A che serve il muro?

Con molto piacere ed interesse vi propongo questo articolo di Adriano Voltolin, della Società di Psicoanalisi Critica, che risponde al mio pezzo di alcuni giorni fa sulla “politica del muro”. Buona lettura! A.G.

Come ha messo bene in rilievo Aldo Giannuli le strategie politiche, militari e ideologiche dei muri costruiti a difesa di ciò che sta all’interno sono sempre fallite: il loro fondamento psicologico ed ideologico è da ricercare in una rassicurazione di chi lo erige e non alla sua difesa reale.

Le dighe costruite per creare dei bacini idrici servono per evitare che piene ed alluvioni travolgano i frutti del lavoro di ciò che sta a valle e, se non vengono costruite in modo criminale, si pensi al Vajont, nome sintomatico del monte che stava sopra la diga e che significa in dialetto friulano “viene giù”, proteggono le case, le coltivazioni e la vita stessa delle persone ed addirittura servono, regolando l’afflusso delle acque, a far fiorire ulteriormente il lavoro dell’uomo. Si pensi, più modestamente, alle risaie ed ai prati marcitori lombardi: l’acqua, non più trattenuta, allagando i campi produce il risultato straordinario di fornire un cibo come il riso che costituisce buona parte dell’alimentazione mondiale e in Lombardia forniva foraggio fresco quando la neve ed il gelo coprivano la pianura padana. L’isolamento dall’acqua è una strategia che non ha affatto per mira quello di chi la ferma, ma il suo utilizzo più proficuo per rendere la comunità più ricca e benestante.

Il muro inteso come fortezza che protegge dall’invasione dei barbari è invece concettualmente l’opposto: il benessere maggiore non è dato dallo sfruttamento intelligente di ciò che viene dall’esterno in modo da creare nuove opportunità, ma è fantasticato come l’isolamento da esso. I colonizzatori inglesi e belgi non avevano bisogno di costruire muri di cemento, ma il loro isolamento dai neri del Kenya e del Congo era garantito dalla ricchezza, dalle armi e da una ideologia grossolanamente illuministica che ricreava il modo di vita europeo (delle classi agiate) in Africa.

Sul piano individuale, l’isolamento attraverso un muro difensivo, è più facilmente avvertito come patologico mentre, per il fenomeno della deresponsabilizzazione gruppale, non appare tale quando diviene ideologia di massa. Nella richiusura paranoide il pericolo dell’irruzione di un agente esterno viene avvertito come catastrofico e, tanto meno tale agente è oggettivamente pericoloso, tanto più esso appare infido e subdolo. Si pensi, è un esempio magnifico, alla fortezza Bastiani ne Il deserto dei tartari di Dino Buzzati: l’assoluta mancanza di pericolo del deserto viene avvertita come tanto più minacciosa quanto più assente è ogni individuo che provenga da esso: il giovane tenente Drogo invecchierà, insieme a tutta la guarnigione, nella perenne attesa di un nemico che non c’è e la sua vita sarà consumata per intero in una difesa spasmodica da ciò che, all’esterno, non esiste.

Come la psicoanalisi ci aiuta a capire, quando un nemico esterno, in quanto tale, non esiste, ciò non significa che il pericolo non sia reale, ma che esso proviene dall’interno e non dall’esterno. Mentre la difesa da un nemico esterno, per quanto potente e feroce questi sia, consente di rapportarsi alla realtà – si pensi alla memorialistica della vita di trincea nella prima guerra mondiale – il pericolo interno non può essere affrontato perché la realtà del mondo interno è molto più minacciosa della morte o della prigionia: affrontare il mondo interno, se il quadro patologico è particolarmente grave, significa la propria dissoluzione nel nulla, la catastrofe mentale, per dirla con Bion.

La paura paranoide dell’esterno viene sperimentata dal bambino in quella che Melanie Klein ha chiamato posizione schizoparanoide, cioè quando il mondo esterno si presenta in tutta la sua minacciosa incomprensibilità: la luce diretta, la temperatura non più costante, i rumori non più attutiti, il dolore terribile dei primi atti respiratori e poi la non costanza della fonte alimentare, la separazione da essa eccetera. Paradossalmente ciò che aiuterà il bambino a contenere le sue angosce sarà proprio un agente esterno, divenuto interno: la madre e la sua relazione con lei. La madre si prenderà cura del bambino proteggendolo da pericoli reali come la temperatura inadeguata, la fame, i dolori intestinali e fornirà quindi il modello di una difesa efficace da un lato, ma, ancor più, dell’affrontabilità di un pericolo che non si presenterà allora più come distruttivo, ma come una minaccia reale alla quale in qualche modo si può fare fronte. Si potrebbe pensare alla crescita come ad una progressiva capacità di fronteggiare i problemi attraverso l’identificazione con un buon oggetto protettivo e al successivo sviluppo di un desiderio, che in psicoanalisi si chiama riparativo, di proteggere ed aiutare i più deboli. Si potrebbe dire che una società, un consorzio umano, esiste come tale solo quando vi è un patto generazionale che garantisce la crescita armonica, con l’aiuto ed il sostegno dei suoi membri adulti, il lavoro teso a favorire condizioni di vita via via migliori ed infine la responsabilità verso coloro che sono resi deboli dalla malattia o dalla vecchiaia.

Di converso, meno possibilità di identificazione vi sono con oggetti capaci e forti, tanto maggiore è la probabilità dello svilupparsi di patologie individuali e gruppali (cioè sociali) che hanno al centro la necessità di erigere delle barriere contro l’angoscia di annientamento che viene da pericoli incontrollabili. Nell’epoca storica delle società autoritarie e dei fascismi, le patologie legate all’angoscia di dissoluzione dell’Io erano minori, mentre prevalevano le nevrosi da inadeguatezza, dal timore cioè di non rispondere sufficientemente a degli standard rigidi per i quali le donne dovevano essere morigerate e solo protese a divenire madri e gli uomini a combattere energicamente nell’agone sociale trionfando sui concorrenti (commerciali, amorosi e così via) e sui nemici.

La società globalizzata, pur essendo apparentemente molto distante da quelle (in realtà produce fenomeni autoritari, razzisti e fascisti e non solo a livello dell’ideologia di massa,come mostra bene Giannuli) ripropone modelli di comportamento obbligati che però da quelli della società autoritaria differiscono profondamente in quanto all’idea di un individuo formato per la competizione con gli altri, sostituiscono quella di un individuo che cresce solo soddisfacendo ogni desiderio, cavandosela in qualche modo utilizzando gli altri e prendendo per sé quanto più gli è possibile: denaro, potere, prestigio, donne, notorietà: la società, intesa come reticolo necessario per lo sviluppo della propria personalità, appare come un retaggio di un passato preda delle utopie assistenzialistiche e socialistiche ed è sostituita dall’idea di una società che è solo una somma di individui nella quale chi è forte si salva ed ha successo, mentre chi non lo è semplicemente soccombe.

E’ allora piuttosto comprensibile come le patologie paranoidi si sviluppino assai più frequentemente in soggetti nei quali l’angoscia della propria situazione è più difficilmente sopportata o non lo è per nulla. Si erigono allora dei muri che sono costituiti dalla propria abitazione, dalla quale non si esce che assai raramente e comunque sempre meno, e spesso dalla propria stanza che diviene un fortilizio all’interno del quale vengono svolte le attività per la sopravvivenza, come il mangiare ed il dormire. In casi estremi è il letto a divenire il fortilizio dal quale non si esce se non per i bisogni corporali.

Casi di questo genere vengono sempre più spesso portati negli studi degli psicologi; nei casi più favorevoli è la persona stessa a venire in terapia, per lo più indirizzata a questa dai genitori, visto che in grande maggioranza questi pazienti sono adolescenti o comunque persone giovani; nei casi più gravi la persona si rifiuta di uscire per andare dallo psicologo ed allora si cerca di lavorare, come è possibile, con i genitori per aiutarli ad affrontare una situazione drammatica alla quale spesso non vi è rimedio risolutivo, la “guarigione” per usare un termine equivoco.

Pur evitando di entrare, in questa sede, in una disamina clinica, è opportuno sottolineare come uno dei fenomeni più importanti della globalizzazione, internet, abbia un ruolo fondamentale, e per nulla positivo, nello svilupparsi di queste patologie. Praticamente tutti i ragazzi che si isolano progressivamente stanno davanti al computer, su internet, per un numero spropositato di ore al giorno, anche più di dodici, e la loro giornata si consuma tra pasti irregolari e frugali, il sonno, anch’esso irregolare, e internet appunto. Dalle loro stesso parole emerge con chiarezza che questo uso di internet tende a confondere il mondo virtuale e quello reale in modo assai profondo: la realtà non virtuale ed internet divengono indistinguibili, in una prima fase, ma poi la realtà virtuale tende a diventare sempre più l’unica realtà rispetto alla quale tutto il resto appare solo un disturbo inopportuno.

Se ormai per molti bambini in età della scuola elementare, la compagnia di altri bambini diviene generalmente più rara, e spesso sostituita da attività sportive od artistiche nella scelta delle quali il narcisismo genitoriale diviene nella sostanza il motore vero (nessun bambino che si rispetti oggi non va almeno a danza, rugby, pallavolo, tennis, calcio, pianoforte e così via presso maestri e società ad hoc), ovviamente per le patologie alle quali ci riferiamo tali contatti sono definitivamente aboliti. Il risultato, patologico, di tale uso di internet mostra la sua evidenza nella constatazione che spesso questi soggetti claustrofilici appaiono perfettamente informati sulle cose del mondo e spesso possono discutere con competenza apparente di politica, società, psicologia, sport e così via.

La percezione di essere isolati, idioti nel senso greco del termine, comincia ad apparire quando clinicamente la situazione mentale comincia a migliorare: ed allora cominciano ad apparire crisi di sconforto e talvolta quadri depressivi che l’eccitazione maniacale aveva dissimulato.

Il quadro delle relazioni con i famigliari conviventi oscilla tra la più totale indifferenza – servono solamente come fornitori di generi di prima necessità – e un odio profondo quando vengono percepiti come agenti del mondo interno terrificante che non è più distinto da quello esterno che possiede le medesime caratteristiche. Coloro che l’ideologia e l’informazione corrente presentano come estranei minacciosi che attentano alla “pacifica” vita di una comunità idealizzata che assomiglia, ovviamente, a quella descritta nel film di Truffaut del 1966 Fahrenheit 451, vanno respinti, scacciati, annientati alla stessa maniera degli ebrei e degli oppositori nella Germania nazista. Va eretto un muro insomma e coloro che minacciano di scavalcarlo vanno sterminati.

Adriano Voltolin

adriano voltolin, aldo giannuli, muri, psicoanalisi critica


Aldo Giannuli

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Comments (67)

  • George Bush figlio quando nel 2001 disse ‘o con noi o contro di noi’ riferendosi alla distruzione del Afganistan ha innagurato una nuova era )-:

  • L’analisi descrittiva del comportamento degli individui succhiati nel gorgo della società atomizzata è inoppugnabile.
    Mi sembra, però, che il tono generale dell’articolo sia paternalisticamente sprezzante, riprendendo il topos, inconfutabilmente mainstream, della patologizzazione del dissenso. Soprattutto su un tema critico come l’immigrazione.

    • della patologizzazione del dissenso. Soprattutto su un tema critico come l’immigrazione.(Valerio ).

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      Mi convincono poco ste “analisi psicologiche” …ma proprio per niente: la sostanza dell’articolo è che chi non vede positivamente l’immigrazione continua, di massa e subitanea…è una sorta di psicoide mentale fobico : sulla falsa riga di certi ragionamenti già visti per altre contingenze: euro-fobia…, omo-fobia.., islamo-fobia…etc etc ….cioè il dissenso o un opinione diversa ..declassata a “malattia mentale” …perché è là che vuol arrivare il ragionamento con tutti quei “arzigogoli” psicanalitici sociali .

      per restare in tema…non si offenda l’articolista : sembra scritto da un “muro-fobo”.

      Il Valerio ha centrato bene.

      perdonatemi la brutalità: questa analisi “puzza “

      • da un po di tempo in qua…adoro i muri. Saro ammalato ???…prendo un appuntamento con lo psicologo non si sa mai….;-)

        ho letto ieri un articolo sul jus soli e l’immediato diritto al voto degli irregolari (sia in Europa che negli Stati Uniti ) portato avanti da una certa parte politica ..quella delle “porte aperte a tutto e a tutti ” sempre e comunque….ahhh…già…già….e si….ahahahh gatta ci cova con cotanta generosità , altruismo, e apertura a 360 °…….(disinteressataaa ovviamenteee …e quando mai…i sinistrelli hanno a cuore le sorti del terzo mondo….stiamo scherzando ????….mica son come quei torvi fobici, ignoranti…dei muri…ehhhh)..ahahhha

        dai su….siamo seri.

        • @Paolo

          l’atteggiamento di esaltare i pregi dell’immigrazione e’ sbagliato quanto quello di scaricare su di essa problemi che sono solo nostri. L’articolo e’ per i miei gusti un po’ troppo filosofeggiante, ma contiene un concetto incontrovertibile piaccia o no a chi ha convinzioni viscerali, e cioe’ che l’immigrazione dipende da noi e non dagli immigrati. Ho gia’ detto altre volte perche’ e non mi ripeto, ti basti una semplice osservazione, la percentuale degli immigrati e’ maggiore la dove maggiore e’ la concentrazione di attivita’ produttive, non ti dice niente questo fatto?
          Ed e’ altrettanto vero che in piu’ occasioni gli industriali delle regioni piu’ industrializzate abbiano chiesto al governo di facilitare l’immigrazione (accade anche in Germania).
          Ma poi , tu che sostieni che i muri servono, dove lo faresti il muro in Italia?

          • sempre @ Paolo

            “…ho letto ieri un articolo sul jus soli e l’immediato diritto al voto degli irregolari (sia in Europa che negli Stati Uniti ) portato avanti da una certa parte politica ..quella delle “porte aperte a tutto e a tutti …”

            il voto agli immigrati (che io comunista non condivido) era un idea di Gianfranco Fini
            percio’ non dire sciocchezze

        • Questo infelice articolo…ha mietuto la prima vittima: cioè te.

          Non ho detto NULLA di cio che tu hai rilevato sul mio post: ho meglio io non intendevo dire ciò. Ma ripeto: sei la prima vittima di questo disgraziato articolo/psicanalitico …che non capisco come possa essere apprezzato . Non mi ripeto..perché la finalità dell’articolo la ho già detta nel precedente post. (ne evidente a prima lettura…)
          Quando parlo di muri…nell’altro art del prof Giannulli..mi riferisco al Muro tra Messico e Stati Uniti…per il resto scusa..non ti viene il semplice e ovvio dubbio che si usa il termine “muro ” per inteso in questo caso sia come muro reale oppure metaforicamente come “barriera “.

          Sulla legge per il voto del Fini etc etc (guarda dai 18 anni in poi..sino a pochi anni fa ho vissuto all’estero e non ho MAI votato e non seguito particolarmente ..le faccenduole del cortiletto /pollaio dell’italica politica…l’unico voto che ho dato è stato alle elezioni nazionali scorse e lo ho dato al M5s (pentendomene pochi mesi dopo…) e al referendum alla Lega Nord , sono sardo e non c’entro nulla con il discorso “lega nord”..preciso, lo ho dato ad una candidata nel sud Sicilia/Sardegna..solo è semplicemente perché la Lega Nord è chiara nel discorso anti UE/Euro (contrariamente al M5s ). Quando parlo di una parte politica “aperta a tutto e tutti “..(non per bontà…ma per altro disegno..credimi per ben altro disegno ) mi riferivo ad un qualcosa di più ampio Europa/Stati Uniti….questo dell’apertura a 360 ° + diritto subito al Voto+ cittadinanza , jus soli ,case, diritti immediati etc etc..è un discorso che non riguarda solo l’Italia..c’è sia in Europa che negli Stati Uniti portati avanti dalla sinistra cialtrona e in mala fede.(e soprattutto al servizio di qualche temibile potere..che di sinistra non è…)

          • aggiungo: non son contrario come principio all’immigrazione (anche consistente ) ..non potrei manco permetterlo: vengo da una famiglia di immigrati in primis mio padre (27 anni in Germania ) e tutti i parenti (ma quasi proprio tutti ) sparpagliati all’estero ..dal nord Europa agli Stati Uniti all’Australia…e mio padre era il tipico meridionale partito alla fine degli anni sessanta se non con la valigia di cartone…poco ci manca (è si è integrato perfettamente sia nell’ambito lavorativo che sociale ). Quindi….
            Mi riferisco a “questa” immigrazione con “queste” caratteristiche….che è tutto un altro paio di maniche…

          • al referendum alla Lega Nord , sono sardo e non c’entro nulla con il discorso “lega nord”..preciso, lo ho dato ad una candidata nel sud Sicilia/Sardegna..solo è semplicemente perché la Lega Nord è chiara nel discorso anti UE/Euro (contrariamente al M5s ).

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            correzione:
            pardon….non referendum …ma elezioni europee

          • c’è sia in Europa che negli Stati Uniti portati avanti dalla sinistra cialtrona e in mala fede.(e soprattutto al servizio di qualche temibile potere..che di sinistra non è…) (Paolo )

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            Sempre per non essere frainteso…mi riferisco generalmente alla “sinistra mondiale attuale ” (son tutti più o meno come il PD tanto per dare un paradigma d’esempio ) …che porta avanti “strumentalmente ” anche questo discorso immigrazione…(niente confini, apertura totale, diritto al voto subito,esaltazione del multiculturalismo —tra l’altro fallito ovunque —..disprezzo per chi non condivide questa impostazione.taciandoli di varie “fobie” a secondo della contingenza ., apertura totale all’islam —etc etc ) insomma il solito moto : “”” siamo libertari e di sinistra…siete liberi di pensarla come volete…ma guai a voi se non la pensate come noi “”” —-cioè dei fascisti —) ..e stanno passando ai “fatti”..cioè promuovendo tutta una legislazione ..ove chi non si adegua ai loro paradigmi (immigrazione, sessualità, etica , addirittura anche il linguaggio: stanno imponendo di usare una espressione o una parola invece che un altra .. etc etc ) viene perseguito per legge: cioè te lo impongono coercitivamente (in Nord Europa..sono più avanti in questo senso…ma anche qua..la direzione è quella ). Ma scusate…MA NON C’E’ QUALCOSA CHE “SERIAMENTE” NON VA ??? ed è cosi anche negli Stati Uniti ..(in un altra pagina del forum..ho citato le proteste a Berkeley…ecco …per esempio: si azzardi qualcuno a dissentire dal “paradigma” prima espresso…e vedrete cosa gli succede..che sia studente o professore..cioè ho notato che è un modus operandi planetario…). Certi imput partono dagli Stati Uniti..e nel giro di breve tempo vengono assimilati da tutti..ovunque: non è complottismo : c’è qualcosa dietro…eccome se c’è . E la sinistra cialtrona si ci presta e se ne fa veicolo. Quando parlo di “sinistra cialtrona” parlo di “questa” sinistra che si è fatto “di fatto” veicolo dei programmi e disegni del peggio oscuro potere e della peggior “reazione”.

            Una sinistra sana (quindi equilibrata..)…avrebbe una funzione salutare..ma non so dove sia….tutti la invocano: si aspetta….(perché svolgerebbe un ruolo importante..)…

          • a voi la scelta dei video :

            https://www.youtube.com/results?search_query=obama+illegal+immigrants+vote
            ne prendo uno a caso : andate con il cursore dal punto 1.17 al punto al punto 2:58..ove c’è anche un commento di un giornalista televisivo esterrefatto : Il Presidente degli Stati Uniti Obama..dice alla vigilia delle elezioni..che anche chi sta nel territorio statunitense illegalmente può tranquillamente votare !!! lo dice lui alla domanda di una ragazza credo messicana..!! ed è un suggerimento dato a milioni di illegali di andare a votare (per la Clinton ovviamente )..raccomandando con un ragionamento “tutto particolare ” che non verrà espulso e che che quel voto è validoo!!! lo dice lui..(infatti c’è un enormità di voti a favore della Clinton dati dagli illegali…e resi validi …perché in America c’è un sistema di votazione tutto particolare…si può andare a votare diverse volte, votare in diversi stati…le regole poi cambiano da Stato a Stato..in alcuni non è necessario manco andare con i documenti : si va e si vota!!! …
            https://www.youtube.com/watch?v=twFJWKUpUTQ

          • sempre come nei video qui articoli …su Obama che autorizza gli illegali a votare: a voi la scelta dell’articolo più bello ahahh
            https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=obama+illegal+immigrants+vote&*
            Qui un articolo dove da Wikealiks risulta dalle e-mail di Podestà (il collaboratore potente della Clinton )..(ricordo che le e – mail di Wikealiks sono “certificate” e non smentibili )..ove il Podestà parla di render fattibile il voto agli illegali…e il ragionamento che fa..è esattamente quello che dice Obama alla ragazza messicana nei precedenti video.

            e in Europa perché (le sinistre buone e generose e soprattutto…..d-i-s-i-n-t-e-r-e-s-s-a-te…perché spingono per dare la cittadinanza in fretta ed il voto agli illegali ???…bhe…si sa perché e per garantirsi cosa.

            Poi se si devasta il senso del concetto “nazione” “Paese ” “identità “…che hanno un senso…ma lo perdono se chiunque puo andare ovunque e votare comunque…cosi determinare una scelta politica senza avere nessun requisito per poterlo fare (requisito che si ha se si sta un tot di tempo in un Paese..e rispettando certe condizioni…)–

  • Professor Voltolin buongiorno!

    E grazie per il contributo, estremamente ricco sia dal punto di vista analitico che di spunti di ulteriore riflessione.
    Il primo lavoro del prof. Giannuli mi aveva fatto tornare alla mente un approccio similare, ma di tipo antropologico (ovvero i binomi chiuso-aperto e puro-impuro nei corpi fisico e sociale), del tutto complementare a quelli psicologico e sociologico richiamati nel suo lavoro: reminescenze dei tempi universitari che avevo cercato di non perdere ancora e tradurre in qualche riga di riflessione.

    Il taglio del tuo lavoro invece mi ha fatto riflettere molto sui concetti marxiani di alienazione, di estraniazione e di reificazione: una riflessione che svolgo, a tempo “molto” perso, da anni, rimettendola da parte e riprendendola non appena riesco ad avanzare di quel quid che aggiunga qualcosa, o stravolga (capita anche questo!) la costruzione teorica in corso d’opera.

    Sul banco degli imputati non metto, ovviamente, la rete; non faccio neppure il “discorso del coltello” (rete=coltello, dipende come la si usa). Mi concentro su una branca particolare della rete, quella che è definita – paradossalmente, e in piena falsa coscienza – “rete sociale”. In effetti, è possibile pensare ai social network come enormi produttori di merce immateriale: merce a tutti gli effetti, visto che è prodotta a costo zero da milioni di persone in ogni parte del mondo (anzi, alcuni inserzioni sono pure a pagamento), possiede un valore d’uso, essendo catalogata tramite algoritmi per profilazioni di carattere commerciale e non, e un valore di scambio, data dal prezzo di tali informazioni in uscita ed inserzioni pubblicitarie in entrata.

    Esistono, tuttavia, differenze e analogie col ciclo fordistico di produzione classico, che provo a sintetizzare in questo schema:
    – “rete sociale” VS fabbrica
    – produzione di una merce immateriale VS produzione di una merce materiale
    – attività meccanicamente scansita da procedure definite IN AMBO I CASI;
    – alienazione del corpo e della mente IN AMBO I CASI.
    Anzi, nel caso della “rete sociale”, l’alienazione del corpo e della mente è maggiore. Il corpo dell’operaio DEVE uscire, recarsi in fabbrica, il corpo del produttore di merce immateriale PUO’ (e tende) a chiudersi sempre più in spazi ristretti. L’operaio fordista (come Gramsci osserva in Americanismo e fordismo) è tutto fuorché un gorilla ammaestrato, anzi, la monotonia del processo lavorativo, una volta introiettata, “libera” la mente dalle incombenze immediate e la spinge OLTRE quella gabbia; nel caso invece della “rete sociale”, la mente è progressivamente resa satura dalla mole continua di stimoli (visivi, sonori, tattili), che la mettono sotto pressione, imponendole un’attenzione continua e una continua concentrazione su quanto spunta fuori da quel pezzo di plastica che ciascuno si porta sempre appresso e che è il prerequisito della “rete sociale”.

    In questo senso, concludendo, anche quando l’ideologia dominante veicola attraverso la “rete sociale” contenuti apparentemente di “libertà”, di democrazia “diretta”, “dal basso”, o persino di apparente “anarchia”, dalle cosiddette “rivoluzioni colorate” alle “votazioni on-line”, di fatto promuove e implementa meccanismi di produzione di merci immateriali, da un lato, e di alienazione sociale e psicologica dall’altro.

    Grazie ancora per questo lavoro.

    Un caro saluto,
    Paolo Selmi

  • D’accordo su tutto e spero che contribuisca ancora: la psicanalisi è una chiave ulteriore di interpretazione.
    In disaccordo sul significato di Toc che significa “marcescente”, “purulento” “che cola”.

      • Il pesci, incluso il pesce serra, hanno in genere più fosforo delle cozze, che di sicuro non sono allevate a Noci, famosa invece per gli insaccati, come Norcia, città di Brancalione.

        • Neanche la cozze a noci conosci e parli…hai visto fa pure le gag,deve essere qualche reminiscenza del fosforo.
          Il pesce serra è un pesce distruttore vorace e insaziabile,insomma l’isis dei mari…ma tu che confondi le noci di mare con le noci urbane che cosa ne vuoi sapere di equilibri marini…

  • chissà perché questi arzigogoliii pscanalitici.(che non mi convincono manco un po )..mi inducono ad amare i Muri. Muri che non son una gran bella cosa …eppure…sti articoli mi fanno questo effetto… mah…boh…ahahha

  • Eh basta mo pure il muro dobbiamo piscanalizzare…guardate che poi va a finire come con illary klingon che manco i balletti di rianna e i pompelmi di madonna l’hanno salvata.

    P.S.
    Apritevi due cozze al porto di Taranto e nn ci pensate piu’ che a noi di immigrato ci basta il pesce serra dall’egitto che si sta mangiando tutte le seppie

    • I miticoltori del Mar Piccolo e consumatori sono le prime vittime di inquinatori senza scrupoli che vi hanno riversato diossine e Pcb, che ora giacciono sul fondale.
      Pare che il prelievo ne sia tutt’ora vietato.
      Chi se ne ciba se ne assume le conseguenze n.d.r.

      • I miticoltori chi sono quelli che coltivano i miti che esistono solo nella tua mente? Non parlare di cose che non sai che la cozza tarantina è la cozza piu’ sicura del mondo.Quell’ordinanza riguardava solo il primo seno del mar piccolo e riguardava la fase successiva al novellame,novellame che invece non ha restrizioni neanche nel seno citato…ma tu parli solo di cose che non sai…quattro salti in internet e parlano…fatevi quattro salti in padella che fate piu’ bella figura.

  • Buon italiano, elogi alquanto untuosi per Giannuli, poca e sparpagliata sostanza, scelta degli aggettivi finalizzata a incensare la propria parte politica e diffamare quella avversa.

    Faceva prima a dire che gli piacciono la religione umanista e la socializzazione a 360° senza bisogno di sofismi psicanalitici.

  • Questo articolo pur presentando spunti interessanti e fascinosi, rientra in quel filone di psicologizzazione della società che è una delle peggiori piaghe del nostro tempo. È l’altra faccia della medicalizzazione e contribuisce a rendere questa società violenta soprattutto verso i bambini, subito indirizzati in percorsi neuropsichiatrici, di logopedia e psicomotricità. Per questo subito discriminati e patologizzati.quando non chimicizzati. Per non parlare della centralità attribuita alle emozioni(ovviamente quelle positive , ci mancherebbe), nuovo idolo di ogni buon educatore.

    Anche il mestiere di genitore è diventato un sapere professionale, essi vengono invitati a rivolgersi sempre all’esperto, pronto a indicare la giusta via. E sempre in ambito familiare vogliamo parlare di quante famiglie siano considerate disfunzionali?! La stra maggioranza. La psicologia ha finito per sostituire la tradizione, la religione e la politica tutte tramontate. E fa perfettamente il gioco dell’attuale dittatura mercatista nel creare un nuovo modello antropologico di individuo atomizzato, in cui proprio i rapporti più intimi sono messi sotto attacco, le famiglie sono disfunzionali e le donne “amano troppo”. Un individuo senza radici e senza veri affetti, pronto a spostarsi come un ingranaggio della megamacchina capitalistica. Sterilizzando ogni critica al sistema ricondotta a “patologia ” individuale o sociale. Consiglio la lettura del libro di Furedi Il Nuovo conformismo. Troppa psicologia nella vita quotidiana.

    Sono proprio gli psicologi a chiudere l’individuo all’interno d un proprio muro personale, isolato dagli altri. Sono perciò gli ultimi a poter parlare di muri e accoglienza.

    • Chi volesse rilevare la futilità di certi interventi sanitari non potrebbe che fondare le proprie critiche sulla base di “evidenze empiriche” di assenza di benefici come la tradizione scientifica demanda (affinché i discorsi abbiano attinenza con la realtà).

      Asserzioni basate sulla incredulità personale non riescono a porre argomenti idonei a contestare l’utilità di determinate pratiche ma solo a esprimere credenze autoreferenziali.

      • @Allora ditelo
        Come al solito, dimostri una grande cultura nei più svariati campi, anche se spesso ti appoggi a San Internet in modo eccessivo.
        Perciò, volendo forse potresti indicare anche i tanti autori, di oggi e del passato più o meno recente, che hanno espresso le stesse riserve sull’uso della psicologia come sistema “scientifico” per marginalizzare e ridurre al silenzio chi tenta, a torto o a ragione, di tirar fuori la testa dal “sentiment comune”-
        Io non sono in grado di farlo, ma credo che esista una letteratura ampia e consolidata su queste tesi.

        • @Roberto B
          Esempi di “interventi sanitari” sono «percorsi neuropsichiatrici, di logopedia e psicomotricità» che sono tipicamente erogati dalla “sanità pubblica” che opera sulla base di “analisi costi benefici”.

          Chiunque voglia andare oltre la propria incredulità e delegittimare “interventi sanitari” dovrebbe fornire agli interlocutori elementi oggettivi senza intermediari (come Lei) che spostino l’onere della prova.

          Data la limitazione dei FONDI disponibili, le limitazioni nei livelli di assistenza non lasciano spazio ad interventi futili (o addirittura dannosi).

          PS:
          Chiunque abbia mai provato a rintracciare le fonti da articoli che non ne facciano agevole menzione (per verificare il livello di corrispondenza con la sintesi giornalistica) può comprendere che menzionare le fonti sian una cortesia, oltre ad essere a pieno titolo uno degli aspetti che fondano il web (nato come espressione del paradigma degli “ipertesti”).

          • San ipertesto dell’encilopedia veloce sull’abuso politico della “psichiatria”.
            https://en.wikipedia.org/wiki/Political_abuse_of_psychiatry

            Manca l’Italia nonostante gli esempi (non legati alla fisiognomica) sembra siano disponibili almeno durante il fascismo.

            http://e-review.it/salustri_regime_fascista_e_utilizzo_dei_manicomi_per_il_controllo_degli_antifascisti

            L’unico modo di disputare l’efficacia degli interventi sanitari rimane quello di fare riferimento a studi scientifici soggetti a revisione paritaria o a revisioni sistematiche (di intento divulgativo):

            http://www.apraxia-kids.org/library/functional-outcome-data-and-effectiveness-of-speech-therapy/

            https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22268897

          • @Allora ditelo

            Forse lei non ha mai sentito parlare di medicalizzazione. Si tratta del ricnodurre sotto un’etichetta medica comportamenti e fenomeni di altra natura. Già negli anni ’50 da Parsons la medicalizzazion era definita come una forma di controllo sociale.

            Che una serie di patologie risulti in sospettoso aumento nel giro di pochissimo tempo non c’è dubbio. Prendiamo i problemi specifici dell’apprendimento, in Italia, questi dal 2011 al 2015 sono passati dallo 0,7 degli alunni al 2,1%. Negli stati uniti dal 1990 al 1995 la certificazione di sindromi da disturbi dell’attenzione e iperattività è raddoppiata. La crescita di queste diagnosi aumenta a partire dagli anni ottanta, e potrebbe non essere un caso che ciò avvenga con gli anni di affermazione del liberismo e dei processi di individualizzazione.
            Ma il simbolo della medicalizzazione è il parto, cioè il numero di cesarei effettuato, in Italia il 35% con punte in alcune regioni come il 60% in Campania. Il fenomeno naturale per definizione, cioè il parto è stato trasformato in un intervento chirurgico.

            Lei ne fa un discorso economico, di risorse da destinare a questo o quello, ma l’economia non è tutto, anzi gli influssi culturali vengono prima. Se pure ne volgiamo solo un discorso economico dove le risorse vanno investite è sdempre una scelta, a maggior ragione quando queste risorse sono scarse, perciò risultano decisive il lavoro delle lobby a tirare acqua al proprio mulino e le lobby dei medici e dei psicologi nei decenni hanno lavorato egregiamente nell’accrescere il proprio prestigio.

          • La prego di non fraintendere il riferimento “all’analisi costi benefici” che intendeva sottolineare la LIMITATEZZA delle risorse per stabilire un interesse pubblico ad escludere interventi non efficaci.

            «Che una serie di patologie risulti in sospettoso aumento nel giro di pochissimo tempo non c’è dubbio.» mdash; Gianluca.

            Non me ne voglia ma queste asserzioni hanno un tenore “sospettosamente” tendenzioso.

            Un saggio molto vecchio di Walter Lippmann (elitista patentato) parla del ruolo degli stereotipi nella formazione delle opinioni.

            Ha mai sentito parlare di bolle epistemiche?

            <em<«truth is a fugitive property. That is, one can never attain it without thinking that one has done so; but thinking that one has attained it is not [really] attaining it.» — J. Woods

            La parola “lobby” non è una briscola che stabilisce un nesso consequenziale per inferire un errore diagnostico sulla base di statistiche aggregate, a meno che non abbia voluto contestare persino lo status nosologico.

            Come le dicevo le questioni di merito sull’efficacia di determinate pratiche si disputano in altri modi piuttosto che invocare la “medicalizzazione” divagando sul parto cesareo.

            Si parlava di persone reali e se si possa dire che «percorsi neuropsichiatrici, di logopedia e psicomotricità» non portino loro alcun beneficio:

            Se avesse il potere di decidere i livelli di assistenza (ed avendo risorse non illimitate) cosa consiglierebbe Lei per la dislessia?

            O contesterebbe la diagnosi di dislessia?

            In tal caso QUALI criteri sceglierebbe e per quali motivazioni?

          • Se avesse il potere di decidere i livelli di assistenza (ed avendo risorse non illimitate) cosa consiglierebbe Lei per la dislessia?(Allora ditelo )

            —–
            —–

            ecco parlate ed esprimetevi: io appartengo alla “tribù dei dislessici”…non per nulla ho abbandonato la scuola a metà anno della 2° superiore….ed ho ripreso dopo i trenta anni nelle scuole serali..e all’università adesso da adulto (più per togliermi uno sfizio ..che per reale necessità )….(mie caratteristiche comportamentali ..da ragazzino: disturbare continuamente a scuola, atteggiamenti teatrali ed aggressivi, presi costantemente di mira i compagni di classe più bravi, panico alle interrogazioni alla lavagna, tendenza patologica a non entrare a scuola, etc etc ) …se ne accorse una insegnante svolgendo un compito..sono uscito un attimo..e lei guardo lo scritto..e si accorse che non c’era punteggiatura (scrivevo prima tutto e poi , secondo miei criteri strani…mettevo la punteggiatura dopo …) mi fecero dei test e risultato: dislessico cronico.. e non si guarisce…tuttora se scrivo in fretta..io scrivo a “casino” per istinto…devo o scrivere piano o rileggere e correggere.Ovviamente se ne sono accorti troppo tardi (e stranezze nel comportamente ce ne erano sin dalle elementari…davano altre letture: pigro, è vivace in tutte le sue manifestazioni .. quindi bisogna “metterlo a posto “. Ovviamente ho abbandonato…in seconda superiore… Dai che vi voglio sentire….(è un calvario…soprattutto perché , gli insegnanti , non capivano un tubo del reale problema…e del perché di una vivacità patologica e di un aggressività esagerata..che era un modo mio per “compensare” un tormento interiore..del tipo: a scuola non son bravo..ma son più intelligente e sveglio di voi ..quindi continuo sarcasmo, disturbare, etc etc

        • @Roberto B.

          La psicologia non nasce nel vuoto, essa di volta in volta nei momenti storici contribuisce a cosruire un determinato modello di individuo in base alla cultura, le ideologie e gli orientamenti presenti in società. Alla rinfusa si può pensare al Comportamentismo, quanto questo abbia influito sulla società americana del Novecento, una società che andava diventando sempre più di massa e che sempre più andava richiedendo conformismo, funzionale agli interessi del capitale in quel preciso momento. Non a caso il meccanismo stimolo-risposta fu abbondantemente utilizzato dalla pubblicità e lo stesso Watson divenne un pubblicitario.

          L’attivismo pedagogico di John Dewey, che ha segnato profondamente il metodo di istruzione americano in un paese dove l’orientamento al “fare” più che allo speculare e fortissimo. E proprio in America quanto l’influsso delle teorie di Stuart Mill , Le Bon, i funzionalisti , i darwinisti sociali siano stati opportunamente selezionate ai fini dell’interesse a costruire un modello sull’individuo che si autodetermina, fulcro del pragmatismo usa.

          Oggi il modello è quello del cognitivismo, il quale risulta particolarmente invadente e che può essere considerato un’evoluzione del comportamentismo. Il cognitivismo oggi risponde allo stesso imperativo conformista del suo antenato. “Sia il cognitivismo sia il comportamentismo, in quanto “psicologia del conformismo” assumono come ideale di salute proprio quell’ esser conformi che, da un punto di vista esistenziale, è invece il tratto tipico della malattia. Dal canto loro i singoli individui, interiorizzando i modelli indicati dal cognitivismo e dal comportamentismo, respingono qualsiasi processo individuativo che risulti non funzionale alla società omologata, dove la differenza, la specificità e la peculiarità individuale, oltre a non essere remunerative, destano persino qualche sospetto” (Galimberti).

          Cosa chiede il sistema capitalistico oggi? Capacità di spostamento, di seguire il lavoro dappertutto, flessibilità e capacità di lavorare in team. Val la pena rimarcare come i modelli pedagogici attuali indichino la capacità dell’individuo di bastare a se stesso, a partire dal disconoscimento di Bowlby, i neonati sono percepiti come capaci di adattarsi alle cure di qualsiasi caregiver, non solo della madre ridotta a primus inter pares (e in tal senso molto in linea anche con le rivendicazioni femministe di rifiuto del ruolo di allevatrice di prole). Inoltre i legami sociali informali sono messi sotto attacco con l’etichetta di “disfunzionale” affibbiata a tutti quelli che portano coinvolgimento ai soggetti. Che si coniuga col discorso sulle emozioni, di cui un prodotto di intrattenimento come Inside Out diventa manifesto, tenere il controllo dei propri stati emozionali per inibire qualsiasi tipo di trasporto e “dipendenza emotiva”. Inoltre scacciare con tutte le forse la timidezza e l’introversione di una persona che mal si coniuga con lo “spirito di iniziativa” e le “abilità relazionali” che ogni buon posto di lavoro richiede all’aspirante. Un soggetto così concepito è pronto a spostarsi dappertutto, a contare solo su stesso e a non aver alcun bisogno di reti informali di sostegno, che portano solo guai. Per questi bisogni c’è l’analista a dispensare consigli.

          Quanto alla psicanalisi: “E’ divenuto sempre più difficile ignorare i rapporti che legarono le nascenti teorie di Freud con le idee e le ideologie del suo tempo, con la concezione dell’inconscio dei romantici tedeschi, con i razionalismi ottocenteschi, con tutto quel particolare ambiente storico-culturale mitteleuropeo di cui Freud fu sensibilissimo interprete” (Giovanni Jervis). E non dimentichiamo quanto essa nella clinica sia da sempre utilizzata per annullare ogni critica sociale riportandola al disagio individuale da risolvere più in uno studio medico e dentro se stessi, che nel tentativo di modificare le condizioni strutturali del disagio.

          La psicologia insomma è strutturalmente serva del potere e per questo molto pericolosa.

          • @Paolo

            Scusami Paolo se ti sei sentito toccato nelle tue esperienze. Ma nessun do ha mai negato che la dislessia e gli altri disturbi dell’apprendimento non esistano, ciò che io mettevo in dubbio era l’aumento di certificazioni di questi disturbi, repentino negli ultimi anni. Non sono io a dirlo, cioè è una posizione che hanno anche operatori del settore
            http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-6-14-anni/scuola-primaria/certificazioni-dsa-disturbi-di-apprendimento-troppe-e-frettolose-l-allarme-di-federico-bianchi-di-di-castelbianco

            È vero anche che gli insegnati abbiano nel settore ancora una scarsa competenza, ma proprio questa scarsa competenza è indice della forza culturale assunta dall’atteggiamento terapeutico, quando già dalle prime difficoltà in classe subito si indirizzano i bambini verso visite specialistiche. Forse rispetto ai tempi in cui ti avevi difficoltà siamo nella situazione opposta. A napoli ci sono circa 4 chiamate al minuto per prenotare visite neuropsichiatriche infantili. Mio nipote, che pure gliela vogliono far fare dai primi di febbraio è stato prenotato per fine ottobre.vi è un numero di richieste fuori controllo.

          • @Gianluca

            E’ verissimo quello che dici, ai miei tempi era scarsissima l’attenzione , adesso forse è eccessiva…(comunque adesso permettono ai dislessici l’uso del pc nei compiti…all’università almeno nella mia facoltà , ci sono i tutor per i dislessici certificati..e agli esami ove c’è da fare calcoli tipo ragioneria o statistica ..concedono dalla mezza ora ad un ora in più…rispetto agli altri studenti ) nel mio corso siamo in 5 dislessici 2ragazzi e 3 adulti e ci danno dispense particolari..per aiutarci nello preparazione esami ..(la sincera verità: ci concedono anche troppo…almeno cosi è nella mia facoltà..non so se è cosi ovunque ).

            Per il bipolarismo..invece ..ho la impressione che esagerino : cioè classifichino bipolare anche chi a mio avviso non lo è …c’è un boom strano di bipolari certificati.

            ciao
            Ps. poi non so se la dislessia..è ereditaria..o genetica o non so cosa…sta di fatto che nella mia famiglia siamo in tre…io mio cugino ..e mio nipote: quest’ultimo è stato monitorato dalla terza elementare (ce ne siamo accorti subito )..seguito dalla psicologa e da uno psichiatatra che si occupa principalmente solo di questo problema..va anche nelle scuole a sensibilizzare gli insegnanti ..ed ha recuperato subito..è ,anche se non del tutto correggibile, se si interviene nella prima infanzia…se se ne accorgono verso i 14 anni ..è fatta la frittata: l’abbandono scolastico è quasi sicuro…(è un incubo fare compiti, studiare, soprattutto le verifiche scolastiche : viene il panico e la confusione..)

          • anche per la dislessia e similari…c’è un incremento “sospetto”..a proposito di medicalizzazione . …

          • ho letto le prime tre righe della sua risposta a Roberto B….poi ho interrotto rifugiandomi in questo cartoon
            https://www.youtube.com/watch?v=tsOHJYD6PIY

            lasci perdere gli automatici consigli a mo di decalogo standart sui “modi giusti” di interloquire: la sua di interlocuzione è cadaverica: fredda di un freddo che fa star male…..per fortuna che ci son i cartoons ..

            saluti
            vorrei aiutarla : ma non so come.

          • be non condivido le posizioni di Allora ditelo ma mi sembra uno sproposito dire “la siua comunicazione è fredda e cadaverica. Un po’ di rispetto delle posizioni altrui non guasta, poi ognuno è libero di dire quel che gli pare

          • del merito delle tesi possiamo discutere, noin gradisco gli interventi sprezzanti. Ma non facciamola troppo lunga

          • @Giannulli ci ha mai fatto caso che sia possibile distinguere facilmente i politici peggiori proprio dall’uso che fanno di simili scorrettezze?

          • ho usato un termine un po’ cosi , che lascia il tempo che trova, ma non c’era cattiveria. Volevo dire che dialoga come un programma con dentro inserito un algoritmo che automaticamente e freddamente da “delle risposte” a mo di intelligenza artificiale: fredde, automatiche,senza calore umano Non era sprezzante , se ha dato quell’impressione chiedo scusa, era ironico/divertita . So che risponde, e risponde in un certo modo e mi diverte ancor di più ..a modo mio mi sta in simpatia: è personaggio. Mo non esagerate, che non ho fatto nulla di male..

            e pure preparato , come un robot, ma sempre preparato….

            mi piace punzecchiare , ma non c’è intenzione di offendere, ci mancherebbe…insomma ho preso di mira il suo modo glaciale di interloquire, ma senza cattiveria. Dai su…

          • Cicina,Filomena, gigetta ,

            @Allora Ditelo
            Gli attacchi personali sono uno dei modi più diffusi con cui taluni cercano di ovviare all’assenza di argomentazioni valide.—Allora Ditelo—

            Santa pigrizia,rispondo con argomentazioni di altri :

            Gianluca :
            La psicologia insomma è strutturalmente serva del potere e per questo molto pericolosa.

            Basta e avanza : ho argomentato !!!!!

            Vorrei parlare della funzione che svolge in campo psicanalitico sociale, un certo istituto che si chiama Istituto Tavistock.E’ quali sono le reali funzioni di questo istituto : ma non ne ho voglia.
            un po di link:
            https://www.medicinenon.it/listituto-del-controllo-delle-masse

            un video di soli 7 minuti che ne da una descrizione

            https://www.youtube.com/watch?v=rgr7cKQKgpA

            https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_socio-analitica

            si ricollega alla funzione della psicanalisi espressa da Gianluca in quella breve frase che ho postato all’inizio. Gli studi psicoanalitici sociali elaborati all’Istituto Tavistock, finiscono in tutte le università in vario modo, nei giornali, nei dibattiti, etc etc e conducono verso una direzione voluta, come giustamente dice Gianluca .

            Anita

          • ci aggiungerei anche i 10 punti di Noam Chomsky sul controllo sociale in relazione al lavoro che si fa da decenni all’Istituto Tavistock ..
            video di 7 minuti
            https://www.youtube.com/watch?v=TKI80Jrf4vc

            io non ho studiato psicologia o psicanalisi o affini, e non entro nel tecnico sull’argomento, perché non ne ho gli strumenti conoscitivi, ma credo che certa psicanalisi individuale e sociale, psicologia , etc etc sia veicolo del potere per strutturarci e modellarci a suo piacere . Adesso non ricordo chi, si accennava di Kinsey e l’educazione sessuale nelle scuole, l’ideologia gender , e cosi via. Medesimo discorso , si elaborano in Istituti tipo il Tavistock,per una finalità ben precisa e poi si mettono in circolo dentro il sistema sociale con tutti i mezzi disponibili e cosi facendo “modellano ” la psiche di massa indirizzandola verso la direzione che vogliono loro. Gianluca lo ha capito benissimo.

          • Sia la psicanalisi che la psicologia ..non è negativa in se per se (posto che a mio avviso..non guarisce realmente , da sollievo , ma non sradica le turbe psichiche o i disturbi psicologici nel caso della psicologia, da solo sollievo , e permette di andare avanti, utile se associata a seconda dei casi con certi farmaci ad hoc : mi riferisco ad esempio ai casi di bipolarismo…sia di tipo 1 che di tipo 2…finirebbero male senza farmaci associati a una terapia psicologica (ma non guariscono ) ..dicevo che la psicanalisi e la psicologia sono per loro natura suscettibili di essere usate per la loro alta possibilità di essere manipolate dal generico potere (brava l’interlocutrice multinik ad aver citato l’Istituto Tavistock…quello è un laboratorio mondiale ad uso e consumo del peggior potere e lavora intensamente a pieno ritmo con il meglio della psichiatria e affini ..da decenni.per manipolarci : penso che non sia una novità…l’influenza dell’Istituto Tavistock è in molteplici rami in università , think tank, etc etc del mondo occidentale. E’ vero..sostanzialmente ha ragione Gianluca …

          • Succede la stessa cosa in Economia.
            Tempo fa avevo fatto un post sul “pensiero unico” in Economia..che è totalmente sballato rispetto alle basilari regole economiche. Eppure c’è stata a partire dalla fine degli anni settanta..una manipolazione micidiale e il discorso economico è stato letteralmente stravolto con tanto di economisti premi nobel, opinionisti economici di prestigiosi giornali, etc etc con i think tank..sino a quando quella sorta di pensiero economico adultarato e travisato è entrato nel modus pensandi naturale ..è stato assimilato nel pensar comune..ed oggi ci ritroviamo che ad usare pur con differenze di impostazioni economiche (apparenti ) come possono essere ad esempio posizioni di destra e sinistra..ad avere come denominatore comune e di ragionamento economico i principi del “pensiero unico” (che è sostanzialmente falsato ) . Ed è stato fatto ad arte e di proposito e con una certa finalità: e ci son riusciti piuttosto bene. Credo che con la psicanalisi & affini e tutte le sue varie branche..succeda la stessa cosa..anche se si stanno allargando troppo sino all’assurdo …(ma ci credete voi alla scentificità delle teorie gender??? ma è una cosa assurda..o al fatto che l’omosessualità è equiparabile in quanto a “normalità” all’eterosessualità ??? al fatto che è indifferente per un bambino avere due genitori dello stesso sesso oppure etero ??? …per chi ancora ragiona bene..hanno trovato l’antidoto: la “fobia” di turno …e le giustificazioni son sempre di tipo psicanalitico o psicologico o non so che….e tanti però a livello di massa “entrano” in questo ordine di idee…insomma il loro “metodo manipolatorio” in parte funziona. Anche se secondo me ad un certo punto ci sarà il rigetto.
            E’ un po lo stesso metodo del Marketing…si inventa un nuovo prodotto, e poi si elaborano tutta una serie di strategie complesso per far in modo che quel prodotto diventi un bisogno naturale…lo si fa assimilare come bisogno sino a non poterne fare a meno facendolo diventar elemento primario ed indispensabile della nostra vita.

      • @Roberto B.

        un esempio ? l’educazione sessuale imposta nelle scuole.., consigliata in vari report dall’Onu, UE e organizzazioni varie…etc etc in base agli studi psicanalitici di Kinsey…un porco depravato maniaco sessuale…sdoganati ovunque e passati per “roba bona” ..idem per le varie teorie Gender (una schifezza assoluta..imposta con violenza da potentissime lobby gay…). Le si elaborano..si pompano attraverso un bombardamento mass mediatico planetario..i vari messaggi si infilano ovunque: nei film, nella musica..etc etc…stuoli di imbecilli psichiatri , psicologi etc etc si adoperano a portare avanti il discorso con articoli, conferenze , etc etc..sino a quando non vengono assimilate dalle masse babbee …da qui..movimenti pro questo pro quest’altro ancora., dibattiti politici…e leggi impositorie (è sotto gli occhi di tutti )…è questo il meccanismo. Inutile dire che certa psicanalisi è come certa filosofia ove con tutta una serie di elucubrazioni si riesce a dimostrare con “rigore scentifico ” che 2+2 = 5…e chi si ostina a pensare che faccia 4..è un povero troglodita malato mentale con qualche “fobia”. Cosa propongono o vogliono “imporre” di insegnare nelle scuole (anzi nell’asilo..)ai bambini in materia sessuale ..è noto: preludio a sdoganare la sessualità per la felicità di certe èlite (queste si malate ) . Visto che siamo a carnevale..certa psicanalisi non è buona manco per farci le frittelle….ma guai a dirlo. La neodittaturella non permette. E questo vale anche per altri frangenti: compreso l’argomento qui trattato. Il metodo è identico. Ma io penso che ad un certo punto la gente reagirà …e darà un calcio nel sedere a certa gente pseudo progressista..

        • preludio a sdoganare la sessualità per la felicità di certe èlite (queste si malate ) (Paolo )

          ——
          —–
          correzione: preludio a sdoganare la pedofilia

        • https://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_Kinsey

          http://www.losai.eu/onu-accredita-speciale-riconoscimento-istituto-legami-pedofilia/

          http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/12/09/le-memorie-di-un-pedofilo-nel-rapporto.html?refresh_ce

          e piano piano..questo modus operandi verrà imposto nelle scuole…agli isegnanti (e non potranno rifiutarlo pena : il licenziamento ) …in tutto cio che loro vogliono portare avanti…che venga condiviso o meno..si stanno muovendo in questo senso (e il veicolo son le sinistra attuali …ovviamente ).

          Vorrò vederli questi lestofanti disgraziati …insegnare l’educazione sessuale multisex ai figli dei musulmani…— suppongo che elaboreranno un programma diverso per rispettare la “diversità culturale ” (son capacissimi di inventarsi di tutto ) …e ai cristiani di diverse confessioni ??? no..niet..loro devono sottostare al “sacro neo dogma progressista ” …gli insegnanti si rifiutano ? licenziati….qualche genitore si ribella ? denunciato….
          non siamo ancora a questo livello…ma siamo sulla buona strada.

          A proposito..le ultime novità: NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE USARE IL TERMINE “CLANDESTINI”…guai a non uniformarsi al neo linguaggio da”” loro “”stabilito.

          Poi si lamentano..quando spuntano i vari Trump, Le Pen, Farage, etc etc….e arrivati a questo punto dico: BEN VENGANO

          • e tutta sta “immondizia” è supportata, giustificata, elaborata…da ragionamenti di tipo psicanalitico, filosofico, sociologico..etc etc dove si può dire tutto e il contrario di tutto..dandogli pure il target di “rigore scientifico “….

  • Sono proprio gli psicologi a chiudere l’individuo all’interno d un proprio muro personale, isolato dagli altri. Sono perciò gli ultimi a poter parlare di muri e accoglienza.(Gianluca )

    —-> La psicologia ha finito per sostituire la tradizione, la religione e la politica tutte tramontate. E fa perfettamente il gioco dell’attuale dittatura mercatista nel creare un nuovo modello antropologico di individuo atomizzato,(……) Un individuo senza radici e senza veri affetti, pronto a spostarsi come un ingranaggio della megamacchina capitalistica. Sterilizzando ogni critica al sistema ricondotta a “patologia ” individuale o sociale.(Gianluca )
    ——
    —–

    che dire? 30 e lode per il Gianluca!!!
    —–
    CONCORDO IN TUTTO…il contenuto del tuo post. Dai degli spunti interessanti…..

  • distruggere le diverse identità dei Paesi e degli individui: tradizioni culturali , religiose, etc etc ..rimescolare tutto caoticamente, creare una sorta di cosiddetto “melting pot” DISPERATO e privo di identità ..una sorta di nuovo “materiale umano” da utilizzare ai fini del profitto e altro ancora……(son molteplici i fini di questo disegno…perché insisto: sta cosa è voluta….)

  • C’è un’altro muro, ben più alto e molto più divisorio: quello che si sta costruendo negli USA tra i sostenitori e gli oppositori di Trump, un muro foriero di grandi e pericolosissime conseguenze.
    A tal proposito, rilancio un commento già postato in un altra occasione.

    ——————————————————-
    Sulla situazione in USA, io la vedo così:
    A) le proteste contro Trump non accennano a diminuire;
    B) avvengono non soltanto negli USA, ma anche in altri Paesi, con notevole partecipazione;
    C) non sono episodiche e tantomeno spontanee: c’è una organizzazione e una regia alle spalle, e ci sono in ballo anche tanti soldi che qualcuno sta cacciando: a esempio, le trasferte di gente che va a protestare sotto la Casa Bianca, costano care, chi paga?;
    D) Trump ha contro tutto l’establishment globalista: in prima linea le multinazionali, che protestano contro il muro con finti argomenti umanitari, ma in realtà sfruttano gli immigrati e vanno a produrre dove pagano meno tasse;
    E) Trump ha contro anche tutti i media, e non solo quelli americani;
    F) FBI e servizi vari gli stanno remando contro.
    Quali possono essere le conseguenze continuando a lungo su questa china?
    1) poichè non si capisce dove vogliono arrivare e cosa vogliono ottenere i registi di questa operazione, il risultato sarà molta confusione e divisione, con inevitabili riflessi negativi sull’economia: pagheranno i più deboli, come al solito;
    2) aumenteranno lo scontento e la ribellione nelle classi più povere;
    3) più o meno sua sponte, oppure anche dando retta a “suggeritori disinteressati”, Trump finirà per reagire ed iniziare ad usare il pugno duro contro i manifestanti, si può immaginare con quali risultati;
    4) una possibile via d’uscita, in linea con i metodi americani “democratici” tradizionali: eliminazione fisica del Presidente;
    5) ammesso che riescano a far fuori Trump (non fisicamente), con qualche sistema pseudo legale (si parla apertamente di impeachment: con quali motivazioni?), la metà degli americani che l’hanno votato non saranno contenti e, presumibilmente, boicotteranno il suo successore con gli stessi metodi, magari anche più violenti.
    Quindi, quando sarà finita questa buriana, per la prima volta il potere dei Presidenti americani sarà fortemente destabilizzato e il Paese si troverà indebolito e spaccato in due.
    P.S.: unica conseguenza positiva, gli USA saranno troppo occupati a guardarsi le cose in casa loro per impegnarsi troppo fuori casa, tipo “esportare la democrazia” nei Paesi che vogliono controllare.
    ———————————————————–

    Al precedente P.S., aggiungo che se ne vedono già le prime conseguenze: che fine ha fatto l’ISIS? Sembrerebbe che per il momento i “terroristi” stiano dormendo.
    Che con la trombatura della cordata Clinton non abbiano più una guida su cui fare affidamento?
    (spero proprio di non essere immediatamente smentito da qualche altro attentato!).

    • è proprio così: sta succedendo qualcosa di gravissimo….non so che sviluppi avrà: hanno perso …si sono incazzati di brutto, la loro piano di globalizzazione ..sta scricchiolando ..e son decisissimi a ribaltare la situazione con tutti i mezzi possibili e immaginabili.—->>> quindi stanno agendo su tutti i fronti dentro e fuori gli Stati Uniti.(è soprattutto la CIA quella che preoccupa….che ha una notevole capacità di agire autonomamente anche nel finanziarsi ). Se decisissimi a disarcionare Trump…..se non ci riescono (delegittimandolo , con un impeachment per alto tradimento —- la storiella ridicola e priva fondamento del Trump agente dei Russi…tutti sanno che è scemenza..e pure te la sparano in ogni dove nei mass media ..) . La faccenda delle “fake” news che è arrivata anche in Europa e in Italia ..è partita dopo la vittoria di Trump..stanno cercando di buttar giu per strangolamento tutti i blog o fonti di informazione cosiddetta “alternativa “…: infowors. com /breibart / Drudge.report , Michael Savage del programma Savage Nation…etc etc…Tutti pro Trump e seguitissimi da milioni di persone (hanno surclassato la CNN e il New York Times…) son presi di mira …ad infowors.com. una settimana fa gli son stati tolti senza preavviso i canali pubblicitari..utili per la vendita dei loro prodotti attraverso i quali si finanziavano …con un danno di 3 milioni di dollari. …

      c’è un qualcosa di inquietante…molto inquietante …

      • Non vorrei sbagliare…ma il compenso a “manifestazione” per far casini credo sia sui 50 dollari…

        ad Hollywood…chi non si schiera contro Trump…il proseguo di carriera se lo può scordare idem nel mondo musicale…

      • Se decisissimi a disarcionare Trump…..se non ci riescono (paolo )
        —-

        ammazza ohhh…scrivo come un cane…non ho finito la frase
        correzione: se non ci riescono….non scartano la possibilità dell ‘omicidio (se ne parla tantissimo nelle discussioni anche di esperti…che c’è una reale possibilità che gli facciano la festa : per la felicità delle sinistre di tutto il mondo quelle “democratiche ” liberal che sbandierano progressismo …o non so cosa…

    • Che trump possa completare il suo mandato appare molto complicato, forse un’eliminazione fisica oggi farebbe troppo rumore ma troveranno prima o poi una buccia di banana su cui farlo scivolare. Sergio Romano non ci è andato leggero parlando di una possibile guerra civile a stelle e strisce. Pare eccessivo ma è in atto qualcosa più di uno scontro tra pro e contro trump, è una battaglia culturale e sociale tra perdenti e vincenti (che poi molto spesso sono solo presunti tali) della globalizzazione. I secondi che spesso si autocollano in una sinistra liberal bollano i primi nei modi peggiori possibili dall’alto di una superbia senza freni, i secondi spariti dai radar della politica, cornuti e mazziati hanno risposto con trump,l’unico ad essersi accorto di loro . La cosa non è destinata a concludersi rapidamente

      • Non ho letto Sergio Romano…ma se dice questo ha visto giusto. Ma la stessa cosa la dicono tantissimi analisti (quelli seri..non parlo dei “cazzari” ammalati di una sorta di complottismo psicoide pruriginoso che abbondano nel web ) negli Stati Uniti , cioè dicono che si sta creando una situazione tale all’interno del sistema americano , delle istituzione..una sorta di netta spaccatura ..che sta creando il terreno favorevole a qualcosa di molto grave ..e che a seconda degli sviluppi futuri puo portare anche ad una contrapposizione simile ad una guerra civile : e dietro ci son degli “untori” che spingono in questa direzione . Roger Stone da decenni nel mondo della politica non da politico ma da consigliere .. ex consigliere di Nixon…oggi vicinissimo a Trump ..anche lui accusato di essere una “spia/agente dei russi “..una cosa che non ha nessun fondamento non ha ne capo ne coda…eppure continuano a dirlo..che ha pubblicato una serie di libri sulle malefatte dei Bush e dei Clinton ..un mese fa si è sentito malissimo , è stato ricoverato..ed è risultato avvelenato da “polonio” ed è un consigliere di Trump…. .questi qua i cosiddetti “globalisti” in una intervista di qualche giorno fa..lo stesso Roger Stone (che conosce bene l’ambiente ) dice che son nel panico..perché sta scricchiolando qualcosa….e pare che siano “disposti a tutto “..
        anche io comunque penso che Trump difficilmente andrà avanti ..non so come ma lo disarcioneranno (senza necessariamente farlo fuori fisicamente )..o semplicemente lo “avvolgeranno” cucinandolo per benino (cosa che stanno facendo ) , costringendolo ad accettare nel suo entourage tutta una serie di “loro” uomini che sterilizzeranno sistematicamente l’operato di Trump …sino ad ammansirlo e costringerlo a fare certe scelte piuttosto che altre…e disattendere le promesse elettorali. Ho dei dubbi che il Trump possa veramente riuscire nella sua linea.

        a proposito riposto qui un articolo di un link postato da ” Tenerone Dolcissimo ” in un altra pagina del forum:
        http://aldogiannuli.it/benvenuta-sinistra-italiana-ed-auguri/#comments
        che ho letto adesso..e ci sta con il prima detto:
        http://scenarieconomici.it/clamoroso-sanders-pronto-a-lavorare-con-donald-j-trump-il-vero-motivo-per-cui-il-presidente-usa-fa-paura-al-sistema-e-dunque-rischia-la-vita/

        altro link interessante è quello del magistrato Barra Caracciolo (è SEMPRE interessante cio che scrive questo bravissimo giurista..di qualsiasi cosa parli ..che si condivida o meno )
        http://orizzonte48.blogspot.it/2017/02/trump-al-bivio-della-democrazia.html

        Roger Stone che forse dopo Steve Bannon è stato uno dei consiglieri più fidati di Trump (anche se con funzioni diverse…adesso non lo è più ma è sempre nella sua area ..)e che un mese fa è stato “purgato” con il polonio (ne è uscito indenne perché evidentemente non aveva assorbito abbastanza quantità di veleno..fortuna sua..)
        https://en.wikipedia.org/wiki/Roger_Stone
        qui il suo blog
        http://stonezone.com/
        inutile dire che è stato bannato sia dall’informazione repubblicana che democratica dal New York Times/Cnn/Fox News /Wasinghton Post etc etc ove precedentemente veniva sempre invitato (è la purga “democratica” 😉 e oramai parla solo attraverso la cosiddetta “informazione alternativa ” stessa sorte di Paul Robert Graigs (che non è un “complottista” come un interlocutore aveva commentato ad un mio link..è tutt’altro che complottista…) “informazione alternativa” che stanno purgando a sua volta (sempre la medesima “purga democratica/progressista 😉 …

        qui la purga democratica al “polonio”
        http://www.dailymail.co.uk/news/article-4130926/Trump-loyalist-Roger-Stone-claims-POISONED.html
        (ne ha la certificazione medica rilasciata dopo il ricovero )

        ma per tornare al tema principale : l’immigrazione…
        Quell’Establishment che si sta opponendo con questi “metodi” a Trump…è lo stesso che promuove , difende, sponsorizza in tutti i mass media e nel dibattito politico (apertura delle frontiere, accoglienza amorevole, jus soli, diritto al voto in breve tempo etc etc ) “questa ” immigrazione con “queste” caratteristiche…che è diversa dai fenomeni migratori precedenti (vedasi quella degli anni sessanta ..mio padre ne sa qualcosa..è partito povero in canna. in Germania…ma anche dai precedenti fenomeni migratori: l’immigrazione statunitense inizio secolo..aveva diverse caratteristiche..: partivano si senza nulla…ma con i documenti..venivano trattenuti a Ellis Island..controllati, con i documenti, registrati, visitati dai medici etc etc…era “regolare”.. )…questa ha altre caratteristiche..e chi ci sta dietro le varie Ong che si occupano degli immigrati ..in Italia e all’estero? Soros & affini…ma che strano..sto delinquente speculatore….che ha a cuore le sorti dei diseredati del mondo…ma proprio strano…quando questo criminale fa delle speculazioni spostando enormi capitali , facendo giochi e giochetti…il tutto si riflette sovente nei paesi del terzo mondo..nei beni di prima necessita..e nel SILENZIO totale delle sinistrelle annaquate nostrane…muoiono centinaia di migliaia di esseri umani …e poi il “generoso” ci manda le Ong …quando quell’establishment provoca la destabilizzazione del medio oriente o del nord Africa…a me non sembra che le sinistrelle facinorose annacquate e ipocrite con quel buonismi interessato da voltastomaco ..si muovano..si son mossi i pacifisti quando è stata bombardata la Libia ??? decine di migliaia di morti—->> inizialmente pensavano che l’iniziativa partiva anche da Berlusca .e si stavano per mobilitare..poi lor signori pacifisti dei miei calzini..resosi conto che il Berlusca libidinosetto era addirittura contro…e che l’appoggio veniva da Napolitano & affini…non si è visto manifestare anima viva..silenzio di tomba. Ma se “questa” immigrazione con “queste” caratteristiche le promuove quell’establishment criminale…non viene il sospetto che “c’è qualcosa che non va ??? “…

        ma è ovvio…

        • concludo: il paradigma di come dovrebbe procedere una “vera” sinistra …è il comportamento recente di Sanders. Si sta comportando veramente da “uomo di sinistra “…continuerà ad opporsi a Trump…perché è una visualte politica totalmente differente…cioè farà opposizione..e nel mentre collaborerà costruttivamente nei punti in comune. L’altra sinistra americana..invece , perse le elezioni, schiumante di rabbia…ha deciso di far un colpo si Stato (o poco ci manca )…cioè dei criminali.

  • @Paolo

    Sembra che arrivi un po’ in ritardo. Di tradizioni distrutte, genocidi culturali e mutamenti antropologici parlava già, tra l’altro, un altro Paolo ucciso più di quaranta anni fa…

    • beh figurati un po…io non era manco nato. Scritti sulla questione…ce ne son che risalgono alla fine dell’ottocento…o alla prima metà del novecento…dove sembra quasi che anticipano quello che si sta delineando.

      • @Paolo

        Anzi prima: si ricordi per esempio della mitica età dell’oro e del suo spiacevole finale. Neanche io ero nato, ma dicono che è proprio stata una vera catastrofe, anche per L’Italia Unita…

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