Cappuccino, brioche e intelligence…Fratelli coltelli e belle occasioni.
Cappuccino, brioche e intelligence n° 2
Fratelli coltelli e belle occasioni.
Il “Corriere della Sera” (1 novembre 2009) riferisce la curiosa vicenda dei fratelli Ambani, stramiliardari indiani divisi da una causa ereditara che sta facendo tremare l’India. Infatti, i due fratellini ( possessori di decine di miliardi di dollari e quotati fra il 6° ed il 34° posto della classifica Forbes degli uomini più ricchi del mondo) sono i monopolisti del gas in India e da loro dipende il principale rifornimento energetico del paese. Quando il padre morì, divise l’impero per così dire “ratio materiae”: al primogenito Mukhesh l’industria di famiglia, al secondo, Amil, la parte finanziaria.
Ora i due sono in rotta ed il secondo accusa il maggiore di aver passato una mazzetta al competente ministro per l’energia, per alzare il costo delle bollette ed intascare da solo i profitti. E, quel che è peggio, tira fuori l’accusa comperando una intera pagina su tutti i quotidiani dell’India: si può capire con quale gaudio da parte del ministro interessato. La cosa ha poi riacceso il contenzioso ereditario e la Corte Suprema pare interessata a vederci chiaro anche su alcune partite non proprio limpide connesse alla questione e si profilano sequestri, mentre i due fratelli si stanno sbranando con gli immaginabili riflessi sulla funzionalità delle rispettive imprese. Il portavoce del governo indiano ha definoto la vicenda “una questione di sicurezza nazionale”.
Come legge una notizia del genere un uomo di intelligence? Dipende da che intelligence si tratta.
Se è quella di un soggetto interessato alla stabilità dell’India, la reazione potrebbe essere di questo tipo: “Occorre appianare la questione al più presto, facendo pressione su entrambi i fratelli (anche con le opportune minacce) perchè arrivino ad una composizione e sulla Corte Suprema perchè lasci perdere le sue curiosità. E se i due fratelli non ragionano, si procede a calmare definitivamente uno dei due con una opportuna over dose di tranquillanti. Peraltro, pare che entrambi siano molto suscettibili al fascino femminile e questo schiude un sacco di prospettive….”
Se, invece, si tratta dell’intelligence di qualcuno interessato a rallentare la corsa troppo rapida dell’elefante indiano, il ragionamento potrebbe essere questo: “Che magnifica occasione si profila! In primo luogo occorre far avere ad Anil le prove di tutte le porcherie di Mukesh ed a Mukesh quelle di Anil e bisogna assicurare il massimo di risonanza alle reciproche accuse, magari foraggiando alternativamente esponenti dei partiti di maggioranza e di opposizione. Poi bisogna che la Corte Suprema sappia di quel tale affare che gli era sfuggito e di quell’altra evasione fiscale… Sopratutto occorre curare: A- che il contenzioso duri il più possibile (e qui basterà ispirarsi ai tribunali italiani…) B- che i due fratellini restino entrambi vivi,vegeti e pugnaci.”
Vediamo chi arriva prima…
Aldo Giannuli, 20 novembre ’09
ivo
leggendo, pensavo fosse uno spunto per parlare del contenzioso Berlusconi-Lario dove ci sono in ballo migliaia di miliardi e un possibile tracollo dell’impero B. Mi sarebbe piaciuto saperne di piu’ visto che notizie accurate in giro ce n’e’ poche…