Il ceto politico italiano fa schifo, ma gli altri come stanno messi?

Qualche giorno fa,  Il Fatto ha pubblicato un godibilissimo servizio: erano i giorni in cui i politici italiani intonavano tutti “Tripoli, bel suol d’amore” ed il giornalista, nei dintorni di Montecitorio, chiedeva ai parlamentari dove fosse la Libia, con chi confina, quale è la capitale ecc. Risultato: un disastro. Nessuno ha dato risposte corrette, uno ignorava anche che la Libia era stata colonia italiana. E di inchieste simili ce ne sono state molte altre: ricordo una dalla quale si capiva che i nostri parlamentari non hanno la benchè minima idea di cosa è lo spread.

Il ceto politico italiano, nel suo complesso, è da oltre venti anni molto al di sotto di quello di cui ci sarebbe bisogno.

Certo, un ceto politico non si improvvisa e da venti anni la distruzione dei partiti e la scomparsa di ogni attività di formazione politica ha prodotto una classe politica scalcinata di improvvisatori, cialtroni ed incapaci. Ma, chiediamoci: l’impreparazione del ceto politico è un fatto italiano o più generale? Ovviamente limitiamoci ai paesi occidentali.

Per ora lasciamo da parte i movimenti di protesta recenti come il M5s, il Fn francese, Ows, gli indignados o i “veri Finlandesi” (su cui torneremo) e concentriamo l’attenzione sui capi di stato o governo che hanno retto i propri paesi dal 1988 in poi (cioè, grosso modo, da quando si è definitivamente affermata la “globalizzazione neo liberista”).

Negli Usa si sono succeduti quattro presidenti: George Bush padre, Bill Clinton, George Bush figlio e Barak Obama. Su Bush figlio è unanime il giudizio come di uno dei peggiori presidenti della storia americana. Meno severi sono i giudizi su Bush padre e Bill Clinton che, tuttavia, non presentano un bilancio particolarmente positivo e sono comunque ritenuti fra presidenti in classifica medio bassa, peraltro è significativo che Bush padre sia stato uno dei pochissimi presidenti in carica a non essere confermato per il secondo mandato. Di Clinton non si ricordano particolari successi.

Molte speranze aveva suscitato Barak Obama, sia dal punto di vista dell’uscita dalla crisi economica, sia da quello della pace internazionale sia, infine, per quanto riguarda il riequilibrio delle diseguaglianze interne. Sul piano interno il bilancio non presenta alcuna riforma interna storicamente importante, dato il modestissimo esito tanto della riforma sanitaria quanto di quella sulla finanza. Sul piano della politica internazionale ha chiuso gli interventi in Iraq ed Afghanistan, ma lasciando una situazione di sfascio totale, ha partecipato all’intervento in Libia ed anche lì la situazione è uno sfascio; ha rotto con la Russia, creando una situazione che non si vedeva dalla fine della guerra fredda. Insomma, non pare un gran bilancio e forse è peggiore di quello di Bush figlio.

Sin qui, nessun presidente capace di grande strategia Roosevelt o Kennedy o anche un Reagan, artefice di una politica di roll back e massimo iniziatore della globalizzazione neo liberista, entrambi disegni che possono piacere o non piacere, ma a cui non si può negare un forte valore strategico.

In Francia abbiamo avuto quattro presidenti. Mitterand (eletto nel 1981, poi rieletto nel 1988 e morto nel 1992, per cui più una eredità del passato che uno degli esponenti di questo periodo, che, pertanto, consideriamo a parte) Chirac, Sarkozy ed Hollande: Chirac è stato, nel complesso un presidente di mediocre (come Pompidou e Giscard D’Estaing).

Sarkozy, inizialmente salutato come un “nuovo Napoleone”, è stato di gran lunga il peggior presidente della storia francese e, pertanto, pesantemente sconfitto alle elezioni di riconferma. Hollande è in carica solo da tre anni, ma gli indici di gradimento sono precipitati e, nell’ipotesi a lui più favorevole, se ne parla come del “Presidente normale”, cioè per nulla carismatico e con aspirazioni piuttosto modeste. Ma forse, sino alla fine,  ce la farà ad essere peggiore di Sarkozy. L’ultimo “grande “ presidente è stato Mitterand, cui si deve la riorganizzazione europea dopo la riunificazione tedesca, un piano molto ambizioso che, sul lungo periodo non ha retto, ma che rivela un respiro strategico che è mancato a tutti  i suoi successori.

Germania: Helmut Kohl è stato il cancelliere che ha portato la Germania alla riunificazione e, al pari di Mitterand, è stato l’artefice della riorganizzazione europea e dell’ingresso dell’Europa nell’era della globalizzazione, dunque un personaggio capace di disegno strategico, ma anche lui eredità del passato. Dopo di lui la Germania ha avuto due cancellieri: Schoeder e la Merkel. Il primo ha proseguito sulla linea europeista del predecessore, ma, soprattutto, ha inaugurato una stagione di partnership economico-commerciale per la Russia ed ha lentamente affrancato la Germania dall’asse con la Francia. Nel complesso, un cancellierato non del livello più alto (come fu per Adenauer, Brand o anche Schmidt e lo stesso Khol) ma comunque dignitoso. La Merkel, nel contesto europeo attuale spicca, sembra quasi Bismarck, ma vista sul piano storico si colloca in posizione medio bassa nella graduatoria. Forse in po’ più su di Schroeder, ma comunque al di sotto di Schmidt o Khol.

Potremmo proseguire con Inghilterra e Spagna, ma credo che già questa rassegna basti.

Tempi grami per la politica, come si vede. L’Italia ci ha messo la catastrofe del 1992-93 ma come si vede, se Roma piange, Parigi, Berlino e Washington non ridono. E neppure Londra o Madrid.

Magari dovremo tornarci su per chiederci il perché di questa decadenza della politica in Europa ed Usa.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (29)

  • Prof di inchieste assurde sulla ignoranza dei parlamentari ce ne sono state a morire e lo ho ricordato tutte levolte che si tuonava contro il m5s che erano impreparati e non erano professionisti. Tuttavia Sarkozy come tutti gli altri sa almeno leggere e scrivere e perciò roma piange ma londra parigi etcetera non ridono di proprio ma come dimostra la intervista a shultz si sbellicano quando parlano di noi. Per quanto manchino all3stero grandi programmi politici ci separa cmq unbaratro dai nostri colleghi. Io non ho mai visto fare tante figuracce ai politici stra ieri mai vista la merkel sbadigliare e grattarsi tra un sms e l’altro mentre un altro politico parlava. E probabilmente sa pure girare un mappam9ndo.

  • Se ne era accorto già A. de Tocqueville che descriveva l’anonimato dei membri della camera dei Rappresentanti e di quanto questi fossero “oscuri personaggi il cui nome non dice nulla”[1].
    Il problema è che nella democrazia rappresentativa liberale, essendo di natura non elitista, diciamo che “accetta” il fatto di possedere classi politiche mediocri per un valore ritenuto più importante: la Libertà.
    E’ la Maggioranza che individua al suo interno dei simili, affini, che La rappresentano e quindi inesorabilmente dei mediocri. Se poi la legge elettorale si chiama porcellum non sono solo mediocri ma anche servi.
    Per quanto riguarda invece l’elezioni di cariche non collegiali ma monocratiche come quella dell’elelezione (dove c’e) diretta di un capo del Governo non cambia granchè il discorso: conta più una foto scattata mentre fanno finta di fare volontariato alla caritas che i dettagli dei loro programmi economici.
    Il problema è nel grado di istruzione dei cittadini di un paese.

    p.s. : “La più eminente mediocrità del partito”[2] Trotzkij a proposito di Stalin

    [1]A.de Tocueville, La democrazia in America, Milano , Rizzoli, 2002, pp. 210, 212, 213
    [2]L.Trotzkij, Ma vie, Parigi, Gallimard, 1953, p. 598

    • caro stefano,
      l’ignoranza del popolo non c’entra nulla, anche fior fiore di intellettuali votano per gli stessi gaglioffi che vota il “popolino”.
      il problema è semmai di una moralità completamente andata a puttane e la sentenza di cassa, badiamo bene grazie alla modifica di una legge a processo in corso, del silvio nazionale lo dimostra ampiamente.
      è un problema al momento irrisolvibile e solo le generazioni che verranno, forse, riusciranno ad estrarre dal pantano nichilista la società occidentale.

      p.s.
      stalin mediocre?
      odioso forse si, mediocre decisamente no.
      senza stalin, niente pensioni ai lavoratori, niente mutua, niente scuola pubblica e tutte le conquiste, poi perdute, dei lavoratori: che poi con trotzky sarebbe stato meglio, non lo si può dire.
      infine; basta con la demonizzazione di stalin, il quale non è stato più crudele di truman, o di churchill; cerchiamo di oggettivizzare la storia e non ridurla a mero specchio delle personalità di cui non ci piacciono, hitler e mussolini compresi.

      cordialità

      victorserge

      • Stalin sullo stesso piano di churchill e truman? Cosa hanno a che fare costoro con gulag, katyn e affini? guardi “il proiezionista” per farsi un quadro dello stalinismo…

        • caro mirko g.s.

          lo sapevi che truman ha disintegrato circa 300.000 giapponesi con l’atomica?
          lo sapevi che churchill godeva come un riccio quando i bombardieri distruggevano dresda?

          le fosse di katyn è una storia ancora controversa e non è per nulla certo che fosse stato stalin a concepirla, leggiti un l’ultimo post di john pilger su come don chisciotte.

          cordialità

          victor serge

          • Lei se si trovasse in una sparatoria e avesse una mitragliatrice la userebbe contro chi ha una semplice rivoltella? In guerra se hai un’arma più potente la usi. punto.

      • sono d’accordo che, al netto dal giudizio politico e morale, Stalin non sia stato un mediocre come pure Hitler, Mussolini, Peron o Roosevelt , ma cosa c’entra con le pensioni ai lavoratori, la mutua ecc: in gran parte c’erano già con Lenin e poi sono cose normali in occidente

        ma cosa c’entra una firma come quelal di victor serge con questa riabilitazione di Stalin?

        • esatto aldo,
          con lenin si è affermato embrionalmente ciò che conosciamo in occidente come welfare state; con stalin però la posizione dei lavoratori si è rafforzata; forse con trotzky e la sua rivoluzione permanente ora vivremmo nel paradiso comunista, chissà, chi può dirlo?

          victor serge?
          memorie di un rivoluzionario?
          l’anarchico?
          l’antistalinista?

          un grande romantico, ma velleitario comunque; perseguitato deplorevolemente dagli stalinisti.

          ecco, un errore di stalin fù proprio quello di perseguitare trotzky e i suoi comapagni: a che pro alla fine?
          cosa ci ha ricavato mettere una scure nella testa di leon davidovic?
          nulla, anzi ha perso gran tempo utile facendosi fottere dal patto d’acciaio con hitler: poi è rinsavito, ma la cazzata è stata grande.

          cordiali tà

          victor serge

          • Victor Serge, in un libro recentemente apparso nelle librerie, vi è un fatto storicamente ignorato dagli storici di regime, vale a dire che fu l’apripista italiano dell’ antisemitismo, Giovanni Preziosi, a segnalare a Stalin,durante la guerra, che correva gravi rischi, poiché si circondava di medici ebrei.Solo alla fine della guerra, negli anni cinquanta, Stalin liquidò tale cricca di medici che lo voleva togliere di mezzo. Lo scontro tra Stalin e Trotzkzy non lo capirete mai, se non mettete a fuoco la questione ebraico sionista. Stalin fu l’artefice del socialismo in un solo paese, mentre Trotkzy rappresentava la tendenza cosmopolita e sionista globale alla rivoluzione permanente. Alla fine Stalin si accordò con Hitler semplicemente perché tra Wall Street e la City londines, Stalin aveva molto ma molto più in comune con Hitler e il nazionalsocialismo tedesco (compreso il socialismo in un solo paese vale a dire l?URSS ) che con la tendenza cosmopolita dei vari Trotzky, Roosvelt, Churchill tutti tesi ad entrare in guerra con il nazifascismo, per liquidarlo, poiché rappresentava il vero pericolo unico e reale per la plutocrazia mondiale.

        • prof. Giannuli, questa volta non sono d’accordo con lei quando ammette che Hitler e Mussolini non sono stati dei mediocri, certo come imbonitori e trascinatori di folle sono stati molto abili, ma come politici a parte i successi iniziali, hanno portato al disastro il proprio paese, e non per sorte avversa ma causa di valutazioni grossolanamente sbagliate. Il problema di questi due soggetti entrambe psicopatici, e’ stato la perdita di contatto con la realta’. Rivedendo i filmati dei discorsi del duce, si vede chiaramente l’espessione patologica di un invasato, e’ inutile negare ma gli occhi non sono quelli di una persona sana di mente. E nonostante che la storia sia soggetta ad un continuo revisionismo, il giudizio che alla fine prevale e’ solitamente un giudizio cinico e machiavellico cioe’ e’ positivo se un paese, una nazione la si e’ fatta prosperare anche a costo di crudelta e repressione. Ecco perche’ la storia non assolvera’ mai Hitler e Mussolini, perche’ hanno represso, seminato morte e distruzione e alla fine hanno perso.

          • benito, ancora con questa storia di Hitler e Mussolini pazzi! Ti rammento che lo stesso giudizio è toccato pure a Gheddafi, Sadam Hussein, Pol Pot, Chavez, Peron,Stalin. Non c’é nessun politico che si sia opposto alla dittatura del pensiero unico imperante (made in USA) vale a dire dell’attuale lercia pseudo democrazia parlamentare e partitica (con annesso capitalismo da rapina) che non venga classificato come un pazzo. Poi imbonitori i due dittatori europei del novecento; ma perché Berlusconi e Renzi cosa sono di grazia? Ma hai mai visto le smorfie e le facce dei politici attuali, ma hai mai notato le strafighe e gran gnocche ministresse, poste al vertici del governo, da Renzi.La Santanché o la Boschi le reputi delle grandi statiste?Concludo a proposito con una ulteriore riflessione che è anche una provocazione.Hitler (il male assoluto, l’incarnazione di satana secondo la vulgata teologica imperante) altro non è stato per i tedeschi ciò che Napoleone Bonaparte è stato per i francesi!

          • e chi ti ha detto che bisogna assolvere Mussolini ed Hitler: figurati! Ma la grandessa, sul piano storico, noin è data nè dalla convivisibilità di una strategia nè dal giudizio morale che è altra cosa. Tamerlano non era esattamente un gentelman, ma, al pari di Solimano il Magnifico, di Silla o diPizarro non si può negare che abbia avuto una sua grandezza, almeno per quanto riguarda il disegno startegico. Se poi il criterio è quello di chi ha vinto e di chi ha perso, guarda che Napoleone alla fine ha perso….

      • Ammetto che il mio p.s. è un’iperbole.
        Ma siete sicuri che il metodo più efficiente e giusto di governo sia quello democratico?.
        Io credo di si ma dopo due secoli qualche dubbio c’e l’ho.

        Attualmente non c’e un pensiero, un’epica, una integrità, degli ideali…..non c’e più nulla.
        I partiti sono SOLO mezzi per raggiungere il potere. Punto. Non stupisce
        quindi la presenza di taluni personaggi.

  • eh no caro professore. innanzitutto la informo che in spagna non ci sono più gli indignados, ma c’è podemos. qua gilioli ha raccolto i pareri di podemos sul m5s

    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/03/13/podemos-confronto-con-il-m5s/

    per il resto trovo articoli del genere assolutori nei confronti di berlusconi. la voragine di bilancio che ha creato il suo governo è stata una cosa importante, ma gli italiani se ne fregano, dal renzino che ci governa insieme condividendo le scelte economiche catastrofiche, al grillino bagnaino che comunque dà tutta la colpa all’euro e minimizza l’impatto delle politiche berlusconiane (assolvendole, in pratica).
    e francamente ho trovato squallido darmi di sellino. io ho votato sel due volte,
    non conosco nessuno di sel non gli mai dato una lira nè fatto nulla per loro a parte votarli. e trovo squallido dovere dire queste cose perchè sospettato di prendere i soldi da vendola per parlare male di grillo. come se per parlare male di sta merda di partito bisogna per forza essere pagati da qualcuno. ma che siamo, in corea del nord? un pò di civiltà, e lo dico per lei, non per me che sono impermeabile.

    • Dire che il m5s assolva il brluscpnismo è come dire che galileo era a favore delle sfere tolemaiche. Non è necessario essere pagati per spalare merda sui grillini, si può farlo tranquillamente per partoto preso, come quelli che votano per sel.

      • benissimo. ma in questo contesto come si spiegano le critiche degli spagnoli di podemos al m5s, molto simili alle mie? li ha pagati vendola, oppure sono anche loro per partito preso pro kasta e contro m5s?
        p.s io ho compreso la totale inutilità di votare e ho smesso. da qua si dovrebbe anche capire la differenza tra un elettore e dei talebani, che sembra siano il pezzo forte dell’elettorato grillino

  • Obama ha fatto “solo” la riforma sanitaria ????
    Sarkò peggior presidente …
    Merkel così così..
    Li battiamo tutti !
    Noi c’avemo il peggio!!
    Perchè continui ad essere assolutorio nei confronti di B. ?

      • Caro Aldo,
        limitarsi a dire che abbiamo una classe politica di merda equivale all’intonare le note del so’ tutti ladri, è tutto un magna magna…
        B. è un fuoriclasse ed è ingiusto non riconoscerlo.
        Quanto al confronto con i leader mondiali da te citati lo stesso mi sembra veramente improponibile con particolare riferimento ad Obama che, con la riforma sanitaria ha emancipato la maggior potenza mondiale da una forma di darwinismo sociale veramente abietta in quanto basata sulla possibilità economica di curarsi!
        Strano che per un comunista come te questo conti poco.
        E mi sembra che gli States, sotto la presidenza Obama, abbiano anche superato la più grande crisi economica finanziaria degli ultimi 80 anni ..
        Se ti sembra poco…

        • oddio, conterebbe moltissimo epr me la riforma sanoitaria di Obama… se avesse funzionato ma mi pare che i risultati siano decisamente modesti e direi quasi nulli

          Suoperato la crisi? Nion so, stiamo a vedere

    • luigi,
      perchè affermi che aldo ha tenuto un tono assolutorio nei confronti del silvio nazionale?
      guarda luigi che il politico va inquadrato non per le puttane che frequenta, ma per quello che combina in casa e in trasferta.
      in trasferta il silvio ha fatto poche puttanate, tranne il tradimento meschino a gheddafi;
      l’alleanza con bush non la poteva rifiutare, e poi ha anche appoggiato d’alema nel bombardamento in serbia; quindi in trasferta è stato coerente.
      in casa ha giocato di merda, è andato a puttane e si è sputtanato e infine una legge cretina fatta da altri gli hanno salvato il culo, solo perché dovevano salvare il culo anche ai proseliti degli estensori della stessa!!

      quindi, non giudichiamo secondo le antipatie, perché prendiamo granchi uno dopo l’altro; valutiamo i fatti.

      cordialità

      victor serge

  • Sperando di non scatenare l’ira di dio, vorrei dire la mia.Lei egregio professore difende l’indifendibile:l’Italia e gli italiani.Sicuramente a livello di individualità abbiamo da annoverare dei grandi geni universali nello scibile umano; ma come popolo non vagliamo un cazzo. La storia che è maestra di vita, lo ha ampiamente dimostrato. Non voglio ripetermi perché è pesante ripetersi: siamo il popolo dell’otto settembre, un popolo che regolarmente corre in soccorso del vincitore; che inizia una guerra con un alleato e la termina con un altro. Nell’estate del 1939 il Manchester Guardian autorevole giornale inglese, intervistò l’addetto militare germanico a Londra, chiedendo a suo parere chi avrebbe vinto la imminente guerra mondiale. La replica fu glaciale,l’addetto militare disse che non era in grado di indicare chi l’avrebbe vinta, ma profetizzò chi l’avrebbe persa.Il perdente sicuro della guerra sarebbe stato chi avrebbe avuto come alleato l’Italia.Il prussiano Von Molltke negli anni trenta tranciò uno sferzante giudizio sugli italiani: dicendo che alla fine Mussolini, non avrebbe fatto altro degli italiani che degli italiani! Egregio professore non difendiamo l’indifendibile, siamo il paese universalmente conosciuto al mondo per la mafia, per la la corruzione e per l’ l’evasione fiscale e alla fine del comandante (sic) Schettino, degna personificazione dell’ italiota medio!

    • non voglio affatto difendere gli italiani ma a onor del vero il saltare sul carro dei vincitori non e’ prerogativa solo italiana. Basta conoscere la storia per rendersene conto. Come pure la mafia non e’ un fenomeno solo italiano, se ha attecchito negli USA e’ perche’ ha trovato li’ terreno fertile, vale a dire che il potere politico ci e’ sceso a patti. Negli USA prima che si affermasse la mafia italiana c’era la mafia irlandese e quella ebrea. La mafia c’e’ anche in Cina e in Giappone semplicemente perche’ la mafia e’ in qualche modo un eredita’ del mondo feudale che sopravvive grazie ad un patto scellerato con il potere di cui e’ colonna portante.

  • E’ inutile girare intorno al problema, la risposta è tanto ovvia quanto semplice: da quando sempre più in crescendo i politici si sono accomodati al soldo di grossi interessi economico-finanziari non esiste una classe politica degna di questo nome. Per questi “interessi” non occorre il politico con la P maiuscola, ma semplici cagnolini, magari anche brillanti e furbetti, ma cagnolini e soprattutto ricattabili. Tengono i dossier nel cassetto e se dovesse servire, con il potere mediatico che hanno, è un gioco da ragazzi farli fuori.

    Mi fanno ridere quelli che additano la corruzione in Italia e poi prendono ad esempio gli USA e le lobby regolamentate, ma dico si rendono conto che si prende ad esempio la corruzione legalizzata? Io penso che si, se ne rendono conto benissimo, ma sono in malafede.
    Cos’è se non una vergognosa corruzione quella in cui i grandi poteri spendono milioni di euro e di dollari per le campagne elettorali dei politici? E poi se quel politico diventa presidente, ministro ecc, pensate che possa dimenticarsi di chi gli ha permesso di arrivare fino a quel punto? Con il potere mediatico che questi signori hanno, bastano due minuti per stroncare gli “smemorati”.

    In Italia?
    Abbiamo avuto Berlusconi che questi poteri ha cercato di metterli nel sacco, ma non nell’interesse della collettività, ma solo per i SUOI interessi. Ed il risultato non è stato molto diverso, anzi a posteriori dobbiamo ammettere che è stato pure peggio.

    Quanto al PD e tutta la sinistra europea, cosiddetta moderata, sono ormai i più spianati tappetini di questo sistema e stanno contribuendo al peggio. Ora che in Italia hanno trovato il grande leader saranno anche convinti che il cammino segnato è quello giusto. Di loro non mi dilungo più di tanto perché il dolore è enorme in quanto provengo da una storia di sinistra ed il tradimento in questo caso è ancora più doloroso.

    Sempre in Italia, abbiamo il M5S che ancora per molti rappresenta il cambiamento, (e mi spiace perché tra questi ci sono anche persone stimabili), quando tra le campagne più becere che potessero fare c’è stata quella dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ed ai giornali. Invece di battersi per renderli trasparenti e non clientelari si sono battuti per la loro abolizione, non so se per stupidità o per calcolo, io penso il secondo. Vorrei chiedere loro se pensano che un giornale che si finanzia con la pubblicità “elargita” da colossi economici è più libero di quello finanziato con i soldi pubblici, oppure se un partito che riceve milioni da privati è più libero di quello che riceve finanziamenti pubblici. Mi pare però che l’interesse sia quello di fare campagne di retroguardia che portino voti, invece di preoccuparsi della vera libertà, democrazia ed indipendenza. E che non mi venissero a dire che per fare politica non servono soldi perché loro stessi per fare una micro manifestazione devono aprire raccolte fondi e non di poco conto. Hanno fatto la battaglia per gli stipendi dei parlamentari, costringono i loro eletti a restituire parte del loro stipendio , mentre i soldi dei gruppi (soprattutto quelli corposi della comunicazione) vengono gestiti da entità opache che fanno capo a due individui che pensano di gestire il partito come una proprietà privata. Nel frattempo fanno litigare gli eletti tra loro per le rendicontazioni invece di preoccuparsi della loro crescita politica.

    Dulcis in fundo, Salvini che non sa di cosa parla e che ha imparato da certa politica solo ad insultare e creare steccati e che ora non trova riprovevole per nulla allearsi con i fascisti.

    Quanto a chi su questo blog si chiedeva se il sistema più efficiente e giusto di governo sia la democrazia, per quanto mi riguarda rispondo senz’altro si. Ma il punto è che oggi su questo pianeta non esiste un sistema democratico. E mi pare che i motivi di questo mio pensiero li abbia esposti lungamente sopra.

  • Sciocchezze moderniste dire che la società civile è meglio di chi eleggiamo a governare, o che la classe dirigente reale del paese sia migliore di quella politica. Da sempre la classe dirigente è espressione del carattere del suo popolo. Per questo l’occidente che è in decadimento economico e demografico, esprime questa classe dirigente e politica decadente.
    Nulla di confrontabile con la visione strategica della classe politica cinese ad esempio.

  • Sono finiti i tempi dei politici colti tipo Einaudi, Togliatti, De Gasperi o Nenni che avevano letto biblioteche di libri.
    Adesso è il momento dei politici telegenici e ignoranti come capre.
    D’altronde nell’epoca del capitalismo finanziario le decisioni più importanti, e cioè quelle economiche, vengono prese negli ovattati uffici dei grandi istituti bancari e degli organismi economici( BCE, FMI etc.) rigorosamente non elettivi .
    I politici possono al massimo esprimersi sulle coppie di fatto, sui diritti delle minoranze sessuali o altre questioni secondarie che non toccano l’argomento denaro, debito pubblico, tassi di interesse etc.
    Quindi a che servono dei politici colti e preparati, quando i veri poteri hanno bisogno di imbonitori televisivi che intrattengano il popolo tra un’Isola dei Famosi e un Grande Fratello.

  • in Francia hanno uno Stato, una classe dirigente “esecutiva” formata all’Ena, in Germania una disciplina di popolo che noi ci sogniamo, in Inghilterra hanno avuto un Impero, sanno comnadare e sono protestanti, quindi le differenze ci sono…Il problema pero’ c’e’ ed e’ insolubile.
    o democrazia come dice un commento sopra o oligarchia…io, credo che si passera’ a questa seconda , di fatto senza dirlo un po’ ci siamo gia’, tra Troika, Europa, decisioni di banche sovranazionali, ma chi ha eletto sti tipi?
    qualcosa si potrebbe gia’ fare, cose minime…requisiti basici come: una laurea, un corso post laurea, esami vari e test , eta’ minime per onorevoli e ministri, fedina penale pulita…

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