il complotto…2.0

IL COMPLOTTO 2.0…


Rispondo con un solo messaggio ai tantissimi commenti che mi sono arrivati, anche oltre quelli che vedete: ne sono giunti anche sulla mail privata o anche in lingue straniere fra cui il russo e (credo di aver capito) lo svedese e sto provando a farmeli tradurre. D’altra parte, questo sito è fatto in casa come le tagliatelle, è un prodotto del tutto artigianale che gode della collaborazione di due soli ragazzi (a titolo totalmente gratuito) senza dei quali non saprei da che parte cominciare, dato il mio rapporto con la tecnologia… A proposito, vorrei tranquillizzare quei lettori che iniziano a sospettare mie ascendenze sioux o cheyennes:  a volte le avvertenze che leggete sono in terza persona (“Aldo Giannuli scrive che…”) perché sono loro a scrivere e non io.
Sull’intervista data al “Giornale” dirò in fondo.

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ringraziamenti, risposte e precisazioni…

Per prima cosa grazie a tutti coloro che hanno letto e commentato il mio editoriale sul complotto, sono stati davvero molto numerosi! Purtroppo però è un periodo molto fitto di impegni e questo non mi permette di rispondere ad ognuno:  conto di pubblicare però al più presto, magari domani stesso, una “risposta collettiva” a tutti i commenti che mi avete lasciato!

infine una precisazione: per un errore di battitura ho scritto che Il Giornale ha ripreso il mio articolo  a mia insaputa, mentre la frase doveva essere “non a mia insaputa…”, ma nel rispostone, chiariremo anche questo.

Grazie ancora e tornate a trovarmi e scrivermi!

Aldo Giannuli, 23 giugno ’09

complotto, doppio complotto e controcomplotto…

COMPLOTTO, DOPPIO COMPLOTTO E CONTROCOMPLOTTO…


Quella sul complottismo è una delle polemiche più stupide che si possano immaginare: è ovvio che i complotti accadono, è ovvio che ce ne sono di quelli che riescono e di quelli che non riescono ed è altrettanto ovvio che ci sono maniaci che vedono cospirazioni dappertutto e filibustieri che se ne lamentano per sviare l’attenzione dalle proprie magagne, il problema è stabilire di volta in volta di fronte a cosa siamo. Detta questa emerita banalità, possiamo andare avanti ed entrare nel merito dei problemi?

Berlusconi sostiene di essere vittima di una congiura animata dalla sinistra (forse con la compiacenza di qualche agenzia internazionale) che collegherebbe i casi Mills, Noemi, Bari e forse anche le uscite della signora Veronica. Ed il suo house organ chiarisce che saremmo alla vigilia di un nuovo ribaltone, adombrando un governo Draghi.
Ma la sinistra italiana è in grado di ispirare El Pais ed il Financial Times?

Procediamo con ordine, sulla base di fatti e dubbi su cui tutti possiamo facilmente convenire.

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l’arma del silenzio

riceviamo e pubblichiamo un intervento di Vincenzo Vinciguerra su “Il segreto di Piazza Fontana”…buona lettura!

l’arma del silenzio

Uno strano silenzio è calato sul libro scritto a Paolo Cucchiarelli, “I segreti di piazza Fontana”(Ponte alle Grazie, Firenze). Dopo l’articolo a tutta pagina dedicatogli dal Corriere della sera, e un servizio televisivo su Rai Tre, con una breve intervista all’autore. Un silenzio che viene usato come arma, questa volta contro un giornalista, perchè quanto ha scritto cada nell’oblio e sia circoscritto alla lettura di pochi.

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“Il segreto di Piazza Fontana” e il dibattito sul doppio stato: un intervento di Fabio Cuzzola, insegnante di italiano e latino nei licei

L’intervento di Fabio Cuzzola, insegnante di italiano e latino nei licei

Ho letto e studiato alacremente l’ultima fatica di Paolo Cucchiarelli; complice lo scarso coinvolgimento  che vivo per l’ordinaria burocrazia degli esami di stato e l’interesse che nutro per le vicende in questione sin dai tempi della mia formazione universitaria.
Ho utilizzato il verbo “studiare”, perché come tento di insegnare ai giovani,  qualsiasi cosa vogliamo scoprire e criticare, è necessario prima esaminarla, conoscerla e poi giudicarla.

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“Il segreto di Piazza Fontana” e il dibattito sul doppio stato: un intervento di Dimitri Deliolanes, corrispondente della tv greca ERT a Roma

L’intervento di Dimitri Deliolanes, corrispondente della tv greca ERT a Roma,  su “Il segreto di Piazza Fontana” e il dibattito sul doppio stato.


Ho appena finito di leggere il corposo lavoro d’inchiesta di Paolo Cucchiarelli “Il segreto di Piazza Fontana”. E vorrei, da dilettante, esprimere sommessamente il mio parere.
Il cuore del libro è la tesi, che l’autore lealmente espone come tale e non come verità finalmente rivelata, della doppia bomba, sia a Piazza Fontana che negli attentati romani. Una bomba anarchica, un petardo a scopo dimostrativo ed una parallela bomba fascista per provocare la strage ed incolpare l’estrema sinistra.

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“IL SEGRETO DI PIAZZA FONTANA”: UN’OCCASIONE PERSA.

“IL SEGRETO DI PIAZZA FONTANA”: UN’ OCCASIONE PERSA


di Francesco “baro” Barilli e Saverio Ferrari

“Il segreto di Piazza Fontana”, scritto da Paolo Cucchiarelli e uscito per l’editore Ponte alle Grazie (pag. 704, € 19,80), è un lavoro interessante e inquietante nella prima parte, sconcertante e irritante nella seconda. Fonde elementi di inchiesta a voli pindarici dell’autore – che si fanno via via più fantasiosi, depotenziandone il contenuto – e appare viziato alla base da un difetto: il cadere in ricostruzioni azzardate, con concessioni alla più sfrenata dietrologia. Un limite che rende il libro non una sorta di verità definitiva sulla “madre di tutte le stragi”, come è stato pubblicizzato, ma un contributo che rischia di mettere in ombra persino la parte di verità già accertata.

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Domenica non andrò a votare, nè per il Referendum, nè per Penati…

Domenica non andrò a votare, nè per il Referendum, nè per Penati…

Domenica si svolgeranno gli ennesimi referendum sulle leggi elettorali tendenti ad accentuare il carattere maggioritario del sistema attualmente vigente. E’ molto importante che, come per le occasioni precedenti, dal 1999 in poi, il referendum fallisca per mancanza del quorum previsto.

Sedici anni fa, sulla spinta delle inchieste di mani pulite e della conseguente ondata di

protesta, un referendum-truffa decretò la fine del sistema proporzionale nel nostro paese ed inaugurò la seconda repubblica. Agli italiani venne fatto credere che il nuovo sistema maggioritario avrebbe garantito governi di legislatura evitando elezioni anticipate, avrebbe impedito i giochi di Palazzo dei governi di coalizione, avrebbe consentito di scegliere con più accuratezza i propri rappresentanti che, in virtù del collegio uninominale avrebbero rappresentato il territorio di provenienza con molta maggiore fedeltà, infine, che il sistema basato sul collegio uninominale avrebbe consentito campagne elettorali meno costose.

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“Il segreto di Piazza Fontana”: la risposta di Paolo Cucchiarelli

Di seguito pubblichiamo la risposta di Paolo Cucchiarelli all’approfondimento bibliografico curato da Aldo Giannuli alcuni giorni fa sul suo ultimo libro “Il segreto di Piazza Fontana”. La risposta è molto lunga e articolata e si inserisce nelle righe dell’approfondimento stesso di Giannuli, per cui abbiamo segnalato il testo di Cucchiarelli in rosso e il testo di Giannuli in nero.

Caro Aldo,

ti conosco da troppo tempo per non sapere quale è il tuo modo di ragionare, risolvere i problemi, confrontarti.

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