“Come i servizi segreti stanno cambiando il Mondo”: il mio prossimo libro.

L’ 8 novembre pv, sarà in libreria il mio ultimo lavoro “Come i servizi segreti stanno cambiando il Mondo”. La tesi intorno a cui gira tutto il libro è che è in atto un vasto conflitto mondiale fra servizi segreti che si estende dalla sfera politica a quella finanziaria, da quella militare a quella culturale, dalle scienze cognitive alle dinamiche sociali come l’immigrazione, dal terrorismo al controllo della logistica, dalla cyberwar al controllo dei paesi produttori di materie prime, dallo scontro monetario allo spionaggio industriale.

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Il caso Skrypal e lo scontro geopolitico in corso.

Prosegue la Spy Story che sta infiammando i rotocalchi, il cosiddetto “caso Skrypal” dove un ex agente dei servizi segreti russi che faceva il doppiogioco passando informazioni per i servizi di sua maestà è stato ucciso attraverso l’utilizzo, sembrerebbe, di gas nervino. Ora sicuramente Aldo ci saprà ragguagliare e darci una visione più ampia essendo uno dei maggiori esperti sul tema dei servizi in Italia, possiamo però trarre una qualche considerazione di livello geopolitico.

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Nel bene e nel… malware

Un Alessandro Curioni da antologia sul caso Wannacry: buona lettura! A.G.

Sembra che qualcuno mi abbia evocato… Vediamo se quanto ho da raccontare vi interessa. Quello che stava accadendo nel mondo il 12 maggio l’ho scoperto piuttosto tardi, visto che ero segregato in un’università romana a discutere con un gruppo di giovanotti di social network e privacy. Quando, piuttosto provato, sono salito sul treno che mi avrebbe riportato a Milano mi è stato annunciato che avrei dovuto palesarmi agli studi Rai per commentare quanto stava accadendo. Il fatto divertente è che al momento non avevo idea di cosa fosse successo. Whatsapp si era appena beccato tre milioni di euro di multa dall’AGICOM, ma francamente mi sembrava poca cosa. Inizio a fare qualche telefonata, mentre vago su Google e scoppio a ridere. Veramente a sorridere, sono capace di perdere con stile, perché sembra che dei maldetti mi abbiano appena fregato la trama di un racconto che volevo scrivere, trasformandolo in realtà. Quindi vi propino una cronaca.

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Cosa c’è dietro la rivelazione di segreti di Stato ai russi fatta da Trump?

Cappuccino, brioches e intelligence .58.

Il Washington Post rivela che il Presidente Trump avrebbe comunicato al ministro degli esteri russo Lavrov informazioni segretate sull’Isis. Scontatamente, i portavoce della Casa Bianca smentiscono ed, invece, il Presidente salta su a dire che è verissimo, ma che questo rientra perfettamente nei suoi poteri per cui non c’è ragione di prenderla così calda.

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La strage di Pietroburgo e il contrasto politico al terrorismo.

La strage di San Pietroburgo non aggiunge nulla di nuovo a quel che sapevamo del modus operandi del terrorismo Jihadista: tutto come da copione dei casi di Madrid, Londra eccetera. Il che rende ancora più strana la strage londinese che ha “sprecato” (consentitemi l’espressione) uno scenario come Westminster per un attentato a così basso potenziale terroristico, mentre da altra parte il terrorismo jihadista esprime una aggressività ben maggiore. Tutto può essere, ma l’attentato londinese sembra più opera di un personaggio isolato (o, al massimo, collegato a pochi complici) e non in contatto con l’Isis o simili, mentre qui, nel caso russo, siamo perfettamente nell’ambito della strage jihadista. Comunque sia, questa strage segna il ritorno del terrorismo radicale islamico in grande stile, dopo circa un anno di relativo calo del fenomeno.

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A proposito di fake news: lo strano attentato terroristico di Londra

Mi sono posto un problema: se fossi il direttore di un grande quotidiano, come titolerei la notizia dell’attentato londinese?

Ci ho pensato un po’, perché nel titolo deve esserci la notizia e qui la notizia quale è? Si un uomo ha ammazzato e ferito delle persone investendole con la sua auto, poi si è avventato con un coltello su dei poliziotti uccidendone uno ed è stato a sua volta ucciso. E tutto questo è avvenuto ai piedi di Westminster. Va bene, ma di che si tratta? Chi è l’uomo?

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Caso Occhionero: chi spia chi e perché? Le ipotesi in campo.

Nuovo caso di spionaggio di super vip a Roma e dovremmo averci fatto il callo. Gli ingredienti della perfetta spy story all’italiana ci sono tutti: una agenzia di intercettazioni tenuta da una coppia (questa volta fratello e sorella), lui iscritto alla massoneria, lei nata negli Usa, uno scantinato nel centro di Roma zeppo di materiale raccolto… Ed, ovviamente, le piste investigative più o meno vere (Politica? Affari? Malavita? Di tutto un po?).

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2017, cominciamo bene!

Avrei voluto scrivere un pezzo leggero di apertura anno, scherzando sull’inconsistenza del discorso di Mattarella, il cui unico contenuto è che per ora non si vota, perché “non c’è la legge elettorale”; quella stessa legge che questo Parlamento avrebbe dovuto fare e che, in qualche modo ha fatto, salvo poi rimangiarsela e che ora, non si capisce in virtù di quale intervento dello Spirito Santo, dovrebbe essere in grado di fare migliore dell’altra. Roba da ridere. Ma le notizie da Istanbul mi dicono che c’è poco da ridere e mi obbligano a temi meno allegri.

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Ankara, Berlino e Mar Nero, a proposito di alcuni episodi recenti.

In breve tempo si sono succeduti tre avvenimenti che non sembrano collegati da nulla, ma che forse in qualche modo lo sono, magari solo in parte: l’uccisione dell’ambasciatore russo in Turchia, l’attentato di Berlino con relativa uccisione a distanza dell’attentatore, infine la caduta dell’aereo russo nel mar Nero. Non abbiamo alcun elemento concreto che colleghi un episodio all’altro, possiamo solo osservare alcune stranezze, coincidenze, evidenze.

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