Cappuccino, brioche e intelligence n°12: e se scrivessimo un giallo sulla morte di Kaczynski?
Per una volta, nessuna analisi, ma solo la trama di un giallo ispirata dalla recente morte del presidente polacco. D’altra parte, spesso intelligence e romanzo noire si incontrano: non sono pochi gli ex dirigenti dei servizi segreti che si sono divertiti a scrivere gialli.
Il romanzo inizia a bordo del Tupolev presidenziale, un po’ di tempo prima del tragico incidente di Smolensk. L’aereo è in difficoltà, il Presidente ordina al pilota di atterrare comunque nell’aeroporto previsto, ma il pilota –come è nei suoi poteri- decide di non rischiare ed atterrare altrove. Poco dopo il pilota viene licenziato per rappresaglia. Ma l’episodio suggerisce a “qualcuno” un’idea.
I tempi sono bui e sembra opportuno un riavvicinamento ai Russi, anche per effetto della difficili situazione economica, oltre che della difficile partita energetica aperta dalla “guerra dei gasdotti”. E, magari, quel “qualcuno” pensa che lui sarebbe un interlocutore molto più adatto del bizzoso presidente che ha scoperto il tema della riconciliazione con Mosca solo da troppo poco tempo e non è molto credibile.
A pensarci bene: ad aprile c’è la cerimonia per i caduti di Katyn e l’aereo deve atterrare in un piccolo aeroporto russo, non particolarmente attrezzato. Poi è una zona dove magari c’è spesso nebbia.
E poi, data l’importanza storica dell’avvenimento, andranno a Smolensk anche i capi di Stato Maggiore, il candidato dell’opposizione alle prossime elezioni, il governatore della banca centrale e un sacco da altri papaveri. Magari li si può mettere tutti sullo stesso aereo, magari per risparmiare.
Un’occasione imperdibile.
C’è sempre un momento in cui bisogna rinnovare la classe dirigente.
Così, può accadere che quel vecchio Tupolev –di cui una recente revisione ha assicurato lo stato di efficienza- in realtà abbia problemi alla strumentazione di bordo, magari ha una radio che ad un certo punto trasmette male. E magari può succedere che, per un errore, il serbatoio non sia stato riempito a sufficienza o, magari, non solo con carburante, magari una parte è acqua o altra sostanza non combustibile. Và a sapere: gli errori possono essere tanti.
Così accade che l’aereo ad un certo punto perde quota. Magari dalla torre di controllo di Smolensk, trasmettono di non atterrare lì, ma 200 km più a sud. L’idea sarebbe buona, ma magari non c’è il carburante per arrivare 200 km più in giù. Ed allora, il pilota, in condizioni disperate, non può fare altro che cercare di atterrare a tutti i costi e ci prova ben 4 volte, anche se i regolamenti avvertono di non fare mai più di due tentativi nello stesso posto ed impongono di riprendere quota. L’aereo non ce la fa e cade. Succede. D’altra parte forse la responsabilità è del Presidente è un matto: ricordate quel precedente di cui dicevamo all’inizio?
Un“provvidenziale” incidente aereo ha risolto un problema politico.
Già, ma come la mettiamo con la commissione di inchiesta dei russi sul disastro? Bè a dirigerla c’è il vecchio amico Vladimir, un vecchio collega conosciuto in altri tempi, quando lui non era il Presidente russo e faceva altro…
Ovviamente, è solo un esercizio di fantasia, uno spunto per i nostri amici giallisti.
Aldo Giannuli, 29 aprile ’10

davide
La riunione più che un incontro di spie,sembra un appuntamento in qualche manicomio criminale sito in una fottuta casa maledetta.
L’agente israeliano guarda l’orologio e sbadiglia,”dovrei dormire di più”pensa.Ma un bravo killer non può permetterselo…Gli incubdi non sono i migliori compagni,per una buona dormita.E di incubi lui se ne intende,potrebbe aprire un negozio .Non sarebbe male.
Arriva il loro uomo,per pochi denari ha trovato tutto quello che serviva.Poi da bravo cattolico andrà a farsi una bella confessione,non dalla polizia…mica scemo!No,da un prete.Funziona così.
“Peccato”Sospira l’agente della cia.Solito buonismo del cazzo dei pescecani yankee.
“Per cosa?” domanda l’oligarca russo in esilio dorato e puttanesco.
“Bè,fra tutti i coglioni che abbiamo a busta paga e come collaboratori,quel tipo polacco mi piaceva.”
“Si,ma mai come il buon caro Eltsin “Sospira l’oligarca,bei tempi puttaneschi e dollarosi quelli.
“dunque:il problema è che la Russia ,sta diventando un problema.Anzi, essa E’ IL PROBLEMA”Riparte con il tono da duro dei poveri stile telefilm poliziesco ,l’agente cia.
Il mossadiano e l’oligarca annuiscono.
“Quel Putin,come il barbetta Iraniano,il mangiariso cinese,e quella banda di straccioni sudamericani cominciano a dar grane.Non oggi forse,non domani magari.Sicuramente prima che i nostri capelli diventino bianchi.E non servono tutte le tinture di questo mondo,boys”Prosegue l’americano,anzi in omaggio a costa gravas:l’amerikano.
“Per non parlare della situazione dei gasdotti.Il Nabucco le sta prendendo,o comunque non va come dovrebbe.In Ucraina hanno vinto loro,il coglione della Georgia in ossetia gli han fatto il culo.Signori,l’orso è tornato..ed ha fame.Parecchia fame.Noi siamo il suo dannato cibo.I nostri uomini della cecenia ogni tanto ci danno una mano,la stessa informazione è ancora in gran parte con noi.Ma cazzo quello avanza,e noi dobbiamo pure fare dei patti e cazzate diplomatiche con quello
“Ah,se ci fossero ancora i cari Gorbaciov ed Eltsin”Sospira l’oligarca.
“Ora dobbiamo creare una grossa spaccatura e tensione ai danni della russia”
Continua l’agente americano
“Abbiamo il giorno,il luogo,e il mezzo.Persino la vittima”Finisce il mossadiano bipide
“Peccato,effettivamente:anticomunista di ferro,uomo fidato,dicono che si stesse avicinando ai russi?”Chiede l’oligarca
“Era un coglione,Putin lo ha intuito e gli ha fatto quella pagliacciata a Katyn.Imbarazzante,meglio quel vecchio fascistone di Woytila o il nostro caro agente walesa”Puntualizza l’israeliano
“Bè,la causa è la causa.Purtroppo dobbiamo sacrificare qualcuno dei nostri uomini migliori”All’associazione “uomo migliore -faccia del polacco” tutti scoppiano a ridere
“Mi raccomando,massimo segreto.Nessuno ha detto niente vero?”Chiede il mossadiano venuto dall’inferno de li mortacci loro
“NOOOO”Cameratescamente urlacchiano l’oligarca e l’agente cia.
Peccato che l’imbecille oligarca la notte prima abbia spifferato tutto a una giovane e mistressiana puella.La quale…
“Questo è il piano ,presidente”Conclude la ragazza
“Eccellente,eccellente”Mormora satanico l’eroe del secolo Putin.
Il resto si sa:abbiamo un buffone in meno in giro,e l’inchiesta è finita nelle mani dei russi.
I tre pistola mola e fumanti sono mazziati dai capi,e Stalin ridacchia con il suo buon amico Lucifero
Questa è la vita,signori…Lunga vita alla Grande Madre Russia!
alessandro
‘…andranno a Smolensk anche i capi di Stato Maggiore, il candidato dell’opposizione alle prossime elezioni, il governatore della banca centrale e un sacco da altri papaveri. Magari li si può mettere tutti sullo stesso aereo, magari per risparmiare’.
Si, la cosa può funzionare se c’infiliamo la stupidità dei vertici politico-militari della Polonia, che decidono tutti insieme, di volare su unico velivolo, manco si trattasse della delegazione di uno stato-bananas del quarto mondo. Una sorta di istinto suicida di gruppo, potrebbe inventarsi l’improbabile giallista. Ancor più improbabile, vladimir vladimirovich, che riconosce la strage di Katyn, invita l’odioso gemello, per riconciliarsi con un vicino storicamente ostile, per poi rovinare tutto, al solo scopo di mostrarsi così furbo, ma così furbo, da giungere all’auolesionismo: far fuori, a CASA SUA, il leader della nazione storicamente ostile alla sua e pronta ad ospitare missili -made in USA-. Bella genialata, roba che neanche Richelieu… Ma roba di improbabili giallisti, sì.
aldogiannuli
be, che il gruppo dirigente polacco non abbia dimostrato molta furbizia, salendo in blocco su quell’aereo, è un fatto indiscutibile. Che la versione “ufficiale” presenti molti aspetti non credibili, pure. Dopo di che possiamo anche divertirci a ipotizzare trame come quella molto divertente proposta da davide.
davide
grazie!
Mi sembra una storia che si presti a qualche black commedy,o roba simile.
Io,poi,son realmente convinto che vi sia un piano usraeliano di mezzo.Ovviamente è una mia idea
aldogiannuli
e ti pareva che non c’erano gli israeliani…!
davide
diciamo che fan di tutto per esserci!^_^
so’ragazzi
Alessandro
Se c’è la stupidità logistica del volivolo unico, ci può stare anche la stupidità nel tentare per quattro volte una manovra impossibile da compiere.
Visto che ora fioccano le tesi complottistiche più estreme: le vittime non sarebbero mai salite sull’aereo, ma sarebbero state sequestrate e uccise in Polonia…
Angelo
Avete visto il video linkato da beppegrillo? l’autore è morto dopo 1 giorno ammazzato. Puzza di KGB la questione…..