Ancora sui fatti del 1° maggio.
Già subito dopo i fatti di venerdì scorso, sono iniziate ad accadere cose che meritano una riflessione. In primo luogo c’è stata l’autocritica di alcuni tra gli organizzatori della “MayDay” dalla azione teppistica delle cd “tute nere” di cui hanno constatato l’enorme danno di immagine ricevuto:
<<Anni di lavoro sui contenuti, di condivisione e lotte sono stati letteralmente spazzati via dalla scena pubblica. E se c’è chi ha gioco facile a far vedere colonne di fumo nero che si alzano nel cielo della città e roghi di auto e negozi, beh, qualcuno ‘sto lavoro di demonizzazione glielo ha reso davvero facile. Non abbiamo davvero niente da guadagnare dal totale isolamento nel quale ci ritroveremo, da domani, a fare politica nella nostra città>>.
Non era mai accaduto prima ed è un segnale di maturazione di questa area politica che non va lasciato cadere, superando la demonizzazione sin qui riservatagli.
Ed i primi a dover fare una autocritica in questo senso sono proprio i mass media che hanno sempre parlato dei centri sociali solo in occasioni di scontri. Vice versa non è stato mai dato spazio alle loro posizioni, alle iniziative non violente e socialmente utili (che fanno e molte), alla loro domanda politica. E’ stato costantemente rifiutato ogni dialogo politico.
Questa scelta ha finito per fare il gioco delle ali più militariste, sia perché ne ha ingigantito il ruolo, sia perché ha confermato per molti l’idea che l’unico modo per avere visibilità è quello di sfasciar vetrine e bruciare auto. Possibile, cari amici giornalisti, che non vi siate accorti che pompare questi episodi molto al di là della loro modestissima portata politica (non quella penale, certamente) è proprio quello che vogliono questi piccoli squadristi?
Leggere che anche il Time , il Wsy o le Figaro ecc. dedicano spazio a questo sciagurato episodio li esalta e ne costruisce il fascino sui più giovani. Vice versa sarebbe molto più efficace sottolineare la completa inutilità politica di queste gesta. Perché non ci pensate amici giornalisti?
Ora sarebbe il caso di non lasciar cadere questo segnale che viene dall’area dei centri sociali ed aprire quel confronto indispensabile per isolare l’ala dei desperados di cui oggi ci lamentiamo. Sempre che questo sia davvero quello che si vuole ottenere. Ma forse…
In secondo luogo, si è iniziato a discutere sull’atteggiamento della polizia. Si è evitato di avere feriti o peggio: sta bene, certamente non volevamo un’altra Diaz o un’altra Bolzaneto. Però, possibile che l’unica alternativa sia quella fra le bestialità sud americane e il lasciare briglia sciolta ad una banda di teppisti come questi di venerdì scorso o i tifosi olandesi che hanno devastato Roma qualche settimana fa? Va bene che quando si ordina una carica si sa come si parte e non dove si arriva, però ci sarà qualche altra cosa da fare oltre che la resistenza passiva!
E parliamo prima di tutto della prevenzione. In primo luogo, visto che la cosa era prevista da almeno gennaio, sicuramente ci saranno stati contatti con le polizie tedesca e francese e scommetterei la testa che queste avranno sicuramente segnalato un po’ di nomi a loro noti e, fra questi, sicuramente ce ne saranno stati di quelli che hanno fatto lo show di venerdì: perché non sono stati respinti alla frontiera?
Altrettanto ci saranno stati italiani provenienti da altre città fra le tute nere e diversi saranno stati noti alle rispettive questure: come mai non si è cercato di individuarli e neutralizzarli prima?
Poi l’Espresso ci ha fatto sapere che buona parte di questi italiani e non, erano arrivati giorni prima (cosa credibilissima, perché un’azione di guerriglia così complessa e coordinata non si improvvisa la sera prima) ed erano accampati al Parco di Trenno: non se ne è accorto nessuno?
Molta parte della preparazione è stata fatta via web: i servizi che fanno? Tornei di scopone? Non venitemi a dire che non conoscono almeno una parte dei siti “interessanti” da monitorare. Ed allora, come mai non si è fatto nulla?
E poi, volete spiegarmi come hanno fatto questi ad arrivare in piazza Cadorna, perfettamente bardati e con zaini pieni di ogni ben di Dio? Sarebbe bastato sparpagliare per la città, nella metro ecc. duecento agenti in borghese con un semplice telefonino per segnalare i movimenti sospetti per poi fermare i singoli gruppetti. Molti sarebbero sfuggiti, ma sicuramente sarebbero stati molti meno a far gazzarra.
Ora sappiamo che non erano 500 ma forse 1.500, politicamente non cambia nulla perché si tratta sempre di un numero irrilevante sul piano dei rapporti di forza, ma questo è ancora più grave sul piano della prevenzione: fate arrivare 1.500 persone e non ne filtrate neppure una?
Ed allora, signor Ministro, ci felicitiamo per aver evitato morti e feriti, ma con il resto come la mettiamo? Un Grande ci ha insegnato che “a pensar male si fa peccato ma si indovina” e certo che se il governo aveva bisogno di un clima di unità nazionale, se i ladri dell’Expo avevano bisogno che qualcuno deviasse l’attenzione dalle inchieste scomode, se gli stessi organizzatori dell’Expo avevano bisogno di far passare inosservati ritardi e pasticci, sono stati tutti serviti nel migliore dei modi. Non arrivo a sostenere che tutti i 1.500 neo black blok siano provocatori e forse non c‘era neppure bisogno di qualche infiltrato (per quanto la cosa non mi sorprenderebbe), molto probabilmente è bastato lasciarli fare, affidandosi alla loro naturale imbecillità. E’ bastato non intervenire… appunto.
Un’ultima riflessione: non mi è affatto piaciuta la gogna mediatica cui è stato esposto quel ragazzino, che ha concesso incautamente l’intervista al Tgcom (ma come lavorate, amici giornalisti, vi sembra deontologicamente decente un servizio del genere?!) e poi ha ritrattato scusandosi (probabilmente costretto dai genitori). Quello era un ragazzino ingenuo, diversamente si sarebbe guardato bene dal dare candidamente quella intervista ed a viso scoperto per giunta. Quindi sicuramente non c’entra con quelli che hanno fatto i danni.
Ha espresso in modo piuttosto confuso un malessere che c’è fra quelli della sua generazione, e nel modo più spoliticizzato possibile, come ho scritto nel primo pezzo (di cui ora un po’mi pento per aver oggettivamente fiancheggiato questo linciaggio mediatico). Anche se non sapeva articolare un discorso ragionevole, le sue ragioni non sono più deboli per questo; si tratta di farlo riflettere sul fatto che questi metodi sono quanto di peggio si possa fare per ottenere i diritti rivendicati. E’ di uno di quei ragazzi su cui è utile e necessario fare un intervento educativo, farlo ragionare per recuperarlo e non è umiliandolo in questo modo che lo si fa. Per questo lo difendo, come difendo Fedez che è stato, anche lui, esposto ad una canea forcaiola per quello che aveva detto in precedenza sul movimento No Tav (che è cosa ben diversa) mentre oggi con molta ragionevolezza condanna questa azione senza senso.
Decisamente, amici giornalisti, fra tutti, siete i migliori allevatori di teppisti. Meglio di così non potreste fare.
Certo è che questo ignobile governo merita questa spregevole opposizione e questa ignobile opposizione merita questo spregevole governo. Sembrano fatti uno per l’altro.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, alfano, black block, expo, fedez, mayday, noexpo, prevenzione, scontri milano 2015
ilBuonPeppe
“Perché non ci pensate amici giornalisti?”
“i servizi che fanno?”
“fate arrivare 1.500 persone e non ne filtrate neppure una?”
Domande retoriche. E’ successo quello che doveva succedere, quello che voleva chi dà gli ordini dall’alto.
Aldo Giannuli
appunto
Fantax
Alla fine, la domanda è sempre la stessa: cui prodest?
Chi aveva interesse a trasformare un corteo pacifico che esponeva le ragioni del no all’Expo, che è
“modello della deroga ai diritti di tutti per tutelare gli affari di pochi, il modello dei soldi pubblici finiti nelle tasche delle banche, degli speculatori, delle mafie che si aggiudicano gli appalti e finanziano il sistema, che sono parte integrante di un sistema”,
come sintetizzato in http://milanoinmovimento.com/primo-piano/no-expo-mayday-diretta-foto-e-video?
Semplice! Chi fa lucrosi affari come citato prima e i “politici” che reclamano questo evento come un successo, aiutati in maniera determinante dalla grancassa mediatica al loro servizio e dai soliti cortigiani travestiti da intellettuali.
Ridurre tutto a Black Block cattivi e organizzatori dell’Expo buoni è un modo molto comodo ed efficace per cancellare ogni scomoda riflessione razionale su ciò che veramente rappresenta questo evento.
E la stessa cosa si potrebbe dire per la TAV e tanti altri casi simili.
Oggi , l’informazione mainstream italiana è a livello del Cile anni Settanta (dopo il 1973).
La gente è arrabbiata, ma, incapace di leggere gli eventi e sfoga la sua rabbia sugli immigrati, sui beni pubblici (attraverso atti vandalici), su chi di volta in volta viene additato a capro espiatorio dalla gogna mediatica. E poi si astiene, si rassegna, cerca l’uomo della provvidenza a cui affidarsi e trova prima Berlusconi e poi Renzi, a cui seguiranno magari Salvini o equivalenti tali.
Per me, se si vuole cambiare in meglio le cose, oggi la priorità politica assoluta è di informare la gente e riportarla a ragionare.
Solo un popolo informato e pensante potrà salvarci dalla barbarie che ci aspetta e che in gran parte è già arrivata.
Ma chi oggi detiene veramente il potere questo lo sa benissimo e fa di tutto per impedirlo.
Dunque, nulla di ciò che è successo in questi giorni è stato lasciato al caso.
giovanni
signor Giannuli, è davvero così convinto che le manifestazioni pacifiche servano a qualcosa, con un governo che umilia il parlamento per imporre una legge elettorale peggio della Acerbo? Che fa una “riforma del lavoro” che in sostanza è il rompete le righe ai padroni per licenziare ancora di più di quanto non hanno ancora fatto fino ad oggi?
Che fa picchiare dai celerini (oggi a bologna, si cerchi le immagini) gli insegnanti giustamente arrabbiati per una “riforma” che rende i presidi, che sono di gran lunga le figure peggiori tra quante lavorano nella scuola, dittatori assoluti delle scuole, con tanto di potere di reclutare gli insegnanti a proprio insindacabile giudizio?
Non basta rispondere che la violenza non è la risposta, lei deve dire quali mezzi legali ci sono per farsi sentire da un governo che ogni giorno di più supera i limiti dell’eversione costituzionale, come ha dimostrato con la fiducia alla camera per una legge che peggiora tutti i motivi di incostituzionalità del porcellum.
Perchè se mezzi legali EFFICACI non ci sono, l’unica cosa di cui c’è da preoccuparsi a Milano è che non fossero in 150.000, anzichè in 1.500.
Perchè prima o poi, quando ci sono intere generazioni (diciamo tutti i “giovani” tra i 18 e 40 anni che non avranno mai la pensione e che non arriverebbero a fine mese senza aiuto dei gentiroi) cui si è distrutto con certosina malvagità il futuro, il minimo che ci si deve aspettare è che ci ripaghino con la stessa moneta, e tolgano a noi, con le buone o con le cattive , quel futuro che noi gli abbiamo già tolto da decenni.
Aldo Giannuli
ma lei si chiede perchè erano 1.500 e non 150,000? Il punto è questo: una rivolta fuori tempo è un regalo all’avversario, non le è mai venuto il sospetto?
Tenerone Dolcissimo
Quale ribellione Professore? Chi si dovrebbe ribellare è quella fornaia, cui e’ stata bruciata la macchina che le serviva per consegnare il pane, ma non lo fa e viene prima depredata da Renzi e poi bastonata dai blac bloc. Il che vuole dire “ZITTA E PAGA LE TASSE CHE QUELLI CHE NON CONTANO UN CAZZO COME TE DEVONO SOLO PAGARE E SUBIRE. PAGARE QUELLI DELLA CASTA E FINIRE BASTONATI DAI FIGLI DI QUELLI DELLA CASTA.
Perché una delle poche cose chiare -come dimostra un’esperienza pluridecennale- è che quelli che vanno a bruciare le macchine sono figli di politici o sindacalisti o notai o grossi burocrati, che devono dimostrare la loro bravura nel depredare le classi produttive.
Le cui classi produttive sono le uniche che dovrebbero ribellarsi ed appiccare a testa in giu’ chiunque parli di lotta all’evasione fiscale o di patrimoniale. E invece subiscono in silenzio. E questo dimostra che popolo siamo, ben differenti dai francesi che due secoli fa affidarono la spendig review a madama Ghigliottina o dagli inglesi, che sono stati i primi a tagliare la testa a un re tanto simile alla Camusso.
Zuccherosi saluti
giovanni
ma lei si chiede perchè erano 1.500 e non 150,000?
No, io mi chiedo, e continuo a chiederle, visto che evita la domanda, cosa si può fare se il governo ignora le manifestazioni pacifiche e continua a distruggere il futuro degli italiani.
C’è un limite alla violenza totale scatenata dal gran capitale contro i lavoratori oltre il quale è disposto ad ammettere che reazioni pacifiche non possono esserci, o il diritto di un pugno di miliardari ad arricchisti a costo di ridurre alla fame l’intero pianeta non deve conoscere ostacoli?
Gherardo Maffei
Squadristi,infiltrati che trescano coi poliziotti,collusi con gli immancabili servizi segreti, provocatori fascisti perché vestono nero, omettendo dolosamente di dire che il colore nero è il colore storico del movimento anarchico, poi ripreso dal fascismo.Oppure la truffa della “strategia della tensione” tanto cara agli oltranzisti di sinistra,per non parlare dei pennivendoli (giornalisti) veri somari e asini storicamente parlando, che si guardano bene dal ricordare le sentenze assolutorie della magistratura e di scrivere che il solo beneficiario delle stragi e delle varie “trame nere” fu il PCI di Berlinguer e la sua gioiosa macchina da guerra. Il movimento politico dei black bloc è vera rabbia sociale, autentico e spontaneo movimento di ribellione di masse giovanili a livello internazionale, che merita una più attenta lettura, non certo le miserevoli dirette televisive, coi vari dibattiti dei forcaioli di turno e l’immancabile celebrazione del poliziotto di pasoliniana memoria .I celerini questa volta hanno eseguito gli ordini del Viminale, niente repressione,niente violenze gratuite sui fermati, dopo la condanna in sede europea di quanto accaduto al G 8 di Genova, ci sarebbe mancato solo un bis.Vi è una bassa polizia (la celere) e vi è una alta polizia (politica) quest’ultima stabilisce quale regole del gioco si devono applicare a seconda di chi scende in piazza e del momento storico.Non è tempo di “macellerie messicane” termine usato per la prima volta in Italia,per l’immondo spettacolo di piazzale Loreto, se non ricordo male dall’antifascista ma anche fervente sionista Leo Valiani.In conclusione la ribellione del black bloc è anche una questione dell’eterna ricorrente esuberanza giovanile, fenomeno biologico, quello che fu bollato da Eugene Ionesco a Parigi nel 68, che vedendo masse giovanili di ribelli, sfilare per i Campi Elisi, disse profeticamente che finirete tutti a fare i notai.Si nasce piromani e si muore pompieri.Benedetto Croce disse che il problema dei giovani si risolve invecchiando.
Mario Bioletti
Non pensa che se fosse un problema di “movimento di ribellione di masse giovanili” sarebbero stati come dice Giovanni 150.000 e non 1.500?
Gherardo Maffei
Chiarisco meglio il concetto di masse giovanili. La violenza è il lievito della storia, come sosteneva il noto Karl Mordechai meglio conosciuto come Marx. All’origine, sono formati da una ristretta cerchia di elite, di rivoluzionari professionali. La massa beota viene al seguito, si accoda dopo, sale sul carro del vincitore. Effettivamente quelli che sfilarono per i Campi Elisi erano nel 68 era una imponente massa giovanile, che come profetizzò Eugene Ionesco finì per integrarsi nel sistema borghese da piccoli borghesi, come di fatti lo erano. Stesso fenomeno accadde anche in Italia, il tutto aggravato dal fatto caratteriale degli italioti. Per capirlo basta scorrere la liste degli ottocento, dico ottocento, firmatari del manifesto di condanna a morte del commissario Luigi Calabresi. Ne cito alcuni a caso, Eugenio Scalfari,l’attore Gian Maria Volontè,Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Giangiacomo Feltrinelli (sic) due premi Nobel come l’ex repubblichino Dario Fo,e Rita Levi Montalcini; mi fermo qui perché sono in preda a conati di vomito. Chiarito l’arcano?
Gaetano
Caro Professore, tante domande e dubbi in questo articolo sulle responsabilita’ dei media anche se certamente retoriche conoscendone gia’ le risposte. Allora io aggiungo la matrice delle risposte: il piano di rinascita democratica della P2. E’ tanto triste notare come cosi’ tanta gente abbia abboccato nonostante l’enorme scalpore e rigetto che suscito’ nei piu’ quando venne rivelata.
fortebraccio
e i servigi che fanno?: tirano i fili!
Vincenzo Cucinotta
Vedo Aldo che anche tu hai dato tanta attenzione a questi fatti, dedicandovi ben due distinti post.
Ecco, l’attenzione spasmodica che è stata rivolta da così tante parti a questi fatti, mi pare parte del problema.
Cosa mai sarà successo di così sconvolgente venerdì passato? Io dico che è successo il niente, come sarebbe stato un analogo niente anche senza i black bloc, questa è la spiacevole verità. Un sempre più scialbo ed inutile Pisapia, sempre sul solco dell’occuparsi del nulla, ha ieri messo in scena il teatrino del “nessuno tocchi Milano”, tutti quanti ad occuparsi del bancomat danneggiato o della macchina di lusso data alle fiamme piuttosto che dell’attacco alla nostra sovranità nazionale. Apparentemente, a nessuno frega niente di cambiare la società, interessa mantenere il proprio passatempo, ciò che nei fatti si rivela l’attività politica come oggi concepita.
Il problema non è costituito dai danni materiali fatti da questi teppisti, ma proprio al contrario dal fatto che non succede nulla, che in questo inutile fracasso, non vi è neanche un vago segno di nascita di una classe dirigente alternativa, in grado di costruire una vera e significativa opposizione al piano neoliberista globalizzatore che porta miseria e distruzione nel mondo.
Dobbiamo ammettere che l’ideologia dominante ha stravinto, tanto da aver cambiato gli stessi criteri di riferimento. Ci si è appassionati per la nascita del M5S in Italia, poi ci si è appassionati per la nascita dei Podemos in Spagna, salvo dovere riscontrare come la mancanza di una robusta base teorica lascia ogni nuovo movimento in mano al primo profittatore ambizioso di turno, se non semplicemente all’incapacità di trovare la via giusta, visto che non si conosce la destinazione.
Quando, dopo quali altre distruzioni, quali altri conflitti in giro per il mondo, sorgerà un vero partito davvero contro la società di mercato in cui viviamo?
Marco Bellu
Di poliziotti ‘pasoliniani’ non so quanti ne rimangano, temo pochi. A loro va la mia riconoscenza e tutto l’incoraggiamento possibile. Voglio ringraziare anche il ragazzo dell’intervista perchè bene o male ha esposto le ragioni del proprio disagio (di cui continuiamo a non accorgerci).
Siamo un organismo che non percepisce più i sintomi della propria malattia? O semplicemente non siamo un organismo ma solo una somma di patetiche individualità?
Tenerone Dolcissimo
Qualcuno ha riflettuto sul fatto che sia iblac bloc sia i governanti che hanno consentito loro di spaccare tutto appartengono ad una categoria: GLI STATALISTI CHE PRETENDONO DI VIVERE ALLE SPALLE DEL CONTRIBUENTE SENZA FARE UN BENEAMATO TUBO???
Penso che questo potrebbe spiegare molti arcani.
Saluti smielati
mirko g. s.
Di cosa si pente, professore? Assolvere anche solo parzialmente un delinquentello perchè “immaturo” è come assolvere un assassino perchè “vittima della società”. Ambedue incapaci d’intendere e di volere, ma per favore! In realtà prendono delle decisioni autonomamente ed è giusto che un imbecille sia trattato come tale, come un teppista sia trattato come un delinquentello ed un assassino come uno schifoso. Si può tranquillamente essere degli schifosi e nello stesso tempo degli idioti senza che ciò implichi l’incapacità d’intendere e di volere. Il lassismo col quale trattiamo i “giovani” è un’altra causa della deriva dell’educazione delle nuove generazioni. In galera non ci vai (diceva uno degli scafisti in Libia) e che non ci vai lo sanno anche questi vandali, come i microcriminali comuni che s’aggirano nelle vie delle città. Dovrebbe pentirsi di essersi pentito, professore!
Aldo Giannuli
nemmeno per sogno, quel ragazzo è sicuramente immaturo -ma d’altra parte spesso a quella età lo si è- e si è fatto raggirarte da un giornalista poco onesto, ma non è uno stupido e va recuperato. Non si accoirge della sproporzione fra la sua leggerezza e il prezzo che sta pagando in termnini di linciaggio virtuale? Ha dello delle sciocchezze, d’accordo, ed io l’ho utilizzato come esmepio, ma mi accorgo di essermi prestatpo senza volerlo ad una indecente speculazione sulla pelle di un giovane. Per questo me ne pento anche se quando ho scritto non era partita l’ondata di insulti. guardi che capita a tutti di rire fesserie, capita anche a me e sarà capitato anche a lei, ma la rete è un aplificatore impietoso che dovremmo imparare ad usare con più prudenza
leopoldo
aldo immaturo o no il reato di vandalismo resta con l’aggravante di gruppo. Non credo che vada risolto con una pacca sulla spalla e la promessa di non farlo più tanto sei giovane e bravo. Non che deva pagare per tutti, ma fargli imbiancare per 4 mesi un po di cavalcavia per risarcimento della comunità (magari impara anche il lavoro) e ricevere il suo giusto processo, dato il dibattito sulle condanne e carceri che si è avuto su queste pagine. Non solo perché se la scampa con una semplice ramanzina, ci ritroveremo, se gli va bene, l’ennesimo capetto truffaldino che camperà con la tortura(mobbing) nelle gradi aziende, se gli va male un delinquente di strada disposto a fare qualsiasi cosa per 50€ tanto le pene sono irrisorie.
Poi si potrebbe anche affrontare il dibattito expo, che non è tutto un cesso. Ad esempio il ruolo della architettura leggera come significato della fiera temporanea e strategie di alimentazione [non soffermiamoci alle truffe dei soliti noti], quali tipologie di lavoro sono fornite e come vengono remunerate [ argomento a cui allude la foto, ma sempre in via carducci ci sono scritte ben peggiori sul concetto di lavoro], l’identità giuridica del posto come proprietà pubblica nel suo futuro ruolo luogo pubblico o privato.
Aldo Giannuli
scusa ma dove sono le prove che ha compiuto atti di vandalismo? Se li ha fatti è giusto che subisca una condanna, a allo stato dei fatti non c’è l’ombra della prova in questo senso e, proprio a volerla tirare per i capelli, si può parlare di una apologia di reato…. però…
leopoldo
non avevo visto il video. effettivamente non ha commesso niente, non solo quando ha visto che iniziavano gli scontri si è defilato afferma all’inizio. inquietante è l’affermazione che fa alla fine “quando c’è casino, faccio casino anch’io. mi diverto anch’io” . Credo sia un caso di esaltazione da palcoscenico, causato dal microfono e dalla telecamera e dalla assoluta mancanza di percezione che è vedere devastate alcune vie della città dove vivi solo per divertimento senza la minima percezione di senso politico. Per quanto mi riguarda la faccenda di imbiancare le strade per fargli capire il senso civico gli rimane e non credo si rammarichi troppo per la gogna mediatica oggi.
aldo, il risottino in piazza fontana non era male, ma so che non sei troppo favorevole alle unions 😀
Aldo Giannuli
ma cosa vi fa credere che un ragazzo di quella età sia diverso dalle tifoserie delle curve da stadio? Cerrto è un problema che dobbiamo affrontare sia sul piano della fermezza delle sanzioni che su quello dell’educazione, ma senza perdere di vista le ragioni che questi hanno e che non sono mica tanto sceme.
L’ultima frase è da settimana enigmistica….
leopoldo
qui a quanto sembra ci ha ripensato, si vede che il neurone non è completamente atrofisato
http://www.huffingtonpost.it/2015/05/02/noexpo-il-ragazzo-che-difendeva-black-bloc-chiede-scusa_n_7195054.html
leopoldo
“ma cosa vi fa credere che un ragazzo di quella età sia diverso dalle tifoserie….” che non trattandosi di un bisticcio lessicale, né lapsus o altro disturbo comunicativo, afferma che si diverte a bruciare una macchina, un negozio, l’ufficio postale. Cosa che dicono quelli che adorano fare mobbing tipo ‘ci mettono questi così ci divertiamo’ e non intendono nascondere il pacchetto di sigarette. Poi è uscito l’articolo sul huffingtonpost dove si pente delle sue affermazioni e si assume le responsabiltà di quello che ha detto, significa che il meccanismo della coscienza gli funziona. Però tutti quelli che non fanno questo processo(?) Che l’unico fine è fare cose simili e non subirne le conseguenze. Le scelte che si fanno di pendono da cosa si impara, incominciamo a costruire un sistema dove impariamo a evitare le conseguenze delle nostre scelte? altro fattore non stiamo parlando di un ragazzino di 16 anni, ma di 20 che gode i pieni diritti politici, che poi una persona a quel eta non sia da considerasi un uomo completamnete formato è uno dei cardini deboli della società.
mirko g. s.
Sì prof. purtroppo di fesserie ne dico e anche peggio, ne faccio ma ne prendo sempre le conseguenze. La gogna mediatica servirà a questo ragazzo per rendersi finalmente conto di quanto è grave il suo comportamento; non credo se ne sarebbe accorto con un semplice “pirla” da parte del padre. Per questo andrebbero perseguiti con fermezza questi delinquentelli (questo sono), per far capire loro che i disordini non sono una sorta di luna park e le conseguenze (galera) non una barzelletta.
makno
gentile professore la sua analisi per quanto accurata mi sembra piuttosto datata e indirizzata lungo binari piuttosto scontati, come la maggior parte delle analisi presenti in questi giorni.
ps concordo con lei che i manifestanti sia i cd non violenti che i blok blok erano dei bambocci.
mario fragnito
Renzi, l’ossessione dell’aumento del PIL e i black bloc. Se sono vere le frasi pronunciate da Robert Kennedy nel 1968 e, sono vere…..
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. …
Renzi non dovrebbe fare altro che ringraziare i black bloc, che contribuiscono nel loro piccolo e per quanto possono allo sforzo italico dell’aumento del PIL, altro che condanne.
Volete mettere quanto lavoro retribuito e giri di affari hanno procurato a Milano i black bloc con il loro “ lavoro “ esclusivamente volontario?
Luca Pagano
Il problema dei centri sociali, che sono un mondo comunque differenziato, è che rifiutando in generale la democrazia rappresentativa non credono nel cambiare le cose attraverso le vie istituzionali, ma solo attraverso il conflitto e l’azione diretta. Per cui non vanno molto oltre lo schierarsi “contro”, la denuncia del sistema o le occupazioni. Certo, sono comunque una voce critica, ma nel complesso non mi sembra aiutino molto a costruire qualcosa.. E sul tema della violenza non hanno mai fatto autocritica, anzi la rivendicano e credono che il semplice fatto di agire una violenza di lotta li renda al di sopra della legge (“le lotte non si processano”). A mio parere finché i loro presupposti sono questi non potranno che suscitare poca simpatia nel resto della popolazione e richiamare l’azione repressiva delle forze dell’ordine. Sui fatti di Milano non cercherei troppe dietrologie: sono avvenute cose analoghe in manifestazioni in altre città europee e non credo che tutte le volte si sia trattato di devastazioni lasciate agire dai servizi. Piuttosto che cercare una grande regia di tutto punterei il dito sull’incapacità di prevenire.
Assunta
Buongiorno, leggevo qui http://www.ivrea5stelle.it/?p=2897 una versione alterntiva della vicenda.
Volevo chiedere a lei , professore cosa ne pensa!
Mi sono accorta che nell’immagine è stato messo uno stemma, senza citarlo nel testo. Lo stemma , dopo qualche ricerca ho scoperto che è di un reparto specializzato in operazioni spicologiche per l’esercito italiano. Il fatto ancora più curioso è che ha sede a Pavia, la stessa città del ragazzo intervistato.
Solo coincidenze? data la sua lunga esprienza , può esserci del vero?
Grazie
leopoldo
l’articolo è plausibile, come regia passiva degli eventi. Infatti Alfano ha detto ‘abbiamo evitato il peggio, abbiamo contenuto gli eventi’ in pratica il ministro dell’interno ammette, anzi si vanta di aver lascito devastare le vie della città dato che non ci è stato un morto e nessuno in parlamento gli chiede conto. Ormai credo che Alfano al ministero dell’interno conti zero, ma chi lo gestisce potrebbe dire qualcosa di più sensato, c’è da chiedersi se esiste ancora il ministero o è una funzione puramente decorativa?
andrea
è ragionevole pensare che non ci siano le adeguate attenzioni a gruppi inesistenti come i black block,che di fatto non hanno un organizazione politica,ma solo un attività paramlitare che si manifesta sporadica,e probabilmente che muta il suo organico di anno in anno,insomma non siamo negli anni 70 dove la gente lanciava bombe a mano e scendeva in piazza armata di pistole o mitragliette skorpio ,e dove vi erano autentici gruppi eversivi, organizati e inseriti in un contesto sociale che li sosteneva,capaci di fare un incisiva propaganda armata e una feroce lotta armata,e che obbligava il governo a svolgere attività di counterinsurgency altrettanto violenta .
Qui non ci sono ne gruppi ne tentativi concreti di eversione,e in questa condizione di basso rischio che evidentemente l’intelligence e la polizia ragiona e indaga.poi tutto è possibile a questo mondo,ma preferisco vederla in quest’ottica,anche se sono certo che nel corteo erano inseriti aggenti informatori,ma ritengo che sia nella normale prassi della sicurezza.
maurizio
Ma quante parole buttate li,quante ipotesi complottiste ,governo,polizia,fascisti ecc., che dimostrano la nostra (o vostra,a questo punto non lo so) pochezza addirittura nel capire (non dico cambiare) le cose.Se riprendessimo una celebre frase di una altrettanto celebre e grande giornalista:”Sembra di sfogliare l’album di famiglia….”Chi non e’ piu giovane pensi a tanti eventi che non hanno portato nessun cambiamento,anzi hanno sancito mille sconfitte.Mi associo al commento di Luca Pagano.La distinzione tra manifestanti buoni e cattivi e’ di una superficialita enorme,vale per le responsabilita penali,non per quelle politiche.Perche questo celebrato movimento “NO EXPO”,invece di scegliere una manifestazione che fa riferimento a una elitaria e isolata area politica,che negli anni scorsi ha sempre visto qualche episodio,certo non paragonabile per gravita,di violenza,non si e’ rivolto al 99% della gente,sacrificando un po’ di di radicalita.Sono milanese,ma del movimento in questione,me ne sono accorto appena e tanti amici,colleghi,parenti,fino a poche giorni prima,finche i media ne hanno adombrato i pericoli,nessuno ne sapeva nulla.Perche’ non e’ stata presa una iniziativa,occupando pacificamente per un po’ di giorni una piazza,tipo occupy o Parma Senza violenza,senza simboli..Distribuire qualche volantino,cercare qualche mezzo di comunicazione anche non vicino politicamente;a questi interessa prima di tutto l’audience.Perche non portare la discussione su un argomento come l’alimentazione del quale da anni tutti i giornali,le tv ne parlano a dismisura in qualche luogo pubblico.Ogni giorno a Milano librerie di tutte le tendenze organizzano incontri,dibattiti.E le scuole?Le universita?Come sono state coinvolte?Se ci si limita ai mitici “movimenti”,si resta 4 gatti,non ti conosce nessuno e per l’ennesima volta si finisce cosi’.C’era tempo 7 anni.Poi prendiamocela con tutti.Mi aspetto la Cia,i circoli atlantici,i sionisti,la destra ucraina,oltre ai servi del Pd naturalmente.Ripeto:”e’ il nostro album di famiglia”
mirko g. s.
Se avessero occupato giorni prima le piazze, i black blok sarebbero arrivati prima a sfasciare tutto e forse avrebbero fatto di peggio; volantinaggio e sensibilizzazione della popolazione la fanno da anni quelli del M5* e non mi sembra abbia sortito molto colla sordina generalizzata dell’informazione che li dipinge come dei fascisti, dei pazzi furiosi, dei bugiardi. Ne ha parlato Report qualche anno fa, ne ha parlato Grillo tempo dopo: qualcuno ricorda gli interventi? Cosa dissero?
Pierre Lamboria
Non capisco perché parlare tanto degli scontatissimi scontri di quei quattro gatti dei black block. Un film già visto, vecchio e noioso, con cui stampa e tv riempiono i loro notiziari e talk show come arma di distrazione di massa. E poi davvero si parla di quattro vetrine… Paese PENOSO. E mi spiace Giannuli che lei dedichi tanto spazio a cose che potevano essere interessanti 15 anni fa ma che adesso possono accendere l’interesse solo del pecorume. Su, lo sappiamo, a ogni evento dei potenti, arrivano questi qui, fanno un po’ di casino e di danni, poi finisce lì…
albertio
professore che ne pensa del pezzo di franco “bifo” berardi
DALLA PARTE DEI TEPPISTI
linko perché è troppoi lungo per un commento
https://www.facebook.com/franberardi/posts/10206584515026671
leopoldo
definisce bene l’impotenza che si vive oggi
Gianluca
Prof alcune considerazioni in ordine sparso:
1) Perché a livello parlamentare non è già scattata una indagine sui fatti di Milano? sul perché alla polizia è stato vietato l’intervento?
2) I black bloc, lessi una inchiesta qualche anno fa, sono una galassia molto composita, che affonda le sue radici anche nell’estrema destra. Non credo sia giusto ricondurla unicamente all’ala militarizzata dei centri sociali.
3) Lei per la seconda volta ha parlato di recuperare in senso educativo il ragazzo. Beh io non sono un sostenitore di una visione ultrasocializzata dell’individuo, ma non è già lui il prodotto del suo contesto sociale e culturale in qualche modo? Quali istituzioni dovrebbero redimerlo, quelle che dall’età della ragione gli hanno già bombardato la testa per fargli credere che l’intelligenza è tutto in un sistema ipercompetitivo, e che se non riuscirà a trovare uno straccio di lavoro sarà solo colpa sua?! che anziché inegnarti a costruirti una tua autonomia personale ti insegnano ad uniformarti alla massa, da bravo pecorone?! che non esiste la rete sociale ma solo l’individuo con le sue strategie personali da imprenditore di se stesso?! Che lo hanno familiarizzato col concetto di capitale in tutte le salse (capitale umano, sociale, culturale, ecc.)?! che se non hai soldi per accedere al consumo e non vivi di un edonismo sfrenato non sei nessuno?! Che tutto quello che sta accadendo a paese da quattro anni a questa parte è democrazia?!
Penso che se interverrà ancora un pizzico lo stato sulla sua psiche tra qualche anno ce lo troveremo a guidarli i black bloc…
Caruto
Renzi ha detto: “Solo quattro figli di papa’ con il Rolex al polso”.
Provo a fare un ragionamento.
Penso che a livello politico-governativo abbiano deciso che si dovesse sfasciare ed incendiare un po’ per avere un effetto boomerang negativo che colpisse le voci critiche.
Da quello che ho letto, se si fosse voluto si sarebbe potuto diminuire l’impatto: quelli dall’estero li si poteva fermare alla frontiera (pare che in genere le polizie europee segnalino i movimenti dei soliti se sollecitati dalle forze di polizia gemelle) e gli italiani, piu’ o meno, erano individuabili prima.
La violenza alla Black Bloc e’ inconcludente e controproducente. I luoghi di decisione sul destino dei popoli si sono spostati in luoghi irraggiungibili da noi comuni mortali; irraggiungibili anche da gran parte dei governi nazionali, esecutori di logiche alle quali conformarsi; ma ci sono margini di decisione sulla ripartizione di costi e benefici.
Dunque i Black Bloc si sfogano, hanno l’esigenza di raggiungere l’orgasmo a tutti i costi. E li’ finisce.
Ma la frase di Renzi e’ interessante: come se avesse voluto etichettare i violenti, distanziandoli da quelli che patiscono veramente la crisi: giovani disoccupati e senza prospettive, persone di mezza eta’ licenziati che hanno perso qualsiasi speranza di trovare lavoro.
Mi immagino che tra gli incubi peggiori di Renzi e compagnia ci sia quello di esplosioni violente ad opera di disperati; hanno deciso, cosi’, di agire in contropiede.
Oggi il Presidente ha detto alla Borsa di Milano: “E’ finito il capitalismo di relazione”.
Personalmente ne sarei felice; poi mi aspetterei l’approvazione di una buona legge sul falso in bilancio, di controlli fiscali seri sugli imprenditori maggiori, una revisione della legge sugli appalti, una legge sulla corruzione che preveda la non punibilita’ per chi denuncia, ecc. ecc.
La realta’ e’ che Renzi sta approvando misure di legge che vanno bene alle organizzazioni confindustriali; il Jobs Act ma anche, per es., le proposte (mi pare ancora da approvare) sulle assicurazioni auto: un giornalista specializzato scriveva che recepiscono interamente le proposte delle compagnie assicurative.
Anni fa ebbi una interessante conversazione con degli anziani massoni; brave persone ma ossessionate dall’ordine costituito (qualunque cosa significasse) che andava preservato. Alle mie osservazioni critiche e solo un po’ radicali, risposero (sinceri): “Ma tu sei un terrorista!”. Erano incapaci anche solo di pensare ad una qualche modifica dell’”ordine costituito”, perche’ per loro equivaleva ad una minaccia di violenza.
Renzi, il suo gruppo ed i loro suggeritori propongono ricette vecchie (anni ’90) e sembrano incapaci di pensare a soluzioni che distribuiscano le risorse in maniera piu’ equa, per non parlare di inventarsi qualcosa di veramente radicale. Hanno una mappa cognitiva molto stretta ed un’agenda conseguente. Se i disoccupati giovani ed anziani si incazzassero sul serio, ne sarebbero terrorizzati perche’ incapaci anche solo di pensare a soluzioni differenti.
Meglio giocare d’anticipo ed attribuire il terrore a qualche “dissenziente” ben pasciuto e di buona famiglia, con un’opera di distanziamento e deligittimazione che eviti il contagio e l’imitazione presso i ceti danneggiati dalle politiche approvate ed in via di approvazione.
Penso che c’e’ da essere preoccupati: queste signore e questi signori sono incapaci e se spaventati rischiano di diventare pericolosi.
Cinico Senese
Da tempo non parlo più di politica con nessuno. Però ascolto in giro la pancia degli italioti. Ebbene, Expo2015 e il cazzaro fiorentino dovrebbero fare un monumento in bronzofuso al black block per la megapubblicità che gli han fatto: gente che manco conosceva Expo e se ne fotte bellamente del mondo, ora ci andrà e ne tesse le lodi come l’Istituto Luce: siamo al centro del mondo, la globalizzazione che bella, quanto lavoro arriva, andiamo avanti, chi è contro Renzi è un sfascista, basta con questi signorno. Puoi dirgli della mafia, delle tangenti, delle baracconate, dei debiti che ci accolleremo, chi lo dice viene zittito come teppista blackblock.
I servizi di sicurezza ci han detto che erano perfettamente informati su ogni dettaglio di quello che si stava preparando: uomini, provenienza, armi, target, modalità. Ma non li hanno fermati prima. E gli hanno dato libertà di movimento in strada. Perchè? siccome nulla accade a caso, io non credo alla versione buonista piddina: evitare morti. Le info le avevano, sicchè…
Come non credo per niente alla storia di quella black block fotografata col Rolex (falso vero, non importa, è il simbolo degli arricchiti) proprio nel momento in cui era in favore di fotocamera e stava imbrattando col braccino scoperto a far vedere il Rolex. Che coincidenza! tutto si può dire sui black block, ma che si mettano un Rolex falso non ci credo manco morto. Quello è stato messo a bella posta lì per farsi fotografare e poi far partire il refrain tipico della destra: i centri sociali sono tutti fancazzisti casinari figli di papà. Notato che è proprio stata la prima dichiarazione del cazzaro fiorentino seguito a ruota dalla triglia Alfano? tutto premeditato e studiato, almeno questo. Il cazzaro usa l’ufficio marketing e propaganda della boiling room della destra.
Fanno tenerezza quelli dei centri sociali che ammettono di essere degli idioti politici. Magari se avessero fermato a randellate i teppisti con un bel servizio d’ordine…oppure avessero dato uno smacco morale andando per primi a pulire, ora sarebbe diversa la loro immagine. Ora chi se li caga più? anche il Pisapia li ha mollati, dopo aver incassato i loro voti.
Il ragazzo alla gogna invece mi è invece simpatico: è un futurista! vive nell’azione, nell’energia cinetica. “bruciare i musei e le biblioteche” era il loro motto. Black Block antelitteram ?
Che i giornalisti siano il cancro dell’Italia non è una novità. Se siamo a questo punto è anche colpa loro. Mi meraviglio che lei abbia amici in quella feccia di servi del potere. Smetta di leggere i giornalai, fa male alla salute.
Mò è finita sta buriana. Pensiamo all’estate. yop!
pierluigi
Caro Aldo,
le domande che poni non meriterebbero un’interrogazione parlamentare?
Aldo Giannuli
si, ma figurati se di questi tempi un parlamento a maggioranza renziana la approverebbe
Pierluigi
Cos’è? Un’alibi un’opposizione inesistente?
Aldo Giannuli
si si può proporre qam ci credo poco
Mattia
Leggendo e rileggendo i numerosi commenti agli eventi di venerdì scorso, soprattutto da parte di chi a quelle violenze se non ha partecipato è stato molto vicino, sto ridimensionando molto i miei sospetti sulla possibilità di un’azione guidata o anche solo partecipata “dall’alto”.
Rimango convinto che l’azione sia stata lasciata libera di sfogarsi e, a posteriori, sfruttata mediaticamente, sia tramite il pensiero binario alla Severgnini (abbasso i BB implica W Expo) sia con quella ridicola manifestazione milanese del giorno dopo piena d’indignazione indotta – sarei curioso di sapere chi ha lavato le scritte “io non lavoro gratis” sui muri, così come di quanto si siano indignati i milanesi per problemi ben più gravi ma non trattati allo stesso modo dal circuito mainstream.
Ma, giustamente come insegna lei professore… Cui prodest?
Proviamo a immaginare una manifestazione pacifica. Esageriamo sui numeri, ascoltiamo i centri sociali più esosi e assumiamo ci fossero 50000 persone. Per i media sarebbero state 15000?
Credete che con questi numeri (ma anche con numeri molto maggiori!) qualcuno avrebbe parlato minimamente della manifestazione con più attenzione di un trafiletto a fondo pagina subito dopo le tette rifatte di turno? Che avrebbe trattato i contenuti della protesta invece di presentare i manifestanti come antagonisti, come un fisiliogico blocco di contrari, se non come gufi e signor no?
Pensandoci, ho i miei dubbi.
Insomma, in effetti il problema è che manifestare legittimamente è possibile e non indigna, ma non porta a nulla.
Manifestare in maniera non convenzionale, o almeno in questa maniera, porta a una ritorsione contro i manifestanti stessi da parte dei media.
Come fare? Forse è necessario un nuovo modo di manifestare che non sia in alcun modo mistificabile nei confronti dell’opinione pubblica (come evidentemente lo sono fare scritte sui muri e spaccare vetrine di banche – che diventano chissà come negozi di gente che paga il mutuo e si alza la mattina presto).
Segnalo infine un dibattito con qualche spunto interessante sull’uso della violenza nel movimento Occupy https://www.youtube.com/watch?v=8YGACF2kWoE
BOBD
Se la polizia avesse fermato alla frontiera i black bloc provenienti dall’estero,monitorato le loro attività via web,fatto una maxi retata contro quelli accampati al parco di Trenno e sparpagliato agenti in borghese per la città nelle fermate della metro per braccare almeno una parte di questi tizi “con zaini pieni di ogni ben di Dio” oggi molte persone si lamenterebbero del fatto che viviamo in uno stato di polizia,che non ci lasciano più manifestare in pace e bla bla bla.
Le stesse persone che accusano la polizia di non aver fatto determinate cose,in caso contrario,le accuserebbero di averle fatte.
Che dire: l’importante è lamentarsi!
Caruto
Ho letto che nei giorni precedenti un magistrato ha deciso di non procedere contro un gruppo (mi pare fossero francesi) che era stato trovato con molotov e sbarre.
Piu’ che Stato di Polizia a me pare stato di idiozia.
Caruto
Nel merito, dubito che un buon ufficio stampa del ministero dell’interno avrebbe avuto difficolta’ a motivare provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti vari, italiani o meno.
Certo, e’ un po’ antipatico fare un po’ di lavoro prima e raccogliere informazioni, prove, testimonianze, ecc.
D’altro canto, come ha detto un forumista nei giorni scorsi, sempre Pubblica Amministrazione italiana e’.
Aldo Giannuli
noin dica sciocchezze