Banche, bail in ed offerte americane.

Ho appena fatto in tempo a scriverlo la settimana scorsa che prontamente è arrivato (con intera pagina pubblicitaria  sulla “Repubblica” e sul “Corriere”) il rilancio dell’offerta della Goldman Sachs che offre obbligazioni decennali in dollari Usa a queste condizioni:

-cedola fissa 6,00% per i primi due anni

– cedola variabile Usd 3 mesi con valore minimo 1,25% p.a. e massimo 6% p.a. dal terzo anno alla fine della scadenza (al lordo degli eventuali oneri fiscali).

Provo a tradurre in soldoni (mi pare il caso di dirlo) per i non addetti: c’è un signore che offre titoli obbligazionari (dunque cui non si applicano le regole del bail in,  anche qualora l’emissione avvenisse da parte della emittente europea e non dalla casa madre)  il cui rendimento netto si aggirerebbe intorno al 4% ed in una moneta che si sta apprezzando sull’Euro, per cui, alla fine, il rendimento potrebbe essere anche superiore. Lasciamo perdere le altre clausole pure interessanti, per non essere dispersivi e andiamo al sodo, magari con un esempio. L’avvocato Sempronio ha un capitale pari a 200.000 euro attualmente investito in parte voci diverse presso una banca italiana che, si e no, gli dà il 3% netto ma che, soprattutto, lo espone al rischio di un prelievo forzoso dal suo conto in caso di bisogno, sulla base delle norme stabilite dal bail in.

Ha come alternative:

a-   investire il titoli di stato ad un rendimento non superiore al 2% netto con qualche eccezione per gli ultra ventennali e con una tendenza (almeno per ora) al ribasso ed in una monetala cui tendenza attuale e prevedibile è al deprezzamento

b-  investire nell’offerta della Goldman al 4% netto per un decennale, in una moneta tendenzialmente in apprezzamento

Voi cosa fareste? Se ci fosse Massimo Catalano di “Quelli della Notte” direbbe: “E’ molto meglio prendere più soldi e con meno rischi ed una moneta che sale di valore, che prendere meno, con più rischi ed in una moneta calante”. Vi pare?

E, dunque, mi pare normale che una bella fetta dei clienti con conti oltre i 100.000 Euro andrà alla ricerca di occasioni di investimento sottratte al rischio bail in e, scartati i titoli di Stato per la loro scarsa appetibilità, si dirigerà verso l’offerta Goldman. Non ci suole molto a capire che banche italiane e ministero del Tesoro si troveranno nelle condizioni di dover, prima o poi, alzare i rispettivi interessi. Il che non gioverà alla contabilità delle une e dell’altro.

Il Bail in, allo stato attuale,  si applica ai conti superiori ai 100.000 Euro, ma, quando i conti di quell’entità si saranno assottigliati sin quasi a scomparire, sarà gioco forza o entrare in una spirale di debito sempre più difficile da gestire oppure, man mano abbassare il livello al di sopra del quale si applica il “diritto di prelievo”, contando sul fatto che i piccoli risparmiatori hanno meno propensione alla mobilità. Il denaro costerà di più e, di riflesso, le banche non potranno offrire altro che mutui sempre più costosi a privati ed imprese.

Quanto allo Stato, ovviamente un rialzo degli interessi si tradurrà in un aumento della pressione fiscale (come se ce ne fosse bisogno), ed il risultato finale per cittadini ed imprese sarà: mutui più costosi e tasse più alte.

Perfetto, il massimo della linea Pd: “la via italiana al fallimento”.

Ho l’impressione che, già dai prossimi mesi, le tendenze di mercato saranno sempre peggiori. Allegria!

Aldo Giannuli

aldo giannuli, banche italia, bond, titoli di stato


Aldo Giannuli

Storico, è il promotore di questo, che da blog, tenta di diventare sito. Seguitemi su Twitter o su Facebook.

Comments (34)

  • e’ assai probabile che un’offerta del genere, non sia molto redditizia per Goldman Sachs, ma mira piuttosto ad un investimento speculativo in vista di fare bottino di asset appetibili come per esempio Finmeccanica. Chi ancora crede nel libero mercato dovrebbe aprire gli occhi. Era molto meglio il comunismo

    • @ Benito (maiuscolo) sono d’accordo il comunismo è stato il male minore;meglio sarebbe stato la “terza via;” io dopo aver visitato la DDR e la Berlino est, fui folgorato sulla via di Damasco.Il confronto tra la Berlino americanizzata, piena di puttane,negri,turchi,drogati di merda, porno shop e una passeggiata sulla Untern der linden e assistito al cambio della guardia di una compagnia della Volks Armee, se fossi stato per una sorta favorevole del destino tedesco, non avrei esitato a saltare il muro in senso contrario ed arruolarmi volontario nella Volkspolizei o nella Stasi. La DDR era la personificazione dello stato ideale da me sognato: fin da quando portavo i pantaloni corti: vaterland und sozialismus! Gli USA attualmente e la cricca di criminali capitalisti e banchieri di New York, che la dominano sono il Grande Satana. Poi vi è un altro motivo per cui ammiravo la DDR: non ha mai versato un solo marco di riparazioni allo stato canaglia e terrorista di Israele!

  • Carlo Ghiringhelli

    Sì, sì. caro professore, condivido appieno la Sua conclusione e per mettere il dito nella piaga farei presente che:
    I) la direttiva europea sul ‘bail in’ prevede la segretezza degli atti di una banca in difficoltà, previa autorizzazione della banca centrale nazionale -art. 84- (alla faccia della trasparenza e della simmetria informativa!).
    II) la normativa di Basilea 3 consente alla singola banca di nascondere certi crediti di rischio, mettendoli fuori bilancio.
    III)Accanto all’articolo 1834 del nostro codice civile che recita: “Nei depositi di una somma di denaro presso una banca, questa ne acquista la PROPRIETA’ ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositario (…)”, c’è la disposizione del G20 del novembre 2014 in Australia per cui il deposito bancario (leggasi conto corrente) è uno strumento finanziario come altri e quindi soggetto a rischio.
    Dunque è falso sostenete che ci sono due categorie di clienti della banca: il risparmiatore e l’investitore.
    Auguri.

  • Però bisogna anche vedere se queste obbligazioni di Goldman siano veramente cosi a rischio zero. Premettendo che di Goldman non ci sia da fidarsi a prescindere, è verissimo che oggi il dollaro pare essere in un trend di sostanziale apprezzamento sull’euro,ma è anche vero che il debito americano è mastodontico e si regge sostanzialmente sul “signoraggio” del dollaro stesso come valuta di riserva internazionale con cui viene comprato il petrolio. Il gioco funziona se loro stampano dollari per prendere petrolio e gli arabi oltre che dar loro il petrolio gli ridanno indietro parte di quei dollari come investimenti e depositi (surreale,pazzesco a pensarci) e al tempo stesso paesi come Cina e Giappone continuano a comprare il debito americano e tenere o aumentare le proprie riserve in dollari. Se questo meccanismo dovesse saltare (e in questo contesto internazionale tutto è possibile) ,gli americani si troveranno con un debito insostenibile salvo appunto una massiccia svalutazione della moneta e quindi un annullamento di fatto di parte di quel debito. In quel caso quelle obbligazioni sarebbero “segate”. Certo…mi rendo conto che questo scenario è leggermente più improbabile del bail in della banca nostrana che va in crisi.

  • Mi sembra di intuire leggendola,Giannuli,che lei ritiene tutta questa operazione sul Bail in,l’apparecchiamento della tavola per la cena.

    E,mi corregga se sbaglio, mi sembra di capire che per lei la cena che ci stanno preparando sia in sostanza una bel piatto di letame animale condito di guano di uccello,ovvero una serie di prelievi forzosi per conti sopra i 100.000 euri,volti a rientrare dal debito.

  • Tenerone Dolcissimo

    Giannuli una tiratina di orecchi: non è solo la linea del PD ma anche e almeno di Confindustria (il piu’ grande sindacato comunista italiano), di CGIL e CISL

      • Tenerone Dolcissimo

        Caro Giannuli, sei un bravissimo storico, ma anche un uomo di sinistra e come tutti gli uomini di sinistra sei un conformista, quindi, quando ti trovi di fronte ad un luogo comune della sx, rimani congelato e incapace di ragionare.
        Consentimi una domanda (anzi due): nel medioevo quale era praticamente l’unico mezzo di produzione? E chi ne era il PROPRIETARIO?

        • @tenerone
          guarda che il primo a non saper ragionare sei proprio tu. Non ti rendi neanche conto di quanta confusione riesci a mettere dentro le tue poche idee, e piu’ parli e piu’ fai figuracce

          • Tenerone Dolcissimo

            Caro benito, qui non siamo nella cellula del vecchio PCI e quindi chi sostiene qualcosa deve portare le prove.
            Che la COnfindustria sia schierata con la CGIL per espropriare gli italiani è evidente. Se ti mancano le informazioni te le mando io. Cmq e’ apparso anche sulla stampa di regime che cgil e confindustria siano unite da una santa alleanza. Non occorre che tu consulti i siti “contro”

  • Horror vacui.
    Il combinato disposto tra:
    – Bail in.
    – Titoli di Stato che non compensano neppure l’inflazione (quella vera, non quella dell’Istat).
    – uno Stato che, attraverso vari governi e governicchi, non tutela più il Risparmio, in aperto dispregio della Carta Costituzionale (che oramai è Carta si, ma straccia).
    – Mercato azionario fatto apposta per togliere i risparmi (sopratutto le liquidazioni), alla cosiddetta classe media.
    – una Europa che interviene efficacemente solo in difesa dei pescecani.
    – ecc., ecc. ecc.
    Il tutto, crea un vuoto che qualcuno subito si preoccupa di occupare: horror vacui, appunto.
    D’altro canto, si sa che il denaro va dove gli conviene.
    Ma se qualcuno spera in uno scatto d’orgoglio della classe media, si illude: noi (perchè anch’io ne faccio parte, e mi scuso per il riferimento personale), veniamo letteralmente annichiliti, incapaci di reagire. Ci chiudiamo in casa e ci isoliamo, per vergogna e per indole.
    Quanto agli operai, quelli duri di una volta, non esistono più, perciò non c’è più nessuno che può fare la RIVOLUZIONE.

    • Per tacere del fatto che i rivoluzionari per eccellenza, ovvero i giovani, sono stati forzati all’emigrazione, per essere sostituiti da un esercito di schiavi (quando va bene) o di rivoluzionari… all’indietro (quando va male).

        • Considerazione apparentemente giusta e ragionevole, ma un po’ troppo tranchant e superficiale ad un più attento esame.
          E’ la dinamica del progredire dell’uomo nel tempo.
          Non so tu, ma quando avevo 16 anni io sognavo di avere un motorino, il Morini per l’esattezza: mi pareva il massimo della vita, non mi veniva neppure in mente di desiderare cose che nella mia famiglia non si erano viste ne fatte mai.
          A 18 anni sognavo la Cinquecento e quando proprio volevo esagerare arrivavo a guardare con invidia quelli (quasi sempre persone mature, pochissimi giovanotti, mai ragazze), che giravano con la spider 850: le Alfa e Ferrari, per me e per i miei coetanei, erano solo quelle delle corse automobilistiche.
          Oggi un giovane è abituato a vedere i genitori con l’ultimo modello di telefonino: che possa desiderarlo anche lui, mi pare il minimo.
          E poi, anche per esperienza diretta personale, ho il sospetto che quelli che scelgono la via dell’estero (e non parlo degli emigranti, che sono ben altra cosa: chi può, faccia un salto a Ellis Island per capire chi erano i veri emigranti), sono la parte più sana della gioventù e si adattano anche a fare i camerieri nei ristoranti a Soho, pur di trovare la propria strada. Poi appena possono si comprano lo smartphone di ultima generazione, ci mancherebbe!

    • Tenerone Dolcissimo

      Gli operai non hanno mai fatto una rivoluzione nella storia.
      Le rivoluzione le hanno sempre fatte i borghesi (vedi rivoluzione francese) e spesso i borghesi anche benestanti (vedi rivoluzione inglese di Oliver CROMWELL)

      • Verissimo, la guida era borghese (e talvolta persino la nobiltà), ma in piazza ci andava il popolino.
        E poi la mia era una provocazione, nei confronti della sinistra comunista che ha sempre sostenuto che la rivoluzione la fanno gli operai (seh, vabbè).

        • Tenerone Dolcissimo

          Il popolino non era solo in piazza. In piazza c era anche la borghesia, che stava alla guida. E poi il popolino interveniva sempre all’ultimo momento.
          Il popolino di ieri e di oggi -cioè i proletari e gli operai- sono gli ultimi a muoversi e si muovono solo quando la situazione è chiara che piu’ chiara non si puo’. Non a caso molti operai parteggiano ancora per CGIL e CISL che glielo hanno messo in quel posto in tutte le posizioni del kamasutra; difatti CGIL e CISL sono apostoli delle tasse che hanno fatto chiudere le nostre fabbriche buttando i lavoratori in mezo alla strada.
          Cordiali saluti

  • Caro Aldo,
    dal post deduco che, nonostante il notevole peso, non temi i voli pindarici….
    Dalle obbligazioni Goldman Sachs, infatti, passi con insospettabile leggiadria direttamente alla linea Pd: “la via italiana al fallimento”.
    Nel merito, non credo che Goldman sia istituto caritatevole tipo le dame di San Vincenzo.
    Conseguentemente, le previsioni che portano ad emettere le obbligazioni di cui scrivi, non dovrebbero collimare con le tue che, invece, ritieni le obbligazioni offerte una specie di manna.
    Come certo ti è noto la finanza è la nobile arte di lasciare qualcun altro con il cerino in mano: Keynes direbbe che lo scopo privato dei più esperti investitori è passare al prossimo la moneta cattiva, in un contesto soggetto ad ondate di ottimismo e pessimismo irragionevoli.
    In tale contesto di pessimismo irragionevole, evidentemente congeniale a pratiche jettatorie, queste ultime possono anche avere fini di propaganda politica.
    Si arriva così a definire la linea Pd: “la via italiana al fallimento”.

    • Io non sarei così esclusivo come Giannuli.
      Cioè non direi che questa sia la linea del solo PD, che al momento ne è tuttavia il maggior responsabile (e non da poco tempo).
      E’ tutto quello che veniva una volta chiamato “arco costituzionale dei partiti” che con il malaffare, il pressapochismo, l’interesse personale proprio e dei propri sodali, lo scarso o nullo amor di patria, ecc., è il responsabile in solido della situazione in cui ci troviamo.
      Con esclusione del M5S, che ha tentato finora con qualche successo di non accomodarsi alla mangiatoia: M5S che tuttavia dovrà dar prova di saper governare, facendo gli interessi dell’Italia e degli italiani, e non di essere solo opposizione.
      In buona sostanza, la porta ai vari pescecani della finanza internazionale, l’hanno lasciata aperta i nostri politici, creando e/o subendo le condizioni tali per cui la Goldman Sachs, ad esempio, può agevolmente tentare di riempire quel vuoto di cui parlo nel mio post precedente.
      La Goldman Sachs non è un istituto caritatevole, lo sappiamo bene; d’altra parte il denaro non ha patria, va dove vuole e la gente lo investe dove crede di averne il massimo profitto. E’ così, è giusto così e anche se non fosse eticamente giusto, è quasi una legge di natura: inutile quindi farci sopra della filosofia morale.
      Ma proprio per questo che i nostri governanti dovrebbero mettere in campo gli strumenti adatti per contrastare, per quanto possibile, le manovre speculative sue e di quelli come loro.
      Se non lo fanno e addirittura con atti od omissioni agevolano, sono colpevoli : ed il PD, essendo al timone della barca, ne è naturalmente il primo responsabile.

      • Tutto + o – condivisibile, ma non dimentichiamo che è così in tutti i Paesi ad egemonia statunitense, pardon occidentali. Sulla stampa tedesca e francese si leggono commenti perfettamente analoghi. La verità è che il conquistatore di turno ha stabilito le sue regole, le presenta dicendo “o con noi o contro di noi” (Putin), e bisogna scegliere se mangiare la minestra o saltare la finestra.

        Ma saltare la finestra possono permetterselo, fra rischi e difficoltà, Paesi ricchi di materie prime; un Paese povero di materie e industrializzato come l’Italia dovrebbe essere disposto ai più gravi sacrifici. E allora si va avanti con il resto dell’impero a forza di bilanci creativi ignorando il lungo periodo – un’arte in cui l’umanità post-sessantottina eccelle – e dicendosi che se deve venire tutto giù è bene arrivarci a pancia piena.

        E credo che questo non sia solo il sentimento delle élites, ma di tutto questo popolo decadente.

      • Se con .. atti od omissioni agevolano, sono colpevoli: ed il PD, essendo al timone della barca, ne è naturalmente il primo responsabile.
        Condivido: unica parziale esimente, una situazione eccezionale nella quale, peraltro, quasi si fosse sul Titanic, anche l’orchestra del M5S continua a suonare solo polemiche sterili.
        Esemplare è il seguente caso: la società di consulenza inglese Bluebell, sin dal 2013 e con ben 28 esposti, ha avvertito Consob e Bankitalia che nei bilanci MPS dal 2009 miliardi di CDS erano stati contabilizzati come BTP.
        Nessuno, però, è intervenuto.
        Nel giugno 2015 i consulenti della procura di Milano confermano il falso in bilancio.
        Sulla base di quei bilanci sono stati effettuati concessi i Monti bond e sono stati effettuati 3 aumenti di capitale per un totale di 10 miliardi.
        Attualmente MPS capitalizza meno di 2 miliardi…..
        In un paese normale, i vertici della Consob, che dovrebbe vigilare sui mercati finanziari e tutelare gli investitori, sarebbero cacciati a calci.
        Il governo, è vero, latita, ma Ti risulta che qualcuno del M5S, abbia chiesto le dimissioni di Vegas ?
        Non ti sto neanche a dire chi è che l’ha nominato a Vegas…

        • Ecco solo alcuni degli interventi su Vegas presi dal blog di Grillo.

          9 gen 2015 – Consob, M5S: Dimissioni Caputi? Misura colma, Vegas si dimetta …
          15 gen 2015 – Consob, M5S: Scandaloso che il governo difenda la gestione Vegas …
          25 dic 2015 – #VegasAcasa
          11 gen 2016 – Risparmio espropriato: le bugie di Vegas hanno le gambe corte …
          8 dic 2015 – #SalviamoiRisparmiatori dal Pd

          • Non credo che funzione dell’opposizione sia quella di fare da ripetitore di quanto si può leggere anche su La Repubblica o sull’Espresso.

  • Ho scoperto da poco i libri del prof. Giannuli, sto leggendo “Come funzionano i servizi segreti”. Qui volevo ringraziarlo, perché mi ha chiarito molte cose che prima intravedevo ma mi rifiutavo di credere. Buon lavoro, scriva ancora, ci faccia pensare e riflettere.

  • Marcello Romagnoli

    Cosa farei? Se considerarsi solo il guadagnò immediato degli interessi compresi le obbligazioni offerte dalla Goldman Sachs. Se pensassi al danno che darei al mio paese e quindi alle mie finanze che mi mangerebbero i vantaggi allora me li terreni in banche italiane, in titoli di stato. Perché dare soldi a una banca che pochi anni fa è tecnicamente fallita?

    • @ Marcello Romagnoli
      bisognerebbe che tutti ragionassero come lei, in tal caso staremmo assai meglio, e non ci troveremmo in questa situazione

  • Qui c’è un laureato in scienze politiche, che da consigli in materia di investimenti finanziari, ma lei Sig. Aldo quando (spero mai) le viene maldipancia, per curarsi si rivolge ad un avvocato oppure va da un dottore (in medicina)?
    Comunque se i lettori di Aldo pensano che il suddetto Aldo sia una persona competente in economia e che Goldman Sachs sia un’associazione benefica, (in effetti “regala” molti soldi ai Presidenti USA) allora FIDATEVI, comprate obbligazioni Goldman Sachs, fatelo.

    • Ottimo !
      Mi sembra il caso di riportarne uno stralcio.
      …. Se un emittente fa pubblicità per vendere un prodotto finanziario vuol dire che si indirizza a potenziali investitori non qualificati, cioè incapaci di comprendere cosa stanno comprando; e infatti un piccolo risparmiatore direbbe “ è un affarone” perché vede soprattutto un mitico 6% come numero “civetta”. Un “magro affare”, direbbe invece un investitore qualificato capace di prezzare il rischio che a termine (10 anni) il dollaro USA si sia deprezzato rispetto all’euro. Un “buon affare” direbbe invece Goldman che nei mercati basati sul dollaro ha possibilità di impiegare i capitali a rendimenti molto più elevati del costo delle sue obbligazioni.
      Si può inoltre osservare che il tasso del USD Libor a 3 mesi è oggi dello 0,62% ma è in crescita, così che l’offerta di tasso minimo all’1,25% non è poi così generosa, mentre ipotizzare che il tasso superi il cap al 6% è proprio per prendere in giro la gente seria e far sognare gli sprovveduti; certamente questi ragionamenti li può fare anche il pensionato che smanetta su internet o consulta il prospectus in inglese sul sito di Borsa Italiana, ma è evidente il tentativo di influenzare gli sprovveduti quando, in un annuncio pubblicitario diretto a loro, si mette in bella evidenza un 6% per ben due volte…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.