I corrotti e la lobby gay in Vaticano: la spallata di Bergoglio.

Cappuccino, brioche e intelligence n° 37

Un sito cileno vicino ad ambienti ecclesiali, ha dato la notizia che Papa Francesco, ricevendo la delegazione dell’associazione dei religiosi e delle religiose dell’America Latina, avrebbe ammesso che in Vaticano, ed in particolare nella segreteria di Stato, esiste una lobby gay che, unitamente a quanti realizzano illeciti guadagni, rappresenta il maggiore ostacolo alle riforme che agli avrebbe in animo di fare. Ed avrebbe aggiunto “Vedremo cosa sarà possibile fare”.

La sala stampa non ha smentito la notizia in sé clamorosa, limitandosi a dire che non ci sono verbali perché si trattava di una udienza privata, per cui si tratta di ricostruzioni a memoria di qualche partecipante che non riferisce le parole del Pontefice alla lettera.

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Grillo e la crisi del Parlamento

Beppe Grillo ha fatto una delle sue sparate definendo il Parlamento un “Tomba” o una “scatola di tonno vuota”. Manco a dirlo si è scatenata la solita buriana di commenti “politicamente corretti” che accusano Grillo di essere un emulo del Mussolini del 3 gennaio 1925, qualcuno addirittura ipotizza che ordini di bruciare il Parlamento come fece Hitler con il Reichstag e via di seguito con il consueto coro di sepolcri imbiancati. Anche qualche dissidente grillino ha preso le distanze (ma temo che in questo caso si sia trattato di una dinamica divaricante che conosco bene, per cui, se dici bianco devo dire nero perché ormai è una partita a scacchi a mosse obbligate) e, questa volta, poteva risparmiarselo. Come al solito, Grillo dice le cose in modo da scoprire il fianco alle accuse più spropositate, ma, nel merito, siamo sicuri che abbia proprio torto?

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Il caso Copasir: il veto dei servizi segreti sullo “scomodo” Claudio Fava

Vi segnalo questo articolo che ho scritto per Fanpage.it

Perché la commissione di vigilanza è stata affidata a Giacomo Stucchi (Lega) e non a Claudio Fava (Sel)? Per continuare nella tradizione di non disturbare i vertici dei servizi segreti. Fava sarebbe stato un personaggio molto scomodo.

Davvero strana questa faccenda delle commissioni di vigilanza: è costume consolidato che esse vengano affidate ad esponenti dell’opposizione, in omaggio ad un sano principio per cui la maggioranza governa e le opposizioni controllano. Pertanto, nell’immediatezza del risultato elettorale, sembrava che Copasir e Vigilanza Rai sarebbero andate a Pdl e M5s, ma qualcuno parlava anche di Scelta civica per fare le scarpe al M5s, togliendoselo dai piedi.

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Gradite uno yoghurt scaduto o un po’ di provolone ammuffito?

Fra parlamentari, giornalisti e funzionari conto ancora diversi amici a Montecitorio e Palazzo Madama, per cui ieri ho fatto una decina di telefonate per sondare gli umori, raccogliere indicazioni e previsioni: niente di più inutile. Valutazioni non ne mancano, ovviamente, ma quando vai sulle previsioni, nessuno si azzarda a farne e tutti descrivono la situazione come “Confusa”, “disperata ma non seria”, “desolante”, “incomprensibile”. Il migliore è stato un vecchio Dc (inossidabile parlamentare-salamandra passato attraverso il fuoco di crisi politiche e di sistema) che se n’è uscito con un serafico “Situazione aperta ad ogni esito e, dunque, ricca di opportunità”. Come dire che dopo Fukushima abbiamo la possibilità di scegliere il miglior arredo urbano per la nuova città.

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Strage di Boston: proviamo a ragionarci su

Allo stato delle informazioni non è possibile formulare alcuna ipotesi concreta e fondata sul perché della strage di Boston, si può solo tentare un inventario delle ipotesi solo possibili ma neppure indicare un grado di “probabilità”.
Vedremo gli sviluppi. Ciò non di meno, possiamo provare a ragionarci su per capire che vento sta spirando e che tipo di temporale possiamo aspettarci. Ovviamente, non possiamo fare altro che partire dalle evidenze a disposizione: le prime informazioni sul tipo di attentato ed i primi effetti più o meno diretti che esso ha prodotto. In base alle notizie diramate, l’attentato presenta queste caratteristiche:

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Quirinale: un ragionamento ed una proposta

In un modo o nell’altro, questo scassatissimo parlamento eleggerà un nuovo capo dello Stato: può darsi che non si riesca a fare un governo e si vada al voto, ma il Presidente della Repubblica bisogna eleggerlo prima, perché l’art 88 stabilisce che il Presidente non può sciogliere le Camere negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che questo periodo coincida con gli ultimi sei mesi della Legislatura, ma qui siamo di fronte ad un Parlamento appena eletto. Come prima cosa occorrerà eleggere i Presidenti delle Camere ed al Senato non sappiamo che frittata verrà fuori, ma, per ora lasciamo la cosa da parte. Sta di fatto che il 15 aprile sarà convocato il Parlamento in seduta comune. Proviamo a ragionare su chi potrebbe essere e partiamo da qualche conto. Il collegio elettorale è composto da 1007 “grandi elettori” per cui la maggioranza richiesta è di 667 voti nelle prime tre votazioni e di 504 dalla quarta in poi.

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Che effetto avranno le dimissioni del Papa sulle elezioni?

Sento da più parti echeggiare la domanda sul se ritenere casuale o no la coincidenza fra le dimissioni del Papa e le elezioni italiane. Personalmente sposo la tesi della casualità: il Papa è molto più importante del Presidente del Consiglio italiano e non credo che si dimetta per influenzare le elezioni italiane. Peraltro, non si capisce a pro di cosa andrebbe questa mossa nel quadro degli interessi vaticani. Dunque, scarterei nettamente la tesi di un qualche indecifrabile disegno su questa coincidenza.

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Il Papa si dimette. Ne sanno niente allo Ior?

Cappuccino, brioche e intelligence

Nella storia della Chiesa c’è un unico precedente, quello di Celestino V di cui sappiamo tutti per aver studiato la “Divina Commedia” negli anni del liceo. Gli altri sono tutti morti in carica; non tutti per morte naturale, va detto: ci sono stati i martiri della  prima cristianità, poi qualche papa assassinato nel Medioevo… poi forse qualche altro. In Vaticano pare vada molto in voga il caffè corretto…Il codice canonico prevede la possibilità di dimissioni del Papa, ma la cosa è sempre parsa molto sconveniente. La Chiesa è monarchica e non ama i dualismi: pensate solo al problema della convivenza fra un Papa in carica ed uno emerito. Ogni starnuto del secondo (e questo scrive libri e twitta che è un piacere) potrebbe suonare come sconfessione del precedente. Poi, sul piano simbolico, la cosa può apparire come una fuga dalle proprie responsabilità. Quando Woitjla era già molto grave chiesero ad un prete se avrebbe potuto dimettersi e la risposta fu: “Può dimettersi Gesù dalla croce?”. Quella è una carica carismatica e delle normali dimissioni la fanno sembrare una qualsiasi carica politica.

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Allarme: cinesi si stanno comprando l’Italia!

Cappuccino, brioche e intelligence n° 34

Nella scorsa settimana, i servizi segreti hanno presentato un rapporto al governo nel quale lanciano un allarme: i cinesi si stanno comprando l’Italia. Hanno messo gli occhi sull’enorme area dismessa della Falck di Sesto San Giovanni, dove pensano addirittura di aprire una filiale della Bank of China; fanno man bassa azionaria nel settore della automazione industriale, della nautica da diporto, delle tecnologie ambientali, ecc. I brevetti sono a rischio, la posizione concorrenziale dell’Italia pure. Infine –suprema infamia!- nell’anno prossimo, sbarcherà in Italia la temibile Dagong, l’agenzia di rating cinese, per valutare la fattibilità degli investimenti in Italia! Orrore! Scusate ma dove è il problema?

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Sull’ondata di proteste per il film su Maometto

Vi propongo il testo di un’intervista che ho rilasciato qualche giorno fa sul caso delle rivolte scoppiate per il film su Maometto.

L’intervista è di Michele Marelli

Nella misteriosa vicenda che riguarda il film blasfemo sul Profeta Maometto, le cose che non tornano sono parecchie. La sensazione che si sia cercato di provocare una reazione a tutti i costi è forte…

Camilleri definirebbe l’autore di questo film ‘mastro d’opra fina’. Come prodotto artistico è una schifezza irripetibile, ma come operazione di guerra psicologica è assolutamente impeccabile, da manuale direi.

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