Ankara, Berlino e Mar Nero, a proposito di alcuni episodi recenti.

In breve tempo si sono succeduti tre avvenimenti che non sembrano collegati da nulla, ma che forse in qualche modo lo sono, magari solo in parte: l’uccisione dell’ambasciatore russo in Turchia, l’attentato di Berlino con relativa uccisione a distanza dell’attentatore, infine la caduta dell’aereo russo nel mar Nero. Non abbiamo alcun elemento concreto che colleghi un episodio all’altro, possiamo solo osservare alcune stranezze, coincidenze, evidenze.

Iniziamo dalla morte dell’ambasciatore russo compiuto da un poliziotto turco che non si capisce se lo abbia fatto per simpatie integraliste (come il grido “Allah akbar” e il riferimento ad Aleppo farebbero pensare) o per altre motivazioni meno palesi. Comunque non potrà dircelo perché è rimasto ucciso ed anche questo è un classico di queste storie: l’attentatore che muore sul posto, mai che riescano a ferire questi attentatori ed interrogarli. Di fatto è evidente che questo potrebbe essere una vendetta dell’Isis per l’intervento russo in Siria.  Ma a gioire di questo episodio potrebbero essere anche altri: ad esempio, una grana nei rapporti fra Ankara e Mosca probabilmente non dispiace affatto agli americani che, dal colpo di stato di luglio in poi, hanno ben pochi motivi per stare sereni. E, guarda caso, questo accade pochi giorni prima che Obama lasci una mana sotto il camino di Trump, sbattendo fuori  una trentina di diplomatici russi, così da ostacolare la distensione Usa-Russia. O ancora, gli oppositori interni di Erdogan: i turchi hanno detto che dietro c’è Gulen, ma prove di una pista o dell’altra? Neanche l’ombra.

E veniamo all’aereo russo caduto nel Mar Nero. La cosa più strana di questa vicenda è stata la fretta con la quale  le autorità hanno negato l’attentato terroristico, salvo poi rettificare il tiro e dire che questa matrice non  può essere esclusa, per poi tornare subito a negarla. Perché tanta fretta e queste oscillazioni? Tanto più che è evidente come, a poche ore (se non minuti) dall’attentato, non è umanamente possibile né escludere né considerare una pista qualsiasi e per di più, a bordo dell’aereo, oltre che il coro dell’Armata rossa (di per sé un obiettivo simbolico) c’era il capo della polizia militare, e l’aereo era diretto in Siria. Ora si parla di incidente, però ci sono aspetti che non quadrano: girano voci (smentite dalle autorità) che alcuni cadaveri indossavano i giubbetti di salvataggio, ma sino a pochissimo prima la torre di controllo aveva parlato con il pilota e sembrava tutto calmo. Si parla di un pezzo caduto nel motore non si capisce in quale modo e perché, inoltre l’aereo era  stato revisionato a settembre. Ma soprattutto, un pezzo che si stacca da solo non esclude affatto un attentato in forma di sabotaggio. Perché escluderlo? Questo ricorda la storia dell’aereo caduto nella zona del Sinai nell’autunno del 2016: anche in quel caso i russi esclusero dal primo momento e con forza che si trattasse di un attentato, ma poi è venuto fuori che fu abbattuto. Perché questo interesse a negare attentati nei quali si è vittime?

Vero è che in questo caso non c’è alcuna rivendicazione che, per logica, avrebbe dovuto esserci. Di fatto, uccisione dell’ambasciatore (anche qui nessuna rivendicazione) e caduta dell’aereo si succedono a brevissima distanza di tempo che è di per sé sospetta. Pertanto, anche qui abbiamo pochissimi elementi per capire, ma molti sospetti da risolvere.

Berlino: ci sono forti somiglianze con Nizza nella metodologia, e somiglianze con Charlie Hebdo, circa strani comportamenti. Ad esempio la stranezza di questi terroristi che vanno a fare attentati scrupolosamente con documenti che poi lasciano nel mezzo usato. Distrazione? E non mi spiego neppure come ha fatto il personaggio a girare mezza Europa, per venire in Italia via Olanda (sic!), passare diverse frontiere e diverse stazioni senza essere riconosciuto dalle telecamere. Poi in Italia viene inquadrato dalle telecamere all’uscita della stazione di Milano, ma non viene né fermato né seguito, forse perché non riconosciuto per finire casualmente a Sesto San Giovanni.
Insomma se queste telecamere non servono neppure ad identificare il super ricercato del momento che le teniamo a fare?

Comunque, in questi attentati c’è sempre qualcosa che non si capisce bene. Ovviamente non penso affatto che si tratti di un episodio di strategia della tensione in salsa islamista: l’attentato è quello che sembra, una strage pensata ed eseguita da islamisti radicalizzati, per dimostrare di esistere ancora, solo che in queste circostanze ci sono mille pasticci, confusioni, versioni inventate per  far quadrare i conti nell’immediatezza che poi vengono rabberciate. Ed anche la mitica polizia tedesca fa pasticci come tutte le altre.

Cosa ci dice questo attentato? Ho l’impressione che il terrorismo jihadista, per lo meno quello di marca Isis, sia in difficoltà. Rispetto al ciclo di attentati iniziato con la strage di Charlie Hebdo e poi proseguito sino a Nizza, si ha la sensazione di un’azione molto meno complessa, forse  improvvisata o quasi, e forse neppure ascrivibile direttamente all’Isis ma opera di una cellula isolata (infatti manca rivendicazione credibile).

Almeno per ora, fortunatamente, non seguito dallo sciame terroristico cui siamo abituati. Il che, dopo l’offensiva  subita ad Aleppo e Mossul sembra molto poco. Si ha quasi la sensazione di un esaurimento di questo ciclo dello jihadismo.  Ma ovviamente è presto per dirlo, per ora possiamo avere solo l’impressione di una fase calante nella quale l’Isis raschia il fondo del barile, a meno che non si stia concentrando sulla Russia, ed allora le due vicende precedenti vanno lette in un’altra ottica, nella quale c’è un conflitto coperto in cui l’attentatore non rivendica e l’aggredito nega di ave subito un attentato. Resterebbe da capire perché.

In ogni caso, anche se l’Isis dovesse perdere il suo dominio territoriale e ridursi solo ad una forma di guerriglia fra Siria ed Iraq,  questo non vorrebbe dire che è finito o sta finendo lo scontro con lo jihadismo: dopo Al Quaeda e dopo l’Isis potrebbe esserci un nuovo ciclo.

Nel complesso abbiamo tre casi  di difficile  interpretabilità, ma tutti in qualche modo riconducibili al quadro mediorientale. Un quadro frammentario ed oscuro, nel quale forse uno dei tre avvenimenti può essere casuale (in fondo, gli aerei cadono anche per errore di manovra o per cedimento strutturale) ma che non si può escludere neppure che sia nella serie.  Ed anche se la questione dell’aereo russo fosse solo un incidente,  gli altri due eventi sono sicuramente delittuosi e non può escludersi che abbiano un qualche rapporto fra loro. Ed è questa fitta nebbia che ci impedisce di capire cosa stia succedendo il dato più inquietante che ci fa temere si stia preparando un “botto” senza precedenti. Ovviamente speriamo di sbagliarci.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (43)

  • Professore, buongiorno!
    Mi associo alla preoccupazione per questo 2017, incombente sotto auspici tutt’altro che buoni. Aggiungo due considerazioni:
    1. puramente statistica, da questo articolo (http://www.fondsk.ru/news/2016/12/27/predchuvstvie-vosstanij-arabskih-mass-43289.html), che commenta a sua volta lo Arab Human Development Report 2016 a cura dell’ONU (http://arab-hdr.org/PreviousReports/2016/2016.aspx): il numero dei Paesi sconvolti da conflitti interni è passato da 5 nel 2002 a 11 nel 2016; questo per una popolazione che nel 2010 ammontava a 250 milioni di persone, destinate ad aumentare fino a 350 nel 2020 e a raddoppiare ulteriormente nel 2050. Dati, questi, che vanno ad aggiungersi a quelli del rapporto, che ho avuto modo di sbirciare per sommi capi e che vanno a nozze con la nozione di “caos creativo” con cui gli americani soffiano quotidianamente sul fuoco (tanto… sono lontani decine di migliaia di km e, alla fine, qualche martire da sacrificare al tavolo dei vincitori, val bene per loro una messa).
    2. Sul Tupolev 54 c’era anche una donna speciale, che mi piace ricordare: la chiamavano Doktor Liza, al secolo Elizaveta Glinka, impegnata nell’assistenza sanitaria ai reietti sia del suo Paese che, ultimamente, di Donbass e Siria, in particolare bambini bisognosi di cure in seguito a traumi da guerra. Stava andando in Siria per portare di persona gli aiuti che aveva raccolto.
    Una breve scheda qui: https://www.rt.com/news/371720-doctor-liza-crash-activist//
    La pagina della sua associazione “Aiuto giusto” (МОО “Справедливая помощь”) qui: http://doctorliza.ru/
    Spasibo za vsjo, Doktor Liza.
    Praschaj.
    Paolo8*

  • Per un attimo mi improvviso discussant delle tesi del Professor Giannuli.
    – Il tipo di aereo russo Tupolev caduto è un vecchio scassone, con alle spalle una bella serie di incidenti, per giunta caduto a pieno carico, dopo due minuti dal decollo.
    A tutt’oggi non si ha notizia di eventuali sabotatori dell’aereo.
    – Da quel che si sa, l’ambasciatore russo in Turchia è stato freddato per i fatti di Aleppo.
    * se ne può inferire che i due fatti non sono, almeno per ciò che è noto, collegati.
    * altrettanto si può dire del collegamento tra ciascuno dei due fatti legati alla Russia e l’attentato di Berlino.
    L’ipotesi contraria di una guerricciola sotto copertura non convenzionale contro la Russia dovrebbe avere un mandante. Non è che poi ce ne siano tanti soggetti in grado di pensare ed eseguire una cosa del genere.
    Se quest’ultima fosse una seria ipotesi, in effetti si aprirebbero, almeno fino al venti gennaio, scenari imprevedibili.

  • Intanto auguri di buon anno nuovo a Giannuli e ai partecipanti del sito.

    Purtroppo temo che dal 2017 in poi, sotto la presidenza Trump(ammesso che il 6 gennaio il parlamento USA non tenti un colpo di stato legale andando a spolverare un regolamento che gli permette di fare una votazione di revisione del risultato elettorale), vedremo cose da far impallidire l’11 settembre e la crisi dei missili di Cuba messe insieme.

    L’assaggino è la ridicola espulsione dei funzionari russi e l’astensione degli USA sul voto all’ONU sulla questione israele(poteva farlo quattro anni fa e avrebbe fatto la differenza) che la dice lunga sulla piccineria politica della amministrazione Obama.
    Si dice che nel secondo mandato il presidente lavora per entrare nella Storia; Obama ha lavorato per farsi dimenticare.

    Quello che mi dispiace è che i governi europei da bravi vassalli come di solito sono, questa volta non si sono ancora accorti che è cambiato il l’imperatore e che sarebbe più intelligente mettersi in modalità stand-by per almeno un mesetto.

    Ma fra poco siamo nel nuovo anno perciò su con la vita, ci aspettano se non sbaglio le elezioni tedesche nel 2017 o quelle francesi non ricordo, eppoi in agosto ci sarà una bella eclissi totale di sole guarda caso visibile dagli stati uniti, come a dire che non solo la Storia ma anche l’Astrofisica ha una sua verve comica. Male che vada basterà dire che ad eclissare il sole americano sono stati i russi, ed attendere la spiegazione di come ci sono riusciti sul NYT e il WaPo…

    • Hai proprio ragione: nel 1017 ne vedremo delle belle ( si fa per dire: forse tragiche )
      Mi sa che è iniziata una lotta all’interno del sistema americano..come non si è mai visto sino ad oggi. Mi domando poi come farà il Trump a governare avendo tutti i servizi segreti contro in particolare CIA ed FBI …e quasi tutti i mass media main stream contro: la vedo duretta…
      Salvo che non si buschi una pallottola….

      Obama ? che pena….poveretto (decisamente il peggior presidente della storia degli Stati Uniti )

      • Tenerone Dolcissimo

        Obama ha sicuramente fatto una figura di m___ con la storia dei diplomatici espulsi e con Putin che non se lo è filato di pezza. Come dire: gioca bambino gioca!
        Tuttavia io non passerei sottogamba il fatto che si sta comportando come presidente rieletto.

      • @Tenerone Dolcissimo
        Tuttavia io non passerei sottogamba il fatto che si sta comportando come presidente rieletto.(Tenerone Dolcissimo )

        —–
        —-

        Ma infatti non è una cosa da far passare sottogamba…anche se è risibile quel comportamento. Obama non ha mai avuto autonomia ..forse è il presidente più “puppet ” che ci sia mai stato : sono altri che presi dal panico e dalla disperazione stanno tentando il tutto per tutto per rovinare i rapporti con la Russia prima che ci sia l’insediamento definitivo di Trump. In questi prossimi 18 giorni c’è da aspettarsi di tutto . Non sono decisioni di Obama ..sono imput che gli danno e lui da perfetto pupazzo quel è e quale è sempre stato esegue.
        a mio parere:
        — l’uccisione dell’ambasciatore russo

        —- i vari attentati /stragi di questi giorni

        — l’aereo russo con a bordo il “coro” precipitato

        — lo sbandierare che le elezioni siano state manipolate dai Russi e che Trump è un agente dei Russi (tutti argomenti assurdi che non hanno nessun fondamento: wikileakis ha smentito abbondantemente..anzi c’è la conferma che l’origine è di natura interna —>> una parte dei servizi segreti che dissente dall’establishment che ha governato in questi ultimi 16 anni. Non c’è traccia di manipolazione elettronica macchinette per votare (tra parentesi gestite da una società che fa capo a Soros…quest’ultimo bandito dalla Russia ..lui e le sue Ong in particolare la Open Society ) , quindi escluso wikiealiks e il sistema elettronico di voto…resta la volontà dell’elettore—>>> non regge manco questa ipotesi in quanto son stati bombardati da una pervasiva campagna all’unisono main stream ..anti Trump. Blaterano che l’elezione è stata manipolata dai Russi…nei mass media (anche nostrani vedasi Corriere della Ser(v)a e non son in grado di produrre uno straccio di prova (le prove di cio che fanno scrivere nei mass media dovrebbero portarle al congresso…niente di niente )

        — la campagna che sta arrivando anche in Italia del censurare l’web
        —- l’ingente spostamento di truppe Nato di questi giorni nei confini adiacenti alla Russia

        etc etc

        Questi son presi dal panico ..e magari fanno qualcosa di grosso e irreparabile per guastare la festa al Trump (in una trasmissione americana qualcuno ipotizzava anche l’arrestarlo come traditore della Patria…ed impedirne l’insediamento…cosa che farebbe scoppiare un putiferio non ultimo una guerra civile..: QUESTI SON DEI PAZZI FURIOSI )

        E’ comunque strano che a 20 giorni dall’insediamento stiano facendo ste stupidate : non è mai successo nella storia delle elezioni americane. E’ proprio strano.
        E questo dimostra che razza di gente erano e sono sti “democratici” (progressisti ??? ) :gentaglia &criminali.
        Vedremo cosa succederà di “altro” in questi giorni. Ma credo che la contrapposizione sia solo all’antipasto..proseguirà senza esclusione di colpi anche e soprattutto dopo insediato Trump: siamo solo all’inizio…

        • non ultimo una bella pallottola per il Trump (come ho detto precedentemente )..e non è una mia fantasia/ipotesi …lo fanno capire chiaramente e oscenamente anche in certi articoli della loro putrida informazione main stream: non ci deve arrivare …costi quel che costi. Brutta cosa il panico ..sono allarmatissimi.

        • qui lo spostamento intensivo di truppe e armamenti nel confine russo di questi giorni (di cui non parla la stampa ufficiale )

          https://www.wsws.org/en/articles/2016/12/31/nato-d31.html

          ps: non è un blog complottista..anzi è decisamente “socialista”…

          che significato ha (se non una provocazione ) lo spostare truppe e armamenti per decisione dell’amministrazione uscente.. che dovrebbe come prassi svolgere compiti di semplice e ordinaria amministrazione ??

          • Tenerone Dolcissimo

            Come ti permetti di dire che non è complottista un blog?
            Sono decisioni che spettano a Pitruzzella con l’approvazione della Boldrini

  • certo l’ISIS e’ in difficolta’ ma teniamo presente che le sconfitte che ha riportato non sono solo sue, ma di tutti quelli che volevano abbattere Bashar AL Assad, e tra questi USA Francia e UK ci sono dentro fino al collo. Questi ultimi tre hanno tessuto una tela di Penelope, nel senso che a volte hanno contrastato l’Isis, ma piu’ spesso lo hanno aiutato proprio in funzione anti Assad. Io temo che gli sconfitti occidentali non molleranno tanto facilmente anche perche’ teniamo presente che la guerra in Siria e’ la guerra delle pipe-line, e anche se ormai sara’ difficile spodestare Assad, cercheranno di creare piu’ problemi possibile al rivale russo. Dubito che la politica mediorientale di Trump potra’ essere troppo diversa da quella di quel farabutto di Obama proprio in considerazione delle implicazioni economico-strategiche mediorientali. In quanto all’Isis e’ facile prevedere che continuera’ ad esistere poiche’ USA Francia e UK e loro alleati del golfo continueranno a supportarlo.

  • Un sabotatore dovrebbe segare un pezzo di aereo senza che si veda il segno del flex, riuscendo a prevedere il momento in cui si stacchi e la traiettoria che seguirebbe in mezzo a turbolenze di ogni tipo… mi pare impossibile.

  • Sembrano tre episodi piuttosto misteriosi, ma se consideriamo che sono avvenuti in prossimità della sconfitta dell’ISIS, una formazione militare sunnita finanziata dalle petromonarchie del Golfo e addestrata da militari e agenti americani, inglesi e israeliani e in vicinanza dell’incontro trilaterale tra Russia, Iran e Turchia che ha sancito la sconfitta americana in Medio Oriente, si vede che il filo rosso che unisce questi avvenimenti potrbbe essere una sorta di vendetta nei confronti della Russia vincente di Putin.
    L’omicidio del diplomatico e il possibile attentato ad un aereo russo diretto nella Siria liberata dalle forze russe non hanno bisogno di commenti.
    Per quanto riguarda l’attentato di Berlino, la strage è avvenuta davanti alla Chiesa della Memoria, che custodisce la Madonna di Stalingrado, simbolo di speranza e di riconciliazione tra Germania e Russia: si tratta di un ritratto a carboncino disegnato da Kurt Reuber durante l’assedio di Stalingrado nel Natale 1942 e un’icona della Vergine Maria proveniente da Volgograd, un dono fatto alla Germania dopo la guerra in segno di pace.
    In questo caso potrebbe essere un avvertimento, celato dietro un “attentato islamico”, all’establishment tedesco, di evitare qualsiasi idea di riavvicinamento alla Russia, cosa che americani e inglesi vedono da sempre con terrore, in un momento di crisi e militare e politica del gigante USA.

    • @Andrea z. Problematizzando i tre lemmi della questione, nella seconda parte del post introduci l’elemento simbolico, ulteriore e aggiuntivo rispetto al si/no.
      E’ fuori discussione che ci si trovi di fronte ad ambienti coltissimi e preparatissimi da ogni punto di vista, avvezzi a comunicare non con le cartoline di auguri, quanto con i “petardi”.
      Per ipotesi, se si è trattato di un avvertimento “preventivo” ante cogitationem, classifichiamo il fattaccio berlinese in stile para mafioso.
      Invece, se si è trattato di una reazione di difficilissima e ingarbugliatissima decifrazione, dove, per quale fatto politico concreto, la politica estera tedesca ha irritato e creato un attrito così forte tra console e proconsole ?
      Rewind.

  • Buona sera professore,
    sul disastro aereo non saprei come commentare. I russi hanno tanti nemici intorno a quel luogo a partire dall’ucraina passando per la georgia deviando per per la turchia arrivando in bulgaria (qualche generale scontento per il risultato dell’ultima tornata elettorale),
    Sull’attentatore di berlino……. opto per la pochezza degli apparati di sicurezza nostrani ed europei, anche se……… anche se che tutti i giornaloni e i dirigenti di ps parlano di mera fattualita’, di puro caso un dubbio me lo mette. Ricordo quando si parlava del caso abu omar spedito in egitto dove ha subito le peggiori torture concepite da mente umana, ma si presentava quasi tutti i giorni in perfetto stato di salute in tv fino al giorno in cui da bruno vespa in cui si discuteva per l’ennesima volta del caso, il ministro degli interni nostrano, se non erro pisanu, disse, cito a memoria,: forse il sig omar si trova in egitto in dove dice di essere stato torturato dalla polizia e dai servizi di sicurezza perché, e sono ipotesi mie, essendo l’accaduto coperto da segreto di stato non posso parlarne, è stato rimpatriato per proteggerlo da qualcuno che poteva avercela con lui per alcune cose che ha detto, magari ai carabinieri). Da quel giorno di quel tizio si sono perse le tracce. Della serie ci sputtaniamo da soli per farci i comodi nostri con le nomine di palazzo.
    Sulle ultime azioni di Obama stendo un velo pietoso, dimostra di essere un poveraccio di una pochezza tale da far sembrare gente come renzi, alfano, poletti e fornero degli accademici di francia. A mio dire le sue mosse sono un tentativo ultimo dei democratici di salvare quello che hanno creato in un ventennio. Ha espulso i diplomatici russi per provocare la giusta reazione di putin (che però non è un parvenu) in modo da obbligare in un qualche modo a rafforzare la nato e lo scudo spaziale e il dominio sull’europa e il medio oriente (il suo viaggio in europa a salutare gli amichetti non era casuale).

    ps durante l’ultima meta della campagna elettorale si diceva che i russi avrebbero potuto truccare il voto…… ma allora la cia l’fbi e le altre 30 agenzie di intelligence usa non potevano far qualcosa per fermare il cremlino? avevano forse il weekend libero i loro tecnici?

  • La faccenda delle telecamere non può essere liquidata così, se fossero in grado di identificare automaticamente le persone saremmo in una fantascienza orwelliana. Per il momento, la stragrande maggioranza non sono guardate da nessuno, servono solo a registrare dei file che vengono cancellati dopo 15 giorni, se non è successo nulla che spinga ad analizzarli. Ma anche le pochissime sotto osservazione continua portano a un intervento solo in casi eclatanti.
    Il vero problema (come credo di aver già scritto qui mesi fa) è che le possibilità di combinare disastri con mezzi elementari è pressoché infinita (non faccio esempi per non dare suggerimenti). Questo però dovrebbe portare a una riflessione storico-antropologica sulla diffusa presenza di potenzialità tecnologiche per fare grandi danni, che però non vengono (per fortuna) attivate per via di un tacito consenso sociale. Cosa succederebbe se questo consenso venisse meno, per esempio quando le disuguaglianze sociali superassero un valore di rottura? (Si consiglia di riascoltare la canzone “La locomotiva” di Francescp Guccini).

      • noi accettiamo le telecamere che limitano la nostra privacy in cambio di una maggiore sicurezza, ma visto che per la sicurezza sono inefficaci sarebbe meglio farne a meno

      • Tipo la tecnologia che già “tagga” i volti noti…
        Occorrerebbe che interpol e sistemi di sicurezza di mezzo mondo, pubblici e privati, viaggiassero in coordinamento con lo stesso software attingendo in tempo reale allo stesso archivio. Investimenti di miliardi di dollari, per telecamere in altissima risoluzione che attualmente non sono dove dovrebbero stare, connessioni ovunque in banda larga e macchine abbastanza potenti in grado di processare centinaia di volti passanti per lo stesso punto in pochi secondi, quindi tracciarlo segnalandolo ai probabili passaggi successivi e allertando i satelliti spia e le centrali delle autorità competenti. A parte l’attuale distanza che ci separa da una messa a punto ottimale di questa versione di grande fratello, resta sempre, se non un’obiezione etica, quella
        1. Chi spia chi
        2. What if, per esempio, hacker entrassero nel sistema non per farlo saltare per mandarlo in tilt, ma per inserire dati relative a persone e seguirne, seduti comodamente, tutti i movimenti…
        Meglio non pensarci… Buon Anno!
        Paolo

        • “sistemi di sicurezza di mezzo mondo, pubblici e privati, che viaggiassero in coordinamento con lo stesso software attingendo in tempo reale allo stesso archivio. ”
          Se si arrivasse a tanto (e ci si arriverà purtroppo, in un futuro non lontanissimo che spero non mi vedrà della comitiva), indovinate un po’ chi ne sarebbe depositario e gestore.
          E’ il caso di ricordare che esiste ed è in funzione ormai da molti decenni un sistema chiamato ECHELON; è limitato, forse, alle sole comunicazioni audio via satellite.
          Ma anche agli albori della Società della Comunicazione è comparsa prima la radio, poi venne la televisione.
          ECHELON ha avuto il suo momento di notorietà verso la fine del secolo scorso: grandi dibattiti, interrogazioni parlamentari un po’ dappertutto in Europa, ecc. Poi è sparito dalla scena politica e mediatica: come si è evoluto nel frattempo? Qualcuno da noi, o da qualche parte in Europa, ne sa qualcosa?

      • Certo, ma credo siano ancora allo stato sperimentale. Un conto è riconoscere un volto fotografato in modo standard in una scheda segnaletica (lo si fa), un altro è riconoscere un volto rappresentato da molti meno pixel in mezzo a centinaia di altri in una folla in movimento. Richiederebbe una potenza di calcolo molto superiore e genererebbe una valanga di falsi positivi e negativi. Francamente non capisco perché non si adottino provvedimenti molto più facili e meno costosi, come rendere obbligatoria la tracciabilità di qualsiasi acquisto di biglietto di treno a lunga percorrenza e dell’ingresso nelle autostrade a pagamento. Questo creerebbe qualche difficoltà in più anche alla criminalità comune.

      • Vero che il potenziale esiste (facebook riconosce senza troppi problemi la stragrande dei volti suggerendo i tag corretti), peró nella realtá il volto puó essere distorto da un’immagine di bassa qualitá, coperto da un cappuccio e/o un fazzoletto, mascherato da occhiali e barba…
        Esistono anche software per il riconoscimento delle movenze corporee, ma sono in uno stadio ancora piú sperimentale di quelli che riguardano i volti, e possono essere “fregati” con metodi simili.
        Come al solito questo tipo di tecnologia si rivela piú utile a controllare chi non ha nessuna intenzione di evaderla che chi sa della sua esistenza e per questo si difende.
        Senza, ovviamente, che aluna discussione sia mai stata aperta pubblicamente su tali materie. A parte, forse, quella completamente (e volutamente) fuorviante sulla crittografia.

  • Gli avvenimenti degli ultimi giorni rappresentano i colpi di coda finali del progetto angloamericano di dominio mondiale unipolare, entrato in crisi nel 2008 con il crack di Lehman Brothers.
    La Russia di Putin con una serie di mosse vincenti ha impedito la destabilizzazione del Medio Oriente e la rivolta dei ceti medi americani e europei, stremati dalla crisi deflazionistica voluta dai centri finanziari, hanno chiuso un capitolo di Storia iniziato 16 anni fa.

    http://federicodezzani.altervista.org/2016-lagonia-dellordine-mondiale-liberale/

  • Professor Giannuli, ai suoi sacrosanti interrogativi, io ne aggiungerei un altro: perchè colpire in Germania, paese che si è sempre tenuto lontano dalle beghe mediorientali (si ricorda la ferma opposizione di Gerhard Schroeder alla guerra in Iraq nel 2003?), e che in questi ultimi 18 mesi si è contraddistinto per la politica di smodata accoglienza e solidarietà nei confronti dei migranti? Azzardo un’ipotesi, che vale per quel che vale: forse, gli agenti al servizio dei poteri occulti hanno scatenato questa campagna terroristica in Germania, mettendo in azione i presunti lupi solitari, al doppio preciso scopo di suscitare una reazione di ostilità islamofoba in un paese nel quale la comunità musulmana è esponenzialmente cresciuta negli ultimi anni (aggiungendosi alla cospicua comunità turca che vi risiede dagli anni 70) e di coinvolgere il governo nei vari conflitti mediorientali. Il che, sempre a mio giudizio, potrebbe spiegare anche il motivo, tra i tanti, degli attentati avvenuti in Francia, altro paese che si è sempre opposto alle politiche imperialistiche americane in Medio Oriente e, in cui, con l’eccezione dei problemi nelle banlieu, non ci sono mai stati particolari difficoltà di convivenza con la comunità musulmana, che è la più grande d’Europa. Insomma, per farla breve, una riedizione della strategia della tensione, con altri attori ma con gli stessi obiettivi. Auguri di buon anno a Lei e a tutti i suoi lettori, Professore.

  • Facciamo sempre i conti senza l’Oste

    Il “sistema” Mondo è in realtà molto più fragile di quello che si pensi: basterebbe un piccolo evento Carrington, e tutte le analisi, i sospetti, i piani, le follie, e i complotti andrebbero a farsi benedire.

    Qel paperasse il me faut pour une garderie!

    PS. Statisticamente ci siamo ..

  • Alcune considerazioni:
    -più che la vicenda dell’aereo, mi sembra di ricordare che Berlino sia accaduta a pochissima distanza dall’episodio turco.
    -Forse non c’entra molto ma: ambasciatore greco trovato morto (carbonizzato, irriconoscibile) a Rio de Janeiro in macchina bruciata, schema assolutamente non tipico di un assalto
    -Ovviamente l’espulsione dei diplomatici russi si inserisce in questo quadro

    Alcune congetture: sono continue provocazioni a Putin che non denuncia i fatti perché preferisce aspettare con pazienza Trump
    Previsioni possibili: 1) si prepara una opposizione interna a Putin in Russia costruita e manipolata ad arte in stile rivoluzione arancione o magari paradossalmente sedicente antiamericana e estremista bellicosa del tipo “Putin non fa nulla contro gli yankee che ci attaccano ogni giorno” che lo detrona e prende il comando e fa la guerra in Europa, una specie di nazismo o di nuove brigate rosse dopo l’arresto dei trantini, mirando a delegittimare l’antiamericanismo e far perdere la ragione a chi di ragione ne ha da vendere.
    O ancora un impeachment “legale” e un golpe bianco a Putin per irresponsabilità, per non aver applicato le procedure di sicurezza che lo obbligano a rispondere a tali provocazioni, conoscendone la causa.
    2) Nelle strutture diplomatiche russe in USA i non-espulsi preparano un golpe a quelli che verranno prima che si insedi Trump, e/o vengono istruiti e corrotti in segreto sui prossimi passi per imbonire o boicottarlo
    3) La stampa occidentale griderà che l’autore degli attentati è stato Putin e molto semplicemente è per questo che non li denuncia come attentati. Anzi, considerato il rasoio di Occam, mi chiedo perplesso perché non lo abbia già fatto…

    • Mi scuso per gli errori di stampa, pensavo di poter editare il messaggio e fare alcune complementazioni…dalla prossima volta farò una revisione prima di pubblicare.

      […]mi sembra di ricordare che LA STRAGE DI Berlino sia accaduta a pochissima distanza dall’episodio turco E AD ESSO ABBIA SOTTRATTO ATTENZIONE MEDIATICA

      *trEntini
      *imbonirLO
      *APPLICANDO il rasoio di Occam

      Revisione completata. Grazie per il blog e il suo lavoro intelligente di informazione e invito collettivo alla riflessione, Professore, e buon anno.

  • Santa Klaus ha fatto un macello sulle rive del Bosforo: é troppo per essere scollegato a quanto accaduto nei giorni precedenti.
    Rileggiamoci quanto abbiamo scritto sulle giravolte di Erdogan, ma anche sulla questione energetica.

    • E questo sembra anche rispondere indirettamente all’affermazione del prof.:
      “Almeno per ora, fortunatamente, non seguito dallo sciame terroristico cui siamo abituati.”
      Fondamentalmente, sono d’accordo con Rachkovsky, con una postilla; è stato riportato in vita un Golem di cui ormai i creatori hanno perso il controllo. Mena randellate a destra ed a manca, a chiunque gli capiti a tiro. Solo chi lo ha risuscitato ha mezzi e conoscenze per neutralizzarlo, o ne sarà distrutto esso stesso: ma sarà a caro prezzo per costoro.
      P.S. approfitto per fare a tutti gli auguri per il 2017: come nelle migliori tradizioni, l’ho iniziato a letto con 39 di febbre. Chi ben comincia….

  • Tenerone Dolcissimo

    Perché dicono che in Turchia non c è libertà di parola? L’attentatore turco ha potuto ammazzare l ambasciatore russo Karlov e non gli hanno sparato. E nemmeno dopo a caldo gli hanno sparato. Gli hanno permesso di fare il suo comizio e solo dopo lo hanno ammazzato.

  • Tenerone Dolcissimo

    E non mi spiego neppure come ha fatto il personaggio a girare mezza Europa, per venire in Italia via Olanda (sic!), passare diverse frontiere e diverse stazioni senza essere riconosciuto dalle telecamere
    —–
    Ma era lui???????
    Le foto che ho visto io erano di un incappucciato preso di spalle. Potevo essere io o il mio fruttarolo o Gaz che mi pare che guarda caso in quei giorni non ha postato alcun intervento.
    Gaz ce l hai un alibi???

    • 🙂 ci sono i verbali del board dell’ACME CORPORATION, la testimonianza dell’on. Cetto Laqualunque e un brano scritto e depositato per i Five Stars della rock star Virgin Rays.

      • Tenerone Dolcissimo

        Non mi convinci. Piu’ di uno ti ha sentito inneggiare alla poligamia tipo quella islamica (però …. quattro donne a disposizione: una bionda magra, una in carne mora, una rossa di corporatura media, una nera o forse sarebbe meglio una giapponese?)

        • 🙂 Va distinto tra:
          – poligamia in senso antropologico;
          – poligamia tipo;
          – poligamia di tipo;
          – poligamia islamica;
          – poligamia di tipo islamico;
          per non dire di quella orizzontale e verticale.
          Poi ci sono le esclusioni:
          la giapponese esclude le altre, così come la bionda, la rossa e mora. Le albine si stanno per organizzare.
          Scusami, ma c’è quel binubo di Cetto che chiama.

          • Tenerone Dolcissimo

            Aho’ a me me basta ave’ le donne.
            E poi perché la giapponese dovrebbe escludere le altre? un tocco di giallo sul bianco si abbina magnificamente

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