Cappuccino, brioche e intelligence n°14. Anemone: che strana storia!

Berlusconi, preoccupatissimo, ammette che troppa gente si è arricchita dietro di lui, che i giudici possono anche aver ragione, che indagherà lui per “licenziare” gli eventuali corrotti dal governo.
Strano: di solito sbraita contro le “toghe rosse” protagoniste di chissà quale complotto e giura che i suoi sono una schiera di cherubini.
Berlusconi chiede che cessi la gogna mediatica. Strano: il più scatenato sulla lista dei beneficiati di Anemone è il “Giornale”  che, se non ci ricordiamo male, è del fratello del Cavaliere.
Anemone fa un sacco di regali  e favori, tiene la lista dei beneficiati, ma non si capisce bene cosa riceva in cambio da molti di loro. Strano: di solito un traffico di tangenti è finalizzato ad una qualche illecità utilità del corruttore. Forse da bambino pensava che sarebbe diventato Babbo Natale.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°13: un nuovo libro di Edward Luttwak: wow!

Edward Luttwak non è uomo che perda tempo con ricerche storiche accademiche o fini a sè stesse; quando scrive, scrive perchè ha una precisa operazione politica da realizzare.
Nel 1967 scrisse “Tecnica del colpo di Stato” in cui analizzava con grande precisione i meccanismi dei colpi di stato (particolarmente numerosi in quell’epoca) e le ragioni  per cui alcuni erano riusciti ed altri falliti: sei anni dopo fu fra i consulenti che idearono il golpe cileno contro Allende.
Nel 1976 scrisse “la grande strategia dell’Impero Romano” e l’idea sottostante era quella di riabilitare  l’idea di “Impero”, sino a quel punto,  per gli americani era una parola impronunciabile: gli Usa sono nati da una rivoluzione anticoloniale contro un Impero, appunto, ed essere identificati come Impero appariva come la negazione dello spirito dei “padri fondatori”. Luttwak contribuì a rimuovere questo complesso degli americani insistendo sul carattere repubblicano dell’Impero di Roma e sul suo ruolo come garante della pace, proprio in quanto impero unico: quindici anni dopo, con la caduta dell’Urss quella premessa risultò utilissima per teorizzare l’equilibrio monopolare del dopo-muro.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°12: e se scrivessimo un giallo sulla morte di Kaczynski?

Per una volta, nessuna analisi, ma solo la trama di un giallo ispirata dalla recente morte del presidente polacco. D’altra parte, spesso intelligence e romanzo noire si incontrano: non sono pochi gli ex dirigenti dei servizi segreti che si sono divertiti a scrivere gialli.
Il romanzo inizia a bordo del Tupolev presidenziale, un po’ di tempo prima del tragico incidente di Smolensk. L’aereo è in difficoltà, il Presidente ordina al pilota di atterrare comunque nell’aeroporto previsto, ma il pilota –come è nei suoi poteri- decide di non rischiare ed atterrare altrove. Poco dopo il pilota viene licenziato per rappresaglia. Ma l’episodio suggerisce a “qualcuno” un’idea.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°11: ma che succede nei servizi segreti occidentali?

Come si sa, sabato 10 us, è precipitato il Tupolev su cui viaggiava il presidente polacco Kaczynski che è perito nell’incidente inseme al vicepresidente della Camera, al presidente della Banca centrale, ai capi di stato maggiore di Esercito, Marina, Aeronautica a una schiera di viceministri, 12 deputati e due senatori, e responsabili dei principali uffici governativi e militari. E’ stato un incidente o un attentato? Forse non lo sapremo mai con certezza, ma non è quello di cui voglio parlare in questa sede. Sia che si sia trattato di una cosa, sia che si sia trattato dell’altra. C’è una cosa assolutamente incredibile: che tutto l’apparato di potere di un paese viaggiasse sullo stesso aereo. Una delle regole base della sicurezza è quella di evitare sempre che ci siano più di due o tre personalità di rilievo a bordo dello stesso aereo e mai un capo ed il suo vice. Proprio per evitare che un paese si trovi  decapitato di colpo.
La notizia vera è che il capo della sicurezza nazionale non sia stato  ancora affettato e dato in pasto ai coccodrilli. Nè si capisce come mai tutte le personalità salite su quell’aereo non abbiano trovato strana la cosa.

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Lettera aperta a Carlo Lucarelli. Caro Carlo, che ne pensi di Alighiero Noschese?

Cappuccino, brioche e intelligence n°11

Caro Carlo,

qualche sera fa chiacchieravo con 7 dei miei studenti e mi capitò di citare Alighiero Noschese: nessuno sapeva chi fosse. La cosa farà un certo effetto anche a te che (anche se per un pelo) appartieni alla generazione della “Tv in bianco e nero”, per la quale Noschese era uno dei volti più conosciuti. Ricorderai le sue straordinarie imitazioni di attori, cantanti, politici: strepitosa era quella di Andreotti, il cui braccio destro (sulla manica della giacca c’era scritto “Evangelisti”) si muoveva da solo smentendo con i gesti tutto quello che il grande Giulio diceva. Non c’era voce che non rifacesse alla perfezione e, soprattutto in radio, non si capiva mai se stesse parlando lui o il personaggio imitato. Impossibile dimenticare uno così.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°10…Cina-Usa: lo scontro che viene.

Cappuccino, brioche e intelligence n°10…Cina-Usa: lo scontro che viene.

Sul sito del “Financial Times” del 17 febbraio scorso leggiamo questa notizia:

Il ministero del Tesoro Usa ha dichiarato martedì, che la domanda straniera di buoni del tesoro Usa a dicembre ha subito un calo record dal momento che la Cina ha venduto 34 miliardi di dollari di attività durante quel mese. La mossa cinese fa risultare il Giappone come più grande detentore del debito pubblico Usa con 768 miliardi di dollari, e suggerisce che gli Usa potrebbero dover pagare di più per garantire gli interessi sul debito. Questo arriva mentre la Casa Bianca è alle prese con il dilemma su come tagliare il deficit, previsto in 1560 miliardi per il 2010, pari al 10,6% del Pil.

Il fatto, come si vede, è di dicembre, ma il tesoro Usa la ha resa nota solo più tardi.
In questo modo si iniziano a capire meglio diverse cose come la brusca rottura fra Cina e Usa sulla questione di Googlie, l’improvvisa decisione americana di dar corso ad una fornitura di armi a Taiwan che, prima, sembrava accantonata, la decisione di Obama di ricevere il Dalai Lama, la crescente ostilità dei cinesi verso ogni ipotesi di intervento armato contro l’Iran, le polemiche sulla decisione di Pechino di non rivalutare la sua moneta ecc.
Il clima del “G2”, una sorta di nuovo bipolarismo cooperativo che avrebbe dovuto essere l’architrave del nuovo ordine mondiale, sembra lontano ere geologiche. Eppure, tutti avrebbero giurato che il grande debitore americano ed il grande creditore cinese avrebbero avuto bisogno uno dell’altro, tanto più che il grande esportatore cinese trova il suo principale mercato di sbocco nel grande importatore americano. Dunque una cooperazione forzata, senza alternative.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°9… A che servono i body scanner?

Cappuccino, brioche e intelligence n°9

A  che servono i body scanner?

Come si sa, la recente vicenda del mancato attentato di Natale a bordo di un aereo americano, ha rilanciato il tema della sicurezza dei viaggi aerei. La risposta prontamente trovata è stata quella dell’adozione dei body scanner, ai controlli di volo, prima dell’imbarco.
Quale sarà la reale efficacia di questi dispositivi? Molto prossima allo zero, probabilmente. E spieghiamo il perchè.

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Cappuccino, brioche e intelligence n°8…Osama: quando si dice la sfortuna!

Cappuccino, brioche e intelligence n°8

Osama: quando si dice la sfortuna!

“La Repubblica” 30 novembre 2009: nel dibattito  al Senato Usa emerge che, in una notte del dicembre 2001, sarebbestata individuata l’area in cui Osama Bin Ladin si nascondeva e, se alle poche centinaia di americani presenti in zona, fossero giunti i rinforzi richiesti, la cattura del capo i Al Quaeda sarebbe stata cosa certa. Ma una strana inerzia del comandante in capo americano Tommy Franks e del Segretario alal Difesa Donald Rumsfeld avrebbe fatto fallire l’operazione e Osama sarebbe scappato in motocicletta.
Quando si dice la sfortuna!

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Cappuccino, brioche e intelligence n°7…Augias, una spia dell’Est?

Cappuccino, brioche e intelligence n°7

Augias, una spia dell’Est? Ma mi faccia il piacere!

“Il Giornale” 18 ottobre 2009: «Augias spia di Praga»: avrebbe collaborato con i servizi cecoslovacchi dal 1963 al 1967, col nome in codice “Donat”.  Peraltro, egli si sarebbe rivelato un contatto deludente, per cui sarebbe stato liquidato con… un uovo di Pasqua. L’accusa proverrebbe da ammissioni di ex agenti dei servizi di Praga in vena di confidenze.
Su “Repubblica” del giorno dopo Augias ha risposto smentendo tutto:
«Azzardo l’ipotesi che l’interesse dell’agente cecoslovacco fosse soprattutto quello di restare a Roma, che certo era molto più allegra di Praga».

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Cappuccino, brioche e intelligence n°6…Preside si faccia i fatti suoi. Invece: bravo Questore.

Cappuccino, brioche e intelligence n°6

Preside si faccia i fatti suoi. Invece: bravo Questore.

“La Repubblica” 19 novembre 2009: il preside del liceo scientifico Morgagni di Roma, scoperto tramite Facebook, che gli studenti si preparavano ad occupare la scuola, li ha prevenuti, facendo barricare dentro gli insegnanti. Infatti da tempo, il preside aveva avviato un lavoro di “osservazione” su facebook per monitorare il mondo studentesco.
Cosa ne penserebbe un uomo di intelligence ?

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