Bilancio provvisorio delle amministrative.
Analisi complicata quella di questo voto, in particolare per la difficoltà di trovare elementi di confronto: confrontare con le amministrative di cinque anni fa rischia di essere fuorviante, perché il 2012 è stato un secolo fa, quando il tripolarismo appena iniziava a profilarsi confusamente, quando non c’era stata la parabola renziana con il successo delle europee e la cocente sconfitta del referendum ed a Palazzo Chigi c’era un animale preistorico come Mario Monti.
Confrontare con le politiche o le europee, sarebbe scorretto, perché elezioni con regole diverse e con un diverso assetto dell’offerta politica e, comunque, troppo remote, rispetto a quel che è accaduto. Più vicine sono le regionali di due anni fa, ma il campione non è omogeneo. Per di più non abbiamo a disposizione neppure il dettagli dei voti di lista per tutti i centri. Insomma, dobbiamo andare a spanne sperando di azzeccare buone approssimazioni lavorando sulle tendenze più evidenti. Io indicherei queste principali linee di sviluppo:
a. “nervosismo” nella bolla dell’astensione che, però, si ingrossa ancora
b. relativa “resurrezione” del centrodestra
c. faticosa tenuta del centrosinistra
d. dissoluzione del centro
e. sconfitta del M5s
f. iniziale e circoscritto successo delle liste di sinistra
g. boom delle liste civiche
h. in definitiva, tendenza alla decostruzione dell’attuale sistema dei partiti.
Vediamo nel merito:
1 astensione: aumenta ancora ma non in modo unifirme e con significativi scarti, e non mancano caso in cui diminuisce: segno che l’area è attraversata da flussi differenziati e che si stanno forse formando flussi di rientro che potrebbero alterare significativamente il quadro generale
2. “resurrezione” del centrodestra che torna competitivo perché unito, ma con tendenze difformi al suo interno. Che questo possa tradursi in una coalizione alle politiche è ancora da vedere (anche se queste elezioni vanno in questa direzione) . Parlerei di un centro destra convalescente ed in particolare di una Forza Italia con segnali di ripresa non generalizzati, ma che è in testa nella maggior parte dei ballottaggi
3. faticosa tenuta del centrosinistra che perde ma resiste. Il risultato è buono in pochi centri (essenzialmente Cuneo e l’Aquila) discreto a Genova, Monza e Lodi, Lucca, Parma, Piacenza, Padova e pochi altri centri, ma mediocre a Como, per nulla positivo a Verona (dove non arriva nemmeno al ballottaggio) Asti, Belluno e Taranto. Mentre Palermo fa storia a sé) Nella maggior parte dei casi il centro destra è in testa per i ballottaggi. Considerata la batosta del 4 dicembre, possiamo dire che il centro sinistra rallenta la caduta ma non risale. La mancanza di dati di dettaglio impedisce di capire quanto stia perdendo il Pd e quanto persino gli alleati di centro ed alla sua sinistra nel rallentare la caduta
4. il Centro è praticamente dissolto in alcune liste civiche o dissimulato in liste comuni, ma nel complesso si avverte una sua dissoluzione almeno momentanea, alle politiche vedremo se e come riverrà fuori
5. la sconfitta del M5s è il dato più evidente ed innegabile e che va spiegato. Sicuramente incidono dati “strutturali” (il debole radicamento nei territorio, il rifiuto di alleanze che rende scarsamente competitivo il movimento in molte situazioni) come errori dell’ultimo anno (il discutibile esordio della giunta Raggi, l’infelice soluzione del caso Genova, il pasticcio delle firme palermitane, le risse interne al movimento, eccetera) ma pesa soprattutto la svolta moderata che il movimento ha manifestato da maggio scorso: le dichiarazioni “europeiste” di Di Maio, il non aver sfruttato la vittoria del 4 dicembre, i sorrisi con il Pd e, da ultima, la catastrofica scelta di sedersi al tavolo delle riforma elettorale in quel modo ed in quei tempi tali che hanno dato la sensazione che il M5s ambisse ad essere cooptato nella “grande partitocrazia” del patto dei 4. Pessima scelta che ha dato la sensazione di un M5s che andava omologandosi al sistema. L’Espresso di alcune settimane fa, elencando i casi in cui il M5s aveva unito i suoi voti a quelli del Pd si chiedeva “Che fine ha fatto l’opposizione del M5s?”. Temo che i miei amici grillini abbiano sottovalutato un dato: che i voti che ricevevano erano in buona parte voti “contro”, contro i partiti esistenti e contro un sistema politico nel suo complesso. Ma se sei un partito antisistema, la cosa peggiore e far sorgere subbi sul fatto che ti stia integrando in esso. Insomma: non mi puoi promettere Che Guevara e farmi trovare Lord Brummel! Questo non significa che il M5s sia morto o avviato ad un inevitabile declino. Molto dipenderà dalla sua capacità di capire gli errori fatti, ma è bene considerare che il M5s è come i gatti: ha sette vite e, comunque cada, si trova sulle zampe.
6. Le liste e coalizioni di sinistra registrano buoni risultati a Taranto (9,21%) e Aquila (6,33%) dove si presentano in alternativa al Pd. Per il resto (Como, Catanzaro ecc.) si attestano sotto il 3%dove pure si presentano da sole. Nel complesso un risultato incoraggiante ma ancora al di sotto della soglia del 5% (se dovesse tornare questa clausola) o intorno al 3%.
7. Il boom delle civiche: per civiche intendiamo non quelle che si definiscono tali all’interno delle coalizioni di centro destra o centro sinistra ma quella che fanno coalizione a sé. E’ il caso di Pizzarotti a Parma dove giunge primo, di Massaro a Belluno, anche lui primo don il 46,14% seguito dalla civica di Gamba, secondo, con il 25,43%, Al secondo posto anche a Verona con il 23,54%
Le liste civiche sono al terzo posto a Catanzaro con ben il 23,25%a Padova con il 22,83% a Como con il 22,6%a Lodi con il 15,49% a Piacenza con il 13,71%, a Taranto con il 12,46%, a Pistoia con l’11,77%, a Cuneo con il 9,23%a Gorizia con il 6,71% . Liste civiche al quarto posto a Genova con il 4,87%, Alessandria con l’11,59%, Monza 5,23% e Frosinone con il 4,87%a Rieti con il 5,28%
Dunque qualche volta prime, più spesso seconde, molto spesso terze e mai meno che quarte. Un’area politica valutabile probabilmente fra il 10 ed il 15% nazionale. Naturalmente si tratta di fenomeni locali, totalmente disomogenei e non sti dicendo che nascerà una lista civica nazionale o più liste civiche nazionali, ma che si è formato un ampio bacino cui potrebbero attingere nuove formazioni politiche (e qu questo diremo)
8. Complessivamente questo delinea un panorama in cui la somma di Pd e Forza Italia (da sola) è ben al di sotto del 50% e la sommatoria centro sinistra, centro desta complessivo (con la Lega) non supera di molto la metà, mentre incombono eventuali flussi di rientro dall’astensione, qualora si presentassero offerte politiche diverse. Quel che lascia intendere una tendenza simile alla Francia di destrutturazione del sistema dei partiti, ma anche di questo diremo.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, analisi amministrative, elezioni amministrative 2017
Allora ditelo
Ci si aspetterebbe che alle amministrative non valgano molti dei criteri applicabili per le politiche, “europeismo” fra tutte. Andrebbe forse valutata l’astensione nelle votazioni online del M5S ed il dato ignoto della crescita degli iscritti (il minimo che ci si aspetterebbe da ci valorizza la democrazia diretta sarebbe quelli di costernazione ove il numero di iscritti stagnasse e l’astensione “interna” crescesse).
Il fatto di avere ex politici del calibro di Amato nella Consulta non mi lascia sereno e mi chiedo se per la Corte non sia opportuno evitare cittadini che abbiano avuto trascorsi politici.
http://www.huffingtonpost.it/2017/06/13/la-consulta-non-e-per-il-proporzionale-amato-respinge-le-crit_a_22139165/
Gaz
E’ di oggi una sua intervista sul Corsera.
Sulla Brexit ha parlato anche il ministro delle finanze tedesco, che ha spalancato le porte al rientro della Gran Bretagna.
Come giudice costituzionale tra i celesticieli rischia di essere più bravo che come ministro del tesoro.
Tenerone Dolcissimo
Sulla Brexit ha parlato anche il ministro delle finanze tedesco, che ha spalancato le porte al rientro della Gran Bretagna.
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Finché gli inglesi non gli distruggeranno nuovamente Dresda con un nuovo Bomber Harris gli alemanni non saranno contenti
Grande errore non avere sganciato una atomica sulla Germania
Gaz
@Tenerone Dolcissimo
Non sono d’accordo.
Le migliori bombe sono quelle alla crema.
Tenerone Dolcissimo
Apprezzo il tuo spirito pacifista, ma non penso serva a molto contro i tedeschi e gli altri poteri forti che ci stanno spennando
Gaz
@Tenerone dolcissimo.
Pacifista??
Ma se le ho scritto di tutti i colori … non ultimo “venditrice di aringhe” …
Cosa altro devo scriverle ?
Non per questo bisogna però fare milioni di morti.
Tenerone Dolcissimo
vere ex politici del calibro di Amato nella Consulta non mi lascia sereno e mi chiedo se per la Corte non sia opportuno evitare cittadini che abbiano avuto trascorsi politici.
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Una volta tanto siamo perfettamente d’accordo
Tenerone Dolcissimo
avere ex politici del calibro di Amato nella Consulta non mi lascia sereno e mi chiedo se per la Corte non sia opportuno evitare cittadini che abbiano avuto trascorsi politici.
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Una volta tanto siamo perfettamente d’accordo
frederic
Secondo me Renzi ha teso un trappolone al M5S invitandoli alle discussini della legge elettorale, finte.
tonino b
Prof,
impeccabile l’analisi sui 5* .
se permette aggiungerei un’altro elemento di riflessione: sta cambiando il mondo, e pure abbastanza velocemente, da quello industriale e post industriale ci si sta avviando, ad ampie falcate, a quello informatico e ciò, inesorabilmente, cambia il paradigma della politica. molto probabilmente, tra una decina di anni (o giù di lì) nulla sarà come ciò che “vediamo” oggi.
così com’é morto marx morirà anche qualche dio (woody allen docet), anche se taluni rossi tra cui, qualcuno dice che, sono anch’io, tenteranno con tutte le proprie forze di opporsi al vento del cambiamento.
saluti rossi… di quelli veri!
tonino basile – roma
Tenerone Dolcissimo
Dio è morto; Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Vincenzo
Se si va sul dettaglio dei singoli comuni la Lega Nord, unico partito antieuro, ha avuto un balzo impressionante.
Tenerone Dolcissimo
“Piano piano, ma irrestistibilmente” cantata illo tempore la francese Francoise Hardy.
Piano piano, ma irrestistibilmente gli italiani si stanno accorgendo che unione europea e tedeschi e collaborazionisti nazionali glielo stanno mettendo in (bip)
Contestualmente i francesi -che si piccavano di impertire lezioni di democrazia e libertà a tout le monde e che sghignazzavano perché avevamo un presidente del consiglio malato perché andava con ragazze giovanissime- i francesi, dicevo, si sono scelti come presidente uno psicopatico il cui sviluppo mentale si è fermato all’età di quindici anni e che si è sposato con nonna Abelarda perché ha bisogno di una mamma che lo accompagni a far pipi’.
Grande e’ la confusione sotto il cielo
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera professore
Per quanto non ritenga ancora opportuno esprimere una opinione in merito a quanto accaduto questa Domenica, riguardo le elezioni comunali avvenute (attendo i risultati del II turno prima trarre conclusioni), spero non me ne vorrà se mi permetterò di sollevare alla sua interessantissima analisi una critica su un determinato punto: Lei professore sostiene che sia in atto, in Italia, una situazione similare a quella d’Oltralpe (ovvero “destrutturazione del sistema dei partiti”)… personalmente invece ritengo che nel Belpaese una simile esperienza la si sia già vissuta (e in maniera decisamente più drammatica) oltre venti anni fa, nel periodo 1989- 1993 con la conclusione della cosiddetta “Guerra Fredda”. Mentre la Francia (e poco alla volta anche altri paesi come i Paesi Bassi e la Spagna) sta cominciando solo ora a vivere lo sfaldamento del sistema socio- politico comparso dopo la II Guerra Mondiale (con le relative conseguenze), “l’Italietta” è orami da anni che vive una situazione di sempre più evidente e inarrestabile “scioglimento” della sua società e pertanto della sua organizzazione politica (sia materiale che istituzionale); della serie, a mio parere la “destrutturazione” non solo noi Italiani la abbiamo già conosciuta ma altresì la stiamo man mano tentando di superare sperimentando continue nuove proposte che, ora messe in pratica ora lasciate solo nel mondo delle idee, ci rendono un vero e proprio laboratorio socio- antropologico. Come ebbe modo di confidarmi un mio caro e purtroppo da poco scomparso amico Tedesco, il nostro Paese è in realtà una “officina che al suo interno, producendo continuamente invenzioni, anticipa di anni quanto poi accadrà presso le altre Nazioni del Continente”. Se poi questo sia un bene o invece una iattura lascio agli altri esprimere liberamente un giudizio.
La saluto augurandole ogni bene e una buona serata
Herr Lampe
Magari è scontata come domanda ma la pongo ugualmente. Come valuta la reazione del gruppo dirigente 5*?
Perché a me è parsa oscillare tra la confusione e la negazione.
E se sbaglio mi corigerà
Lorenzo
Un partito o movimento che fa la sua bandiera dell’onestà e del rispetto della legalità (!) sarebbe antisistema?! Ossimori del genere sono uno specchio dei tempi.
Gaz
@Lorenzo
Quanti sono i Pdl – Pd-l pescati con le mani nella marmellata?
Quanti sono i 5* ?
Aliquis
Per quanto riguarda il PD come partito io voglio riferire l’unico dato che ho a disposizione, cioè quello del mio comune (Pistoia). Nel 2012 la lista PD ebbe il 33%; adesso ha preso il 22%. Il candidato, sindaco uscente PD, appoggiato da una miriade di liste civiche, ha preso il 37%; nel 2012 prese il 59% vincendo al primo turno.
E faccio notare che nella vicina Rignano sull’Arno, patria di Renzi, ha vinto il candidato fuoriuscito dal PD contro l’ex sindaco renziano.
Gaz
Ecco cosa succede cosa succede quando Renzi non si avvale dei miei servigi: lo avrei aiutato a perdere meglio !
Tenerone Dolcissimo
Considerato che il PD
1) ha introdotto il canone in bolletta fottendo 70 euro a povere vecchiette
2) col decreto Lorenzin ha imposto il pizzo sulla vita dei nostri figli (dammi 7000 euro o avveleno il bimbo)
CONSIDERATO TUTTO QUESTO
Mi sorprende che il PD a Pistoia abbia ancora preso il 22%. O il 22 per cento dei pistoiesi si è rincoglionito o il 22 per cento dei pistoiesi fa voto di scambio.
Ali Babà
no..è semplicemente che sia gli italiani che i francesi a quanto pare sono dei poveri inguaribili coglioni…cosi si spiega il voto a Macron e ancora i milioni di sostenitori del PD. Una cosa buona: le botte che son state date a quei poveri deficienti del M5s : ottimo.
massimo ceci
I poveri deficienti come li chiama lei, sono l’ultima speranza a mio parere. Pensa come la pensiamo agli antipodi.
Tenerone Dolcissimo
Sempre che aprano gli occhi
Gaz
… i pistolesi …
Aliquis
Parliamo del 22% di quelli che hanno votato (55,62%). E io conosco qualcuno, purtroppo, di questo 22%. Uno di essi, soltanto perchè nel referendum io ho votato No mi ha detto: “Tu hai ancora la bandierina di Che Guevara”. Si tratta di anziani, pensionati, alcuni cresciuti nella macchina comunale (questa è una città dove il PCI prima, il PDS, il DS e il PD poi non hanno mai perso un’elezione dal 1945) o nell’apparato del partito che qui è quasi unico ed eterno da oltre 70 anni, anche se non è più quello. Questa gente non pensa, obbedisce e basta.
“Contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla” disse Schiller.
Tenerone Dolcissimo
Dovresti obiettare a questo signore che è lui ad essere ancora legato a vecchi schemi della sinistra considerato che il referendum era finalizzato a inserire regole che consentissero di meglio gestire espropri “proletari” del patrimonio degli italiani.
A vantaggio delle aristocrazie finanziarie ovviamente, ma sempre espropri
PS questo dovrebbe far riflettere il buon Giannuli sulle radici aristocratiche del comunismo che io sostengo e che lui non prende sul serio
Aldo S. Giannuli
e i nfatti le radici aristocratiche del comunismo (a meno che non ci si riferisca a a Platone) sono una balla totale
Tenerone Dolcissimo
Non a caso qualcuno -mi sembra Borges- ha detto che gli uomini nascono o platonici o aristotelici.
Forse andrebbe fatta una riflessione sul fatto che tanti uomini della sinistra sono cosi’ sudditi delle aristocrazie finanziarie.
In genere a sinistra li bollano come traditori. Ma quando i traditori sono troppi qualche domanda magari scomoda bisogna farsela.
Tenerone Dolcissimo
Dimenticavo di dirti, caro Aliquis, che sarei felice se mi comunicassi la risposta del piddino in questione.