non si vergogna ??…ha descritto perfettamente i “suoi” sentimenti (di cui dovrebbe vergognarsi )..nei confronti del proprio Paese (che nonostante tutto io A-M-O …) , il Paese dove vive, dove vivranno i suoi (e i nostri ) figli….
cio che ho scritto risponde a verità…su cosa è veramente la “virtuosa ” germania..potrei farci un poema…ho dei dubbi che sto sprovveduto , disinformato…pubblichi qualsiasi “vero” dato….(ne sono certo…se lo fa comunque tanto meglio…mi da l’occasione di smentirlo per bene )…
NON LO FARA’
…stendiamo un velo pietoso su termini tipo: vomito..sterco…etc etc…questi termini se li tenga stretti e li riservi per i suoi amici…
scusate ma è intollerabile.
da quando in qua dire la verità è odio, acredine, sterco e tutte le fregnacce che ha elencato ?????
su cio che ho affermato sulla Germania (imbrogliona, disonesta, arrogante,, prepotente , bugiarda ,,,e chi più ne ha più ne metta…altroché ) ..nello specifico di cio che ho elencato eventualmente ci ritorno …ma la lista delle malefatte tedesche è lunga..ci vorrebbero numerosissimi post….anche se temo siano inutili…per chi ha subito un lavaggio mass mediatico micidiale (patologicamente e p-e-r-ic-o-l-o-s-a-m-e-n-t-e autorazzisti & affini…)
scusate il linguaggio un po crudo e polemico…ma sono A-L-L-I-B-I-T-O…(e preoccupato…perché non si tratta di un caso isolato…sono milioni e milioni gli italiani con dentro la scatola cranica…un “modus pensandi ” simile ….)
che orrore.
non ho parole
io non odio la Germania (io non odio nessuno in tal senso…) DICO SOLO LA V-E-R-I-T-A’…(e nei limiti di un forum..la documento anche eventualmente…e poi la sottopongo a contradditorio…)
vomito…sterco…acredine…falsità…odio….MA NON SI VERGOGNA ????
scusate ma sto qua…mi ha fatto proprio incazzare….
Gherardo Maffeif
Egregio rospo (sic) con tutta calma e pazienza possibile, replico alle tue elucubrazioni numeriche,ribadendo che sono un condensato di cifre inesatte e speculazioni astratte, non suffragate da un solo dato statistico economico reale.Spiace dirlo ma le tue masturbazioni mentali ,sono mosse da un odio viscerale e da uno stato collerico che mette paura. Post Scriptum. Ho vissuto anch’io in Germania, francamente il paragone non regge con l’Italia e con gli italiani.Mi spiace di averti fatto arrabiare, ma vedi la mia è la verità semplice e pura, il tuo ribadisco é livore, acredine, frustazione, impotenza di fronte all’improponibile paragone.Concludo con una frase che rende bene la mia idea:” I tedeschi amano l’Italia, ma non stimano gli italiani; gli italiani non amano i tedeschi, ma stimano tutto ciò che germanico”.
Rospo
lascio ai lettori il giudizio ….non credo sia il caso di rispondere: il post si commenta da se…(oibòòò che rispostaaaa !!!!! speculazioni astratte????? non suffragate da un solo dato statisticooo ??????? !!!!!….ma dove vive lei …su marteee ????? su un altra galassiaaa ???? !!!!!….ma lei è vittima di tutta una serie di noti e arcinoti clichè e luoghi comuni…avanti tutta con il patologico autorazzismo….povera amata Italia….
bye bye
Rospo
allibito……non ho parole.
Rospo
Mi faccia una cortesia: pubblichi lei i dati veri (a suo dire )suffragati da non so che….(cosi rido un po….)
Cielo
Mai letto un simile cumulo di bugie e diffamazioni espresse in così poche parole. Rispondo con l’ironia: forse è perchè negli ultimi decenni migliaia di mafiosi sono emigrati in Germania?
off
togli pure l’ironia…quello che hai scritto e’ anche vero…ma la corruzione per quanto mi risulta si fa in due: uno corrompe e l’altro viene corrotto.
In Germania c’e’ anche il terzo pero’..colui che sta zitto e insabbia, per farci credere che solo loro sono duri, puri, onesti e soprattutto PRODUTTIVI.
Rospo
caro Off
E-S-A-T-T-O
ho vissuto in Germania…Inghilterra e poi Stati Uniti….non sono rose e fiori come sta sorta di autorazzisti patologici esterofili descrivono certe realtà estere…e come ce le descrivono certa stampa venduta e bugiarda (i mass media main stream in generale…che hanno forgiato …aimè ste menti autorazziste….dannose per se stesse e per il proprio Paese…che io ho imparato ad amare proprio stando all’estero….)
che brutta (e dannosa ) genia sta accozzaglia di autorazzisti strumentalizzati che non vedono al di là della punta del loro naso….
che orrore…..
povera italia
se pubblicano i dati sulla germania..onesta , bella, virtuosa…poi eventualmente ne pubblicherò pure io….e vi sfiderò a smentirli.
In questo momento piuttosto difficile…l’Italia ha bisogno di Veri Italiani e Veri Uomini…non di quaraquaquà….con la mente confusa dal giornale La Repubblica , Il Sole 24 Ore, etc etc…i talk show pilotati e bugiardelli..etc etc….
Rospo
aggiungo:
no no…caro Off…”quei Paesi ” belli bravi buoni e virtuosi…non sono solo “corruttori ” ma sono anche “corrotti “…anche se lo stile è diverso dal nostro…sempre corrotti (anche ) sono….
che pena certa gente….
Rospo
GHERARDO MAFFEI ——>>>> PUBBLICA I DATI E SMENTISCIMI…..;-)
DAI……
Rospo
posto un articolo che descrive bene la virtuosa Germana…le fonti sono di un autorevole economista tedesco Friedrich Schneider, professore all’Università austriaca di Linz e massimo esperto continentale della cosiddetta “shadow economy”..considerato un brillante economista di altro livello sia in Germania che all’estero….posterò inseguito (se il Prof. Giannulli..me lo permette essendo degli articoli piuttosto lunghetti )..un articolo pubblicato in prima pagina qualche mese fa dal giornale tedesco Der Spiegel International…ove in modo rigoroso il Prof Shneider…descrive la VERA SITUAZIONE DELLA GERMANIA (che non è quella che ci descrivono i nostri mass media bugiardelli e venduti…) e poi tutta un altra serie di articoli sempre sulla “virtuosa ” Germania….(imbrogliona, scorretta,prepotente, oserei dire “nazistella” —a quanto pare il vecchio vizietto tragicamente da tutti conosciuto …storia docet…non l’hanno perso: STANNO DISTRUGGENDO STAVOLTA NON CON UNA GUERRA MILITARE MA CON UN SCORRETTA GUERRA ECONOMICA L’EUROPA PER LA TERZA VOLTA..sti disgraziati.(ci ritornerò sull’argomento )
Articolo:
Corruzione e tangenti: la Germania peggio dell’Italia
La Germania passa per essere un Paese onesto, corretto, inflessibile. Ma i numeri dicono il contrario: l’economia sommersa vale 351 miliardi di euro e le tangenti 250
Marco Cobianchi
Essere tedeschi ha un vantaggio: si è sempre dalla parte della ragione. È una certezza che Manfred Weber, capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, aveva stampata in volto quando, replicando al discorso di inaugurazione del semestre di presidenza italiana dell’Europa di Matteo Renzi, gli ha rinfacciato di “chiedere soldi in cambi di riforme. E poi come facciamo ad essere sicuri che le facciate?” Dubbio legittimo, ma non sempre la Germania è quel monolite di etica che si vuol far credere.(Rospo: io conosco bene la Germania..avendoci vissuto : ONESTA E CORRETTA NON LO E’ MAI STATA ..) Ha un’immagine impeccabile e un volto sempre ben rasato, ma la Germania è molto più simile all’Italia di quanto Weber non creda. E lo è in un campo nel quale noi passiamo per specialisti, con un know-how consolidato: la corruzione.
Forse Weber non ricorda un episodio interessante capitato il 15 aprile di quest’anno proprio al Parlamento europeo. Nikolaos Chountis, europarlamentare greco di Syriza (lista Tsipras), riceve dal tedesco Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e candidato del Pse alla presidenza della Commissione, una risposta che non s’aspettava. Un anno prima la Commissione europea aveva messo nero su bianco che tra i Paesi europei solo la Germania e l’Austria non avevano ancora recepito nel proprio ordinamento né la convenzione anti-corruzione europea né quella dell’Onu. Chountis prende carta e penna per chiedere a Schulz di sapere se l’Europa avesse fatto, o avesse intenzione di fare, pressioni su Berlino perché le adottasse. Voleva anche sapere quali fossero le giustificazioni della Germania per non averlo ancora fatto e se era vero quanto scritto dal settimanale tedesco Der Spiegel e, cioè, che il presidente della Confindustria tedesca, Ulrich Grillo, era coinvolto in una serie di pagamenti di tangenti in Grecia quando era a capo delle società Rheinmetall e Stn Atlas. Dopo un anno la risposta di Schulz è stata lapidaria: l’interrogazione “eccede le competenze della Commissione” quindi è “inaccettabile”.
Se avesse voluto rispondere, Schulz avrebbe dovuto mettere sul banco degli imputati il suo Paese e approfondire verità imbarazzanti. Molto imbarazzanti.
Il sommerso di Berlino
Gli scandali Mose e Expo sembrano confermare la teoria “italiani popolo di mazzettari”. Una teoria che porta dritto dritto verso una specie di autorazzismo che vuole gli italiani “antropologicamente inferiori dal punto di vista etico” rispetto, ad esempio, alla Germania che passa per essere il Paradiso dell’etica pubblica. È così?
Partiamo dai numeri. Uno dei più importanti studi che comparano l’economia sommersa dei Paesi europei viene pubblicato periodicamente a cura della Visa Europe, realizzato dalla società di consulenza internazionale At Kearney, con la supervisione scientifica di Friedrich Schneider, professore all’Università austriaca di Linz e massimo esperto continentale della cosiddetta “shadow economy”. I suoi studi e i suoi saggi sono alla base dei documenti dell’Eurostat e dell’Ocse che si occupano della materia. I risultati dello studio sono qui e il dato più importante è che, in valori assoluti l’economia sommersa tedesca è la più consistente di tutti i Paesi europei: 351 miliardi di euro pari al “nero” di Gran Bretagna, Belgio, Svezia, Irlanda e Austria messe insieme e superiore di circa 20 miliardi al “nero” italiano che è stimato in 333 miliardi. Strano che la Germania passi per essere come l’Eden degli onesti, perché i dati non dicono questo: dicono che l’economia “non osservata” tedesca è la più grande d’Europa. Per “economia non osservata”, familiarmente chiamata in italiano “nero”, si intende sia l’economia criminale vera e propria sia, soprattutto, l’economia non criminale che sfugge ai controlli (in particolare del fisco) come, ad esempio, il lavoro non regolare, la mancata fatturazione o la sottofatturazione.
Ma prendere i valori assoluti non basta: vanno messi anche in relazione al Prodotto Interno Lordo di un Paese perché è evidente che il 13% di economia sommersa della Finlandia non equivale allo stesso 13% di economia sommersa della Germania: infatti nel primo caso si tratta di appena 26 miliardi di euro e nel secondo di 351. L’Italia, avendo un’economia più piccola di quella tedesca, ha un rapporto sommerso/Pil più alto, cioè il 21% rispetto, appunto, al 13% tedesco. Il rapporto tra economia sommersa e Pil dell’Italia è uno dei più alti e, d’altra parte, gli scandali grandi e piccoli che emergono quotidianamente sono lì a dimostrare che siamo il Paese più corrotto d’Europa mentre la Germania passa per essere popolata da manager e dipendenti pubblici puri come gigli di campo.
Corruzione alla tedesca
Friedrich Schneider (unica fonte presa come riferimento in modo da non fare confusione con altre metodologie di indagine su un tema così difficile da maneggiare) ha valutato anche il peso della corruzione nei vari Paesi europei e il risultato è che, nel 2012, le mazzette tedesche hanno pesato 250 miliardi di euro rispetto ai 280 miliardi dell’Italia. La Corte dei Conti, però, valuta il valore della corruzione italiana in 60 miliardi, non in 280. Peccato, però che il dato dei 60 miliardi sia praticamente inventato perché sono il risultato di una proporzione tra il valore stimato della corruzione mondiale con il Pil italiano. Un esercizio di pura matematica senza nessuna base scientifica, ma che continua ad avere libera circolazione nel dibattito pubblico.
Ma oltre alle statistiche economiche anche quelle giudiziarie, sono interessanti. Secondo un recente rapporto della Commissione europea le denunce per corruzione in Germania nel 2011 sono state 46.795: il triplo rispetto alle 15.746 dell’anno precedente. In Nord-Westafalia i casi sono passati da 6089 del 2010 a 40.894 del 2011. Ovviamente c’è una spiegazione. Se si va a vedere il testo originale del rapporto si scopre che decine di migliaia di denunce riguardano un caso di tangenti che ha coinvolto tutti i dipendenti, civili e militari, di una base militare britannica e che vede coinvolti i dipendenti di una concessionaria automobilistica in due distinti processi. Anche il dato del 2010 (15.746 casi) è influenzato da singoli casi specifici. Bisogna andare al 2009 (quando non ci sono stati casi anomali di corruzione che falsano il dato) per avere un numero affidabile ed è 6.354 denunce e va confrontato con quello del 2012: 8.175. Un bel numero, tantopiù se si considera che mentre le denunce di crimini aumentano, le indagini diminuiscono: dalle 1.813 del 2010 si è passati alle 1.528 del 2011 fino alle 1.373 del 2012.
Passiamo alle condanne: secondo l’Ocse tra marzo 2011 e il marzo 2013 di tutti i procedimenti anti corruzione, 33 sono stati archiviati per mancanza di prove mentre in 21 processi si è arrivati alla condanna nei confronti, complessivamente, di 141 persone. Di queste 141 persone, 43 sono state ritenute colpevoli di corruzione verso funzionari pubblici stranieri e questo significa che, secondo la giustizia tedesca, appena 138 persone in due anni sono state ritenute colpevoli di aver pagato tangenti all’interno della Germania. Un numero ridicolo se si pensa alla stima di Schneider secondo la quale le tangenti in Germania pesano per 250 miliardi ed è ancora più ridicolo se si pensa che in un solo anno, il 2012, le denunce per corruzione sono state, come detto, più di 8mila.
Il confronto con i dati italiani è, a questo punto, d’obbligo. Nel 2011 le denunce per corruzione e concussione e abuso d’ufficio sono state 1820 (1.587 nel 2012, ultimi dati disponibili) mentre le persone condannate per peculato, malversazione, concussione, e corruzione sono state 800. In Italia si denuncia meno, ma si condanna molto di più. Come mai?
Il rapporto della Commissione Europea sulla corruzione sembra mettere in relazione abbastanza diretta questa differenza tra denunce (molte) e indagini (poche) in Germania con il fatto che la magistratura tedesca, a differenza di quella italiana, è soggetta al potere politico. In alcuni specifici casi, infatti, il ministero della Giustizia di Berlino ha il diritto di “istruire” il magistrato titolare di un’inchiesta su come condurre le indagini e su quale particolare concentrare le sue attenzioni. E’, quindi, possibile che i magistrati tedeschi siano indirizzati dal governo a trascurare i casi di corruzione per concentrarsi su altri reati. E non sembra che questo stato di cose scandalizzi più di tanto i magistrati stessi: solo il 50% di essi, infatti, vorrebbe l’abolizione del potere di indirizzo delle indagini da parte del governo.
Certo, quasi tutti gli indici di corruzione, stando al rapporto della Ue, sono migliori rispetto alla media europea, ma il rapporto fa notare che l’Ocse ha più volte chiesto alla Germania di rendere esecutive le sentenze (poche) che ricadono sotto il reato di corruzione visto che “la maggior parte delle sentenze vengono sospese”. Strano, è la stessa accusa che si rivolge all’Italia. Per di più il Greco, Group of States Against Corruption, nel suo rapporto sulla Germania del novembre del 2012, ha criticato il paese di Frau Merkel per le sue regole di finanziamento ai partiti poco rigorose (rafforzate nel 2013), per la corruzione dei parlamentari e per gli scarsi progressi nell’adozione delle raccomandazioni dell’organizzazione.
Fine articolo
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dico: TUTTI i loro dati ufficiali…son tutti falsati..a partire dal Debito Pubblico…che è molto più alto…(con degli artifici contabili…hanno eliminato tutta una serie di voci..che invece vanno incluse ..in particolare i debiti dei Lander ) ed hanno “sistematicamente ” non rispettato i parametri di Mastrich (sia per quanto riguarda il deficit del 3% che in particolare il divieto di superare il limite imposto dai trattati del 6% del surplus commerciale …limite violato per ben 8 anni di seguito!!! TUTTI LO SANNO E “STRANAMENTE” NESSUNO DICE NULLA…andrebbero sanzionati pesantemente …superare costantemente il limite del surplus vuol dire AFFOSSARE LE ECONOMIE dei paesi partners…inoltre l’enorme surplus accumulato..non viene investito nella Germania proprio impedendo la ripresa degli altri Paesi che per conseguenza/riverbero..esporterebbero molto di più in Germania a beneficio delle rispettive economie…quel surplus viene accantonato o investito nel settore finanziario che non produce nulla (o produce bolle ) e non benefica in alcun modo l’economia reale. Il tutto per portare avanti una politica mercantilista basata sull’export.(le infrastrutture della Germania sono tutte fattiscenti..non investono da 20 anni…io ho girato in lungo e in largo la Germania sia ovest che est…è ben oliata solo la macchina exprt cioè le grosse industrie e le multinazionali…tra cui LA SIEMENS..la multinazionale piu corrotta /corrutrice del mondo…condannata negli Stati Uniti..ha dovuto amettere e pattegiare…magari sulla Siemens a scanso di equivoci ci ritornerò ) La loro disoccupazione è molto più alta..dei dati ufficiali..semplicemente nei conteggi includono milioni di disperati che lavorano secondo i paradgmi delle disgraziate Riforme Hartz..cioè lavoro sottopagato a 400 /700 euro al mese …insisto : il nostro meridione è un paradiso rispetto a certe parti della ex Germania comunista (tutti sussidiati..e le loro imprese decotte aiutate irregolarmente con sovenzioni statali con tutta una serie di meccanismi non in regola con i Trattati Europei..di cui “lor signori ” crucchi..beatamente se NE FREGANO (tranne essere rigorosi con gli altri Paesi..)…la ricca Baviera deve sborsare circa 80 miliardi anni..per il loro “meridione ” ..(ma queste cose in Italia non si dicono…non so perché o forse lo so…).
La Deutche Bank ha in pancia tanti di quei “derivati ” quanto una ventina di volte il Pil tedesco…il giorno che esplodono…trascineranno l’Europa e il mondo in una catastrofe…(perchèèèè nessuno lo dice??? perchèè ? eppure si sanno ste cose…)…etc etc potrei continuare per ore…mi fermo qua.
BLEFANDO E IMBROGLIANDO..TUTTI SON BRAVI. (ma poi in economia alla fine..ogni nodo viene al pettine…e saranno dolori per noi e per loro )
Tutto sommato l’Italia è stata corretta (ha fatto tutto cio che le è stato chiesto…facendosi del male)…per inseguire un sogno irrealizzabile: GLI STATI UNIT D’EUROPA…(ai tedeschi non è passato manco per l’anticamera del cervello..MAI..loro si stanno servendo del Progetto Europeo..per egemonizzare l’Europa..stanno riuscendo con la guerra economico/finanziaria..ove non son riusciti con due guerre militari..ed un macello di vite umane enorme.
Cari autorazzisti patologici con la sindrome di Stoccolma….continuate ad amare la corda che vi (e ci ) impiccherà tutti quanti..ed insaponarla con argomenti che non hanno ne capo ne coda…sognando Gli Stati Uniti d’Europa (il sistema UE/Euro è la negazione della Vera Europa….anzi ne è la distruzione…ed è sotto gli occhi di tutti….la Vera Europa ha una vocazione ad unirsi..e forse un giorno ci riuscirà…ma sulle ceneri di questa disgraziata Unione Europea Teconocratica ed elitaria…perché questo sistema farà crasch…e solo una questione di tempo..sperando che non costi troppa sofferenza…
ho scritto di getto..scusate la forma (scrivo come nelle chat..) non correggo e invio…
bye bye
Rospo
Ps: GRADITE SMENTITE SU CIO CHE HO SCRITTO…
Rospo
Questo articolo è stato pubblicato in prima pagina dal settimanale tedesco Der Spiegel in tedesco e nel Der Spiegel International in inglese….QUESTO ARTICOLO DESCRIVE BENE LA “VERA” SITUAZIONE DELLA GERMANIA..CHE E’ PIUTTOSTO DIVERSA DA COME CE LA FANNO APPARIRE I NOSTRI MASS MEDIA….ED IO CHE CONOSCO BENE LA GERMANIA (ci ho lavorato per alcuni anni…ed ho fatto la prima e seconda media inferiore..in Germania..(in una scuola italiana non tedesca ..preciso ) …la parte della Germania est ex comunista è in una situazione peggiore di quella qua descritta (almeno alcune parti di essa…)…su quest’ultimo punto posterò un articolo ed un video molto interessanti …e poi alcuni link…dopodiché mi dileguerò….(ma avrei tanto ma tanto da dire sulla Germania bella buona corretta e virtuosa come piace al Maffei e autorazzisti vari malati di una sorta di sindrome di Stoccolma e amanti della corda che ci impiccherà tutti quanti (non mi stancherò mai di dirlo.;-).. potrei farci decine e decine di post…)
Artiolo:
DER SPIEGEL :—–>> LA GERMANIA , UN PAESE IN LENTA ROVINA…
Der Spiegel — la celebre rivista settimanale tedesca — scrive un articolo impietoso sulle prospettive economiche della Germania: un paese che non ha fatto investimenti, non sta crescendo, e nel quale il livello di benessere sta scendendo per la maggior parte dei cittadini.
Nulla di tutto ciò è nuovo ma è bene ritornarci visto che salta sempre fuori chi dice che “la Germania è un modello”.
(Insomma, aver dichiarato guerra —economica— all’Europa ha avuto i suoi costi. Lo sapevamo.)
“IL PAESE IN ROVINA. COME SPRECHIAMO RICCHEZZA E FUTURO “ titola lo Spiegel
Der Spiegel – 18 settembre 2014
(dalla versione cartacea in tedesco del 08 settembre 2014)
A dispetto della sua luccicante facciata, l’economia tedesca si sta sbriciolando al proprio interno. Così, quantomeno, la pensa Marcel Fratzscher. Con le infrastrutture del paese che diventano obsolete e le aziende che preferiscono investire all’estero, il consulente del governo sostiene che la prosperità della Germania sta vacillando.
Quando Fratzscher, capo del German Institute for Economic Research, tiene una conferenza, gli piace porre una domanda al pubblico: “Di che paese stiamo parlando?” Dopodiché inizia a descrivere un paese che ha avuto meno crescita rispetto alla media dei paesi dell’eurozona fin dall’inizio del nuovo millennio, dove la produttività è cresciuta solo di poco, e dove due lavoratori su tre guadagnano oggi meno di quanto guadagnavano nel 2000.
Di solito Fratzscher non deve attendere molto prima che le persone inizino ad alzare la mano. “Portogallo” afferma qualcuno. “Italia” dice un altro. “Francia” esclama un terzo. L’economista lascia che il pubblico continui a cercare la risposta giusta finché, con sorriso trionfante, annuncia la risposta. Il paese che stiamo cercando, quello con dei risultati economici così deboli, è la Germania.
Forse ci vuole qualcuno che abbia la preparazione di Fratzscher per essere così aspramente critico verso il proprio paese. L’economista di Bonn ha lavorato come consigliere del governo a Jakarta nella metà degli anni ’90, durante la crisi finanziaria asiatica. Ha condotto ricerche presso il rinomato Peterson Institute a Washington quando esplose la bolla di internet, e ha scritto analisi per la Banca Centrale Europea nel periodo più cupo della crisi dell’euro. Ha sempre osservato gli sviluppi della Germania “con un certo distacco”, dice lui stesso.
Fratzscher guida il German Institute for Economic Research (DIW) da oltre un anno, ed è evidente che questa ritrovata vicinanza gli ha aguzzato la vista sulle contraddizioni della quarta maggiore potenza economica del mondo. L’industria tedesca vende automobili di alta qualità e macchinari in tutto il mondo, ma quando l’intonaco comincia a scrostarsi dai muri di una scuola elementare sono i genitori a dover raccogliere il denaro per pagare l’imbianchino. Le aziende e le famiglie posseggono attività e beni per migliaia di miliardi, ma metà dei ponti autostradali hanno urgente bisogno di riparazioni. La Germania ottiene più benefici dall’Europa rispetto alla maggior parte degli altri paesi, eppure i suoi cittadini hanno l’impressione che Bruxelles si approfitti di loro.
LA GRANDE ILLUSIONE
Fratzscher la chiama “Die Deutschland Illusion” (“L’Illusione Tedesca”), che è il titolo del suo nuovo libro che sarà presentato venerdì dal ministro tedesco all’economia, Sigmar Gabriel. Lo scorso anno Fratzscher ha chiesto al suo staff del DIW, uno dei più importanti think tank del paese, di occuparsi delle fondamenta dell’economia tedesca. Fratzscher ha condensato i risultati in un crudo resoconto sulle grandi illusioni dell’economia del paese.
I tedeschi vedono il proprio paese come un motore di occupazione e un modello per le riforme per tutta l’Europa, dice Fratzscher, e tuttavia la Germania si è a malapena risollevata dalla recessione causata dalla crisi finanziaria. La Germania secondo Fratzscher sembra un gigante quando è vista da lontano, ma diventa sempre più piccola quanto più ci si avvicina. Il paese sta percorrendo “un sentiero in discesa”, scrive il presidente del DIW, e sta vivendo “delle proprie riserve”.
Gli stessi buoni dati sul mercato del lavoro nascondono in realtà la più pericolosa debolezza della Germania. Difficilmente un qualsiasi altro paese industrializzato potrebbe essere così negligente e avaro rispetto al proprio futuro. Mentre all’inizio degli anni ’90 il governo e l’economia investivano il 25 percento del prodotto totale per costruire nuove strade, linee telefoniche, edifici universitari e fabbriche, nel 2013 questo numero è sceso ad appena il 19,7%, secondo i recenti dati forniti dall’Ufficio Statistico Federale.
Questa non è una banalità statistica. Il futuro del paese e la vita quotidiana dei suoi cittadini dipendono da come ciascun euro viene usato oggi. Se un euro viene speso subito non sarà utile per il futuro. Può anche essere risparmiato per dei consumi futuri. O può essere investito in aziende, istruzione o infrastrutture, in modo da diventare la base per la prosperità futura, il progresso tecnico e altri posti di lavoro.
Il problema della Germania è che il denaro viene ora utilizzato essenzialmente per i primi due scopi. Secondo i calcoli del DIW, la caduta degli investimenti tra il 1999 e il 2012 ammonta a circa il 3% del PIL, ed è il più grande “divario degli investimenti” di tutta l’Europa. Se uno guarda solo agli anni tra il 2010 e il 2012 il divario è del 3,7%, ancora più grande. Solo per mantenere un livello accettabile di crescita, il governo e le imprese dovrebbero spendere 103 miliardi di euro in più ogni anno rispetto a quanto stanno facendo oggi.
PREOCCUPAZIONI CRESCENTI
Questo è il punto chiave della diagnosi di Fratzscher — e adesso l’onere di trovare la terapia ricade su di lui. Da quando il ministro all’economia Gabriel lo ha nominato commissario agli investimenti alla fine dello scorso mese, si è trovato al centro del dibatto sulla riforma della spesa, dibattito potenzialmente tanto importante quanto lo fu quello sull’Agenda 2010 di riforme del mercato del lavoro e del sistema di welfare.
La recente flessione dell’economia rende il problema ancora più urgente. Ora che l’industria ha visto un declino nel volume degli ordini e ha ridimensionato la produzione, il governo deve decidere se contrastare tale declino con un programma di investimenti.
Ciò che recentemente non era altro che una possibilità teorica potrebbe presto diventare un punto critico fondamentale per la coalizione di governo della cancelliera Angela Merkel. Mentre la Merkel e il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble restano determinati nell’aderire al proprio progetto di presentare un bilancio federale in pareggio per il prossimo anno, Fratzschern sostiene che bisogna prepararsi per lo scenario peggiore. “Se la crisi si aggrava ancora,” ha detto in una conversazione con lo SPIEGEL, “sarà necessaria una maggiore spesa per stimolare l’economia”.
Se ciò avverrà, il libro di Fratzscher potrebbe offrire un modello su come procedere. Nel suo studio, il presidente del DIW elenca meticolosamente i maggiori problemi di investimento per la Germania, dalle aziende alle reti di trasporti, dall’istruzione al piano di transizione energetica — il passaggio del governo federale dall’energia nucleare verso l’energia rinnovabile. Dati a sostegno delle sue teorie vengono da ogni angolo del paese.
SVANISCE LA LEALTA’ VERSO LA GERMANIA
Rainer Hundsdörfer sta per compiere quella che è forse la decisione più difficile della sua vita professionale. La sua azienda ha in programma di investire 50 milioni di euro a breve, ma egli è incerto se valga ancora la pena di spendere questi soldi nella propria patria.
Hundsdörfer è l’amministratore delegato dell’impresa Ebm-Pabst. I ventilatori industriali prodotti dalla sua azienda a Mulfingen, una città nel sud della Germania, sono installati nei sistemi di refrigerazione dei supermercati, nei condizionatori d’aria degli alberghi e nei server informatici di tutto il mondo. I mercati esteri contano già per oltre il 70 percento delle vendite della sua azienda.
Ebm-Pabst fabbrica già da tempo alcuni dei suoi prodotti in India e in Cina, ma fino ad ora il suo obiettivo quando investiva in paesi stranieri era semplicemente quello di trovarsi più vicino ai suoi clienti. L’azienda era rimasta fieramente leale alla Franconia, la sua regione d’origine in Germania. Ma questa lealtà potrebbe svanire alla prossima decisione sugli investimenti. “Sarebbe la prima volta che scegliamo contro il sito di produzione in Germania,” dice Hundsdörfer.
L’azienda vuole espandere l’impianto di Mulfingen e costruire un nuovo centro logistico. Questo creerebbe centinaia di posti di lavoro, ma ciò che manca è “un’infrastruttura stradale decente per rendere proficuo il nostro investimento,” dice Hundsdörfer. I suoi camion sono costretti a usare la Hollenbacher Steige, una strada che si sta sbriciolando e che ha urgente necessità di essere riasfaltata. Spesso i camion che arrivano dalla direzione opposta non riescono a passare trovandosi uno di fronte all’altro su una strada così stretta.
Il progetto di costruzione stradale costerebbe 3,48 milioni di euro, ma lo Stato e il governo locale esitano da anni a mandare avanti la cosa, per via dei costi. Secondo Hundsdörfer i conti semplicemente non tornano. “Paghiamo più tasse noi in un solo anno di quello che costerebbe rifare la strada.” Ora Hundsdörfer sta prendendo in considerazione l’impensabile: perché non costruire il centro logistico all’estero. Hundsdörfer non si troverebbe da solo, nel fare questa scelta.
LA DIMINUZIONE DEGLI INVESTIMENTI INDUSTRIALI
L’economia tedesca evita da anni gli investimenti. Le aziende hanno quasi 500 miliardi di euro messi da parte in risparmi, secondo le stime del presidente del DIW, e tuttavia la proporzione di investimenti nell’economia privata della Germania è caduta da poco meno del 21 percento nel 2000 a poco più del 17 percento nel 2013.
Molti economisti concludono che le aziende sono preoccupate non solo per le strade che si sbriciolano, ma anche per la mancanza di lavoratori qualificati, le condizioni dell’eurozona, e i crescenti costi dell’energia. E questa paura, a sua volta, sta ostacolando i progetti per il futuro della Germania.
Le conseguenze sono drammatiche. Quando si calcola l’aggiustamento per l’inflazione, si trova che molte aziende hanno effettivamente ridotto le loro spese per macchinari e computer nel corso degli ultimi decenni, secondo i dati dell’Ufficio Statistico Federale. Questo è vero specialmente per l’industria chimica, ma anche le infrastrutture industriali stanno crollando, per esempio, nei settori dell’ingegneria meccanica e dell’elettronica.
Ma le aziende non hanno smesso del tutto di investire — semplicemente non stanno più investendo in Germania. La BMW, casa automobilistica bavarese, sta attualmente spendendo un miliardo di dollari per trasformare il suo impianto a Spartanburg, nella Carolina del Sud, nel suo più grande stabilimento a livello globale. La Daimler ora assembla la nuova classe C per il mercato americano nella città di Tuscaloosa, in Alabama. Dürr, il produttore di attrezzature per la verniciatura, ha ampliato i suoi edifici industriali a Shangai lo scorso anno, in modo che essi ora hanno raggiunto le stesse dimensioni di quelli della sua sede centrale a Bietigheim-Bissingen, vicino a Stoccarda.
Da quando il boom del fracking ha ridotto i costi dell’energia, gli Stati Uniti sono diventati in modo particolare il sito preferito per le aziende tedesche. In maggio, BASF CEO Kurt Bock ha annunciato un nuovo piano di investimenti da un miliardo di euro, il più grande nella storia dell’azienda, nella Costa del Golfo americano. Nello spiegare la decisione, la dirigenza ha fatto notare che il gas naturale negli Stati Uniti costa solo un terzo di ciò che costa in Germania. Il gigante tecnologico Siemens è andato anche oltre, annunciando che in futuro gestirà il suo intero business dagli uffici negli Stati Uniti.
FINE ARTICOLO GIORNALE
DICO IO : questo articolo “conferma “ tutto cio che io ho scritto nei post precedenti.
Questo articolo pubblicato dallo Spiegel International circa 5 mesi fa in prima pagina…conferma cio che rinfacciava il giornalista economico Paolo Barnard (della MMT ) in uno scontro televisivo di circa un anno e mezzo fa con il noto giornalista tedesco UDO GUMPEL (residente in italia e corrispondente dall’Italia per alcuni giornali tedeschi…molto conosciuto perché insieme ad un altro giornalista tedesco Tobias Piller…è sempre presente nelle televisioni italiane…)
In questo breve video…il Paolo Barnard non sbaglia nulla…è perfetto.
https://www.youtube.com/watch?v=voHYcaEY5tY
aveva ragione il Paolo Barnard si o no ??? direi decisamente di si….(infatti paralizza il “supponente “ Udo Gumpel..che non risponde e cerca di cambiare discorso….
bye bye
Rospo
ps: ripeto: sempre gradite smentite…ma temo che i patologici (e stolti ) autorazzisti…si siano volatilizzati…
Rospo
Il nostro caro Maffei dice che i miei dati non son “seri”…
la fonte di cio che posto e dico sono: economisti tedeschi piuttosto “quotati ” in Germania e all’estero…economisti italiani piuttosto conosciuti…in Italia e all’estero….più dati Istat, Ocse, FMI, Eurostat,,etc etc…..non piglio dati da siti internet non qualificati cazzari….
no no…affatto..è tutta roba “sicura”. mi dispiace per il caro Maffei…
buona giornata…
Rospaccio
Aldo Giannuli
guarda che se sei così lungo non ti legge nessuno
Rospo
Qui un video sull’Unificazione Tedesca…dopo la caduta del Muro di Berlino….il video dura circa 20 minuti…ed è tratto da una trasmissione di approfondimento culturale di RAI 2 il programma “Mizar”…viene intervistato l’economista Vladimiro Giacchè…che ha scritto un libro su questo tema..intitolato
https://www.youtube.com/watch?v=K13uheifDHo
“””Vladimiro Giacché, Anschluss. L’annessione. L’unificazione della Germania e il futuro dell’Europa””””
Di cui posto un piccolo anteprima :
—>>Ancora oggi, a quasi 25 anni dal crollo del Muro, la distanza economica e sociale tra le due parti della Germania continua ad accentuarsi, nonostante massicci trasferimenti di denaro pubblico dalle casse del governo federale tedesco e da quelle dell’Unione Europea. Sulla base di una ricerca scrupolosa, condotta attraverso i dati ufficiali e le testimonianze dei protagonisti, l’economista Vladimiro Giacché svela come la riunificazione delle due Germanie abbia significato la quasi completa deindustrializzazione dell’ex Germania Est, la perdita di milioni di posti di lavoro e un’emigrazione di massa verso Ovest che perdura tuttora, spopolando intere città. La storia di questa “unione che divide” è una storia che parla direttamente al nostro presente. Essa comincia infatti con la decisione di attuare subito l’unione monetaria tra le due Germanie, prima di aver attuato la necessaria convergenza tra le economie dell’Ovest e dell’Est. L’unione monetaria ha accelerato i tempi dell’unione politica, ma al prezzo del collasso economico dell’ex Germania Est. Allo stesso modo la moneta unica europea, introdotta in assenza di una sufficiente convergenza tra le economie e di una politica economica comune, è tutt’altro che estranea alla crisi che sta investendo i paesi cosiddetti “periferici” dell’Unione Europea. Il libro di Giacché si conclude quindi con un esame approfondito delle lezioni che l’Europa di oggi può trarre dalle vicende tedesche degli anni Novanta. (Rospo: consiglio vivamente di leggere sto libro…perché è fatto bene, chiaro, scritto con competenza e rigore…ho notato che diversi economisti ed opinionisti ..lo citano spesso e …LIBRO ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE…FA CAPIRE MOLTO SULLA “GERMANIA”.. )
Qui posto un articolo sulla Germania…scritto dall’Avvocato Marco della Luna…(laureato in giurisprudenza ed avvocato , laureato in Pisicologia Sociale e giornalista economico…che ha scritto tanti libri..di economia…sull’Europa, Euro, etc etc…insomma tematiche a sfondo economico..i suoi libri hanno venduto in Italia ma anche in Francia..ove spesso è invitato nelle loro televisioni…)…
Articolo Marco Della Luna…sulla Germania..considerazioni basate sul contenuto del libro dell’ economista Vladimiro Giacchè…
Faccio copia incolla di un post che avevo scritto tempo fa in un altro forum…ci sono tra parentesi alcune mie considerazioni…riferite alla discussione su quel forum..sicome son pertinenti anhe qua lascio tutto cosi come è…:
1. EURO-ANSCHLUSS: IL FANTASMA DI MORGENTHAU
Posted on 06/10/2014 by admin (Marco Della Luna )
EURO-ANSCHLUSS: IL FANTASMA DI MORGENTHAU
———>>>>>Verso la fine della II Guerra Mondiale gli USA avevano un piano, il Piano Morgenthau (poi non eseguito per ovvie ragioni connesse alla guerra fredda), per eliminare dopo la guerra tutte le industrie tedesche, facendo della Germania un paese puramente agricolo. Il mezzo per ottenere ciò era semplice: imporre alla Germania l’unione monetaria con gli USA, la cui moneta era allora molto forte: il prezzo delle merci tedesche si sarebbe moltiplicato e le aziende avrebbero chiuso, non potendo più esportare, e l’industria yankee avrebbe preso i suoi mercati e i suoi assets migliori gratis o quasi.
——>>> Gli Stati Uniti non fecero questo alla Germania dopo la sua resa, però la Germania Ovest lo fece poi alla Germania Est negli anni ’90. E ora lo fa all’Italia.
——>>>Oramai è stato acquisito: Essendosi inchiodata a un cambio elevato e fisso – elevato sia rispetto agli altri paesi dell’eurozona, che rispetto agli altri – e non potendo più svalutare la moneta per mantenersi competitiva sui mercati internazionali, l’Italia, per restare competitiva e limitare la sua deindustrializzazione, ha dovuto svalutare i lavoratori, riducendo i salari/redditi, tassandoli di più, tagliando e differendo le pensioni.
—–>>>Ma la riduzione dei redditi ha automaticamente causato il crollo della domanda interna e della capacità della gente di pagare i debiti già contratti, quindi un crollo degli incassi di chi produce per il mercato interno e un’impennata delle insolvenze e dei fallimenti. La riduzione dei salari viene in parte compensata con ammortizzatori sociali finanziati con più tasse e contributi, in parte scaricando i disoccupati e i sottoccupati sui risparmi della famiglia e sulle pensioni dei genitori o dei nonni.
——>>>Tutto ciò sta consentendo una parziale conservazione dell’industria e dei mercati esteri, ma, abbisognando di drenare risparmi e andando a colpire il settore immobiliare (quello che innesca le fasi di espansione e di contrazione), non può tirare avanti ancora a lungo. Inoltre, i vincoli di bilancio, il limite del 3% al deficit sul pil, la botta dei trasferimenti al Meccanismo Europeo di Stabilità (57 miliardi), la connessa ascesa della pressione fiscale fa chiudere o emigrare le aziende. Emigrano anche tecnici, professionisti, capitali. Questi sono i risultati dei “compiti a casa”.
——->>>>Sostanzialmente, la recessione è guidata da una costante sottrazione di liquidità voluta politicamente da Berlino via Draghi, che garantisce di fare tutto ciò che serve per sostenere i debiti pubblici, ma a condizione che si facciano quei compiti a casa, ossia che si demolisca l’economia e la si doni a un capitalismo di conquista, apolide e antisociale. (Rospo: QUESTO è IL LORO OBIETTIVO…PER QUESTO E’ STATO INTRODOTTO L’EURO…NON PER ALTRO….ma vaglialo a spiegare ai PRO EURO…che non capiscono un C….:::…ma il problema è la corrruzzzzzioneeeeeeee….le auto bluuuu…..i tedeschiii sonooo braviiii…noi siamo italioti..e italioti di qua e italioti di là…il probbbleeema non è l’euorooooo….dico io: poveri imbecilli..con la sindrome di Stokolma…ed è meglio che mi fermi qua….)
——->>>>Tutti questi meccanismi operano costantemente, appunto come meccanismi, e giorno dopo giorno demoliscono l’Italia e la rendono dipendente, sottomessa, povera rispetto alla Germania. Un po’ più di flessibilità e un po’ meno di spread o un po’ più di spesa e inflazione in Germania non risolverebbero quanto sopra, non fermerebbero la macchina della deindustrializzazione, anche se Renzi cerca di distogliere da ciò l’attenzione attirandola su di sé con la sua azione frenetica e inconcludente (se non nel male). Non la fermerebbe nemmeno un aumento della domanda interna, perché questo si dirigerebbe verso beni di importazione, avvantaggiati dalla forza dell’Euro.
——->>>>E poi ci sono gli utili tromboni dell’europeismo idealista, che evocano le favole moralistiche di Spinelli e soci ( Rospo: i fessiiiiiiii….con il cervello sotto vuoto ricoperto da sette strati di pelle d’asino rinforzataaa….con il cervello imbrodolato dalle cazzate della Repubblica & affini …..) per coprire una realtà di scontro di interessi oggettivamente contrapposti, di sopraffazioni spietate, di colonizzazione.
——->>>Sarebbe molto utile, a coloro che cercano di tutelare gli interessi italiani in relazione alle politiche europee e monetarie della Germania attuale, a coloro che trattano questi temi nelle sedi europee e nazionali, conoscere come il grande capitale privato tedesco occidentale, durante il processo di riunificazione della Germania iniziato nel 1989, usò una serie di mezzi, alcuni dei quali terroristici, altri formalmente criminali, per impadronirsi delle aziende, dei beni immobili, delle risorse naturali, dei mercati della Germania orientale senza pagare o quasi, espropriandone la popolazione che era giuridicamente proprietaria di questi assets, e trasferendo i costi dell’operazione a carico dei conti pubblici, ossia dei contribuenti della Germania occidentale nonché a carico dei lavoratori della Germania orientale, di cui persero il posto di lavoro circa 2 milioni e mezzo, su circa 16 milioni di abitanti.
——->>>E’ tutto descritto nel recentissimo saggio di Vladimiro Giacché Anschluss. Queste cose vanno sapute per poterle sbattere sul muso a Merkel, Schäuble, Katainen, smascherando i loro veri fini, quando si mettono a predicare i compiti da fare a casa, mentre dovrebbero finire davanti a una Norimberga finanziaria assieme ai loro mandanti.
——->>>>I metodi usati per depredare la Germania Orientale furono molteplici, iniziando con la creazione di allarme default della Germania orientale, nella prima fase, in tutto analogo a quello che i banchieri tedeschi scatenarono nel 2011 contro il btp per sostituire Berlusconi con un premier che li servisse bene.
E anche:
——->>>> imposizione di un’unione monetaria con cambio uno a uno tra marco orientale e marco tedesco per le partite correnti, che determinò, di punto in bianco gola la quadruplicazione dei prezzi delle merci della Germania orientale, con la conseguente perdita dei mercati in favore di aziende concorrenti della Germania occidentale, e naturalmente la chiusura delle imprese orientali con massicci licenziamenti;
——>>>>il sistematico ricorso al falso in bilancio per far apparire irrecuperabili molte aziende sane della Germania orientale, onde poterle comperare a costo nullo o quasi; -la rimozione dei pochi funzionari onesti, che rifiutavano di dichiarare il falso;
——>>>l’imposizione delle “regole di mercato” – in realtà, della potenza economica e politica – onde occupare i mercati della Germania orientale con merci di produzione occidentale e così favorire le aziende che producevano queste merci a danno della produzione locale;
——->>>la costante collaborazione del governo federale (Kohl) con gli avidi criminali del grande capitale – e l’autorevole appoggio di… Jean Claude Junker!
——>>>Eh sì, le “integrazioni” sono sempre, nella realtà, business sfrenato e disumano, ora come allora. La Germania fa le integrazioni col disintegratore. L’agenzia fiduciaria incaricata della vendita dei beni del popolo della Germania orientale, la Treuhandanstalt, un veicolo per realizzare questi fini e, in luogo di concludere la suggestione con un utile netto derivato dalla vendita privatizzazione dei beni pubblici orientali, produsse un buco di oltre 1 miliardo di marchi, sicché i cittadini orientali, ciascuno dei quali aveva ricevuto l’assegnazione di una quota azionaria nell’agenzia fiduciaria, del valore teorico di 40.000 marchi, alla fine dei conti non ricevettero nemmeno un pfennig per l’espropriazione dei beni popolari che avevano subito.
——–>>>>Dopo il saccheggio, furono intentati processi penali, civili, indagini formali sull’operato dell’agenzia fiduciaria e su altre vicende relative all’annessione della Germania orientale, ma, grazie all’opposizione del governo, all’inerzia del Parlamento, agli insabbiamenti giudiziari, al fatto che tutta la gestione della missione era stata impostata e imperniata su tecnocratici a bassa o nulla responsabilità e ad alta opacità, come gli attuali eurocrati, i processi le indagini finirono nel nulla. Il profitto compera tutti i poteri dello Stato.
——->>>>Per contro, mentre il pil della Germania Orientale crollava (- 40,8% nei primi 2 anni, export – 60%), quello della Germania occidentale, grazie alle acquisizioni sottocosto di cui sopra, fece un balzo all’insù di circa il 7%. A dispetto della vulgata ufficiale, ancora oggi la Germania orientale rimane un paese, un pezzo di paese, arretrato, che non ha agganciato la parte occidentale, che vive di trasferimenti posti a carico del contribuente occidentale, in quanto il deficit commerciale dell’Est è del 45% mentre quello del Meridione è solo il 12,5%: quindi la Germania orientale è messa molto peggio della cosiddetta Terronia. Ma, ovviamente, non è colpa sua, bensì effetto di una rapina assistita dal governo di Bonn, nell’interesse del capitalismo tedesco occidentale, e con la giustificazione pseudo scientifica dell’ideologia del mercato e delle sue regole, in cui si nasconde il fatto che il mercato non è libero ma è l’arena di scontri e rapporti di forza e sopraffazione.
——>>>>Qualcosa del genere dell’unificazione tedesca del 1990 era già avvenuto in Italia, con la annessione del Sud,(Rospo: Della Luna…si riferisce al risorgimento…all’Unità d’Italia..che poi fu il saccheggio e il massacro di tutto il meridione..taciuto e rimosso dai libri di storia scolastici…ma riesumato dagli storici..quelli seri ) un’area complessivamente meno produttiva del Nord (Rospo: aggiungo io…ma con una buona economia nel complesso e con i conti pubblici in perfetto ordine…a differenza del Piemonte con un debito pubblico sgangherato e in disordine causa le guerre …)- annessione che aveva portato non a una convergenza delle due parti d’Italia, ma a una maggiore divergenza in termini di efficienza e produttività e competitività, in quanto il Nord attraeva distoglieva capitali e competenze dal Sud,(Rospo: lo sottolineo….saccheggiarono tutto e trasferirono tutto al nord …lasciando una ferita inguaribile al meridione….) che quindi si deindustrializzava (Rospo: l’area della Campania…in particolare Napoli…aveva un industria fiorente…fu tutto distrutto )..e si votava a diventare restare un’area agricola e marginale.
—->>>Analoga operazione sta avvenendo oggi sotto il pretesto della unificazione europea e della unione monetaria, ossia dell’euro.
——>>>La Germania entrò nell’euro a condizione che vi entrasse d’Italia, l’altro paese ad alta capacità manifatturiera. Perché? Perché se l’Italia fosse rimasta fuori avrebbe fatto una forte concorrenza alla Germania, mentre per contro l’euro avrebbe alzato il corso della valuta italiana e abbassato il corso della valuta tedesca, in tal modo favorendo le esportazioni tedesche soprattutto entro l’unione monetaria europea e limitando quelle italiane, che diventavano meno competitive.
—->>>Così è avvenuto: contrariamente alla quasi totalità dei paesi dell’eurozona, in cui la quota manifatturiera del pil è calata fortemente, la Germania, con l’euro, ha avuto un aumento di circa il 25% della detta quota, dovuto soprattutto ad esportazioni nei mercati dei paesi partners dell’eurozona, ossia dovuta a quote di mercato sottratte ad essi. Esportazioni che i banchieri tedeschi hanno sostenuto facendo prestiti e investimenti verso i paesi eurodeboli, Grecia e Spagna in testa, ben sapendo che prima o poi quei paesi non sarebbero riusciti a sostenere le scadenze di pagamento – anche poiché i loro conti erano stati truccati ad hoc – e che, a qual punto, sarebbe scoppiata quella crisi che ha poi in effetti consentito alla Germania di imporre le sue regole, i suoi interessi e i suoi uomini al potere, grazie al suo controllo sulla BCE,
—–>>> e a costringere altri paesi, Italia in testa, a svenarsi per prestare a Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda i soldi necessari a realizzare i loro lucri usurari e fraudolenti.(Rospo: in definitiva siamo stati costretti a pagare i debiti degli altri… ….)
——->>> Anche se a molti può venire il pensiero che il vero compitino da fare a casa sia liberarsi della Germania una volta per sempre, quanto sopra descritto non va letto e presentato in chiave nazionalistica, ossia come una colpa della popolazione tedesca (Rospo: su questo concordo solo a metà….mi dispiace..ma il popolo tedesco puntualmente aderisce ai crimini di chi li comanda…son responsabili anche loro )– sostanzialmente inconsapevole – bensì in chiave di guerra di classe, perché, sotto mentite spoglie ideologiche, è una campagna di conquista del capitalismo finanziario a spese della popolazione generale. (Rospo: i tedeschi son stati bombardati con articoli bugiardi..soprattutto anti italiani….con la solita tecnica di Goebbels..loro degno connazionale…il moto è : dite dieci , cento , mille volte una bugia e diventerà una verità….””….il triste e che ci credono anche certi fessi qua in italia..alla retorichella bugiarda e criminale dei krukki…)
——->>>>L’Italia ha un’arma negoziale molto potente nei confronti della Germania: minacciare di uscire dall’Eurosistema (cosa che farebbe saltare l’Euro e condannerebbe la Germania a una rivalutazione monetaria fortissima, che metterebbe fuori mercato le sue produzioni e in ginocchio la sua economia).(Rospo: OTTIMO CONSIGLIO…MANDIAMOLI A QUEL PAESE STI CRIMINALI )
——>>> Non usare quest’arma e lasciare che il paese sia fatto a pezzi giorno dopo giorno, è un delitto capitale. Ai governanti italiani che, facendo finta di non vedere la realtà, hanno collaborato e collaborano a questo disegno a danno di tutti noi, vorrei chiedere: lo fate perché minacciati, perché ricattati, o perché pagati? Quanto?
Marco Della Luna
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concludo: Marco Della Luna..è un professionista serio…un ricercatore…impegnato in queste tematiche…chi ha letto…può fare delle ricerche per conto suo…per verificare se il riportato ha riscontro.
Vale a dire : è tutto vero…ha fatto una lucida e veritiera analisi….
Basta solo trarne le conseguenze…….(gli altri continuino a tenersi un sacco di juta in testa….: ma la germaniaaa è bravaaaa….ma loro son seriiiii…..ma l’euroooo non è il problemaaaa…..siamooo noiii italianiiiii……bisognaaa fareee le riformeeeee……(jobs acts ??? riforme neoliberisteee? quelle ci propone la Germania…per distruggerci ancora di più…… )….e io dico: ma vaff…………(qui ci sta una tragedia economica in atto….di cui l’Italia è vittima non carnefice…e ci aspetta un futuro molto ma molto problematico…a noi e ai nostri figli…E LE DINAMICHE CHE CI STANNO DISTRUGGENDO…SONO LE DINAMICHE UE/Euro…non la corruzione, mafia etc etc (quella puo essere un aggravante MA NON LA DETERMINANTE e va combattuta SEMPRE euro o non euro germania o non germania..ma non va usata come copripentola per negare la vera causa…)…questi aspetti della Mala/Italia..ci son da sempre sin da dall’unità d’Italia del 1861…e credo che abbiano raggiunto il culmine negli anni 80 nel periodo pretangentopoli di Craxi…eppure in quel periodo abbiamo raggiunto quasi il 4° posto come potenza economica mondiale..scavalcando l’Inghilterra…QUINDI NON E’ LA MALA-ITALIA..che tutti conosciamo …a parità di condizioni pre e dopo Euro/Eu/Troika/Merkel/FMI…è chiaro che la DETERMINANTE è un’altra : cioè l’Eurozona a conduzione Germanica..(un Euro calibrato ad hoc sul marco..cioè un Marco Camuffato..e con tutto un corollario di norme..ad hoc della disonesta Germania (che dei trattati NON HA SISTEMATICAMENTE RISPETTATO NULLA )…–CHE STA PORTANDO L’ITALIA E MEZZO EUROPA (FRANCIA COMPRESA) AL DISASTRO…IN NOME DI UNA CRIMINALE EGEMONIA TEDESCA: il 4° Raich Economico…(stanno riuscendo con una vera e propria guerra economico /finanziaria (sleale, immotivata, oserei dire criminale…) ove non son riusciti con due guerre militari (e relativo macello di milioni di vite umane ). QUESTO SONO I TEDESCHI…(nuovamente odiati da tutta l’Europa…perché in Europa in questo momento sono ODIATISSIMI…e non a torto…)
Bye Bye
Rospo
(Loi Paolo – Cagliari )
PS : scusate la scrittura selvaggia e scorretta …scrivo a istinto..velocemente..violento le regole grammaticali…insomma come nelle chat (mi è piu funzionale scrivendo velocemente )
Aldo Giannuli
sconsiglio post così lunghi: non si legge nessuno
Rospo
immagino…sono perfettamente d’accordo …lo avevo anche scritto che avrei inviato un po di post lasciando intendere che non è il modo normale ,ordinario per interagire in un forum..se tutti postassero articoli più commenti oltretutto prolissi..creerebbero problemi sia nell’interlocuzione…ove è richiesto sintesi..sia per lei che modera ..dovrebbe perder tempo a leggere post lunghissimi per verificarne il contenuto…
oltretutto (in questo caso ) il mio tono è anche piuttosto polemico…non è l’ideale per una serena interlocuzione tra forumisti…
la ringrazio di aver comunque postato i miei poemi (mi ha concesso anche troppo )…avevo comunque finito infatti mi son firmato
la ringrazio
saluti 🙂
Paolo Loi
Gherardo Maffei
Caro Rospo, la tua vescica satura di puro odio distillato antitedesco, sta per esdplodere, ne sarai la prima vittima. Le tue, anzi le vostre seghe mentali, sature di pseudo statistiche, cifre basate su ridicoli calcoli, su inesistenti proiezioni numeriche astratte, vengono smentite da un ostacolo insormontabile:la vera storia della Germania e del suo grande popolo. Il tuo atteggiamento mi ricorda il piano Morghentau che prevedeva la sterilizzazione di massa dei tedeschi al fine di estinguerli.Illusi la Germania è il cuore, è il cervello dell’Europa, senza Germania l’Europa non esiste. Concludo con un altro paragone il tuo livore e furore antitedesco mi ricorda la radio televisione israeliana, ove il compositore Richard Wagner, è un autore proibito, in quanto prediletto… indovina da chi? Nel 1945 Stalin vincitore disse :”gli Hitler passano, la Germania rimane”. La DDR che ho avuto modo di conoscere personalmente, era uno stato prussiano autentico, basti dire che mai versò un solo marco allo stato di Israele a differenza dei tedeschi “americanizzati”, che tuttora continuano a finanziarlo.Rassegnati, la storia ti smentisce e ti smaschera per quello che sei veramente e che non a caso hai scelto:di essere :un rospo, solo un rospo.
opsoR
no comment
c’e un detto…che dice : ” …non discutere con un idiota…prima ti trascina al suo livello…e poi ti batte con la sua idiozia…”
Rospo
ps- se qualche lettore oltre il soggetto in questione ha avuto la pazienza di leggere..ed è interessato all’argomento..può approfondire da se…fare una sua ricerca personale..e verificare i dati e le fonti ……(quei dati e quelle considerazione sono “sicuri”…infatti…il “soggetto ” in questione. …non ne ha pubblicati e non ne pubblicherà mai…perché non ne ha e non è in grado di averne …risponde con delle generiche frasi…che non dicono nulla.
Io potrei dimostrare..in modo più preciso da dove prendo i dati (fonte per fonte..ma non è il caso..per ovviii motivi (sarebbe anche inutile…vista l’ottusità del soggetto e oserei dire anche l’ignoranza…)….oltrettuto la vera realtà della Germania..che ho postato è stata descritta da un economista tedesco..al top tra gli economisti…e pubblicata in prima pagina da uno da uno dei più prestigiosi settimanali tedeschi..tra i più letti in Germania e all’ estero.
Sono in buona compagnia…in questo momento è tutta l’Europa che detesta (evito il termine odio…) la Germania (eccetto alcuni paesi satelliti )…dall’ Inghilterra alla Francia a tutta la fascia meridionale sino ad alcuni paesi dell’ est europeo (insomma sono in buona compagnia )
il soggetto in questione continui stoltamente a non curarsi della sua patologia autorazzista con annessa sindrome di Stoccolma …ed ad amare la Germania…nemica di se stessa e della Vera Europea (infatti la ha distrutta due volte con un macello che non ha pari nella storia dell’umanità…e adesso con differenti armi ci sta tentando per la terza volta…in differenti modi perché le armi son differenti finirà..come le due precedenti volte.
bye bye
Paolo Loi
non ce speranza per questo nostro bellissimo Paese chiamato Italia…con certi soggetti ottusi e stolti..non vedono al di la della punta del loro naso (o non vogliono vedere…per ottusità congenita )
NON REPLICHERO A QUALSIASI ALTRO POST…(la discussione è terminata…per quel che mi riguarda )
sul Rospo Nick…mi faccio una divertita risatina;-))))…cro cro cro….
bye bye
to everybody
dimenticavo e lo dico solennemente: LEI SCRIVE C-A-Z-Z-A-T-E,,,,,(questo è l’unico suo dato credibile e certo….)
si preoccupi solo di una cosa: del suo malato e nocivo livore verso il suo Paese…se ne vada in Germania a vivere genuflesso carponi ai piedi della Merkel….che ci sta a fare qua???? ..l’Italia ha bisogno in questo particolare momento di veri italiani…che siano del nord o del sud di destra o sinistra ..progressisti o conservatori…o altro…ma di italiani che ricomincino ad amare il nostro Paese…conosco bene il Nord Europa (in particolare Inghilterra e Germania )…e molto bene il Nord America…e vivendo là che ho capito quanto è bella la nostra Italia..ed ad amarla.(nonostante sia mal concia come in questo momento…)
LEI MI FA RIBREZZO…..(e non lo dico con cattiveria…è un istinto spontaneo…letteralmente r-i-b-r-e-z-z-o )
Rospo
il soggetto in questione si puo esemplificare in un solo termine: UNO STOLTO.
Paolo Federico
Rospo, ho avuto la pazienza di leggerti tutto e voglio farti alcune mie personali considerazioni. Da quello che è stato pubblicato si evince che, senza esprimere giudizi morali, comunque la Germania si muove facendo i suoi interessi e in questo, dato che le classi dirigenti italiane sembrano fare il contrario per l’Italia, si dimostra migliore dell’Italia; se l’euro era sin dall’inizio questa trappola orchestrata dai tedeschi, bisogna riconoscere che abbiamo una classe dirigente di traditori oppure di coglioni e quindi anche in questo caso il confronto tra i due popoli ci vede nettamente inferiori.
Non ho alcuna simpatia per i tedeschi, ma nel cercare la verità non m i faccio sconti: le magagne italiane sono pesanti e il fatto che i tedeschi ne abbiano di loro non mi è di nessun conforto.
Rospo
Caro Paolo Federico
ho letto altri tuoi interventi….sei un “sereno”..potresti pensarla in modo radicalmente diverso da me…ma si può discutere con te…
il problema è che bisogna fare un discorso lungo (la sintesi non è il mio forte….sinceramente: non ci riesco ad essere sintetico…tendo ad mettere troppa carne nel fuoco…e non riesco a esprimere il tutto in poche frasi …)
Su questo hai perfettamente ragione:
“”,,,,,se l’euro era sin dall’inizio questa trappola orchestrata dai tedeschi, bisogna riconoscere che abbiamo una classe dirigente di traditori oppure di coglioni ….””
che dire???..PAROLE SANTE..io aggiungerei…traditori&coglioni …in un tutt’uno (quasi tutti ..destra e sinistra..)…si son venduti..e hanno tradito il proprio Paese…per il loro interessi personali (carriera, potere )…alcuni infami lo hanno fatto consapevolmente ….altri lo hanno fatto per lo stesso motivo ma non consapevoli di che cosa veramente stessero facendo (questi son solo dei poveri coglioni…)…hanno firmato tutto..senza secondo me capire realmente di cosa si trattativa….(Trattato di Mastrich, in particolare il Trattato di Lisbona ..quest’ultimo funge da Costituzione Europea..ed è un polpettone di 2 mila pagine..scritto con un tecnicismo incomprensibile (fatto di proposito )…in sostituzione della Costituzione Europea..che fu bocciata sistematicamente in sede referendaria in diversi Paesi nord europei …(da noi il referendum non fu fatto..perché il popolo conta una beata mazza…cioè nulla )..usciti dalla porta son rientrati dalla finestra con un incomprensibile Trattato di Lisbona..firmato da quasi TUTTI..a come si suol dire ..uma uma…a se non ricordo male a ferragosto…quando il popolo bue (cioè noi ) era in tutt’altre facende affacendato…firmato per ordine del partito di riferimento..senza conoscerne il contenuto..e senza farne conoscere il contenuto al popolo …idem per il Pareggio di Bilancio (un vero e proprio crimine…hanno spostato un ragionamento microeconomico..(ottimo…) ad un contesto macroeconomico ( pessimo …un crimine..perché distrugge e soffoca l’economia…)..che è il tipico modus pensandi dei neoliberisti…lo Stato non è un azienda..è un qualcosa di più complesso…(qui ci sarebbe tutto un discorso da fare..sulla sovranità monetaria..sull’emissione di moneta dal nulla…. etc etc ),stesso discorso per i Trattati di Velsen…per il Fiscal Compact…etc etc…questi disgraziati firmano tutto..informarci , consultarci e senza neanche capire loro stessi di che realmente si tratta.( se stoppi per strada un qualsiasi parlamentare quaraquaqua…eccetto pochi…e gli poni una domanda tecnica su il prima espresso o similari…non ti sanno manco rispondere…però firmano…sti disgraziati incoscienti….arriva l’ordine di firmare..da chi sa dove…e loro beatamente firmano..roba da pazzi ..)
L’italia..dal 48 agli anni 80 ha avuto uno sviluppo a ritmo cinese (quello attuale ) ..del 5% annuo…poi è diminuito al 3%…negli anni ottanta..ma raggiunse una formidabile posizione nel quadro mondiale…alla fine degli anni 80 arrivò quasi al 4 posto scavalcando l’ Inghilterra ..(eppure c’era la corruzione, la mafia, il trasformismo..lo sbrago , Craxi etc etc )…la Germania era la cenerentola …gli stracciavamo (io ho tutti i dati…i grafici etc etc )…dal momento in cui..ci siamo agganciati all’ Ecu..(il pre euro)..alla fine degli anni 90…l’Italia ha incominciato ad avere un anomala..flessione rispetto al trend precedente…poi con l’entrata definitiva dell’Euro…è iniziato il precipizio che si è accelerato dopo la crisi dei subprime americani del 2008..e quasi simultaneamente son precipitate tutte le economie dell’Eurozona (Francia compresa che non è in una situazioe migliore dalla nostra…) e stranamente la “malata” d’Europa cioè la Germania è schizzata in alto nelle sue posizioni…. (in modo abnorme..rispetto al normale trend..dei decenni passati ..basta guardarsi i grafici..)
per capire cosa è veramente successo…bisognerebbe partire dai primi anni ottanta…quando gli industriali tedeschi..chiesero ai loro politici..di distruggere l’economia italiana…perché essendo i loro diretti concorrenti…gli stavamo letteralmente stracciando…i politici tedeschi..che non son come i nostri…si mossero…et voilà…questo è il risultato. ci stanno riuscendo perfettamente…
quindi bisognerebbe per capire cosa è successo e le dinamiche… partire dai primi anni 80 cioè dalla separazione della Banca d’Italia dal Ministero del Tesoro…ad opera di Andreatta e Ciampi…(la è iniziata la nostra rovina )…sino all’Euro (una moneta straniera che di fatto non è una moneta..perché non ne ha le caratteristiche…ma solo un blocco dei cambi..che mantiene la Germania in uno stato di svalutazione perenne rispetto a noi e gli altri partners di circa il 25% a loro favore ,,,da li si innestano tutta una serie di meccanismi…che permette loro di usare l’Euro (di fatto un Marco..),,,come grimaldello per distruggere noi e il resto dell’ eurozona (Francia compresa )….
Su questa tua affermazione
….il confronto tra i due popoli ci vede nettamente inferiori….
NON SONO DECISAMENTE D’ACCORDO……guardate che questa logica è un errore…non si ragiona in termini di inferiori o superiori…in base a trend politico/economico……se ragioniamo in questi termini…(sbagliati..non siamo inferiori a nessuno…..abbiamo caratteristiche diverse..nel bene e nel male…ma inferiori affatto (è un termine sbagliato..non veritiero…autodistruttivo..poco sano…poco costruttivo…è proprio il presupposto…inferiori/superiori…che è deleterio: E UNA LOGICA INSANA DA RESPINGERE..)…SIAMO TUTT’ALTRO CHE UN POPOLO “INFERIORE” E TUTT’ALTRO CHE DEGLI INCAPACI…ma stiamo scherzando ???…ma se ragioniamo in questi termini è la fine…(l’Italia è tutt’altro che un popoli di inferiori…tutt’altro… e me ne son reso conto vivendo in diversi paesi esteri…siamo malati di sta disgraziata patologica , insensata esterofilia…e attualmente talmente sfiduciati , depressi e smarriti…e stiamo stranamente sposando un malato ,pericoloso autorrazzismo…..che a me preoccupa tanto ma tanto..perchè è diffuso..e non risponde a quello che realmente e potenzialmente noi siamo…cosi ci siamo e ci hanno ridotti..)(è inutile elencare i pregi e i lati positivi degli italiani..sono tantissimi ..ed è da li che dobbiamo ripartire..)
Caro Federico,,,,parlo con il cuore ..se fosse possibile..mi umilierei e striscerei per terra nella polvere… pur di convincerti a respingere questa logica…se continuiamo a mal ragionare in questo modo..E VERAMENTE LA FINE PER NOI COME POPOLO , COME PAESE, COME IDENTITA NOSTRA….(e i tedeschi…di cui molto devono vergognarsi… che onesti e corretti non lo son manco poco poco.E NON LO SON MAI STATI.. è una nomea che non meritano…dicevo i tedeschi ringraziano…fa il loro gioco…hanno bisogno di italiani poco combattivi e con un immotivato complesso di inferiorità…),,,
ho fatto un altro polpettone logorroico…mo il Prof Giannulli…è la volta buona che mi fucila…;-)
questo è un video di una conferenza tenuta da un economista americano Warren Mosler..con il giornalista economico Paolo Barnard che si è tenuta alla casa dello studente della mia città (Cagliari )…(io sono uno studente di economia al terzo anno…studente “anomalo”…mi sono iscritto da adulto qualche anno fa…per uno mio sfizio personale (non mi serve per il mio lavoro…seguendo la crisi..nei giornali è nata improvvisamente una passione sfrenata per l’economia: detto fatto…mi son messo a studiare economia da adulto..senza frequentare.. preparo gli esami da me…compatibilmente con il lavoro…vado a rilento ma procedo…;-)
io ero presente in sala..ed ho seguito attentamente il discorso…sto meeting..mi ha dato l’imput a documentarmi meglio in particolare sulla Germania…ed ho decisamente capito che questo “virtuoso” popolo che conoscevo già …considerato civilissimo è di fatto il piu incivile di tutti : hanno un istinto/vocazione quasi congenito oserei dire insito nel loro naturale DNA…ad una sorta di nichilismo distruttivo /autodistruttivo…se trovano l’opportunità sistematicamente si indirizzano verso un che di patologica soprafazione verso gli altri…con un modus operandi distruttivo /autodistruttivo…e puntualmente finiscono macellati ….gli inglesi , un popolo forse un po antipatico…ma tosto e capace…negli ultimi secoli non hanno perso neanche una guerra…i crukki le hanno perse sistematicamente tutte…e son finiti puntualmente macellati…oggi la storia si sta ripetendo…anche se con una guerra economico/finanziaria..e finirà come le precedenti volte: l’economia tedesca…non è quello che si pensa…ha i piedi di argilla,,,,vedrete che scempio stanno combinando..(e non sono ne onesti ne corretti…è tutto basato su trucchi e artifizi..stanno imbrogliando…su tutti i campi..il popolo tedesco medesimo..è manipolato e preso in giro dal loro establishment…se ne renderanno conto fra un po…cosi come se ne resero conto 70 anni fa…tardi ma se ne resero conto..a loro spese: purtroppo a quanto pare non hanno fatto tesoro della amara lezione del passato….l’economia tedesca è un bluff..che non puo reggere a lungo andare…un bluff basato sul mercantilismo esasperato…(e per mantenerlo stanno bleffando su tutto…noi famosi per essere degli imbroglioni siamo dei pivelli rispetto loro )…
https://www.youtube.com/watch?v=0M7JXHoDnlo
il video dura mezzora…nei primi 15 minuti si spiegano le premesse per capire poi ..cio che dirà Warren Mosler..sulla MMT… se vai con il cursore a circa il 15° minuto… il Barnard..spiega mostrando i grafici (fonte: istat, Eurostat, ocse, Fmi…cioè quelli di cui si servono usualmente gli economisti )…spiegherà benissimo in 15 minuti..quale è stata la dinamica…che ci ha ridotto in questa situazione.Perdilo un quarto d’ora di tempo,,,non è poi tanto..il tutto è esposto non con un linguaggio tecnico /ostico tipico degli economisti…ma in modo semplice,
ciao Federico
Rospo
I tedeschi? Il popolo piu incivile e pericoloso di questo mondo……
E’ lecito fare i propri interessi: ma correttamente…non mi risulta procedano in questo modo…(dei trattati non stanno rispettando praticamente nulla…e ormai lo stanno facendo in modo osceno…sfacciato…),,,,vogliamo continuare a lasciarli fare ???..
ho fatto questo post per te…non credo che altri leggano…
Aldo Giannuli
ma chi pensi che legga una lòenziolata del genere come commento?
Paolo Federico
Insistere troppo in un dialogo a due sarebbe irriguardoso nei confronti dell’ospite, quindi ti faccio notare rapidamente un paio di cose e chiudo qui.
Il problema non è l’italiano in quanto individuo con i suoi difetti e le sue qualità, ma l’italiano in quanto popolo! E’ questo il confronto che non reggiamo. Il popolo tedesco è un grande popolo, ha una lealtà nei confronti di se stesso che diventa forza spirituale, che dimostra, guarda caso, proprio nelle difficoltà non nella vittoria.
E ricorda”chi pecora si fa viene il lupo e se la mangia”!
Il problema non sono i tedeschi che approfittano, ma noi che siamo intenti a mettercelo in quel posto l’uno con l’altro.
Rospo
Ho letto….(ognuno ha detto la sua….e va bene cosi…;-)
Ok……ciao 🙂
Giovanni Manara
Prof. l’anti- italiano è l’italiano per eccellenza, sono fastidiosi, di solito fanno l’elogio ai paesi anglosassoni, elancano mille difetti dell’Italia ma non hanno soluzioni.
david cardillo
Articolo pressoché perfetto. Mi permetto solo di aggiungere che, tra le tante cause del disfattismo e dell’autodenigrazione, vi è l’effetto nefasto esercitato dalla cultura marxista, a tutti i livelli, con il suo carico di nichilismo, di amoralità e di sovvertimento di tutto l’esistente, a cominciare, appunto, dall’amor patrio.
Anna
Siamo arrivati all’amor patrio. Non c’è che dire.
Ma se iniziassimo a sentirci cittadini del mondo, ogni individuo con le sue diversità e peculiarità, componente di una determinata comunità ma parte di un tutto, no?
Vorrei ricordare, solo per dirne una, che l’Homo sapiens ha avuto origine 200.000 anni fa nell’Africa subsahariana ed è lo stesso che troviamo in ogni angolo del mondo. E senza andare troppo lontano (si fa per dire) ovvero andando indietro di tre/quattro mila anni troviamo che la civiltà moderna ha avuto inizio nell’asia minore, compresi i primi indizi di scrittura, di arte e di filosofia.
E noi stiamo quì ancora a parlare di amor patrio.
Ercole
Si può benissimo aver amor patrio ed essere allo stesso tempo cittadini del mondo.
Sull’origine dell’uomo esistono poi diversissime teorie in merito.
B.
Sai, Anna, l’amor patrio ha la brutta abitudine di ricicciare quando qualcuno ti piscia in testa abbastanza a lungo dicendoti pure che è colpa tua.
Improvvisamente pensi: “Ma questo, come si permette? E mi vuole pure sua complice?” Da lí a cascata il resto…
Se non si vuole il patriottismo si cominci a incoraggiare la dignitá.
Marco Villasmunta
Caro prof. Aldo, si offende se le dico che trovo questo suo intervento piuttosto banalotto e anche abbastanza pericoloso? E’ vero che l’italianità era cara al Mazzini, ma è altrettanto vero che la difesa più poderosa dell’italianità fu fatta dal fascismo.
Pochi giorni fa ho venduto un volume molto interessante “la difesa della razza nel regime fascista”. Niente a che fare con l’insulso giornale diretto da Interlandi, ma alla fine il concetto stesso di “famiglia numerosa” per difendere il sacro suolo patrio dagli invasori (che, nota bene, erano le popolazioni nordiche) tracciava già precisamente la strada verso la deriva razzistica.
Io non sono né anti né pro italianità. Tra il vicino italianissimo che è evasore totale e si ruba pure le agevolazioni previste dalle istituzioni e l’altro vicino immigrato che lavora come un mulo e paga le tasse, io sarò sempre dalla parte del secondo.
Ritengo che questa affermazione o negazione di orgoglio nazionale non sia un problema, certamente non è il problema fondamentale.
In soldoni, esposto nelle poche righe di un post su un blog, questo articolo può significare tutto e il suo contrario. Ricordo un po’ di anni fa Michele Serra, su Cuore, usci con un titolo a tutta pagina del genere “sono un cretino”. Questo perchè aveva pubblicato nel numero precedente delle presunte carte autografe di Gianfranco Miglio sull’autodeterminazione dei popoli. Si scoprì poi che era uno scherzo di una burlona leghista, che aveva ricopiato pari pari gli scritti di Lenin su carta intestata del senatore della Lega.
Su temi così delicati e controversi bisogna muoversi con i piedi di piombo.
E’ normale, anzi lo trovo il commento più appropriato, quello di chi scrive che “tra le tante cause del disfattismo e dell’autodenigrazione, vi è l’effetto nefasto esercitato dalla cultura marxista, a tutti i livelli, con il suo carico di nichilismo, di amoralità e di sovvertimento di tutto l’esistente, a cominciare, appunto, dall’amor patrio”.
Se si iniziano a fare difese di ufficio di sovrastrutture, senza comprendere che esiste qualcosa di precedente e più profondo dell’italianità, ed è il sodalizio tra i subalterni (da organizzarsi certo, su base nazionale e secondo le precipue condizioni socio economiche di ogni paese, non per niente l’originale Manifesto termina con “proletari di tutti i PAESI unitevi”, non di tutto il mondo, come spesso sento dire impropriamente) è quasi automatico che il passo successivo sia “l’Italia agli italiani”.
Sono assolutamente certo che non sia questo il suo intento, per cui la prego, la prossima volta, un po’ più di attenzione in quello che scrive.
Con immutata stima.
Paolo Federico
Non sono d’accordo con Marco Villasmunta, Se c’è qualcosa di precedente e più profondo dell’italianità questo non è certamente il sodalizio tra subalterni, semmai l’impero e il papato medioevali o la romanità.
Marco Villasmunta
Paolo, hai dimenticato la famiglia nella struttura canonica uomo cacciatore – femmina fattrice di prole, come primigenio fondamento della società 🙂
Paolo Federico
Marco, ora che mi ci fai pensare debbo darti ragione, però non nel senso che dici tu, ma come unione spirituale di due in uno. Un sorriso anche a te.
giandavide
ma siamo sicuri che l’incapacità di scegliersi una classe dirgente decente non sia una caratteristica connessa ad alcuni vizi degli italiani sopra citati?
pierluigi
Non parlerei di vizi ma di retaggi storici.