Non abbiamo fatto ancora in tempo a riprenderci dallo shock di Nizza che arriva la notizia di un colpo di Stato ad Ankara: si profila, anche se in modi assai diversi, una destabilizzazione del bacino mediterraneo che non ha precedenti.
Iniziamo da Nizza, dove prende piede l’ipotesi dello squilibrato; cosa che non mi sorprende affatto: la figura dell’attentatore ha ben poco in comune con l’identikit dello jihadista suicida e cominciano ad emergere particolari che avvalorano questa spiegazione: la presenza di armi giocattolo nell’abitacolo, i precedenti di violenza gratuita e di gesti inconsulti, lo stato ossessivo per i suoi problemi finanziari eccetera.
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