Una messa a punto sui miei rapporti con il M5s.

Come prevedevo, il post precedente, in cui comunicavo la mia “discesa dal carro del vincitore”, il M5s, ha provocato, tanto sul blog quanto sui social, una folla di commenti che meritano qualche puntualizzazione. Ovviamente, non risponderò a tutti anche perché diversi non meritano alcuna risposta.

Ai “forzati della tastiera”, ai “tifosi da Movimento”, a quelli che straparlano senza neppure aver letto più del titolo, a quelli che trinciano giudizi senza motivarli ecc non vale la pena di dir nulla: i cretini sono un fenomeno naturale come la pioggia d’inverno ed il caldo d’estate, inutile prendersela con quello che non può esser mutato. Veniamo alle cose serie ed, ovviamente, risponderò per punti.

Innanzitutto c’è chi ha parlato di “abiura”: quale abiura? Questo è un concetto religioso che appartiene alla storia dell’Inquisizione, io sono laico e non ho chiese cui render conto delle mie scelte. Peraltro bastava leggere le prime righe del pezzo per capire che non mi dichiaravo affatto pentito di aver costeggiato il M5s dal 2014 ad oggi, anzi, riconoscevo i due meriti obiettivi che non possono essergli negati (aver fatto saltare in aria il Pd –e, con esso, il falso bipolarismo ed aver evitato la nascita di una Alba Dorata italiana) per capire che ritengo positiva questa parte della mia esperienza. Ma registro un mutamento di pelle del M5s su cui mi esprimo.

Qualche altro, con molto acume (e quanto acume!) rileva che io dal carro non potevo scendere non essendone mai salito, e cioè non avendo mai aderito al movimento (cosa che, peraltro, ho sempre dichiarato apertamente e puntigliosamente): quando indichi la luna c’è sempre uno che guarda il dito. Le metafore non vanno mai prese alla lettera, ricordiamolo.

In effetti io non ho mai aderito al M5s (che scoperta!), ma questo non significa che non abbia avuto con esso qualche rapporto. Lenin usava una espressione che calza molto bene in questo caso: sono stato un “compagno di strada” che ha collaborato, sostenuto, votato il movimento e questo mi pare difficile nasconderlo o negarlo. Ora prendo atto che le strade si dividono: io continuo per la mia strada ma il movimento sta facendo una evidente svolta.

Un chiarimento devo darlo a proposito del mio giudizio sul carattere di destra di questa svolta. Contrariamente a quello che molti nel M5s pensano, le categorie di destra e di sinistra non sono affatto superate ed hanno ancora una utilità per capirsi (a patto di aver letto qualche libro). Destra e sinistra non hanno sempre lo stesso significato, capiamoci, per cui in una certa epoca destra indicava una caratterizzazione fascista, nazionalista o conservatrice, mentre oggi questo è un significato residuale. Oggi la destra si caratterizza essenzialmente in quanto neoliberista e mi pare che ci siano segni evidenti di svolta del M5s in questo senso. La stessa incredibile svolta in senso europeista e filo euro non sarebbe comprensibile se non in questo quadro concettuale, così come buona parte delle “ricette” economiche proposte si caratterizzano in questo senso.

A proposito: per un equivoco rivelatore della scarsa conoscenza delle cose di cui si parla, spesso si indica il “reddito di cittadinanza” come una proposta di sinistra che, appunto, smentirebbe questa svolta del M5s a destra. Ebbene, vale la pena di ricordare che l’inventore di questa ricetta è stato Milton Friedman, il caposcuola del neo liberismo che non mi risulta sia mai stato lontanamente di sinistra. Questo non vuol dire necessariamente che si tratti di una idea sbagliata (come peraltro io penso nel merito), ma semplicemente che è del tutto improprio etichettarla come di sinistra (vedete che le categorie di destra e di sinistra servono ancora?).

Il secondo campo in cui si registra una svolta del M5s è quello delle concezioni costituzionali: di legge elettorale proporzionale proprio non si parla più e già da tempo si è fatta strada una simpatia per i sistemi maggioritari, così come si avverte una netta propensione per concezioni presidenzialiste ed esecutivo-centriche che sono classiche idee costituzionali di destra (sapete: le idee hanno una storia ed il mondo non è nato con il M5s).

Questo poi trova il suo completamento nelle soluzioni date alle regole interne che sono un perfetto pendant del presidenzialismo costituzionale, così come lo statuto del Pd voluto da Renzi era del tutto funzionale alla sua riforma della Costituzione che andava appunto nel senso di una forte centralità del governo e si armonizzava con l’Italicum che era un sistema elettorale maggioritario: sapete, non è che se certe cose le dice Renzi sono di destra e se le dice Di Maio diventano neutre ed auspicabili, sono sempre cose di destra.

Tutto questo si affianca ad un punctum dolens di sempre: la politica sull’immigrazione di fatto indistinguibile da quella della Lega.

Dunque, mi pare ce ne sia abbastanza per motivare la mia affermazione. Alcuni dicono che tutto questo era chiaro sin dall’inizio, anzi da prima ancora, da quando Grillo era in fasce e che io sono più o meno un imbecille a non aver capito subito quello che loro, nella propria genialità, avevano capito dal primo istante. Se così fosse non ci sarebbe alcuna svolta, mentre mi pare di aver indicato più punti in cui essa c’è stata. Ma, mi dice qualcuno, anche questa svolta era iscritta nelle cose ed era facile prevedere che sarebbe andata così. Io faccio l’umile mestiere dell’analista e mi baso su dati concreti per ragionarci su, non ho le palle di vetro che hanno altri e rilevo che in tutta una prima fase, il movimento era un miscuglio di componenti di destra e di sinistra e poteva evolvere sia in un senso che nell’altro.

Certamente, l’atteggiamento isterico della sinistra (e mi spiace dire di quella a sinistra del Pd più che del Pd stesso) non ha aiutato ed ha spinto ulteriormente verso destra il M5s. Le aperture odierne di Leu mi pare arrivino un po’ fredde, e la verità è che la sinistra non sopportava proprio l’esistenza stessa di qualcosa del M5s che, per di più, si permetteva di avere successi elettorali che essa non era mai stata capace di cogliere. Può far male ma va detto.

All’opposto, altri mi rimproverano un giudizio troppo frettoloso: “Ma se non abbiamo neanche iniziato a vedere cosa possono e vogliono fare!!!”

Per la verità alcuni fatti sono già accaduti. Ad esempio il cambio di regole interne. Certo nel M5s la democrazia non si è mai sprecata e chi avesse la bontà di sfogliare le pagine di questo blog vedrebbe che non ho aspettato questo momento per criticare certi aspetti di vita interna, però qui si è fatto molto di più elaborando un modello a uomo forte che tutto decide e mi pare difficile non vederlo. Poi anche sulle ricette economiche non è che non si capisca dove vogliono andare a parare.

D’altro canto io non ho dichiarato guerra al M5s verso il quale, pur allontanandomi, non nutro inimicizia, per cui quando prenderà posizioni come quella del ripristino dell’art 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori non potrò che plaudire, ma quando avrà uscite, come quella della Giannetakis che propone misure, in materia di immigrazione e terrorismo, poco rispettose dei principi del garantismo penale, non potrò che essere contrario. Volta per volta vediamo, come si conviene a chi voglia commentare la politica da analisti indipendente (e mi pare d’averlo sempre fatto).

Ho paura che per molti la svolta sia solo quella di piazzare persone oneste al posto di quelle che c’erano prima a prescindere dalla linea politica. Io do volentieri atto al M5s di essere (ancora) immune dalla corruzione, ma in politica l’onestà non è tutto e la linea politica è più importante dell’onestà.

Scusate ma io la penso ancora in questo modo.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (53)

  • Mai fidarsi di coloro che pretendono di rompere il Sistema al grido di “onestà!”. La classe dirigente del M5S (Di Maio, Fico, Ruocco, Bonafede, Sibilia, ecc.) è in gran parte d’origine meridionale. È esattamente per questo che il M5S è un partito culturalmente pulcinellesco.

    Saluti.

    • io accolhgo tutti gli interventi ed anche il suo,ma da meridionale mi consenta di sentirmi offeso da quello che scrive dei meridionali che è un tantinello razzistico

  • Che non bastino per dichiararsi di sinistra può anche essere ma mi chiedo se si possa escludere in modo netto che misure di sostegno al reddito possano far parte di combinati legislativi che evitino gli “effetti di destra” dell’imposta negativa di Friedman (che sembra mirasse a sostituire e ridurre vari sussidi) o al sistema di Speenhamland criticato da Marx (perché alcuni imprenditori erano in condizione di fissare retribuzioni inferiori al <a href="https://www.britannica.com/topic/subsistence-theory-of-wages"salario di sussistenza).

    PS: Oltre ai quattro milioni al di sotto della soglia di povertà assoluta ci sono altri otto milioni che non si curano perché non possono.

    • non confondiamo generiche misure di sostegno al redditop (l’assegna di discoccupazione ad esempio) con il rddito di cittadinanza che è cosa più precisa

    • Non nego la possibilità di confusione (o incomprensione) visto che non è infrequente che gli stessi termini siano utilizzati per riferirsi a criteri anche sostanzialmente difformi tra loro.

      Se non erro il m5s proponeva integrazioni al reddito dei nuclei familiari al di sotto della soglia di povertà assoluta (subordinato ad attività di reinserimento lavorativo in caso di disoccupati a reddito 0) ed associata a disposizioni che stabilivano un salario minimo legale.

      Domenico De Masi invece auspica forme di reddito incondizionato suggerendo che siano preferibili per tagliare i costi burocratici che sarebbero necessari per la verifica delle condizioni di ammissibilità che anche la proposta del M5s includeva.

      http://www.istat.it/it/files/2015/06/A-TESTO-AUDIZIONE-REDDITO-DI-CITTADINANZA.pdf

  • Mi trova completamente d’accordo. Da ex tifoso, addirittura identificato nel movimento, sono riuscito a stabilire una distanza critica, e ne vedo adesso le derive acefalicamente autoritarie, e la svolta neoliberista. Mi interessa infinitamente di più il destino di migliaia di pensioni di reversibilità per casalinghe, future indigenti, che quattro vitalizi. A mio avviso ormai, è fumo negli occhi. Mi pento di non aver dato ascolto a chi, anni or sono, mi indicava nel movimento un ben congegnato cavallo di troia alla Tsipras.
    Il reddito di cittadinanza è solo la “scusa maestra” per distruggere le politiche sul lavoro. Tanto c’è la miseria di 700 euro al mese che ti permetteranno di tirare appena avanti finché il prossimo schiavista non avrà bisogno di te.
    Gli elettori del movimento dovrebbero passare qualche anno dove il sussidio di disoccupazione già esiste, insieme a politiche liberiste sul lavoro, e vedere la miseria sociale che ne scaturisce.
    Cordialmente

    • “Gli elettori del movimento dovrebbero passare qualche anno dove il sussidio di disoccupazione già esiste”

      Guardi che il sussidio di disoccupazione esiste anche in Italia. Si informi.

  • vinicio giuseppin

    Il punctum dolens di tutta l’analisi è che anche tutti i progetti o conati dei vari partiti e movimenti sono mossi e conseguenti alla “globalizzazione di fatto”.Essa è imprescindibile sia quando ha degli esiti nazionalisti e sovranisti sia quando porta il discorso sui contenuti programmatici e ,per dirla col lessico del prof.,”costituzionali”.

  • “Io do volentieri atto al M5s di essere (ancora) immune dalla corruzione” colla nuova incarrettata di “talenti” perpetrata il 4 Marzo credo ci vorrà molto poco tempo per dire il contrario…

  • Professor Giannuli, io, più che tra destra e sinistra, distinguerei gli orientamenti politici tra liberalismo, conservatorismo e socialismo. Lei, sulla base del percorso intrapreso dal V-Day del 2007 ad oggi, e delle contingenze rilevate nei suoi ultimi articoli, in quale di queste tre categorie inserirebbe il Movimento 5 Stelle?

    • premesso che il conservatorismo è di destra, il socialismo di sinistra ed il liberalismo ha um’ala di destra (che oggi coincide con il neo liberismo) ed una di sinistra, direi che approssimativamente il M5s all’inizio aveva una caratteri prvalentemente di democrazia sociale (e molte contraddizioni) ed ogi ha caratteri prevalentemente neo liberisti e dunque di dsestra pur sempre con contraddizioni

      • Tenerone Dolcissimo

        Il neoliberismo ci ha regalato la Nagrafe Tributaria, imposte patrimoniali parziali, aumento generalizzato della pressione fiscale, soppressione della sovranità nazionale e ci stava per donare un’imposta patrimoniale generalizzata a danno dei ricchi (tradotto per i poveri di spirito Ricchi = Piccoli Borghesi)
        E’ di destra tutto questo????

          • Tenerone Dolcissimo

            Ma perché ti risulta che Sella abbia mai chiesto l’applicazione dell’imposta patrimoniale? O che allo stato venisse permesso di entrare nella vita privata dei cittadini?
            Scusami Giannuli, ma a questo punto mi costringi a fare violenza al mio spirito tenero ed a formulare ad una domanda provocatoria e cattiva.
            Hai ben presente quale sia la lo spirito dell’imposta patrimoniale e soprattutto quale sia lo scopo dell’imposta patrimoniale che si chiede di introdurre in Italia?
            Mi permetto di rammentare che lo scopo immediato della deforma costituzionale era quello di mettere l’imposta patrimoniale in Italia

          • se fai un discorso in materia di materia fiscale in generale il riferimento a Sella è d’obblico
            quuano alla patrimoniale ne ricordo una appassionata difesa di tal Luigi Einaudi….

  • pierfrancesco ciancia

    Bhe in effetti il primo e unico atto concreto fatto finora, la nomina di fico alla presidenza della camera presagisce proprio un presidenzialismo… Che dico una dittatura, qui un estratto da suo discorso alla nazione italica :

    ” Dobbiamo far sì che in quest’Aula i cittadini possano sentirsi rappresentati, vedendola come un punto di riferimento in cui tornare a riporre la propria fiducia. Ed è proprio ai cittadini che penso, quando invito tutti noi a riflettere sulla necessità che il Parlamento ritrovi la centralità che gli è garantita dalla Costituzione. Obiettivo determinante per affrontare non soltanto le sfide interne, ma anche per dare nuovo valore all’idea stessa di Europa e affrontare le grandi sfide globali della nostra epoca.

    La questione della centralità del Parlamento ha attraversato la storia costituzionale del nostro Paese con declinazioni e sfumature diverse. Vorrei provare a dirvi cos’è, per me, oggi, la centralità del Parlamento e come possiamo contribuire a riaffermarla ai nostri giorni, in un contesto in cui il rapporto tra potere legislativo e potere esecutivo continua a essere caratterizzato dall’abuso di strumenti che dovrebbero essere residuali, in cui poteri e competenze sono spesso trasferiti in altre sedi decisionali, in cui gli interessi sono frammentati e le leggi sono sempre più settoriali e tecniche. Dobbiamo impegnarci a difendere il Parlamento da chi cerca di influenzarne i tempi e le scelte a proprio vantaggio personale.

    Abbiamo provato tante volte la sensazione amara di essere esposti a pressioni esterne inaccettabili. La massima apertura e la costruzione di rapporti, anche all’esterno del Parlamento, sono un contributo fondamentale al processo democratico, ma voglio affermare con forza che le decisioni finali devono maturare solo e soltanto nelle Commissioni e nell’Aula, perché soltanto un lavoro indipendente può dare vita a leggi di qualità. Per questo motivo voglio affermare con decisione che non consentirò scorciatoie né forzature del dibattito. Un Parlamento centrale, per me, è un Parlamento di cui i cittadini possano fidarsi, e possono farlo perché sanno che qui è perseguito esclusivamente l’interesse generale, qui sono esaminate le loro proposte di legge, qui si realizza la volontà espressa attraverso i referendum, qui si deve intercettare lo spirito di cambiamento che anima l’Italia del 2018 e che i cittadini hanno espresso così chiaramente con il voto del 4 marzo. Le istituzioni sono assolutamente tenute a farsi carico della richiesta di cambiamento, se non vogliono diventare vuote e inaridirsi. L’intento di rinnovamento deve essere la linfa vitale di questa legislatura. Il rinnovamento ha un significato molto chiaro: cominciare a fare scelte che guardino al bene di tutti, e non solo di una piccola parte.”

  • Io sono quello che sostiene lei sia troppo frettoloso.
    Adesso col suo permesso rincaro la dose!
    Prima però, per una questione di simmetria espositiva voglio ricordare i suoi meriti. Lei ha il merito di essere un apripista. Quando lei ha deciso di iniziare la collaborazione col M5s erano pochissimi gli intellettuali che guardavano al M5s in modo non preconcetto. Era di fondamentale importanza che in tanti si avvicinassero come ha fatto lei e lo aiutassero a crescere e lei lo ha fatto più e meglio di tanti altri.
    In questi ultimi tempi invece ho notato che è stato messo un po’ in disparte e mi dispiace, perché ho sempre pensato che lei potesse dare un grande contributo per arricchire il dibattito interno con un ruolo importante magari all’interno della piattaforma rousseau o in qualche altro modo.
    Riguardo questi ultimi suoi lamenti invece, continuo a dire che non hanno alcun senso e il continuo rimarcare la differenza tra destra e sinistra la fanno un po’ assomigliare a una ragazza pon-pon: “Datemi una S, datemi una I, SI-NI-STRA !”

    Non è vero che il reddito di cittadinanza è di destra e non è vero che l’ha inventato Friedman.
    E’ un’idea neutra che assorbe il contesto in cui è calato. Friedman ha preso l’idea e l’ha incasellata nel sistema sì di destra che aveva in mente. Ma l’idea in sé è molto più vecchia e c’è chi la attribuisce a Thomas Paine. Comunque è stata ripresa da molti economisti di tutte le parti e di tutti i colori. E’ nella sostanza un’idea che redistribuisce la ricchezza verso le classi sociali più povere e più in difficoltà nel rispetto dell’art.3.2 della costituzione, quindi hai voglia a dire che è roba di destra: se la destra fosse tutta così allora dormirei tutte le notti col braccio teso verso il cielo.

    E’ vero che il regolamento interno costruisce una struttura a vertice stretto ma il regolamento è stato votato dall’assemblea plenaria dei parlamentari e non centra niente con ipotizzate tendenze presidenziali. Il referendum che introduceva queste tendenze è stato aspramente avversato e il M5s si è affiancato all’appello di Zagrebelsky. Da allora non è cambiato niente in merito a quelle idee e le sue sono solo congetture che poggiano basi fragili.
    Tutte le decisioni prese in questo periodo hanno visto una preventiva consultazione di tutti i parlamentari in continue riunioni plenarie. Non c’è niente di presidenzialista in tutto questo.

    Di legge elettorale si dovrebbe parlare se si volesse cambiare in senso maggioritario ma, come ha scritto lei, non si parla più e questa legge ha un impianto proporzionale. Quindi? Qual è il problema? La vuole proporzionale al 100% con nessuno sbarramento come disse a suo tempo? E chi gliela vota una legge così?

    Sull’immigrazione se va a guardare il programma del M5s è praticamente uguale a quello di LeU, dai quali mi aspettavo molto di più visto che sanno parlare solo di immigrazione. In pratica la Gabanelli da sola ha tirato fuori un’idea migliore. Ma non ci sono né pulsioni intolleranti né tanto meno razziste.

    Non c’è nessuna tendenza a destra, è lei che ci sta rimuginando troppo e sta finendo per confondere una supposizione con la realtà.
    Io sono sicuro che se le cose vanno come stanno cercando di farle andare in questi giorni, ci potremmo dire tutti orgogliosi di come è venuta su la creatura.

  • Aldo,
    mi ha un po’ sorpreso la tua idea per cui la destra oggi non avrebbe più una caratterizzazione fascista, nazionalista o conservatrice, ma neoliberista.
    A me pare l’esatto opposto: è la sinistra, in tutto l’Occidente, ad essere neoliberista e la destra ad essere tornata nazionalista e conservatrice, basta vedere Trump, Orban, la Le Pen, Salvini, l’FPÖ in Austria, Alba Dorata appunto…
    Potresti obiettare che le socialdemocrazie e le sinistre occidentali (compresi laburisti inglesi, democratici americani e anche… italiani) non sono vere sinistre. Ma allora, se parliamo delle sinsitre “estreme” parliamo di fenomeni marginali e residuali, che oltretutto di estremo hanno ben poco, perché cercano solo di marcare sfumature rispetto al neoliberismo acritico delle sinistre istituzionali, senza mai metterne in discussione seriamente e radicalmente l’impostazione (non penso sosterresti che LeU o PaP o i loro omologhi europei siano delle vere alternative di sinistra al Pd: per esserlo bisognerebbe avere una visione alternativa veramente organica e soprattutto una capacità pragmatica, realmente politica, di mobilitare consenso attorno a tale visione, non essere una pura affermazione testimoniale e di principio dell’esistenza di una sinistra non piddina).
    Non sei d’accordo?

    • Tenerone Dolcissimo

      Potresti obiettare che le socialdemocrazie e le sinistre occidentali (compresi laburisti inglesi, democratici americani e anche… italiani) non sono vere sinistre.
      —–
      le socialdemocrazie e le sinistre occidentali ci hanno regalato la Nagrafe Tribbbbutaria e mille altri sistemi per violare la vita privata dei cittadini.
      Stalin sarebbe fiero di loro
      Qualcuno ricorda lo slogan ANCHE IL PRIVATO E’ PUBBLICO????

  • Va notato che

    1) il reddito minimo garantito è un’idea di Hayek (applicato ad esempio dalla Thatcher), mentre Friedman proponeva aliquote fiscali negative.
    2) La lotta all’immigrazione (anche legale) è il motivo attorno a cui si sono catalizzati i movimenti operai a cavallo di XIX e XX secolo.
    3) La corruzione (contrapposta all’onestà) è sempre stata in America latina l’accusa contro politici o movimenti non allineati al Washington Consensus (citofonare sig. Da Silva a Curitiba) e la lotta agli sprechi è sempre stata la richiesta di tagli alla spesa pubblica redistributiva.
    Per cui, il gentile ospite non ha mai colto il carattere neoliberista (e anglofilo) del movimento. Può capitare di sbagliare. Ma a “sinistra” non si deve mai ammettere…

  • mah io mi sono allontanato dal m5s proprio quando è arrivato casaleggio, che infatti qualche anno dopo avrebbe parlato di percentuali da prefisso telefonico in caso di atteggiamenti più permissivi. anzi rispetto ai tempi di casaleggio la posizione del m5s sull’immigrazione è diventata meno sovrapponibile a quella leghista (casualmente casaleggio si dice votasse lega). non mi sembra che siano stati fatti passi indietro sulla democrazia interna, sempre un pò carente (anche grazie al fatto che è gestita da una società come la casaleggio). riguardo all’uscita dall’euro come proposta di sinistra siamo sul tecnicismo spinto e distante dalle richieste della popolazione che immagino preferisca arrivare a fine mese piouttosto che avere la sovranità sulla moneta. ho votato m5s per mancanza di alternative, non sono mai stato entusiasta, anzi sono stato molto deluso a suo tempo, ma non ci sono grosse evidenze riguardo un suo recente peggioramento

  • E’ bello poter seguire questi commenti con occhi stranieri.
    I miei occhi ormai americani dal 1975, mi svelano che in Italia ci si analizza un po’ troppo.
    Lasciamo pure fare a questo cambio generazionale. Sono cresciuti con le finestre aperte al mondo.
    La loro intuizione li guida verso il fare bene, l’ugualianza e la semplicita’.
    Sono quelli che promettono un vero futuro egalitario e prospero alla Nazione.
    Auguri a tutti gli Italiani.
    You’re on the way!

  • In passato mi è capitato più volte di ritenere il M5S come un elemento di rottura dei precedenti consolidati schemi di potere ed anch’io non me ne pento affatto.
    Pensavo, però, che tutto ciò si sarebbero consumato più lentamente, invece… ahimè sembra esser rimasto solo l’eco del richiamo all’onestà come valore assoluto.
    Al di là del metro di misura da usare per definire chi è onesto (chi rispetta le leggi così come sono?), un incensurato incapace può far tanti di quei disastri, così come un incensurato imbecille o un incensurato affarista senza scrupoli.
    L’arte di affrontare i problemi necessita soprattutto di capacità di scegliere (altro che qualunque idea va bene, basta che sia in buonafede), ma soprattutto di capacità di coinvolgere, di stimolare la partecipazione collettiva nelle scelte (questo a mio avviso è l’unico vero antidoto alla disonestà politica, ancor prima che legale), di amore e calore in carne ed ossa e non di una virtualità fredda e ben poco rappresentativa.
    A me sembra che questa cantilena del M5S di non essere né di destra né di sinistra, assomigli molto al peronismo argentino, che conteneva sia destra (militaresca), sia sinistra (basta pensare ai Montoneros).
    Recentemente, sembra che la partita interna sia stata vinta dalla destra, con tutto il suo portato di potere e di gestione dello stesso, con tanto di capo politico.
    Eppure, io continuo a pensare che come recitava una vecchia canzone di Gaber libertà è partecipazione!

    Paolo

  • ed aver evitato la nascita di una Alba Dorata italiana).Non si preoccupi per questo, perchè il MESSIA ha già calcato la terra ,la Sua Dottrina è Consacrata dal Sangue dei Martiri, e in ogni caso ci sarà un’Alba di certo non dorata !!

  • Spendere così tanti soldi per l’avanzamento militare, è una bestemmia contro l’Uno Creatore. Piuttosto, dovremmo prendere seriamente in considerazione l’abolizione effettiva degli eserciti militari. Il denaro riservato alla ricerca militare deve essere invece destinato all’esplorazione spaziale ed allo sviluppo delle tecnologie rivoluzionarie ideate dallo scienziato Nikola Tesla.

    Purtroppo, le redini dell’umanità sono nelle mani di una piccolissima élite che ha come obiettivo la conservazione del potere materiale attraverso il lucro.

    Aboliamo il denaro e restauriamo il baratto. Apprezziamo l’armonia della Natura e delle energie cosmiche.

    Non voglio avere nulla a che fare con le masse umane composte perlopiù da decerebrati.

    Che una civiltà extraterrestre liberi il pianeta Terra dalla disgraziata specie umana!

    SEPOLCRI IMBIANCATI!

  • Capisco la sua decisione di allontanarsi dal movimento 5 stelle, ma tuttavia una domanda mi sorge spontanea. Come mai guarda caso proprio adesso che ha deciso di mollare i grillini, le sue partecipazioni in TV sono triplicate? Adesso persino in prima serata la invitano, strana coincidenza. Comunque ribadisco che nonostante quella specie di ometto esaltato di Di Maio, alle prossime politiche la famosa “setta” come la definite voi intellettuali sinistroidi, arriverà davvero a prendere 14 – 15 milioni di voti!!!!

    • lei swegue sempre il filo dei suoi ragionam,enti senza tenerconto dei fatti: l’aumento dele miei uscire televisive data da prima delle elezioni dei 4 marzo ed è in relazione al fatto che ci sono state le elezioni e poi il post voto. Quando ai 14.15 milioni di voti (che però erano 16-17 nella versione prevedente) mica posso impedirle di sognare!

    • Tenerone Dolcissimo

      Caro Leone, io sono con Lei se afferma che in tutte le occasioni bisogna pensar male e aspettarsi il complotto, perché -come dico sempre ad un mio amico anima candida che si fida ancora del corriere della sera- i complotti sono la norma e basterebbe chiederlo a Giulio Cesare per avere conferma.
      Tuttavia, mi permetto di osservare che in congiunture quale quella odierna occorre qualcuno che spieghi come stanno le cose. A questo punto facci un fronconto fra il professor Giannuli e la fauna che lo circonda nelle trasmissioni tipo omnibus.
      A chi vorrebbe chiedere lumi caro Leone?
      A quello che ci ha detto che l’Argentina aveva adottato il corralito come moneta???
      Oppure
      A quello che ci ha raccontato che era stata l’Italia a tracciare i confini degli stati medioorientali col righello????
      Oppure
      Ai tanti che ci raccontano che noi italiani abbiamo depredato le risorse dei paesi africani (e dicendo questo pisciano vergognosamente sulla tomba di Enrico Mattei)??????
      Oppure
      Ai coglioni che quando si rappresenta loro la necessità della legittima difesa dicono che non ci si può fare giustizia da soli (e per sentire uno che in TV esponesse la differenza fra autodifesa e autogiustizia abbiamo dovuto aspettare DJ Francesco cioè è stato necessario uno che fa ballare la gente per confutare le cazzate di tanti cervelloni o presunti tali)’’
      Caro Leone in certi casi si deve ricorrere al medico bravo

  • Scusi, Giannuli, ma ci voleva tanto ? Anche il sottoscritto, che dal 2013 è e resta un elettore del M5S, in quanto libero pensatore sarà favorevole a quanto il Movimento vorrà realizzare di buono, e contrario a ciò che proporrà e farà di negativo. Naturalmente, se dovessero prevalere le negatività, rivedrò conseguentemente anche la mia posizione elettorale. Vorrei però far presente che a mio avviso l’ambiguità politica del Movimento deriva dalla funzione di RAPPRESENTANZA che esso si è assunto rispetto alla sua base sociale, che, come è noto, è abbastanza variegata ( nel senso degli interessi, non dell’autodefinizione “di destra o di sinistra” dei singoli elettori) . Questa funzione mi pare oggi prevalente su quella della “fuhrung” , cioè della DIREZIONE , in entrambi i significati della parola. Ed è comprensibile che, su questo piano, si voglia oggi porre l’accento piuttosto sulla sostituzione del personale politico, della vecchia e screditata classe dirigente, che su di un programma fisso e immodificabile. Come è probabile che assisteremo, nel breve/medio periodo, ad una rimodulazione programmatica che porti a realizzare, sia pure in forma edulcorata, alcuni dei punti fondamentali su cui è stata basata la campagna elettorale. Questo mi sembra una conseguenza naturale, allo stesso modo del famoso populismo, dell’esistenza ormai ultraventennale di quella che ho definito da tempo la “Grande Massa Subalterna” , grazie anche all’abbandono dei ceti popolari avvenuto con la fine del PCI e la sua trasformazione in “partito della nazione” . Si è così compattata e omologata la classe operaia con settori sociali con interessi diversi, unificati tutti nell’impotenza e nell’estraneità rispetto alla borghesia “modernizzatrice” rappresentata dal PD ed a quella reazionario-mafiosa rappresentata da Forza Italia.Se ne potrebbe parlare a lungo, ma….

  • Non entro nella diatriba personalistica. Non mi interessa chi sale e chi scende sul carro del vincitore, né le motivazioni. Mi interessa discutere apertamente e senza peli sulla lingua di Monarchia a 5 Stelle per due ordini di ragioni: la prima che lo ho votato da quando è nato, senza mitizzarlo e senza troppe illusioni. Il secondo è che non si può ignorare che ha avuto 11 milioni di voti.
    In breve vi dico la mia: é irrilevante che sia di destra o di sinistra. E’ peggio. Naviga a vista, con una disinvoltura ( meglio: senza vergogna) degna del peggior Ponzio Pilato. Quello che è certo è che vuole il potere a tutti i costi, e sospetto che a questa improvvisa avidità non siano estranei gli affari dei due guru, oltre ad una smodata ambizione del mediocre Di Maio, incline al tradimento già nei confronti dei sindaci, che avrebbe dovuto supportare per delega precisa. ( Un clone di Renzi?) Ho continuato a votarlo perché le alternative sono ancora più squallide, partiti parimenti ondivaghi e incapaci con l’aggravante della disonestà, della collusione, della corruzione ( beh, certo non proprio tutti, ma…). E soprattutto perché ero certa( lo sono ancora)che M5S andrà all’opposizione, cosa che sa fare molto bene, e che farà ancora meglio con questo numero altissimo di parlamentari. Spero in un governo ombra, dove gli esperti finalmente ci daranno chiare e possibili soluzioni in tutti i settori sensibili. E allora la prossima volta potremo votarli con maggioranze bulgare con buona pace dei detrattori a prescindere e dei fideisti talebani.

  • Salve Professor Giannuli.
    Ti ho visto su La7 e penso che tu sia molto simpatico, tenero, buffo ma non comprendo la tua ostilità per Casapound… 🙁

  • Qualcuno saggiamente disse che la politica è “sangue e merda”.
    Tuttavia, ciò non significa che tutti i politici siano eticamente ugualmente corrotti.
    I meetup sono stati un reale movimento dal basso. Non so se abbia senso definirlo di sinistra, ma sono certo che alla gente poco importa.
    I vaffa day hanno riunito inizialmente grandi energie intellettuali e suscitato grande speranza.
    Questa speranza ha portato al risultato del 2013, mentre è un Paese disperato che ha prodotto l’attuale Parlamento ed in particolare il voto meridionale.
    Dalla disperazione non nasce niente di equilibrato e il nostro è il paese delle rivolte, non delle rivoluzioni.
    Questo Casaleggio jr. e DiMaio lo sanno, e sanno che il potere ha un costo, che vale il prezzo da pagare.
    Per fare cosa, allora, diviene secondario.
    Non vi è chi non veda come questo schema assomigli pericolosamente a quello berlusconiano.
    Con la complicazione di un rapporto complicato (della Casaleggio/DiMaio & associati) con le regole di una sana democrazia, camuffando un totalitarismo culturale sotto il riferimento alla democrazia diretta.

  • ACME NEWS
    Duro attacco alle posizioni di Giannuli da parte di esponenti di spicco di Leu.
    Una ex alta carica dello Stato ha protestato contro gli articoli del docente milanese, sul distacco dal M5*, accusandolo di sessismo, maschilismo e machismo.
    A Madam non sono andate giù le affermazioni sulle presunte “palle di vetro” di cui sarebbero muniti solo taluni uomini e non anche le donne, delle quali ella vorrebbe sentirsi rappresentante.
    La questione è stata risolta dal Bethesda Naval Hospital, noto al grande pubblico per essere il centro che si occupa della salute, anche mentale, della first family degli Stati Uniti, ovvero dei Trump. Secondo Henry Nut, direttore del reparto di Urologia, le sfere in questione altro non sarebbero che protesi umane.
    Swarosky ha smentito la tesi della stampa cinese di essere il fornitore delle palle di vetro che si rompono, essendo la propria produzione infrangibile.
    All’interno di Leu, però non tutti sono d’accordo con l’uscita della palindroma Madam. La minoranza capeggiata da Berzani è uscita allo scoperto al grido ” .. e che palle. ”
    Per domani mattina si attende la convocazione della direzione di Leu con l’obiettivo di trovare una quadra sullo spinoso argomento delle palle.

  • Professore la leggo e la leggerò sempre con piacere. Ma le chiedo di riflettere su come la chiusura di questo post sia: profondamente scorretta (con quel “ancora” tra parentesi del tutto immeritato e gratuito), pericolosamente diseducativa, del tutto incoerente con la richiesta di tornare alla presunta purezza delle origini.

  • « la politica sull’immigrazione di fatto indistinguibile da quella della Lega » in realtà, se con “sinistra” si intende l’insieme dei partiti che sostenevano i movimenti dei lavoratori, si può dire che è l’unica cosa di “sinistra” che è rimasta nel M5S è proprio questa. Al netto, ovviamente, della reale coscienza per cui l’immigrazione è una secolare arma di classe del capitale.

    Ricordo che il bloccare l’immigrazione è stato uno dei punti fondamentali, insieme all’indipendenza nazionale, dell’Internazionale dei lavoratori; inoltre ricordo che le politiche migratorie sono usate per stabilire la quota salari.Tutto il resto è demagogia.

    ( Con buona pace dei Negriani, dei no-borders, e dei vari anarchici al servizio del capitale e dei nuovi trafficanti di schiavi: le ONG, mafie comprese – che sono pure loro “non governative”)

    Si può anche rimarcare che il disgiungere la destra economica dalla destra politica e totalitaria è stato un piliastro della propaganda della guerra fredda. Il paradigma marxiano è chiaro su questo punto.

    E su “destra e sinistra” nelle varie accezioni “politologiche”, propongo questa analisi su altri noti gatekeepers.

    Destra e sinistra esistono e si valutano esclusivamente dai programmi economici: il reddito di cittadinanza non è progressivo, come non lo sono state le riforme Hartz in Germania, tant’è che viene proposto in tutto il mondo sempre in accompagnamento dello smantellamento dello Stato sociale.

    Il lavoro è un diritto ed un dovere come vuole la nostra costituzione socialista: le lotte democratiche sono sempre e solo per la piena occupazione e l’interventismo statale che la può generare.

    (Ricordo pure che la democrazia diretta ed immediata non può per definizione formare una “volontà generale”; la democrazia sociale prevista dalla nostra Costituzione è un’altra cosa)

    Cordiali saluti,

    IlCosmista

  • ILL.mo dott. Giannulli ,
    premetto che , ho letto il Suo post dell’8/01/018 ( sfida tra europeisti & sovranisti ?),
    in cui Lei spiega che ci sono differenti tipi di “sovranisti” e diversi tipi di “europeisti” .
    In pratica , Lei , giustamente , dice che :
    si tratta di termini “giornalistici” , ecc. , ecc. ;
    bisognerebbe parlare più precisamente di “sovranisti democratici” o “democratici” e ” europeisti tecnocratici” o ” tecnocratici ” ( così ho capito , più o meno … ).
    Il M5st. , secondo me , mentre per la politica-economica INTERNA è ( come lei ben spiega ) più facilmente classificabile : è più di “destra ” ( non fa nulla ad es. per l’art.18 dello St.dei Lav. ; in più aggiungerei : non parla , ad es. , del M.P.di S. che il PD & Co. vogliono svendere ai privati stranieri ed invece è di già oggi una banca al 70% Statale e potrebbe diventare la prima Banca Pubblica Statale ….
    https://youtu.be/UZS2P45ijJY
    non parla più ad es. di “signoraggio bankario ” , del problema dell’EUROzona , ecc.,ecc. , )
    Mentre per quanto riguarda la ” politica economica ESTERA ” ed i rapporti con i “n/s.” VERI padroni ( cioè con i tecnocrati della Comm.EUROpea , BCE , ecc. ) è molto più
    indecifrabile e di difficile collocazione , però :
    ormai è dichiaratamente “Europeista- neoliberista ” e forse “tecnocratico ” , in pratica fa parte di un gruppo trasversale ” + EUROpa ” che parte dal PD ed arriva a F.I.
    Per farla breve , io dividerei i partiti attuali , non solo tra “democratici & tecnocratici”( come dice Lei nel post dell’8-01-2018 ) ,
    ma anche tra ” pro-EUROzona ” & “anti-EUROzona ” ( ovviamente il M5st. , dopo le dichiarazioni di Di Maio , lo classificherei tra i primi anche se fa parte dell’EFDD)
    …. con osservanza : saluto .

    • Tenerone Dolcissimo

      pro-EUROzona ” & “anti-EUROzona ” ( ovviamente il M5st. , dopo le dichiarazioni di Di Maio , lo classificherei tra i primi anche se fa parte dell’EFDD)
      ——
      Beato Lei che c’ha capito qualcosa di quello che vuole fare il 5S rispetto alla UE

  • Ottimo scritto! A proposito, che fine hanno fatt gli influencer prezzolati che di solito dominano i commenti di queste pagine? Argomento scomodo?

  • p.s. , correggo e preciso l’ultima frase della mia risposta ( 10/04/2018 , ore 19,35) ….:
    ….. Per farla breve , io dividerei i partiti attuali , non solo tra le categorie ” Desta“ & “Sinistra” opp. tra ” democratici & tecnocratici”( come dice Lei nel post dell’8-01-2018 ) ,
    ma anche tra ” pro-EUROzona ” & “anti-EUROzona ” ( ovviamente il M5st. , dopo le dichiarazioni di Di Maio , lo classificherei tra i primi anche se fa parte dell’EFDD)
    …. con osservanza : saluto .

  • Io non so che scrivere………..quello che avevo da dire lo ho detto per anni nei forum sul M5StAlle….ed oggi ne ho la conferma. Quindi non dico nulla: perché ho già detto tutto (e si sta realizzando quasi alla lettera ).

    Buona Giornata..
    Ps : ci sarebbe da fare una considerazione su un punto del programma dei 5 stalle: il taglio del 40 % annui per 10 anni che equivale ad un Fiscal Compact (LA STESSA COSA ).

    COME MAI HANNO INTRODOTTO UNA COSA ASSURDA DEL GENERE ? E COME MAI è PASSATA PIU O MENO INOSSERVATA ..SE NON QUALCHE ACCENNO IN PROSSIMITA’ DELLE ELEZIONI…MA NON PERCEPITO DA NESSUNO PER LA SUA GRAVITA?.

    COME MAI ? COME MAI il M5s un partito “contro” ha introdotto una cosa del genere? è stata di loro spontanea volontà ? NON CREDO

    e se fosse che chi tira i fili di questa schifezza politica chiamata M5s lo abbia loro imposto? SECONDO ME E STATO LORO IMPOSTO.

    Ovviamente è complottismo…………………………..;-)

    domanda: attuando quel punto (cioè un vero e proprio Fiscal Compact ) come potranno realizzare gli altri di punti (esempio l’Haykiano Reddito della Gleba …perché è questa la sua vera denominazione: non reddito di cittadinanza…perché con quelle caratteristiche non è neanche un reddito di cittadinanza ) ….

    a proposito di Reddito della Gleba ..qui un articolo del Sole 24 Ore (ove fa un po di chiarezza almeno nella seconda parte dell’articolo ove mette a confronto le differenze e analogie tra il Reddito della Gleba dei 5stalle e i Redditi dei vari Friedman e Hayek.) Io comunque son del parere che il Reddito della Gleba elaborato dai 5Stalle cosi come è elaborato …sia il perfetto riscontro della concezione di Hayek in tal senso . Ma è una mia opinione………(ripetuta centinaia di volte ovunque sino alla nausea…) .

    Comunque non c’è problema : gli illusi che hanno votato per la “paghetta miserabile neoliberista ” che sia di Friedman /Hayek o di non so che..di destra o sinistra…..la PAGHETTA NON LA VEDRANNO MAI…..”ovviamente”…(il Sud si metta l’anima in pace: NIENTE PAGHETTA ahahahh … non è razzismo io sono del sud ma un po di vergogna..si …tutti presi dalla “paghetta” che vergognaaaa………….)

    a proposito: ma voi pensate che il vincolo del secondo mandato durerà ancora a lungo ? e non mi riferisco per la necessità di doverlo sospendere per via magari di un possibile ritorno al voto (sarebbe comprensibile e giustificabile )…ma state tranquilli che lo toglieranno a prescindere.

    Mi auguro che la Lega non faccia nessun alleanza con “questi qua”…che non si bruci…che si faccia un governo M5stalle+ Piddini (son la stessa cosa sostanzialmente ) ..devasteranno l’Italia…poi sarà il momento della Vera Destra. Ottimi i risultati in Ungheria con Orban…questo si che si è veramente opposto ai Globalisti, Trojke ed FMI vari.

    Tempi grassi per la Casaleggio Associati…………………….(ovviamente è complottismo 😉

    • correzione : non ho messo il punto interrogativo .

      attuando quel punto (cioè un vero e proprio Fiscal Compact ) come potranno realizzare gli altri di punti (esempio l’Haykiano Reddito della Gleba ) ???
      è impossibile……….
      —-
      —-

      altro: ho dimenticato il link di un articolo sul Reddito di Cittadinanza del Sole 24 Ore….nella seconda parte fa un cenno ad Frieman/Hayek ….
      http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-12-26/reddito-cittadinanza-mito-e-realta-225656.shtml

      Spero che vada a male qualsiasi tentativo di alleanza tra la Lega/Destra e questi cialtroni dei 5 stalle…lo spero con il cuore. E’ tutta salute per la Destra per il dopo/5stalle….perché faranno disastri. Come mi auguro un rafforzamento Fratelli d’Italia /Lega (ove credo che confluirà molto di chi vota FI) e poi una nuova destra che vada anche verso la radicale : Casa Pound . E’ la (vera) destra che ci può salvare da questa deriva. E non sarà una destra liberista…..dovrà essere Keynesiana (lo è già Casa Pound …lo è dichiaratamente…anzi ha sposato molto della MMT )…anche molto di cio che dice Salvini non può essere realizzato con un sistema neoliberista….(lo sa perché non ha buoni consiglieri: ha OTTIMI consiglieri economici )

  • Mi sia consentito gettare uno sguardo sull’orizzonte: mentre Giannuli riconosce il fallimento del suo progetto di trasformazione del PAI (Partito Arancione Italiano, anche detto partito dei pirati o 5 grulli) nell’anima movimentista di una nuova sinistra à la Mélenchon, e invoca rinnovate ammucchiate arcobaleno (siamo alla decima o alla quindicesima?), in Ungheria il Popolo Sovrano (quello che un tempo i comunisti democratici intendevano difendere e del quale sono diventati i più acerrimi nemici) ha inflitto coi fatti una nuova e più sonora batosta all’euroregime globalista. E’ ormai evidente che a fronte del tradimento generalizzato delle ex-sinistre l’unica opposizione efficace è quella dei nuovi movimenti identitari (ancora estremamente moderati, ma da terra buona nasce pianta rigogliosa).

    Ciò non deve nascondere che io e Giannuli siamo pappa e ciccia. Pratichiamo lo stesso kairos linguistico. Proprio come lui adora la democrazia finché il demos vota come piace a lui, salvo invocare programmi rieducativi a base di false notizie quando minaccia di opporsi all’invasione extracomunitaria, io stesso, quando mi trovo davanti un popolo bravo come quello ungherese dello scorso fine settimana, smetto di chiamarlo gregge e canaglia e, colto da subitaneo affetto, lo proclamo Volk, nazione e ricettacolo della volontà generale: vox populi vox dei.

    Il mio fratello Giannuli è solo un po’ più reticente di me nell’esplicitare le, ehm, tensioni dialettiche inerenti alla sua ideologia, pardon visione del mondo.

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