Caso Goracci. Lettera aperta al Segretario del Prc Paolo Ferrero

Avevo intenzione di concludere sul caso Wang Lijun, ma è successo qualcosa che mi dà molto fastidio, come militante di Rifondazione Comunista e che credo abbia la precedenza, Wang può aspettare qualche giorno (tanto, messo come è, non scappa…)

15 febbraio 2012
Caro compagno Ferrero,

so bene che, come Segretario del Partito, hai troppi impegni per rispondere alle osservazioni di un semplice compagno di base, ma non dispero sul fatto che per una volta possa farlo e, se poi non dovessi rispondere, pazienza: anche quella è una risposta da cui trarre conseguenze…
Ho letto il tuo comunicato sul caso Goracci sul sito del partito e non lo condivido neanche un po’: che significa “abbiamo piena fiducia nella magistratura”? Io da comunista, da studioso di storia e da consulente giudiziario di lungo corso, ne ho assai poca. Ma questo è secondario. Il punto è che non ce la si può cavare con  queste frasi di circostanza che scaricano la coscienza ed evitano di fare i conti con l’aspetto politico della questione. C’è una ipocrisia gesuitica in tutto questo che stupisce in un Valdese.
Veniamo al punto: i casi sono due: o Goracci ed i suoi sono innocenti calunniati, o sono colpevoli di cose altamente disonoranti.
Nel primo caso il partito ha il dovere di difenderli, magari perchè c’è una speculazione politica ai loro danni e sarebbe vile lavarsene le mani. Che ne dici se davanti agli arresti dei No Tav ce la fossimo cavata con un “Abbiamo massima fiducia nella magistratura”?
Ma nel secondo caso, la faccenda sarebbe di una gravità politica enorme e non si può risolvere tutto con una sospensione cautelativa (che comunque è stato giusto disporre). Se le cose di cui sono accusati sono vere, è molto difficile che gli organi di controllo e le segreterie locali (provinciali e regionali) non ne sapessero nulla.

I militanti di questo partito hanno diritto di sapere dal Segretario cosa sa di un circolo che, peraltro, non era l’ultimo per ordine di importanza: stiamo parlando di una delle pochissime amministrazioni comunali a maggioranza comunista (forse la più importante) e di un vice presidente di Regione. Se non sai darci informazioni neanche in questo caso, mi chiedo davvero come funzioni ed a che serva questo partito: se non sbaglio, uno dei doveri di un partito, che per di più si pretende comunista, è quello di sorvegliare i suoi militanti con incarichi pubblici o si tratta di cose superate? Può darsi che io sia un po’ all’antica  e non capisca il “nuovo che avanza”. Ho visto un commento che dice: “E’ una cosa perfettamente normale, accade in tutti i partiti…BORGHESI!”, Spero che ci sia sdegno e ironia (e si voglia dire che ormai tali siamo diventati), ma se volesse dire che si tratta di venialità perchè “cosi fan tutti”, sarebbe una cosa da raccapriccio:  allora, che stiamo a fare e perchè non entriamo in un bel partito borghese?

Insomma, ho diritto di sapere se per anni ho condiviso la militanza di partito con una “associazione a delinquere” di ladri, prevaricatori e stupratori. Se questo lavoro di sorveglianza non è stato fatto prima (ed è già grave) ora è necessario fare una inchiesta di partito per decidere il da farsi ed alla svelta. Non possiamo aspettare la sentenza del tribunale per assumere le nostre decisioni politiche.

Ripeto: se innocenti e calunniati siano difesi, ma se colpevoli, siano espulsi per indegnità ed il partito si costituisca parte civile al processo per il danno di immagine subito.

Quanto agli organi di controllo locali ed alle segreterie (sempre nell’ipotesi della colpevolezza), se non se sapevano nulla, che siano rimossi dagli incarichi e gli organi commissariati. Ma se sapevano ed hanno taciuto, siano espulsi anche loro per indegnità.

Caro compagno Ferrero, assumiti le tue responsabilità di Segretario e non nasconderti dietro il dito della sospensione cautelativa e della “piena fiducia nella magistratura”. Facci sapere: sai cominciamo ad essere in molti a chiederci se valga la pena che un partito comunista così continui a vivere.
Cordialmente

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (20)

  • Caro Aldo,
    condivido con ardore quanto hai scritto. Sai cosa mi dispiace? Che siano state le indagini e non il controllo della base a far emergere tutto ciò (ammesso sia vero). Purtroppo è abbastanza convincente il detto: “la tentazione fa l’uomo ladro” e proprio per questo la politica non dovrebbe essere un lavoro, ma un impegno temporaneo per la collettività. Anche la sinistra, secondo me, ha sbagliato in ciò. Ricordiamoci che le persone sono diverse, alcune più corruttibili e deboli di altre, ma, se il contesto prevedesse regole e controlli tesi ad arginare tale tendenza, sarebbe assai meglio. Speriamo che in Rifondazione non prenda piede il concetto suicida del “così fan tutti”. Stiamo a vedere se Ferrero ti risponde (non sei un militante di base qualunque). Io sono solo un’elettrice e, scorata come sono, manco mi prendo la briga di scrivere a lui o ai referenti di sezione, tanto …. “abbiamo fiducia nella magistratura”.
    Con stima e amarezza,
    Paola
    p.s. Grazie per aver espresso pubblicamente quello che ho in gola ma non so a chi urlarlo.

  • Mi sembra un discorso molto simile a quello fatto al tempo per penati, e i casi sono in effetti molto simili, specie per quanto riguarda le responsabilità dei dirigenti locali. La cosa triste è che nessuno parla di garanzie per l’elettore che non siano a posteriori e che scattino solo all’arresto del mariuolo. Mentre invece sfouroreggia lo squallido luogo comune che diminuendo le paghe dei politici dimunirà la corruzione e che la panacea contro la corruzione è una classe politica non sovvenzionata dallo stato ma al massimo dai privati. vabbè questa è la prospettiva di beppe grillo, quello che non vuole i controlli sui redditi eccetera, ma oltre a questa demagogia c’è un certo vuoto, per cui l’elettore può al massimo aspetarsi questi scherzoni, tanto che ci vuoi fare, succede che uno ruba ogni tanto. anche se la cosa mi sembra un pò sistemica…

  • Concordo in toto, solo il sospetto avrebbe dovuto far scattare un’inchiesta interna a tappeto indipendente e parallela a quella della magistratura.

    La vigilanza dovrebbe essere sempre attiva da parte della base. Ma questo non c’era nemmeno nel vecchio PCI e Rifondazione ne ha ereditato parecchi mali.

    Peccato che non possa denunciare Vendola, Ferrero e Bertinotti (per citare i primi che mi vengono in mente) per scippo di speranze.

  • La guerra politico giudiziaria del PD di Gubbio contro Goracci e contro il PRC di Gubbio
    Accuse false contro Goracci, dettate esclusivamente da odio politico e da una evidente manovra politica di simpatizzanti iscritti e sindaco del PD: la stessa ordinanza di custodia cautelare (piena di vere e proprie affermazioni retoriche assurde e ridicole finalizzate al tentativo di dimostrare l’indimostrabile, ovvero il dolo penale di Orfeo Goracci che NON esiste) in modo imbarazzato affronta il problema dell'”attendibilità dei dichiaranti” dando per acquisito “il fatto che alcuni di costoro si sono detti espressamente simpatizzanti di parti politiche diverse da quelle in cui militano gli indagati”
    Aggiunge l’ordinanza, dando atto in realtà di una vera e propria manovra politico-giudiziaria ordita dal PD fin dal 2009, dato che non solo le dichiarazioni accusatorie provengono da avversari politici di Goracci impiegati in comune (e tutti del PD) ma che la loro credibilità viene garantita, secondo l’incredibile castello accusatorio contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare, dalle affermazioni del rivale politico numero uno di Goracci, l’attuale sindaco del Partito democratico di Gubbio Guerrini (!!!):
    “Anche le dichiarazioni rese dal PM dall’attuale Sindaco di Gubbio (Partito Democratico), Guerrini Diego, in carica dal 27/05/2011 forniscono una importante chiave di lettura degli elementi acquisiti e vanno ad avvalorare l’attendibilità di quanto riferito e denunciato dalle persone sentite nel corso dell’indagine.
    Il Guerrini ha riferito che, al momento di presentare la sua candidatura, aveva nettamente avvertito la pressione esercitata nell’ambiente comunale dal “gruppo Goracci”, che – attraverso Maria cristina Ercoli, vera e propria “emanazione” (?sic) di Orfeo Goracci, Marini Cernicchi, Antonella Stocchi, Graziano Capannelli e Lucio Panfili – faceva capire (??? sic) che era necessario schierarsi, essere “con loro o contro di loro”.
    L’ordinanza è addirittura disgustosa laddove afferma “uil Goracci definito “il re” lo “zar”: da chi non si sa, perchè l’ordinanza non lo dice, ma con simili elementi un giudice della repubblica italiana mette in galera un imputato in attesa di giudizio (e qui il film di Alberto Sordi torna alla mente in modo molto opportuno).
    http://www.quotidiano.net/file_generali/documenti/PDF/2012/02/tribperugia.pdf

    Una delle denunce che ha dato avvio al procedimento penale contro Goracci è nato da una denuncia di una dipendente comunale, Nadia Minelli, del 2009, che si è pure dimessa in “strana” sintonia con una operazione politica del PD contro l’amministrazione Goracci all’epoca:.
    http://www.comune.gubbio.pg.it/Index.aspx?idnews=12489&idsottosito=30

    • Caro Rolando, se le cose stanno così è peggo che andare di notte: il Partito abbandona dei compagni senza avere il coraggio di difenderli ed esprime “piena fiducia” in quella magistratura che si comporta come dici. Comunque la giriamo il gruppo dirgente nazionale e locale hanno un comporamento disgustoso

  • Per dovere d’informazione:
    Mia moglie che ha lavorato a Gubbio per una decina di anni, prima che ci conoscessimo, metterebbe la mano sul fuoco per Gregoracci che, a suo dire, è stato anche un ottimo sindaco.
    Ragion di più per fare un’indagine interna, per capire cosa sta succedendo, ed ha schierarsi, se si ha la certezza dell’innocenza, dalla parte di Gregoracci senza se e senza ma.

  • I criteri e i meccanismi di:
    – gestione del potere;
    – relazioni industriali-sindacali;
    – relazioni interpersonali con ricatti anche forti, anche sessuali, anche economici;
    – mobbing molto forte,
    non sorprendono più nessuno. Hanno appartenuto e appartengono a infinite realtà specie in aziende grandi pubbliche e private.
    Hanno impegnato la parte migliore del mondo sindacale dei movimenti in difesa della donna e non solo, a sollecitare leggi e normative contrattuali per combatterle.
    Quindi cos’è che sorprende, caso mai, nella lettura dell’ordinanza che Dubini ha dato modo di leggere in originale, ma che è stata ampiamente riportata dai giornali?! Sorprende che riguardi persone come Orfeo Goracci che da sempre sono stati percepiti e anche descritti da persone molto vicine alla sua famiglia come irreprensibili e appartenenti alla classe che combatteva questi metodi. Tutto ciò mette nella condizione di ricordare il film di Sordi ma riporta davanti a noi tanti film visti dai propri occhi in ambiti diversi e con persone diverse, applicare alla lettera quanto descritto in ogni punto dell’ordinanza.Sarà forse questo che da molti anni ha messo i vari Ferrero e quanti hanno chiuso gli occhi ad aspettare gli esiti della magistratura? L’RSU in Comune di Gubbio aveva un rappresentante dell’ala più intransigente della CGL quella riconducibile a Rifondazione Comunista più intransigente (quella che a livello Nazionale è vicina alla FIOM per intenderci)? La Morena dell’Ordinanza può aver messo a disposizione della magistratura e di quanti volevano girare questo film le sue recite sull’insidie subite? L’uomo comune è confuso ma seguita a sperare che i coinvolti, più che i loro avvocati, possano chiarire tutto con convinzione e con faccia a faccia con i denigratori pezzenti.

  • Bene sarebbe difendersi nel processo,purtroppo la nostra giustizia ha tempi biblici,3 gradi di giudizio,sedute con scadenze bimensili.
    In altri paesi il processo parte il lunedì e termina il sabato nella stessa settimana.
    A proposito che fine ha fatto il PROCESSO a DEL TURCO ,arrestato lasciato solo dimessosi da presidente dell’ABRUZZO,sono 4 anni e non se ne sa nulla.
    Nel nostro PAESE non serve la riforma dell art 18 ,ma serve una giustizia vera con la certezza della pena,troppi la fanno franca perchè hanno i denari.
    ARMANDO

  • Fuori Tema: quando puoi, mi piacerebbe che tu spiegassi perché ritieni che il reddito di cittadinanza sia di Destra.

    Eppoi, cosa ancor più difficile, sarebbe fantastico se tu spiegassi – nei limiti di un post (è quasi impossibile, lo so, ma non tanto da essere offensivo), ciò che non ho capito leggendo il Manifesto del Partito Comunista, ovvero se il comunismo prevede ed ammette una qualche variabilità dei profitti da lavoro (redditi professionali, retribuzioni, salari, etc…). Una cosa così specifica non saprei dove altro cercarla ed in tutta onestà non credo che di essere l’unico interessato a questo aspetto.

  • Arrestato per abuso d’ufficio e violenza sessuale Orfeo Goracci, ex sindaco di Gubbio (PRC). Netta e risoluta la posizione di Paolo Ferrero, segretario del PRC: “Abbiamo fiducia nella magistratura – e in Don Matteo.”

  • Dott. Aldo, sono felice di sapere che c’è qualcun altro che la pensi come me e abbia forse una minima possibilità di aprire un dibattito ai livelli “superiori” di questo partito.
    Ciò che mi lascia stranito però è lo stupore nei confronti di questo atteggiamento tenuto da Ferrero. Per tutto il tempo che ho militato o simpatizzato per rifondazione, io non ho mai visto un dialogo tra la base e i suoi vertici.
    Tutto ciò di cui eravamo a conoscenza e segnalavamo, se andava bene, arrivava al segretario cittadino e lì si fermava. Basti considerare la nascita della nefasta “sinistra arcobaleno”, di cui molti seppero l’esistenza quando furono distribuite le bandiere nelle sezioni!
    Ma il caso più eclatante credo sia quello del congresso del 2008. Nella mia sezione (la ovest, del quartiere Libertà di Bari) la mozione due vinse 97 a 1. In altre parti d’Italia non dubito che la cosa sia successa a parti invertite.
    Il problema della trasparenza all’interno del partito e il verticismo quindi non sono fatti nuovi, non è una pentola scoperchiata dal caso Goracci.
    C’è poi da aggiungere che Rifondazione, avendo perso completamente e da anni il collegamento con il territorio, con la base, come gli altri partiti è dovuta ricorrere a quei personaggi che portavano voti utili in gran quantità (vedasi ad es. Turigliatto, Caruso, Luxuria ecc. che in vari casi, più o meno gravi, si sono rivelati poi dei cani sciolti, proprio perchè legati solo al loro bacino di voti).
    La domanda da farsi ora è: esiste veramente un modo per scardinare questo sistema, alla luce dei meccanismi elettorali, che premiano inevitabilmente i grossi collettori di voti?

  • Cari Tinti e Colombo,
    ho letto sul Fatto di oggi del procedimento a carico del Pm Ingroia presso il Consiglio Superiore della Magistratura per essersi in un convegno dichiarato “Partigiano della Costituzione” e ne sono rimasto indignato: non hanno forse i magistrati giurato sulla stessa perchè sia essa il riferimento costante del loro operare interpretando ed applicando le leggi? E così mi si è spiegata la vergognosa (e non inconsapevole) iniziativa parlamentare del leghista Pini sulla responsabilità dei magistrati.
    Ma non tutti sono come Ingroia, e chi non ha portato al testa all’ammasso delle correnti è espsoto ad ogni intemperia. Pertanto condivido al posizione di Aldo Giannuli e mi meraviglia che lui sia ancora in Rifondazione dopo il vergognoso congresso di Venezia ed il voto dei parlamentari del Prc per il rifinanziamento delle imprese militari. Ed io, che ero un umile segretario di una piccola federazione non potei – per coerenza- che autosospendermi dal Partito. Si pensi un attimo se l’allora presidente della camera Bertinotti, da sempre professatosi pacifista, si fosse tolto la giubba da presidente – per coerenza – affermando di non poter presiedere un parlamento in contrasto con l’art.11 della Cost. quanta dignità (e voti) avrebbe guadagnato il PRC. Ma io e Aldo, nel Psiup, nel Pdup, in DP e poi nel Prc ne abbiamo conosciuto di affabulatori, e la Sel oggi ne rappresenta il nido. Ma basta. Non mi resta che sperare nei partigiani della Costituzione: ce ne fossero!

  • Ho letto sul Fatto di oggi del procedimento a carico del Pm Ingroia presso il Consiglio Superiore della Magistratura per essersi in un convegno dichiarato “Partigiano della Costituzione” e ne sono rimasto indignato: non hanno forse i magistrati giurato sulla stessa perchè sia essa il riferimento costante del loro operare interpretando ed applicando le leggi? E così mi si è spiegata la vergognosa (e non inconsapevole) iniziativa parlamentare del leghista Pini sulla responsabilità dei magistrati.
    Ma non tutti sono come Ingroia, e chi non ha portato al testa all’ammasso delle correnti è espsoto ad ogni intemperia. Pertanto condivido al posizione di Aldo Giannuli e mi meraviglia che lui sia ancora in Rifondazione dopo il vergognoso congresso di Venezia ed il voto dei parlamentari del Prc per il rifinanziamento delle imprese militari. Ed io, che ero un umile segretario di una piccola federazione non potei – per coerenza- che autosospendermi dal Partito. Si pensi un attimo se l’allora presidente della camera Bertinotti, da sempre professatosi pacifista, si fosse tolto la giubba da presidente – per coerenza – affermando di non poter presiedere un parlamento in contrasto con l’art.11 della Cost. quanta dignità (e voti) avrebbe guadagnato il PRC. Ma io e Aldo, nel Psiup, nel Pdup, in DP e poi nel Prc ne abbiamo conosciuto di affabulatori, e la Sel oggi ne rappresenta il nido. Ma basta. Non mi resta che sperare nei partigiani della Costituzione: ce ne fossero!

  • Quando nacque il PRC C’ERANO COMPAGNI COME Magri,Castellina,Volponi,Cossutta,Libertini,Pesce medaglia d’oro della resistenza,il prtito raggiunse 8,6% nel 1996 alle provinciali del 1995 A MONZA eravamo al 7% davanti ad AN nella bianca BRIANZA.
    Oggi il prc più il pcdi sono forse la 2%,liberazione non esce più forse un altra dirigenza è possibile.
    ARMANDO

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