L’attentato contro Alba dorata
Cappuccino, brioche e intelligence n°40
E’ un po’ di tempo che non coltivo la rubrica “cappuccino, brioche ed intelligence” e mi sembra il caso di riprenderla ora che la cronaca fornisce ogni giorni motivo per riparlarne. Iniziamo da questo strano caso dell’uccisione di due giovani attivisti di Alba Dorata, a Neo Iraklio, sobborgo di Atene, l’1 novembre scorso. Alba Dorata pratica da tempo uno squadrismo che è arrivato all’omicidio di alcuni immigrati e, da ultimo, di un greco, un rapper di sinistra.
Che possa esserci una reazione delle sinistre è nell’ordine delle cose, ma in queste modalità non è credibile. L’autodifesa della sinistra è una cosa diversa dall’agguato individuale e l’uccisione a freddo di due avversari, per di più non dirigenti del movimento ma giovani attivisti presi nel mucchio, che non sembra abbiano neppure particolari trascorsi squadristici. Questo tipo di pratica non è frequente neppure nelle organizzazioni armatiste della sinistra: in Italia mi viene in mente il caso di Acca Larenzia, ma, appunto è caso abbastanza raro. Comunque, non mi pare che in Grecia ci sia nulla di simile alle nostre Br.
Tanto il vecchio gruppo 17 novembre quanto gli attuali “anarco insurrezionalisti” non hanno mai usato tecniche del genere.
L’episodio presenta gli aspetti di una esecuzione di stampo mafioso o da servizi segreti: armi Zastava (un marchio serbo di armi militari), due killer che scendono dalla moto e sparano pochissimi colpi tutti a segno, poi con grande freddezza ripartono, mentre alle loro spalle sembra ci fosse un’auto, con gente pronta per un eventuale supporto. Si tratta, con ogni evidenza, di killer professionisti: esecutori così freddi e precisi non si improvvisano, anche perché sparare pochi colpi con un’arma di quel tipo e centrarli senza sprechi non è cosa da principianti.
Dunque, con ogni probabilità o militari addestrati all’uso di quelle armi o killer di mala vita assoldati per l’occasione.
Da chi?
Prima ipotesi: qualche gruppo della sinistra che ha voluto saldare il conto per l’uccisione del rapper e mandare un “avvertimento” agli avversari. Ipotesi teoricamente possibile ma assolutamente improbabile: in primo luogo perché i gruppi di sinistra possono praticare terrorismo in proprio, ma non si conoscono casi di ricorso a killer prezzolati e non pare che ci sia una organizzazione armatista di sinistra con questo livello di professionalità. In secondo luogo perché la cosa potrebbe avere qualche senso se le vittime fossero dei dirigenti e non dei semplici militanti. In terzo luogo perché un’azione del genere avrebbe senso se in qualche modo (magari una rivendicazione con un nome di fantasia) si fa capire alla controparte da dove viene l’avvertimento. E qui non c’è rivendicazione di sorta. E comunque si tratta di pratiche estranee alla cultura di sinistra.
Seconda ipotesi: i dirigenti di Alba Dorata mettono in moto questa provocazione per suscitare una ondata di solidarietà nei loro confronti, utile ad alleggerire la loro posizione penale. Possibile, ma, anche qui assolutamente poco probabile: gioco troppo rischioso che potrebbe sia scatenare un’ondata di violenza della loro base (che è l’ultima cosa di cui possono avere bisogno in questo momento) sia, al contrario, demoralizzare la base per l’impossibilità di una risposta, con un effetto da “rompete le righe” che proprio non gli giova. Infine: fra qualche mese si vota per le europee, Alba Dorata è già in calo nei sondaggi, il fatto di essere al centro di una nuova vicenda violenta, anche se come vittime, ha l’effetto di spaventare la parte di elettorato più moderato che li ha votati come protesta, però non è disposta a seguirli sul crinale di una guerra civile.
Insomma, sarebbe una clamorosa autorete. Direi che anche questa ipotesi non regge.
Terza ipotesi: un classico episodio da “strategia della tensione”. All’uccisione dei due segue un’ondata di violenze della base di Alba Dorata, già inferocita dall’arresto dei suo dirigenti. Poi magari ritorsioni di tipo vario ed, in un crescendo di aggressioni, crimini, omicidi, si rende indispensabile un “intervento d’ordine” dell’esercito e della polizia. Risultato: ci togliamo dai piedi Alba Dorata, però ci togliamo dai piedi anche le proteste sociali ed il rischio di una affermazione elettorale della sinistra alle europee. Così l’applicazione dei diktat della troika di vampiri che sta dissanguando la Grecia riesce meglio e, soprattutto, evitiamo che a Strasburgo arrivino troppi anti euro, sia di sinistra che di destra (perché, lo abbiamo capito che le prossime elezioni europee saranno un referendum sull’Euro).
Insomma una strategia della tensione in salsa europea. Gli esecutori, dunque, sarebbero militari o appartenenti ad apparati informativi. E’ un film già visto, un po’ troppo semplice e scontato, ma ci potrebbe stare. Però con il rischio che se la cosa dovesse venir fuori ne deriverebbero danni incalcolabili agli stessi ideatori della manovra. Ovviamente, in questo caso bisognerà vedere che altro succederà.
Quarta ipotesi: Alba Dorata, in questi anni non si è fatta mancare nulla, neppure contatti con la malavita, per i traffici più diversi e pericolosi (come il traffico d’armi, ma non solo). Bisogna tener presente che i dirigenti del gruppo sono stati incriminati tutti per reati comuni, non c’è una sola accusa “politica”, neppure terrorismo. Ed allora, mettiamo caso che, in questo giro di “contatti”, possano essere arrivati a conoscenza di cose particolarmente scabrose e che, magari, qualcuno degli imputati stia pensando di alleggerire il conto raccontando quel che sa. In questo caso, l’”avvertimento” a farsi passare certe tentazioni potrebbe venire proprio dalla mala vita. Certo: le modalità dell’attentato spingono molto verso la suggestione mafiosa, ma, dobbiamo anche dire che, allo stato delle cose, non abbiamo elementi a sostegno. Anche qui staremo a vedere.
A voi che sembra?
Aldo Giannuli
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stefano moretti
pensavo ad una strategia della tensione per i motivi a cui accennavi. al parlamento europeo gli euroscettici,chiaramente non sono ben visti. servizi segreti e malavita, hanno spesso, zone d’ombra in comune e potrebbero essere il braccio e la mente di questi omicidi. anche quello del rapper può rientrare in questo schema? giustamente, si può solo osservare cosa accadrà. ti seguo sempre volentieri
Vincenzo Cucinotta
Aldo, la quarta ipotesi che tu caldeggi, ci potrebbe anche stare, ma rimane l’obiezione che tu stesso sollevavi riguardo una delle ipotesi precedenti, della scelta delle due vittime che non sono dirigenti. Ora, qualunque mafia ha come prima risorsa l’informazione, se ha fatto affari con “Alba dorata”, ha certamente acquisito le informazioni più dettagliate su quell’organizzazione, ben aldilà di quanto desiderato dalla stessa Alba Dorata. Perchè allora non scegliere con più cura le vittime, magari un po’ più in alto nella scala gerarchica?
Per questo, io propendo per la terza ipotesi, mi pare cosa da servizio segreto. Tu dici che però corrono rischi. Scusa Aldo, mi sapresti citare un solo caso in cui l’azione terroristica da parte di un servizio segreto abbia provocato danni? Intanto, va dimostrato che il potere politico è l’effettivo mandante, ma poi i segreti dei servizi non vengono mai fuori, in Italia abbiamo mezzo secolo di storia tuttora avvolta nelle nebbie, in fondo la strategia della tensione rimane ancora oggi più una tesi politica che una verità giuridicamente verificata con tutti i crismi richiesti: purtroppo!
aldogiannuli
per un avvertimento bastano anche due gregari, tanto chi deve capire capisce.
Proprio perchè in Italia abbiamo esperienze di operazioni swporche dei servizi poi scoperte, i servizi si sono fatti un po’ più prudenti e non solo in Italia. Per il resto riconosco che è una obiezione debole
MAURIZIO BAROZZI
Caro professore, io ritengo che il quadro da lei dettagliato sia molto veritiero.
Però aggiungerei una precisazione: solo degli sprovveduti, da destra o da sinistra, possono non rendersi conto che quei gruppi, che dal dopoguerra ad oggi hanno giocato, per conto altrui al neonazismo, siano un qualcosa di genuino.
La mia modesta esperienza politica, nel momento in cui ci siamo tutti resi conto che il gravissimo impoverimento della popolazione, unito ad una selvaggia immigrazione incontrollata, con aumento del disordine sociale, catalizzava su questo gruppo Alba Dorata, il dissenso e la protesta, mi sono detto: addio, l’abbiamo messa in Banca!! Lei sa meglio di me che un disagio del genere che trova il suo sfogo in questo tipo di movimenti, è la fortuna per coloro che quel disagio hanno creato.
Dice, ma allora dove avrebbe dovuto catalizzarsi la sacrosanta protesta? Sinceramente non lo sò, ma sò di certo che i meccanismi che regolano gli Stati e le nazioni occidentali (e non solo a livello di Intelligence e Mass media) sono tali, per cui resta molto difficile ribaltare certe situazioni con la forza.
Comunque siamo tutti nel campo delle ipotesi, ma queste per essere in qualche modo credibili devono poggiare su qualcosa di concreto. Ed allora io avanzo una mia impressione. Qualcuno, a livello internazionale, sta predisponendo le cose su un certo piano inclinato il cui sbocco è imprevedibile, ma potrebbe essere cruento. Ci sono infatti due condizioni nella geopolitica internazionale che devono, prima o poi essere sciolte e pertanto allarmano: 1. Vi e una crisi geopolitica, determinata dal declino della potenza americana e dall’ascesa di quella Russo – Cinese. A mio parere, se determinate massonerie mondialiste, non riusciranno a scardinare la politica russa dall’interno (la Russia è pur dentro alle Istituzioni e organismi mondialisti), questo dovrà essere fatto tramite una guerra. Se non ci fosse stato il deterrente e il pericolo di sconfinare in uno scambio di colpi atomici, difficilmente evitabile, questa guerra sarebbe di sicuro già scoppiata. La mancata, ma già progettata liquidazione della Siria di Assad, la presenza di un Iran importante cerniera geostrategica, che, analogamente, deve essere ridimensionato, rendono probabile l’uso della forza prima che sia troppo tardi, perché il tempo lavora contro la potenza Occidentale.
2. La gravissima crisi finanziaria, dal 2007, di livello strutturale, ha messo in pericolo tutto il perverso sistema bancario mondiale, facendo oltretutto venire alla luce i meccanismi di usura e rapina che lo sostengono. Da sempre l’Alta Finanza si era limitata a controllare gli Stat e i governi, a pro dei suoi interessi, attraverso influenze nell’ombra, tramite le sue Lobby. Ora invece hanno dovuto venire allo scoperto, imponendo ai governi, direttamente i loro uomini, i cosidetti “tecnici”, tutti ex consulenti del mondo finanziario e bancario o uomini prodotti dalle logiche mondialiste attraverso particolari Istituti e filtrati per esempio dal Bilderberg. Lo scopo strategico che devono conseguire è assoluta imposizione ai governi, di privileggiare per primo il debuto pubblico,il pagamento dell’usura accumulata con le banche e gli Organismi mondialsiti. Ma anche qui, certe decisioni, possono e devono imporsi alle Nazioni solo con la forza, determinando oltretutto la morte dello Stato sociale e quindi probabili rivolte popolari.
Detto questo, la Storia ci insegna, che in queste congiunture, “chi di dovere” ha tutto l’interesse a predisporre una certa strategia della tensione il la ui destabilizzazione consente di gestire meglio le crisi evitando sgradevoli sorprese.
Anche qui in Italia, quello che è accaduto con gli episodi di Albano per il caso Priebke,fa sospettare una discreta strategia dietro le quinte. Non sono un complottista, ma on ho dubbi.
Se comunque queste mie supposizione sono veritiere, lo vedremo be presto, perché qualunque siano i motivi e gli esecutori della barbara esecuzione dei due ragazzi di Alba Dorata, vedremo che piega prenderanno gli avvenimenti. Non sempre certe cose si determinano freddamente a tavolino, anzi più spesso si giocano e si condizionano fatti e circostanze comunque determinatesi.
antonella
Carissimo professore, è semplicistico attribuire alla mafia il discorso sull’uccisione di due esponenti di Alba Dorata. Se prendiamo in considerazione l’eliminazione di Falcone, si arriva alla conclusione che l’attentato fu opera di servizi segreti e le tecniche usate di tipo militare. C’è qualcosa di molto oscuro che bolle in pentola e quando di mezzo c’è la costruzione di un nuovo ordine mondiale ogni mezzo diventa necessario per raggiungere il proprio fine. D’altra parte non si capisce come Nigel Farage sia rimasto vittima di un incidente come altri esponenti, che si battevano contro un euro divenuto nodo capestro per il funzionamento degli stati e mantenimento di identità nazionali, sacrificate per la costruzione di un impero oscuro. Le europee si avvicinano e in quell’organismo dovranno sedersi i luogotenenti di questa europa. Non importa se la gente la voglia o protesti in nome di diritti ormai calpestati. In Grecia gli esponenti di Alba Dorata, avevano consolidato un consenso antieuropeo che lede gli interessi di chi da tempo dietro le quinte, aziona i fili delle nostre esistenze. Si cominciano a colpire loro per lanciare un messaggio chiaro,fuori dal confine greco a chi volesse proseguire su questa strada. E che i mass media siano diventati persuasori occulti di simili aguzzini, lo dimostra il fatto che le anomalie, di quanto si sta verificando anche da noi, vengono taciute e la colpa addebitata a questo o quello, ma mai ai costruttori dell’impero del male. Ho la sensazione che si stia passando all’azione per imbavagliare la rete e le dichiarazioni di snowden, rifugiato ora in Russia ,hanno il dichiarato intento di far saltare un sistema che fin’ora ha permesso l’acquisizione di dati e scandali riguardanti i singoli stati. In Italia si parla di tassare google come vuole la signora Merkel ,per far si che non si diffondano informazioni appannaggio dei naviganti in rete. Una dittatura mondiale dove i servizi segreti riformati riusciranno a imporre un ordine mondiale senza precedenti. D’altra parte in medioriente destabilizzano i paesi se chi viene eletto non è in linea con i loro interessi; in Italia e in Grecia si lanciano segnali precisi parlando a nuora perchè suocera intenda
Massimo Copetti
Il ventaglio delle ipotesi verosimili è questo: d’altra parte quando si parla di gruppi che sono storicamente appendici di apparati spionistici, militari o polizieschi, ci si deve aspettare di tutto. E’ il caso del neofascismo greco, stretto parente di quello italiano.
Le analogie con Acca Larentia, poi, sono inquietanti: la dinamica dell’agguato in moto, il luogo (una sede del movimento), persino il numero dei morti. In prima battuta i nostri media, evidentemente suggestionati, avevano addirittura parlato di una mitraglietta Skorpion.
I giovani missini del gennaio 1979 si trovavano, in un certo senso, in una situazione simile a quella dei militanti di Alba Dorata del 2013: uccisi dai “rossi” per strada e scaricati dallo Stato. Se a Roma, poco dopo l’uccisione di Bigonzetti e Ciavatta, i carabinieri fraddarono a bruciapelo Recchioni, ad Atene l’agguato avviene in un momento in cui i leader di Alba Dorata sono sotto processo.
La sindorme da accerchiamento spinse molti giovani militanti missini ad intraprendere la strada dello “spontaneismo” e diede vita ad una tragica spirale di vendette reciproche. Vedremo cosa accadrà in Grecia, ma c’è poco da essere ottimisti.
Vorrei tuttavia sottolineare che neanche la matrice della strage di via Acca Larentia, rimasta impunita, è mai stata ben chiarita. L’agguato fu l’unica azione rivendicata dai “Nulcei armati per il contropotere territoriale”, che fecero la loro comparsa in quell’occasione ed in seguito tornarono a sparire nel nulla. Una sigla molto simile (“Gruppi comunisti per il contropotere territoriale”) nei mesi successivi firmò un falso attentato contro Paolo Signorelli (che poi si scoprì organizzato da lui stesso) e un’altra, altrettanto simile (“Gruppi armati per il contropotere territoriale”), la mancata strage del 30 luglio 1980 a a palazzo Marino a Milano (ascrivibile allo stesso ambiente politico-spionistico).
Nella Roma dell’inverno 1979, le Br avevano ormai una posizione egemone tra i gruppi della sinistra armata. Alla vigilia di un’operazione come il rapimento di Aldo Moro, un’azione simile poteva essere solo di intralcio, perchè avrebbe avuto come prevedibile conseguenza l’aumento dei controlli polizieschi. La sinistra armatista nostrana aveva mezzi e organizzazione per compiere un’azione di questo tipo, ma non certo l’interesse ad uccidere due innocui ragazzini.
La stessa storia della mitraglietta Skorpion, a dir poco tortuosa – e curiosa – contribuisce a suscitare molte perplessità sulla vicenda.
Insomma, troppe analogie tra l’attentato di Atene e Acca Larentia, ma una su tutte: la stessa puzza di apparato.
Massimo Copetti
Chiedo scusa, ho scritto 1979 invece di 1978.
giandavide
trovo il tema molto interessante; stando al manifesto sembra che anche i cittadini greci propendano per la terza ipotesi, e in effetti la cosa doveva pure sembrare abbastanza logica. noto che qui non si parla della pista anarchica, ma, se si considera che la pista suddetta sta portando a un gruppo chiamato “setta rivoluzionaria”, è difficile restare seri. per il resto è interessante anche la pista malavitosa. qua su polisblog c’è scritto:
” E’ noto che alcuni esponenti di Alba Dorata abbiano praticato lo sfruttamento della prostituzione e abbiano preteso il pagamento del pizzo da alcuni negozianti. Fino ad ora c’è stato un tacito accordo di non interferenza tra il partito di Michaloliákos e le gangs ateniesi. Ricordiamo che queste, tollerate dai neonazisti, sono composte soprattutto da stranieri irregolari. A questi però non è stato torto un capello, le aggressioni di Alba Dorata hanno riguardato solo stranieri indigenti e disperati, disoccupati o sfruttati dal lavoro nero. Punto debole di questa tesi è il nesso mancante tra i due giovani uccisi e il mondo della criminalità, che non sembrano mai essere stati coinvolti in attività illegali.”
ma tutto sommato anche la terza pista mi sembra troppo semplice e studiata a tavolino, e non mi fido mai delle cose troppo lineari. sebbene non ho dati, tendo a propendere per una pista legata ad alba dorata e ai suoi contatti più scabrosi: quelli con la polizia e l’esercito, e quelli con la malavita, allo scopo di avvertire chi dovere che “qualcosa” non deve essere fatto oppure fanno il culo a tutti: certo, la strategia della tensione rientrerebbe dalla finestra. ma almeno si uscirebbe dal fatalismo per cui è già stato deciso già tutto da troika e servizi segreti. essendo agnostico, sono generalmente diffidente nei confronti di tutte le interpretazioni che pongono il processo storico sociale nello stesso piano del processo storico individuale, in cui una superentità decide come fare girare il mondo. credo invece che sia più utile utilizzare un prospettiva contrattuale, che vede delle contrapposizioni, dei rapporti di forza e degli atteggiamenti pragmatici, e non si limita alla paranoia di potere assertivo e quasi trascendente.
e in effetti, non vedendo in alba dorata un progetto genuino e immune dai progetti parastatali, sono più facilmente disposto a credere che si tratti di una dialettica interna al parastato greco.
SantiNumi
Il primo pensiero è andato a Mara Cagol, la compagna di Curcio, quando apprende dal necrologio di Roberto Dotti, fido selezionatore delle nuove leve della BR, che Sogno e i 20 magnifici della Franchi lo omaggiavono di un caldo estremo saluto. Pare che Franceschini sia andato a strappare la foto sulla lapide di Dotti per darla a visionare alla Cagol che dovette certificarne l’identità.
Gli opposti estremismi. (Me lo immagino quel gelido brivido che corse su per la schiena dei tre cospiratori…).
La seconda osservazione è la particolarità della società odierna: grazie alle tecnologie dell’informazione pare che, anche se subendola come destino di chi il potere non ce l’ha, la storia si svolge sotto i nostri occhi, anche se sempre e comunque ineffabile.
Milioni di sinapsi volte contemporaneamente a elaborare i fatti che emergono pubblicamente, una rete neurale dove intellettuali dalle più svariate competenze e una pletora di cittadini attivi di tutte i più svariati profili psicologici e culturali che elaborano quasi (quasi!) in tempo reale le sovrastrutture del reale.
La noosfera che prende coscienza di se stessa.
Una lotta contro il tempo nella ricerca dell’arché di tutto ciò che muove gli uomini per evitare ciò che appare come uno scenario apocalittico.
Chissà se un nuovo scoop alla WikiLeaks non possa far recuperare quello strutturale svantaggio che i cittadini hanno verso le èlite?
MAURIZIO BAROZZI
Tenete presente che i Servizi non sono composti da alieni, ma da personale scelto, addestrato e preparato, in genere prelevato, ma non sempre, da apparati militari o di polizia e subordinato a Generali , dirigenti e agenti che, a modo loro, ritengono di servire lo Stato. Certo ci sono anche strutture supersegrete che vengono impiegate per operazioni molto sporche, fino all’omicidio, ma sono casi eccezionali, di enorme gravità e importanza e mi sembra strano che sia questo l icaso della Grecia. In questi casi si ricorre per “procura” ovverosia, si fa in modo che ci siano altre persone esterne, gruppi esterni, manovalenze esterne, controllabili, raggiungibili o comunque influenzabili che lo facciano. Poi semmai i Servizi “depistano”, presumendo di farlo sempre nell’ iinteresse dello Stato. Ergo i Servizi spesso “sanno” chi è stato, magari lo hanno indirizzato loro, poi se il caso lo proteggono, ma difficilmente eseguono direttamente il crimine.
Di alcuni crimini compiuti direttamente dai Servizi, in Italia ne abbiamo forse il caso del “noto servizio”, l’Anello, apparato supersegreto, istituzionalmente anomalo, ma non estraneo, di cui comunque abbiamo il forte sospetto del crimine commesso e anche qualcosa di più, ma non prove certe e documentabili.
Vi sono poi altri casi, per esempio, di bombe deposte in alcune località, che non scoppiarono perché appunto dovevano essere “ritrovate” per mettere in atto qualche false flag.
Un altro caso di collocazione diretta di bombe, venuto alla luce, è forse quello che vide il capitano Labruna dei Carabinieri, in forza al Sid, farle deporre davanti a sedi del Msi, nei primi anni ’70, evidentemente per certi scopi politici chissà da chi progettati. Ma anche qui si trattò di bombe di scarsa entità poste di notte che difficilmente avrebbero fatto vittime. Insomma chi mise la bomba, per esempio a piazza Fontana, a Brescia, ecc. non era un uomo dei Servizi, anche se tutta l’impresa porta l’impronta di operazioni gestite anche dai Servizi. Insomma fatti e misfatti della vita politica sono sempre alquanto complessi e spesso viaggiano a scatole cinesi, anche all’insaputa degli uni, dagli altri: tanta è la carne al fuoco che si muove in questi labirinti: Servizi, logge massoniche, malavita, circoli finanziari, gruppi politici, manovalanza., ecc. Una cosa è certa:i n Europa, qualunque cosa accada e ovunque accada, non è mai veramente avversa al sistema Atlantico.
Germano Germani
Egregio professore, come al solito si sotto valuta gli anarchici sia italiani che greci.Siccome tutti gli intervenuti, scrivono di neofascisti,neonazisti,servizi segreti,strategia della tensione,le onnipresenti e immancabili “trame nere”, per finire con Acca Larentia,io invece scriverò qualcosa su Alfredo Maria Bonanno, il teorico dell’insurezionalismo armato. Egli fu arrestato non molto tempo addietro, proprio in Grecia, ove con la complicità di un noto anarchico greco, lui ultra settantenne, rapinava baldanzoso come un ventenne, le banche.Secondo nostri autorevoli inquirenti,gli anarchici italiani e greci hanno da tempo dato vita ad un fronte unico e hanno stretti rapporti di lotta e di solidarietà.Non commetta anche lei professore, l’errore storico di sottovalutare gli anarchici come è sempre avvenuto in Italia, atteggiamento tipico di tutte le chiese e sette di sinistra, mentre si sopravaluta ii neofascismo in maniera maniacale.A tal proposito per suffragare la mia tesi circa la colpevole sotto valutazione degli anarchici,le ricordo un personaggio a lei sicuramente caro come Carlo Rosselli, il Giangiacomo Feltrinelli degli anni trenta,il quale era solito reclutare tra gli anarchici ( vedi Michele Schirru,Angelo Sbardellotto,Faustino Sandri, Domenico Bovone, Dante Fornasari dei veri e propri pericolosi sicari) e dopo averli imbottiti di soldi, armi, esplosivi,sissignore ho scritto proprio di esplosivi,spedirli in Italia, ove oltre che vani tentativi di uccidere Mussolini tutti sventati dall’OVRA, si resero colpevoli anche in qualche caso di stragi.Questo per riequilibrare il piatto della bilancia, perché anche in questo blog i “fontanologhi” sono numerosi come sempre aggueritissimi, tenaci,non demordono convinti di essere i depositari della unica ed esclusiva verità: la loro. Post Scriptum. Carlo Rosselli aveva scritto una sorta di decalogo per i liberogiustizieri anarchici, da lui spediti in Italia dal comodo esilio parigino, il terzo comandamento del decalogo era il seguente :”L’uomo vero è colui il quale uccide il proprio simile”.
walter kurtz
Ma é possibile che in italia, non si possa trovare un comento su questo tipo di argomento ( strategia della tensione, servizzi deviati, estremismo …) senza che venga in mezzo la massoneria, Bildeberg o la trilaterale ?
Pierluigi Tarantini
Caro Aldo,
mi sembra che l’ipotesi strategia della tensione in Grecia sia inverosimile.
Alba Dorata è stata già abbondantemente provocata (per così dire) con l’arresto del suo leader.
Non sembra necessario l’omicidio di due oscuri militanti.
Altrettanto inverosimile mi sembra l’idea che in Grecia sia necessaria una strategia della tensione per evitare, come dici, che a Strasburgo arrivino troppi anti euro, sia di sinistra che di destra.
Pare che, infatti, con buona pace di qualche starnazzante aspirante portavoce del proletariato greco, il 70% (dicesi settanta per cento) dei greci sia favorevole all’euro.
Per quanto riguarda le prossime elezioni, più che pensare a quelle europee mi preoccuperei di quelle italiane (quando ci saranno… )
SantiNumi
@walter kurtz
Forse perché il Bildelberg nasce negli anni ’50 sotto spinta atlantista in contrapposizione al Comunismo? Ti invito a legger i temi dibattuti ogni anno fino ad oggi.
La Massoneria non è solo la P2 o qualche loggia esoterica di ispirazione satanista: ti ricordo che il mondo libero così come noi lo abbiamo conosciuto in occidente nasce da qesti gruppi culturali spesso formati da intellettuali di grande spessore.
Purtroppo è da sempre anche luogo di incontri eccellenti per cui si è sempre resa appetibile per infiltrazioni di qualsiasi genere.
La Trilaterale è invece un’organizzazione PARAmassonica che ha scopi di carattere commerciale, globalista e volte a coordinare il grandissimo capitale sotto l’egemonia anglosassone.
Nasce neglia anni ’70 da un’idea di Rockfeller e Agnelli: presieduta alla nascita da? Mario Monti.
La Trilateral è una dei grandi promotori del Fogno €uropeo.
Direi che qualche correlazione ci possa stare…
Germano Germani
Kurtz se ti riferisci al chiarissimo Barozzi,stai prendendo un colossale granchio. Barozzi si richiama alla realtà storica comprovata, fatta da prove tangibili,da documentazione incontestabile d’archivio,del ruolo criminale che da secoli la massoneria, ha avuto in occidente. Certo è dura per chi è stato svezzato fin dall’infanzia, assieme al biberon, coi miti fasulli, della rivoluzione francese,della fallimentare democrazia attuale, frutto dell’antifascismo,della resistenza (in realtà tutte delle vere e proprie truffe,inganni,mistificazioni,turlupinature) accettare il ruolo occulto della massoneria. Ti posso solo consigliare di leggere e documentarti sui libri scritti dal francese Rene Guénon e dal suo omologo italiano il tanto vituperato Julius Evola.Solo dopo questa necessaria opera di depurazione,di disintossicazione,potrai accostarti ad una vera interpretazione degli accadimenti mondiali.Per Santi Numi aggiungo che la zia di Carlo Giuliani, Maria Angeloni(il “martire” ucciso a Genova durante il G8, che grazie al presidente della camera Bertinotti,ebbe l’onore di una lapide commemorativa in parlamento) deflagrò ai piedi dell’ambasciata USA ad Atene il 4 settembre 1970.L’ordigno esplosivo che doveva essere piazzato da Margherita Cagol, la moglie di Curcio, invece lo piazzò la Maria Angeloni, con esiti letali per lei e per l’ anarchico greco, che era assieme a lei.Però ciò che mi preme ricordare è che stante le indagini del commissario Calabresi, tale esplosivo era stato fornito dagli anarchici milanesi alla zia di Giuliani,di cui uno di questi, stando sempre alla pista investigativa di Calabresi, è celebrato con l’ennesima targa commemorativa, ben visibile a piazza Fontana.E’ proprio vero che una targa commemorativa, non si nega a nessuno!A quando una targa commemorativa anche per l’ex partigiano, insignito di diploma al merito dall’ANPI toscano,Pietro Pacciani, il “mostro di Firenze” ufficiale?
MAURIZIO BAROZZI
C’è molta confusione tra massoneria e massoneria (termine improprio) mondialista.
La massoneria, lasciamo stare gli aspetti ideali ed esoterici e vediamo quelli pratici e politici, ha perseguito per secoli un ruolo di lotta al Trono e all’Altare che, dopo la fine del potere temporale dei Papi. si conclude con la Grande Guerra, dove il ruolo della massoneria fu determinante, per la fine dei grandi Imperi e monarchie assolute. In Italia fu evidente il suo ruolo nel Risorgimento, soprattutto in funzione anglo francese, in vista dell’apertura del canale di Suez è l’importanza strategica assunta dallo ”stivale” nel mediterraneo. Evidente anche l’utilizzo storico della massoneria per sostenere e incrementare il potere dell’Alta Finanza a livello planetario.
Emarginata, ma non debellata dal fascismo, la massoneria va in “sonno”, curando che, nel ventennio, i suoi uomini si installino in molti centri di potere. Con la guerra, viene richiamata “in servizio” dalle Massoneria universale, per boicottare la guerra in Italia. Compito che assolve, senza scrupoli, magnificamente. Nella repubblica antifascista del dopoguerra ha più che altro un ruolo anticlericale, che si attenua dopo il Concilio Vaticano II e molte infiltrazioni massoniche nella stessa Chiesa.
Agli inizi degli anni ’70, in Italia, prende consistenza la variante P2, per nulla “deviata”, che durante tutta la strategia della tensione assolve un ruolo interno alle logiche di Jalta e quindi anticomunista. Esauritosi questo ruolo, viene smantellata, facendone volare gli stracci, visto che oramai sono maturi i tempi per una svolta politica epocale anche in Italia, non appena “crolla il muro”. Da notare che tanti presupposti del famigerato A dimostrazione di una certa “continuità” strategica che parte da lontano e mira ancora più lontano, è interessante notare come il famoso e famigerato progetto pidduista di “rinascita democratica”, tanto stigmatizzato e portato come esempio di un golpe silenzioso conto le sinistre, in realtà, uscito di scena Gelli, liquidata la P2, realizzata la Seconda Repubblica, e sfrondato da ogni coloritura “anticomunista” oramai inservibile, di fatto, si è attuato nella nostra società dove si può constatare l’accentramento di vari poteri, stampa compresa, e il dispiegarsi di politiche al di fuori dei partiti (governi o immissioni di “tecnici”) in mani “anonime”, ma ben individuabili nell’alta finanza.
Comunque la massoneria tradizionale, ha oramai esauriti i suoi ruoli classici e resta come centro di potere da gestire sottobanco. Quando nel 1977 Monicelli in “Un borghese piccolo piccolo” con A. Sordi, la mette in ridicolo, quello è il segnare della fine dei grandi ruoli politici della massoneria tradizionale (un giorno parleremo della importanza delle grandi case di produzione cinematografica nell’accompagnare i cambiamenti epocali).
Il Mondialismo invece è un termine “teorico”, che indica tutti quei lavori underground, di stampo massonico, a livello internazionale, tesi a svolgere politiche di grande respiro e a costruire Istituzioni e Organismi trans e over nazionali, che bypassino gli Stati e ne limitino la sovranità nazionale. All’uopo, fin dalla fine della Prima guerra mondiale vennero costituiti questi organismi, come ad esempio il CFR preposto alla formazioni di studiosi, personalità e autorità che, all’interno dei loro paesi e spesso svolazzando da una nazione all’altra (tipico esempio Zbigniew Brzezinski), svolgano un ruolo mondialista. Questo ruolo è più che altro una “tendeza” alla globalizzazione totale, il cui ideale sarebbe una Repubblica Universale multietnica, con un solo esercito, una economia globale,, una sola moneta, un’unica cultura di massa (è privilegiata quella neoradicale), istruzione, ecc. Un progetto globale che,, oltretutto, sarebbe l’ideale per il dominio planetario, socio economico e finanziario, dell’Alta Finanza.
Di fatto un ideale massonico, che non si sa fino a che punto sia realizzabile, visto il contrasto causato dalle esigenze geopolitiche e l’eterna legge umana della eterogenesi dei fini.
A questi fini, comunque, lavorano gli Istituti come il FMI, la Banca Mondiale, che impongono agli Stati prestiti ad usura, chiamati “aiuti”, ne condizionano lo sviluppo, ecc. Tantissime organizzazioni del’Onu. Ed ovviamente il Bilderberg che filtra determinati input e decisioni da riverssare nelle singole nazioni e quindi deve scegliere gli uomini, le personalità, i circoli culturali, da coinvolgere in queste poltiche. La Trialateral a sua volta svolge un altro compito, su di un piano economico internazionale, ma sostanzialmente con gli stessi fini. Ecc. ecc. Ho qui riassunto, banalmente e a grosse linee, quelle che sono determinate “forze” che agiscono dietro le quinte della Storia. La Seconda Repubblica, con la fine dei partiti tradizionali e su basi ideologiche o sociali, l’avvento dei “tecnici” nei governi, la fine totale della nostra sovranità nazionale, l’adeguamento socio economico del nostro paese alle esigenze del mondo bancario, non sono avvenuti a caso. E questo bisognerebbe dirlo a quei politologi e storici che individuano nella strategia della tensione SOLO un intento reazionario e anticomunista, e non si accorgono che se questo intento pur c’è stato, per necessità Atlantich6 , in un momento di grave crisi nel Mediterraneo dal 1966 a, diciamo il 1973, dai primi anni ’70 in avanti, invece, ogni bomba, ogni episodio di violenza, comunque e da chiunque determinato, ha avuto come fine proprio quello di arrivare alla Seconda Repubblica. Significativo quindi che Ferdinando Imposimato, abbia finalmente per la prima volta, sottolineato il ruolo del Bilderberg nella strategia della tensione, e con solo quello della Cia, dei Servizi, ecc.
SantiNumi
@Pierluigi Tarantini
Ti ricordo (fiat pax) il simultaneo golpe del 2011 che portò gli uomini della Commissione(e nel contempo Bildelberg e Trilateral) a stringere la morsa su Grecia ed Italia.
In Grecia era stato ventilato un referendum sull’€uro: “It’s not time to election, it’s time to action”.
Pure il primo “Ateneo” della storia ha chiuso.
Come dice Farage, in U€ esistono solo due risposte: “Yes and Yes, Sir”
Finché non si riconosce la natura oligarchica, fascista e globalista della natura dell’UE e tra poco dei Trattati Atlantici, e non si accetta l’evidenza che l’Euro non è una moneta ma un metodo di governo, si prospetta un drammatico medioevo 2.0.
E’ ora il tempo della resistenza. Ed è già troppo tardi per che non si versi del sangue.
giandavide
l’esegesi della destra non conforme finisce sempre in questo complottismo trascendente. infatti non mi sorprenderei se il barozzi, santinumi e germani dicessero di credere ai rettiliani, dato che il paradigma interpretativo mi sembra lo stesso.
Niccolò Garufi
Salve professore, sono Niccolò. Trovo le ipotesi da te descritte affascinanti. Sulle prime devo ammettere che ho pensato agli ambienti dell’anarchismo insurrezionalista greco. La cui magmaticità, per le ispirazioni largamente intrise di opzioni nichiliste e libertarie, potrebbe ospitare militanti dalle capacità militari e dalla determinazione all’altezza di operazioni del genere. ma a una riflessione più approfondita è un’ipotesi poco verosimile. il più significativo gruppo rivoluzionario attualmente in Grecia è la Cospirazione delle Cellule di Fuoco. come si può evincere dai processi a loro carico, sono soliti rivendicare le loro azioni, coerentemente con le tradizioni rivoluzionarie di sinistra.
per questo motivo trovo interessante invece la matrice malavitosa: un avvertimento fatto arrivare ai dirigenti in carcere. Considerando anche il fatto che Michaloliakos già in un processo degli anni ’80 non aveva esitato a collaborare con i giudici fornendo i nomi di tanti suoi camerati (un puro rivoluzionario..). Insomma, non è nuovo a delazioni.
Alba dorata poi si è dimostrata una creatura politica dove si intrecciano filoni molto oscuri che partono direttamente dalla giunta dei colonnelli, passano all’eversione degli anni ’80 e arrivano al controllo del territorio in stile mafioso di alcuni quartieri di Atene. Una creatura nata da dirigenti organici ai servizi segreti e alla polizia greca. Il che rende ancora più torbida la lettura di questo avvenimento.
All’interno della sinistra greca si ascrive questo fatto nell’ambito di una classica “strategia della tensione” che chiamano teoria degli opposti estremismi. La lettura è molto semplice: l’assoluta mancanza di autorità e legittimità dello stato greco per gran parte della popolazione necessita di una terapia d’urto. Bisogna eliminare le componenti della sinistra radicale buttandole nello stesso calderone dei neonazisti. La repressione contro le componenti più radicali dei movimenti di opposizione sociale è massiccia e da stato autoritario. Un esempio su tutti è la lunga detenzione preventiva dell’anarchico Sakkas. O gli arresti di massa dopo ogni manifestazione. Il caso, poi, della banca Marfin egnatia bruciata il 5 maggio 2010 durante uno sciopero generale in cui sono morte tre persone, ha segnato un punto di svolta della repressione. Un accaduto per molti aspetti equivoco, in un giorno in cui più di 200mila persone manifestavano e anche il KKE era pronto ad assediare il parlamento.
ora che Syriza veleggia come primo partito tra i sondaggi fa preoccupare i gendarmi della Trojka al governo.
buona giornata
Niccolò Garufi
globo
forse, forse prima di parlare di strategia della tensione bisognerebbe informarsi sulla situzione greca. forse bisognerebbe sapere che ci sono già stati altre azioni come queste contro fascisti o polizia firmati, comunicati e rivendicati da un’infinità di sigle anarchiche piuttosto che comuniste. In ogni caso non sarebbe da escludere neanche la pista malavitosa, nel senso che, alba dorata ha molti e solidi contatti con la malavita serba (serbia e grecia unite così da un odio verso albanesi e kosovari musulmani..).
leggete il libro di dimitri deliolanes, alba dorata. poi se volete credere alle cagate complottiste-rettiliane-illuminate-mondialiste fate pure. in realtà si scrive illuminati si legge capitalismo.
aldogiannuli
Globo: il libro di Delòiolanes lo conosco bene e l’ho anche presentato, so che ci sono state azioni come quelle che citi, però, scusami, nessuna, dico nessuna, con queste caratteristiche, ti pare?
leopoldo
salve, anch’io voto per la matrice delinquenziale con relativo regolamento di conti e intimidazioni.
Poi sarebbe + interessante pensare qualcosa per le prossime europee, se le nazionali non arrivano, (-: chi sa chi poggerà il culo sulla cadrega del presidente del consiglio :-), sopprattutto se è possibile una politica evitare il pareggio di bilancio, ecc.. solo che bisogna cordinarsi con gli altri (greci, portoghesi, francesi, polacchi, tedeschi, ecc..)
Se l’europeo è fissato e Forza Italia risorge, con chi dialoghiamo al di furori dei confini nazionali?
(-: sono pronte bandierine e magliette 🙂
MAURIZIO BAROZZI
Giandavide, oramai professionalizzatosi nella “provocazione, strilla cl complottismo che mette in bocca agli altri. Ma dovrà pur prendere atto che ci sono due morti e un ferito grave, che qualcuno, con mano professionale, ha assassinato e qui ci stiamo sforzando di CAPIRE chi potrebbe essere stato. Visto che non sono morti di polmonite, ce lo dica lui.
Ultime notizie, dagli dalle autorità investigative adombrano la mano di uno strano gruppo trozkista. Potrebbe anche essere, non lo sò, sò però per certo che i movimenti trozkisti, per loro storia, natura e ideologia, furono negli anni ’70 i più inquinati dalle centrali Occidentali e dal Mossad. Quindi se così fosse, l’apparente ragione della faida “nazisti”- “antinazisti” non mi convincerebbe per nulla (non siamo agli anni ’30) e non potrei che vedervi dietro la longa mano delle Intelligence Occidentali. E’ complottismo questo? Di certo non sono certezze, ma sempre meglio delle favolette embedded di cui si ciba il GIandavide.
MAURIZIO BAROZZI
Spassionatamente, una nota: a tanti farebbe comodo pensare che i due morti in Grecia siano il frutto di una faida malavitosa. Vediamo allora questo aspetto. La mia esperienza storica mi dice che gruppi estremisti, oltranzisti sul territorio, contano spesso elementi ai margine della malavita. Questo accade anche nei gruppi del tifo ultrà da stadio. Come accade in formazioni che si pongano nella lotta armata e hanno necessità di procacciarsi armi e documenti. Non diciamo niente di straordinario. E’ una legge storica e umana: il simile si accoppia con il simile. Non ci sono solo idealisti, ma anche elementi facinorosi, con tendenze delinquenziali, “er tipo che mena”, per dirla alla romana, è facile che non sia un integerrimo lavoratore, e lo si ritrovi là dove tendenze all’uso della violenza albergano. Ripeto: è una legge di natura.
Quindi le ipotesi che ci siano aspetti di malavita che hanno causato questo crimine, non possono essere scartate, per la natura stessa dell’ambiente che stiamo considerando.
MA LA FAIDA E LA VENDETTA MALAVITOSA, SI SCARTANO DA SOLE, PERCHE’ LA MALAVITA SEGUE SEMPRE UNA LOGICA che e’ quella della convenienza. SE avessero avuto necessità di mandare un avvertimento, una minaccia, non l’avrebbero mai fatta di questo genere, così cruenta, perchè gli sarebbe stata controproducente. In quel duplice omicidio c’è sicuramente qualcosa di più. Staremo a vedere.
SantiNumi
@Barozzi
Ti ringrazio per l’efficace sintesi di ciò che, considerazioni personali comprese, pensavo fosse oramai comunemente pacifico. Sei un nostalgico dell’esperienza fascista o sei un democratico?
Perché, nel primo caso, devo cominciare a mettere in discussione la mia collocazione culturale (e mi tocca poi scusarmi con diversi commentatori… 😉 ).
@giandavide
I Rettiliani esistono, sono piddini convinti e scrivono in questo forum.
Pierluigi Tarantini
@Santinumi
Dici che è troppo tardi perchè non si versi del sangue?
Vedo che passi con disinvoltura dal pretenzioso al grandguignolesco.
Se poi il sangue del quale parli dovesse essere il tuo, se dovessi aver deciso di immolarti per protestare contro la BCE, l’euro e gli esami universitari che devi ancora dare….
Bè, se così dovesse essere, ce ne faremo una ragione.
Germano Germani
Finalmente qualcuno che prende in seria considerazione anche la pista anarchica greco-italiota, altrimenti continueremo a scrivere fino ad essere vittima di veri e propri connati di vomito, di “strategia della tensione” di “trame nere” dei neonazisti a libro paga, collusi coi malavitosi e servizi segreti e via delirando.E’ consigliabile a tal proposito leggere il libro dello storico di sinistra Massimiliano Griner intitolato:”Piazza Fontana e il mito della strategia della tensione”.Senza farsi mancare una perla di libro sull’anarchico Camillo Berneri di Roberto Gremmo intitolato “Bombe,soldi, anarchia, l’affaire Berneri, e il dramma dei libertari italiani in Spagna”. Entrambe ottime letture, necessarie per una radicale cura disintossicante mentale.
SantiNumi
@Pierluigi Tarantini
Francamente dopo due percorsi universitari stavo pensando di iscrivermi ad un terzo, però di carattere umanistico (il secondo terminato lavorando di giorno e vediamo se avrò la forza di potar avanti questa nuova avventura).
A te consiglio di iscriverti all’università della terza età in cui poter studiare gli elementi di politica economica.
Quanto al tuo desiderio (ripetuto) di vedere il mio sangue ti suggerisco un’analisi di tipo conflittuale verso la figura paterna.
Si confà però al tuo profilo (nazista) di €urota.
giandavide
@barozzi: mi sembra che da quello che scrivi più che curioso di indagare sulla causa, sei ansioso di escludere a priori alcune piste possibili. per il resto stiamo parlando di un gruppo che sembra proprio abbia rilevanti contatti con il parastato greco: se c’è stata influenza esterna è stata comunque stata subbappaltata al suddetto parastato, erede di una dittatura che non è certo esistita senza l’appoggio esterno.
MAURIZIO BAROZZI
Cari amici, la mia visione della vita e de ognuno è attaccato, l mondo è facilmente riconoscibile, ma non inquadrabile negli schemi convenzionali, ai quali invito tutti a uscirne fuori. Certo ci sono diverse storie e impostazioni ideologiche e prassi politiche a cui ognuno è attaccato, ma non ci sono tutti buoni da una parte e tutti criminali dall’altra. Qui se non sei di destra devi per forza essere di sinistra , ma le cose non stanno così. E ha fatto bene Germani a ricordare a tutti che prassi criminali ci furono anche dall’altra parte, ricordano i massonici Giustizia e Libertà. E non è vero che un precedente simile agli omicidi di Alba Dorata sia stato in Italia solo Acca Larenzia. Io sono un nemico politico, ideologico e storico del Msi, che ritengo oltretutto r di queste morti, ma ci furono anche i fratelli Mattei bruciati vivi e i loro assassini fuggiti all’estero impuniti, ci furono molti adolescenti quasi ragazzini ammazzati a sangue freddo o a sprangate in testa, come del resto vennero analogamente ammazzati ragazzi di sinistra.
Se ci mettiamo a celebrare gli uni ed escludere e dannare gli altri, possiamo anche chiudere bottega.
@Gaiandavide io non mi metto ad escludere niente, sono altri che, volendosi lavare la coscienza preferirebbero che ci sia stata una faida malavitosa. Io sono aperto a tutte le soluzioni, questo non toglie che non credo ad Alba Dorata, o, e l’ho scritto e ripetuto, ma neppure alle favolette dell’antifascismo militante- Sono stufo degli opposti estremismi, sono stufo dell’antifascismo e dell’anticomunismo, io vedo un solo nemico l’Occidente plutocratico, e il sistema usurocratico dei Banksters.
enrico
Perdonate l’intromissione, ma trovo buffo che si prenda spunto dall’analisi di Giannuli per parlare di sé stessi e della propria personalissima visione del mondo, anziché approfittare dello spazio offerto per confrontarsi in merito l’argomento trattato.
Germano Germani
Egregio Barozzi, è inutile polemizzare con chi è affetto da antifascismo maniacale militante,è una sorta di malattia mentale incurabile, parlo anche per esperienza personale.Sono refrattari ad ogni logica, ad ogni ragionamento, ad ogni prova provata:delirano per partito preso, sono preda di un riflesso mentale condizionato di stampo pavloviano. Punto e basta.Poi è curioso che ogni qualvolta la vittima è un neofascista o neonazista, scatta il riflesso condizionato, non sono stati i sicari avversari o del regime, ma i morti sono stati vittime di una faida interna, o regolamento di conti coi malavitosi. Rammento il commento di un quotidiano di estrema sinistra romano a proposito del rogo di Primavalle, dal titolo eloquente:”i fascisti divorano i propri figli”.Da non scordare che a casa di Alberto Pincherle (in arte Moravia) si festeggiò a pasticini e champagne la fuga, di uno dei boia piromani.Sempre per restare in tema, non scordiamoci la solidarietà per i piromani stragisti di un boss comunista del calibro di Umberto Terracini e del senatore socialista Riccardo Lombardi.Stesso fatto accade anche a Padova coi due missini uccisi dalle brigate rosse,i pennivendoli di regime scrissero che si trattava di una faida interna.Egregio Barozzi sempre per restare in tema, ciò accade anche in Germania negli anni trenta, quando un militante del fronte rosso,uccise Horst Wessel, militante nazista poi divenuto il martire ufficiale del movimento crociuncinato,la stampa socialdemocratica e comunista, scrisse che si trattava di un regolamento di conti tra malavitosi e che il morto era uno sfruttatore di prostitute. Cambia il suonatore ma la musica è sempre la stessa, non cambia mai:faida interna o regolamento di conti tra pregiudicati da quasi un secolo!
MAURIZIO BAROZZI
Enrico ha perfettamente ragione: è buffo e anche ridicolo dover parlare delle proprie idee o essere costretti a polemizzare. Ma ci sono persone che prive di argomentazioni valide, provocano, ti chiedono: “ma allora tu di che partito sei=”, perché evidentemente vogliono essere rassicurati dal fatto che se tu sei di idee oppste allora loro hanno sicuramente ragione.
E allora dico cerchiamo tutti di restare in argomento senza offendere gli altri se esprimono pareri contrari. Io mi ci proverò.
Ps. scusate gli errori di scrittura che trovate nei miei post, ma h
MAURIZIO BAROZZI
Enrico ha perfettamente ragione: è buffo e anche ridicolo dover parlare delle proprie idee o essere costretti a polemizzare. Ma ci sono persone che prive di argomentazioni valide, provocano, ti chiedono: “ma allora tu di che partito sei=”, perché evidentemente vogliono essere rassicurati dal fatto che se tu sei di idee oppste allora loro hanno sicuramente ragione.
E allora dico cerchiamo tutti di restare in argomento senza offendere gli altri se esprimono pareri contrari. Io mi ci proverò.
Ps. scusate gli errori di scrittura e le frasi mancanti, che trovate nei miei post, ma ho la tastiera del notebook mal funzionate.
Pierluigi Tarantini
@ enrico
grazie per avermi suggerito l’aggettivo che più si confà a chi usa questo blog per parlare di se stesso e della sua personalissima visione del mondo: buffo.
giandavide
@germani: tu invece sembra che confondi spesso individuo e collettività:: nel caso della prostituzione e della malavita, non si tratta dei rapporti individuli del morto in questione, ma dei rapporti di alba dorata con la prostituzone e la malavita. e dato che la malavita è un ambiente sociale in cui l’incidenza di delitti di vario tipo è abbastanza elevata, non è razionale escludere questa pista, anche perchè si tratta di una pista che può fare da tramite ad altre piste
leopoldo
vorrei capire cosa c’entra Horst Wessel con i militanti ucissi di alba dorata in grecia? Quali meriti ha Horst Wessel?
in quale organizzazione militava e quali benefici e atti politici e storici ha compiuto tale organizzazione? E quali rapporti o paralleli ci possono essere tra alba dorata e l’organizazzione in cui militava Horst Wessel?
Poi lasciare spazio alle indagini della polizia greca, qualcuno lo considera sbagliato, perché?
alessio
anarchici, comunisti, fascisti, malavita, parastato, servizi segreti, killer prezzolati….
Dato che ancora non sappiamo niente per certo, tutte le ipotesi o quasi sono possibili. La verità prima o poi si spera emerga.
io personalmente ci credo poco alla pista anarchica e di gruppi dell’estrema sinistra o comunque politica non ricordo onestamente precedenti simili, comunque è normale che la prima impressione vada nella direzione della pista politica essendo coinvolta Alba dorata. Non so, ancora non c’è stata rivendicazione di sorta, ci sono più domande che risposte. vedremo
Germano Germani
Leopoldo,vuoi sapere chi fu Horst Wessel? Semplice digita youtube funerali Wessel; vedrai le stesse scene dei funerali di Erich Priebke svoltisi ad Albano laziale;ma noterai che a distanza di decenni,sono sempre le stesse orde di cannibali comunisti, che in entrambe le cerimonie funebri, si avventano sulle bare.Il testo di una canzone, da lui scritto, dopo la sua uccisione per mano di un comunista e di due ebrei, divenne l’inno ufficiale del partito nazista.Fu sepolto dopo scontri coi rossi alla presenza del mago della propaganda nazista il dottor Joseph Goebbels. Nel 1945 un intera unità della gioventù hitleriana si sacrificò sulla sua tomba per difenderla, dai mongoli dell’armata rossa.Quale collegamento c’è tra Alba Dorata e le SA di Horst Wessel, di cui era un sturmfuhrer,sta in te scoprirlo.Comunque ribadisco che anche per lui la stampa d’epoca antinazista,lo definì come uno sfruttatore di prostitute.
SantiNumi
@Pierluigi @Enrico
Sono d’accordo con entrambi: è “buffo” esprimere giudizi personali e dare trasparenza da quale background umano e culturale derivano.
E’ serio invece esprimere il pensiero unico del partito.
Massimo Copetti
Gentile Barozzi, è vero che Acca Larentia non fu l’unico episodio che vide militanti “neri” uccisi dai “rossi”, però è anche vero che presuppone una capacità militare e organizzativa di un certo livello, non assimilabile ai casi che cita. Con gli omicidi Mattei e Ramelli, a cui fa riferimento, ha in comune la premeditazione e la spietatezza, oltre che la vigliaccheria e l’infamia, ma queste citate sono azioni che, tecnicamente parlando, avrebbe potuto portare a termine qualsiasi fanatico accecato da odio ideologico.
Acca Larentia, così come l’agguato di Atene, presuppone invece professionalità e addestramento all’uso delle armi. Le organizzazioni della sinistra rivoluzionaria italiana ne erano certamente dotate, ma per loro natura miravano a colpire il potere (uomini in divisa, magistrati, giornalisti, industriali…), non giovani militanti neofascisti che non rappresentavano un vero nemico politico, e men che meno un pericolo. L’antifascismo militante era un cavallo di battaglia di gruppi movimentisti come Lotta continua (fomentatori patentati), non di gruppi che avevano optato per la clandestinità, e che avevano ben altro a cui pensare.
Acca Larentia, da questo punto di vista, rappresenta un caso unico: un gruppo di fuoco preparato, spietato ed organizzato, che colpisce un obiettivo così militarmente insignificante. Un episodio che per modalità di esecuzione fa pensare ad un’operazione di apparato, nelle logica degli opposti estemismi che ben conosciamo, oppure di un regolamento di conti, o di un’operazione mafiosa, ma non di irrazionale e becero odio politico (del quale parliamo invece per episodi come il rogo di Primavalle).
Ad Atene si è visto qualcosa di terribilmente simile.
SantiNumi
@Barozzi
Non amo spiegare l’ironia ma, nel dubbio, chiarisco che la prima affermazione era un ringraziamento sentito. Nella seconda proposizione ironizzo (oltre ad aggiungere lo smiley con l’occhiolino non saprei che altro fare…). Non viceversa.
Ironizzo con chi, imbalsamato dalle ideologie e dal luogocomunismo, provoca e impedisce un sereno scambio dialettico.
Ironizzo con chi è incapace di vedere la storia e l’attualità al di fuori di una ridicola contrapposizione da guerra fredda (già fake e strumentale allora).
Ironizzo con chi persiste ad agire con un’assimetria morale che non ha precedenti nella storia moderna.
Poiché dai tuoi contributi mi è parso di intravvedere lo sforzo di uscire da questo carnevalesco dualismo astorico e fallimentare, mi son sentito vicino ai tuoi riferimenti culturali e a quei valori che sono misura delle cose.
Chi prova ad uscire da questa gabbia per criceti, tesi e antitesi della sintesi del nulla, viene tacciato di populismo (quindi da deridere) o di fascismo (quindi da abbattere) a seconda dell’appartenenza idelogica dell’interlocutore.
Purtroppo si nota che in questo processo di restaurazione, le truppe cammellate delle oligarchie sono spesso coloro che appartengono ad un ben definito insieme di correnti (sub)culturali che professerebbero sentimenti filantropici e una precisa sensibilità sociale.
In questo post si analizza un episodio che fa ipotizzare una strategia della tensione, in cui viene mostrata la contrapposizione dello spettro del terrorismo (male assoluto) e della restaurazione altoborgese (male minore). I poveri greci (come gli italiani quarant’anni fa) accoglieranno con sollievo l’oppressione del capitalismo sfrenato, piuttosto che finire in mano ai sanguinari “comunisti” o macellai “fascisti”.
Credo che evidenziare la trappola “contrapposizionista” sia piuttosto centrato.
SantiNumi
Potrebbe essere interessante rammentare che in Italia la strategia delle tensione si chiude sostanzialmente con la scomparsa della moderata corrente morotea e con l’affermarsi di quella che faceva riferimento all’€uroestremista Andreatta, padrino di Prodi.
L’evidenza cronologica, per chi abbia affrontato letture un po’ più impegnative di un bignami di storia, ci riporta all’adesione dell’Italia al sistema di vincoli valutari (lo SME, in cui ci siamo agganciati per la prima volta al marco) nel’79 e alla congiura con cui è iniziata la separazione tra Tesoro e Banca d’Italia nel 1981 (diventata finalmente indipendente dal controllo democratico :-/ ).
Il revanscismo liberista può dilagare e con esso la restaurazione globalista.
MAURIZIO BAROZZI
@Copetti: si, possiamo anche concordare, su le tue distinzioni, del resto i miei paragoni erano per dimostrare che l’odio demenziale politico, che io chiamo “da stadio” (per capirci il: “devi morire”) è patrimonio negativo di tutti. Certo Accalarenzia rimane un enigma, e la stessa storia dell’arma utilizzata lo dimostra. Mi sembra difficile però che quella strage premeditata, di andare lì e uccidere chi trovo, trovo, sia opera dei Servizi nostrani, non perchè non ne sarebbero capaci, ma perchè semmai queste azioni le “ispirano” ad altri. A meno che non siamo in presenza di Servizi stranieri interessati a incrudelire la situazione, ma brancoliamo nel buio. Non so, non avendo letto i verbali di quelle cronache, se Accalarenzia prevedeva professionalità nell’uso della armi, perché arrivare in 4 o 5 davanti alla sede e sparare all’impazzata non è molto difficile. In quegli anni, se ricordi, a Roma a Piazza Venezia, Pz. Santi Apostoli ci fu un comizio del missista Marchio, mentre circa sotto il famoso “balcone” c’era una tenda dei comitati per la casa. Ovviamente ad un certo momento, le due fazioni si avvinarono ed improvvisamente quelli dei comitati, uscirono fuori con almeno 6 o 7 armati di pistole che spararono contro i missisti e ne ferirono una diecina (di certo non erano professionisti). Per un pelo non ci scappò il morto. Io che lavoravo nei pressi vidi dalontano dalla finestra la scena finale e mi colpì l’assenza della polizia che a quel comizio, in quel posto, doveva essere obbligatoria. Poi seppi anche che le telecamere all’imbocco di via del Corso erano spente. Insomma a mio parere si vollero quegli incidenti. Eravamo sotto elezioni, e in quei giorni poi ci fu anche l’episodio di Sandro Saccucci, uomo vicino ai servizi e alla massoneria, che a Sezze Romano (c’era anche un uomo del Sid)andò a fare un comizio che facilmente sarebbe sfociato in violenze. Ci scappò il morto. In pochi giorni l’immagine del “doppio petto” di quel furfante di Almirante andò in malora e la DC in quelle elezioni politiche si riprese molti voti di paciosi borghesi che aveva il MSI. Lì finì la Destra Nazionale. E’ ovvio che fu tutto premeditato, “qualcuno” fece in modo che ci scappassero quegli incidenti. la politica, in certi momenti, si fa anche così.
@Santinumi, è proprio come dici tu. Io mi chiedo perché due persone di opposte tendenze, ferme le loro convinzioni ideologiche e politiche, non debbano concordare su una analisi storica del recente passato. Se c’è stata strategia della tensione, se c’è stato stragismo, tutti questi misfatti non si sono verificati da soli e io li voglio capire, voglio conoscere e scoprire i farabutti, soprattutto capi e capetti, ducetti e luogotenenti, che manovrarono certi gruppi, si spacciavano per “camerati” e invece erano si servizio o in collusione con chi “di dovere”. A sinsitra il fenomeno era meno accentuato, ed infatt2i se la destra non fece “lotta contro lo Stato”, ma semmai in supporto dello Stato, a sinistra invece ci fu “lotta contro lo Stato”, ma anche lì non mancarono inquinamenti e farabutti. Conoscendo la storia e la natura umana, non me ne meraviglio.
Massimo Copetti
@Barozzi. Mi fa piacere che siamo d’accordo, d’altra parte nell’intervento cogli proprio quello che per me è il punto essenziale: incidenti e violenze sono spesso, se non direttamente e scientificamente provocati, certamente “indotti”, o meglio, lasciati accadere da chi ne trarrà vantaggio politicamente.
In questo contesto, gli utili idioti sono spesso più attivi dei manovratori occulti.
Per quanto riguarda Acca Larentia, mi fa piacere che tu la definisca un “enigma” perché proprio di questo si tratta, ma a livello storiografico è un argomento tabù, che non si osa mettere in discussione. Se l’episodio allora ebbe un impatto emotivo gigantesco e conseguenze assai nefaste, oggi è ancora ammantato da un’aurea di sacralità, che inibisce gli storici dall’indagare in senso “revisionista” (come sarebbe invece doveroso, per dovere di verità e rispetto per le vittime).
Sulle dinamiche e le capacità operative e organizzative, a mio parere va presa in considerazione anche l’ipotesi dell’ “appalto”, ovvero che mandanti ed esecutori non siano gli stessi: si possono pagare dei criminali professionisti perchè non si è in grado di compiere le azioni che si vorrebbe compiere, ma anche per evitare di essere scoperti.
Questo è il punto: un gruppo di sinistra clandestino dotato delle capacità militari per compiere azioni del genere, mirerà molto più in alto e colpirà in manierà più selettiva (a meno che – supponiamo – un commando di sinistra greco avesse informazioni certe sulla presenza, tra i giovani della sezione di Alba Dorata presa di mira, degli assassini del rapper antifascista). L’uccisione di giovani militanti del fronte opposto, pescati nel mucchio, rientrerebbe più in una logica di contrapposizione da stadio, che se non esclude a priori l’uso di armi da fuoco (come hai fatto notare giustamente, e penso agli autonomi nostrani), stride con meticolosità, precisione, cura dei particolari propria di un commando come quello che ha colpito ad Atene.
Per lo stesso motivo, viene da pensare che se un gruppo ingaggiasse dei killer professionisti, li manderebbe a colpire ben altri obiettivi.
Molto probabilmente non sapremo mai chi sparò a Roma e ad Atene (servizi segreti domestici o stranieri, criminali, militari, terroristi?), però per provare ad intuire chi possa essere il mandante, possiamo solo guardare agli eventi successivi e cercare di capire chi può trarre vantaggio da questi episodi. Correndo, certo, il rischio di condizionare le nostre successive analisi, ma è quanto di meglio possiamo fare.
Quanto accadde da noi lo sappiamo, staremo a vedere cosa riserverà il futuro in Grecia, ma c’è poco da essere ottimisti.
Infine: Italia e Grecia da oltre 40 anni presentano, per quanto riguarda terrorismo, violenza politica, infiltrazione e provocazione, dinamiche molto simili se non analoghe (nonché intensi contatti, dai neofascisti agli anarchici). Procedere con paralleli e analisi incrociate non è una forzatura, ma una necessità metodologica.
leopoldo
caro Germani, io sinceramente non devo dimostrare nessun collegamento tra SA e AD, questo è compito suo poiché e lei che ha tirato fuori certi assurdi paragoni.
Come si intravede dalla sua risposta lei è devoto a prattiche psudomagiche, che inquinano ogni seria analisi e argomentazione, non ha specieficato quali azioni furono compiute dalle SA.
cqm lei continua a travisare l’argomento, con l’unico fine di creare confusione nella discusione e esaltare personaggi indifendibili da ogni punto storico e umano. loro sono i suoi miti non i miei. Penso che lei parli perché non a mai frequentato personaggi del genere, né ci abbia mangiato assieme. In futuro cerchi di essere circonstaziato nelle risposte se vuole essere credivile.
MAURIZIO BAROZZI
@Copetti hai messo il dito sulla piaga: la Grecia e l’Italia, due disgraziati paesi che hanno un destino simile fatto di bombe, di stragi e di violenze, in una parola di “guerra non ortodossa” più di ogni altro paese. Perché? Gli ingenui e gli sprovveduti pensano alle contrapposizioni fascisti, comunisti, destre, sinistre. Sono tutte immagini distorte, miraggi. Il fatto è che la Grecia, e l’Italia ancor di più, quale portaerei naturale nel mediterraneo, hanno un importante ruolo geostrategico rispetto ai Balcani, al nord africa e al Medio oriente. Nel 1945 gli americani scalzarono gli inglesi dal controllo del nostro paese e poi anche da quello della Grecia, nel 1948 avvenne la creazione dello Stato Israeliano e questi, in un ventennio è straripato da ogni confine, con conseguenze enormi sulle popolazioni locali e gli equilibri dell’area, divenendo persino una potenza atomica, non legata ad alcun trattato di non proliferazione nucleare. La creazione dell’Alleanza Atlantica sancì il ruolo e gli ambiti in cui i paesi occidentali dovevano muoversi e i limiti dell’Urss. Ma ogni Stato Maggiore, compreso quello Atlantico, sa benissimo che nulla resta immutato, che le spinte centrifughe, determinate soprattutto dalle necessità geopolitiche dei popoli, sono ineliminabili e quindi vanno tenute sotto controllo, tanto più in paesi come la Grecia e l’Italia, che hanno questa importante funzione strategica. Un Mattei che persegue quella polita petrolifera, foriera di scatenare emulazioni e che lede fortemente gli interessi delle “sette sorelle”, sconfinando anche in non graditi aspetti politici di terzo mondismo; un Moro che cerca di tenersi fuori dal contenzioso arabo israeliano, ponendosi su posizioni di equidistanza da quella contesa, che nel 1973 nega agli americani le basi per i rifornimenti ad Israele durante la guerra del Kippur, che si avventura in operazioni politiche aperturiste verso il PCI (con il fine di “lavorarlo” come furono “lavorati” i socialisti) il quale, per quanto “occidentalizzato”, potrebbe, anche suo malgrado, innescare, quelle famose spinte centrifughe del nostro paese dal quadro strettamente occidentale a dalla Nato, sono tutti “pericoli” da evitare. Ci sono momenti storici in cui non bastano i soliti metodi per tenere soggiogata una nazione, primo fra tutti, la corruzione di parte della classe politica. Ed ecco che allora si ricorre alla “guerra non ortodossa”, alla destabilizzazione. Destabilizzare l’ordine pubblico e il quadro sociale, significa ingessare i governi, ponendoli alle prese con gravi problemi, crisi ricorrenti e quindi impossibilitati a tentare operazioni geopolitiche audaci o di grande portata. Questo almeno fino a Jalta imperante. Oggi ci sono altri grandi problemi internazionali, a cominciare da una crisi finanziaria irrisolvibile che, dovendola far pagare ai popoli, privandoli di ogni sostegno da parte dello Stato sociale, pone le nazioni sotto pressione. Vi è poi il momento transitorio di grave crisi internazionale, causata dal declino (anche se non militare)della potenza statunitense, dalla sua volontà bellicista che, sfruttando l’11 Settembre, si arroga il diritto di distruggere qualsiasi Stato da lei considerato “canaglia” e quindi sconvolgendo il quadro geopolitico internazionale. Al contempo però vi è la ripresa della Russia, l’avvento delle Cina a grande potenza economica e militare e in prospettiva dell’Iran e dell’India: nessuno di costoro vuole venirsi a trovare in difficoltà. Mettiamoci poi il disegno di scompaginare tutto il medioriente, con l’uso di “sorosiane” rivoluzioni colorate orchestrate dalle Intelligence occidentali o dello stesso fondamentalismo Islamico, con l’obiettivo di creare una carta geografica delle regione a pelle di leopardo con piccoli aggregati nazionali divisi da odi tribali e conflitti religiosi. E ancora una volta Grecia e Italia sono sulla linea di tiro e sotto pressione. Tutto quello che vi accade e le coinvolge sono false flag.
Germano Germani
Una breve replica credo che sia necessaria per leopoldo.In tutta sincerità e senza voler essere offensivo, trovo le sue brevi repliche sconclusionate, senza capo ne coda.Io ho citato fatti storici comprovati,(rogo dei fratelli Mattei, l’uccisione dei due missini di Padova)non posso di certo scrivere un trattato di storia contemporanea. Alcune evidenze sono alla portata anche di un bambino che frequenta le elementari. Ho voluto sottolineare poi che oniqulvolta viene ucciso un neonazista o un neofascista, da parte dei mass media scatta la solita campagna di disinformazione, che asserisce che le vittime sono il frutto di una faida interna o un regolamento di conti tra pregiudicati. Questo avvenne non solo per i fratelli Mattei e i due missini di Padova, ma anche per Horst Wessel.Poi ho sottolineato che durante il corteo del stumfhurer delle SA Horst Wessel, avvenne un assalto alla bara del tutto simile a quello del capitano Priebke. Spero di essermi spiegato a sufficenza.
MAURIZIO BAROZZI
Caro Germani, devi sempre considerare la natura umana. La politica, ancor più del tifo per una squadra del cuore, implica partecipazioni, affetti, immedesimazioni, amicizie, ecc., ecc. Ne consegue che tutti vorrebbero che la propria fazione fosse composta di eroi immacolati, puri asceti, persone integerrime. Gli avversari invece sono sempre criminali, farabutti, assassini, ladri, e quant’altro.
Fin qui tutto rientra nella normalità. Solo che certe regole, certi immaginari collettivi, ovvero la Storia, la dettano sempre coloro che vincono. Non esiste via di mezzo: chi vince fagocita chi perde.
Tutto si può poi riassestare, chiarire, ma dopo secoli, quando il tempo ha eliminato ogni odio e passioni (ma nel frattempo ne ha create altre).
Ergo se viene assassinato a sangue freddo un militante o esponente che l’immaginario collettivo identifica, tra l’altro quasi sempre a torto, come “fascista” o “nazista”, questi non può che essere un malfattore, e sicuramente è stato ammazzato da altri malfattori pari suoi o nel corso di qualche faida. Del resto da quest’altra parte sono tutti buoni, santi, eroi immacolati, non commetterebbero mai un crimine del genere!
Questo è l’andazzo, così è sempre stato, stona solo il fatto che i peggiori fautori di questa partigianeria e offuscamento mentale, siano soprattutto i comunisti, i quali dovrebbero ricordare che in America negli anni ’50 erano, sotto il maccartismo, considerati, banditi, nella migliore delle ipotesi dei fannulloni, mentre i russi e relativi partiti comunisti, mangiavano i bambini. Se scoppiava una bomba e faceva dei morti, i colpevoli non potevano essere che anarchici, se c’era un crimine politico o para politico, gli autori non potevano che essere dei rossi, e così via.
Oggi, gli epigoni del comunismo, se lo sono dimenticato.
leopoldo
guardi x Horst Wessel la documentazione in internet trovata non parla di aggressioni o scontri al funerale(oltretutto alla presenza di goebbels), dice che la madre a causa delle splendide idee che manifestava lo aveva abbandonato tagliandoli i viveri e non volle più saperne di lui (che madre inumana).
cmq germnani se vuole continuare con le sue provocazioni false e fasiose prosegua nessuno lo vieta però almeno non pretenda risposte che a lei non garvano
leopoldo
per quanto riguarda i raporti tra fascisti e crimina consiglio:
Saverio Ferrari, Fascisti a Milano. Da Ordine Nuovo a Cuore Nero, BFS
è piuttosto ben documentato, sembra di leggere i rapporti della questura
Germano Germani
Se leopoldo avesse l’accortezza di leggere Barozzi forse si schiarirebbe le idee. leopoldo ho già indicato la fonte dove potrà vedere gli scontri tra i rossi e i nazisti al funerale di Wessel, come di seguito potrà vedere l’orazione funebre tenuta da Gobbels:YOUTUBE WESSEL FUNERAL. E’ la cosa più semplice da fare.Ribadisco che la stampa d’epoca antinazista, definì Wessel uno sfruttatore di prostitute. Come usa fare anche Saverio Ferrari nel suo sito “osservatorio democratico” è tipico ripetere l’ accusa ogni qualvolta avviene un omocidio di un neofascista o neonazista,in maniera maniacale, che si trattava o di un regolamento di conti tra pregiudicati o una faida interna. Cambiano i suonatoti ma la musica è sempre la stessa.Posso garantire leopoldo, che negli anni di piombo nella città ove vive Ferrari, nei cortei del sabato pomeriggio, decine di migliaia di oltranzisti, in coro urlavano durante i rituali safari urbani, con relativa caccia al neofascista, ebbri e saturi di odio ideologico, il loro slogan preferito “uccidere un fascista non è reato” e in qualche caso lo fecero rimanendo impuniti.
MAURIZIO BAROZZI
@Leopoldo, cosa vuoi dimostrare con le collusioni malavitose?
A prescindere che a mio parere quelli che vengono definiti “fascisti” in genere sono soggetti che pur professandosi tali, in realtà, neppure sanno cosa sia il fascismo. In sostanza sono soggetti di destra, individualisti e persone facilmente scantonabili nel male affare. Se vai a controllare la stampa dei fascisti, quelli sì fascisti della Fncrsi, troverai come veniva definita e considerata questa gentaccia, per esempio, quei farabutti di destra, mezzo criminali comuni che, istigati dai famigerati ufficiali della Divisione CC Pastrengo, violentarono Franca Rame.
Però se Sparta piange, non è che Atene può ridere: sai quanti connubi con la malavita troviamo anche a sinistra? Dai famosi rapinatori della XXII Ottobre a Genova, ai tanti “comunisti combattenti”, pescati nella delinquenza comune, (specialmente i Nap) o finiti poi nella delinquenza comune. Ma anche quei bravi politici cattolici, bacia pile, democristiani (ma non solo) dei bei tempi andati, come pensi che navigavano e con quali amicizie, in Sicilia, in Calabria e in Campania dove Mafia, ndrangheta e Camorra la facevano da padroni? Per carità loro non sparavano, non uccidevano, ci mancherebbe, anzi, chissà, forse pensavano che i voti che gli arrivavano, gli appalti, il controllo politico del territorio, in quei posti, avveniva in virtù dello spirito santo.
I connubi criminalità politica sono molto complessi e non bisogna mai generalizzare.
Io non ho simpatie e oltretutto diffido fortemente di Alba Dorata, ma come si mettono ora quelli che hanno subito voluto criminalizzare i due ragazzi assassinati visto che ora si viene a sapere che uno era impegnato ad aiutare i ragazzi diversamente abili? Fate attenzione a criminalizzare.
leopoldo
il filmato di youtube è falso si tratta di una ricostruzione cinematograffica, primi piani, le scene degli interni della carrozza, persino l’aggressione alla carroza scontri. si tratta di una telecamera unica a postazione fissa al quanto difficile che riesca primi piani sulla folla in un modo così calmo, che usa il liguaggio filmico di eisenstein.
germani se fa una citazione la faccia seria, se ci riesce e non si nasconda come suo solito dietro invettive provocatorie delle povere vittime dei comunisti, e luoghi comuni utili solo per istillare dubbi in menti scarse di risorse, l’estremismo di destra a una certa facilita a delinquere non per fare politica o la rivoluzione ma per vivere, alcuni dei parlamentari di AD avevano precedenti anche prima di fondare AD, e non si trattava di manifestazioni non autorizate.
XBarrozzi, non so che problemi tu abbia, ma non sono certo di ordine storico. io è un anno che sono senza lavoro, e non mi tiro dei pipozzi storici che vedono solo merda qualsiasi cosa analizzino.
stoppa un attimo e chiediti cosa stai cercando e poi riparti con calma.
MAURIZIO BAROZZI
#Leopoldo, ma che dai di testa? Che problemi avrei io, se analizzo le cose e dico come le vedo? Cosa centra lo stato sociale. Io sono in pensione e relativamente non ho problemi, ma per esempio, mio figlio, non ha e né trova lavoro pur laureato. Tu hai voluto affermare un libro che descrive i rapporti tra fascisti e malavita. Io ti ho risposto che, primo, a mio parere quelli sono destristi, e non fascisti, ma questo è opinabile e non pretendo che tu lo condivida. Poi ti ho detto che anche a sinistra, e ti ho fatto alcuni esempi, ci sono stati rapporti tra comunisti e malavita. E allora? Dov’è il problema? Cosa mai vai dicendo? Se ci mettiamo sul piano politico e ideologico, posso capire che tutta la ragione e la validità degli argomenti, si pretenda da una parte, ma se ci mettiamoo sul piano storico, non ci sto: la verità non è addomesticabile, non ci sono tutti belli e buoni da una parte e tutti brutti e cattivi e criminali dall’altra.
Germano Germani
leopoldo,sarà pure una ricostruzione cinematografica, ma comunque si ispira a fatti veri accaduti nella realtà quotidiana nella “rossa” Berlino, dove i nazisti ebbero numerosi morti negli scontri con il fronte rosso che nella capitale del reich, dettava legge, come nella rossa Milano ai bei tempi di Saverio Ferrari.Vedo che però sorvoli sulla orazione funebre tenuta dal dottor Goebbels,è un film anche quello? Comunque episodi di “cannibalismo politico” dei rossi, come quello avvenuto nel corso della tumulazione di Wessel, non sono frutto di mie invenzioni, ma una realtà, avvenuta poco tempo addietro ad anche ad Albano per Priebke. Oppure è un film anche quello? Sono spiacente che tu sia un disoccupato, non esiste più lo stato sociale di Mussolini;il liberalismo antifascista lo ha distrutto; lo riconobbe anche la ricercatrice scientifica atea, nonché marxista rifondaiola, Margherita Hack, poco prima di defungere.Auguri.
leopoldo
senta Germani, nello stato sociale di Musolini io sarei già morto o in esilio, i sindacalisti se la passavano piuttosto male, idem con le pie anime di goebbles & co. che le venera tanto; non so dove lei prenda i suoi dati storici, ma dalla citazione del film mi sembra che lei faccia fatica a discernere tra opere cinematografiche e realta, dalla comparsa in parlamento nel 1928 del nazi al 1933, il nazismo escluso il 28, è sempre stato superiore in rappressentanza rispetto al comunismo, mi spiega dove è la germania rossa?
germani lei è affetto del male cui accusa gli altri, ci sono persone, se ha la volonta, che la possono curare.
se ha tempo legga il seguente libro ‘la mente bicamerale’ di giulian non ha niente a che vedere con la politica.
XBarozzi, hai pienamente ragione.
Germano Germani
leopoldo, grazie per il consiglio di lettura, ma se permetti ti consiglio una lettura anch’io. Si tratta della “Conquista di Berlino” scritto dal dottor Joseph Goebbels edizioni di AR, con prefazione del docente universitario fiorentino Marco Tarchi, uno dei fondatori della nuova destra in Italia. Allora apprenderai che Berlino per i nazisti era una città ostile e praticamente inespugnabile,dove il fronte dei combattenti rossi di Ernst Thalmann (spartachisti) era egemone.Berlino degli anni venti/trenta (come lo è diventata addesso) era una città cosmopolita, inoltre vi era la più grande concentrazioni di oranizzazioni apertamente di sinistra, tra cui i socialdemocratici,cattolici,laici, ma anche quella degli omosessuali, con libertà sessuale annessa. Io Berlino la conosco bene per esserci stato, ai tempi della DDR ( Germania comunista)la visitai in lungo e largo, ti posso garantiore che la Berlino comunista, dal mio punto di vista di uomo d’ordine, era molto meglio di quella putrida e decadente occidentale.Non è un caso che Hitler nominò Goebbels, Gauleiter di Berlino, fu lui infatti a capovolgere la situazione ed espugnare la rossa Berlino, con relativi aspri scontri e morti da emtrambe le parti. Leggere e documentarsi non fa mai male a nessuno, me e te compresi.
leopoldo
vuol dirmi che era meglio quella nazista, dove vigeva la discriminazione servile hai grandi capitali come quello della famiglia quandt
lei è un vero rivoluzionario
Germano Germani
leopoldo, rivoluzione deriva dal latino rivolgimento ritorno; se intendiamo un ritorno allo stato sociale degli anni venti e trenta in Italia perché no, visto il massacro dello stato sociale perpretato in questi decenni. Pensa che il presidente USA Franklin Delano Roosvelt, inviò degli economisti incaricati di studiare il tanto vituperato coporativismo italiano; dopodiché dette vita al tanto decantato New Deal, che altro non era che il principio dello intervento dello stato in ambito economico, sperimentato con successo in Italia in quel epoca.Reputo il marxismo un clamoroso fallimento storico epocale,credo che il suo tramonto sia stato irreversibile e irrepetibile.Mentre non escludo altre soluzioni alternative e antagoniste, già si intravedono segnali di buon auspicio che fanno ben sperare.Rassegnati come ribadito da me più, volte hanno vinto le vostre armi (compresa la bomba atomica contro gente inerme)non le vostre idee.
leopoldo
quindi le sue idee sono compromesso servile verso grandi capitali, esaltazione del valor militare senza preparazione delle truppe e armamenti adeguati, leggi razziali, campi di concentramento, confino politico, squadrismo contro la popolazione (Toscanini), terrorismo di stato.
http://www.ibs.it/code/9788855800051/schivelbusch-wolfgang/tre-new-deal.html
http://www.mercatiesplosivi.com/contraddizione/articoli/usanni30.html
il suo programma non mi interessa, sopprattuto come fa a piacerle torturare un’altra persona?
piccola precisazione il marxismo non ha niente a che vedere sulle armi atomiche cadute in testa ai giapponesi,
oltrettutto armi come il fosforo bianco e simili ormai dobbiamo comviverci ed un fatto molto inquietante, l’unico motivo percui non le avete realizzate è perché i nazisti non hanno avuto tempo.
Germano Germani
leopoldo, io come lei immagino aborro ogni crimine contro l’uomo in linea di principio, non ho nessuna simpatia per i lager così come lei per i gulag staliniani presumo.Purtroppo la storia dell’umanità altro non è che uno scannatoio perpetuo, dove a pagare il prezzo più alto sono gli innocenti di solito; è forse colpa mia e delle mie idee revisioniste? Ciò premeso, io vede non accetto di portare il cervello all’ammasso, non accetto di ripetere come un pappagallo la versione dei fatti sancita a Norimberga, dove si tracciò una linea coi buoni da una parte e i cattivi tutti dall’altra parte. Non accetto le versioni ufficiali dei vincitori chiunque essi siano; rifiuto ad esempio la versione confezionata dalla sezione della guerra psicologica dell’OSS statunitense durante la guerra, ancora dopo settanta anni dalla sua fine, in auge. Non credo, io non credente, nella nuova religione di stato, il nuovo culto obbligatorio fin dalle elementari della shoah, coi suoi preti,i suoi pellegrinaggi nei lager (ma solo nei lager) i riti religiosi(leggi commemorazioni) che ogni anno ci vengono propinati. Non credo nel “male assoluto” cioè il nazifascismo e reputo Hitler che altro non sia stato per i tedeschi, ciò che Napoleone lo fu per i francesi.Sono d’accordo con lei che gli USA sganciarono la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki anche per intimorire Stalin; inoltre che fu solo questione di tempo infatti Hitler, in un vertice dello stato maggiore della Wermacht pronunciò la seguente frase:”che Iddio mi perdoni gli ultimi cinque minuti di guerra”.La stupirò affermando che durante il bieco ventennio, io essendo caratterialmente un bastian contrario, sarei stato di certo un antifascista in odio alle masse beote e credulone. Passo e chiudo, affermando che non bisogna morire idioti.
leopoldo
xGermani
credo che andrebbe approfondito il discorso sulla mistificazione e rimossione nella memoria e la pratica storiografica; ma concordo che è stupido morire da idioti.
il seguente articolo indica come il miracolo tedesco prima o poi sarebbe esploso
http://www.consulenza-finanziaria.it/la-germania-nazista-diede-vita-al-piu-grande-miracolo-economico-degli-ultimi-cento-anni/