No, non sono impazzito. Prendiamo il caso del referendum elettorale del 1993 e ragioniamoci insieme.
La vittoria di Putin nel referendum istituzionale era più che scontata: anche se si trattava di un referendum consultivo, una sconfitta sarebbe equivalsa alla sua caduta in pochi giorni e Putin non ha temperamento olimpionico, per il quale l’importante non è vincere ma partecipare. Per cui, va da sé che, seppure i russi avessero votato diversamente, ci avrebbe pensato l’apparato a “correggere” il risultato rendendolo più “potabile”.
Che differenza passa tra il Governo Conte e la torre di Pisa? Nessuna. Vi spiego perchè.
I conti non tornano, ma al di là di tutto, vi segnalo, che al momento è praticamente impossibile. Vediamo perchè.
Qualche giorno fa ho appreso della scomparsa di Dante Cosi, mio amico da più di venti anni con il quale ho condiviso diverse battaglie politiche.