Referendum: ricapitolando, perché NO!

1.    perché le regole si scrivono insieme, le “costituzioni di partito” sono proprie dei regimi totalitari e noi vogliamo una Costituzione repubblicana nello spirito e nella lettera
2.    perché questa “riforma” è stata fatta da un Parlamento politicamente illegittimo, in quanto eletto con una legge dichiarata incostituzionale e indegno, con un numero senza precedente di inquisiti
3.    perché questa riforma è stata fatta da un Parlamento in cui un terzo dei componenti ha cambiato partito (senza avere il pudore di dimettersi)  e, dunque, non è più rappresentativo di  niente

Continua a leggere

Il terrorismo psicologico, gli italiani all’estero e De Luca: come il Pd sta facendo campagna referendaria.

Ieri ho tenuto l’ultima lezione del corso di questo anno, al termine della quale, come al solito ho risposto agli interventi dei miei studenti. Fra loro uno ha detto di essere stato convinto a votare No, ma di aver nutrito dubbi da ieri, dopo che l’azienda per la quale lavora il padre, ha inviato un sms, nel quale dice che forse non potrà confermare l’incarico di lavoro per l’anno prossimo, perché due aziende (una di Abu Dhabi e l’altra cinese) hanno comunicato di sospendere le rispettive ordinazioni sino al risultato del referendum per cui, l’ordine è da intendersi revocato in caso di vittoria del  no.  Quanti altri sms del genere stanno arrivando in queste ore attuando una campagna di terrorismo psicologico?

Continua a leggere

Referendum: ma quale rottamazione e cambiamento?

Torna a farci visita Lucio Mamone, sempre ospite graditissimo e studioso brillante e approfondito. Buona lettura! A.G.

Sin dal suo esordio sulla scena politica nazionale il renzismo ha cercato di proporsi, prima ancora che come portatore di un programma politico determinato, come immediata espressione del “nuovo”. Che non fossero le proposte ad essere inedite non è peraltro mai stato nascosto dagli stessi renziani, i quali hanno piuttosto rivendicato a sé la volontà di cambiare. L’idea-guida della rottamazione esprime questo: la sostituzione del ceto politico per realizzare quelle promesse che lo stesso ha sempre propagandato senza avere però il coraggio di rispettare. 

Continua a leggere

La riforma costituzionale: un atto di delinquenza politica. Ecco perchè.

Del contenuto di questa infelice riforma costituzionale si è detto abbondantemente e non stiamo qui a ripeterci sull’aborto di Senato, sul combinato disposto con la legge elettorale maggioritaria, sul prevaricazione governativa sul potere legislativo, sul carattere puramente propagandistico delle misure in materia di iniziativa popolare o sui tagli ai costi della politica eccetera. Di questo si è detto sin troppo, mentre troppo poco si è detto su un’altra ben più grave cosa: il modo con cui questa riforma si è formata.

Continua a leggere

Colpo di Stato? Il Pd trascina il paese allo scontro.

Un paio di giorni fa, l’economista Giuliano Cazzola, ospite all’Aria che Tira, a metà fra il serio ed il faceto, ha detto che in caso di vittoria del M5s, i carabinieri dovrebbero fare un colpo di Stato. Certo, si fa presto a dire che è solo una battuta, magari esagerata, però quando iniziano a volare certe parole è bene cominciare a prendere appunti.

Continua a leggere

4 dicembre. I danni irreparabili della riforma

Piero Scaramucci, storico direttore di Radio Popolare e brillante giornalista, ha scritta un bel pezzo sul referendum che vi segnalo volentieri. A. G.

Mi permetto di scrivervi perché alcuni di voi, certamente democratici, esitano o magari temono di votare NO al Referendum. E invece è una partita grossa, come le macchie indelebili, non si tolgono più, rovinano un vestito. La Costituzione squinternata dalla Riforma Renzi/Boschi ci porterebbe dei danni irreparabili.
di Piero Scaramucci

Continua a leggere

Gli incidenti di Firenze, Cuperlo, spazi Tv: prove tecniche di regime.

Dopo Palermo, Bologna anche a Firenze la polizia ha proibito prima e caricato dopo i cortei di protesta contro il governo: in questo paese non è più prevista la libertà di manifestazione contro il governo. Magari la polizia cede di fronte ad un centinaio di “energumeni” che non vogliono otto donne ed 11 bambini di colore nel loro paesello, ma è implacabile contro chi dissente dal Pd. 

Continua a leggere

Referendum: da Onida un involontario assist al partito del rinvio.

Scampato il pericolo di un rinvio del referendum causa terremoto, si  sta profilando una minaccia ancor più insidiosa di rinvio a chissà quando, con il ricorso del prof. Onida che, sostanzialmente ripropone la frusta questione dello spacchettamento del referendum in più quesiti. Se il ricorso fosse sciaguratamente accolto, ne seguirebbe il suo rinvio alla Corte Costituzionale.

Continua a leggere

Rinviare il referendum per il terremoto? Impossibile, ecco perché.

Il senatore Pierluigi Castagnetti (dimenticato segretario del Ppi e ancor più dimenticato vice presidente della Camera) ha trovato il modo di farci sapere che è vivo, proponendo di rinviare il  referendum a causa del terremoto. La cosa ha trovato consensi nel Pd (e ti pareva!) ma è stata subito stroncata da Renzi che si conferma il più intelligente del suo partito, avendo subito fiutato la serie di guai che ne deriverebbero, mettendolo in serio imbarazzo.

Continua a leggere