La crisi del M5s non è nello scandalo rimborsi ma nel programma.

L’altro giorno, per strada sono stato fermato da uno sconosciuto, probabile sostenitore del Pd, a giudicare da quel che ha detto, che, con fare arrogante mi ha chiesto: “quanto costerà elettoralmente queste scandalo ai suoi amici dei 5 stelle? Vogliono fare i puri, ma rubano come tutti” proseguendo poi su questo tono. Non l’ho degnato di una risposta e gli ho girato le spalle.

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Che strane elezioni: sembra un torneo di tressette a perdere.

Scusatemi, ma c’è una cosa che non ho capito stiamo andando ad elezioni politiche o a un torneo di tressette a perdere?

Il M5s ha fatto questa cosa inconsulta di sbattere fuori e senza motivazioni oltre mille candidati alle parlamentarie (ma le voci che corrono parlano di quasi tremila esclusi), gente che, a questo punto farà una campagna elettorale accanita contro il M5s.

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Le critiche al M5s.

Credo che nessuno in buona fede possa accusarmi di tacere critiche al M5s, anche perché credo che ci siano diversi modi di essere critici: ci sono le critiche di tipo “protettivo”, che mirano a indurre il soggetto criticato ad emendarsi, ci sono quelle “imparziali” da studioso che valuta un fenomeno per quel che è, senza prender partito e ci sono quelle ispirate da ostilità preconcetta che puntano solo a distruggere l’oggetto commentato.

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Il risultato di Ostia: linee di tendenza verso le politiche?

Risultato per certi versi incerto ma che indica linee di tendenza per le prossime politiche:

M5s: ad Ostia ce l’ha fatta, ed anche bene in percentuale (circa il 60%) ma con due grossi nei: il fatto che, sin dal primo turno, abbiano votato in quattro gatti, e che, al primo turno, c’è stata una flessione di ben 14 punti sul risultato delle comunali, per cui, in cifra assoluta il M5s subisce un forte travaso a favore dell’astensione in primo luogo. Va preso atto, tuttavia, come il M5s, sia riuscito a contenere il deflusso di consensi, nonostante i disastri della giunta Raggi. Comunque, questa vittoria in parte compensa il risultato siciliano che, pur decoroso in voti assoluti, ha segnato la sconfitta nel tentativo di conquistare la regione.

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Ho perso le parole…

Cantava Luciano Ligabue e di fronte all’attacco avvenuto durante le votazione dei pentastellati, anche io ho qualche difficoltà a trovarle e quindi sarò breve. Lasciamo perdere le valutazioni politiche, non stiamo a cavillare sul fatto che le elezioni sono sempre una cosa seria, evitiamo anche di fare quelli che “l’avevano detto”, ma qualche considerazione un po’ tecnica vogliamo concedercela.

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La legalità come feticcio: che succede ai 5 stelle?

L’episodio di Roma, dove la polizia ha sgomberato un palazzo occupato con gli idranti e poi ha caricato bambini e donne incinta con i manganelli, è così disgustoso da non meritare commenti. Tanto più che questo riguardava dei rifugiati eritrei verso i quali abbiamo qualche colpa da espiare: se sono rifugiati lo sono perché lì c’è un governo ignobile che l’Italia ha sempre coccolato e sostenuto (e qui Di Battista potrebbe dire qualcosa).

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