Perché il nemico da battere è il Pd.
Probabilmente chi simpatizza per il Pd, una volta letto il titolo, non leggerà il pezzo, indignato. Ma farebbe molto male, perché la lettura potrebbe risultargli utile per capire il clima con il quale il Pd (ma forse il “Partito della Nazione”) dovrà misurarsi sempre più nei prossimi anni e perché. Comunque, fate pure come vi pare, sono abituato a dire quello che penso senza giri di parole. Ed allora, perché sostengo che il Pd sia il nemico peggiore?
Per tre ragioni fondamentali: la politica economica, la politica sociale, la democrazia e la corruzione.
Politica economica: il Pd, sin dal suo appoggio al governo Monti di infelice memoria, poi con il governo Letta ed ora con il governo Renzi, sta perseguendo una politica fiscale che sarebbe demenziale, se non fosse deliberatamente finalizzata alla svendita del paese. Le aziende grandi e piccole soffocano e muoiono sotto il peso del prelievo fiscale e dei tassi giugulatori delle banche, l’occupazione si assesta a livello drammatici e, pur se di poco, peggiora costantemente, incurante della cosmesi dei conti fatta dal governo.
Il Pd è il partito del capitale finanziario straniero che deve liquidare il patrimonio immobiliare degli italiani, per poi fare ugualmente fallimento. E’ il partito che ha svenduto Bankitalia e si appresta a svendere i pezzi nobili di Eni e Finmeccanica. L’Italia è, per colpa del Pd, terreno di caccia dei capitali francesi, americani, cinesi, quatarioti ecc. Peggio non potrebbe fare.
La politica sociale non ha bisogno di commenti: il Job act e la recente riforma della scuola fanno quello che la destra berlusconiana non osava neppure immaginare.
La democrazia: il Pd –e prima di lui il Pds ed i Ds- da venti anni guida l’attacco alla Costituzione, liquidando prima di tutto la legge elettorale proporzionale, che ne era l’architrave, poi intaccandone più pezzi, ora con un disegno organico di sistema costituzionale da repubblica del centro America. Il Partito si è conseguentemente evoluto in “partito del Leader”, avendo trovato in Renzi il volenteroso Caudillo.
Nel campo della giustizia ha osato anche più di Berlusconi, con una politica punitiva dei magistrati, finalizzata non ad un miglioramento della macchina giudiziaria del nostro paese ma, al contrario ad un suo peggioramento e alla subordinazione del potere giudiziario all’esecutivo.
La corruzione: per anni il Pci-Pds-Ds-Pd ha goduto di una sorta di rendita di posizione di “partito della questione morale” che lo ha messo al riparo dalle ondate di protesta e dalle inchieste di una magistratura amica, troppo amica. Il risultato è stato che, al confortevole riparo di questo scudo è crescita una classe politica di lestofanti peggiore di quella del Pdl di triste memoria. Mose, Expo, Mafia Capitale, Cooperative: tutti i maggiori casi più recenti di corruzione hanno visto gli uomini del Pd in prima fila e talvolta esclusivi attori. Ora piovono avvisi di garanzia, ma in troppi fanno ancora finta di niente. Possiamo continuare così?
C’è poi un motivo in più, di ordine per così dire “estetico” che mi induce a guardate la Pd come al peggiore di tutti i mali: che la destra faccia il mestiere della destra è giusto che sia così, non mi indigno certo se Salvini fa certe sparate sugli immigrati, sono un suo avversario politico dichiarato e combatto le sue deliranti proposte, allo stesso modo in cui riconosco in Berlusconi un aperto avversario da contrastare senza incertezze, ma il Pd è peggiore perché non è meno di destra degli altri, anzi lo è di più, ma si ammanta di un falso sembiante di sinistra per abbindolare quei babbei che ancora ci credono e lo votano, pensando di sostenere la reliquia del Pci. Svelare il trucco e spezzare l’imbroglio diventa una operazione di pulizia morale, prima ancora che politica.
Tutto ciò premesso -e aspettando di essere contestato nel merito delle accuse che muovo al partito di Renzi- non vi sembra che sarebbe molto salutare per il paese un voto che segni una inversione di tendenza, con un iniziale calo elettorale del Pd? Qualcosa che lo avvii alla sconfitta nelle prossime politiche? Per anni abbiamo vissuto sotto l’eterno ricatto del “se-no-vince-la-destra”. Il risultato è stata la fine della sinistra. Non vi sembra l’ora di rigettare il ricatto e colpire la destra peggiore?
Io, come si sa, voto M5s: non ve la sentite? Va bene, non votate M5s, votate Sel, ma, se non siete di sinistra, votate Forza Italia (tanto siamo alla fine) e persino Salvini, Fratelli d’Italia (tanto non vanno al di là di una certa soglia e, comunque, siamo ad elezioni amministrative) o chi vi pare (dipende da quanto sono orrendi i vostri gusti). Arrivo a dire persino Alfano o Sc: è un voto perfettamente inutile, ma è innocuo e comunque sono voti sottratti al Pd. E magari, se proprio non sapete chi possa essere il “meno peggio”, disperdete il voto scegliendo la classica lista del fiasco (evitate però cose come Forza Nuova o Casa Pound: non esageriamo!). Tutto, ma puniamo il Pd.
E’ probabile che il lettore del Pd non sia arrivato sino a questo punto dell’articolo, vinto dal mal di stomaco: pazienza, come dire: “ce ne faremo una ragione”. Ma agli altri, a chi sente di poter condividere questo punto di vista, chiedo una cosa: segnalate il pezzo agli amici per mail o nei social, fatelo vostro e riprendetene le argomentazioni, non mi interessa neppure essere citato, ma iniziamo insieme una campagna virale contro il Pd.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, austerity, contro il pd, corruzione pd, democrazia pd, destra, elezioni amministrative, elezioni politiche, grillo, m5s, pd nemico da battere, politica italiana, renzi, riforma scuola, sinistra
luigi
Tra tutti i rimanenti partiti quale consiglia di votare per causare il massimo danno al PD?
Cari saluti
WOW
Se dopo due anni di scandali,corruzione,inciuci,ammucchiate,porcate ancora si fa questa domanda e non si capisce da soli che soltanto il M5S può causare il massimo danno al Pd (e al Sistema in genarale) vuol dire che c’è qualcosa che non va non solo nell’informazione ufficiale ma anche in quella presuntamente “alternativa”.
Cordialmente.
mirko g. s.
Perché non votare casapound? Almeno sono coerenti e non sono ipocriti come salvini. Piuttosto mai votare per scelta civica e alfano sarebbero voti regalati al mostro di FI-renzi.
WOW
Sì dai votiamo tutti Casapound così potrà arrivare allo 0,8 % e non un M5S che potrebbe arrivare al 30 % e fare davvero paura al Pd e company.Ragionamento ineccepibile.E per fortuna che Giannuli dice apertamente che vota M5S,figuratevi se diceva di non farlo!
mirko g. s.
Se qualcuno ragionasse ineccepibilmente, capirebbe che: a) io sono elettore e strenuo difensore del M5S; b) rispondevo al discorso del prof. “se non volete votare M5S qualsiasi cosa va bene anche Salvini ma non Casapound”; c) sono da sempre antifascista, antinazista, antifranchista, anticomunista, in sostanza contrario a qualsiasi sistema incline alla dittatura. È più chiaro adesso?
WOW
Ora è chiaro ma prima non lo era.
Di solito quando si vuole fare una ironia si mettono le virgolette o si usa un tono diverso perché dalla tua prima risposta ti assicuro che non si capiva l’ironia.Cordialità.
ilBuonPeppe
D’accordo al 100%. Distruggere il PD è la vera questione morale.
Braz
Amen.
Franco Gatti
Gentile prof Giannuli
Sono perfettamente d’accordo con quanto suggerisce.
Anzi, i motivi per non votare il PdR (Partito di Renzi) sono molti di più.
Speriamo che i cittadini se ne rendano conto!
Franco
Luca Sabatino
Condivido e sono in accordo su tutto ciò che ha detto!
Il fatto è che sono 25 anni che il Pds-Ds-Pd ha virato a una politica di destra!All’inizio pensavo fosse solo una strategia per essere “sdoganati” dagli U.S.A.!
Tenerone Dolcissimo
” Le aziende grandi e piccole soffocano e muoiono sotto il peso del prelievo fiscale … Il Pd è il partito del capitale finanziario straniero che deve liquidare il patrimonio immobiliare degli italiani, per poi fare ugualmente fallimento”
***
Ohibò professore, ma che ha aderito al Tea Party??? Mi ricorda un vecchio film in cui Don Camillo si lancia in una filippica, stigmatizzando il fatto che i poveri non avevano case e Peppone lo rimbrotta dicendo: “Reverendo, si calmi, le ricordo che i comunisti siamo noi”. Qui il copyright della destra liberale ce l’ho io. Perlomeno mi paghi una royalty, una certa somma sui diritti d’autore, un affitto per le istanze antitasse.
Cordiali saluti
Enzo DE TONI
Caro Professore,sono quasi come sempre daccordo con lei,specialmente riguardo ai babbei che continuano a votare PD pensando ancora che sia la naturale continuazione dello storico PCI.Come nella barzelletta ” se lo dice il Partito i coccodrilli volano,anche se a bassissima quota.Me ne sono andato dall’Italia (sono in Bulgaria) anche per non vederli! Alle politiche rivoterò convintamente M5S!!A riveder le stelle.
andrea z.
Condivido la sua idea che il PD rappresenti il classico partito di sinistra infiltrato dal capitale finanziario, come era accaduto in passato al partito laburista di Blair.
Non bisogna, però , dimenticare che abbiamo a che fare con entità economiche, collegate con la forza militare della maggiore potenza del pianeta, che possiedono un potere immenso e la spregiudicatezza di usarlo, come dimostra la caduta del governo Berlusconi nel 2011.
Questi grandi conglomerati economici, in mancanza di partiti che assecondino con le buone le loro direttive, non si farebbero scrupoli ad imporre la propria volontà con la violenza (omicidi politici, colpi di Stato etc.), come lei sa bene, essendo uno studioso del mondo dei servizi segreti.
Noi facciamo parte di un impero che ha il suo centro nel mondo anglosassone e che sta serrando le fila di fronte alla minaccia dei paesi emergenti.
Forse conviene accettare il male minore, anche il PD, piuttosto che rischiare conseguenze peggiori.
WOW
Se la conseguenza peggiore fosse Berlusconi (in caduta libera) o cavernicoli alla Salvini le direi di astenersi o di turarsi il naso.Sa che esiste un partito chiamato M5S che ha più del 20 % dei consensi e che anche Giannuli ha detto di votare?E’ divertente come leggere questo blog non serva a molto se si continua a pensare che oltre a Renzi esista solo il centro-destra.
Lorenzo
Commento intelligente e segno dei tempi.
Il sgr. Z. non viene sfiorato dall’idea che, dalla constatazione dell’attuale sudditanza al conquistatore anglosassone, si possa passare, in luogo di una tremebonda acquiescenza, a pianificare un trentennio di guerre di liberazione. Guerre che trasformino il Paese in una Germania anno zero, restituiscano al gregge la dignità del dolore e della disperazione e aprano un Vietnam moltiplicato per dieci nel cuore del salotto buono dell’impero.
Questa è la differenza fra la decadenza senile dell’attuale umanità europea e la virile gioventù di popoli come quello afghano o iracheno.
Marco
Chi ha letto l’opera da tre soldi? Racconta di come il potere vada volentieri a braccetto con i delinquenti. Non c’è bisogno di nessuna ‘trattativa’, si capiscono al volo.
Gli elettori del PD non sono babbei (ne ho uno in casa di 85 anni), sono solo soggetti a inerzia, male informati e timorosi. E comunque, ammettiamolo, votare i 5 stelle richiede una certa dose di coraggio che purtroppo è inversamente proporzionale all’età anagrafica.
Un’altra cosa…Mussolini aveva cercato di sconfiggerla la Mafia.
mirko g. s.
Salvo fermarsi non appena aveva toccato di striscio la mafia che appoggiava il suo fatiscente e marcio regime.
Marco
Esatto! Mi piace quello che disse a riguardo Indro Montanelli
https://www.youtube.com/watch?v=5-1L5lH2urQ
Massimiliano Martelli
Ricordo al signor Giannuli che esiste anche il Prc. Sì certo, attualmente è a poco più dell’1%, una cifra ridicola, da prefisso telefonico, ma ha molta ma molta più dignità di tutti i partiti che lei ha elencato sopra. Saluti.
Romeo Cerri
A Seregno il PRC è l’animatore di una aggregazione, Per un’altra Seregno a sinistra”, (altraseregno.wordpress.com), che comprende presenze ed esperienze diverse dell’area della sinistra. Non abbiamo idea di quale potrà essere il nostro risultato perché non sarà trascinato dall’attività (vera o presunta) di forze politiche nazionali e dovrà contare unicamente sulla nostra attività reale e sulla notorietà della candidata sindaca (che è stata consigliera della Federazione della Sinistra). Certo, c’è anche il M5S, ma questo partito è stato quasi completamente assente dalla scena politica seregnese e godrà unicamente delle ricadute della sovraesposizione nazionale. Un tizio osservava, riferito ad un’altra forza politica all’apice del successo (Forza Italia): “Se anche mettessero in lista una sedia, la voterebbero senza discutere”
Junius
Il Prc avrebbe “molta più dignità di tutti i partiti “?
Quindi avete riconosciuto che l’europeismo è ab origine un’ideologia reazionaria?
mirko g. s.
Personaggi come Bertinotti, Cossutta, Ferrando e Caruso tanto per citarne alcuni ne sono una luminosa dimostrazione. Poi ci lamentiamo che votano Renzi…
Mugo
Avevo già deciso per questa linea, ma pensavo di evitare anche possibili alleati/allineati. Che ne pensa?
giandavide
professore, come mai si è scordato di pastorino? eppure è evidente che se perdesse la paita e contemporaneamente pastorino andasse bene, i problemi per renzi sarebbero su scala nazionale.e si potrebbe iniziare a parlare di una fase discendente di renzi, che secondo me ha raggiunto l’apice della sua carriera politica con l’approvazione dell’italicum. e dopo l’apice generalmente si discende. bisogna vedere quanto velocemente però.
per il resto penso che dopo il suicidio della vecchia classe dirigente piddina, per essa non ci sia molto più spazio politico. non si sa tra quanto tempo finirà renzi, ma credo che sia matematico supporre che con la fine di renzi finisca anche il pd.
Aldo Giannuli
una cosa alla volta
David arboit
Tra le tante analisi interessanti perché non lisciarsi andare ogni tanto e dire quello che si pensa invece di pensare a quello che si dice. Si può fare. Lo può fare anche il professor Aldo Giannuli.
Stato di fatto.
Stando alla media sondaggi, oggi questo è lo stato di fatto politico del Paese:
PD…………. 36,6%
M5S……….. 20,4%
Lega………. 14,2%
FI…………… 11,9
SEL………….. 4,2%
FDI…………… 4,2%
NCD_UDC…. 3,1%
Altri…………. 5,4%
Sogno di Aldo.
Supponiamo che a maggio ci siano le politiche e buona parte degli elettori seguano il Consiglio del professor Giannuli. Ecco i fantastici risultati auspicati dal professore: il PD, visti i disastri combinati perde, il 15% che si distribuisce equamente tra i vari orientamenti culturali e politici degli elettori, premiando tutti ma in particolare M5S con un importante balzo in avanti.
PD…………. 21,6
M5S………. 25,4
Lega……… 16,2
FI………….. 13,9
SEL………… 6,2
FDI…………. 6,2
NCD-UDC… 5,1
Altri……….. 5,4
Supponiamo inoltre che non sia passata una legge elettorale che determina un grande premio di maggioranza e che il riparto dei seggi sia giustamente proporzionale in quanto realmente rappresentativo del popolo italiano.
Ammesso e non concesso che l’Italia abbia bisogno di un governo e che ci siano numerose questioni di risolvere e numerose riforme da fare:
1) Quale alleanza potrà raggiungere il 51% e dare un governo al Paese?
2) Su quale programma politico troverà un accordo la coalizione e quale indirizzo politico (destra? Sinistra? sa dio che cosa?) potrà avere il programma portato avanti da tale alleanza?
giandavide
ma chi lo vuole sto cazzo di governo? anche senza maggioranze bulgare verremo governati qualcuno, come è stato per il caso di monti.casomai da qualcuno che evita di togliere soldi alla scuola pubblica per darli ai preti e che toglie l’articolo 18 (cosa che il tanto temuto centrodestra non ha mai fatto). quindi è difficile spaventare qualcuno di sinistra con questi spauracchi. come ha detto gilioli, la “sinistra masochista” è proprio quella che vota renzi, dato che l’elettore aspirerebbe a maggiore intrgrazione sociale, mentre alla dirigenza della cosa non gliene frega nulla, però la si deve votare perchè renzi, nonostante non si discosti di un millimetro da sacconi è il capo del pd e quindi è l’unico che può attribuirsi di sinistra, un pò come gli ayatollah sono gli unici interpreti del corano.
Aldo Giannuli
David, rispondi sinceramente: ma se ad avere il 36,6% non fosse il Pd ma Forza Italia, tu faresti lo stesso ragionamento?
Franco Gatti
Pongo anch’io una domanda.
Con l’Italicum, se in molti decideremo al ballottaggio di “votare chiunque, ma non il PD”, anche un PD che al primo turno avesse il 36,6% si troverebbe poi per 5 anni all’opposizione, mentre il secondo arrivato, chiunque esso sia, grazie alla confluenza dei voti di tutti i delusi ed timorosi delle “idee” di Renzi (le virgolette secondo me ci vogliono) si troverebbe ad avere abbondanza di Deputati per governare (e nominare membri della Corte Costituzionale, CSM, Presidenti della Repubblica).
Capito questo, caro David, capisci anche in che guaio Renzi ha messo l’Italia imponendo l’Italicum?
Non è meglio che gli elettori diano OGGI un segnale forte, alle elezioni comunali e regionali, per dare il tempo di ripensare i propri comportamenti ai tanti che pensavano di salire sul carro del vincente, ed a qualche leader del PD (Bersani, Bindi, …) di dare segno di vita?
Buona serata
Franco
david arboit
Aldo. Mi piacerebbe parlare seriamente di politica, non con la pancia. Parlare di politica più in termini di fisica (meccanica razionale) che di psicologia. Ma ci vorrebbe un luogo giusto e le persone giuste.
Politica, vi piaccia o no è forza e potere: se non hai la forza di prendere il potere cambia mestiere e non mi rompere con i tuoi piagnistei.
Si tratta di prendere il potere come raccomandava Bertold Brecht. Per prendere il potere ci vuole la forza di prendere il potere: psicologica, politica, analitica, strategica, culturale e militare quando serve.
La forza l’unità proletaria. Il potere dei senza potere è il partito: è IL partito. Proletari di tutto il mondo unitevi. Tutto ciò che indebolisce IL partito, che spacca, che rompe è diabolico (diaballein). Tutto cià che crea unità è simbolico.
A livello culturale sinistra fa schifo: una banda di ignoranti narcisiti piagnobni e rompicoglioni. Credono di essere di sinistra ma non sanno un cazzo. E soprattutto non sanno dove sta la forza perché solo la cultura ti può dire dove sta la forza.
Da qunato precede si deduce che chi è contro il PD e contro Renzi vuole (volente o nolente) lasciare spazio alla forza di altri: tolto Renzi chi oggi ha la forza? Renzi va ha destra? Vorrebbe ma è ostaggio di una forza che lo sovrasta e di cui non riesce e non può liberarsi: la tradizione.
Ma il blog non è il luogo per portare avanti discorsi così concreti
…..
giandavide
ma forza per fare che? le stesse cose di sacconi? io credo che queste citazioni di brecht a bobbomorto non costituiscano altro che il canto del cigno di una delle peggiori classi dirigenti di sempre
Aldo Giannuli
il Pd partito del proletariato? Dei senza potere? Renzi non può andare a destra prchè la forza della tradizione glielo impedisce?
David: dove si vede questo film?
David arboit
Franco sono d’accordo con te. Bindi e Bersani (io li ritengo tutto sommato i migliori da un certo punto di vista) non hanno avuto la forza di fare una guerra spietata a Mario Monti quando erano al governo e poi in campagna elettorale e ora pagano pegno. Poi sono anche anagraficamente vecchi e questo per la politica italiana di oggi è letale.
David arboit
Aldo, non fare finta di non capire. Ho affermato solo che il frazionismo è la malattia infantile da cui la sinistra italiana non è mai guarita. Sull’identità del PD sbaglia chi dice che è di destra e sbaglia chi dice che è di sinistra. In questo momento è un partito in tensione e in torsione con una identità plurale. È quindi un “partito contenitore” o “partito pigliatutto come sostiene la scienza politica che tu ben conosci e al cui livello vuoi certamente porre la discussione. Sarebbe ora caro Aldo che tu mettessi la tua intelligenza al servizio del proletariato con un corso di tematica squisitamente politica; Titolo: il partito come luogo di esercizio della responsabilità politica del cittadino nel sistema economico globalizzato. È da quindici anni che gli intellettuali di sinistra parlano della forma partito ma si sono ben guadati dal trovare un discorso che desse alla sinistra la forza per uscire dalla impotenza.
Aldo Giannuli
David come sai ti voglio bene, ma mi dispiace doverti disilludere: il tuo è un partito prendi tutto (e va bene) ma non è sinistra, perchè ha un robusto ed esplicito indirizzo di destra. Destra pura.
Poi il tuo suggerimento su una serie di articoli di formazione politica come vedi inizio a farlo proprio oggi. E mi occuperò anche del tema della forma partito
David arboit
Giandavide. La sinistra, quella dentro al PD e fuori dal PD passa tutto il tempo a parlare in pubblico e in privato di quanto è carogna Renzi. Propio come quando c’era Berlusconi: cambia il bersaglio ma non cambiano le dinamiche politiche della sinistra: guardare fuori da sé, puntare il dito, dare la colpa ad altro o ad altri, al mondo intero: “in che schifo di mondo mi tocca vivere”. Mai invece guardare a sé e criticare i propri evidentissimi e spaventosi limiti. Questo approccio, questo metodo, non è solo una pratica dei capi, ma anche una pratica di massa capillarmente diffusa del popolo della sinistra. Una sinistra impotente. Un Presidente della repubblica democristiano, un presidente del consiglio democristiano, Prodi il salvatore della patria democristiano, Letta democristiano…Che ci sia qualcosa da capire? Mi viene in mente quella canzone di Giorgio Gaber in cui c’era uno che aveva una foglia che gli picchiava sull’occhio e dopo un lungo e complesso ragionamento conclude: non c’è niente da fare, perderò l’occhio. Quando sarà chiaro che non è il mondo che fa schifo (il capitalismo, Renzi ecc.) perché il mondo è un dato e basta, è come è e basta, ma sono io che faccio schifo, allora qualcosa cambierà.
Giandavide il problema della sinistra è la forza non le idee o i progetti o i programmi politici. Studiare il rapporto tra la forza e i progetti. Se io A voglio fare guerra a B devo procurarmi un esercito e una strategia che abbiano la forza di vincere.
A tutti dico: fare cadere Renzi adesso, ammesso che se ne abbia la forza, è un errore politico gravissimo. E non ce l’avete la forza, e non avete l’onestà di guardarvi allo specchio e dirvelo in faccia, e quindi si va avanti con formule che sono solo degli scongiuri scaramantici da iettatore. Lasciamo stare lì Renzi e lavoriamo su altro.
loredana
Grazie finalmente lei è riuscito a mettere su carta il mio pensiero con parole piene, precise, puntuali. Chi non ricorda quel fatidico giorno in cui Veltroni si presentò alle Tv con dietro un sfondo bucolico/agreste, che voleva emulare qualche quadro di memoria Leonardesca, per adescar i nostalgici del PC e coloro che erano tanto animati dalla voglia del cambiamento ?! Oggi è chiaro a tutti il senso di quell’operazione, servì a levarsi dalle scatole la sinistra e ad azzittire il popolo di sinistra, creando una diaspora e tanti esuli che ancora oggi non sanno a chi dar fiducia e spesso disamorati non vanno neanche più a votare, servì a far cadere il governo che al suo interno aveva ancora frange che avrebbero dato problemi non allinenandosi dietro la figura del capo, oggi tutto si spiega nel suo divenire! Non amo troppo compiacermi e darmi ragione ma ahimè in questo caso devo dirmi che io lo avevo capito già allora vdedno il patetico Veltroni, ed è sempre stato questo e tutt’ora oggi lo è il motivo per cui non ho mai dato la mia fiducia a questi signori, che in altri tempi sarebbero stati chiamati traditori altro che riformisti!
Leonardo
Trovo che l’analisi sia ineccepibile ed è proprio per questo che sono pessimista.
In effetti, ogni giorno che passa, Renzi mi ricorda sempre più uno Eltsin italiano, solo più sobrio…
Paolo Federico
Se questo paese è stato posto in svendita per imperio del capitale mondiale, se è stata decisa la sua liquidazione in nome del dio denaro, quale difesa migliore se non affidarsi a chi dimostra nei fatti di essere superiore alle lusinghe della ricchezza, di dominarla con la forza dell’ideale?
Ora dovrebbe vincere il M5s, che il tempo rende più prudenti e saggi quindi peggiori.
Ogni cambiamento presuppone l’accettazione del rischio, qualunque cosa questo significhi, fa parte del coraggio di vivere, del coraggio di provare ad essere migliori.
Lo dico con entusiasmo, ma so già che mi toccherà un’altra amarezza.
Claudio Romano
Caro Giannuli sono d’accordo su tutto ciò che ha scritto.
Dalla A alla Z !
Provvederò a segnalarlo e/o condividerlo con più gente possibile.
Complimenti per la chiarezza.
maria carla
Prof sono d’accordo con lei al 100% , solo più pessimista Appena fatto il partito della nazione inglobando i miseri rimasugli di FI ,che al momento non sanno giustificare, non si andrà più al voto …..sarà uno stato emergenziale continuo ! Spero di essere smentita
makno
gentile professore il novello fiorentino mi ricorda molto – ed in paggio- l’adolfo suarez descritto da cercas in anatomia di un istante, anche se il politico spagnolo una qualche sua autorevolezza ce l’aveva, il nostro ivece mi sembra una sbiadita controfigura del primo
Valdo
Bravissimo Giannuli, sono cose che dico e scrivo da almeno tre anni. L’analisi è perfetta e la proposta è valida: bisogna arrivare, anche attraverso una campagna virale online e sui social, a far sentire i piddini persone che devono vergognarsi della loro appartenenza. Qui non siamo di fronte a un avversario politico, ma a molto peggio, purtroppo: a una parte di Italia che per patologia identitaria, idiozia indotta dai media e opportunismo egoistico (si pensi non solo ai giornalisti e intellettuali del mainstream o ai funzionari centrali e locali di partito, Cgil e Coop, ma anche ai pensionati con rendite da retributivo e agli statali con contratti a tempo indeterminato, gente – milioni di persone – che vota Pd perché convinto – e finora giustamente – che le categorie ad essere toccate saranno sempre le altre) sta letteralmente mandando a fondo il Paese per preservare i propri interessi. Vanno combattuti con determinazione perché sostegno portante di un sistema neoliberista ed eurista che arricchisce i pochi e impoverisce i molti. E che si basa sul consenso dei camerieri dei primi (intellettuali, cattedratici, giornalisti del mainstream, forse i peggiori di tutti), oltre che sulla protezione di categorie “garantite” (statali, pensionati con dicreto o buon reddito, burocrazia partitica, sindacale e associativa ecc.). Costoro non solo sono mediamente disinformati e ignoranti, siccome si abbeverano sempre e solo a una stampa e tv asservite, ma pure arroganti, perché credono di sapere. E’ ora che all’arroganza si sostituisca la vergogna.
gaetano criscenti
Un discorso assolutamente conservatore. Fatto guardando al passato, con l’ occhio di chi ancora crede di essere in piena guerra fredda, e non vede altro che la caduta di tutto. Più che altro mi pare di leggere un decadentista con paranoia del futuro.
Aldo Giannuli
il futuro chi sarebbe? La Boschi e la Pinotti? Gesù Gesù!!!
francesco t
Gentilissimo professore,
Rimango dell’opinione che senza coordinamento con le forze intellettuali non allineate, come lei è, m5s rimarrà intrappolato in sè stesso. Per ovvia conseguenza Renzi avrà lunga vita. Per essere davvero credibili i cittadini portavoce dovrebbero dare molto più spazio, nel proprio dibattito pubblico sulle questioni da lei incardinate (politica economica, sociale, democrazia…), a gente come Lei, al professor Galloni, alla Undiemi alle persone riunite in A/simmetrie.
Che fuochi artificiali sarebbero!!
Invece è tutto incerto come la famosa divulgazione sul tema euro, confinata a qualche post sul blog di grillo, ripreso da “voci dall’estero”. Poco e sporadico. Va alzato il livello, va alzato il tiro visto quanto detto sopra, non crede? Sarebbe il passaggio definitivo, davanti all’opinione pubblica, da partito di protesta a quello di proposta di governo. Non trova?
Aldo Giannuli
io sono sermpre disposto a discutere ed interagire con chi si pone su questo terreno
Chilipalmer
Totalmente d’accordo. E’ il peggio che ci sia. Soprattutto sono basito dalla ignoranza totale globale universale su tutti i temi.
come diceva Grillo indicandone uno a caso nella folla, tu (uno a caso) sei molto meglio di D’Alema. …o di chiunque altro.
fabio
che votare il m5s oramai sia l’unica alternativa a un potere intercambiale e indistinguibile fra dx e sx è sacrosanta verità
che l’unico partito da battere sia il pd di renzi altrettanto
che però tutti i guai dell’italia dipendano dagli ultimi 3 anni di “non governo” mi pare un’esagerazione. aggiungo;
pensare che basti sconfiggere elettoralmente un partito per risalire subito la china come paese/sistema è illusorio.
paghiamo decenni di deficit economico, industriale e sopratutto culturale.
il m5s manca profondamente di un’orientamento politico definito su questioni fondamentali come liberismo o socialdemocrazia, decrescita felice o sviluppo industriale, politica internazionale etc etc.
e sperare di affidare questi e altri grandi temi a un duo composto da un ragioniere ex comico e da un consulente di marketing coadiuvati da qualche voto online mi sembra un’azzardo improponibile.
questo a livello nazionale.
urge un profondo contributo di liberi pensatori e menti fini per dare solidità a queste fondamenta.
altro che lo staff comunicazione della casaleggio associati….
diverso il discorso a livello locale dove l’estraneità a gruppi di potere e l’impermeabilità (presunta x ora) alla corruzione ne fanno la scelta più appropriata a mio parere.
Junius
PD/SEL e M5S sono due facce della stessa medaglia reazionaria.
Guarda a caso Grillo era giusto ieri a dir corbellerie sull’ENI prossima alla svendita, per poi non parlare del neoliberistissimo reddito di cittadinanza. Il M5S è l’ultima frontiera del piddinismo.
Le due agende politiche sono complementari: solo che per saperlo bisognerebbe aver studiato storia del pensiero economico, filosofia politica e politica economica.
Ma si sa, son tutte opinioni, e ogni idea ha ugual valore.
…ma queste cose le capisco perché sono socialista: essere socialisti non è né fede né ideologia. È prassi.
E, ad ora, leggo solo cinquanta sfumature di destra. Altro che quel caprone di Salvini.
Gherardo Maffei
Il sistema dell’usura oggi egemone, fu denunciato dal più grande scrittore statunitense del novecento Ezra Pound profeta inascoltato in patria e soprattutto in Italia.Nel 1945 fu posto al pubblico ludibrio dentro una gabbia dello zoo di Pisa, poi internato in manicomio per dodici anni a New York, dai “liberatori” suoi compatrioti.Memorabili furono i suoi discorsi da Radio Milano durante la RSI.Tentò invano pure di essere ricevuto alla Casa Bianca, ingenuamente pensando di poter scongiurare che la cricca di banchieri usurai, attraverso la marionetta Roosvelt, precipitasse in guerra il suo paese. Fu lui per primo al mondo a definire i politici camerieri dei banchieri, slogan tanto caro ai “sinistri” servi di costoro.Servi nati, servi fin nel più profondo del loro animo, meritano solo di essere coperti di sputi. Prima Grillo, poi Salvini, finalmente hanno dato spazio e agibilità politica anche a Casa Pound, degni e solo eredi legittimi in Italia, del più grande anti usuraio statunitense del novecento.Con queste doverose premesse prima Grillo poi Salvini sono la soluzione e non il problema.Votiamoli in massa.
victorserge
gherardo maffei,
non hai il dono della sintesi: le ultime due righe erano utili e sufficienti, inutili le cacchiate che hai scritto prima.
cordiali saluti
victorserge
Nicola Morgantini
Quando leggo articoli del genere – e per mia fortuna lo faccio di rado – la domanda che mi frulla in testa è sempre la solita, ed è questa: ma chi scrive certe cose, c’è o ci fa? Ossia, è davvero convinto di ciò che scrive, oppure ci prende in giro? Questa domanda acquista particolare pregnanza quando colui che scrive è una persona erudita. Non un cretino qualunque, insomma. Tendenzialmente mi viene da rispondermi che l’erudito di turno “ci fa”. Perché ho fiducia nell’intelligenza, nella cultura. Perché trovo intollerabile l’idea che anche coloro che sanno, in fin dei conti, non sanno nulla. Certo, mi dispiace che l’intelligenza e l’erudizione di certe persone vengano messe al servizio del re di Prussia e dunque concorrano all’opera di rimbambimento globale, ma, ripeto, preferisco un intelligente cattivo a un “intelligente stupido” (mi perdoni l’ossimoro).
Il dubbio però rimane. Ed è destinato a rimanere dato che nessun “intelligente cattivo” potrà mai mostrarsi per quello che è.
Possibile che lei, Giannulli, arrivi a confondere il sintomo con la malattia? Possibile che creda davvero che il nemico da abbattere sia una volgare e particolare escrescenza partitica e non la sovrastruttura ideologica che sta a monte tanto di tale escrescenza quanto delle altre che lei cita come alternative o come possibili “meno peggio”?
Il dubbio me lo tengo, lo so. Ma non sa quanto mi farebbe piacere se lei se ne uscisse con un bel: “Ci siete cascati, eh? Coglioni che non siete altro!” .
Aldo Giannuli
Ma il Re di Prussia chi è, un questo caso?
David arboit
Chi ha scommesso su Berlusconi pensando che potesse fare i suoi interessi.
Chi ha scommesso poi su Renzi perché pensava che adesso era Renzi che poteva fare i suoi intessi, ma ora ci sta ripensando un attimo e dalle pagine del Corriere della Sera comincia a sparare bordate contro Renzi.
Chi vuole una politica debole a prescindere, perché è l’oligarchia industriale e finanziaria che deve governare tenendo la politica per le palle.
Francesco
Gentile Prof. Giannulli, sono in parte d’accordo con la sua analisi (soprattutto per quanto riguarda il punto sulla politica economica del PD). Vorrei muovere però un’accusa al metodo di analisi che è presente in questo articolo e contraddistingue a mio avviso il dibattito politico in Italia sia degli “esperti” che dei normali cittadini. Che bisogno c’è di descrivere le opinioni altrui con termini come “deliranti proposte”, o di dare dei “Babbei” a coloro che votano per un partito le cui idee noi non condividiamo? Perché i gusti di chi vota diversamente da come votiamo noi dobbiamo considerarli “orrendi”? Perché – idea ampiamente diffusa nella cultura di sinistra – se il Pd non propone esattamente le “mie idee” allora significa che è di destra (come se “destra” significasse “peggiore”)? Perché, infine, professore, noi Italiani non riusciamo ad accettare che gli altri possano avere una visione, prima ancora che singole idee, della politica che differisce dalla nostra, senza doverli per forza definire “ignoranti”?
Paolo Di Remigio
Sollevo il prof. Giannuli dalla fatica della (forse inutile) risposta. Quelli che il professore appella “babbei” sono non quelli che votano diversamente da come NOI vorremmo che votassero, ma che votano diversamente da come ESSI STESSI vorrebbero votare, cioè che votano Renzi per votare qualcosa di sinistra. “Babbeo” significa non di opinione diversa, ma di opinione in contrasto con se stessa.
eugenio
Ecco il link che riguarda un articolo pubblicato nello stesso giorno (10 maggio) che ha notevoli similitudini (e richiama anche gli astenuti al voto per votare contro il piddì!):
http://pauperclass.myblog.it/2015/05/10/regionali-maggio-consigli-gli-acquisti-eugenio-orso/
Saludos
cinico senese
Concordo in toto. Ma ero arrivato a questo conclusione già prima di lei.
Aggiungo all’elenco che ha fatto, la politica estera: totalmente azzerbinata agli interessi USA a nostro danno (vedi trattato TTPPI, Ucraina, Russia, Cina). Andreotti in confronto era un gigante assoluto.
Caduta la foglia di fico dell’antiberlusconismo (a cui ero aduso anche io e di brutto) dall’incubatore dei falliti PCI- PDS – ULIVO – PD è uscito fuori il cazzaro che porterà a termine la mutazione antropologica.
Il PD esiste perchè è l’unico partito di destra credibile in Italia per fare le riforme che vuole l’europa dei potentati finanziari.
Purtroppo non si può modificare una situazione storica 20ennale in poco tempo. Il PD è ora uno spregiudicato comitato di affari e macchina da voti che imbarca il peggio dell’Italia, ma molto potente: hanno soldi uomini mass media e una marea di utili idioti che lo segue. Ci vorranno anni di opposizione brutale intelligente e credibile anti euro antiEU e antiatlantismo – che ancora non c’è…e parecchia fortuna.
Luigi
Ho condiviso il suo bellissimo articolo, con il quale sono perfettamente d’ accordo: sembra quasi che si sia una regia occulta che abbia come interesse far scendere le azioni di quelle che furono prestigiosissime ditte italiane (ENI, Saipem, Snamprogetti, Ansaldo) affinché qualcuno le possa comprare per pochi soldi. Peró, ci tengo a precisare che questa non é, e non puó essere la regia di un solo partito, é una cosa che sta succedendo da molti anni ormai, ed é una regia di interessi talmente forti che possono addirittura comprare la politica di molti partiti che sono arrivati alla maggioranza negli ultimi anni.
giannetto
Quanto Lei scrive era lapalissiano da decenni. Purtroppo gli italioti non se ne sono accorti e da popolaccio infingardo che sono si mettono ancora le fette di salame sugli occhi. Son come gli aristotelici davanti al cannocchiale di Galileo. Donde verrà loro mai tanta libidine masochista? Anche Lei potrà combattere Salvini come incarnazione del male (spero non inneggiare a chi gli sputa in faccia). Io gli rimprovero di voler riciclare il partito del Nord a partito “nazionale” come se dell’antropologia-folklore transpadani non avessimo da oltre un secolo e mezzo le scatole piene. Chi glielo fa fare a Salvini di cercarsi gli sputi in Umbria? D’altronde i padani son pur loro un’etnia “nazionale”, rincoglioniti da 5 secoli di Controriforma, e, dopo Miglio, non hanno saputo esprimere altro che indipendentismi, autonomismi, devolution… da operetta. Mai avuta davvero una linea politica. Dunque, più che avermi dato speranza, me l’han tolta pur loro. Dico però che se i piddini avessero già trent’anni addietro adottato una seria politica anti-clandestinità, invece di vociare sul “razzismo” leghista, se non avessero trasformato un’isoletta in mezzo al mare in latrina d’attracco-accoglienza della clandestinità pan-africana, ora non ci vedremmo alle strette con la prospettiva di sparare sui barconi, per di più per conto terzi. Prima si mandava la marina militare a raccattarli, ora la si manda ad affondarli. Son dunque più razzisti i piddini, o Salvini? – Su Grillo e il suo indegno baccagliare insieme a PD and company quando si trattava di espellere il Berlus dal Parlamento, sorvolo. Per fortuna sua, il satrapo di Arcore si è vendicato, è diventato culo e camicia con il joker della Valdarno, mandando agli italioti questo cripto-messaggio: “Mi avete contato per vent’anni perfino le gocce di sperma… mi avete dato del buffone e del commediante, con il risultato d’avere, al posto mio, il joker? Eccovi serviti: anch’io passo dalla sua parte e collaboro con lui per mettervelo… in quel tal posto. Faremo i clowns in coppia! Contenti voi, contenti tutti, ed io di più!”
Riccardo
Giannuli, lei commette il grave errore di credere che abbattuto un simulacro, ciò che lo teneva in vita muoia con lui. Il nemico è il capitalismo giunto alla sua fase imperialistica e finanziaria, la politica e le sue sigle come il PD sono solo il suo travestimento sociale.
Oggi si deve parlare di lotta di classe, lo fa la stessa classe ricca e dominante, perchè diavolo non lo dobbiamo fare noi? Peccato, la credevo più intelligente.
Aldo Giannuli
Ma no!! Ma non mi dire! La lotta di classe: e chi ci aveva mai pensato?!
La ringrazio di avermela fatta ascoprire!
giannetto
Penso, per il momento, che l’avvocato Marco della Luna sia il saggista-commentatore che ha il feeling intellettuale più simile al mio, ossia: far fuori, nello stesso tempo, d’emblée, e una volta per tutte, il “sudismo” folklorico-mafioso nostrano (che è una zavorra non da poco conto) e l’europoidismo tecnologico-finanziario anglo-germanico (altra non minima zavorra). Sono cosciente, purtroppo, che è un sogno ad occhi aperti. Dunque i migliori auguri agli italioti che ubiquamente disquisiscono di massimi sistemi: leghisti, piddini, pentastellati, catto-boldriniani, franceschielli … Che siate a nord, o a sud, o al centro dello Stivaluccio, i migliori auguri! Vinca il migliore… per la secchia rapita!
Riccardo
Ma scusi Giannuli, ma lei crede davvero che se il M5S andasse al governo cambierebbe qualcosa? Crede davvero che i loro rappresentanti siano sinceri, puliti, onesti e che davvero con loro si uscirebbe dall’euro e si implementerebbe un reddito di cittadinanza universale? Crede davvero che ristabilirebbero i diritti dei lavoratoridistrutti dal PD, che invertirebbero il processo di privatizzazioni selvagge di tutti i servizi essenziali e la distruzione della Scuola?
Se davvero crede a tutto questo, è proprio ingenuo.
Aldo Giannuli
io credo che per ora occorra demolire il Pd. Pezzo per pezzo.
Riccardo
Mah, questa logica del nemico del mio nemico che diventa il mio amico non riuscirò mai a capirla. Nel suo articolo lei arriva addirittura a dire che pur di raggiungere il suo obiettivo va bene anche dare il voto a Salvini, tanto non rappresenta un pericolo immediato. Le ricordo che con questo ragionamento Alba Dorata in Grecia arrivò al 15%. Qui si rischia di trovarci il nemico che marcia alla nostra testa, e scusi per abusare di citazioni, ma in questo caso mi sembrano pertinenti.
Perchè il problema principale, checché ne dica, non è affatto il PD, ma nell’assenza completa di esistono forze che facciano davvero gli interessi della classe popolare, neppure Rif.Com, figuriamoci Sel o quel gruppo di burattini guidati da un comico milionario e un ideologo anarco-capitalista che va sotto il nome di M5S. E’ il meccanismo stesso della delega che deresponsabilizza l’individuo ad essere in crisi e lei mi parla di abbattere il PD. Ma morto il PD se ne fa subito un altro (probabilmente M5S sarà il PD degli anni 20 di questo secolo). E’ talmente chiaro che ci vogliono gli occhiali da sole. Per finire: non demonizzi il discorso di classe. Podemos, in Spagna, (ma anche Syriza in Grecia) stanno raccogliendo consensi anche perchè sono tornati a parlare di lotta di classe e metodi assembleari, perchè il discorso dell’onestà e della lotta alla kaaastaaa funziona fino ad un certo punto. E se n’è accorto anche il M5S probabilmente, dato che sta tatticamente scimmiottando Podemos.
Aldo Giannuli
con questo ragionamento fu battuta la legge truffa nel 1953
Walter Bocelli
Caro Aldo, più che la recessione temo la regressione. Leggendo i commenti alla tua sentita collera mi rendo conto del livello culturale in cui versa il paese. Il pensiero unico economico domina ogni dove. La lettura del mondo è solo nel’utilizzo, a destra come a sinistra. Dopo vent’anni di berlusconismo ora parla solo il pensiero debole e un basso sentire, l’uomo del fare. Inutile dire che “fatti e non parole” sono solo parole. Forse senza farci prendere da una fretta dettata solo dalla paura in una condizione di continua emergenza, è maturato il tempo di ragionare senza inseguire e ribattere colpo su colpo chi di volta in volta porta il paese alla rovina. Cultura per me significa maturazione dello spirito e lo spirito del popolo Italiano è immaturo.
La democrazia non è la forma di governo che un popolo si è dato ma la conseguenza diretta della maturazione del popolo. L’obiettivo di conseguenza è il popolo e la sua maturazione. Temo che Renzi possa invecchiare al potere perché qualsiasi forza si possa creare e che io spero si crei alla sua sinistra, non avrà mai la forza sufficiente per detronizzare il grande comunicatore. Quelli che come me vedono in lui un grande cialtrone sono davvero pochi. Renzi conquistato il centro anche se perderà voti potrà contare grazie alla sua politica di destra sempre sui voti della destra al ballottaggio mentre chi non si sentirà rappresentato non andrà a votare. Ciò che possiamo fare lo possiamo fare solo con la cultura rivolgendoci al popolo per parlare al cuore e non al ventre (Platone, Repubblica). Incredibilmente di cultura non ho mai sentito parlare né a destra né a sinistra, il dominio del pensiero unico è incontrastato: l’economia. Il dominio è solo del Mercato, la congiura di Nessuno.
Un treno in corsa che nessuno sa arrestare dove pochi salgono in prima classe e molti muoiono sotto le rotaie. L’analfabetismo politico è alle stelle e anziché preoccuparsi di alfabetizzare tutti, tutti si occupano solo di contrastare il Mercato inseguendo la politica con il pensiero unico, una politica che politica non è.
Solo la cultura ci salverà.
Aldo Giannuli
in gran parte d’accordo
Alessandro
A rileggere questo articolo, non era un po’ eccessivo, visto gli sfaceli che l’attuale governo sta facendo alla finanza pubblica?