Referendum: si aspettava una tempesta, ma è uno tsunami. Ora presentare il conto al Pd.
C’è poco da interpretare: il risultato parla da solo. Quasi il 60% degli italiani hanno respinto l’orribile proposta di riforma costituzionale e, insieme, hanno bocciato il governo Renzi rottamandolo. La cosa più rilevante è l’alta (altissima, dati i tempi) soglia di partecipazione al voto che ha segnato il ritorno di molti elettori alle urne dall’area dell’astensione. Come dire “Io non voto, ma se si tratta di mandare a casa quel cialtrone, ci sono”.
In questo confluiscono molte ragioni: in primo luogo il montare della rivolta elettorale del ceto medio dopo 8 anni di crisi, che ha portato alla vittoria di Brexit e di Trump, il crollo del bluff di Renzi dopo il successo iniziale (che aveva ubriacato il suo protagonista), anche l’attaccamento di una parte degli italiani ad una costituzione non inventata ma prodotta da grandi processi storici e che ha retto questo paese per quasi 70 anni.
Un grazie speciale lo dobbiamo all’elettorato giovanile (quello da 18 a 34 anni) che è quello che ha trainato il risultato con quasi un 70% di No. Da diversi anni ho la sensazione che questa generazione sia molto promettente e valga la pena di spendercisi per farla maturare. E’ l’unica in cui possiamo sperare. Vice versa le generazioni dei sessanta-ottantenni sono state quelle che hanno fatto un ultimo regalo con un 51% del si (a quanto pare): decisamente passano alla storia come le peggiori del secolo, le più spregevoli.
A pagare il conto del voto è in primo luogo Renzi personalmente, che aveva molto sottovalutato questo appuntamento. Ora credo che debba prepararsi a lasciare non solo Palazzo Chigi, ma anche la segreteria del partito: il risultato è troppo impietoso ed in molti lo azzanneranno già martedì. Il giullare fiorentino si è inventato un’urgenza che non esisteva (questa riforma che aspetta da 40 anni: quando mai? E se aspettava da 40 anni, come mai non era prevista nemmeno nel programma elettorale del Pd nel 2013?) ed ha imposto al paese una spaccatura violenta e non necessaria. In un paese che è ai massimi storici di disoccupazione, con le aziende che chiudono, con i giovani che emigrano per mancanza di futuro, era questa la questione più urgente, tanto da paralizzare il dibattito politico per un anno?
Ovviamente il boomerang arriva addosso a lui ed al suo partito: il Pd lascia sul campo in terzo dei suoi elettori ed è isolato come non mai. Unica prospettiva l’alleanza con Fi in un guado che boccia politicamente questa alleanza: auguri.
Naturalmente ora arriverà il contraccolpo elettorale che porterà il Pd al di sotto del 30%. Ed è giusto che sia così: non ci interessa la testa del solo Renzi (che ormai vale molto poco) ma quella di un partito che, da almeno 5 anni sta accumulando disastri su disastri, con Monti, con Letta, da ultimo Renzi.
Si apre la stagione del declino di questo partito e forse della sua dissoluzione, ed è un bene che sia così.
Al Pd restano alcune lezioni:
a- non si gioca con la Costituzione,
b- un successo elettorale momentaneo non può essere scambiato per una assicurazione di consenso a vita,
c- il fondamentalismo dà sempre pessimi risultati
d- non ogni mediazione politica è un inciucio. Soprattutto se si tratta di fare le regole del gioco.
Il risultato va molto oltre la questione in se, come sempre accade quando scattano certi numeri. Lo tsunami sta travolgendo il sistema politico e pensare di riscaldare qualche vecchia minestra (un nuovo nazareno o qualche stampella della sinistra come la abortenda lista Pisapia ecc.) non serve a niente, sono tutte formule esaurite mentre sta venendo giù tutto.
Ragione di più perché il M5s pensi molto approfonditamente al da farsi ed eviti di fare sciocchezze: gestire il successo è molto più difficile che gestire le sconfitte. Ricordiamolo sempre.
In particolare parlo della questione del “voto subito”, anche con l’Italicum, che è una aspettativa del tutto irrealistica. Mi spiego: come si ricorderà, la Corte rinviò l’udienza del 3 ottobre “per non influenzare il referendum”. Ora che il referendum è passato il giudizio non può farsi attendere: al più tardi entro gennaio la Corte si pronuncerà (sarebbe scandaloso il contrario), impossibile un ricorso alle urne prima di quella scadenza. E questo anche per una ragione di principio che capisce anche un bambino: l’Italicum non è solo una legge elettorale che abbiamo criticato, è una legge che lo stesso M5s ha definito, a ragione, incostituzionale, per cui che facciamo? Votiamo con l’Italicum, poi la Corte lo dichiara incostituzionale e siamo daccapo con un Parlamento eletto con una legge incostituzionale. Vi sembra serio?
Non è che l’Italicum era incostituzionale, per il M5s, quando si pensava facesse vincere il Pd e cessa di esserlo quando si spera che faccia vincere il M5s. Posso capire che ci si sia affezionati all’idea, ma la cosa non funziona, anche perché al Senato il M5s non prenderebbe la maggioranza e non potrebbe fare il governo a meno di accordi di coalizione, ma allora diciamolo da adesso. Quindi niente elezioni prima del verdetto della Corte che difficilmente boccerà in toto l’Italicum e difficilmente lo ammetterà in toto, realisticamente andremo ad una sentenza manipolativa tale da produrre una sorta di Consultellum bis che risentirà dell’esito del referendum. Peraltro occorre poi vedere se non sia necessario rifare o ritoccare i collegi (una cosa che richiederebbe uno o due mesi di tempo).
Insomma, bene che vada, prima di maggio non se ne parla di votare e non certo con questa legge elettorale. I partiti ne farebbero una peggiore?
Possibilissimo, ma al M5s non resta che mantenere la sua posizione proporzionalista. Pensiamoci su a mente fredda e non facciamoci prendere da fregole governiste.
Il sistema politico entra naturalmente in una fase di ristrutturazione interna che lo cambierà profondamente anche con la nascita di nuovi soggetti politici come accadde nel 1992-93 e con questa realtà occorrerà misurarsi.
Vediamoci domani per un commento più meditato.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, analisi risultato referendum, dimissioni di renzi, referendum italia, sconfitta di renzi
benito
Brexit, Trump, e referendum italiano, tre casi in cui i mass media falliscono nel tentativo di pilotare il consenso. Sembra che il main-stream non riesca piu’ a impapocchiare l’uomo della strada come una volta. Mi chiedo come mai? E’ possibile che molta gente ormai si informi su internet e non si fidi piu’ di RAI e carta stampata varia? Ma se e’ cosi’ quale contromossa ci dobbiamo aspettare dai burattinai ?
qualche scusa per chiudere i siti internet non allineati? limitazione di accessi da parte degli utenti?
Una nota a parte nei confronti di quel falsone di Giuliano Pisapia che ha fatto campagna per il SI nelle scuole, e’ cosa giusta esporre al pubblico ludibrio non solo Renzi ma anche personaggi come Pisapia.
Aldo S. Giannuli
è la crtisi che spazza via le manipolazioni mediatiche, poi il web dà una mano
Paolo
verissimo…guando la gente incomincia a star “seriamente” male..non la si impapocchia più con le balle mass mediatiche (sta succedendo ovunque )…internet poi fa il resto : sono in tantissimi a non seguire il main stream (son secoli che non accendo la televisione…ed dei giornali main stream…guardo solo i titoli on line e leggo pochi articoli )…
x benito:
Ma se e’ cosi’ quale contromossa ci dobbiamo aspettare dai burattinai ?(Benito )
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Ma certo che son preoccupati….tempo fa un certo Rockefeller aveva detto pubblicamente : “…è stato un errore permettere l’web libero …”…ogni tanto si sentono delle “vocine” da oltreoceano sul come rimodulare l’Web..senza tutta sta libertà (qualche passettino lo stanno facendo :vedasi Facebook e altri…) …ma adesso per loro è difficile…(ma non impossibile….dobbiamo stare attenti e non permetterlo ) . La contromossa..comunque ce la hanno in canna…….già da tanto …ma non sanno come sparare il colpo (per ora ).
mirko g. s.
Il 40% dei voti per il sì è un’enormità. Parliamoci chiaro: abbiamo una forza politica che parla di distruzione della casta e lo fa molto convincentemente; poi abbiamo la crisi economica; aggiungiamo riforme pietose come la buona scuola ed il job’s act; 80 € che vengono elargiti e poi col conguaglio fiscale vengono pretesi indietro; pensioni sempre più aspre, tagli alla sanità, stipendi bloccati e tasse che aumentano; infine ciliegina sulla torta scandali come Banca Etruria e De Luca che spiega come si fanno le campagne elettorali (Alfieri sindaco di Agropoli docet)… il risultato è allarmante! Un uomo solo malgrado l’elenco di porcate di cui prima riesce da solo a portare a casa il 40% totale dei voti ed in alcune zone tutt’altro che marginali vince. Se non ha impapocchiato bene il popolo ditemi cosa intendete per impapocchiare.
Cristian
Condivido, anche io non digerisco affatto il 40% a favore. Quindi nasce spontanea la curiosità su quanti siano i papocchiati …
Si dovranno detrarre i politici presenti e passati, nazionali, regionali e comunali, i loro famigliari e parenti, i detentori di poltrone, seggiole e sedie a nomina politica. Ci saranno da togliere tutti coloro che hanno interesse nella semplicazione della corruzione e chi sa quanti altri ?
Ma quale sarà una percentuale ragionevole dei papocchiati ?
Tenerone Dolcissimo
1) Brexit e Trump sono stati diversi dal nostro referendum. Clilnton e i collaborazionisti inglesi non hanno utilizzato le ingenti risorse (graziosamente elargite dal conrtibuente) che ha usato renzi per comprarsi il favore.
2) Sono lieto di poterti annunciare una buona notizia. La proposta c’è già e sta al parlamento europeo che discute una raccomandazione (si sa che il parlamento europeo non puo’ decidere neanche il colore della carta igienica dei propri bagni). Il professore potrebbe dedicarci un po’ di attenzione.
Vincenzo Cirigliano
Condivido di arrivare al pronunciamento della Corte Costituzionale e al recepimento/inserimento delle eventuali correzioni sull’Italicum, ma bisogna però stare attenti al fatto che ci potrebbero rifilare l’ennesimo Governo che parte come Governo di Scopo e ci propina nel frattempo provvedimenti che recepiscono diktat europei. Bisogna che ci diano una data e l’ora delle prossime elezioni, neanche un giorno in più e il M5S come partito principale d’opposizione, in questo processo deve essere intransigente e piantare per bene i piedi terra
Tenerone Dolcissimo
E scendere in piazza? Senza fare cose sconvolgenti. Basterebbe passare sotto la sede della rappresentanza UE pestando i piedi per terra e creando un effetto terremoto
Marcello
Il PD dovrebbe ricordarsi che è un partito di sinistra, se sa cos’è essere di sinistra. Ma chi potrebbe farlo? Di sinistra nel PD non c’è n’è. Si aprono spazi enormi di consenso a chi ha idee e coraggio!
Aldo S. Giannuli
il Pd occupa abusivamente uno spazio di sinistra ma non èsinistra e da un pezzo
Paolo Selmi
Professore buongiorno!
Gioisco per la Costituzione, che è salva! Per il resto, la maggioranza parlamentare non esiste più, se non sulla carta: mandasse anche un clone del quasi ex-pdc al governo, rifletterebbe equilibri completamente diversi. I parlamentari, verosimilmente, punteranno ai 4 anni 6 mesi + 1 giorno per garantirsi il vitalizio. Destre in fibrillazione e volti riemersi dal nulla ieri vivevano il loro giorno di gloria… e, considerando che quei conigli del piddì ieri avevano mandato in tv a farsi massacrare punching ball del rango di cicchitto e migliore, l’effetto appariva ulteriormente amplificato: brunetta per un attimo sembrava più alto del suo intervistatore. Si sono rivisti addirittura i sindacati di base, ancor più addirittura microfonati in diretta e, mentre mi univo idealmente al loro coro “te ne vai o no / te ne vai si o no”, constatavo purtroppo che, i quattro cocci a sinistra del pd, non comparivano neanche per un attimo su nessuno dei sette canali che seguivano in diretta il corso degli eventi. Il M5S emerge come primo partito nel Paese ma dovrà gestire questa fase ancora come grillo parlante, come si è potuto vedere nella conferenza stampa di ieri. Questo in un quadro generale, come hai notato ieri, dove i giovani… si sono svegliati, e hanno ringraziato renzi per aver reso le loro vite ancora più povere, precarie e instabili. Insomma… si sapeva che cosa sarebbe successo in caso di vittoria del NO, ovviamente non si immaginava lo sberlone che c’è stato, sia in termini di affluenza che di percentuali con cui si è affermato, da cui il trambusto generale della nottata di ieri. Ne vedremo delle belle. Per il momento, comunque, gioisco per la difesa della nostra Costituzione e per la necessità, reale e non “promessa”, di rivedere questa legge elettorale.
Buona giornata a tutti!
paolo
Tenerone Dolcissimo
Finalmente una buona giornata davvero. Era tanto che la aspettavamo. Io ero convintissimo di una vittoria del SI e non mi vergogno di dire che mi sono commosso quando ho sentito i risultati e che le forze di occupazione (non quel fantoccio di renzi che non conta nulla) erano state sbaragliate.
Devo purtroppo dirvi che questa bella giornata ve la rovinero’ con le mie prossime considerazioni.
Paolo Selmi
Ma no Tenerone! Una vittoria così neanche la considerazione più pessimistica e amara la può rovinare… per un giorno, un giorno almeno, pessimismo della ragione, ottimismo della volontà! 🙂
Ciao!
Paolo
Paolo Selmi
“i quattro cocci a sinistra del pd, non comparivano neanche per un attimo su nessuno dei sette canali che seguivano in diretta il corso degli eventi”… Chiedo scusa a Fassina, ma mi riferivo non agli ex-piddini o alla sinistra a orologeria di quelli che si intruppano, poi escono, poi rientrano… perdono a loro per questo scivolone sulla buccia dell’inconscio.
Allora ditelo
Manca la fase due del ricorso contro l’Italicum: qual è la situazione?
Quanti punti del ricorso sono stati rimandali alla Consulta?
andrea z.
Risultati contrastanti ieri in Europa: bella vittoria del No in Italia contro le indicazioni dei centri finanziari e dei media al seguito e successo in Austria di Van der Bellen, politico legato ai liberisti fanatici di Bruxelles e agli ordini del grande destabilizzatore George Soros.
Stavolta possiamo dire di aver avuto più coraggio dei tanto decantati austriaci.
Tenerone Dolcissimo
Penso che per capire quello che è successo in Austria servirebbe un plotone di Giannuli che ci lavorino a tempo pieno
Allora ditelo
L’80% dei piddini era favorevole alla riforma. Se il Pd si avvierà al congresso Renzi potrebbe ritornare “dalla finestra”.
In ogni caso non è che in questa fase potrebbe ancora avere una influenza sul gruppo parlamentare, salvo dimissioni immediate da segretario?
Dopo la sentenza 1/2014 siamo nella situazione ridicola di dover ripristinare leggi elettorali funzionali
La maniera più veloce per andare al voto sarebbe la reviviscenza del consultallum-camera.
Gaz
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrodino, l’anal-
colico che gli fa benino.
P.s.
@Matteo Renzi.
Te lo avevo detto e ripetuto. Avresti potuto dare a me 200.000 mila euro, ne avresti risparmiati altrettanti e perso ugualmente, piuttosto che darli a Big Jim, che invece ti ha fatto perdere con il doppio della cifra e rovinosamente.
Ascolta Gaz !
Tornate a casa.
Gaz
Dall’angliterra terra terra Elisambetta mbetta mbetta esprime il più sincero cordoglio per le dimissioni del governo dell’orsacchiotto di mr. Bean.
Sentitamente da jp morgan, goldman sachs, la cancellierona, l’amasciatore che porta pena, verdino, confindustria, la lunga lista pubblicata dall’unità, confqualcosaltro, il corniere, et similia.
Gaz
Nel tripudio di felicitazioni per la vittoria elettorale, linps ha fatto sapere di aver approntato l’ammortizzatore sociale per Lui.
Intanto si è liberato un posto di ricercatore alla cattedra di Letta-lettino.
Fai le valigie .. ce ne faremo una ragione per un altro cervello in fuga.
Zerco
Volevano il cambiamento? È arrivato. Volevano la riforma? Eccola. Certo non secondo i piani (rinascita). Già mi sto leccando i baffi per un commento sul “padre nobile” di tutto ciò…
Zerco
Non resisto…
Per il principio della proporzionalità-progressività della contribuzione, se Renzi si è dimesso Napoleonitano dovrebbe dipartire.
leopoldo
non sono d’accordo, non è uno tsunami, è solo una vittoria di matrice popolare che difficilmente un qualsiasi partito si può intestatare; mentre Renzi può tranquillamente contare con 6-7 milioni di voti ,non credo che ncd possa avere 13 milioni di voti. Credo che una dei risultati di questa campagna sia il consolidamento da parte del SI, Renzi ncd , del suo elettorato che a livello politico avrà tutt’o altro peso. CMQ il fenomeno del astensione non credo sia scemato, si attesta intorno al 32 %; direi è arrettrato un po’ ma non scemato. In sostanza Renzi ieri notte ha ragione: ha perso, ma i danni restano.
risultati viminale
http://elezioni.interno.it/referendum/scrutini/20161204/FX01000.htm
cinico senese
La Costituzione è salva. Nessuna minoranza può modificarla di forza senza incontrare l’opposizione del popolo.
Questa modifica della Costituzione viene dal lontano 2011, imposta dal pizzino estorsivo che la BCE mandò al governo Berluska fiancheggiati da Napolitano, Germania e finanza internazionale con l’operazione spread. Il popolo ha detto NO non solo a Renzi ma anche, implicitamente, alla BCE.
Si deve ristabilire la legalità democratica cancellata con la defenestrazione del Berluska e l’imposizione da Bruxelles del governo Monti, andando a elezioni, ma prima serve sostituire l’Italicum con una nuova legge elettorale democratica che faccia il bene del paese non del partito singolo. Poiché la modifica costituzionale riguardava implicitamente anche la legge elettorale, anche quella è stata bocciata.
Ricordiamoci che avevamo contro tutte le prostitute dei giornali tv rotocalchi attori attrici cuochi stellati fondi di investimento pisapippe trans intellettualoidi a libro paga PD Obama Junker EU Merkel etc che hanno letteralmente terrorizzato il popolo italiano con una martellante propaganda di squadrismo psicologico che è un esperimento di manipolazione psicologica antidemocratica ripugnante mai vista prima, che rende la vittoria del NO una vittoria assoluta e incredibile. Ricordiamocelo perché dovremo regolare i conti con questa feccia.
Una soddisfazione personale: anche questa volta avevo previsto giusto: NO tra il 55% e il 60%. No al 60%.
Oggi si GODE: Addio cazzaro bimbominkia. Potevi essere qualcuno nella storia, sarai ricordato come un perdente.
Gaz
Trovo irritante il pretesto delle scadenze internazionali (già il linguaggio è orrido, quasi si trattasse di bollette) per imporre il primo governo che si vuol far passare; trovo ancor più irritante il fatto che governi esteri dicano a quello italiano di non essere rappresentativo.
Chissà perché certi appunti vengono fatti solo all’Italia, sin dai tempi di Vittorio Emanuele Orlando.
Sarebbe pure ora di attrezzarsi ben bene e iniziare a farli piangere in cinese, ma ci vorrebbe un governo governante e non il primo che passa …
Si facciano lor signori gli affari loro, percHè se andiamo a vedere dentro casa loro c’è da ridere.
Altro che cose all’italiana !
Emiliano
Per la prima volta in vita mia ho messo sul davanzale la bandiera italiana, era un voto che avevo fatto, io che sono ateo, e a desso sono felice di scioglierlo :-).
Il m5s dice andiamo al voto subito, probabilmente perchè teme, non a torto, l’inciucio finale tra B. e R. per introdurre quella modifica nell’italicum che preveda le coalizioni e che quindi metta fuori gioco(in teoria, ma come sappiamo le teorie da qualche tempo a questa parte valgono poco) proprio i 5stelle.
Comunque adesso la situazione è ancora liquidissima, vedremo.
Per ora possiamo solo fare l’elenco dei vincitori e dei perdenti.
Vincono: la Costituzione quella vera, il popolo sovrano di cui all’articolo 1 paragrafo 2, le forze “populiste” cioè quelle forze che credono che il popolo e la sua difesa valgano di più dei punti percentuali del rapporto euro/dollaro, internet che è il megafono di tutte le opposizioni a qualunque pensiero unico e il processo democratico che è vivo e scalciante.
Perdono: il PD, l’Europa di Schauble, il sistema bancario che vuole fascistizzare il sud europa, Washington che crede ancora di poter influenzare qualcosa o qualcuno senza ricorrere ai missili intercontinentali, i media tradizionali che anche adesso stanno cercando di asciugare con un fazzoletto lo tzunami che sta travolgendo la politica.
E perde anche lo spread, cioè quell’arma-fine-di-mondo che veniva usata per spaventare interi popoli e che adesso è solo un petardo.
E lasciatemelo scrivere, W L’Italia democratica, repubblicana e antifascista 🙂
Gaz
Non c’è più religione. Anche i rottamatori vengono rottamati.
Ha rottamato il conte max e gli è andata bene;
ci ha provato con la Costituzione e ha preso la scossa.
Ora non sa che fare .. si fa comandare.
Renzo, ho una vecchia Ritmo da rottamare. Te la vieni a prendere.
Propongo di fare una colletta (più elegantemente found) per regalare a Matteo un carro attrezzi nuovo di zecca.
Autodemolizioni Renzi. E non ci pensi più!
moravagine
Caro professore,
i dati sui flussi di voto per classi d’età, se confermati, aprono davvero un grande scenario. A proposito di analisi del voto, mi preme sottolineare il trionfo plebiscitario del No nel Meridione, che si riscatta dopo secoli di sanfedismo e abulia, esprimendo, mai come prima nella storia nazionale, una opposizione nettissima al “sistema”; all’interno di tale dato, gongolo nel vedere il No al 60% a Salerno, il feudo di De Luca, ed al 67% ad Agropoli, feudo del valvassino Alfieri, quello delle fritture di pesce.
W il popolo italiano!
Emiliano
Mentre ripenso allo scampato pericolo, mi è venuta in mente una idea di riforma costituzionale che oso dire sia rivoluzionaria. Credo che nessuno ci abbia mai pensato prima, altrimenti sarebbe già stata proposta, no?. Tenetevi forte perchè è fantastica: e se la nostra Costituzione la attuassimo? Cioè se facessimo davvero un governo che attua il diritto alla salute, all’istruzione, se attuassimo alla lettera l’articolo 54 della Costituzione a cui deve sottostare qualunque politico e servitore dello Stato, se attuassimo l’articolo 21 nel suo spirito oltre che lettera, se attuassimo l’articolo 4 e tornassimo a chiamare i “jobs” con il nome di lavoro, se attuassimo l’articolo 11 e dicessimo che siamo stufi di aiutare Washington a rovesciare segretamente regimi di paesi stranieri?
Sì lo so sono troppo rivoluzionario, è un’idea fantascientifica applicare la Costituzione, ma come mi sarà venuto in mente? Però da ieri sera la realtà non ha forse superato la fantasia? 🙂
Paolo Selmi
Magari Emiliano! Se i Comitati per il No, al netto degli opportunisti di centro destra e lega, diventassero dei Comitati per l’attuazione della Costituzione, come suggerisce oggi qualcuno, ovvero diventassero dei centri di raccolta e sviluppo delle energie positive di questo Paese per la sua trasformazione in senso progressivo e secondo le linee fondamentali che hai così bene elencato… sarebbe bellissimo!
andrea z.
Il popolo ha dimostrato di amare la Costituzione nata per difendere la democrazia, il lavoro ed un giusto equilibrio tra economia privata e pubblica.
Ma per realizzare veramente il tipo di società previsto dai costituenti non si può rimanere sottomessi a questa Europa serva dei centri finanziari e ad una moneta che non ha alle spalle un governo centrale in grado di riequilibrare le inevitabili differenze tra gli Stati, come avviene negli USA.
Se non c’è riuscito Renzi, saranno altri politici scelti dall’oligarchia transnazionale a mettersi al lavoro per demolirla pezzo per pezzo.
La nostra Costituzione appartiene ad un periodo storico in cui elites e popolo, centro dell’impero americano e Paesi satelliti hanno collaborato per uscire dal caos della guerra e delle dittature.
Dal 1989 in poi sappiamo che questa collaborazione si è interrotta, che c’è stata una chiusura oligarchica e un drenaggio di ricchezza verso i più ricchi, con conseguente mutamento della politica e delle istituzioni.
Se vogliamo difendere la Costituzione e noi stessi dobbiamo ritrovare la nostra indipendenza e uscire dalla trappola dell’Europa dei banchieri.
Amedeo
Ragazzi, calma e gesso. La molto poco gioiosa macchina da guerra che va da Bersani a Berlusconi e dai 5 stelle a Salvini ha preso il 60% laddove Renzi ha preso il 40% da solo. Concordo con Aldo quando dice che il PD non è di sinistra ma ci metto sopra il carico da novanta: il PD non è più e basta, è il “brand Renzi” che continua a valere da solo 13 milioni e mezzo di voti oggi e 11 alle famose europee del 2014 (in aumento quindi!). Renzi questa partita l’ha giocata in solitaria e quindi ha un’idea precisa di quanto possa valere. Il fronte del NO assomma 19 milioni e mezzo di voti: alle famose europee i 5 Stelle ne totalizzarono 6,8 e Forza Italia 4,6. Ora, anche se sappiamo che i 5 stelle guadagneranno qualcosa e FI qualcosa perderà, restano milioni di voti da dividersi tra rimasugli della destra, del centrodestra e nella galassia a sinistra del PD o della “cosa renziana” che potrebbe nascere domani… ragazzi, la partita politica della Terza Repubblica inizia oggi, e prima si vota migliori carte ha Renzi per giocarsela.
Giovanni Talpone
Prevedevo una vittoria del Sì: sono molto felice di essermi sbagliato di parecchio (ma a Milano città pare abbia vinto il Sì, sia pure di poco). Ora siamo di fronte a una partita molto complessa: perché se è indubbio che Renzi abbia perso, è altrettanto indubbio che abbia con sé il 41% dell’elettorato: sono voti suoi e del Pd che ha impostato sulla sua immagine. Gli altri hanno il 59%, ma cosa hanno in comune Grillo, Salvini, Berlusconi, Meloni, D’Alema, Bersani, Civati, per non parlare dei molti che hanno bocciato Renzi senza per questo aver alcuna fiducia nei leader del No? Giusti i consigli di Giannuli al M5S, ma per il momento non mi sembrano recepiti.
giuseppe
Mi sa che la cosa migliore da fare sarebbe di mettersi subito in moto per ripristinare il Mattarellum (per quanto non mi piacciano le sue innumerevoli complessità che solo gli italiani potevano inventarsi). Almeno così non dobbiamo aspettare che i giudici della Consulta si sveglino dal letargo chissà quando.
Mugo
Ora si pone fortissima la questione degli elettori residenti all’estero, che hanno votato al 65% per il Si. Il loro diritto di voto va cancellato, non solo per la facilità di alterare le schede, ma perchè tecnicamente irresponsabili, in quanto non subiscono le conseguenze del loro voto.
Roberto B.
Confermo e mi associo, almeno parzialmente.
Sono stato presidente di un seggio estero a due referendum, compreso l’ultimo, e non posso che associarmi.
Mi hanno raccontato un fatterello, riguardante in particolare gli elettori dei Paesi sud-americani; in alcuni di questi, molti nostri connazionali, a volte intere famiglie, sono immigrati e risiedono lì da generazioni ed hanno un’idea dell’Italia che risale agli anni in cui fu abbandonata dai genitori o addirittura, dai nonni.
Nulla sanno dell’Italia di oggi, di Renzi, del PD, del M5S, eccetera, nè sono davvero interessati ai nostri destini, ben sapendo che non abbandoneranno mai il Paese di adozione.
Accade così che alcuni signori offrano loro una mancia in cambio della lettera contenente il tagliando per votare e la scheda elettorale, pochi euro per noi ma non così per quei posti, dove c’è gente che se la sta passando piuttosto male.
Ecco così che si spiega una relativamente alta partecipazione al voto e, nel caso del referendum, un vantaggio di una delle due opzioni che supera di quasi tre volte l’altra.
Anche se questo fatterello non fosse vero, penso sia un errore consentire di votare a persone che non sono direttamente coinvolte e interessate alle vicende italiane (e con ciò, metto una pietra tombale anche sulla proposta di concessione del voto a chiunque non sia cittadino italiano, ad iniziare dagli immigrati). Ci sono poi italiani che per varie cause risiedono all’estero per un certo periodo, ma che rientreranno poi in patria; alcuni di loro chiedono di essere accreditati al Consolati Italiano del luogo per poter votare pur non essendo iscritti all’AIRE (in registro degli Italiani stabilmente residenti all’estero). A costoro, e solo a loro, lascerei la possibilità di votare consegnando di persona la busta al Consolato e firmando un registro con i nominativi di chi si è accreditato. Certamente, non consentirei il voto per corrispondenza, troppo facilmente manipolabile.
Lorenzo
La mia pancia non aveva capito niente e sono contento così. In Austria è andata male ma il 47% a Hofer è comunque un risultato straordinario, che parla dell’esasperazione popolare e di un Paese spaccato in due. In Italia Renzi è stato clamorosamente sconfitto e il progetto dei dominanti provvisoriamente bloccato. Nel complesso una buona giornata. Ora le speranze si appuntano sulla Le Pen.
Riccardo M
Alcune considerazioni a caldo.
In primo: Renzi ha comunque un blocco potenziale di consenso che non è trascurabile. Può aver modo di reinvestirlo al momento più opportuno.
In secondo: il fronte del no è egemonizzato dal populismo nefasto di Grillo e dall’estrema destra, sia dal punto di vista mediatico, sia dal punto di vista elettorale, sia dal punto di vista più estesamente sociale. Raccontarsi altro vuol dire collocarsi al di fuori del mondo.
In terzo: un partito di sinistra all’oggi non esiste ancora e quando anche esisterà, sarà un coacervo di trombati da Renzi (Fassina, Civati e compagnia) e di trombati da se stessi (tutti coloro che hanno collezionato nei decenni passati esperienze politiche infime nei risultati elettorali e pressochè nulle nella presa culturale all’interno della società italiana). Salvo l’ipotesi di un governo tecnico che dia loro tempo per imbastire qualcosa di vagamente presentabile, l’ipotesi di elezioni anticipate porterà all’ennesimo risultato marginale.
In quarto: bisogna riconoscere che il mantra della difesa della Costituzione è stato uno slogan, un feticcio usato per una battaglia squisitamente politica anti Renzi da gruppi di potere lontanissimi dal rappresentare gli interessi della classe sfruttata e lavoratrice ed a cui non fregava nulla della Costituzione e dei suoi valori. Ad oggi non ci sono sponde politiche per parlare seriamente di questo argomento, neppure spazi o presupposti per costruire una nuova proposta di sinistra a partire da questa vittoria del NO. Abbiamo evitato una modifica costituzionale che era un’aberrazione, ma siamo caduti in un’altra aberrazione politica.
Questa, a caldo, mi sembra la situazione. Cosa ci sia da festeggiare qualcuno me lo dovrà spiegare.
Paolo Selmi
Onestamente, Riccardo, nel corso di questi 63 governi l’unica, vera, garanzia di democrazia è stata la nostra Costituzione. E’ scomoda perché dice cose scomode, dà fastidio, impedisce a chi comanda di fare tutto quel cavolo che vuole, perché una legge riconosciuta anticostituzionale è rispedita al mittente, perché chi la legge e vede la sua inattuazione pratica non solo non si rassegna, ma si incazza come chiunque lo sarebbe allorché si scoprisse preso in giro dal politico di turno. Il potere è meno arrogante con una Costituzione che gli ricorda chi deve servire. Io per questo gioisco, del governo nr 64, nr 65, nr 66, ecc, in assenza, come peraltro giustamente ricordi, di alternative almeno dalla mia (nostra?) parte politica, mi preoccupo decisamente meno, visto lo scampato pericolo.
Ciao!
Paolo
Ercole Marcelo
Quella di oggi è una grande sconfitta per il popolo Italiano, lo scenario politico futuro è veramente ridicolo. Io spero di non finire governato da Salvini, altrimenti chiedo anche io asilo politico in Germania.
Siamo messi proprio male. Renzi ha sbagliato fortemente a lasciare il governo in mano a certa gente.
Sicuro non metterei in mano la nostra nazione all’inseperienza dei 5 Stelle.
Aldo S. Giannuli
tu dici?
Paolo
Oggi mi sento molto ma molto bene: ieri verso le 23 …mi stava salendo un atroce dubbio..fino a star quasi fisicamente male…
adesso il premier/cazzaro…è fuori dalle scatole: e mo ?
Entità politiche alternative …non ce ne sono.
——>>> Salvini …andrebbe bene perché è nettamente contro l’Euro (al momento per me è la cosa più importante..voto pure un lombrico non importa di destra o sinistra..purche sia deciso ad uscire da quella pseudo moneta assassina ammazza popoli…dico pseudo perché non è una moneta vera e propria : non ne ha manco lontanamente le caratteristiche tecniche…è come si sa un Marco funzionale ad un blocco dei cambi—>> non per nulla ne trae vantaggio solo la Germania—-e a dire il vero…ad un certo punto manco la Germania: infatti sta schifezza di moneta ad un certo punto imploderà “comunque” …dopo aver distrutto mezza Europa .. ) …ma non rappresenta l’Italia e non farà gli interessi di tutta l’Italia. (E’ Lega Nord!! ce poco da fare )
——>>> Il M5S (che ho votato anni fa…mi taglierei la mano con il senno del poi ) è un partito di ambigui (e pericolosi ) cazzari….
——->>> altro in alternativa non c’è nulla.
ecco …son veramente contento per la martellata che si è preso l’imbecille/cazzaro…però vorrei capire cosa succederà…..
Gaz
@Ercole Marcello
.. a vedere le cose come sono andate dopo che al governo ci sono stati tecnici e politiconi molto esperti .. qualche sospetto mi viene.
Nel five stars c’è un dodicesimo che appartiene alla vergine, ma non questo non la sa lunga, malgrado il segno astrologico.
Tenerone Dolcissimo
@ Ercole Marcelo
Mi sembra totalmente idiota andare fino in Germania quando puoi benissimo essere schiavo della Merkel e della UE comodamente a casa tua.
Non ti preoccupare, nessuno ti chiamerà a votare, almeno in tempi brevi e se lo faranno si puliranno culo con la tua opinione e con quella mia e con quella di tutti gli altro partecipanti a questo blog.
E poi, c’è un altro motivo che induce all’ottimismo: dall’euro non usciremo e conseguentemente la ripresa non ci sarà, anche perché l’euro è stato prodotto proprio per metterci in crisi e quindi tutto va secondo i piani. Non ti preoccupare: le tasse non diminuiranno e nemmeno la disoccupazione. Aumenteranno i suicidi … quello SI
Inoltre, anche dopo lo sfanculamento di Renzi e Porcone (ops Morcone quello che vuole cacciare a calci in culo dall’Italia coloro che si ostinano a non voler essere invasi) continueremo a vedere orde di migranti (ops “risorse”) entrare in Italia ed installarsi nelle case degli italiani e prendere i posti di lavoro dei suddetti italiani anche perché accettano metà paga e se ne fregano delle misure di sicurezza. Il piano di riduzione delle nascite e conseguente rimpolpamento con risorse provenienti dall’Africa va avanti da decenni e non si fermerà perche’ quattro poveri stronzi come me hanno detto NO. Ci sono troppi e troppo grandi interessi sotto. Se, quindi, senti il desiderio di vedere tua moglie violentata da uomini che ritengono del tutto normale e di loro diritto stuprare una donna che cammina per strada da sola, perché una donna che gira da sola è sicuramente una mignotta secondo gli usi del loro paese e quindi il primo che passa ha il diritto di prendersela e magari anche sgozzarla dopo la violenza carnale, non devi andare fino a Stoccarda, dove questi stupri di massa sono oramai la norma. Basta che fai fare una passeggiata a tua mogli nella tua città.
Quanto a Renzi non è il caso a rimpiangerlo. Ho una buona notizia per te. Infatti posso annunciarti che il prossimo quisling sarà Padoan cioè il servo dell’OCSE e quindi avremo sicuramente l’imposta patrimoniale che servirà a tappare il buco di Deutsche Bank. Quindi dovrai mollare 5.000 euro alla Merkel e non ci sarà bisogno di portarli fisicamente a Berlino sobbarcandoti del viaggio. Potrai benissimo compilare e pagare il relativo F24 con l’home banking, comodamente stravaccato sul divano di casa tua.
@gli altri partecipanti al blog
Parate chiappas et stringite dentes
E se desiderate una parola di conforto e di speranza rivolgetevi pure a me.
Paolo
@Tenerone Dolcissimo
E poi, c’è un altro motivo che induce all’ottimismo: dall’euro non usciremo e conseguentemente la ripresa non ci sarà, anche perché l’euro è stato prodotto proprio per metterci in crisi e quindi tutto va secondo i piani.(Citazione Tenerone Dolcissimo )
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A proposito molto interessante questo articolo di ieri del Financial Times firmato dal noto giornalista W.Münchau
http://vocidallestero.it/2016/12/06/munchau-su-eurointelligence-bentornati-nella-crisi-delleurozona/
evidenzio cio che mi interessa:
——–>>Münchau ritiene che l’ampia vittoria del No rappresenti politicamente l’inizio della fine del sostegno italiano alla causa “europea”, e che l’esito ultimo sarà l’uscita dall’euro.
——->>>Le dimissioni di Matteo Renzi dopo la vittoria schiacciante del No al referendum apriranno la strada a una crisi finanziaria, e secondo noi a una probabile uscita dall’euro;
——–>>>la rivolta dell’elettorato italiano contro l’establishment ha cause molteplici, ma per l’Italia sarà sempre più difficile dar vita a dei governi coerentemente pro-euro;
——->>>il PD, l’unico grande partito coerentemente pro-euro, viene messo in crisi da questo voto
——->>>in questo momento non c’è alcun sistema elettorale al mondo che possa portare a una stabile maggioranza pro-euro in Italia. Renzi era l’ultima possibilità che l’Italia aveva di rendere sostenibile la propria appartenenza all’euro, e lui l’ha distrutta.
——->>>Ora vediamo l’Italia che si avvia sulla strada dell’uscita dall’eurozona, non tanto perché comprendiamo il meccanismo preciso col quale questa uscita avverrà o il momento in cui avverrà, ma perché comprendiamo la dinamica delle forze che stanno dietro questo processo.
——->>>Siamo fortemente in disaccordo con l’opinione prevalente che circola tra i commentatori italiani, secondo i quali l’uscita dall’euro non è possibile perché non è consentita né prevista, o perché il sistema impedirà che avvenga
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Paolo: credo che l’Euro ha vita brevissima .man mano che la “rivolta” si estenderà…qualche anno ..e salta tutto. (per me è questo che conta…anche se dovesse essere un processo doloroso—->>> l’importante e che il sistema Euro salti…perché una moneta del genere non può non implodere…)
Paolo
@Tenerone Dolcissimo
Penso che per capire quello che è successo in Austria servirebbe un plotone di Giannuli che ci lavorino a tempo pieno (Citazione Tenerone Dolcissimo )
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L’articolo di W.Münchau sul Financial Times da anche una lettura dal suo punto di vista sull’elezioni austriache. Io sono astemio..il giorno che non ci sarà più sto stramaledetto Euro ..mi ubriaco per 7 giorni di seguito ;-)))
Tenerone Dolcissimo
Caro Paolo, la storia purtroppo ci insegna che i regimi spesso vengono mantenuti artificialmente in vita ben oltre il momento del loro naturale decesso e che in tale fase succedono brutte cose.
quindi ESTOTE PARATI FRATRES
PS L’annunzio della vittoria del NO mi ha prodotto un paio di orgasmi spontanei dopo anni di totale immobilità inguinale.
Chissa’ cosa potrebbe succedermi in caso di uscita dall’euro mentre tu ti ubriachi
pietro
l’arroganza, il disprezzo per i diritti e delle persone più umili, ridotte, da questo governo abusivo, a mendicare ciò che la costituzione (quella del 1948) dovrebbe garantire, lavoro e dignità, ha avuto una risposta esemplare (esclusa emilia romagna, trentino e toscana) in ogni latitudine. purtroppo, ancora oggi si leggono blaterii da parte di scherani renzini che di tutto disquisiscono tranne che del merito della Costituzione. Ad oggi la Costituzione italiana non ha impedito a nessuno di governare, che si trattasse di governo centrale ovvero di realtà periferiche, altra cosa è il malgoverno, della cui responsabilità siamo chiamati tutti a rispondere in prima persona, visto che ad eleggere chi governa siamo noi. l’unica rivoluzione che potrebbe salvare la dignità dell’Italia e del suo popolo sarebbe l’applicazione della Costituzione, nei suoi principi fondamentali, a cominciare dall’art. 54. per chi continua a parlare di riforma con sufficienza va ricordato che prima e seconda parte interagiscono tra loro. modificarne una parte, in modo dilettantesco, come hanno cercato di fare questi “luminari” dei nostri tempi, incide profondamente sulla parte restante, essendone propedeutica. per quanto riguarda i nostalgici del renzismo, auspicando che lasci definitivamente il governo centrale, possono portarselo in emilia romagna a fare il presidente, visto che in tale regione ha avuto ampio successo.
Gaz
@Aldo Giannuli.
Capisco l’importanza di una levataccia per una donna, ma per Chicco Testa no, non ci sono arrivato.
Però volete mettere in discussione la sua chiccheria, gli abiti dal taglio perfetto e alla moda?!
Solo Giorgio Almirante avrebbe potuto batterlo in eleganza.
Chicco è chic.
Gaz
AAA cercasi
Giovin di belle speranze, partitomunito con esperienza certificata dai più grandi leader internazionali, offresi per lavoro part time come consulente, docente, conferenziere, consigliere di amministrazione di società internazionali, di società militari, di condomini.
Offresi max serietà.
Astenersi tutti coloro che surfano il blog di Aldo Giannuli et chi ha votato NO.
Gaz
Renzi, fingendo stupore, si meraviglia che sia odiato, perchè ha perso il referendum.
Falso.
Fosse la bellezza e la simpatia usati come criteri unici della politica, avremmo Raolu Bova come presidente.
Non è così come ben sa.
QUI è SOLO QUESTIONE POLITICA E LA POLITICA DEL SUO GOVERNO, COME DEI PRECEDENTI è STATA FALLIMENTARE.
Lei si è cacciato in una serie di vicoli ciechi, non ha affrontato nessun problema .. strutturale e ora reclama?
Delle sue pose alla Fonzie non mi interessa nulla, ma dei problemi che non ha affrontato si.
Lei è stato sfiduciato per ragioni eminentemente politiche!
Il resto sono bugie penose.
Aldo S. Giannuli
guarda che esattamente come i socialisti nel 1992 Renzi, sino alla vigilia del voto, non si rendeva affatto conto di quanto fosse odiato lui ed il suo partito e sono cose che ho ripetutamente scritte
Tenerone Dolcissimo
Quos vult Iupiter perdere, dementat prius
Aldo S. Giannuli
hai aggiustato l’Ecclesiaste: Deum demendat quos vult perdere
Tenerone Dolcissimo
No, questa espressione non viene dall’Ecclesiaste. Esiste anche nella tua versione, che però è un adattamento di quella da me citata.
Cmq a questo punto e in questo tema una citazione dall’Ecclesiaste ci sta bene:
Il saggio ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio. Ma so anche che un’unica sorte è riservata a tutt’e due.
Allora ho pensato: “Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d’esser saggio? Dov’è il vantaggio?”. E ho concluso: “Anche questo è vanità”.
Infatti, né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto.
Gaz
@Giannuli.
L’una interpretazione non esclude l’altra, tanto più perchè si muovono su piani diversi.
Certo che Craxi era antipatico e fuori dagli schemi tradizionali, non andava oltre il 15% per demerito suo, ma anche della sua politica che usava per il potere fine a se stesso in concorrenza con la DC. Si è visto cosa c’era sotto la Milano da bere e sotto il rampantismo.
Su tutte le banconote che capitavano a tiro … il governatore magicamente era Craxi, che quanto a socialismo era rosa choching sbiadito.
Ora motteggio qui, ma all’epoca … circolavano candidati fantasma, Bettino era bottino, la DC era prima di tutto la Douglas, suffragata anch’ella, un paio di porn star hanno dato a loro insaputa il loro contributo a forare e sgonfiare il psssssssi.
Er Bomba oggi mi sta sullo stomaco, per i suoi provvedimenti, per il giglio magico che puzza, per non aver affrontato nessun problema strutturale, per aver investito molto sulla sua immagine, ovvero sul fumo politico fritto, come i socialisti investivano sul look, sulle discoteche e sul mondo della moda da vivere con le modelle a champagne e non solo.
Ieri c’erano le parole dei Kennedy e dei Regan da interpretare, giusto per farci comprendere la storia di chi si presenta candido e immacolato.
Oggi, come ieri, mi sembra che non siano mancati sommovimenti endogeni.
Quella classe politica del 92 da tardo Impero, come quella di oggi del pd aveva perso il collegamento con la realtà italiana e internazionale.
Ci siamo scordati di De Michelis, ministro degli esteri, che inseguiva il Pacifico.
Per fare certe cose bisogna essere attrezzatissimi e saper parare e rispondere ai colpi. In questo il psi di Craxi e il pd di renzi sono uguali: non hanno cognizione e ancor meno sono attrezzati per sfide che non possono permettersi. Entrambi i politici hanno avuto un cursus anomalo e qua nto a collaboratori diretti non mi sembra che il giudizio politico possa essere positivo.
In altre occasioni abbiamo entrambi convenuto che Palazzo Chigi è sede vacante da un bel po’ e vorremmo entrambi il primato della politica, ergo ogni voto dato a Illo, non solo è inutile, ma è anche dannoso.
Gaz
Errata corrige: endogeno con esogeno
Herr Lampe
Buon consiglio quello dato al 5*, anche per un’altra ragione.
Per applicare l’Italicum al senato ci vorrebbe una maggioranza in Parlamento. Che i 5* non hanno.
In ogni caso buon ritorno a casa Matteo. Non ci mancherai.
Roberto B.
In quanto è successo, c’è un dato fondamentale che non e stato abbastanza messo in evidenza.
Nel ’68 c’è stata una prima spaccatura tra vecchie e nuove generazioni: dilettantesca, parziale e, purtroppo, per molti versi anche molto immatura, tanto da portare ad aberrazioni come la stagione del terrorismo.
In questi ultimi anni invece si è prodotta una divisione netta: da una parte , una generazione di giovani molto più matura di quanto lo erano i loro padri ai tempi della contestazione studentesca. L’esodo massiccio di giovani che abbandonano il letto caldo della casa dei genitori per andare a fare i camerieri o le commesse all’estero, ne è la migliore testimonianza.
Dall’altra parte, una pletora di 50-60enni, gente che vive con la faccia voltata all’indietro, interessata solo al mantenimento delle loro microcosmo privilegiato (per chi ce l’ha); paradossalmente, sono più attaccati costoro all’ultimo I-Phone, di qualsiasi ragazzotto di borgata: per il giovane, tutto sommato l’ultimo modello di telefonino è solo un gioco, per i loro padri e zii invece è uno status symbol.
Perciò, oggi gioisco perchè si è salvata la Carta a rischio di stupro dai bruti di quella fatta; ma gioisco ancor di più della vittoria dei giovani e grido convinto: “Avanti, avanti gioventù!”.
m cristina
In difesa degli ultraottantenni! So di numerosi anzianissimi che con sedie a rotelle ,bastoni o accompagnatori di vario tipo hanno risposto al NO con rabbia giovanile Non andavano alle politiche da tempo e questa occasione non l’hanno voluta mancare Si trattava di una sfida insostenibile Dicono che questa Costituzione è nata da persone degne e non hanno digerito l’arrogante trasformazione partorita da Verdini e compagnia
Le statistiche spesso non analizzano le diverse anime di una generazione e portano a conclusioni troppo generiche
Aldo S. Giannuli
bè anche le statistiche dicono che il 49% degli anziani ha votato No, però che la metà della generazione che ha vissuto la Resistenza o il 68 o la stagione della strategia ìdella tensione voti si è cosa che fa rivoltare lo stomaco
Tenerone Dolcissimo
Stranamente nessuno in questa occasione ha proposto di togliere il voto ai vecchietti.
Marco
caro Aldo, sembrerebbe che il M5 stelle abbia fatto esattamente l’opposto di quello che consigliavi. Elezioni subito con l’Italicum anche al Senato.
Francamente ogni volta che inizio a pensare che possa valere la pena votarli, mi fanno cadere le braccia
Aldo S. Giannuli
tanto gli passa… sta tranquillo. Si chiama ubriachezza d’alta quota