Ha ragione Fulvio Cammarano a sostenere che c’è un processo di graduale emarginazione della storia, tanto dagli assetti scolastici ed universitari, quanto dal dibattito politico, a favore di un rapporto preferenziale con altre discipline quali sociologia, politologia ed economia (al punto che i pochi storici interpellati dai media come Orsina, Pombeni, Galli della Loggia ecc. sono presentati come politologi; anche per questo, quando mi capita di partecipare a trasmissioni televisive, chiedo puntigliosamente di essere presentato come storico). Per uscire da questa situazione, tuttavia, è necessario che gli storici passino al contrattacco, dimostrando come e perché sociologia, economia e politologia, pur necessarie, da sole non bastano a rispondere alle sfide del presente e che la storia, con la sua visione di lungo periodo, sia indispensabile.
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