Alcune considerazioni sulle diverse versioni del disastro aereo del volo MH17
Con grande piacere torno ad ospitare un pezzo di Lorenzo Adorni, che con la consueta precisione ed equilibrio si concentra su alcuni dettagli molto interessanti dell’abbattimento del volo MH17 in Ucraina in giorni in cui, per via anche della guerra a Gaza, l’argomento è un po’ uscito dall’attenzione dei media. Buona lettura!
A.G.
Alcune considerazioni sulle diverse versioni del disastro aereo del volo MH17
Di Lorenzo Adorni
A breve tempo dal ritrovamento delle scatole nere, non manomesse, come comunicato dagli esperti olandesi, si sono diffuse voci che confermerebbero l’abbattimento dell’aeromobile da parte di un missile. Si sarebbe giunti a questa conclusione osservando i dati, registrati dalle scatole nere stesse, che registrerebbero una vasta e improvvisa decompressione all’interno dell’aereo. Ma questa notizia, diffusa sia dalla CBS, che da funzionari ucraini, è stata subito etichettata come prematura dagli esperti occidentali al lavoro.
Occorre ricordare come precedentemente all’abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airline, il 12 luglio era stato abbattuto uno Ilyushin II 76, il 14 luglio un Antonov AN-26 e il 16 luglio un Sukhoi SU- 25.
Questi numerosi abbattimenti verificatisi pongono l’attenzione sulla presenza di un sofisticato sistema di difesa aerea.
Alexander Khodakovsky, uno dei comandanti delle milizie filo russe, ha confermato, per poi ritrattare dopo breve, che un sistema missilistico BUK era a disposizione dei ribelli nella zona da loro controllata. Al tempo stesso ha accusato il governo di Kiev di essere responsabile di quanto accaduto al volo MH17. Effettivamente un sistema di difesa aerea BUK era stato fotografato in più riprese nella città di Torez a pochi chilometri dal confine russo, a breve distanza dalla zona di ritrovamento dei rottami Boeing 777. Dalle fotografie è difficile chiarire se si trattasse di un SA-11 o di un più evoluto SA-17. Tuttavia, dalle immagini appare chiaramente come due dei quattro missili siano mancanti dal lanciatore.
Possono gli SA-11 o gli SA-17 colpire un aeromobile di linea?
Sì, questi sistemi possono colpire oltre i 10000 metri e non solo aerei, ma anche missili che viaggiano a velocità molto superiori rispetto a quelle di una aeromobile di linea. Tuttavia per l’attivazione e il funzionamento richiedono personale specializzato che sia a conoscenza degli apparati e delle procedure da attuare.
Può essere stato un altro aereo ad abbattere il Boeing 777?
Un’altra versione, radicalmente differente dalla precedente, è quella che sta andando diffondendosi in queste ultime ore: un presunto pilota ucraino avrebbe dichiarato, ad un giornale tedesco, di essere il responsabile dell’abbattimento dell’aereo malese. Secondo la sua versione l’abbattimento del Boeing 777 sarebbe stato effettuato con il cannoncino da 30 mm del suo Sukhoi SU-25. Il giorno del disastro aereo sono state effettivamente raccolte diverse dichiarazioni secondo cui due Sukhoi-25 stavano volando a breve distanza dal volo MH17. Tuttavia, quest’ultima versione, risulta a dir poco improbabile.
In primo luogo perché il primo aspetto, che il pilota dovrebbe chiarire, non è da chi sia giunto l’ordine d’attaccare ed abbattere ad un areo civile di linea, ma come sia riuscito a far volare un Sukhoi SU-25 a 10000 metri, mantenendolo stabile a tal punto da riuscire ad abbattere un aeromobile utilizzando il cannoncino da 30 mm. Una manovra impraticabile.
Nel caso poi in cui il Sukhoi SU-25 fosse stato anche armato, quindi con missili e bombe montati sui piloni, entriamo nel campo di ciò che è praticamente impossibile. Un Sukhoi SU-25 armato non può raggiungere né l’altitudine né la velocità di crociera a cui viaggia il Boeing 777.
Vi sarebbe poi un’ ultima ipotesi che vede un eventuale missile aria-aria lanciato dal Sukhoi SU-25 verso il volo MH17. Ma, essendo gli armamenti a disposizione del Sukhoi SU-25 i missili K-13 o gli R-60 si potrebbe quasi certamente scartare questa ipotesi. Inoltre, vista la situazione sul terreno, è difficile che il Sukhoi SU-25 sia stato armato con dei missili aria-aria.
Ad oggi, l’unica certezza è che numerosi detriti del Boeing 777 sono stati ritrovati sparsi su di un’area piuttosto ampia. Soltanto quelli appartenenti alla parte centrale dell’aereo sono stati rinvenuti concentrati in un’unica zona, dove, per l’appunto, si è sviluppato l’incendio mostrato dai filmati.
La maggior parte dei detriti disseminati, al di fuori della zona dell’incendio, non recano segni esterni particolari. Anzi, alcuni detriti, compresi alcuni pensili ed armadietti portabagagli, erano di notevoli dimensioni. Insomma, nulla lascia presupporre un’ampia esplosione a bordo, in grado di disintegrare l’aeromobile in numerosi pezzi di piccole dimensioni.
Solo due rottami, entrambi appartenenti alla cabina di pilotaggio mostrano segni particolari. Si tratta di un pezzo di fusoliera, appartenente al lato sinistro della cabina di pilotaggio, della zona inferiore sottostante l’ultimo finestrino, esattamente dove si trova il comandante; e di un altro pezzo di fusoliera appartenente sempre al lato sinistro della cabina di pilotaggio, ma appartenente alla zona superiore.
Su entrambi questi rottami è possibile vedere elementi che non si trovano in nessun altro rottame di quelli rinvenuti e fotografati. Si tratta di una serie di piccoli fori, di dimensioni medie e piccole, con la lamiera piegata dall’esterno verso l’interno della fusoliera. Come se dei piccoli corpi metallici fossero stati “sparati” dall’esterno verso l’interno dell’aeromobile, descrivendo una dinamica molto simile a quella che si verifica con l’esplosione, a breve distanza, di un missile con innesco di prossimità.
Inoltre, stranamente, il telaio del finestrino del comandante è piegato dall’interno verso l’esterno. Non si può escludere che nel caso in cui un missile avesse colpito la cabina di pilotaggio, l’aeromobile, ormai fuori controllo, sarebbe potuto precipitare con una traiettoria discendente particolarmente ripida e ad una velocità tale da portare ad un cedimento delle parti della fusoliera già danneggiate dall’impatto del missile. Questo potrebbe spiegare perché i detriti siano stati trovati lungo un’area così ampia e perché alcuni di essi siano di notevoli dimensioni.
Ma, cosa sia realmente successo non possiamo saperlo. E nemmeno chi sia stato ad abbattere l’aereo. Proprio in queste ore si sta diffondendo la notizia del ritrovamento di missili balistici inesplosi lanciati dall’esercito ucraino verso le postazioni delle milizie filo-russe.
Lorenzo Adorni
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Adriano M.
Invito tutti a leggere questo articolo e riflettere.
http://popoffquotidiano.it/2014/07/22/abbattimento-aereo-malese-sempre-piu-prove-inchiodano-kiev/
leopoldo
se teniamo che come obbiettivo del conflitto ucraino portare puttin e la russia in uno stato di sudditanza verso gli interessi EU e USA. Quale causa e chi sia stato ad abbattere l’aereo sembra una faccenda secondaria se non per creare un clima accusatorio verso la russia che svelare la verità. Ieri FRANCO VENTURINI sul corriere della sera sostiene che le sanzioni porteranno i russi al tracollo economico e sotto i rigidi inverni russi e il brusco abbassamento dei livelli di vita, come se i russi non fossero abituati alle scomodità e il consenso una mera questione elettorale; come se la libertà di commerciare in un tavolo tra pari diritto fosse prerogativa solo occidentale e gli unici scambi finanziari accettabili fossero quelli che transitano attraverso per il FMI e banche occidentali e non esistesse un polo asiatico estremamente vivo e dinamico e sempre più indipendente dall’occidente.
Ma stabilita le responsabilità e accertate le cause, il massacro ucraino si fermerebbe? La UE smetterebbe di sostenere un governo di ispirazione nazista? non lo credo come non credo che l’opinione pubblica, che è anestetizzata dalle difficoltà economiche e giornali, avrebbe qualche sussulto. La questione che mi pongo è: potrebbe esserci un possibile coinvolgimento italiano nel conflitto, attraverso la nato?-:
qui l’articolo su puttin citato
ranieri
Per ulteriore precisazione vorrei segnalare questo articolo in inglese, http://www.anderweltonline.com/wissenschaft-und-technik/luftfahrt-2014/shocking-analysis-of-the-shooting-down-of-malaysian-mh17/ , dove fra le altre cose si dice che la voce di Wikipedia relativa al Sukoi-25 sarebbe stata cambiata ai primi di luglio in modo da ridurre il dato relativo alla sua effettiva quota di tangenza.
Il pilota tedesco interrogato nell’articolo rimanda a questo link, http://www.fliegerweb.com/militaer/flugzeuge/lexikon.php?show=lexikon-50 , dove la quota di tangenza del Sukoi-25 è stabilita addirittura intorno ai 14.000 metri.
A me personalmente Putin non è mai piaciuto e l’ho sempre considerato un fascista. Né mi rallegra molto sapere che la polarità del mondo passerà dall’occidente all’oriente, che il dollaro sarà sostituito dallo yuan o che i BRICS prevarranno sugli Stati Uniti, visto che tutto questo rappresenta solamente un cambiamento formale che non incide minimamente sulle ingiustizie sociali, sulle catastrofi ecologiche o sulla volontà di pace.
Come diceva mia nonna, santa saggezza popolare, “a questo mondo il più sano ha la rogna”. Certo è che l’occidente è un malato terminale che sta cercando di portare tutto il resto del mondo insieme a sé nella tomba.
Lorenzo Adorni
Chiarimento: Il Sukhoi può volare a 10000 metri ( e anche oltre) ma difficilmente in condizioni da poter portare un attacco come quello descritto dal presunto pilota ucraino
Per la cronaca : Non uso wikipedia. Nel link da lei indicato non c’è scritto che la quota di tangenza del Sukhoi SU 25 è di 14000 metri. C’è scritto, com’è vero, che in un volo di test sono stati raggiunti i 14000 metri. Inoltre non credo che basti cambiare un voce di wikipedia per far fesso il mondo intero.
Domanda: se fosse stato abbattuto dai colpi del cannoncino del Sukhoi SU 25 (ipotesi che comunque non possiamo escludere) perchè i detriti dell’aereo risultano sparsi in un’area vasta?
Inoltre, molto probabilmente, il pilota del Boeing 7777 avrebbe avuto tempo di attuare una manovra o di comunicare quanto stava accadendo. Cosa che non risulterebbe dalle registrazioni delle comunicazione della scatole nere.
Per finire, controllando le carte potrebbe facilmente scoprire che per colpire il Boeing 777 in quella zona con il cannoncino da 30 mm. il Sukhoi avrebbe dovuto inziare la manovra d’attacco sul confine o addirittura dal territorio russo.
Lorenzo Adorni
Per quanto l’articolo di popoffquotidiano contenga alcune inesattezze come: la portata degli M2, le effettive capacità degli R-60 (l’articolo tralascia anche di spiegarne il funzionamento, dal quale si potrebbero capire molte cose), l’effettivo funzionamento del datalink delle batterie BUK (in quella particolare circostanza ), tralsciando alcuni passaggi non condivisibili, sono sostanzialmente d’accordo nel sostenere che se si può parlare di missile, non è possibile individuare chi abbia lanciato questo missile.
Lorenzo Adorni
Ad ulteriore precisazione:
– non credo alla teoria dell’abbattimento deliberato del Boeing 777.
– i missili lanciati potrebbero essere più di uno.
– i missili che hanno colpito il boeing 777 potrebbero essere più di uno.
– non è da scartare l’ipotese che chi abbia sparato, abbia tentato di abbatere, in una prima fase, i Sukhoi SU 25 ucraini, nel caso la loro presenza dovesse essere confermata
– Per quanto concerne le milizie filorusse, il Boeing 777 potrebbe essere stato scambiato per un velivolo militare scortato da due caccia Sukhoi SU 25 ucraini. In conseguenza di ciò si sarebbe deciso di abbatterlo, esattamente come per gli aeromobili militari ucraini precedentemente abbattuti. Il Boeing sarebbe stato colpito per errore, conseguente ad una non identificazione.
– (ipotesi più remota) Per quanto concerne l’esercito ucraino, una mancata comunicazione all’interno dell’apparato militare potrebbe aver indotto in errore il personale attivo. Fino al punto di giungere ad attivare i sistemi di difesa aerea probabilmente nel tentativo di abbattere i Sukhoi stessi. Anche in questo caso il Boeing sarebbe stato colpito per errore.
Adriano M.
Riporto alcuni link ad articoli che ritengo utili per farsi un’idea di ciò che potrebbe essere accaduto. Il primo link è quello all’articolo di Popoff già presentato nel mio commento precedente.
http://popoffquotidiano.it/2014/07/22/abbattimento-aereo-malese-sempre-piu-prove-inchiodano-kiev/
http://www.atimes.com/atimes/Central_Asia/CEN-01-190714.html (tradotto in italiano nel link
http://alfredodecclesia.blogspot.it/2014/07/volo-mh17-due-articoli-da-leggere.html)
http://aurorasito.wordpress.com/2014/08/05/lmh17-una-false-flag-della-cia-che-non-vola/
http://aurorasito.wordpress.com/2013/05/12/il-pivot-asiatico-degli-usa-passa-per-la-malesia/
Invito a ragionare su alcuni passaggi del primo articolo:
“L’aereo viaggiava a novecento chilometri orari sulla rotta abituale, sorvolando Varsavia e Kiev, per dirigersi poi verso la Crimea e il Mar Nero. Aveva fatto così il giorno prima, e quello prima ancora. Il Boeing doveva evitare accuratamente il sorvolo dell’Ucraina orientale, dov’è in corso la guerra civile. Nonostante la zona di guerra fosse stata dichiarata sicura dall’organismo che regola per le Nazioni Unite l’aviazione civile (Icao), come ha voluto puntualizzare la Malaysian Airline.”
E’ ragionevole che la rotta di un volo commerciale eviti zone di guerra. Chi pianifica tali rotte lo sa benissimo. Perché l’MH17 è andato proprio quel giorno (e solo quel giorno) a cacciarsi in una zona di guerra deviando dalla sua rotta abituale? E’ vero che ha ricevuto dalla torre di controllo ucraina l’ordine di deviare dalla rotta abituale? E’ ragionevole che l’MH17 sia stato abbattuto per errore quando ci si è dati da fare così tanto per deviarlo dalla sua rotta “sicura” e scaraventarlo in zona di guerra? A chi ha fatto comodo che quell’aereo sia stato abbattuto? Sono queste le domande a cui credo sia meglio cercare di rispondere prima di impelagarsi nei dettagli delle armi usate. Poi si dovranno cercare conferme alle ipotesi fatte e le ipotesi potranno essere confermate o smentite. Partire dal cercare quali armi siano state usate sapendo bene che le informazioni di cui disponiamo non sono nemmeno in grado di dirci se una certa arma appartenga solo ai ribelli filorussi, solo agli ucraini oggi al potere o ad entrambi è fuorviante.
Personalmente un’idea piuttosto chiara me la sono fatta, pur sapendo che non è una certezza matematica.
Gli USA avevano tutto da guadagnare a buttare giù quell’aereo dando la colpa ai russi o ai ribelli filorussi. Viceversa, i russi e i ribelli avevano tutto da perdere. Un aereo commerciale non devia dalla sua rotta stabilita senza un motivo ben preciso e tanto meno lo fa per cacciarsi in zona di guerra. Che sia stato abbattuto da missili, cannoncini o razzi, un aereo civile è caduto e decine di civili innocenti hanno visto concludere tragicamente la loro vita.
ranieri
…ho capito. Il fatto è che io, non essendo un “analista internazionale” (quelli che in genere non ne azzeccano mai una, per intenderci), posso permettermi di non credere alle versioni ufficiali di governi più o meno corrotti e ricattabili, specialmente quando chi ha i dati audio delle registrazioni di bordo (tra cui anche UK e Olanda, per non parlare dell’Ucraina) si rifiutano di divulgarli, come.
Invio altri due link, a beneficio informativo dei laici:
http://consortiumnews.com/2014/08/03/flight-17-shoot-down-scenario-shifts/ e http://vineyardsaker.blogspot.it/ , purtroppo anche questi in inglese, e questo: http://www.pandoratv.it/?p=1639.