Analisi e previsioni: quale futuro per il nostro sistema politico?
Alcuni amici, e fra essi qualcuno molto caro, mi fanno affettuosamente presente che, se le mie analisi sono lucide e condivisibili, le mie previsioni, invece, lasciano a desiderare. La cosa ha un fondamento ma merita una riflessione più attenta.
Intanto le due cose non sono tanto nettamente separabili: le analisi servono (anche) a fare previsioni e le previsioni fanno da verifica alle analisi. Fra le due cose c’è una differenza fondamentale: le analisi operano su dati conosciuti e certi perché si basano su fatti in larga parte già accaduti e immodificabili, mentre le previsioni sono proiezioni su dinamiche future e, in quanto tali, sono molto meno solide per definizione, soprattutto se si tratta di previsioni elettorali e più ancora quando queste fanno i conti con una larga parte di elettorato incerto o quando ci siano avvenimenti imponderabili a pochi giorni dal voto (la morte di Berlinguer, la strage di Atocha, le dimissioni di Ratzinger o lo scandalo del Monte dei Paschi).
Ci si può avvicinare più meno al risultato reale, ma pur sempre scontando una certa parte di errore. Nel nostro caso era molto alta la quota di incerti, tanto è vero che questo risultato non l’ha previsto nessuno, neppure gli istituti demoscopici (e neppure i miei critici, per la verità), Le previsioni elettorali non sono scienze divinatorie e ci si può avvicinare al risultato reale ma quasi mai prevederlo correttamente. Quello che è possibile fare è individuare le tendenze di massima sulla base delle analisi e, dopo, correggere l’analisi nelle tendenze di fondo che risultino sbagliate.
Ed allora. Io da dicembre del 2016 faccio questa analisi-previsione:
a. è la fine della seconda repubblica
b. la nascita della terza sarà molto lenta e stentata e passerà attraverso un periodo di forti turbolenze che durerà diversi anni, durante la quale l’offerta politica uscirà fortemente modificata attraverso scissioni, unificazioni, estinzione di vecchi partiti e nascita di nuovi
c. di conseguenza la prossima legislatura è destinata ad essere molto breve (e forse anche qualcuna delle successive) sino ad arrivare ad un assestamento del sistema politico
d. questa tendenza alla crisi del sistema politico non è solo italiana ma coinvolge anche Spagna, Austria, Grecia, Francia, Inghilterra e persino Germania e colpisce in particolare i partiti dell’Internazionale socialista
e. pertanto in Italia era da prevedersi un crollo del Pd che, alla fine, davo sotto il 20%
Sin qui mi pare che le mie previsioni siano state puntualmente confermate: le tendenze sono state esattamente queste.
Sul piano delle previsioni elettorali le cose sono andate in modo parzialmente diverso dalle mie previsioni:
a. c’è stato il crollo del Pd sotto il 20%
b. ho parzialmente sbagliato il risultato M5s che davo in avanzata di due-tre punti, mentre ne ha avuti 7 in più
c. ho sbagliato il risultato della Lega che davo al 13-14% e sotto Forza Italia, mentre ha preso il 17% e battuto Fi che invece è andata –simmetricamente- al di sotto di quei 4 punti rispetto alle mie previsioni
d. ho sostanzialmente previsto correttamente il risultato del Centro Destra (prima coalizione, ma al di sotto del 40% di almeno tre punti)
e. nel caso di Leu la davo circa un punto più in su (ma già ad un risultato cattivo), davo anche la lista Bonino e Potere al Popolo poco sotto il 3% ma si sono fermati la prima a poco più del 2% e l’altro all’1,1%. BVice versa ho previsto correttamente l’insuccesso di Casapound, Forza Nuova e delle micro liste di sinistra come quella di Marco Rizzo. Ma qui conta poco azzeccare o sbagliare: quando si ha a che fare con numeri così piccoli sbagliare è facilissimo e se si “azzecca” forse c’entra più la fortuna che altro.
Fatto questo quadro, i miei errori si riducono sostanzialmente ad uno grave e ad uno più limitato. Lo sbaglio importante è quello sull’astensione: prevedevo una partecipazione al voto intorno al 60% con una caduta di diversi punti rispetto alla scorsa volta, invece (ed è interessante notare la percentuale analoga a quella del referendum) la gente è andata a votare ed ha premiato i partiti percepiti come radicali (Lega e M5s).
Insomma prevedevo una reazione di disgusto e c’è stata una reazione di rabbia violenta. In parte questo riassorbe anche l’errore minore, quello del rapporto Lega –Forza Italia. Il Cavaliere è apparso stanco e non credibile, ma soprattutto Fi e Pd sono stati i protagonisti della seconda repubblica e cono stati entrambi colpiti come i principali responsabili della situazione del paese. E la gente non ha dimenticato il Nazareno. E’ da notare che le liste più estreme o nuove (potere al Popolo, Casapound, Forza nuova ecc) non sono state premiate perché la gente ha voluto dare un “voto utile” ad abbattere il sistema politico vigente ed ha votato per quei partiti che riteneva abbastanza forti da conseguire il risultato.
Insomma: la previsione di turbolenze e di cedimento del sistema è stata confermata ma con ritmi molto più veloci ed in modo molto più radicale. E sin qui la mia autocritica.
Aldo Giannuli
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Lorenzo
“E’ da notare che le liste più estreme o nuove (potere al Popolo, Casapound, Forza nuova ecc) non sono state premiate perché la gente ha voluto dare un “voto utile” ad abbattere il sistema politico vigente ed ha votato per quei partiti che riteneva abbastanza forti da conseguire il risultato.”
I partiti delle estreme non sono stati votati perché la canaglia consumistizzata non ha nessuna voglia di distruggere la metà residua del proprio benessere per pestare i piedi a chi le ha tolto l’altra metà. Queste troje hanno voglia di sorridere alla vita.
Gaz
A livello internazionale c’è da aggiungere la debolezza della presidenza Trump e la supplenza inglese nella nuova edizione della guerra fredda, per il controllo delle rotte dei mari del nord.
Gaz
.. dove è possibile che facciano come i ladri di Pisa.
Horace
Berlusconi mai consentirà che la lega si allei con il 5 stelle, nemmeno nel votare una legge insieme come Fornero, Job act e buona scuola. Con la sua quinta colonna di maroiniani saboterà tutto questo. Lui è il rappresentante dell’europa a trazione tedesca in Italia e spera di esserne ricompensato con una sentenza favorevole.
Paolo
anche io sullo sconfitto e frustrato Berlusconi ci metto un punto interrogativo .
Si presenta come filo europeista ed eurista pur sapendo che sono entrambi un fallimento sia Euro che UE … e che ci condurranno alla disperazione /sottomissione (non ci son margini di aggiustamento riforma del sistema UE /euro..prima di tutto manca la volontà dei paesi dell’area germanica che stanno fermamente perseguendo un progetto di sottomissione ed asservimento della fascia meridionale europea o comunque di quelle zone geopolitiche non facenti parte dell’area germanica e satelliti (quindi sperare in un costruttivo confronto con loro è semplicemente fola …andateglielo a dire a quei falsari del M5stalle ..euristi ed europeisti ,,oggi apertamente e ieri intrinsecamente sotto il vestitino apparente dei ” contro” . ) . Lo sconfitto e frustrato Berlusca sa benissimo cosa è il sistema UE/euro per esperienza sulla propria pelle (vedasi golpe bianco del 2011 ..lettera impositoria di Trichet, imposizione di riforme che si rifiutava di fare etc etc spread alzato artificiosamente , titolo del Sole 24 Ore con il fasullo “Fate Presto” , ruolo delle agenzie di Rating (interessante il procedimento giudiziario di Trani )..etc etc ..e lo sa ancor meglio perché recentemente ha avuto ampii privati colloqui sia con Borghi che con Bagnai (ma non ne aveva bisogno: lo sapeva anche da prima ). La verità è un altra : sta pensando alle sue aziende ..cioè agli emeriti “cazzi suoi” (come sempre ) ..è uno che non può permettersi di star “contro” in solidarietà alla restante coalizione ..perché semplicemente “quelli ” del sistema Ue/euro …attraverso la manipolazione dei mercati gli mandano in rovina le aziende per reazione . Perché i mercati (in mano a “quelli ” ) son tranquilli nonostante il risultato elettorale? perché sanno che il M5stalle è un manico di voltagabbana e sostanzialmente stanno dalla loro parte (nessuno lo puo negare: visto le dichiarazioni pubbliche di Di Maio pre e post elezioni ) e perché la coalizione di destra ha in seno FI con Berlusca con tutto cio che ho detto prima : il ventre molle degli anti UE/euro Salvini e Meloni. Questo è l’Idea che mi son fatto…in questo quadretto “quelli ” hanno abbondante spazio di manovra , ecco perché son calmi (ma preoccupati : sino ad ora l’unico che appare coerente , e spero che lo resti è Salvini .decisamente contro l’Ue/euro prima decisamente contro dopo. Il M5stalle …? un futuro neo letamaio PD. Ne più ne meno. Va detto e ridetto…perché è cio che si intravede. Il resto è fola…..
Chi pensa o blatera che nel sistema Ue/euro ci son spazi per ricostruire qualcosa di positivo per la “Vera Europa” che non è certamente quella del progetto UE/euro ..sta prendendo in giro e facendo il loro gioco…son dei collaborazionisti . Salvini parla di “trattative ” e di rimessa in discussione dei Trattati ..mica perché ci crede…ma solo e semplicemente per non dire esplicitamente che dobbiamo andarcene. Essendo difficilissimo uscirne.. si incomincia con osteggiarli in tutto , non sottomettersi, mettere in discussione tutto e volutamente mettere in atto infrazioni….(non è roba per il M5s in mano ad un privato Casaleggio Jn , Casaleggio Associati che farà affari d’oro come riflesso del risultato elettorale, e di quell’imbroglio chiamato Piattaforma Russeau che è tutto tranne che un sistema democratico.., sistema inpenetrabile, non trasparente, ed con le chiavi in mano di una sola persona: il giovanotto anglo /italiano Casaleggio ….che vocine (complottiste o meno ) dicono sia al servizio della Corona Inglese (quindi quel pervasivo potere anglosassone che da sempre manovra geopoliticamente ovunque… ) …vero o falso che sia. Una cosa è certa , al netto di cio che si dice..c’è dell’OPACITA’ nel M5s ..non da oggi..ma DA SEMPRE ) . Comunque sia la verità: non mi venite a dire che non c’è dell’opacità e dell’ambiguità…per cortesia. Ma vallo a dire al gregge beee beee and beeeee….. per dipiù con il virus/lebbra piddino incorporato nel dna ……..tempo perso. Felicissimo magari di scoprire che parlo a vanvera ed ho sbagliato tutto. Sarei il primo ad esserne felice.
Paolo
non faccio altri post . Ho detto tutto.
mezzo
dato che l’errore predittivo è stato fondamentale – la sottovalutazione della capacità attrattiva del m5s – e dato che le cause di questo errore ci sono ancora tutte (il m5s viene dato in crescia daopo le elezioni), è facile constare che anche il resto delle previsioni sul cedimento del sistema non tengano in considerazione l’effetto macroniano democristiano innescato da dimaio
Lorenzo
In tema di problematiche del vostro (non mio) sistema politico, ho trovato illuminanti i due ultimi paragrafi (che riporto in calce) del seguente articolo.
http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2018/3/20/SCENARIO-Quel-mix-di-sinistra-fallita-e-poteri-forti-che-ha-lasciato-l-Italia-al-palo/812102/
Non solo vi si chiariscono le radici della ninna nanna dell’onestà e della lotta ai vitalizi cantilenata dal Partito Arancione Italiano (ex-partito dei Pirati, ex-grillini), ma si investe la natura quintessenziale del regime demoplutocratico connaturato alle talassocrazie anglosassoni e funzionale alla cultura della critica ( https://goo.gl/k53Bsf ) promossa dal giudaismo internazionale.
***Va tenuto conto che a facilitare l’egemonia degli estremismi sulla scena politica italiana è il fatto che le élites economiche, come emerge dagli articoli della maggior parte dei loro editorialisti, sono ancora incollate alla tesi: potere politico debole uguale potere economico forte.
In realtà in questi anni di crisi la globalizzazione ha destabilizzato le élite nazionali e, in pari tempo, ha visto scendere in campo coese élite economiche sovranazionali con pretese di eterodirezione. Ma mentre in altri paesi — dalla Germania alla Francia — si è reagito come “sistema paese”, in Italia siamo ancora fermi agli anni 90, alla globalizzazione-“Belle époque”, e cioè si continuano a promuovere con quotidiani e tv campagne di frantumazione istituzionale e di denigrazione della politica per favorire il massimo turnover parlamentare con soggetti sempre più demagogici e sempre più “liquidi”. Dal 1991 si discute di nuova legge elettorale. Un caso unico al mondo. Si va a votare sempre più convinti che non abbiamo di fronte problemi da studiare e da risolvere (con serietà e competenza), ma solo degenerazioni, complotti e imbrogli che richiedono “gente nuova” e che sappia “battere i pugni sul tavolo”. ***