Considerazioni a freddo sul caso Marino.

Caso complesso ed interessante questo di Marino che si presta a molte considerazioni. L’uomo è stato esposto ad un linciaggio mediatico innegabile: lui era imprudente e spesso diceva fesserie, ma ogni sua dichiarazione diventava un capitolo d’accusa e, non di rado, era stravolta e le accuse spesso ingigantite.

D’altro canto, è stato palesemente inadeguato al ruolo e Roma è ridotta al collasso: sporca, invivibile, non funziona niente, dalla metro agli ospedali, le scuole cadono a pezzi, i vigili fanno i comodi loro, la corruzione dilaga negli uffici capitolini, alcuni quartieri di periferia sembrano il Bronx. Peggio non potrebbe andare.

Certo, le responsabilità di questo sfasciume non possono essere addossate a Marino che ha avuto predecessori incompetenti e/o farabutti: Rutelli, Veltroni e, dulcis in fundo, Alemanno. Poi ci sono guasti che non dipendono tanto dal comune quanto dalla Regione e dal governo centrale che, per di più, da 4 anni sta strangolando gli enti locali con le politiche di austerità, i soldi son pochi e gli interessi sull’enorme debito asciugano le casse e poi c’è la responsabilità delle piccole mafie corporative interne all’Amministrazione, regolarmente protette dai sindacati, Cgil inclusa. Ora è comodo fare di Marino il capro espiatorio,  per salvare i delinquenti e gli incapaci che l’hanno preceduto. Tutto questo è vero e va riconosciuto. Però è anche vero che Marino qualcosa poteva farla e non l’ha fatta limitandosi a fare più proclami che atti; ha ottenuto qualche piccolo successo (come la riduzione di 12 milioni del debito del comune: una inezia) ma ha lasciato le cose come erano. Altro che “sto cambiando Roma”!

Imbarazzante il capitolo Mafia Capitale, di cui lui non si era accorto. Non te ne sei accorto? Male, malissimo, sei un inetto. Tu sei pagato per accorgerti di certe cose e mettervi riparo. A questa incapacità di fondo, si è aggiunto un rosario di gaffes e scivoloni assolutamente imbarazzanti che qui non sto a ricordare ma che tutti sappiamo benissimo.

Certo lui non aveva dietro il suo partito, che non l’ha mai amato ed anche Sel gli ha sempre dato un  appoggio ipocrita ed in quelle condizioni era difficile far qualcosa. Ma lui è riuscito a perdersi anche  quelli che lo sostenevano, a cominciare da Repubblica che fu la vera corazzata del suo successo alle primarie. Spesso ha avuto uscite incomprensibili, ad esempio nel suo rapporto con il Vaticano nel quale, da un lato ostentava un laicismo fondamentalista (per essere laici ed anche anticlericali non c’è bisogno di fare dell’integralismo di opposto segno), ma dall’altro faceva cose al limite dello stalking per inseguire il Papa e farsi inquadrare con lui. Non so come stanno le cose per il giubileo ma ho timore che scopriremo cose dell’altro mondo. E mi chiedo come mai una persona fondamentalmente prudente (come sempre sono i gesuiti) come Bergoglio gli ha fatto quella intemerata senza precedenti storici. E non mi dite che è stata motivata dal laicismo di Marino.

Credo che in questa vicenda abbiano giocato aspetti, per così dire, caratteriali: una permalosità eccessiva, frequenti scatti nervosi al limite dell’isterico, un narcisismo con punte di megalomania. Fare il sindaco di una città ingovernabile come Roma è una prova molto dura, soprattutto se non si è adeguatamente attrezzati a reggere la prova ed un equilibrio nervoso già precario può essere spinto anche a comportamenti del tutto irrazionali.

Vi sembra normale andare negli Usa, in un momento delicatissimo per Roma, giustificarsi dicendo di averlo fatto per le minacce di morte ricevute e rivolte anche ai familiari, per tornare due giorni dopo? Perché, dopo quei due giorni non ti sparano più? Oppure andare a Philadelphia proprio in quei giorni e senza essere stato invitato e poi fare la morale al Papa in televisione, facendo un secondo capitombolo? O, infine, offrire come prova della propria innocenza quelle stesse ricevute che diventeranno la prova della sua colpevolezza esponendolo a penose smentite e dopo l’analogo precedente dell’ospedale di Palermo?

Insomma diciamolo: il peggior nemico di Marino è stato Marino con le sue mattane.

Anche per questo, confesso che ci sono cose che superano la mia capacità di comprensione, ad esempio l’entusiasmo di tanti militanti dell’area “cosa Rossa” e dintorni per lui. Si sta costruendo il mito dell’uomo contro la Mafia, che ha contrastato i poteri forti, che stava cambiando Roma, che ha messo alle strette i corrottissimi uffici dell’amministrazione capitolina, che ficcava il maso nel malaffare di appalti ed affari e per questo sta pagando con l’assedio mediatico e il tradimento del Pd e, infine, costretto alle dimissioni. Ma quando mai? Ma dove si vede questo film? Che state dicendo?

Lotta alla Mafia: ma se lui stesso ha detto di non essersene accorto! Vi risulta che, sino allo scoppio di Mafia Capitale, Marino abbia promosso una epurazione del Comune di Roma una volta subentrato all’orrendo Alemanno? A me risulta che gli uomini del Pd gli avevano proposto Luca Odevaine, Daniele Ozzimo e Mirko Coratti e lui se li è tenuti chi in un ruolo chi nell’altro.

O per caso sapete dirmi il nome di un dirigente amministrativo rimosso di sua iniziativa, o un taglio di retribuzioni dei manager delle municipalizzate, o una indagine amministrativa negli uffici? Dal primo giorno dell’insediamento ha chiamato la Guardia di Finanza? Bene, con che risultati? Mi pare che sia stato largo di gesti clamorosi ma di assoluta inconcludenza.

E quali sarebbero gli affari maleodoranti dei poteri forti che Marino avrebbe scoperto e mandati a monte? Aveva ragione Brecht che è disgraziato il paese che ha bisogno di eroi, ma se poi quel paese si inventa un Marino qualsiasi nel ruolo di eroe, mi pare che stia messo decisamente peggio.

Personalmente detesto Renzi e credo che si sia capito in questi due anni, ma non possiamo promuovere ad eroe il primo personaggio strampalato che passa solo perché si è scontrato con Renzi.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (57)

  • Quizzetto.
    La seguente frase: “la politica è uno specialismo, che richiede una preparazione che non si può improvvisare”
    appartiene a:
    1) Matteo Renzi, quizzer;
    2) Ignazio Marino, chirurgo;
    3) Francesco, Papa;
    4) Algido Lunnai, politologo.
    Avviso per Repubblica. Visto i precedenti, non sostenga la mia nomination alle primarie per le condominiali della scala B!

  • Si è tentato da parte del PD romano, di usare Marino, in verità un maldestro dilettante allo sbaraglio, come foglia di fico per nascondere le pudenda invereconde. Si è tentato di usare Marino per mascherare le complicità e le responsabilità, sulla dilagante corruzione della capitale, che si assommano alla comprovata incapacità gestionale. Tutti uniti nella greppia dove tutti, ma proprio tutti, compresi quelli della banda della malavita capitolina, mangiavano a sazietà.Poi su Marino in chiusura vorrei commentare la patetica figura rimediata durante la cerimonia della commemorazione delle vittime dei bombardamenti da parte degli americani di Roma avvenuti il 19 luglio 1943. Le quattromila bombe (mille sessanta tonnellate di esplosivo) che provocarono tremila morti e undicimila feriti, vengono sistematicamente ignorate,mentre si da risalto solo alle vittime delle fosse Ardeatine, vittime causate dalla strage di via Rasella.Marino ha avuto la faccia tosta di molestare il presidente USA Obama durante la recente sua visita ufficiale, nell’invitarlo alla commemorazione dell’occupazione di Roma da parte dei “liberatori”. Molestie al pari di quelle usate nei confronti del gesuita Bergoglio, che hanno ottenuto l’effetto contrario di quello sperato. E’ tempo che simile molestatore venga messo in riga e restituito al bisturi, visto le numerose improvvide gaffes rimediate.

      • Alemanno non è stato dei peggiori. I sinistri Rutelli e Veltroni lo hanno superato di gran lunga nel malaffare, naturalmente poiché godevano della complicità dei compagni di sinistra,nulla a loro carico è mai trapelato.Solo ora è emerso per specularci sopra, tirando in ballo il neofascista Massimo Carminati, accusato pure di essere un trafficante di droga, quando invece è emerso che lui per un suo codice d’onore politico, con la droga non ha mai avuto a che fare.Altri sono i registi occulti che si nascondevano dietro il malaffare capitolino,moltissimi di sinistra.Comunque ai miei occhi Alemanno ha un merito grandissimo, quello di aver contestato il presidente statunitense Bush senior, quando si recò a Nettuno ad omaggiare i suoi caduti, ovvero sia gli occupanti sbarcati con la complicità della mafia in Sicilia nel 1943 e che tali sono rimasti impuniti in Italia a tutto oggi.Questo lo assolve da eventuali ingenuità compiute da sindaco;comunque la colpa è di chi di dovere non lo ha reso edotto a suo tempo, non per tutelarlo, ma solo per occultare le colpe dei sinistri..

        • @ Maffei.
          Vero è l’utilizzo della mafia, ma non dimentichiamoci chi dichiarò guerra a chi, ovvero l’acquarellista per compiacere i giapponesi, nella speranza che attaccassero l’Urss da oriente. A tutto ciò si accodò un maestro della politica. Un maestro elementare, maestro del servilismo di un illuso. Non dimentichiami i tentativi degli Stati Uniti spesi per la neutralità dell’Italia e per una pace separata, tutti lasciati cadere dal maestro.

        • Ha ragione Germano Germani, Alemanno ha fatto qualcosa di buono: ha spalato per 10 minuti la neve davanti alle telecamere… una città paralizzata da 10 cm di neve e ho detto tutto. Come a Venezia hanno iniziato a buttare il sale quando ormai la neve si stava sciogliendo da sola come hanno fatto a Venezia a Dicembre 2014. Complimenti ad Alemanno che unica cosa che ha fatto politicamente è stata l’occupazione di tutte le municipalizzate.

        • Sotto Alemanno c’è stata la suburra della corruzione, diciamolo, E Rutelli e Veltroni hanno generosamente preparato il liquame

      • @ Maffei.
        Se non ricordo male, dei bombardamenti su Roma se ne accorse Papa Pacelli, Defensor Civitatis, che uscì dal Vaticano per andare in soccorso verso i quartieri bombardati. Qualcosa fece la principessa Maria Josè.
        Curtatone e Montanara in quale buco erano rintanati? L’ereditario non fa testo.
        E il duce dei roboanti proclami, tipo “Vincere e vinceremo”, mentre S. Lorenzo veniva bombardata dagli americani, aveva già trasferito tramite lo IOR un po’ di migliardini di lire dello Stato nelle banche americane?
        Potevano prendere esempio da Giorgio VI e consorte, ma non erano buoni neppure a fare questo.
        Inutili e perniciosi !

      • Secondo la Cassazione, l’attentato di via Rasella fu un “legittimo atto di guerra contro il nemico occupante”. L’eccidio delle Fosse Ardeatine …

        • La strage di via Rasella, fu voluta dai vertici del PCI, che godettero della tacita omertà dei funzionari dell’OVRA, passati armi e schedari dalla parte dei vincitori, permettendo così la loro brillante carriera nel dopo guerra, con i vertici del PCI riconoscente per la copertura ampiamente goduta.Poi fu una strage studiata a tavolino, che non colpì solo degli anziani poliziotti sud tirolesi, timorati di Dio e ferventi cattolici, che per tale motivo furono esclusi dalla legittima rappresaglia, ma anche l’ adolescente Piero Zuccheretti e altri ignari passanti.L’eccidio come era previsto dai partigiani stragisti, fu seguito dalla fucilazione degli antifascisti detenuti, tutti maschi e maggiorenni. Strage che ottenne inoltre gli scopi previsti: suscitare l’odio inesistente contro i nazifascisti, eliminare i pericolosi concorrenti di sinistra i trozkisti di Bandiera Rossa, liquidare gli antifascisti monarchici,i soli ad essere finiti nelle fosse.Mentre i gerarchi del PCI furono tutti salvati. Citerò Antonello Trombadori ricoverato prudentemente in infermeria a Regina Coeli, Giorgio Amendola portato in questura, ove era ben conosciuto dai funzionari dell’OVRA, che finsero di non conoscerlo,tutto ciò al cospetto di Herbert Kappler ed Erich Priebke.Infine gli stragisti furono tutti decorati con medaglie al valore militare (sic) ed eletti parlamentari.Via Rasella la prima e vera strage di stato.

          • Credevo si parlasse di Marino e dei disastri lasciati dagli ultimi sindaci, fascisti e non. Non vedo il collegamento diretto con gli episodi tragici e gloriosi della lotta contro il nazifascismo.
            Mi accorgo che lei fa affermazioni prive di ogni supporto storico ma forse lei preferisce vivere nella sua fantasia. Faccia attenzione però a non ripetere a voce alta le sue fandonie in cui forse in buona (pessima) fede lei crede: dalle mie parti di origine (fra Torino e la valsusa) o persino nella Berlino in cui vivo molti le offrirebbero gentilmente quel monumento che lei e il suo cameratuccio Kappler meritate. Nel senso che intendeva piero calamandrei, ovviamente…

          • Non sono un esperto di (P)IOVRA, ma mi pare difficile pensare che nel marzo ’44 fascisti e comunisti andassero a braccetto sotto il naso di Kappler, ignaro di fare favori ai comunisti, per altro presenti in buon numero nella lista delle Fosse Ardeatine.

          • Tenerone Dolcissimo

            A Parigi nel 1940 i comunisti furono i soli ad accogliere fraternamente i nazisti.
            Alle fine della IIGM non furono solo gli americani a reclutare ex fascisti.

  • Io non sono di Roma, non so com’è messa oggi né so com’era messa prima. Ma vi assicuro che tutta questa faccenda, vista da fuori, appare paradossale.
    Perché Marino non può essere giudicato (politicamente) al termine del suo mandato, come si è sempre preteso per tutti i politici? I garantisti si sono estinti?
    Cosa c’è esattamente a Roma che due anni fa funzionava e oggi non funziona più?
    Al di là delle cadute di stile e delle varie buffonate (censurabili ma scarsamente rilevanti) del soggetto, cosa ha commesso di così grave da doversi dimettere?
    Non è curioso che ci sia una tale concentrazione di fuoco (anche amico) contro Marino?
    In che cosa Marino (in soli due anni) si è dimostrato peggiore di Alemanno, Rutelli, Veltroni & c?

    • Buon Peppe non è mica la prima volta che una amministrazione locale è sciolta anzitempo, è successo ripetutamente a Bologna, è successo alla giunta regionale lombarda, abruzzese, calabrese, laziale…. perchè stupirsi di questo caso?

  • Parzialmente d’accordo, cmq adesso il tutto ritorna nel silenzio per ristabilire i normali equilibri occulti, i processi verranno chiusi in fretta con patteggiamenti, gli amministratori riciclati, ecc… Vorrei sapere chi terra il fronte per il risanamento dell’apparato pubblico, certo non il vaticano i quali dovrebbero ricordare che dopo la rivoluzione francese esiste la separazione tra Stato e chiesa cosa che sembra abbiano difficoltà a ricordare, invece di rilasciare in continuazione dichiarazioni facilmente manipolabili da una stampa estremamente (come mai?) militaresca e uniforme sul caso. Il vaticano non fa prima a ribadire l’indipendenza delle istituzioni ed essere felice di vedere i rappresentati delle medesime partecipare in via non ufficiale alle sue manifestazioni pubbliche(?), dove è la diplomazia(?), se diventa più importante ribadire l’estraneità dei partecipanti per la paura di non essere coinvolti nella aggressione mediatica. Marino si è trovato per caso in quella posizione, ed è rimasto isolato, non che sia la beata Imelda, ma è molto strano che i vigili individuassero la sua auto e ossequiosi del natale, corporativi direi. Marino può essere inadatto, una brutta carta con cui giocare, però strano che sotto la sua amministrazione scoppi Mafia Capitale, che i giudici non potevano farlo sotto Alemanno era sotto il possibile commissariamento Coratti, purtroppo non credo che ci sarà un’altra possibilità per fare un risanamento. Il manifesto da una visione meno negativa, sulla realta romana, sicuramente stanno cercando di creare il mito Marino, ma è a fine elettorale per indebolire il PD.

      • non è lui il responsabile del disastro, sembra che lo dimettono perché non riescono più a gestire i loro traffici. Tant’è che la minaccia è peculato per qualche cena da poche centinaia di € )-:-(
        il tutto lascia una strana sensazione

      • è anche il messaggio che passa, vediamo la faccenda delle multe: com’è il canale preferenziale del sindaco non ottiene il pass per la macchina. Non si tratta di un privileggio, ma è normale che il sindaco possa circolare per la città tant’è che le multe le avevano sospese. Perché è lento il rinnovo?. Il caso è stato montato ad arte. Cosa indica la vicenda Marino, al di là delle sue capacità ? Indica che se non sei simpatico o fai quello che dicono chi ti sta sopra o garantisci chi detiene certi interessi, te né devi andare!! altrimenti ti distruggono. Finché cacciano dal posto di lavoro i disgraziati dei lavoratori perché non sono succubi alle mafiette più o meno allargate del mondo del lavoro, stringiamo le spalle e cerchiamo di andare avanti. Questa volta con messucci e menzogne chi viene cacciato via è il sindaco di Roma, insomma non l’ultimo pirla di una azienduccia, per più inadatto che sia: cosa che a me non sembra. Se viene cacciato il sindaco di Roma in questo modo, che speranze hanno gli altri? Bhe pubblicare articoli che giustifichino tale operato, per chi non ha tale possibilità esperare di aderire a cosa nostra o simili.

        No, Marino ha subito una ingiustizia, cercare giustificazioni vuol dire girare la testa dall’altra parte, e il M5S per vieco interesse elettorale si è unito al gruppo. Brutta gente.

  • Tenerone Dolcissimo

    Caro Professore, questo è il tipico caso in cui -come dice un antico brocardo giuridico, ben noto ai cultori del diritto romano e che recitava: MUNDIOR HABET ROGNAM.
    Marino è un ladruncolo velleitario e stupidotto, ma un po’ di bonifica aveva cominciato a farla, anche se con scarsi risultati, come Lei (Tu?) giustamente osserva. Chi lo ha cacciato???
    Qui dovrebbe rispondere Lei che è esperto di fogne. Mi perdoni l’espressione forte, ma non è un offesa, bensi’ un complimento e mi consenta di spiegare: Lei studia i servizi segreti e i servizi segreti -come diceva Montanelli- devono frequentare le fogne. Onde per cui poscia se uno vuole lavorare nei servizi segreti deve calarsi ed operare nelle fogne, altrimenti -continuava il grande Indro- ruba lo stipendio. E chi studia i servizi e chi ci lavora, conseguentemente e necessariamente deve seguire gli uomini dei servizi nelle fogne, altrimenti prende in giro i lettori.
    Dedico queste righe a coloro che volevano portare in tribunale gli uomini dei servizi, cui consiglio di andare su YT e godersi la stupenda intervista in cui Montanelli parla di una sua amica che aveva scoperto da adulta, quando il padre era andato in pensione, che il suddetto padre lavorava per i servizi. E prego di prendere nota di cosa aveva detto il suddetto padre sentendo che in Italia si stava celebrando un processo ad un uomo dei servizi.
    Ma revenimus ad bombam. Marino ha impugnato la scopa e la agitata senza spazzare via nemmeno un grumo di sporco. Il fatto è che -a mon avis- a Roma e in Italia, occultato nelle latebre delle suddette fogne, c’è qualcuno che la scopa nemmeno vuole vederla dormire in un angolo. E ha agito di conseguenza e con efficacia.
    Sbaglio??
    Cordiali saluti

    • ma certo diamoci del tu.
      si cerco di studiare i servizi, ma non è necessario seguirli nelle fogne: tamnto si vede lo stesso quel che fanno
      Comunque Marino non è un ladruncolo ma uno che ha, diciamo così, problemi catarreriali ed un equilibrio instabile

      • Tenerone Dolcissimo

        Beh un po’ ladroncello lo è. Gia in america pare che lo avessero beccato a chiedere doppi rimborsi: alle università italiane ed a quelle a stelle e strisce che lo ospitavano per una stage. Poi adesso l’affare della carta di credito …. e la panda ….
        Certo, che se lo paragono anche solamente ai 70 dirigenti ATAC pagati il triplo di Obama, Marino diventa un sant’uomo. Eppure i suoi comportamenti avrebbero stroncato qualsiasi carriera in qualsiasi altro paese occidentale.
        PS mi sono permesso a (RI)chiedere il TU perché in passato si era già deciso per tale opzione. Ma essendo passato un po’ di tempo ho preferito chiedere

      • Interessa questa dei “problemi cartteriali ed equilibro instabile”.
        Non è che si può specificare meglio?
        Se uno si rende conto che deve spalare via una montagna di merda (mi lasci passare il termine giuro che non lo faccio più) con un cucchiaino e ha un momento di scoramaneto è “instabile”?
        Dedichi un pezzo a questo tema: “perchè mai una persona onesta che non si vuole arricchire o trovare posti dirigneziali all’amante dovrebbe fare politica”. Chissà, Marino, era uno di questi (in questo sì squilibrato) a tratti sarà rinsavito (cioè si sarà chiesto: ma chi me lo ha fatto fare?) passando pure per “instabile”.
        Bene teniamoci gli affaristi, quelli sono stabilissimi.

  • Il problema del PD è il pd stesso, questo lo abbiamo capito, altrimenti non si sarebbero lanciati in questo linciaggio mediatico nei confronti di un personaggio che seppur inetto, come lo definite, ha pur sempre rappresentato un cambiamento all’interno del partito romano. Roma per la prima volta ha avuto la possibilità di essere governata da una classe dirigente nuova e immune dalle vecchie logiche di spartizione. 15 municipi su 15 in mano al PD e rapprentati nella maggior parte dei casi da presidenti giovani e dinamici. Caro professore io sono romana e ora abito a roma e, sinceramente, questo collasso non l’ho constato. Anzi devo dire che con le poche risorse a disposizione troppo è stato fatto, a partire dalla raccolta differenziata che poteva risolversi in un disastro grazie al boicottaggio dell’azienda municipale che non nominò per decenza. Vero che i funzionari corrotti sono spesso ancora lì, ma non è così facile spostarli o mandarli via. Fanno appello a un milione di cavilli e questa impresa spesso risulta come un vero braccio di ferro fra amministrazione e istituzioni. Di solito per cambiare le cose radicalmente ci vuole tempo e questo è un lusso che non si è voluto accordare a questa giunta mentre si è stati molto ‘appecorati ‘ durante il periodo di Alemanno/Polverigi ( ricordo solo l’IDV aver fatto opposizione on quel periodo) prepariamoci per un ritorno allo status quo e al solito magnamagna nei prossimi 5 anni con repubblica che si limiterà a belati inconsistenti. …

    • Se non l’hai visto cambia gli occhiali. Se poi per te aver portato gente nuova che non ha fatto un accidenti è un merito allora ecco spiegata la ragione del successo di Renzi. “Presidenti giovani e dinamici”… ma dove li hai visti in televisione?

      • Gli occhiali li porto e ci posso vedere benissimo. Non so dove abiti tu ma io posso affermare che le cose nel mio municipio sono state fatte a fronte di bilanci piuttosto esigui. Non sono e sottolineo NON sono una sostenitrice di Renzi e nemmeno un portabandiera per Marino, il mio commento era solo relativo al fatto che questa mi sembra una politica suicida e sinceramente non capisco il disegno che vi è dietro. Io le prossime elezioni sosterro’ di nuovo il presidente del mio municipio, Valerio Barletta, che ha dimostrato di essere un ottimo amministratore sebbene fosse alla sua prima esperienza come presidente. … poi ognuno la pensi come vuole..

  • I governanti di Roma avranno le loro colpe, ma da quello che mi dicono diversi conoscenti che abitano nella capitale, i romani non sono certo disciplinati e rispettosi delle regole.
    Senza cadere nei luoghi comuni e tenuto conto delle nobili eccezioni, credo che una città come Monaco di Baviera o Francoforte sia ben amministrata, anche grazie alla collaborazione dei cittadini e al loro amore per il bene comune.

    • Andrea ma cosa diavolo dici? Le città sono bene amministrate perchè i cittadini sono civili? Scusa ma le buche per strada le hanno scavate i romani? I convogli delle metropolitane vecchi e senza aria condizionata li hanno costruiti i romani? I romani hanno impedito i lavori della Linea C e la sua apertura? I dipendenti ATAC sono costretti a lavorare un terzo di quanto lavorino i colleghi milanesi perchè costretti dai romani? Gli scioperi selvaggi dei mezzi pubblici sono organizzati dai romani che impediscono a macchinisti ed autisti di linea di salire sui mezzi? Le fogne le otturano i romani ogni volta che le previsioni del tempo minacciano pioggia? I romani si legano agli alberi impedendo la loro potatura? La soppressione delle linee del trasporto pubblico e il dimezzamento della frequenza delle corse sono state decise dai romani? Sono i romani a curare la raccolta e la pulizia delle strade? I romani hanno approvato la cementificazione selvaggia che sta devastando Roma colla costruzione di giganteschi quartieri senza un piano decente di viabilità? I romani hanno chiamato Buzzi e Carminati in città? Hanno autorizzato loro i funerali di Casamonica? Ma prima di scrivere abbiate un attimo la compiacenza di riflettere… e qua si parla di Roma, per non parlare di altre città. Fatti un giro per Napoli sui mezzi pubblici e ne riparliamo… fatti un mese di vacanze ad Agrigento dove manca l’acqua nelle case… sarebbe colpa degli agrigentini??? Che devono fare scavare pozzi per strada per tirare fuori l’acqua???

      • Non sto dicendo che gli amministratori non hanno colpe; ma, come si dice, la classe dirigente è espressione del popolo che l’ha eletta.
        Il caos del traffico, i parcheggi in terza fila, la sporcizia nelle strade etc. e i disastri vari che hai elencato nascono anche dall’incuria e dal menefreghismo della gente.
        Nessuna amministrazione, neppure quella della più ordinata città tedesca, può governare bene in mezzo al caos.
        Vabbè, se poi mi fai il confronto con Napoli e Agrigento, siamo d’accordo che in confronto Roma appare come Stoccolma.

  • Professor Giannuli, ma per caso, non si tengono le elezioni, amministrative e politiche, ogni 5 anni apposta per dare ai cittadini la possibilità di mandare a casa quelle giunte e quei governi che, a loro giudizio, hanno amministrato male? Se è così, come mai i partiti, sempre solerti a difendere i propri uomini (a cominciare dallo stesso PD con Vincenzo De Luca, eletto governatore della Campania in spregio alla legge), nel caso di Marino hanno fatto un’eccezione? Non so Lei, Professore, ma io sento una gran puzza di bruciato.

    • Sicuramente Marino non faceva parte del gruppo giusto all’interno del PD, nel contempo le elezioni ogni 5 anni presuppongono una gestione mediocre quando mi pare che in questo caso siano successe una congerie di avvenimenti uno più grave dell’altro. Di norma quando un capo politico si dimostra incapace, al centro di scandali e quant’altro si dimette, fa parte del concetto di responsabilità politica e di quelle regole non scritte appartenenti alla civiltà e al buon senso. O no?

    • be non direi eccezione: quante amministrazioni comunali e regionali sono state sciolte anzitempo per scandali o per rotture della maggioranza? Mica questo è il primo caso

  • Professore,
    molti dimenticano perchè e come Marino fu candidato nel 2013 a Roma.
    Bisognava fermare l’ondata 5 Stelle candidando un personaggio ritenuto “fuori” dal partito.
    Era il momento durato fino alla salita a Palazzo Chigi di Renzi in cui bisognava per bloccare la novità rivoluzionaria rappresentata dal 5 Stelle mostrarsi come il “nuovo” da parte del Pd e il “giovane”.
    Ora è subentrata la fase della restaurazione e dell’arroccamento verso i Verdini e le cricche più conservatrici della società (in soldoni la stragrande maggioranza degli elettori del Partito della Nazione sono anziani,pensionati,gente ricca e con privilegi,professionisti della politica e clientele) e quindi uno come Marino al Campidoglio non ha più ragione d’essere anche banalmente nella visione comune che hanno le persone.
    A parte questo,è vero che l’accanimento mediatico c’è stato ma è anche vero che il Pd ha fatto di tutto per mantenere Marino al suo posto e solo lo stillicidio di gaffes e scandali veri o presunti (molti di questi messi in luce proprio dal M5S locale) ha convinto Renzi a staccare la spina per evitare un crollo totale alle prossime elezioni,non solo a Roma si badi bene.

    • Al contrario io invece non capisco perchè questo tentativo di affondare Marino. Già da quando è iniziato l’assedio da parte del PD per farlo dimettere, il PD versava in una condizione di debolezza che avrebbe suggerito di evitare il più possibile le elezioni. Invece questa spinta verso elezioni che più si va avanti più arridono al M5S proprio non la riesco a capire. Ammettiamo che il PD tema fortemente di perdere Roma, posto che Roma è perduta tanto vale spingere Marino finchè è possibile…

      • il Pd Marino lo ha sempre odiato, lui però non ha perso occasione per aiutare i suoi nemici

        Per quanto riguarda le elezioni di Roma, pur essendo note le miei posizioni non distanti dal M5s, non sono convito vome lei che sia coso scontata la vittoria dei 5s a roma. Giuardate che l’incognita Marchini non va sottovalutata

        • Tenerone Dolcissimo

          In questo il professore ha ragione: Marchini è l’ennesimo piacione mandato li’ a raccattare consensi fra gli scontenti ed a distrarre la plebe.
          Io stesso ammonii il professore di non illudersi su un superamento della barriera del 30% da parte del M5S …………….. anche se fui imprudente nell’impegnarmi in festeggiamenti in caso di trionfo. Tuttavia faro’ ugualmente il tifo per il M5S oltre ad impegnarmi nella campagna elettorale

  • Tenerone Dolcissimo

    Dimenticavo: l’amica di Montanelli era francese ed il padre anche lui francese e lavorava per i servizi segreti francesi.

  • Caro professore mi concedo la lettura dei suoi prossimi 3-4 articoli, dopodichè se non la finisce di fare le pulci alle 3-4 cose accettabili che abbiamo in questo paese, levo le tende e passo a leggere qualcosa, mi scusi, di più intelligente e costruttivo.
    Certo che Marino ha commesso dei passi falsi e che non ha sgominato mafia capitale ma lui doveva fare l’amministratore non il detective e doveva necessariamente fidarsi dei collaboratori che aveva o gli ha imposto un partito che non lo amava.
    E’ lui che ha chiamato la Finanza e dalle intercettazione veniva considerato un ingombro per gli affaristi; una serie di provvediementi amministrativi di ripultura di lerciume di decenni li ha presi, dalla chiusura di Malagrotta alla rimozione di dirigenti ATAC alla rotazione dei capi dei vigili urbani. Leggete il Fatto quotidiano. E’ per questo che lo hanno defnestrato non certo per una cena con sua zia.
    Ora ripeto che un blog che dice “renzi fa schifo ma tanto anche quelli che cercano di fare qualcosa di buono a sinistra sono degli incpaci” francamente è irritante e nocivo.
    Marino ha commesso delle ingenuità ma stava provando a mettere le mani in un autentica pattumiera e aveva bisogno di tempo; va solo appoggiato e sostenuto se contestualemte si dice che Renzi fa schifo. Punto. Almeno questo, quelli della sinista a sininstra del PD l’ha capito.

    • lei è liberissimo di leggere quello che le pare, per carità, così come è libero di accontentarsi di quel che passa il convento, ma le faccio notare che è con questo metodo che la sinistra si è ridotta al lumicino. Oppure sbaglio e la sinistra (ovviamente noin coinsidero il Pd in questa parola) cresce rigoigliosa?

      • Siamo tutti liberi di leggere e scrivere quello che vogliamo, il punto è che io lei e penso tutti quelli che leggono questo blog vorrebbero che crescesse una sinistra degna di questo nome (ovvero ormai fuori dal PD). Allora quei lumicini (flebili e malandati) che tentano di briallre a sinistra e devono giocofrza in qualche modo collegarsi al PD per necessità e non per piacere, non possiamo caricarli di mazzate appena hanno un capello fuori posto.
        Questi, con tutte le loro inadeguatezze vanno sostenuti, i nemici sono gli altri, il nemico è Renzi che fa la crescita (perchè un po’ di crecità la farà) ma cancellando i diritti e non toccando per nulla i grandi patrimoni, le caste, i privilegi. Qui (e non solo qui, alla sinistra piace automassacrarsi) si fanno le pulci a Fassina.
        Per me Fassina è un eroe perchè ha lasciato il PD in solitudine quando poteva benissimo attaccarsi al carrozzone di Renzi. Che poi possa commettere dei passi falsi è secondario.

  • Ma è molto semplice: abbattono Marino perché si stanno tranquillando!
    Credo che dopo le europee, ma soprattutto dopo l’elezione di De Luca, si siano convinti che “er popolo cojone sia veramente cojone” e che in particolare il popolo romano si guarderà bene di dar retta al suo comico prediletto( in questo paese solo dai comici di professione possiamo attingere un po’ di verità e di filosofia )che così sentenziò:” chi si astiene dalla lotta è un gran fio de na mignotta!”. Riflettano i signori astensionisti.

  • Mi pare di essere d’accordo sui due punti fondamentali, se ho ben inteso:

    – Marino non ne ha azzeccata, confermando che capacità politiche e amministrative non si improvvisano;

    – lo hanno linciato peggio di quanto fecero col “povero” Silvio al tempo di Ruby. Ma quando mai un papa si è messo a fare una reprimenda pubblica simile? Si era pure informato se il Malaussène romano fosse stato invitato da altri…

    Concludo con una nota: ma un sindaco che monta un casino come quello per la regolare assemblea sindacale del Colosseo o che non raccoglie la denuncia su Atac dell’autista, può mai essere un punto di riferimento per una persona di sinistra?

    • Bravo grandissimo questo è “Giornalismo” i predicozzi lasciamoli a scalfari. Le chiacchiere sono una cosa i fatti un’altra. Fai girare il link tra i sostenitori di Renzi che si è messo pure a fare lo psichiatra è entrato nelle teste dei romani e ha capito che “si era rotto il rapporto di fiducia coi romani”. E in Emilia ci sono pure i volontari alle feste dell’unità. Vivono su Marte. Strano che gli emiliani siano così ciechi.

  • Vedi aldo… Io da Milano sono venuta come linguista a Roma con un trasferimento comune comune. Prima facevo l’insegnante, quindi altro giro, altro regalo… Mi sono accorta subito di una cosa: Quando c’è la turnazione di un dirigente, o l’elezione di un presidente di municipio, passa un anno dove tutti stanno aggrappati alle sedie e nessuno capisce niente per questo lasso di tempo. Il capo servizio, politico o amministrativo, prende tempo per non fare passi falsi, non firmare carte sbagliate, sapere chi dei propri impiegati sia “affidabile” perchè dall’usciere al segretario personale chiunque gli puo servire “il piattino avvelenato”. A Marino di piattini, o si dice anche “gli hanno servito il biscotto” ne ha ricevuti tanti. Uno perchè non era proprio gradito al PD vecchio stampo dentro l’Amministrazione, e che Renzi aveva favorito altri candidati alle primarie… Parliamo delle multe sulla sua panda rossa, il cui numero di targa non era stata segnalata ai varchi? Parliamo delle ricevute e degli scontrini? Delle giustificazioni fatte da segretarie piu o mono smemorate o qualunquiste o magari nemiche, mesi dopo…? E le buche? E la spazzatura? E gli appalti, che andavano fatti bene e fino a quando non siano stati fatti bene…. fino a quando non c’erano finalmente i soldi non potevano essere pagati e quindi messi in opera? Certo Marino è un brutto anatroccolo, pure, come dicono molti, antipatico, non un piaccione simpatico-paraculo come spesso piace ai cittadini romani…. Vedi io non voto a Roma, ma in provincia, quindi non mi sento troppo coinvolta: Ma da quando Marino ha chiuso i fori imperiali, scacciato i Tredicine, i camion di ristorazione nelle parti superturistiche della citt., chiuso Malagrotta, e fatto iniziare la raccolta differenziata, da quando ha portato documenti sospetti in questura, io continuo a credere che Marino non era proprio il peggiore, troppo male, il lupo mannaro della situazione. Anzi, credo che a cose fatte, dopo, rimpiangeremo Marino… un Marziano certo…. ma non un Marziano capitato troppo male qui nella capitale…

    • Francesca,
      penso che Lei abbia ragione ! Visto i precedenti sindaci ed il materiale umano disponibile al momento è molto probabile che rimpiangeremo Marino.

  • La penosa vicenda conferma che i “politici” che vengon dalla onesta società civile sono inadeguati a dirigere macchine complesse e bestiali come i grandi Comuni italiani. Non basta essere professionisti onesti e avere buona volontà. Ci vogliono politici nel senso tecnico puro del termine macchiavellico: che sappiano dove andare, che mezzi usare, con chi allearsi, volontà ferrea, cinismo, e sopratutto conscenza totale della macchina amministrativa con le sue leggi e uomini. Chi si mette contro la PA finisce stritolato.
    La PA di megacomuni lascaiti allo sbando come Roma, vanno cambiate passo dopo passo, con lavoro meticoloso e certosino. Abbisognano di una manutenzione straordinaria e ordinaria. E’ più facile sfasciare una PA che rimetterla in sesto a parità di energia impiegata.

    Insomma: è il fallimento della ideologia della superiorità della cd società civile.

    • Posso buttarla in dietrologia?
      Sembra che l’8 dicembre si inauguri il giubileo con l’apertura della Porta Santa alla presenza del papa e del primo cittadino. E se qualcuno avesse detto: io quello lì accanto a me non c’è lo voglio! E qualcun altro avesse risposto: ma te lo cambio subito?

  • A me sembra che la situazione sia riassumibile in un fatto semplice: Renzi preferisce uno dei suoi a capo o della città o dell’opposizione, anche se rischia di perderla in questo modo.

  • Caro Aldo, mi complimento per la chiarezza e la lucidità con cui in poche righe hai definito esattamente i termini del problema. Marino è il peggior nemico di se stesso, Ha fatto il sindaco di Roma a tempo perso, non ha saputo crearsi un blocco sociale di riferimento (per esempio tutto il volontariato e le centinaia di associazioni della società civile, che a Roma sono notoriamente “orfane”), e questo a Roma, città dei pretoriani e delle fazioni è una colpa imperdonabile. Perfino il pessimo Alemanno, la sua coorte di pretoriani (o blocco sociale di riferimento) se l’era costruito (nazifascisti, ex NAR, compagni e avanzi di galera etc). Concordo che non si può santificare uno solo perchè si scontra con Renzi, e che le difese d’ufficio di molta sinistra orfana di Tsipras fanno tenerezza e rabbia allo stesso tempo. Difficile prevedere cosa accadrà ora ma il rischio concreto di una Meloni sindaco, mi porta a pensare che forse era meglio tenersi Marino… 🙁 Ancora complimenti e abbracci! Angelo

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