
Mattarella in stato d’accusa? Non diciamo fesserie.
Dell’esito della crisi con le dimissioni di Conte diremo meglio prossimamente. Ora ci tocca affrontare il tema più urgente: mettere Mattarella in stato d’accusa o no?
Partiamo dalla questione di merito: il Presidente (art. 90 della Costituzione) può essere messo in stato d’accusa solo per due reati: alto tradimento ed attentato alla Costituzione (per intenderci: colpo di Stato).
Escluso il reato di alto tradimento, che non c’entra nulla, prendiamo in considerazione quello di attentato alla Costituzione, per il quale andrebbe preso in considerazione il precedente della richiesta di messa in Stato d’accusa del Presidente Cossiga da parte dell’allora Pds. In quella occasione, il Pds sostenne che l’attentato alla Costituzione si sarebbe configurato per alcuni atti del Presidente che, alterando i rapporti di potere fra gli organi costituzionali (la questione riguardava i rapporti con la magistratura) avrebbe stravolto l’ordinamento costituzionale anticipando una sorta di regime presidenziale.
Dunque, nel nostro caso, il Presidente avrebbe prevaricato il Presidente del Consiglio e la maggioranza parlamentare che lo sosteneva, impedendo la formazione del governo. Che fondamento ha questa tesi? Da un punto di vista formale, nullo direi: il Presidente non ha impedito la formazione del governo, ma solo rifiutato una delle proposte del Presidente del Consiglio chiedendo un altro nome al ministero dell’economia, ma è stato il Presidente del Consiglio a non fare questo nome e rinunciare all’incarico. Quindi il fatto lamentato non sussiste: se Conte avesse proposto un altro nome, il governo si sarebbe formato. Pertanto, il Capo dello Stato ha solo esercitato il potere di scelta dei ministri esplicitamente previsto dalla Costituzione.
Ma abbandoniamo il piano puramente formale per passare a quello sostanziale. E’ abbastanza evidente (e dichiarato dallo stesso Mattarella) che l’opposizione a Savona non aveva a che fare con le caratteristiche della persona ma con le sue posizioni in materia di ordinamento monetario, evidentemente condivise dalla maggioranza parlamentare. Qui si potrebbe intravedere una invasione di campo sui poteri del governo, dato che la definizione degli indirizzi di politica monetaria ed anche l’eventuale revisione dei relativi trattati in materia spetta al governo ed il Presidente deve astenersi da entrare nel merito salvo che eventuali decisioni ledano principi costituzionali come la tutela del risparmio (cosa che, però, il Presidente potrebbe fare rifiutando la firma all’eventuale rimandandolo alle Camere, mentre è discutibile che lo faccia preventivamente, sulla base delle convinzioni espresse dal candidato ministro in sede scientifica e non di ufficio).
Qui siamo molto sul limite estremo della linea d’ombra fra lecito ed illecito, un reciproco processo alle intenzioni per cui il Presidente rifiuta la nomina di un ministro perché pensa che il ministro darebbe il via ad una operazione di sganciamento dell’Italia dall’Euro e la maggioranza parlamentare pensa che neghi la nomina per impedire surrettiziamente la formazione di un governo che esprima una linea politica sgradita. Ma, come si sa, un processo alle intenzioni non si può fare. Certo la definizione dell’indirizzo politico spetta a Governo e Parlamento, mentre il Presidente ha poteri di indirizzo costituzionale ma non politico proprio per la sua funzione arbitrale, dunque se c’è una maggioranza determinata dal voto popolare, il Presidente deve prenderne atto.
Tuttavia, Mattarella, dal canto suo, correttamente fa notare che la questione dell’appartenenza dell’Italia all’Euro non è stata materia di dibattito elettorale e che, se la Lega lasciva trasparire –pur senza dirlo esplicitamente- una sua disponibilità a recedere dall’Euro, questa non era la posizione della coalizione di centro destra di cui era parte e con la quale ha vinto nei collegi uninominali del nord. Quanto al M5s, la precedente posizione ostile alla moneta comune era stata largamente ritrattata e sostituita da una nuova posizione ben più favorevole all’Europa ed alla sua moneta. Dunque è quantomeno discutibile che ci sia stato un mandato popolare ad operare in questa direzione. Pertanto anche sotto il profilo sostanziale l’accusa appare assai fragile e quasi inconsistente.
Ma il Parlamento è un giudice politico e le disquisizioni giuridiche valgono assai poco: in passato nessun Presidente venne deferito all’Alta Corte (e qualcuno lo avrebbe meritato) sulla base di calcoli politici, oggi potrebbe deferire Mattarella sulla base degli stessi calcoli. Servono 477 voti, M5s e Lega ne hanno 518 e potrebbe aggregarsi anche Fratelli d’Italia, quindi i voti per deferire Mattarella ci sono. Si ma politicamente è fattibile?
In primo luogo c’è un contrasto fra la richiesta di messa in stato d’accusa e quella di immediate nuove elezioni: la procedura sulla messa in stato d’accusa prevede che la proposta venga formalizzata, che quindi i Presidenti dei due rami del Parlamento nominino una commissione straordinaria di parlamentari incaricati di un esame preliminare e che, superato questo giudizio, si porti la questione alla seduta comune del Parlamento che decide a voto segreto.
E’ prevedibile (anche sulla base delle esperienze precedenti) che l’esame preliminare richieda qualche mese, poi ci vorrebbe altro tempo per la convocazione del Parlamento in seduta comune, quindi per il dibattito e il voto. Tutto sommato, almeno tre-quattro mesi durante i quali lo scioglimento non potrebbe essere deciso, anche perché, ai contrari basterebbe fare ostruzionismo per arrivare alla data delle elezioni e far decadere la proposta di messa in stato d’accusa. Quindi occorrerebbe attendere la fine di questi ciclo ed il deferimento all’Alta Corte per procedere allo scioglimento delle camere, il che avverrebbe non prima del nuovo anno, e, nel frattempo, che governo si fa?
Peraltro la sovrapposizione delle due procedure (scioglimento anticipato e messa in stato d’accusa) creerebbe almeno due problemi di ordine costituzionale: in primo luogo si stabilirebbe un precedente molto pericoloso per il quale il Presidente che ha in corso una procedura accusatoria può sciogliere il Parlamento, quel che potrebbe tornare comodo ad un futuro presidente che corra rischi più seri di quello attuale. In secondo luogo, il nuovo Parlamento potrebbe non essere affatto del parere del precedente e potrebbe porsi il problema del se il deferimento già deciso sia ancora valido prima che l’Alta Corte sia composta ed abbia iniziato il dibattimento.
Ancora: il Parlamento può decidere la messa in stato d’accusa, ma la decisione finale spetta all’Alta Corte composta dai 15 giudici costituzionali (che si immagina siano un po’ più sensibili a valutazioni di ordine giuridico) e 16 di espressione parlamentare, fra cui anche quelli espressi dai partiti ostili al deferimento. La sentenza appare assai meno scontata del deferimento.
Ma nel frattempo che facciamo? Abbiamo il paese sotto attacco finanziario, nessun governo, un Parlamento paralizzato, uno stato di crescente sfiducia dei cittadini e noi, per non farci mancare niente che facciamo? Ci aggiungiamo un Presidente in stato d’accusa per almeno un paio di anni. Quale sarebbe la reazione dello spread alla sola notizia della richiesta di messa in stato d’accusa? Ma voi questo paese volete proprio ridurlo al fallimento senza speranze.
Aldo Giannuli
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federico colonna
Ma… sembra che critichi questo sistema ma poi, alla prova dei fatti, arriva sempre a difendere questo assurdo status quo.
Francesco Baima
E già …
Se no, non lo inviterebbero più ai numerosi talk show di regime dove va a fare la ruota
Aldo S. Giannuli
ecco un altro cretino
Que se vayan
E’ che tu sei stato sempre troppo tollerante.
Un abbraccio
Leone77
Illustrissimo professor Giannuli sarà anche una fesseria come dice lei mettere in stato di accusa re Mattarella, ma il dato di fatto saliente è che alle prossime elezioni politiche lega-5stelle avranno la maggioranza dei 2/3 del parlamento. In questo modo potranno modificare la costituzione come vogliono loro, senza referendum confermativo.
Zerco
Da qui alle elezioni vuoi che non trovino un altro sistema per vanificare il voto? Giannuli ha appena scritto un altro libro: “strategia della tensione”, potrebbero pescare proprio da da lì…
Zerco
Vuoi che da qui alle prossime elezioni politiche non trovino un sistema per vanificare il voto? Potrebbero “pescarlo” proprio dall’ultimo libro di Giannuli…
Armando
Io voglio un paese dove la volontà popolare conti qualcosa. Il presidente non può fare elucubrazioni e prendere decisioni sul fatto che i partiti vogliano intraprendere questo o quell’indirizzo politico sulla base della coerenza tra programma e campagna elettorale. Tra l’altro Conte aveva dato rassicurazioni e lui doveva fidarsi. Non capisco, ma Giannuli lei difende Mattarella? Eppure le ha dimostrato che non serve a niente votare. Ma lei come lo vuole questo paese, sottomesso allo spread e ai mercati. Facciamoci dare la lista dei ministri dalla BCE o dalla Germania e dai mercati allora, così lei è più contento. MI evito di andare a votare. Uno presidente che detesta gli italiani.
cesare
coerenza tra programma e campagna elettorale? ma se stai replicando ad un articolo in cui è scritto:
Allora ditelo
https://video.repubblica.it/politica/mattarella-sotto-attacco-lega-e-5s-ainis-non-ci-sono-estremi-per-impeachment/306103/306732
Tenerone Dolcissimo
il Presidente non ha impedito la formazione del governo, ma solo rifiutato una delle proposte del Presidente del Consiglio chiedendo un altro nome al ministero dell’economia, ma è stato il Presidente del Consiglio a non fare questo nome e rinunciare all’incarico. Quindi il fatto lamentato non sussiste: se Conte avesse proposto un altro nome, il governo si sarebbe formato.
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Scusa Giannuli, se vogliamo scherza’ io scherzo co’ te, ma qui stamo a parla’ de cose serie no de le cocce de le noci, come diceva Rutelli/CorradoGuzzanti
Mattarella non aveva alcuna autorità di non firmare la nomina o chiedere altri nomi. Il presidente puo’ rifiutare la nomina per ragioni formali (ad es. se si propone un noto criminale, che magari sta anche ar gabbio e non puo’ nemmeno partecipare al consiglio dei ministri), ma non ha alcun potere di scelta. Se gli propongono Nina Moric lui deve firmare.
Così facendo ha bocciato un governo, che si fonda sulla scelta di personalità precise. Non stiamo in albergo dove a te interessa solamente che la stanza sia riassettata e il letto rifatto e non quale cameriera si incarichi dell’incombenza e, se chiedi una cameriera precisa, ci fai capire che sei mosso loschi fini e stai macchinando libidinosi progetti.
Il fatto che Conte si sia dimesso sua sponte non ha alcuna rilevanza. Scusa ma se io punto una pistiola alla tempia di una bella ragazza, senza dire niente, e poi le faccio cenno di aprire le gambe penso che quella ubbidirebbe, ma non credo che poi io possa validamente sostenere che si è trattato di un rapporto consenziente.
Non escluderei neanche l’alto tradimento. Mi sembra evidente che Mattarella sia stato “ispirato” da potentati stranieri. Ricordo che Pertini si rifiutò di ricevere -sia pure con molta cortesia e con la signorilità che lo contraddistingueva- il segretario del partito radicale perché era francese e come straniero non poteva partecipare alla vita politica nazionale almeno a certi livelli.
Allora ditelo
Che il programma fatto di proposte circostanziate fosse inapplicabile senza che qualcuno preciso siedesse al MEF è una bella pretesa e non può essere data per dimostrata equiparando il paese ad una stanza d’albergo.
Senza mettere mano alla Costituzione qualcuno intende far valere una interpretazione della stessa per la quale il PdR debba essere privato della possibilità di non accogliere le “proposte” sui ministri fatte dal PdC durante mandato esplorativo o che debba essere oggetto di “moral suasion” su quali criteri adottare per il rifiuto.
La Costituzione non recita come il padrino, “ti faccio un’offerta che non puoi rifiutare”: I ministri li propone il PdC perché devono avere la sua fiducia ma devono anche superare il vaglio del PdR: Le nomine congiunte (tra chi propone e chi può rifiutare) hanno un ruolo di garanzia che esula dal contingente risultato elettorale.
PS: Meglio avere ben chiaro che Lega e M5S non hanno il sostegno della maggioranza assoluta degli aventi diritto di voto (la loro somma ammonta solo al 37%) anche se avrebbero avuto abbastanza seggi per legiferare (il 50%+ dei seggi).
Tenerone Dolcissimo
Il Pdr non decide i ministri come non decide le leggi. In entrambi i casi può bloccarne il corso per illegittimità e mai per merito
Al Pdr non si fa nessuna offerta perché le offerte si fanno a chi partecipa a una trattativa e il Pdr non è parte ma notaio
Io ricordo che Lega ha il 17 e 5S 32 per cui 17+32=49
Que se vayan
15 milioni di voti su 60 milioni di abitanti. I politici non sono i padroni del paese tantomeno dovrebbero esserlo. Ne’ loro ne’ i fottuti mercati. Anche quei due dovrebbero stare buoni buoni.
A proposito di numeri, suggerisco a Cottarelli un modo per risparmiare: espatriare a forza i leghisti che sono in numero minore dei cittadini stranieri.
Paolo
Io ho votato Lega e la rivoterò ..e me ne vanto anche. Spiegami dove dovrei essere espatriato……..
Que se vayan
Caro Paolo non so.
Un paese a tua scelta in cui vorresti deportare gli altri.
Se no in attesa c’e’ sempre la Siberia, culla delle grandi democrazie popolari.
Que se vayan
Comunque l’argomento su cui volevo aiutarti a riflettere è che, persino ora che Salvini si sente padrone del paese, i votanti leghisti sono 5,5 milioni, nemmeno un abitante su dieci. Sono meno persno degli odiati stranieri. Quindi invece di berciare sulla volontà del “popolo” bisognerebbe riconoscere la democrazia come una cosa complessa e tendenzialmente imperfetta che si basa sul voto a suffragio universale (che in Italia non c’é ancora del tutto), sui diritti inalienabili (che solitamente sono proprio quelli delle minoranze) sull’equilibrio dei poteri.
La Ragion di Stato del nuovo uomo forte e quella delle oligarchie europee sono assai similmente antidemocratiche, proprio come ogni Ragion di Stato.
Allora ditelo
Non Le dico di affidarsi totalmente all’opinione di Di maio che “I ministri li sceglie il presidente della Repubblica”
Il PdR decide delle “proposte di nomina” del PdC; Affinché le “proposte” siano considerabili tali non devono essere trattate come ordini.
Non ci sono dubbi che l’Assemblea Costituente, potendo conferire il potere di nomina al SOLO PdC, abbia invece sancito per esso unicamente la possibilità di _proporre_ nomi.
Secondo Lei si stipulo in tale modo solo perché “pareva formalmente bello”?
Gli aventi diritto di voto in Italia sono significativamente più dei votanti ma è facile dimenticarlo quando si e bombardati di slogan. Riducendo il valore percentuale del 27% (aventi diritto di voto che non hanno votato e dunque non hanno accordato consenso a nessuno degli eletti) ed otterrà la misura della reale rappresentatività del bicolore gialloverde.
Per attuare il principio di maggioranza e sbandierare “Il volere del popolo” ci sarebbe stato bisogno del supporto di un numero maggiore di fazioni.
Altro canto è la questione che in Italia il principio di maggioranza sia talmente trascurato che molti non si esiterebbero a dare carta bianca a fazioni sostenute anche solo da 35% dei votanti (con cifre ridicole tra gli aventi diritto di voto).
Ma la disponibilità a consentire la possibilità di attuare cambiamenti irreversibili anche in assenza di un largo consenso della popolazione non risponde realmente all’esigenza di rappresentare il popolo ma gli interessi di una parte di esso (specialmente nelle questioni non abrogabili con referendum).
Per mettere adeguato contrappeso ad interessi particolari delle varie fazioni l’unico modo è disperdere il potere invece che accentrarlo, ma non è quello che si dice “al popolo” di desiderare.
https://en.wikipedia.org/wiki/Constitutional_economics#Separation_of_powers
Tenerone Dolcissimo
1) io mi affido ai lavori dell’assemblea costituente e ai pareri di costituzionalisti del livello di Onida.
2) Il potere di nomina è un potere attinente la legittimità e non il merito. Il pdr è un notaio e un notaio non puo’ bloccare un atto di vendita perché il prezzo è alto, ma solo perché manca ad esempio la certificazione che gli impianti elettrici sono a norma (mi sembra che la legge lo richieeda)
3) Se comicniamo a togliere i non votanti e i poppanti allora il PD scompare
Allora ditelo
1-2)lavori dell’assemeblea non Le danno ragione, ed ad averli letti lo saprebbe.
Lo stesso ONIDA ha stabilito che sul piano giuridico il PdR possa rifiutare i ministri “proposti”; le opinioni politiche di Onida non costituiscono interpretazione dell 92 Cost.
3) Chi non ha il sostegno della MAGGIORANZA DEGLI AVENTI DIRITTO non può che portare interessi di parte a prescindere quale “patacca” abbia per simbolo.
Come già detto, strombazzare di “rappresentare il popolo” è possibile solo quando abbonda chi se ne frega di rispettare il principio di maggioranza.
Tenerone Dolcissimo
LAVORI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE
EINAUDI
« I Ministri sono nominati e revocati dal l?residente della Repubblica su proposta del Primo Ministro », si afferma appunto questo concetto, che è necessario per l’unità del Gabinetto ed implica che i Ministri non possono essere proposti -se non indirettamente- dai partiti al Primo Ministro; ma questi li sceglierà da sé tra i rappresentanti dei partiti politici che gli possano assicurare una maggioranza
TERRACINI
è assurdo pensare che il Presidente della Repubblica possa presumere di scegliere egli stesso i Ministri. A suo avviso, si dovrebbe trovare una formula che, senza indicare questa successione di momenti nelle varie nomine, sottolineasse il concetto della responsabilità collegiale.
Allora ditelo
Il PdR “non sceglie” perché è il PdC a proporre
ed è dunque il PdC che “sceglie” i nominativi.
Chi non nomina non esegue “scelta” altrui.
ONIDA era stato chiaro a sufficienza.
Ed Einaudi ha avuto poi modo di sottolineare per chi non lo volesse tenere presente che il PdR non dovesse essere rappresentato come un notaio.
Terracini avrebbe chiamata “scelta” anche il non eseguire le “proposte”? Quale che sia non è comunque questione di merito nell’intepretazione del 92 Cost in vigore.
Avessero voluto fare DECIDERE i ministri al solo PdC non avevano che conferirgli anche i poteri di nomina.
Non si chiama “proposta” qualcosa a cui si vuole dare valore di nomina a tutti gli effetti.
Perché girarci intorno?
La “proposta” del PdC NON è stata definita come condizione sufficiente a mettere in carica i Ministri e la volontà dei costituenti di porre il VINCOLO dell’intermediazione della figura del PdR è PALESE.
Che non siano sufficienti le proposte del PdC non ci sono dubbi e dunque taluni “propongono” di ottenere comunque tale risultato immaginando per il PdR vincoli (come quello di accettare la proposta) di cui nella Costituzione non v’è traccia.
Che tra i costituzionalisti non ci possa essere unanimità sull’interpretazione del 92 Cost. deriva dal fatto che taluni ritengano che le “proposte” del PdC sarebbero dovute essere l’unica condizione necessaria e sufficiente.
PS: Chi andrebbe contromano in una strada a senso unico, per evitare una deviazione più lunga, ritenendo che eventuali automobilisti sarebbero disposti a cedere il passo?
mirko g. s.
Vero che il PdR abbia un ruolo di garante e possa rifiutarsi una nomina, la Costituzione lo mette lì per questo, ma tale decisione deve essere sostenuta da una valutazione di merito politico SERIO, GRAVE e FONDATO. Non volevano nominare il proprio cavallo o un terrorista eversivo, quindi il suo rifiuto è un atto abusivo ed inammissibile.
Tenerone Dolcissimo
Mi permetto di correggerla
NOn valutazione di merito politico ma di merito giuridico
Ad es un galeotto oppure un noto puttaniere dedito a orge che compromettono la sua possibilità di adempiere alle suo funzioni con dignità e onore come richiede la costituzione
mirko g. s.
No credo proprio politico. Mi spiego: la Pubblica Amministrazione adotta un provvedimento ablatorio: questo deve essere non solo rispettoso delle leggi procedimentali ma deve essere anche sostenuto da una valutazione di merito amministrativa corrispondente ad una valutazione degli interessi coinvolti prudente, opportuna, ragionevole. Ai livelli istituzionali più alti non è più merito amministrativo ma politico. Cioè è una valutazione a livello politico degli interessi (politici) coinvolti. Io intendevo in questo senso. Cmq il prof. ha già chiarito.
mirko g. s.
Pienamente d’accordo.
pierluigi
Caro Aldo,
quanto da te evidenziato in punto di diritto mi fa presagire che la prossima campagna elettorale sarà un incontro per il titolo mondiale della cialtroneria.
Io tifo per entrambi i campioni …..
Aldo S. Giannuli
be il campionato si è già aperto, però politicamente il comportamento di Mattarella è discutibile
Mario Vitale
Lo stato d’accusa del PdR mi sembra non stia in piedi. Fra l’altro, io non sono esperto di Costituzione e potrei dire una sciocchezza, che la decisione del PdR, nonostante mi abbia fatto infuriare a caldo, fa parte del disegno della nostra Costituzione, in cui i tempi di elezione del PdR e del Parlamento sono calcolati proprio perché un PdR possa essere in carica con un Parlamento che non lo ha eletto. Fa parte di quei bilanciamenti di poteri previsti. Forse è meglio così, perché se ci saranno nuove elezioni si specificheranno meglio le proposte politiche e non ci potranno essere poi alibi.
Piuttosto, al posto di Lega e 5S io oggi farei un altro ragionamento: hanno il controllo della Camera, la maggioranza al Senato, possono tenere sotto controllo il governo e potrebbero comunque calendarizzare alcuni provvedimenti importanti, qualificanti il loro programma e farli approvare. Sarebbero il miglior biglietto da visita per le prossime elezioni.
Roberto B.
Le dichiarazioni subito dopo aver subito un sopruso (e una cocente delusione), sono viziate dall’accaduto e dal dover elaborare il naturale sentimento di rabbia conseguente; valgono quanto un umore cattivo al mattino, quando ci si è appena risvegliati da un sonno pieno di incubi: a metà giornata non ci si ricorda neppure quali erano i brutti sogni fatti.
Piuttosto che preoccuparmi di reazioni umane comprensibili e scusabili, almeno per chi abbia un minimo di sangue nelle vene, e di uscirsene con accuse tipo “Ma voi questo paese volete proprio ridurlo al fallimento senza speranze” (curiosamente, la stessa accusa di Renzi e di Berlusconi a proposito di un possibile governo giallo-verde), con evidente riferimento alle dichiarazioni di Di Maio nell’immediatezza dei fatti (perchè Salvini ha già messo le mani avanti, togliendo ogni residuo dubbio sul suo doppio-giochismo, a proposito della politica dei due forni…), io credo che bisogna preoccuparsi di ben altro, di un’altra legislatura a guida PDina, cosa possibilissima da accadere, visto che se Mattarella ha convocato questo Cottarelli e gli darà l’incarico di formare il governo, deve aver ricevuto ampie assicurazioni che avrà i voti in Parlamento per riuscirci (da chi? Ah, saperlo!).
Dopodiché voglio proprio vedere chi e come riuscirà a far cadere quel governo, per andare a nuove elezioni che certamente non sarebbero positive per PD, FI, eccetera.
E non sarebbero positive neppure per la Lega, che sarà accusata (giustamente) di essersi impuntata su un nome ed aver fatto fallire l’occasione di andare al governo con il M5S.
A tal proposito, mi viene facile una previsione: Berlusconi (casualmente e opportunamente “riabilitato” proprio in questi 70 giorni), a suo tempo si è mangiato Bossi: ora si mangerà anche Salvini.
Quando si dice: gli indichi la luna e quello guarda il dito.
tonino b
“… il Capo dello Stato ha solo esercitato il potere di scelta dei ministri esplicitamente previsto dalla Costituzione…”
Prof. il capo dello stato, letti gli artt. 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90 e 91 Cost., non ha alcun potere di scegliere (o indicare) ministri.
“…tuttavia, Mattarella, dal canto suo, correttamente fa notare che la questione dell’appartenenza dell’Italia all’Euro non è stata materia di dibattito elettorale…”
Prof,
neanche l’abolizione dell’art. 18, la riforma fornero (due su tutti gli altri) erano nel programma elettorale del pd-l… perché due pesi e due misure? il prof. Savona è, forse, un capro espiatorio usato dal capo dello stato al fine di “orientare politicamente e finanziariamente” un governo, cosa che non pare sia consentito al garante della costituzione…?
“… si stabilirebbe un precedente molto pericoloso per il quale il Presidente che ha in corso una procedura accusatoria può sciogliere il Parlamento …”
Prof. si é già creato un precedente pericoloso…|?|?
la sovranità appartiene al popolo che elegge i parlamentari che a sua volta eleggono un governo (espressione della maggioranza formatasi in parlamento) non può essere l’art. 47 Cost. a “restringere” le volontà popolari…!
Pugacev
Mah. È del tutto evidente a chi non sia cieco che il rifiuto di Mattarella è legato alla volontà di orientare l’indirizzo politico del governo. Il riferimento allo spread e ad (inesistenti fino a prova contraria) effetti a catena che minacciano i mutui e i risparmi degli italiani nel suo discorso è stato da brividi e costituisce un precedente pericolosissimo. Sul piano sostanziale il presidente è andato ben oltre il suo ruolo, non scherziamo. E ora che si fa se Mattarella si rifiuta di definire una data ragionevole per le elezioni? Il presidente va messo sotto pressione sul piano politico con ogni strumento legale a disposizione (quindi anche con la messa in stato d’accusa), in quanto ha travalicato il suo ruolo di arbitro ed è evidentemente schierato (sempre per chi non abbia le fette di prosciutto sugli occhi) contro la maggioranza parlamentare. Oppure anche lei, professore, concorda con lo scivolamento sempre più vistoso verso una costituzione materiale di stampo presidenzialista?
Giovanni Talpone
Di Maio, come Salvini e Renzi, vivono nel mondo delle sparate che servono a guadagnare applausi che finiscono prima dell’aperitivo. Anche i loro elettori lo sanno, e non se ne curano; perché dovremmo occuparcene noi? Basterebbe Crozza, peccato che sia in ferie.
Quello che ha davvero messo nel sacco tutti è stato il “millenial” Paolo Savona. Vi prego di leggere con attenzione il suo Comunicato (https://scenarieconomici.it/comunicato-prof-paolo-savona/). Mattarella, in vera continuità con il suo predecessore, ha respinto codeste posizioni. Gli verrà rinfacciato per il resto dei suoi giorni. In termini scacchistici, la posizione di Savona controlla buona parte delle 4 caselle centrali della scacchiera (Europa, economia, sovranità e consenso). Passiamo a Di Maio: ora deve trovare una continuazione forte (e, come spiegato da Giannuli, l’accusa formale al Presidente non la è). Una possibilità è diventare il partito dell’Alternativa Europea. Questo gli chiuderebbe un buco (le giravolte su Europa ed euro), sarebbe coerente con la bandiera Savona, e preparerebbe il M5S alle elezioni europee fra meno di un anno. L’interlocutore perfetto di Luigi Di Maio è Lorenzo Marsili, il referente di Yanis Varoufakis per l’Italia. Lorenzo è della stessa generazione di Luigi, è una primadonna come lui (e questo potrebbe essere un ostacolo, ma non più di tanto); disprezza la sinistra tradizionale (dal PD a LeU) non meno di Luigi e in tutti casi la sua ambizione probabilmente lo porta a guardare con molto più interesse agli oceanici consensi del M5S con non alle frattaglie della sinistra radicale, con cui pure è stato in rapporti. Di Maio riceverebbe in dote una maggiore visibilità internazionale: potrebbe
mandare Paolo Savona al Parlamento Europeo (il quale ha posizioni molto simili a quelle di Varoufakis) dentro uno schieramento trasnazionale (Diem25). Insomma, secondo me Luigi e Lorenzo sono fatti per intendersi.
Giorgio Pirre'
Di Maio ha parlato di “Impeachment”.
Siamo sicuri che abbia capito quello che diceva?
songanddanceman
Il Problema NON è far capire che Mattarella è teleguidato dalla Comm.EUROpea ( e dalla mafia-oligarchica-plutocratica-ordoliberista-lobbysta ) che comanda a Bruxelles/Strasburgo perchè sia “il popolo bue” & sia “la casaliinga di Voghera” lo hanno capito benissimo , nonostante tutte le TV e giornali di regime ( in mano al PD & F.I. che sono le 2 facce della stessa medaglia ) si sforzino di convincere che lo fa per il bene dell’Italia .
Il problema è dimostrare ” la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica ” in base alle leggi italiane che danno enormi poteri al Presidente della Repubblica ( in pratica . l’Italia è quasi una repubblica presidenziale )
Il paradosso è che :
proprio Flli.di I. & La Lega , che sono a favore della Repubblica Presidenziale ( con premio di maggioranza per governare tipo legge Acerbo-Fascismo ) , accusano il Pes.Mattarella di operare come se l’Italia fosse una repubblica presidenziale .
Morale :
F.lli di I. & La Lega sono tra quelli che NON si dovrebbero “lamentare”
perchè la Repubblica Presidenziale funziona proprio così , cioè come sta funzionando adesso ( l’unica diversità è rappresentata dal “premio di maggioranza ” che fa andare al potere assoluto una minoranza , ma questa è un’altra storia ) .
seneca
Così come, prof., non è possibile fare processo all’intenzione del Presidente Mattarella, allo stesso modo lui – espressione massima di garanzia istituzionale, non già politica – può sollevarla sul candidato a ministro Savona.
Quanto alla messa in stato d’accusa è vero, probabilmente sarà una fesseria. Questo, però, solo perché è pratica lunga ed il Quirinale può godere di ferme adesioni al suo operato (sbagliatissimo in questo caso) da parte dell’apparato istituzionale di cui egli stesso rappresenta il vertice.
Vorrò vedere alle prossime elezioni. Lunga vita al prof. Savona.
Aldo S. Giannuli
giusto, il suo giudizio politico è corretto e posso condividerrlo, ma i giudizi politico non fanno materia penale
Que se vayan
Il piano per uscire dall’euro con l’applicazione di un protocollo segreto e’ del prof. Savona, già operativo, da giovane, nelle strutture di Gladio. Per definizione se e’ segreto non va nel contratto (anche se c’era in una prima versione). Sarà pur vero che non c’e” altro modo (probabilmente) di uscire dall’euro, ma tutta la retorica sulla democrazia dove ve a finire?
Tutta questa storia e’ una farsa ipocrita. Dimostra che il governo lo scelgono i mercati, se va su il prof Savona al massimo cambiano i mercati di riferimento…e vale un discorso assai simile per la moneta.
Aldo S. Giannuli
Savona in Gladio? Non mi risulta
Que se vayan
Scusami, sono stato frettoloso e sicuramente un po’ ignorante. Ha rilasciato una intervista mettendo in diretta connessione la sua partecipazione alle strutture militari “pronte al golpe” da giovane e la necessità di un piano B x l’euro. Questo era il concetto che mi sembrava curioso da sottolineare.
Aldo S. Giannuli
può benissimo darsi ma mica c’era solo Gladio. Posso assicurarti che di Gladio non era perchè diversamente qualsoasa sarebbe saltato fuori molti anni fa
Que se vayan
https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/dovevo-occupare-la-rai-a-genova/
Marco Lucarelli
Gentile Aldo,
Quali sono le potenze straniere interessate ad intralciare il progetto di centralità geopolitica ed economica dell’Unione Europea? Credo che analizzando questo punto si possa capire qualcosa in più su alcune delle dinamiche che negli ultimi due o tre anni stanno attravarsando diversi paesi dell’Unione Europea.
Grazie in anticipo
MASMAR
Caro Giannuli, mi sembra che la tua svolta critica rispetto ai 5S sia stata troppo affrettata. Sono tempi in cui bisogna turarsi il naso e guardare all’essenziale al fondo del tunnel. Resistere alle tentazioni di entrare nel salotto buono dei media solo perchè si è diventati critici.. Diciamoci con onestà che, fuori dai grillini, non c’è nulla per i prossimi 10-15 anni all’orizzonte che possa dare speranze , neanche piccole di cambiamento positivo. Nè sulla precarietà sociale, nè sulla crisi ambientale, nè sulla mala politica, ne sulla schiavitù alla lobby europea. Meglio le cazzate periodiche dei 5S o l’ininfluente chiacchiericcio dei pap,demos, leu etc.. ?
mm
Silvano
Ho sempre sostenuto ai 5s (ora con l’obbligato contratto con la lega) non sarebbe mai stato concesso di accedere al governo….
Arrivati ad un passo, dopo un voto democratico che sbaraglia una legge elettorale appositamente studiata per ostacolarli, si alza il Mattarella a dire che la politica del contratto non è di suo gusto e con dubbio ed innovativo potere ( pare di vedere il pessimo Napolitano… dov’è l’indegnità?) fa saltare tutto con la complicità di Salvini che guarda alle prossime elezioni che asfalteranno il PD, FI e probabilmente permetteranno un governo di pura destra ( certo disprezzabile, ma se parliamo di regole più democratico di quanto ad oggi visto).
Si può non essere a favore del contratto ( molto più a sinistra di ogni inesistente programma di governo sin qui visto) ma con dubbi cavilli boicottare il voto della maggioranza, vera e non fasulla, dei cittadini italiani è fuori da ogni comportamento accettabile.
Grande esempio di democrazia e di lungimiranza politica.
Democrazia sarebbe concentrata nel parere di una sola persona ( del PD ) … e se fosse stato un altro con altre idee politiche ? Tutto ciò è la solita farsa democratica… se si è democratici si è democratici, altrimenti si è fascisti e comanda uno solo.
PS: ricordo che il legalista cattolico Mattarella, ai tempi, si lasciò influenzare dagli americani a sostenere i bombardamenti anticostituzionali ed immorali sulla Serbia. L’ho sempre ritenuto un omino …
M
Gentile Professore, quanto da Lei scritto in merito ai poteri giuridici di Mattarella non mi sembra corretto, ma lo prendo come un modo per apportare un contributo alla moderazione e alla ricerca di ciò che gialli e verdi sarebbe più utile facessero ora per il Paese. Personalmente non li bacchetterei sempre come ragazzini istintivi, perché tali non sono: hanno il pregio di saper ascoltare e guardare laddove altri non vedono.
Approfitto di questa occasione per far notare come la Presidenza della Repubblica abbia abilmente spostato l’attenzione sul Ministro dell’Economia, dicendo addirittura che il nome di Giorgetti non andava bene alla Lega. Ma Le pare che avrebbe tollerato, realmente e non a chiacchiere, una Elisabetta Trenta alla Difesa al posto della Pinotti o un Luca Giansanti agli Esteri al posto di Alfano?
Se non l’alto tradimento, almeno la frode sarebbe configurabile, se si dimostrasse che Mattarella ha usato lo schermo di Savona e cioè del suo presunto antieuropeismo viscerale (che noi e persino Mattarella sappiamo non appartenergli) per coprire le pressioni che avrebbe invece ricevuto da Washington sui due ministeri strategici. Insomma si tratterebbe della solita fake news, per non far capire agli elettori che chi comanda su noi “barbari” non sono i vassalli della Corte Imperiale (Germania e Francia, disposte a prendersi gli italici insulti in cambio di un boccone maggiore), ma la Corte stessa, che non ha creduto affatto alle promesse fatte da Di Maio al Dipartimento di Stato.
Invito infine a tenere gli occhi aperti sui fatti di cronaca. La scorsa settimana, la sera dell’incarico, è accaduto un incidente ferroviario che definire solo colposo è ridicolo, mentre solo per un soffio il numero dei morti è stato miracolosamente minimo. Ho lavorato in India e Le assicuro che laggiù gli USA quando un governo si mette in testa “strane idee” su certi tabù manda messaggi dissuasivi di questo tipo, nonostante non si tratti di un alleato della NATO. Laggiù come qui, chi ha orecchie per intendere, intende eccome.
Con ciò dico solo che non bisogna chinare la testa, e men che mai finire nel loro gioco, ma piuttosto essere più lungimiranti dei figli del demonio (motrice targata HTR666) e i modi il Creatore li offre sempre, basta seguire le Sue poche istruzioni.
Aldo S. Giannuli
ripèeto: non è Matytarella che ha bloccato Conte, ma conte ad aver rinunciato all’incarico
M
Per carità, avevo capito. Ma secondo Lei, se persino il 42-enne Paolo Savona si fece infinocchiare da un francese e da un tedesco nel 1978 in Commissione a Bruxelles, perché non aveva e non poteva avere Guido Carli come segretario al seguito che lo potesse consigliare, Giorgetti nell’ipotetico governo Conte avrebbe potuto a sua volta portarsi dietro Savona come reggi borsa e ventriloquo?
Paolo
(anche se è vero che gli articoli della Costituzione siano chiari chiari (Paolo)
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correzione:
(anche se è vero che gli articoli della Costituzione NON siano chiari chiari
Tenerone Dolcissimo
In base a questo ragionamento, si dovrebbe concludere che nessuno ti ha mai impedito di parlare in quella famosa trasmissione dove ti alzasti e te ne andasti poiché continuamente interrotto
In effetti te ne andasti volontariamente.
Aldo S. Giannuli
be non è la stessa cosa neanche da lontano. Il punto è che Conte non ea un Presidente del consiglio ma solo un passacarte
Tenerone Dolcissimo
Questa è una valutazione tua, che puo’ essere vera o non vera, ma non ha attinenza al problema.
Tradizionalmente i nostri primi ministri non sono mai stati dei veri leader e la scelta dei ministri competeva alle decisioni delle segreterie di partito. Loro erano dei coagulatori del consenso altrui.
Ma questo non consente al pdr di intromettersi in queste trattative
tonino b
Prof,
scusi ehhh…
mi pare che il mio commento non sia stato pubblicato..!!!
ovviamente, come dicevo tempo fa in un altro commento, é un suo diritto.
Solo farebbe piacere sapere, semplicemente, che é stato rifiutato…. anche senza motivazioni; non é obbligato a dare spiegazioni del suo operato.
saluti
tonino b
simpatizzante della democrazia… nemico acerrimo di coloro che vogliono gli italiani – ed altri – sudditi, se non peggio schiavi…!?!?!
Aldo S. Giannuli
sto pubblicando ora, non so se si riferiosce a quello che ho approvato prima, mi faccia sapere
Libero Ferrari
Gentile professore,
la gravità dei fatti occorsi solo ieri e quelli di consequenziale rilevanza che si apprestano ad essere compiuti oggi, a me sembra che non debba lasciar spazio a pretestuose disquisizioni volte solo al congelamento dell’imbarazzo. Il comportamento del Presidente della Repubblica, e per le dichiarazioni delle forze politiche coinvolte (M5S e Lega) e per le sue stesse dichiarazioni, ravvisa, oltre ogni ragionevole dubbio, l’ipotesi costituzionalmente prevista di attentato alla Costituzione. Laddove il PdR prevarichi il diritto, costituzionalmente garantito, del Presidente del Consiglio di proporre i ministri del suo esecutivo, in assenza di ragioni formali da lei ricordate, pone in essere un atto meramente discrezionale in materia di scelta politica espressamente vietata dalla Carta Costituzionale. Ne sia prova dirimente l’istituto della controfirma necessaria ad ogni atto del Capo delle Stato, art.89 Cost., e la dichiarazione della non responsabilità politica del PdR, art.90 Cost. Un’ulteriore definizione dei presunti poteri di veto del PdR viene dall’art.74 che precisa l’obbligatorietà della firma a promulgazione di una legge rinviata motivatamente alle Camere e da queste riproposta sic et simpliciter. Aggiungo io, anche quando si trattasse di un provvedimento legislativo senza copertura di spesa o di sospetta anticostituzionalità: saranno altri organi costituzionali a valutarne il merito, infatti! Sugli atti meramente discrezionali del PdR preferirei sorvolare salvo evidenziare come, tra questi, non sia in alcun modo previsto il potere di veto sul nome di un ministro proposto dal PdC incaricato. Credo non sfugga a nessuno di come, invece, ciò si sia, nei fatti, verificato in molteplici occasioni, almeno a detta informale dei vari protagonisti. L’ultimo caso conosciuto e di qualche pubblicità è la vicenda del giudice Gratteri proposto da Renzi alla Giustizia e da Napolitano non gradito, caso, per altro, non privo di probabilissimi retroscena mai pubblicizzati invece. Orbene, questa è una prassi divulgata, piuttosto che consolidata, sotto forma di “consuetudo praeter legem” non potendo poi verificare nei fatti se di veto formale si sia mai trattato o di forza variamente persuasiva nelle motivazioni addotte volta per volta. La sconcertante novità del caso presente è, a mio avviso, la pubblica, ostentata, inequivocabile valutazione politica di merito che il PdR ha operato nel motivare il diniego al nome proprosto per il ministero dell’Economia. Questo fatto non ha davvero precedenti e, nel caso passasse indenne da sanzioni, costituirebbe un precedente dalla portata dirompente nell’assetto costituzionale del nostro Paese. Il PdR si è sostituito al Parlamento, unico vero organo depositario diretto della sovranità popolare e unico organo costituzionalmente preposto ad attribuire legittimità o meno al potere esecutivo nelle sue scelte programmatiche ed operative. Inoltre, nel caso di specie, il diniego del Presidente per le motivazioni pubblicamente notificate si è saldamente mantenuto nonostante le specificazioni, anche queste pubbliche, che il diretto interessato, il prof. Savona, ha comunicato in ordine alle sue convinzioni in politica economia e, pare anche così, in politica comunitaria. Quindi, l’arroccamento del Quirinale è stato a prescindere. Per la democrazia in Italia, non è un fatto che si possa in alcun modo digerire.
Condivido con lei le preoccupazioni per l’andamento della finanza, le scadenze internazionali, la tempistica dell’iter di procedurale, le necessarie nuove elezioni e quant’altro ancora ma, dico io, se a queste cose non ha pensato un Presidente della Repubblica, originando un impasse costituzionale di questa portata, che ci sta a fare al Quirinale ancora? Deve sì pensare al bene del Paese non arrogandosi il ruolo di assoluto moderatore che travalica e sospende la Costituzione ma facilitando quei passaggi costituzionali che permettano ai rispettivi poteri di dare concretezza all’espressione della sovranità del popolo. Pure condivido con lei l’amara previsione di un esito scontato, nel caso di messa formale in stato di accusa del PdR: la Corte Costituzionale non è notoriamente formata da cuori di leone, come documenta il non lontano caso del presidente Napolitano versus i giudici siciliani sul tema delle intercettazioni casuali, ed è l’ambiente fisico dal quale Mattarella direttamente proviene; produce sentenze inappellabili e non redige verbali delle sue sedute. Ciò nonostante il cosiddetto impeachment si presenta come necessario e doveroso anche come inequivocabile messaggio agli Stati esteri che si sono molto preoccupati per la salute statuale dell’Italia. Fesseria sarebbe non avviarlo.
tonino b
prof,
scusi tanto ancora (penso di aver capito…) ma é una domanda che ti voglio proprio sottoporre.
Visto che si é creato un precedente; da oggi se al capo dello stato non sta bene una virgola nella costituzione du un nuovo governo che succederà che non si avranno più governi legittimi democraticamente indicati dal popolo sovrano?
come, di fatto, sta succedendo per le leggi elettorali incostituzionali che si susseguono una dietro l’altra?
quant’é vero che mi chiamo tonino basile, non la disturbo più. penso di aver capito da che parte della storia stai…!
saluti rossi … di quelli veri…!
Aldo S. Giannuli
assolutamente no: se Conte avesse sostituito il nome di Savona ora il governo starebbe andando alle Camere per la fiducia
Paolo
Non son convinto:
Quindi permettere che il Presidente della Repubblica imponga la nomina di un Ministro sulla base di un suo giudizio politico, che non gli compete.(anche se è vero che gli articoli della Costituzione siano chiari chiari…perchè c’è un margine di ambiguità , ma al netto di questo, a mio parere , è evidente che il veto di Mattarella ha natura politico/ideologica cioè : passa chiunque ma non chi è critico sul sistema Euro…non sarebbe passato Bagnai, Borghi o un Galloni se richiesto o non so chi…anche in assenza di esplicita attuale netta dichiarazione di uscita dall’Euro..)
Le dimissioni di Conte sono una conseguenza del modo di procedere del Presidente della Repubblica. Savona aveva “oggettivamente” tutti i requisiti .(per far non solo il Ministro dell’ economia…ma per far qualsiasi altra cosa anche il Presidente della Repubblica…è idoneo )
La responsabilità di cio che è successo “deve” ricadere su un Quirinale che da qualche anno in qua fa scelte politiche (in particolare da Napolitano in qua ma anche prima ) di non sua competenza (e la cosa è grave ) .
Il discorso di Savona è in perfetta sintonia con il discorso fatto dalla lega in campagna elettorale . Savona non parla in senso stretto di uscita dall’euro ..ma pone due possibilità lo scenario A (trattare per una UE impostata diversamente e continuare il percorso )..o lo scenario B(che è un piano , anche di emergenza, nel caso di deflagrazione dell’euro ..che tra parentesi prima o poi ci sarà a prescindere dall’Italia). Mattarella ha posto un veto POLITICO a tutti quelli che in precedenza (Bagnai , Borghi etc ) o attualmente abbiano portato avanti un discorso critico sul sistema euro , ed il veto addirittura lo mette per economisti del calibro di Savona, un europeista critico ma europeista. . Inaccettabile.
Detto questo: l’impeachment no….ma la grave responsabilità della non formazione del governo (e le sue conseguenze) è di Mattarella. Non ci vuol un impeachment ..ma una forte messa in discussione , anche in campagna elettorale , dell’operato della Presidenza (un punto da sottomettere politicamente al prossimo giudizio elettorale ) con a mio parere una candidatura di Savona : sarà il popolo a sentenziare. Almeno io la vedo in questo modo. Poi bisognerà discutere sulle pressioni di Stati Esteri sulle nostre scelte democratiche e politiche (perché pressioni ci son state: è chiaro ). Ho qualche difficoltà a vedere un Italia di qualsiasi colore politico , far ingerenze sulle elezioni politiche tedesche , francesi o altro.
C’è qualcosa che non va.
saluti
Tenerone Dolcissimo
Se Lienin avesse sostituito i ministri boscevici con uomini di fede zarista avrebbe governato senza avere contro l’armata bianca.
roberto barbera
Penso che la strategia di Salvini sia aricolata. Voleva la rottura e nello stesso tempo demolire il Quirinale. Ha scelto Savona per questo, sapeva che non sarebbe stato possibile nominarlo ministro. Sapeva anche che con la stessa legge elettorale in caso di elezioni non era sicuro l’esito. Un Capo dello Stato sottoposto a referendum non resisterà alla prossima spallata. Il progetto della Lega prevede una Opa contemporanea, poi, su Forza Italia e 5 Stelle. L’obiettivo non è l’Europa, ma una Italia totalitaria e populista in un quadro presidenzialista. Insomma, post fascismo. La mia esperienza di lavoro mi porta a ritenere che un piano di questo genere non sia farina del suo sacco, è troppo articolato e costoso. Come alcuni Paesi stranieri sono preoccupati per Salvini alcuni potrebbero avelo consigliato e sostenuto. Se così fosse la prossima campagna elettorale sarà una carneficina. In gioco c’è la collocazione dell’Italia non solo in Europa, ma anche nella NATO. Non sono mai stato un dietrologo, anzi trovo i complottisti degli imbecilli. Ma in questa vicenda c’è una capacità di previsione ed intervento sullo scenario che nè Salvini nè Di Maio & Co possiedono…
Leprechaun
Caro Giannuli, mi spiace contraddirti, ma il Capo dello Stato non ha nessun potere di scelta (politica) dei ministri. Può solo opporsi per motivi formali supportati dalla legge e dalla Costituzione (ad esempio, la sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici stabilita da una sentenza). “Nominare” è un atto formale (come ci dice il vocabolario Treccani), e non significa “scegliere”. Come peraltro esplicitamente scritto nel sito ufficiale del Governo, Pagina “l’Incarico”:
http://www.governo.it/il-governo-funzioni-struttura-e-storia/la-formazione-del-governo/186
” L’incarico è conferito in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio tra il Presidente della Repubblica e la personalità prescelta. Del conferimento dell’incarico da’ notizia, con un comunicato alla stampa, alla radio e alla televisione, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica. Una volta conferito l’incarico, il Presidente della Repubblica non può interferire nelle decisioni dell’incaricato, né può revocargli il mandato per motivi squisitamente politici”
Tutto questo si fonda sul principio generale a fondamento della democrazia, secondo il quale le scelte politiche sono appannaggio esclusivo degli eletti a suffragio universale. “One head, one vote, no taxation without representation”. E in Italia il Presidente non è un rappresentante perché non eletto. Diverso è il caso delle Repubbliche Presidenziali o semi, come ad esempio la Francia, dove il Presidente è eletto, ed è il capo del governo, e comunque il potere conclusivo spetta al parlamento che poi elegge chi vuole.
Tutto questo si basa anche su testi di Costituzionalisti tra i quali Mortati. Ecco qua la pagina di Mauro Poggi coi riferimenti:
https://mauropoggi.wordpress.com/2018/05/28/articolo-92-cost-e-dintorni/
La cosa grave è che è evidente che c’è stata una “operazione paura” di (quasi) tutta la stampa, che ha anticipato le conclusioni fin da prima che Conte ricevesse la lista dei ministri, raccontando le cose “come se” (la tipica persuasione occulta che consiste nel lasciar credere senza dire) fosse in atto un confronto ben prima di domenica, quando Conte e Mattarella si sono incontrati per la prima e unica volta sul tema “ministri”. Altra operazione “lasciar credere senza dire” riguarda il diritto di veto politico sui ministri da parte del Presidente, che invece non ha. L’operazione è stata organizzata a tavolino dai soliti noti, non esclusa probabilmente la “bolla di Bruxelles”, e a mio avviso si tratta di un atto eversivo, con lo scopo non solo di sabotare la formazione del governo, ma anche di “stimolare” le turbolenze sui mercati a danno dell’Italia. Tutto ciò, pur non essendo io un giurista, secondo me è un grave reato, che andrà perseguito. L’Italia d’altronde non è nuova a questi “golpe bianchi”.
PS: Mattarella è un membro della Trilaterale (la lobby dei Rothschild), non so se lo sapete:
https://m.youtube.com/watch?v=osAOCzCZFM0
Aldo S. Giannuli
1 il potere di nomina implica quello di poter respingere le proposte del PdC a parere insindacabile del Presidente
2 mi pare che in molti confondete la battaglia politica (lecitissima) contro le decisioni del Presidente con l’uso dello strumento penale, d’altra parte è il riflesso ineviitabile di una cultura giustizialista da respingere
Leprechaun
Ma dove sta scritto che il potere di nomina implica? Oerché nella Codtituzione non ho trovato traccia, forse mi sbaglio. Sia Mortati sia il suo allievo Martines dicono il contrario. E Mortati è uno di quelli che la costituzione l’ha scritta. Inoltre, se il vero potere di scelta spettasse al PdR, avremmo un problema di responsabilità. Se il PdC sbaglia nella scelta, paga lui (viene sfiduciato, supponiamo), ma se sbaglia il PdR, chi paga è sempre il PdC. Questo significa che il PdR sceglie, ma non ne ha responsabilità. E allora, poi, perché quella frase del sito del Governo? Costringere il PdC incaricato a cambiare la sua lista non è una interferenza nella sua attività politica?
Distinguiamo poi il problema della liceità da quello della imputabilità. Certo, uno può domandarsi: perché Conte ha mollato? Certamente questo annulla l’eventuale responsabilità del Pdr, visto che il PdC “accetta” dimettendosi. Ma se il rifiuto fa parte di una operazione costruita appositamente per ottenere il risultato (incluso lo spread) è un’altra faccenda. Anche l’operazione Monti ha profili di illeggittimità. Per la banca centrale europea svendere i titoli italiani per farne crollare il prezzo (assieme alla DeutscheBank) è lecito? Direi di no.
Il problema qui non è Savona, sarebbe lo stesso se invece di Savona ci fosse stato un altro. A mio avviso Savona è stato un pretesto, tant’è che le sue dichiarazioni non hanno cambiato una virgola nell’atteggiamento né di Mattarella né della Stampa, che ha continuato imperterrita la campagna terroristica.
Leggo inoltre che nella stampa francese di sinistra (Marianne ad es. ma non solo) e anche tra i loro commentatori, l’interpretazione corrente è che si sia trattato di un’operazione della UE, simile a quella in Grecia con Tsipras.
mirko g. s.
Il potere di nomina implica il potere di non esercitare il potere medesimo, diversamente sarebbe un obbligo e tutti i poteri hanno sempre un margine di discrezionalità ossia di “prudente apprezzamento”. Poi il comportamento seguito dalla figura istituzionale e le ragioni di esso sono un diverso discorso.
Allora ditelo
Visto che si è scomodato Temistocle Martines sarebbe il caso di ponderarne la tesi e stabilire se fosse accettabile una nomina imposta dai partiti invece che decisa autonomamente dal PdC.
Per applicare tale tesi sarebbe dovuta essere rigettata in toto una lista preconfezionata che minasse il potere autonomo di “proposta” del PdC.
Il risultato sarebbe stato ugualmente niente governo.
leprechaun
La materia del contendere è se il Presidente della Repubblica può non nominare un ministro indicato dal Presidente del Consiglio incaricato per ragioni politiche. La risposta è NO. Inutile girare attorno. E considero grave che non si capisca il perché, che è legato strettamente alla definizione di democrazia. Il Presidente della REepubblia non è eletto a suffragio universale, e quindi non ha il potere di compiere scelte politiche. Altrimenti si chiama dittatura, non democrazia. Fatevelo spiegare dal primo scaricatore di porto USA che incontrate.
Ma non ho perso le speranze:
http://giuristidemocratici.it/Comunicati/post/20180528215428
Allora ditelo
Mortati parlava di costituzione materiale oltre a quella formale: Quasi a ripescare implicitamente il concetto Zagrebelsky fece l’esempio di come la costituzione di Bokassa fosse (formalmente) molto simile a quella americana.
manuale “Diritto costituzionale” di Pietro Virga (1979) reso disponibile gratuitamente da Giovanni Virga: http://www.lexitalia.it/vari/virgap_costituzionale.htm
Pagina 170 sulla formazione del gabinetto
«Decreto di nomina: quando la lista dei componenti il Gabinetto è completa, essa viene sottoposta al Presidente della Repubblica, perché emetta i decreti di nomina. Il Presidente della Repubblica teoricamente potrebbe rifiutarsi di nominare un ministro proposto ed invitare il Presidente del Consiglio a fargli nuove designazioni, ma non potrà imporre persona a lui non gradita, perché l’art. 92 cpv. espressamente statuisce che il Capo dello Stato nomina i ministri «su proposta» del Presidente del Consiglio. Con lo stesso decreto di nomina vengono accettate le dimissioni del precedente Gabinetto.»
Il PrR è eletto da un particolare bacino elettorale per svolgere particolare ruolo di garanzia ed il fatto che si sia stabilito un mandato di durata superiore a quello delle Camere è proprio per impedire che il rinnovo avvenisse in contemporanea…
L’elezione di secondo livello a scrutinio segreto per il PdR fu stabilita deliberatamente per via delle funzioni “arbitrali” attribuite alla carica e particolare attenzione fu rivolta alla composizione del collegio di elezione del PdR includendo anche rappresentati delle regioni tra i grandi elettori.
PS: C’è chi parteggia per la dittatura elettiva sul modello che all’estero è proposto come democrazia ma invece di lanciare accuse di eversione è importante avere presente che tali costumi non siano d’obbligo in Italia.
It describes the state in which Parliament is dominated by the government of the day. It refers to the fact that the legislative programme of Parliament is determined by the government, and government bills virtually always pass the House of Commons because of the nature of the majoritarian first-past-the-post electoral system, which almost always produces strong government, in combination with the imposition of party discipline on the governing party’s majority, which almost always ensures loyalty. In the absence of a codified constitution, this tendency toward executive dominance is compounded by the Parliament Acts and Salisbury Convention which circumscribe the House of Lords and their ability to block government initiatives. — https://en.wikipedia.org/wiki/Elective_dictatorship
http://blogs.lse.ac.uk/politicsandpolicy/elective-dictatorship-democratic-mandate/
Non risulta difficile intuire quali siano le forme di governo favorite da quei poteri che hanno da sempre criticato la debolezza dei governi delle costituzioni “socialiste” post-fasciste…
Allora ditelo
La tesi di Temistocle Martinez non pone limiti solo alle prerogative del PdR ma anche all’ingerenza dei partiti sulla facoltà del PdC di proporre autonomamente ministri:
Occorre però tener conto che il condizionamento dei partiti nella indicazione dei futuri ministri non può giungere a svuotare del tutto il potere di proposta autonoma del Presidente [del Consiglio] incaricato, come richiede l’articolo 92, comma II della Costituzione
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/28/news/governo_cottarelli_fake_news-197559368/
Allora ditelo
corrigenda: Temistocle Martines.
Allora ditelo
Per quale motivo i Costituenti suddivisero il potere di proporre ministri e quello di nomina?
Perché pareva bello oppure per rendere deliberatamente il PdR partecipe di tali passaggi?
Se avessero voluto farlo avrebbero potuto conferire al PdC il potere di nomina autonoma dei ministri evitando l’intermediazione del PdR: Perché non l’hanno fatto?
Il PdC “propone”, il PdR “nomina”. La responsabilità della proposta va al PdC. Il PdR non” propone” ma decide se nominare.
Le procedure congiunte di nomina nelle quali più di un soggetti istituzionali sono coinvolti hanno ruolo di garanzia.
«For example, if a constitution requires the legislature to propose judges for appointment by the president, it seems unlikely that the president would be able to ignore the legislature because the legislature is likely to retaliate by cutting the budget, for example.
Thus, we expect that text will be more likely to correspond to actual political practice when it designates multiple bodies to be involved in appointment, promotion, or removal processes for judges, because each body involved in the process has an incentive to protect its constitutionally assigned powers.»
— Does De Jure Judicial Independence Really Matter?
A Reevaluation of Explanations for Judicial
Independence
Bisogna tenere presente che la Costituzione non l’ha scritta solo Mortati (che vestirebbe i panni di portavoce unico) e tenere presente che i margini interpretativi sussistenti possano essere stati un modo per accomodare diverse concezioni della forma di stato di presenti nella costituente.
Il fatto che al tempo venne scartato il modello inglese ma si è poi finiti per imitarlo dovrebbe dirla lunga.
Tenerone Dolcissimo
l PdC “propone”, il PdR “nomina”. La responsabilità della proposta va al PdC. Il PdR non” propone” ma decide se nominare.
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ll PdC “propone”, il PdR “nomina”. IL pdc quindi decide e il pdr verifica che tutto sia a posto e nomina. Al primo la decisione al secondo il controllo di legittimità
leprechaun
Il PdR ha il DOVERE di non nominare un ministro (che viene insediato comunque dal Parlamento) ma NON PER RAGIONI POLITICHE. Ad esempio, perché interdetto dai pubblici uffici, o per incompatibilità NON DI NATURA POLITICA. Altrimenti, come si indica E SI SPIEGA nel comunicato dei giuristi DEMOCRATICI il cui link ho postato più sopra, la democrazia va a farsi fottere.
Quella italiana NON È UNA REPUBBLICA PRESIDENZIALE, e il PdR non ha e non può avere diritto al discrimine politico. Rientra nella definizione della democrazia ed è un elemento del diritto democratico (che è sopra le costituzioni). La Francia è una Repubblica semipresidenziale e il Presidente è il Capo del Governo (lui, non il Primo Ministro), e quindi sceglie i ministri (che comunque il Parlamento può cambiare, salvo quello degli esteri perché per Costituzione Il Presidente ha l’appannaggio esclusivo della politica estera ). MA IN FRANCIA IL PRESIDENTE È ELETTO A SUFFRAGIO UNIVERSALE. Che è SINONIMO di Democrazia, parola questa che nel pensiero politico della modernità, quello sorto dal 1789, non significa “non trattare male la servitù”, e nemmeno “votare”. Significa suffragio universale, “una testa, un voto” per tutti i cittadini, indipendentemente da collocazione sociale, reddito, genere, ecc. ecc.
Sono affranto nel constatare per l’ennesima volta che gli italiani (a differenza dei Francesi, Inglesi, Tedeschi, Americani, ecc. ecc.), soprattutto “di sinistra” non abbiano idea di questi principi assolutamente fondamentali. L’Italia è d’altronde il Paese dove si dice che Voltaire, Diderot, ecc. erano degli illuministi, e si usa a tutto spiano la parola “liberista”, che esiste solo nella lingua italiana. Non in quella francese, né in quella spagnola, né il quella portoghese e nemmeno in quella tedesca. Tutti crociani a loro insaputa.
E, con questa tesi insostenibile del Presidente della Repubblica dotato di discrimine politico, seguaci di Licio Gelli a loro insaputa.
Allora ditelo
Hanno fatto tanto per dare ad intendere agli elettori che la politica non fosse questione di poltrone ed alla fine volete farmi credere che Savona non possa ancora (e non avrebbe potuto) incidere politicamente senza sedere al MEF? 🙄
La Costituzione è categorica nell’accordare al PdR il potere di nomina e NON specifica come debba esercitarlo, INVECE è chiara sul fatto che il PdC NON possa azzardarsi a fare senza.
Gli Stati costituzionali di diritto sono un tipo preciso di democrazia che hanno dei contrappesi, limiti e vincoli ed esprimono tutt’altro concetto rispetto alle espressioni oclocrazia o cheirocrazia con le quali ci riferisce alla pretesa che maggioranze contingenti abbiano carta bianca.
Quella italiana non è stata intesa originariamente come “dittatura elettiva” sul modello anglosassone dove chi viene eletto ha carta bianca
http://blogs.lse.ac.uk/politicsandpolicy/elective-dictatorship-democratic-mandate/
Prendiamone nota. (assieme al fatto che i gialloverdi rappresentano solo il 37% degli aventi diritto di voto)
È petizione di principio che la mancata nomina di Savona possa esse presentata come dettata da “motivi politici” quando è stato concesso un mandato esplorativo a Conte nonostante il “contratto” strombazzato e senza che Temistocle Martines potesse commentare sulle liste preconfezionate dai contraenti.
Mica vogliamo limitarci a ricordare che per il Martines il PdR non potesse sindacare le proposte del PdC quando ha specificato che «Occorre però tener conto che il condizionamento dei partiti nella indicazione dei futuri ministri non può giungere a svuotare del tutto il potere di proposta autonoma del Presidente [del Consiglio] incaricato, come richiede l’articolo 92, comma II della Costituzione» — https://books.google.it/books?id=iw2joKdWM5UC&pg=PA236
PS: Non è un caso che il PrR in Italia non sia eletto direttamente né che la sua nomina non sia fatta coincidere con le scadenze elettorali: Prendo atto che non interessi provare a capirne il senso ed urga invece mettere in pratica modelli istituzionali “alternativi” lungamente oggetto di propaganda.
Tenerone Dolcissimo
Io venni nominato sottotenente con un decreto del PdR, ma questi non sindacò la mia capacità di usare armi
Paolo
Mi dispiace: tutto il rispetto per il Prof. , d’accordo anche per l’Impeachment …(nel senso che tanto è una procedura che non porta da nessuna parte : è complicatissima ).
Ma cio che è successo è GRAVISSIMO
Una provocazione (non malevola nei confronti del Prof. Giannulli…ma tanto per far un ragionamento )
Sostituisco il Prof Paolo Savona idealmente con il Prof. Aldo Giannulli…nelle stesso identico scenario e condizioni ..con un Prof A G che ha tutti i requisiti in abbondanza…e il Presidente della Repubblica si impunta e costi quel che costi non lo fa passare, argomentazione: è stato comunista , lo è ancora …ed i comunisti in quella posizione non devono passare , per il bene “superiore” degli Italiani , la loro economia in relazione ai Mercati , che non tollerano comunisti e reagirebbero negativamente , con l’aumento dello spread , poi i nostri tassi di interesse etc etc …io Presidente della Repubblica ho il dovere di tutelare il Paese ..e poi aggiunge: perché non avete nominato “tizio ” (l’equivalente ideale di Giorgetti ) chè è un socialdemocratico moderato ..invece che impuntarvi sul Prof. Aldo Giannulli ? mi dispiace..non lo faccio e non lo faro passare ..per un bene superiore: la stabilità e gli assetti italiani nello scenario Europei…un comunista non puo passare. E’un mio preciso dovere.!!! e via nomina un SUO governo neutro (cioè tecnico ).
Sarebbe un comportamento “normale ” in un sistema democratico ? non credo..nella nostra Costituzione non c’è scritto che è reato essere comunisti (semmai essere dichiaratamente fascisti ) e non ce scritto per analogia che un Prof di altro livello come Savona non debba legittimamente pensare che l’euro sia un errore. Quello di Matarella è un atto gravissimo, che non gli è dovuto, e dovrebbe risponderne (si fa per dire: se ne strafrega , sa benissimo che un impeachment andrebbe velocemente nel nulla ) , da un po di tempo in qua , in particolare da Napolitano in poi , i Presidenti della Repubblica stanno assumendo atteggiamenti /criteri di natura politica come se fosse una Repubblica Presidenziale: grave , grave e ancora grave….non va giustificata e minimizzata questa facenda. Dell’operato del Ministro dell’Economia non è responsabile Mattarella ma ne è il Presidente del Consiglio che deve risponderne politicamente. Il Presidente della Repubblica non è responsabile delle sue azioni se non per attentato alla Costituzione e per Tradimento. Come può mettere dei limiti
ad una nomina su un candidato con ottimi requisiti , solo perché non se ne condivide l’opinione politica ? ma stiamo scherzando ? ma questo è uno sfregio alla democrazia INSOPPORTABILE…e bisogna non permetterlo.
O forse una delle ragioni è questa…o “ANCHE ” questa…che spiega forse qualche atteggiamento poco corretto e democratico del nostro Presidente ove non mi riconosco.
LETTERA DI PAOLO SAVONA A MATTARELLA …(Nel 2015)
https://scenarieconomici.it/lettera-aperta-di-paolo-savona-a-sergio-mattarella-no-a-cessioni-sovranita/
Certo l’impeachment è una cosa “pesante” ma qui c’è qualcosa che SERIAMENTE non va….questa roba qui è INAMISSIBILE e va condannata. Stiamo perdendo l’efficacia sostanziale della democrazia.
Che votiamo a fare? inviamo una lettera a Bruxelles (cioè Berlino) che ci diano direttamente i nomi dei nostri governanti a loro graditi.
Paolo
prova (ho inviato un post ma è sparito) è una prova…
adamenzo
” il Capo dello Stato ha solo esercitato il potere di scelta (?) dei ministri esplicitamente (??????!!!!!!) previsto dalla Costituzione.”
Cost. Rep.it. art. 92 “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.”
Come Valerio Onida, pres. emerito della Corte Cost., mi affido al senso letterale del testo.
“la questione dell’appartenenza dell’Italia all’Euro non è stata materia di dibattito elettorale”
se il criterio di valore e di permanenza di un governo dovesse essere , o essere stato, il rispetto o lo svolgimento del programma elettorale……..va be’ si……….
E in quale campagna elettorale si era parlato del pareggio di bilancio in costituzione o di referendum per l’abolizione (finta) del senato.
Poi, il programma del governo abortito era già scritto nel contratto, e non figurava da nessuna parte l’uscita dall’euro o dalll’ue. lo stesso Savona aveva fatto “abiura” con la lettera pubblicata su Scenari Economici.
Prof. mi sa che Lei ha il dente avvelenato con qualcuno e il governo giallo-verde non Le piaceva affatto, ma ce ne passa a difendere Mattarella, in questo frangente.
Questi ha sbagliato strategia, doveva dire no al prof. Conte come pres. incaricato – e il testo costituzionale gli avrebbe dato ragione, e alla fine ha dimostrato a milioni di elettori di essere come quel famoso conte “io so’ io e voi non siete un c..”
Aldo S. Giannuli
nessun dente avvelenato ma la Costituzione è quella, posso criticare politicamente Mattarella ma di qui a chiedere la messa in stato d’accusa ne corre
alberto p.
cerchiamo di ragionare.
è credibile che il professor conte venga incaricato di formare un governo e resti ostaggio del volere dei capi di partito di lega e 5 stelle?
se fosse così, che interesse aveva il professor conte ad accettare un incarico del genere se non poteva nemmeno decidere la propria squadra?
quindi il presidente mattarella perché ha incaricato il professor conte consapevole che questi non aveva comunque libertà di manovra? per caso l’ha ingenuamente scoperto dopo?
non c’è incongruenza tra questi fatti?
il presidente mattarella dice che conte non gli ha fatto nomi alternativi a savona;
domanda: e perché avrebbe dovuto fargli nomi alternativi se la squadra era stata decisa così dalle parti conte compreso?
credo che il fatto di non aver fatto nomi alternativi sia dirimente nella questione della non disponibilità da parte del nuovo governo di venire a patti con una figura istituzionale, la quale ha l’obbligo di vigilare esclusivamente sulla rettitudine e sulla moralità della persona in questione (il ministro savona) e non sull’ingerenza della stessa in tema di formazione di un esecutivo.
in sintesi mattarella ha fatto come quegl’ arbitri che annullano un gol regolare per presunto fuorigioco
appellandosi alla sua figura di garante per la difesa delle regole del gioco.
nel ’94 scalfaro avrebbe avuto mille motivi per impedire al signore di arcore di presiedere al governo e non lo fece, non lo fece perché probabilmente non aveva la forza politica di imporsi e l’appoggio del’europa come ora mattarella ha in propio potere.
inoltre professor giannuli: che l’iter di impeachment sia una procedura improbabile e forse politicamente non opportuna si può anche essere d’accordo, ma io trovo che nel merito il suo articolo sia quanto legittimo, ma tanto più acceso nella volontà di non cogliere il vero vulnus della questione: il non rispetto della volontà popolare espressa dal voto da parte della figura del presidente della repubblica.
inoltre mattarella ha voluto rimarcare il fatto che la sua persona non può essere oggetto di imposizioni sulle figure che lui stesso deve nominare.
va bene, la questione può essere discussa; ma lui quali pressioni ha avuto e da chi per essere così irreprensibile sul nome di savona?
solo per una questione di “rosica” dovuta al fatto che di maio e salvini e conte gli avevano detto che il loro ministro dell’economia dovesse essere savona e non altri?
quindi mattarella ha rosicato e si è imposto, oppure qualcun altro ben più in alto e ben potente gli ha imposto o suggerito di fare il possibile perché l’esecutivo conte con savona all’economia non s’avesse da fare?
una triste giornata per la democrazia italiana.
con rispetto.
Alberto P.
Roberto B.
Le dichiarazioni subito dopo aver subito un sopruso (e una cocente delusione), sono viziate dall’accaduto e dal dover elaborare il naturale sentimento di rabbia conseguente; valgono quanto un umore cattivo al mattino, quando ci si è appena risvegliati da un sonno pieno di incubi: a metà giornata non ci si ricorda neppure quali erano i brutti sogni fatti.
Piuttosto che preoccuparmi di reazioni umane comprensibili e scusabili, almeno per chi abbia un minimo di sangue nelle vene, e di uscirsene con accuse tipo “Ma voi questo paese volete proprio ridurlo al fallimento senza speranze” (curiosamente, la stessa accusa di Renzi e di Berlusconi a proposito di un possibile governo giallo-verde), con evidente riferimento alle dichiarazioni di Di Maio nell’immediatezza dei fatti (perchè Salvini ha già messo le mani avanti, togliendo ogni residuo dubbio sul suo doppio-giochismo, a proposito della politica dei due forni…), io credo che bisogna preoccuparsi di ben altro, di un’altra legislatura a guida PDina, cosa possibilissima da accadere, visto che se Mattarella ha convocato questo Cottarelli e gli darà l’incarico di formare il governo, deve aver ricevuto ampie assicurazioni che avrà i voti in Parlamento per riuscirci (da chi? Ah, saperlo!).
Dopodiché voglio proprio vedere chi e come riuscirà a far cadere quel governo, per andare a nuove elezioni che certamente non sarebbero positive per PD, FI, eccetera.
E non sarebbero positive neppure per la Lega, che sarà accusata (giustamente) di essersi impuntata su un nome ed aver fatto fallire l’occasione di andare al governo con il M5S.
A tal proposito, mi viene facile una previsione: Berlusconi (casualmente e opportunamente “riabilitato” proprio in questi 70 giorni), a suo tempo si è
mangiato Bossi: ora si mangerà anche Salvini.
Quando si dice: gli indichi la luna e quello guarda il dito.
Paolo
Berlusconi alle prossime elezioni sarà totalmente cannibalizzato da Salvini e ridotto al lumicino. Se si candida peggio ancora…non ha più presa. Anche se è difficile spiegarlo agli ossessionati dell’antiberlusconismo. E’ una vita che non riesco a capire chi , tra i due mali , patologico berlusconismo e patologico antiberlusconismo..(perché di patologia si tratta in entrambi i casi ) sia il peggiore (in senso sempre clinico ).
Maurizio
Mattarella sta giocando con il fuoco….. vero che puo’ chiedere la sostituzione di un ministro, pero’ in questo caso mi sembra che abbia abusato del suo potere…. ora si rischia veramente che alle prossime elezioni le forze populiste superino i 2/3 del parlamento per cui potrebbero modificare la costituzione andando nelle direzione di indebolire i poteri del capo dello stato….. non so se questo è un bene ma a continuare a non rispettare il voto come stanno facendo ormai da 7 anni a questa parte, si aprono scenari pericolosi….. Salvini non credo che voglia mettere sotto accusa Mattarella in quando gli farebbe solo perdere tempo…e inoltre sicuramente non andrebbe a buon fine…. resta da capire la sua strategia adesso….tornerà dal nano di Arcore o stringerà un patto elettorale con il M5S?
Gaz
Se non fu processato quella coda di stato dall’altisonante titolo nobiliare, alto un metro e qualcosa, di cui non mi sovviene il nome, ma che a briscola è una figura, figuriamoci se Mattarella non possa cavarsela.
Eventi del genere però vanno politicamente festeggiati. Ho la musica adatta:
https://www.youtube.com/watch?v=ZXjFeoDl8LE
Francesco R
Caro Professor Giannuli,
vero è che dal punto di vista degli atti formali è controverso se si tratti di rifiuto presidenziale oppure di rinuncia del primo ministro.
Quando però andiamo a vedere le scelte politiche, la questione è più stringente.
A fronte di uno stop ad una linea politica sostenuta da una maggioranza parlamentare legittimata dal voto popolare, Mattarella subito dopo affida la linea politica opposta ad un personaggio non legittimato da alcuna maggioranza parlamentare eletta. Giustifica la mossa facendo affidamento sulle proprie “prerogative” insindacabili, come se la sua carica rispondesse a regole “alla francese”, con poteri presidenziali di indirizzo della linea politica del Governo.
Questa mossa, a mio avviso espone pesantemente la presidenza alle critiche di una parte politica, maggioritaria nel paese, e rischia di delegittimare ancor più le istituzioni democratiche agli occhi dei cittadini.
Inoltre si è stabilito il precedente secondo cui una maggioranza può, eleggendo il presidente della Repubblica, condizionare politicamente tutte le maggioranze parlamentari dei successivi sette anni. Basterà innescare incidenti istituzionali e poi nominare governi politicamente opposti alla maggioranza parlamentare, autorizzati a legiferare in emergenza, nominare funzionari ecc almeno per un po’ di mesi, senza mai cambiare indirizzo politico e senza altra legittimazione.
Ora mi chiedo come possa il popolo “sovrano” rifiutare legittimamente questa condotta presidenziale. Quali sono gli strumenti legittimi a disposizione? Forse il voto popolare non è sufficiente a decidere il nostro destino politico? A quali altri strumenti possiamo affidarci?
Mi piacerebbe sapere se i nostri rappresentanti eletti abbiano o meno una funzione istituzionale. O stiamo già vivendo la trasformazione del Parlamento in un bivacco di prerogative presidenziali?
Gaz
ACME NEWS
Incredibile sequenza di errori arbitrali al palaghiaccio di Asiago, dove il Real Palermo Hokey e la Virtus Hokey si sono scontrate per il titolo italiano.
Dopo un primo tempo realtivamente tranquillo gli animi dei palermitani si sono accesi all’annuncio del ritorno tra le fila avversarie sul campo ghiacciato della vecchia gloria Paul Savon, centrattacco di ripresa durante gli anni della gestione Zeman. A causa del rumoreggiare dei 20 spettatori non paganti della riservata, la struttura sportiva è stata chiusa per motivi di ordine pubblico in seguito ai numerosi errori arbitrali.
Ad un certo punto la’rbitro per compiacere il pubblico ha rubato la palla agli atleti ed ha cominicato a lavorarla in prima parsona. i più cattivi affermano ciò perchè sospettano una combine tra l’arbitro e Forest Merkel. Da Berino hanno fatto sapere che pur apprezzando il circo calcistico italiano, non pensano di cooptare nuovo persoanle atletico.
Sergio
Può darsi (ma non è detto) che gli estremi per un impeachment non ci siano, ma il punto centrale credo sia la calcolata e pertinace invasione di campo operata da Mattarella per conto di entità straniere col sostegno di un partito uscito sconfitto dalle elezioni. Trovo quindi giustissimo chiedere che la crisi e la valutazione dei comportamenti del PdR vengano parlamentarizzate al più presto. Non si può tollerare questa ennesima sospensione della democrazia in Italia. A cosa serve votare? Difronte all’arroganza di questo abuso si resta sgomenti. La leggo da anni con interesse e passione, ma mi riesce difficile comprendere questi rilievi in punta di diritto (magari con la concessione che una critica politica al PdR ci potrebbe anche stare), quando il problema è far sentire la voce degli italiani a chi continua a sognare (e a imporre) governi tecnici espressione di élite che hanno fatto solo danni. Governi tecnici che nelle urne gli elettori hanno sempre bocciato senza appello. Una cosa è allontanarsi dal movimento per ragioni politiche comprensibili, altra cosa reggere il gioco di chi vuole gabbare ancora una volta gli italiani.
Camo
si ma parliamo del fatto di voler avere l’ultima parola sulla nomina di un ministro da parte del presidente della repubblica… ma allora la relazione che ho fatto in terza media per educazione civica è sbagliata? mi possono annullare l’esame? non avrò la pensione?
Paolo
Alcuni invece propongono invece di dare il via alla procedura di Impeachment….di far un alleanza Lega/M5s (con dispiacere son costretto a togliere la mia amata dicitura “stalle ” come li ho sempre definiti: non mi son simpatici…però ecco …sto incominciando a “digerirli” con fatica …ma sempre “digerirli ” ..) Salvini di mollar Berlusca ….e di proporre come candidato premier SAVONA…
a mio parere prenderebbero una botta di voti da far spavento.
Ma non è possibile dal punto di vista “tecnico” avviare un “qualcosa” meno impegnativa dell’impeachment , un qualcosa come un dibattito parlamentare “preliminare” ..sul comportamento di Mattarella ??? ..in modo che in campagna elettorale la problematica “resti viva e pulsante” ? …io non ho conoscenze tecniche (mi son letto quale è la procedura di Impeachment ,incluso l’art. del Prof Giannulli…scusate sarebbe bello metterlo sotto accusa ..ma è un casino tecnicamente parlando …)..ecco ma mai possibile che non ci sia una procedura “contro” ma meno impegnativa e tecnicamente valida nel dibattito istituzionale ? bisogna far in modo che questo comportamente del Mattarella che io come votante lega e come cittadino non riconosco come mio Presidente. Perché è vero che il M5s ha lasciato cadere l’argomento UE/euro ma non la Lega: la Lega durante la campagna elettorale ha detto che ci saranno tutta una serie di richieste a Bruxelles ..se non verrano accolte che ne avrebbe tratto le conclusioni. E il Prof. Savona ..ha parlato di un piano A (un Europa/UE più equa e giusta , rivedendo in accordo alcuni parametri ) e di un piano B( utile per un eventuale uscita )…piano B che tra parentesi secondo me hanno tutti , Germania compresa. Il Prof. Savona non si è dichiarato AntiUe/euro senza se e senza ma…perché se andate a guardare (anche su Scenari Economici )…ci sono suoi articoli dell’anno scorso e di quest’anno..che “propongono ” nel senso del piano A (un EuropaUE più equa ed equilibrata ) se volete ve ne posto alcuni recenti (non ho voglia di cercarli ) ed alcuni recentissimi ove il Prof. Savona fa delle proposte per “salvare questa Europa/UE ” ed avviarci verso gli Stati Uniti D’Europa…poi nel contempo propone un altro scenario..cioè il Piano B.
Questo che è stato fatto è una cosa GRAVISSIMA e bisogna far in modo che non la si passi liscia: fa precedente aggiunto ai precedenti di Napolitano …e deteriora ulteriormente la nostra democrazia già abbastanza “involucro vuoto”.
Alleanza Lega /m5s….e il Prof. Savona ..(tra parentesi…mio corregionale, mio concittadino , laureato nella mia facoltà di Economia e insegnante di tale facoltà per un certo periodo di tempo ….di cui io sono indegno studente …che do un esame una volta ogni morte di Papa quando me ne ricordo….tanto per scherzare ) dicevo il Savona candidato Premier. Tanto piglieranno una botta di voti….poi vogliamo vedere cosa farà la “Presidenza della Repubblica ” a trazione Trilateral ..
c’è una procedura tecnico istituzionale più soft ma perché “se ne parli ” in sede parlamentare sostitutiva dell’Impeachment (che è un gran casino tecnicamente parlando ..) ???
Anche a limite
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera Esimio signor Paolo
Prendo atto delle sue interessanti e comprensibili opinioni/ richieste ma… da iscritto ed elettore quale sono della “Nuova Lega”… la invito a fare Sue i pensieri, le parole, le azioni dell’Onorevole Salvini e della Dirigenza del Partito: una procedura penale nei confronti della Presidenza della Repubblica non servirebbe a nulla, in quanto è in atto non uno scontro giuridico bensì un conflitto politico tra il Quirinale e Montecitorio; piuttosto che perdere tempo, energie, risorse su strategie mediaticamente forti ma sterili nella sostanza, dobbiamo concentrarci per la vera sfida: il voto anticipato! Vede Esimio, non vi potrebbe essere migliore accusa- sentenza- condanna e/o critica- contestazione nei confronti del Colle quale una vittoria della nostra forza politica (o della coalizione di cui si vorrà far parte) alle imminenti Elezioni Nazionali! Per noi non dovranno parlare dei giudici, ma direttamente i cittadini mediante il voto; non con le piazze, non le con le aule di Giustizia ma con la Democrazia vinceremo la Presidenza… in quanto noi non abbiamo mai temuto le urne e mai le dovremo temere!
Incoraggiandola sin da ora a partecipare attivamente a questa incombente battaglia, la saluto augurandole ogni bene e una buona serata
M
Caro Venceslao,
mi permetta solo due considerazioni.
Anche stravincendo le elezioni, fino al 2022, il Presidente della Repubblica sarà l’oggi 77-enne Sergio Mattarella, a meno che non si dimetta, si ammali gravemente, schiatti, o sia messo in stato d’accusa. Quando anni fa ricordavo in questo blog che il siculo è un fedele proconsole, con le mani sporche di sangue serbo, nessuno ci faceva caso.
Un impero astuto e sanguinario, geneticamente incapace di compromessi, non si smonta dall’oggi al domani in una delle sue province, senza avere un tacito accordo di lungo periodo con i partiti autenticamente sovranisti delle altre, su cose concrete da fare per mettere la museruola ai lupi del suo branco.
Gaz
La rifiuto del laico Savona come ministreo dell’economia da parte del cattolico Mattarella mi è piaciuto poco.
Savona appartiene ad un preciso orientamento politico ed economico nobile a tal punto da aver contribuito a fondare questo stato.
Se l’assunto di Mattarella fosse vero, vorrebbe dire che una tradizione politica intera dovrebbe essere posta fuori gioco politica, per compiacere i signori dello spread e non solo.
Modestamente non ho mai avuto ambizioni politiche, ma sapere che non sarei gradito nelle quirinalizie stanze, perchè appartengo ad una certa parrocchia mi fa ridere.
Le scale del Quirinale sono state salite da dubbi personaggi fatti ministri, pur di non disturbari i padroni dello spread. Savona invece ha incontrato il rifiuto non per quel che di male ha commesso, ma per ciò che pensa in materia economica.
Viva l’Italia, viva la Repubblica !
P.s. in caso di elezioni anticipate e vittoria dello schieramente pro Savona, Mattarella dovrà dimettersi, perchè le prossime saranno anche elezioni pro o contro Mattarella.
gios
M5S e Lega dovrebbero erigere una statua d’oro a Mattarella.
Avranno a disposizione 4 mesi di campagna elettorale per sparare a palle incatenate contro il quirinale ormai simbolo dell’europa e dei poteri forti, a ottobre, dopo le elezioni, avranno l’80% dei consensi invece della risicatissima maggioranza di 7 senatori, e in più dopo le elezioni avranno le dimissioni di Mattarella su un piatto d’argento.
Lo stato d’accusa a Mattarella dovrebbero farglielo i filoeuropeisti per il pasticcio che gli ha combinato.
ilbuonsoldatoscveik
Non c’era ragione di intervenire in questi giorni mentre sembrava che il golpe Mattarella fosse stato sventato perché molti probabilmente credevano alla sceneggiata del “governo del cambiamento”. Ora che la maschera è caduta e tutto è stato fatto come previsto, è bene precisare: 1) il piddino Cottarelli era stato deciso ben prima delle elezioni confidando in un risultato utile alla manovra grazie alla legge elettorale scritta contro m5s e lega. La cosa era stata anche annunciata pubblicamente in una intervista a Skytg24 dell’esponente dei lecchini di regime Carlo Freccero a Cottarelli stesso, in cui il Freccero annunciava la sicura nomina a capo del nuovo governo e il diretto interessato si scherniva dicendo che la cosa non poteva ancora essere annunciata e poi i due ridacchiavano fra loro come si fa fra veri “uomini di mondo”. Controllare sui podcast di Sky tg24 se si hanno dei dubbi. 2) per quanto il risultato elettorale abbia complicato le cose i piddini, servi dei catto-comunisti tedeschi e della Klintoniana Merkel, hanno proceduto come previsto dall’agenda comandata da Berlino dopo aver fatto un po’ di sceneggiate. 3) i vescovi italiani sostengono il corso golpista del Mattarella perché ben sanno che basterebbe abolire il loro privilegio di essere evasori totali e, facendo loro pagare le tasse per le attività commerciali che svolgono sul suolo italiano, si troverebbero tutte le risorse per finaziare il programma di m5s e lega. 4) i m5s sono meno sprovveduti di quanto previsto dai boriosi idioti del PD ed hanno deciso di usare le commissioni parlamentari in chiave anti governo golpista. Bravi. 5) la Merkel minaccia ed insulta dicendo che l’Italia sarà umiliata come lei ha già fatto con la Grecia ai tempi di Tsipras. Anche Macron dalla Francia appoggia i Klintoniani ed intanto esce pubblicamente la notizia del suo coinvolgimento nelle lobby gay che lo sostengono, nello specifico il mezzo uomo è stato pupillo del defunto magnate gay Pierre Bergè e suo attuale amante è il palestrato Mathieu Gallet, direttore di radio france. 6) la piazza si sta per muovere e vedremo come sapranno gestirla m5s e lega, ma è importante notare che Steve Bannon ha fatto una lunga intervista a Skytg24 venerdì scorso dando aperto e pieno sostegno a nuovi leader italiani. Questo evidentemente, come anche accennato dal professor Giannuli in un post di qualche giorno fa, in chiave anti Klintoniana. Quindi si può riuscire perché, quando la Grecia è stata umiliata, non si trattava solo di un paese più piccolo ma soprattutto i Klintoniani comandavano nel mondo. Ora non è più così. La prova finale di ciò sta nel fatto che questa mattina la borsa italiana ha aperto a +2 e lo spread era crollato a 190 punti, ma in poco tempo si è capovolto tutto per finire a -2 con spread a 235. Questo perché i fondi istituzionali delle banche Klintoniane hanno tentato in apertura di sostenere il golpe Mattarella per confermare le motivazioni dell’uomo che aveva detto di aver agito per bloccare lo spread e sostenere i mercati. Le forze economiche degli edge funds trumpiani lo hanno smentito dimostrando che le sue motivazioni erano telecomandate da un governo straniero (e questo è alto tradimento) e il tempo per i catto-comunisti Klintoniani è segnato in Europa.
NONNO
tutto condivisibile ma per favore basta con sto termine “catto-comunisti”
non si può sentire e soprattutto non significa niente (o tutto)
david cardillo
Mattarella, lungi dall’essere il tutore degli interessi del popolo Italiano, ha dimostrato di essere il cane da guardia degli interessi dei plutocrati mondialisti. Io non so se ci siano gli estremi per una messa in stato d’accusa (la comunicazione politica, al giorno d’oggi, impone di spararla la più grossa possibile), ma di sicuro, pur usando l’articolo 92 della costituzione come legittimazione, Mattarella ha compiuto un tradimento nei confronti del popolo sovrano che, il 4 marzo scorso, ha parlato chiaro. Ognuno ne tragga le sue conclusioni.
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera Professore
Dopo ieri sera, essendo di formazione uno storico e non un giurista, ho provato a portare avanti una rapida ricerca indipendente su quale sia/ debba essere la più corretta interpretazione degli articoli della Costituzione “incriminati”. Orbene, dopo aver consultato una decina di manuali di Diritto Costituzionale; letto/ ascoltato oltre una dozzina di autorevoli esperti (o sedicenti tali) presenti nei giornali, in radio e televisione; interrogato alcuni conoscenti più ferrati di me in materia, son giunto all’unica conclusione razionale possibile: paradossalmente hanno ragione entrambi gli schieramenti! Richiami non voluti a Salomone e Pilato a parte, purtroppo gli articoli 90 e 92 della Carta sono stati scritti in maniera così vaga e generica che ognuno li può interpretare come vuole… per cui, a seconda della propria soggettiva sensibilità politica, possono essere intesi sia in senso restrittivo (e in tal caso il Presidente avrebbe abusato dei propri poteri) sia in senso permissivo (per cui il Quirinale avrebbe invece agito correttamente). La mancanza di precedenti storici riguardo l’attivazione e l’uso in particolare dell’articolo 90 complica ulteriormente la situazione, in quanto non sussistono letture condivise concernenti cosa debba essere considerato “attentato alla Costituzione” e cosa invece no. Risultato di questo empasse giuridico? Una nuova, profonda lacerazione, in un Paese già troppo diviso e frammentato. Preso atto della realtà, vista la difficoltà di applicare la procedura (per di più in tempi brevi, altrimenti le elezioni anticipate in autunno sarebbero impossibili), per evitare ulteriori danni alla Nazione, sarebbe a mio parere opportuno evitare di procedere sul piano della denuncia penale e riportare invece la disfida tra Montecitorio e il Colle sul piano della politica… approfittando del voto anticipato, il quale potrà essere usato/ venire inteso non tanto come un “implicito referendum” pro o contro l’Euro (cosa che non chiedeva/ non chiede nessuno! Tanto meno la coalizione formata da “Nuova Lega” e M5S!!), bensì come un “palese ballottaggio” tra la Presidenza della Repubblica- Banca d’Italia da un lato e il Parlamento- Partiti di massa esistenti dal altro. Osservati i sondaggi e percepiti gli umori della popolazione, fossi nel Presidente Mattarella inizierei a preoccuparmi; quanto sta avvenendo in Italia non è una crisi politica più grave del solito ma piuttosto l’emergere di una “guerra civile ad alta intensità” tra due fazioni (una in declino abbastanza rapido ma ancora potente; l’altra in piena ascesa) aventi due diverse, opposte idee culturali su cosa debba essere il nostro Paese; sulla sua presenza e il suo ruolo presso il “progetto Europeo” (ovvero riguardo la presenza e la natura di un “vincolo esterno”); sull’esistenza stessa del “progetto Europeo” e il suo futuro. In tal senso, vera colpa (gravissima!) del Quirinale è di aver abdicato al ruolo (in realtà sempre poco praticato) di “arbitro neutrale” e di esser sceso in campo quale giocatore. Così facendo il Colle ha per un verso danneggiato, forse in maniera irreversibile, la figura istituzionale della Presidenza stessa (non ancora ripresasi dal ricordo non positivo del “novennio partenopeo”); per l’altro ha attizzato ulteriormente delle fiamme che, in quanto “Rappresentante dell’Unità Nazionale”, avrebbe dovuto invece contenere a qualunque costo. Una pagina orribile della nostra Storia Repubblicana!
La saluto augurandole ogni bene e una buona serata
Elle
Rimando il mio intervento perché il blog non pare caricare
Caro Aldo, questa volta stai prendendo una cantonata. Niente di grave, capita… Basta rendersene conto.
Perché? È semplice. Basta pensare a tre aspetti.
Primo. Perché gli economisti keynesiani come Savona sono generalmente anziani? Perché negli ultimi trent’anni sono stati emarginati e fatti fuori in tutti i concorsi universitari, non solo in Italia ma in tutta Europa, francia e Germania in primis.
Secondo. Il ministro dell’economia dal 1999 cioè da dopo la riforma Bassanini, è il vero capo del Potere esecutivo, per cui porre un veto a quel ministro significa impedire di dare ad un governo la sua connotazione politica, non è un intervento tecnico ma prettamente politico che trasforma il ruolo del PDR.
Terzo. Il potere di nomina del PDR è un potere di garanzia concessogli in funzione di garanzia della democrazia contro un governo che volesse sopraffare il parlamento che esso solo rappresenta la sovranità popolare. E la costituzione della Repubblica italiana è fondata sulla sovranità popolare contro ogni rischio di dittatura. E di dittatura della euroburocrazia si tratta.
Conclusione. Di Maio e Salvini non hanno reale interesse all’impeachment ma solo a far capire icasticamente agli Italiani che le élites ci tolgono la Sovranità.
Ultima cosa. Al Professore chiederei ci facesse un parallelo tra la situazione italiana attuale e quella della Francia nel 1873 all’inizio della cd terza Repubblica e del conflitto istituzionale che innescò il presidente mac mahon
A me pare interessante e con strane assonanze. Mac Mahon ricordo che concluse il suo settennato ma certo non ha strade o piazze a lui intitolate nelle città francesi.
Termino con l’augurio che facco a tutti noi che possa da questa situazione di conflitto istituzionale nascere finalmente la seconda Repubblica, ché questa veramente non è mai nata.
Gaz
Il fenomeno è quasi coevo all’irrompere delle multinazionali del settore nell’editoria.
Gaz
Mattarellus deve avere una speciale predilezione per le terre ingnite della politica, se prima ha chiamato Mister X, e ora chiama M.r. Y a Palazzo Chigi.
Ci sono cose che a noi comuni mortali sfuggono, ergo abbiamo bisogno di essere rappresentati dal capacissimo Mattarellus, che sa cose che noi mortali neppure immaginiamo.
Tanto a che serve votare .. tra Merkel, spread e pilota automatico?
Gaz
In Germania le i rapaci si sono trasformati in agnellini e hanno rilasciato dichiarazioni assennate.
Il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert ha detto che: “L’Italia è un amico importante e un partner dell’Ue, nelle relazioni politiche bilaterali ma anche al livello dei cittadini”. “Il nostro rispetto per la democrazia italiana e per le sue istituzioni democratiche ci impone adesso di aspettare quale governo reggerà il Paese e con quali idee si rivolgerà a noi e ai partner europei”, ha continuato. “Il governo tedesco, questo è il nostro atteggiamento di fondo, è sempre pronto a lavorare bene e in modo stretto con il governo italiano”. (virgolettato fonte Ansa)
Oltre il Danubio sono rimasti gli stessi del tempo di Tacito. Appena hanno visto che gli italiani si sono incazzati in massa, hanno fatto retromarcia, si sono indotti a più miti consigli, hanno messo da parte l’arroganza consuteta.
E’ la dimostrazione di quanto siano resistibili e per nulla divini.
Se si fa una “spedizione” oltre Reno, non certo in senso militare, se ne staranno buoni per un bel pezzo.
Solo che Palazzo Chigi è sede vacante.
Gaz
L’austerità all’italiana portò un infermiere a rifiutare la seconda spennellata sui punti di sutura di una lunga ferita al ginocchio, perchè il ministro Lorenzin aveva detto di risparmiare su tutto.
Se questa è Europa ?
Gaz
ACME NEWS
L’edizione britannica del Financial Time ha riportato una scoperta mantenuta top secret dal Quirinale.
Alcuni giadinieri del Colle più alto, identificati come agenti keynesiani dal controspionaggio, avrebbero rinvenuto nei giardini dell’ex Regia papale i resti di un antico tempio dorico dedicato ad Europa. Il ritrovamento mette in crisi le conoscenze fino a noi pervenute su Europa. Secondo Kurt Market della Sovrintendenza archeologica del Lazio, nel VII sec. a.C. alcuni coloni di orgine greca avrebbero inventato l’apoteosi della fanciulla posseduta violentemente da Zeus per mascherare il maschilismo delle società antiche. L’onorevole Boldrini si è dichiarata d’accordo con un tweet.
All’interno del tempio è stata portata alla luce un’ara nascosta da un leggero strato di foglie secche, utilizzata per sacrifici umani in onore della Dea Europa. Lo scavo archeologico ha permesso alla Sovraintendenza di accertare la presenza di un numero ancora in corso di catalogazione genetica di resti umani di popolazioni italiche, iberiche e greche.
Il consorzio investigativo internazionale Eureka ha avuto accesso ai papers classificati e ha sollevato numerosi dubbi sulla sopravvivenza underground del culto a Europa sulla base di analisi al radio carbonio effettuate nell’Università di Roccacannuccia.
Non appena la notizia è stata resa di pubblico dominio, il comitato No Europa ha presentato un esposto alla magistratura.
Sul caso sono in corso le indagini dei Ris.
Renzi e MArtina hanno smentito l’ipotesi secondo cui tra i resti umani possano esserci cittadini italiani, sacrificati nel nome della Dea Europa.
Gaz
ACME NEWS
Il semipresidente Macron ha espresso a Mattarella solidarietà per come ha gestito la crisi.
Mah ! Non sarà che sua beautytudine MacRone porta un po’ sfiga, ha commentato il mago di Arcella.
Luca Iozzino
Non è una fesseria, l’ alto tradimento c’ è ed è anche molto vistoso. Nessuno comunque metterà sotto accusa Mattarella, non per mancanza di validi motivi, ma.per mancanza di coraggio. Ammettere l’ evidenza ( il tentativo che forse riuscirà di ingerenza straniera per mezzo del tradimento del nostro presidente , suvvia lo spread… ) vorrebbe dire anche tranne le dovute e dolorose conseguenze, in questo paese di struzzi, giuristi da talk show ci assicureranno che è del tutto normale che un presidente della Repubblica utilizzi le proprie prerogative per annullare la volontà degli elettori italiani eseguendo i desiderata di Berlino e altri poteri stranieri.