Forse hanno trovato la via d’uscita per il Cavaliere

Consiglio la lettura di questo interessante articolo uscito sul Sole 24 ore del 13 agosto 2013

L’«agibilità politica» del Cavaliere passa per l’affidamento in prova
di Donatella Stasio

Il Pdl reclama «l’agibilità politica» del suo leader, ma Silvio Berlusconi ha già davanti a sé una possibile strada per allontanare lo spettro della decadenza da senatore e della successiva incandidabilità.

Dovrebbe chiedere l’affidamento in prova al servizio sociale che, in caso di esito positivo, «estingue la pena detentiva e ogni altro effetto penale». Se l’ex premier si affrettasse a farlo (ha tempo fino al 15 ottobre) – accettando di essere «rieducato» attraverso l’assegnazione a un’associazione di volontariato o a un lavoro socialmente utile che ne favorisca la «revisione critica» – e se al termine del periodo di affidamento (dopo un anno, che con lo sconto di 45 giorni per semestre scenderebbe a 10 mesi e 15 giorni) il Tribunale di sorveglianza ritenesse positivo l’esito della prova, cadrebbe l’effetto penale della decadenza da senatore nonché quello della successiva incandidabilità per sei anni.
Potrebbe quindi restare al suo posto di senatore e persino ricandidarsi, almeno fino a quando non diventerà definitiva la condanna all’interdizione dai pubblici uffici (la cui quantificazione è stata rimessa dalla Cassazione alla Corte d’appello di Milano). A quel punto si aprirebbe una nuova partita in Parlamento sulla sua decadenza/incandidabilità.

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Aldo Giannuli

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Comments (6)

  • Ho letto. Effettivamente potrebbero prenderlo per i capelli (si fa per dire).

    Rimane l’interdizione. Non ho capito come sarebbe risolta (“si aprirebbe una partita” ecc. ecc.): il Parlamento potrebbe decidere di non tenerne conto anche se comminata? E con quale maggioranza?
    Con il PD che si suiciderebbe per salvare il governo?

    Inoltre, ci potrebbe essere un problema di implementazione di questa strategia.

    Viene ricordato che i berluscones dovrebbero rivedere la tesi circa la questione dell'”immediatezza”. Sono pronti a farlo?

    Pero’ lo devo ammettere, non ci facciamo mancare alcunche’ e godiamo a farci del male. Il genio che ha intravisto questa soluzione merita grande considerazione.

    Avra’ ragione Vittorino Andreoli?

  • Direi proprio di no.
    L’articolo 15 D.Lgs 235/2012 prevede che la sola causa che possa incidere sulla candidabilità é la riabilitazione che ai sensi dell’art. 179 codice penale può essere conseguita trascorsi tre anni da quando si sia espiata la pena.
    Gli “effetti penali” non c’entrano nulla perché per giurisprudenza consolidata l’incandidabilità non é un effetto penale ma un presupposto oggettivo della legge in materia di elettorato passivo
    http://www.giurcost.org/decisioni/2001/0132s-01.html

  • angelo iannaccone

    Ho letto, mi sembra tesi……. “affascinante”, ma infondata particolarmente per quanto riguarda la possibilità di rinviare la decisione sulla decadenza all’esito dell’affidamento in prova. Che questo possa avere poi esito positivo e’ pura fantasia, considerato il personaggio. La strada mi sembra piuttosto quella della grazia, fatta balenare con scarsissimo rispetto delle norme e della prassi da Napolitano, che fa di tutto per conquistare il titolo di peggior Presidente della storia dellau Repubblica.

  • mah tutto ciò mi sembra molto contrario al senso comune, e questa strada, che sembrerebbe larghissima in realtà è strettissima. il nano in questi ultimi 20 anni non ha fatto altro che dire di essere un innocente perseguitato dai comunisti. ora secondo il loro dio berlusconi dovrebbe andare a dire ai suoi elettori che è colpevole ma che il comunista napolitano gli eviterà la pena. molto brillante in effetti, sarebbe la strada più breve per suicidarsi politicamente; non credo che il nano sia così stupido, e non credo che i manifesti 6×3 di forza italia si concilino con questa strategia. poi la tempistica è psichedelica: adesso non è interdetto, in autunno la corte si pronuncerà sull’interdizione e quindi sarà interdetto, poi c’è un anno di servizi sociali e quindi non sarà più interdetto: come bizantinismo non c’è male, ma si tratta di passaggi talmente stucchevoli da rendere impossibile qualsiasi tipo di nazzazione diversa da quella del traffichino delinquente con degli amici molto in alto che gli salvano le chiappette, altro che perseguitato, specie se dovrà pure essere il banana a dire che ha tanto sbagliato ma che confida nel lavoro dei giudici che lo riconvertiranno a persona per bene con il sacro potere dei cavilli burocratici.
    e con questo non intendo dire che napolitano sia ostile a berlusconi: il suo piano è approvato dallo zio del premier e mostra le migliori intenzioni per un atterraggio istituzionalmente il più morbido possibile. ma in effetti il loro piano sembra molto ferraginoso e studiato a tavolino, e non sempre la realtà si piega ai ragionamentirotuosi degli uomoni. in questo senso non mi sorprendo che il banana non si fidi.

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