M5s: attenti a non abusare della fiducia dell’elettorato.

Che il M5s abbia ragioni molto solide alle sue spalle è provato proprio dal fatto che resiste nei sondaggi nonostante gaffes e capitomboli che ad altri partiti costerebbero l’osso del collo. C’è molta fiducia dell’elettorato disgustato dagli altri partiti, però, non è il caso di abusarne. Veniamo ai fatti più recenti, in primo luogo la storiaccia del Parlamento di Strasburgo.

Ne abbiamo detto a suo tempo e non ci ripetiamo, ma non possiamo fare a meno di notare che, a circa due mesi di distanza, non solo non è stata data nessuna spiegazione soddisfacente di quel super pasticcio, ma il suo responsabile resta al suo posto di capogruppo.

Ma la cosa più inquietante è che questo si collega alla questione sempre meno chiara di quale sia la linea del M5s sull’Euro. Un giorno è per l’uscita immediata e senza trattative, il giorno dopo è per restare, il giorno appresso ancora è per una uscita negoziata e per restare nella Ue (come se fosse politicamente possibile conciliare le due cose), poi di nuovo…

Qui manca circa un anno alle elezioni e ancora non sappiamo cosa pensa il M5s del punto centrale del programma politico per i prossimi anni: vi sembra decente?

L’impressione che si riceve è che il M5s stia iniziando a comportarsi come il classico partito ”prenditutto” che per non dispiacere nessun possibile elettore, strizza l’occhio a tutti e non dice niente. Così non va.

Cari amici, non vi sembra il caso di aprire una discussione seria nel movimento (possibilmente che vada oltre i soliti interventi di tifosi sul blog?) e concluderla con una regolare votazione? Sarebbe il caso, mi pare.

Poi Roma: dopo la chiusura, tutto sommato passabile (anche per noi), della questione stadio, la giunta Raggi ha goduto di una tregua mediatica e le acque si sono un po’ calmate. Ma non è un motivo per dimenticare la questione, destinata a tornare alla ribalta, in primo luogo perché dobbiamo ancora sentire che dice Marra, poi perché l’estate si avvicina e la questione dei rifiuti rischia di riesplodere, mentre sin qui non si è ancora visto nessun progetto di risanamento. Stiamo a vedere e incrociamo le dita.

Infine la questione Genova che lascia molto, molto perplessi e direi imbarazzati. Certo: Genova è la città di Beppe Grillo e lui avrà anche notizie che a noi mancano. Se scrive: “fidatevi di me” sembra che stia dicendo “ci sono cose che non posso dire, ma credetemi, ho le mie ragioni per agire così”. Intendiamoci: a volte possono darsi situazioni del genere e chi riveste un certo ruolo può porre una sorta di “questione di fiducia”.

Vorrei ricordare il costume organizzativo del Pci, molto severo in proposito: dal livello di segretario di federazione in su erano esclusi severamente alcoolizzati, consumatori di stupefacenti, omosessuali, giocatori d’azzardo, sospetti di corruzione eccetera che, proprio per la loro condizione personale avrebbero potuto essere ricattati dalla polizia o dai servizi segreti. Della vigilanza era incaricata la commissione federale di controllo (che faceva capo alla Commissione Centrale di Controllo) che volgeva le sue indagini e dopo esprimeva il suo giudizio vincolante sull’ammissibilità del candidato alla carica, senza fornire alcuna motivazione: semplicemente un secco Si o No. E a nessuno veniva in mente di chiedere spiegazioni, anche perché la decisione era comunicata riservatamente all’organo politico che teneva coperta la questione. E la prassi (sempre applicata rigorosamente e senza farne un uso politico) era anche una garanzia per l’indagato che, ovviamente, non avrebbe avuto interesse a vedere resa di pubblico dominio una sua particolare condizione di quel tipo. Si agiva in modo discreto, si avvicinava riservatamente il compagno in questione convincendolo che uno scandalo avrebbe danneggiato sia il partito che lui e che, quindi, si ritirasse spontaneamente. Dunque, ci sono situazioni in cui possa fare in questo modo, ma tenendo la cosa debitamente riservata e con un contorno di regole molto precise.

Non puoi dare in pasto alla gente una decisione del genere lasciando immaginare chissà che c’è sotto, e magari sotto non c’è niente. Mi sembra un comportamento un po’ leggero.

Poi, se c’erano motivi tali da escludere la candidata, era al momento in cui si proponeva per la consultazione on line che andavano fatti valere. Questa norma per cui il “garante” ha diritto di ritirare il simbolo in ogni momento mi pare che sia una assurdità. Ma, mi direte, possono esserci comportamenti successivi alla votazione, tali per cui si rende necessario intervenire. Anche qui la cosa andrebbe fatta in modo riservato e tempestivo.

E poi c’è questo doppio ruolo di Beppe che è insieme garante a capo del movimento: non va bene. Ma il M5s non si era dato un collegio di probiviri? Che ci sta a fare?

Il guaio è che il M5s ha un quadro normativo che è un guazzabuglio contraddittorio ed inestricabile (e questo spiega anche l’altro incredibile pasticcio del sito di Grillo che però non è di Grillo). Questo è il prodotto di una serie di fattori: la natura iniziale del movimento, altamente spontaneo ed informale, con una idiosincrasia per statuti e regole, su cui si è innestato lo sfrenato sperimentalismo di Roberto Casaleggio. Lui era un personaggio geniale e vulcanico, capace di sfornare idee a getto continuo ed era affascinato dalla sperimentazione, aveva una fiducia sconfinata nelle sue capacità di trovare la soluzione in ogni caso.

Però, sfortunatamente, non aveva alcuna particolare propensione a considerare le cose dal punto di vista sistemico, per cui se due sue idee precedenti entravano in conflitto fra loro, lui risolveva il problema con una terza idea, magari senza rendersi conto che era poco compatibile con una quarta o una quinta e quando lo avesse scoperto, ne avrebbe tirata fuori un’altra e così via. Ma la politica ha bisogno, si, di sperimentazioni, ma va concepita come sistema.

Sinora al M5s è andata bene per due cose: c’era Roberto che una per tirare avanti se la inventava sempre ed era nelle condizione di un movimento di opposizione. E per di più poteva godere dell’indulgenza riservata ai principianti magari un po’ pasticcioni. Oggi le cose sono cambiate: Roberto non c’è, il M5s vuole proporsi come partito (non ho sbagliato: voglio proprio dire partito) di governo e l’approssimativo modello di organizzazione adottato funziona sempre meno. Per di più siamo entrati in una fase di intenso mutamento, quando le cose invecchiano presto.

Cari amici attenti: che ci sia un successo elettorale (anche sotto il fatidico 40%) è possibile e probabile, stando ai sondaggi, ma i sondaggi non sono una assicurazione dei Lloyd di Londra e si fa presta a restare delusi. Ma soprattutto, tenete bene a mente che i problemi più amari inizieranno il giorno dopo le elezioni, soprattutto se ci sarà stata una vittoria e con questo modello organizzativo e queste forme di azione politica non si regge più di qualche mese. Pensateci.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (63)

  • Esimio professor Giannuli, per quanto riguarda la vicenda romana, Marra ha detto che i suoi rapporti con il movimento 5 stelle erano inesistenti. Ha detto semplicemente che è stata la Raggi a cercarlo perchè conosceva bene l’ambiente romano, gli serviva per far ripartire la macchina amministrativa. Quindi come può ben notare, non c’è niente di compromettente. Per quanto riguarda Genova, in questo caso Grillo ha fatto benissimo ad annullare l’esito di quella votazione online. Se disgraziatamente la signora Cassimatis da sindaco o da consigliere d’opposizione dopo 6-7 mesi dalle elezioni comunali avesse abbandonato il movimento come hanno fatto i suoi compari, attuali consiglieri d’opposizione, sarebbe stato un danno enorme, anche a livello nazionale. Quindi si dice meglio prevenire che curare. Concordo pienamente con lei sul discorso unione europea, in quel caso Grillo ha commesso un errore clamoroso. Comunque alla fine sono sicuro che il movimento 5 stelle vincerà le prossime elezioni politiche con il 45%. Mentre in Francia vincerà la signora Le Pen con il 53%!!!!

    • ma se i dubbi (legittimi per carità) sulla Cassimatis erano questi, perchè la si è ammessa alla votazione? Era prima che occorreva farlo, ora suona molto male. Posso capire e condividere lo spirito della decisione orientata a tutelaremil movimento, ma come lo si è fatto è il solitopasticciodell’ultimo momento

      • Ci sarebbe la questione del limite di mandato della carica “elettiva” di Presidente.
        I media che hanno la fama di essere ostili al Movimento non sembrano curarsene.

    • Qui non si tratta solo di fatti interni perché i meccanismi elettorali distorsivi individuati per “guidare/filtrare” i risultati elettorali hanno conseguenze pesanti sulla rappresentatività e sull’ecosistema politico.

      Se alle amministrative non vigesse il maggioritario (ma il puro proporzionale) non vedremmo certe porcherie e non ci sarebbe bisogno delle primarie.

      Come già avvenuto c’è la possibilità di causa legale che rinfreschi nelle menti dei cittadini i tratti essenziali della nostra democrazia.

      • PS:Una a colpa tanto grave da annullare il risultato delle consultazioni ma non da risultare in espulsione?

        Adesso sarà attivata una procedura di espulsione con le “garanzie” che per essa sono state previste oppure i “dubbi” non hanno alcuna credibilità a tal fine?

        Qualcuno “molto bravo” spieghi pure perché le regole per modificare le procedure delle espulsioni e sanzioni, votate “con calma” recentemente dal M5S, non siano state applicate ai “soci” di Genova prima di disporre le consultazioni platealmente derogate.

    • sul discorso unione europea, in quel caso Grillo ha commesso un errore clamoroso.(Leone )

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      un errore …un qualcosa che gli è stato messo in evidenza da anni : da una consistente base del M5s…da diversi economisti (che hanno collaborato con tanta buona volontà e speranza…con frange del M5s )…una strana ambiguità ondivaga…messa in evidenza da articoli di giornali…anche stranieri : lo ho letto pure sul Telegraph ….un qualcosa che gli vien rinfacciato da anni ? non è un errore…..l’argomentazione anti euro a giorni alterni era per tenersi agganciato una parte dell’elettorato. La verità ? Grillo è sempre stato pro UE/euro.

      L’ambiguità era una chiara scelta in previsione di poter saltare poi “eventualmente ” su un carro o su un altro a seconda della contingenza opportuna.

      Sull’uscita dall’euro io personalmente ho molta ma molta più fiducia nell’Euro stesso (a forza di odiarlo ho imparato a conoscerlo bene ) :——–>>>se non lo farà cadere qualcuno … imploderà da solo (arriverà il punto di rottura automatica: come previsto da tantissimi economisti “silenziati” dai mass media sino a 5 anni fa …più durerà la sua agonia più danni farà….ma l’implosione è certa )….e dopo che sarà morto e sepolto da tanto tempo …il M5s starà ancora oscillando se uscirne o meno…referendum o meno ahahah —–>>> ridicoli e inaffidabili: bocciati.

      L’essere volutamente e coscientemente ondivago sul tema per anni …però denota un qualcosa su Grillo : grande opportunista.(per i motivi prima detti ) .

      Uno cosi non merita la fiducia : è un bruttissimo segnale (e la vicenda ALDE lo dimostra in pieno ).

      La tragedia europea chiamata Euro (Grecia docet ) era un tema non secondario ma fondamentale : l’aver gestito in questo modo “opportunista” il tema euro…qualifica e squalifica il Grillo .

      • Poi il volersi ostinare a proporre il tutto per referendum anche in altri Paesi (Le Pen compresa ) è un qualcosa di incomprensibile: la moneta Euro è stata introdotta senza referendum e andrebbe eliminato per programma politico. Poi dal punto di vista strettamente tecnico ..la faccenda Euro e referendum è assurda…: è una moneta tecnicamente sbagliata per sua natura (non c’è nessun non saprei come definire…”paper” scientifico/economico ..— pubblicazioni, testi , etc , aggregazioni monetarie o agganci monetari che è la stessa cosa…del passato storico — che qualifichi l’Euro/moneta unica ..una moneta valida : per contro…tutta la letteratura scientifica e le aggregazioni monetarie passate ..testimoniano e convalidano la sua non validità tecnica.(non per nulla grandi economisti sin dai lontani anni 70 con Kaldor …avvertirono che sarebbe stato una iniziativa fallimentare e che avrebbe portato danni ) . Per cui detto questo…la Moneta Unica Euro è un cancro (dimostrato—>> sia teoricamente sia nella concretezza reale: devasta le economie ad aree disomogenee e le devasta proprio come le dinamiche del cancro fisico… ) …ed è come chiedere tramite referendum: se confermare o no un cancro . Dalla moneta unica se ne dovrebbe uscire per scelta politica.Senza Referendum…per altro tecnicamente difficili e con un iter lungo visto che la nostra Costituzione non lo prevede: un escamotage per tirar alla lunga un problema che non si vuol eliminare perché si è subdolamente Pro Euro—->> Il M5s è SEMPRE stato pro euro.

    • ahahah quindi annulli le elezioni dopo che chi ha vinto non ti garba?
      ma proprio senza un briciolo di vergogna siamo qua, ma anche direi
      onesta intellettuale , coerenza e principi cardine da rispettare.

  • I 5S nella (alquanto bislacca) concezione Casaleggio erano un tipico partito dei Pirati, vale a dire dei radicali pannelliani trasposti nell’era informatica: gente completamente sprovvista di una cultura politica (cioè della polis) atta ad aggregare le masse. Un movimento buono a montare battaglie mediatiche in difesa di questa o quella categoria (che siano froci, negri, femmine o delinquenti), di questo o quel diritto regressivo, ma privo di un ethos comunitario di qualche respiro.

    La fortuna dei 5S è stata l’incontro con Grillo, che oltre a dar loro mordente mediatico li ha agganciati alla denuncia della crisi e a una qualche rappresentanza rinforzata della protesta sociale, senza correggere le lacune di fondo del movimento. Queste lo rendono tanto idoneo al ruolo di partito pigliautto e quanto inidoneo alla gestione della cosa pubblica, tanto più in un momento di crisi epocale.

    L’avvento al governo dei 5S segnerà il loro spappolamento e la confluenza di un’ala moderata con il PD, mentre il resto dell’elettorato si distribuirà fra Lega, astensione e perfino Bersani (!). Le percentuali dipenderanno dal corso degli avvenimenti, ma è facile prevedere che a confluire nel partito di regime sarà la grande maggioranza dei parlamentari e una minoranza, per quanto molto consistente, degli aderenti.

    Unica eccezione qualora i 5S andassero al potere in un momento di disfacimento conclamato dell’eurodittatura. Nel qual caso ci troveremmo in un contesto completamente diverso.

  • Venceslao di Spilimbergo

    Buonasera professore
    Critica tagliente ma giusta quella che Lei ha esposto… bisognerà ora però attendere per vedere se i sostenitori e i membri del M5S gradiranno la “stoccata” (estremamente costruttiva del resto) o se invece la rimanderanno al mittente, non accettandola. Le dirò, in assoluta sincerità, che purtroppo tendo ad optare per la seconda ipotesi: i “pentastellati” si stanno sempre di più chiudendo in se stessi, rifugiando dal contatto con gli esterni al Movimento (e parlo conscio di quanto sto scrivendo poiché ho diversi conoscenti, soprattutto giovani, che hanno aderito al progetto del signor Grillo). Per quanto amaro da constatare, tale atteggiamento non mi sorprende però più di tanto: la loro appare quasi una strada obbligata, rimane da capire se percorsa coscientemente oppure senza rendersene conto. In tutti i casi, questo cammino che essi hanno intrapreso è dovuto a mio parere, da un lato alla natura stessa di questa creatura politica e al problema di fondo che la caratterizza, dal altro lato dal tentativo disperato di rimandare sine die una qualche risoluzione dello stesso (o perché non sanno come risolverlo e/o perché la sua soluzione comporterebbe la scomparsa del “gruppo” in quanto tale). Riguardo al primo punto presto detto: il M5S è stato generato, volontariamente o meno, come forza politica di “protesta”, non di “opposizione”; mentre quest’ultima ambisce sin dalla sua nascita a divenire in futuro una forza di “maggioranza” nel Paese e, in quanto tale, ad assurgere a ruoli di governo, l’altra invece mira solamente a raccogliere le critiche, le contestazioni, le accuse degli scontenti all’attuale sistema senza però aspirare un giorno a guidare la Nazione. Essa punta de facto a rimanere minoranza… una minoranza rumorosa, dura, ma pur sempre minoranza. Non sviluppa pertanto (poiché non ne ha bisogno) ne un insieme coerente di idee su cui fondarsi, ne conseguentemente un programma chiaro e definito da portare avanti (coerente con le idee di base) e nemmeno, alla fine, una organizzazione per la propria comunità tale da poter permettere la formazione di una classe dirigente interna, mediante la quale poter agire con azioni concrete volte a portare avanti la propria visione politica sul territorio. Una forza di “protesta”, proprio per la sua natura può rimanere “liquida” senza che questo possa costituire per essa un problema, anzi! Proprio una composizione “aleatoria” (senza idee chiare, senza un programma propriamente detto, senza una squadra dirigente, senza presenza sul territorio, ecc…) appare indispensabile per permettere ad un Movimento come questo di sopravvivere e crescere: senza schierarsi (o quantomeno non schierandosi in maniera definitiva) su alcuna questione, senza esporsi, ecco che i “pentastellati” potranno continuare a essere ben visti sia da elettori scontenti, arrabbiati, delusi dal mondo progressista, come dal mondo conservatore e pertanto a mantenere i loro voti o addirittura a acquisirne di nuovi. Nel momento che dovesse invece prendere posizione ecco che le cose cambierebbero: non solo vi sarebbe un vistoso calo di nuovi aspiranti membri, ma altresì le varie anime contenute al suo interno entrerebbero in fibrillazione; la contrapposizione fra esse, lo scontro che ne deriverebbe porterebbe alla divisione del M5S e alla sua disgregazione, senza che nessuno lo possa impedire (la mancanza di una struttura organizzativa, che possa fungere da mediatore fra le fazioni, si farebbe sentire in quel momento). Ne consegue la inevitabile “neutralità” (mi si passi il termine, per quanto improprio) di questa forza politica su ogni questione di sorta, così da permettere una convivenza fra più pensieri, fra loro anche molto diversi. Tale situazione però comporta con sequenzialmente la mancanza de facto di un pensiero comune, nella stessa maniera che la presenza di strumenti fra loro diversi, senza spartito, senza un direttore, che si sovrappongono uno su l’altro non produce musica ma solo un guazzabuglio di suoni cacofonici… o per dirla in altri termini, troppi colori conviventi e/o sovrapposti fra loro non genereranno un bel quadro (soprattutto se manca un pittore e una idea su cosa disegnare) bensì solo una distesa di colore grigio, la morte del colore in quanto tale. E qui, dinnanzi alla descrizione del “peccato originale” di questo soggetto, si innesta la faccenda del <>; come può il signor Grillo portare avanti la sua creatura, ben conoscendone (ci si augura) la sua innata fragilità, permettendole di sopravvivere man mano che i vari difetti, i problemi che contiene dentro di se, emergono un po’ alla volta alla luce del Sole (talvolta spontaneamente, talvolta a seguito delle osservazioni nei suoi confronti degli avversari)? L’unica strada, come insegnano precedenti illustri nella Storia (dalla Rivoluzione francese del periodo Giacobino, alla fase conclusiva dell’esperienza Marxista), è quella di creare un “mito”, una “narrazione fondante e unificante” (oggi mi pare si dica una “storytelling”) mediante la quale serrare le file dei propri sostenitori e resistere alle bordate del nemico; un “mito” che funga da scudo ma che, allo stesso tempo, permetta al Movimento di continuare ad attrarre nuovi simpatizzanti dalle più variegate origini e visioni del mondo. Tale “mito”, necessariamente super partes riguardo a eventuali ideali politici (per i motivi prima esposti), non potrà che essere la già sperimentata (tragicamente) “questione morale”, ovvero la presunzione, alquanto superba invero, di considerare se stessi come eticamente migliori degli altri. Una presunzione, per nulla fondata su alcuna prova o testimonianza di sorta, che per sua natura può sussistere unicamente come atto emozionale, irrazionale, fideistico… come atto di Fede. Ed è proprio quello che sta accadendo e che temo sempre più riscontreremo nel prossimo futuro: una virata dal sapore “religioso” (mi si passi il termine) del M5S sia al proprio interno (eventuali “eretici” saranno sempre meno tollerati), sia nei suoi rapporti col mondo esterno (una contrapposizione netta alla realtà che condannano, in quanto irrimediabilmente degenerata, e una chiusura conseguente da essa). Senza rendersene conto, al pari degli illustri precedenti che ho richiamato, i “pentastellati” diverranno prigionieri della loro stessa propaganda; questo non potrà che aggravare, da un lato la destinata risoluzione (o tentativo quantomeno) delle loro contraddizioni intrinseche, dal altro lato la relazione tra essi e il resto della popolazione Italiana (rimando al riguardo ad un mio precedente commento sull’argomento). Mi rendo conto Esimio professore che Lei auspichi a un avvenire quanto più roseo per il signor Grillo e i suoi sostenitori… ma la strada che stanno prendendo, prima o poi, li porterà a sbattere contro la Realtà. E il dramma vuole che, per quanto Lei gli voglia generosamente aiutare (consigliandoli al meglio), loro i suoi aiuti non potranno accettarli e/o usarli nemmeno se volessero: se mai infatti provassero a cambiare percorso da seguire, il Movimento finirebbe per non esistere più e divenire un’altra cosa. E loro non vogliono divenire un’altra cosa. Si inizi pure a rassegnare Chiarissimo: non riuscirà a trasformarli in un partito politico propriamente detto, non diverranno mai una forza di “opposizione”… un uccellino, pur con tutte le maggiori e migliori intenzioni, non diverrà mai un cavallo; uccellino è nato, uccellino morirà. Movimento di “protesta” è venuto al mondo, e sempre come forza politica di “protesta” (con tutti i difetti e le problematiche del caso) il M5S scomparirà. È il suo Destino.
    Scusandomi per il tempo che Le ho fatto perdere, nonché per l’abuso da me commesso (anche in questa occasione, sic!) verso la sua pazienza, la saluto augurandole ogni bene e una buona serata

    • Caro Vencenslao,
      hai perfettamente ragione. Unico appunto sul tuo ragionamento: a mio parere, sei sin troppo buono sul fatto che un gruppo carismatico riesca a evolversi fino a costruire un mito fondativo. Per il momento, sono solo un gruppo carismatico, retto unicamente dal carisma del capo che fa e che disfa a suo piacimento, che lancia slogan pro e bordate contro, che detta la linea e che cassa la stessa il giorno dopo. Economicamente, esiste una simile verticale, non detta, per cui si scoprono a posteriori clausole da 150000 euro… che farebbero ridere un borghese, ma che a me farebbero spavento, visto che fino al duemilaetrenta sono vincolato per molto, molto meno, a una somma di denaro per cui prego il padreterno di arrivare ogni anno al panettone. Selezione di classe, quindi, anche nei cosiddetti “quadri intermedi” e “locali” (virgolette d’obbligo, per non offendere le strutture organizzative che si poggiano su tale metodo per darsi un minimo di coordinamento e democrazia interna). Su Roma, che dire: contenti i palazzinari, stranamente finiscono le vessazioni giornalistiche, e gli stessi sottoposti a gogna mettono ora a gogna Lotti e compagni. Numeri da circo che neanche un sesto grado sugli specchi ruscirebbe a giustificare, eppure in Italia accade questo. Il buon Rino Gaetano, che forse non Le piaceva, aveva scritto qualche canzoncina ironica a proposito…
      Un affettuoso saluto a te… e anche a Spilimbergo!
      Paolo

      • Venceslao di Spilimbergo

        Buonasera Esimio signor Selmi
        La ringrazio per questo suo cortese contributo al mio commento, nonché per i complimenti che in esso mi ha gentilmente rivolto. Ringrazio e prendo altresì atto della sua critica, se così si può definire, riguardo al mio essere fin “troppo buono” nei confronti del M5S. Probabilmente Lei ha ragione… in fondo, pur essendo per mia indole uno stoico (o simil tale), lascio involontariamente emergere una qualche forma di benevolenza verso questa formazione politica. Non per “discolparmi”, tutt’altro si badi, ma forse questa mio agire è dovuto ad una sorta di indulgenza verso il fenomeno che Movimento impersona. In fondo, come ho già più volte esposto nei miei interventi in questa sede (e in altre), i “pentastellati”, proprio per quello che rappresentano, hanno intrapreso un cammino che non può non portare alla situazione che oggi constatiamo con i nostri occhi; questo loro essere “prigionieri di se stessi” mi porta da un lato a non infierire su una realtà di per se difficile (mai emulare Maramaldo!), dal altro lato mi spinge quasi a provare una forma di Umana empatia verso di essi. Per quanto concerne il resto di quanto da Lei scritto, sono in buona parte d’accordo: in quella realtà che, i sostenitori del signor Grillo, scambiano per un bel lago si nasconde in verità uno stagno di acqua più putrida di quanto si possa credere… il comune “mito” su cui però essi hanno fede, ovvero l’idea di essere moralmente superiori ai loro avversari, gli impedisce di vedere l’amara reale situazione, con il risultato che “accecati” sono e tali continuano (per loro volontà, tengo a sottolineare) a rimanere. Peccato, ma era inevitabile che accadesse. Da quanto ho appena fatto presente, Lei potrà constatare come sulla questione riguardante il “mito fondativo” non ci troviamo d’accordo (per quanto l’esistenza di esso non vada in contraddizione con la presenza di una guida carismatica, anzi!), spero però che per questa diversità di opinioni non me ne vorrà. Su Roma invece mi autocensuro, non per codardia, bensì per caritas patriae… e con questo ritengo di aver detto tutto.
        Ringraziandola nuovamente per il suo gentile contributo, la saluto sia a titolo personale sia in nome della mia cittadina, augurando a Lei (e alla sua città naturalmente) ogni bene e una buona serata

        • Di nulla Venceslao!
          E’ stato un piacere anche per me. E mi è restato ancora l’interrogativo, interrotto soltanto dal mulinare delle pedalate per timbrare in orario… può l’onestà essere un mito fondativo? E la risposta che mi son dato è: si, per un qualsiasi movimento di rinnovamento sociale di ispirazione sia laica (M5S) che religiosa (Soka Gakkai in Giappone, per esempio e, attenzione, accostata a una forte sovrastruttura ideologica, data dal buddhismo Nichiren, cosa totalmente assente nel M5S)… no, nel momento in cui ci si inizia a “sporcare le mani” con la politica, entrando nella stanza dei bottoni. Ecco che, allora, l’onestà non può essere più considerata un valore assoluto da ergere a termine di paragone, pena il finire in pasto alle trappole dell’avversario. Avviso di garanzia, a casa? Si? E allora ti querelo per diffamazione, ti arriva l’avviso, vai a casa. Semplifico, ma l’anno scorso eravamo a questo livello e già Aldo aveva sottolineato questo limite. Soluzione: anziché affrontare il problema e fare autocritica, serrata di fila e chiusura a riccio nel rapporto carismatico fra padre fondatore e suo popolo: dinamica che, come gli antichi greci avevano già acutamente osservato nel mito di Saturno, conduce a una dipendenza carismatica di tipo sempre più totalitaristico fino all’inevitabile, conclusivo, nichilismo. Ciò che si definisce “pragmatismo” dei pentastellati, a causa di questo vizio che è di sostanza, ancor prima che di forma, in realtà non lo è: “pragmatismo” significa ergere a termine di paragone supremo la praxis o meglio, l’esperienza (giacché nella sua manifestazione concreta è sempre stato molto “empiristico”, come procedere); nel caso dei pentastellati, tutto dipende da Grillo e Casaleggio; sono loro a decidere cosa è, “pragmaticamente”, da fare, e cosa no. E si ricade nella dipendenza carismatica. In questo senso, lo era molto di meno la Soka Gakkai giapponese. Questo non per negare il Suo punto di vista, più che altro per precisare il mio. Quella politica è tutto, fuorché una scienza esatta. Né, tantomeno, una techné fatta e finita. E’ stato un piacere Venceslao.
          Alla prossima e un affettuoso saluto.
          Paolo

  • Piacere di rileggerla..
    Mi permetta due domande…
    In un periodo storico in cui tutto viene messo in discussione, istituzioni nazionali e internazionali, establshment, modello economico, tipo di democrazia, rapporti fra i popoli, e dove ognuno propone proprie diverse soluzioni, tutti hanno però una costante, cioè il “partito politico” come unico mediatore tra corpo elettorale e istituzioni (al di là che siano democrazie o regimi autoritari). Tranne il M5S.
    Lei pensa che i Partiti Politici siano indispensabili per una corretta dinamica popolo/istituzioni? Non è forse uno strumento “obsoleto” che per le sue incapacità ad adeguarsi al post-moderno, manda in corto circuito le istituzioni rendendole inefficenti? . Una mutazione del M5S verso la “forma” partito non potrebbe distruggerlo?
    Forse la cosa corretta è quella di considerare il M5S un mezzo, con vita limitata (appunto, un Movimento!), con il compito di normalizzare la vita politica italiana, guidata da un “non-leader” tanto burbero quanto sinceramente desideroso di cambiare (salvare?) il proprio paese dalla deriva. Un movimento a scadenza che governi per 4/8 anni e faccia un po di pulizia e di riorganizzazione nel paese, “costringendo” tutti gli altri partiti a ripulirsi a loro volta e uscire definitivamente dagli schemi partitici novecenteschi (ed ovviamente mandare in pensione tutti quegli incompetenti che ci hanno governato). In fondo è quello che Grillo e Casaleggio dicevano ai loro esordi: Il Movimento è un taxi con l’unico compito di portare l’Italia a essere ….. un paese civile. Dopodichè ognuno torni alle proprie ideologie..
    Grazie

    • Voler eliminare i partiti come rappresentanti delle istanze sociali (operazione che, proprio con il Movimento 5 Stelle, ha toccato il massimo apice) denuncia la volontà di voler conculcare la democrazia. Le istanze sociali, secondo le teorie Neoliberali attualmente così forti, non hanno bisogno di intermediari politici, in quanto possono essere pienamente soddisfatte all’interno del mercato, cioè cristallizzando i rapporti di produzione. E la logica del TINA: la politica deve esclusivamente firmare le decisioni di tecnici ritenuti terzi (ma che terzi non sono, in quanto espressione di determinate particolare istanze sociali). La pretesa del movimento di poter far votare a ciascuno qualsiasi provvedimento di qualsiasi materia è fallace: non tutti possono essere esperti di diritto costituzionale , di diritto comunitario, di radiotelecomunicazioni, di aviazione, di edilizia. La struttura partito, come la struttura sindacato, servono a alle masse per poter determinare, ideologicamente, una strada da seguire all’interno di un processo normativo complesso espressione di un mondo complesso.

    • Certe cose iniziano in modo molto serio e finiscono in burletta.
      Certe cose iniziano per gioco e finiscono col divenire molto serie.
      Domanda delle cento pistole: con il M5S, a quale dei due casi ci troviamo di fronte?
      Sottodomanda: ed in quale momento?

    • pia illusione che enfatizza eccessivamente il parallelismo tra politica e “servizi” alla parti di quelli offerti da aziende private (ove il proprietario può fare quel che gli pare).

      Cosa impedirebbe al M5S di gestire la cosa pubblica in maniera “estemporanea” come le questioni interne?

      • corrigenda: “servizi” alla pari

        il M5s è un partito a prescindere da come vorrebbero “non farsi chiamare”.
        Non spetta a loro normare i significati dei termini d’uso comune, non ancora almeno.

        Ps: finiamola con le supercazzole come il mettere un “non” davanti a termini come statuto (il “non statuto” è uno statuto)

      • Egregio professore ho avuto il piacere di sentirla commentare i fatti di Genova a “L’aria che tira” su LA7. Lei constata che il movimento è ondivago e non prende posizioni chiare sui vari aspetti che la realta’ del paese presenta di volta in volta: secondo Lei questo sarebbe un grave difetto per il movimento che potrebbe danneggiarlo e ostacolarne la crescita. Io credo invece che un sano PRAGMATISMO sia un punto di forza perchè permette soluzioni di buon senso, liberi dalle categorie destra/sinistra del secolo scorso.I principi fondanti del movimento sono giustizia, equità e legalità da tenere sempre presenti nello spirito di servizio per il paese, prendendo come guida il dettato costituzionale dell’amministrare la cosa pubblica seguendo il buon senso che “ogni buon padre di famiglia” dovrebbe avere.Ho aderito al movimento con questo sentimento che ho sempre mantenuto nella mia attività lavorativa nella pubblica amministrazione e tanto mi basta.A dispetto di quel che gli avversari dicono degli elettori del Movimento( ciechi , acritici e fideistici seguaci di una setta) io ho una cultura universitaria come Lei in Scienze Politiche e una età abbastanza matura per giudicare quel che avviene oggi con cognizione di causa e capace di discernere e valutare criticamente quello che i giornali propinano (vedi i commenti sulle parole di Di Maio distorte volutamente nel loro autentico significato). Perdonerò tutti gli errori se fatti in buona fede sperando nel contempo che siano sempre rimediabili. La saluto con stima e cordialità

  • “Che il M5s abbia ragioni molto solide alle sue spalle è provato proprio dal fatto che resiste nei sondaggi nonostante gaffes e capitomboli che ad altri partiti costerebbero l’osso del collo.”
    Io non direi. Se il M5s resiste ai casini che combina è perché una grossa parte del suo elettorato lo tratta come una religione. Ed è lo stesso che succede agli altri partiti, altrimenti perché il PD esiste ancora?
    Il dogmatismo avvelena il confronto politico e impedisce alle persone comuni di parteciparvi in modo decente.

  • e’ ormai piu’ che evidente che dal M5S non possiamo aspettarci niente di buono, e mi dispiace dirlo perche’ io l’ho votato e ci credevo, ma ora e’ arrivato il momento di rendersi conto che anche i 5S sono nemici dell’interesse comune al pari di PD FDI FI Lega etc…
    Oltretutto hanno accettato nelle loro file personaggi sconcertanti come Adele Gambaro la quale ora non solo se la fa’ con Denis Verdini, un pregiudicato con a carico un fardello di imputazioni penali, ma si e’ fatta promotrice della legge che porta il suo nome contro le “fake news”, ovvero di una legge bavaglio nei confronti della controinformazione. Purtroppo la legge Gambaro sta’ passando nell’indifferenza generale al punto che persino uno come Giannuli non sembra essersi accorto di niente.
    Credo che valga la pena prendere in considerazione un nuovo soggetto politico che a differenza del M5S e’ molto chiaro nel dire cosa vuole fare:
    Riscossa Italia (per iniziativa dell avvocato Marco Mori)
    https://www.youtube.com/watch?v=pxzBv4LwLQU

    • A proposito di Fake News.
      Dal sito del Senato:
      ————————————————————————–
      ADELE GAMBARO,
      Regione di elezione: Emilia Romagna
      Nata il 24 luglio 1964 a Genova
      Residente a Bologna
      Professione: Consulente
      Elezione: 24 febbraio 2013
      Proclamazione: 4 marzo 2013
      Convalida: 22 ottobre 2013
      Membro Gruppo ALA-SCCLP
      Membro della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo)
      Segretario della 14ª Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea)
      Membro della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa

      Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura
      Gruppo Movimento 5 Stelle :
      Membro dal 19 marzo 2013 al 23 giugno 2013 – Ha fatto presto, in meno di tre mesi si è convinta che il M5S non è cosa buona e giusta (n.d.r.)
      Gruppo Misto :
      Membro dal 24 giugno 2013 al 19 gennaio 2016 (Gruppo Azione Popolare, dal 10 ottobre 2013 al 14 maggio 2014) (dal 6 novembre 2013 la componente assume la denominazione Gruppo Azione Partecipazione popolare)
      – dal 15 maggio 2014 al 10 luglio 2014 appartiene alla componente Italia Lavori in Corso
      Gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie :
      Membro dal 20 gennaio 2016 (dall’11 aprile 2016 il Gruppo assume la denominazione Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (Movimento per le Autonomie))
      (dal 21 giugno 2016 il Gruppo assume la denominazione Alleanza Liberalpopolare-Autonomie)
      (dal 7 dicembre 2016 il Gruppo assume la denominazione ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare) .
      ——————————————————
      Quanto a quest’avv. Marco Mori, sostenuto da molti dei fuoriusciti M5S, in primis da Claudio Messora che sul suo sito ByoBlu attacca il Movimento che non gli ha permesso di fare carriera come portavoce, corre per il posto di Sindaco di Genova senza alcuna speranza di divenirlo, ma con qualche speranza di fare il consigliere di opposizione se la città dovesse finire al M5S.

      • ma con qualche speranza di fare il consigliere di opposizione se la città dovesse finire al M5S.

        ——-
        ——

        Intento nobilissimo…e utile…fa BENISSIMO . Il m5s è un movimento P-E-R-I-C-O-L-O-S-O…..c’è da tremare poi…all’idea che vada al top del potere centrale. Bravo il Marco Mori…bravissimo. Ottimo.

        m5s= cialtroni pericolosi

      • Una postilla.
        Notare che la Gambaro, come altri ex M5S, p.e. Orellana, è finita in Scelta Civica, il partito fondato da Monti, cioè il peggio del peggio dell’anti Italia, e non solo secondo il Movimento. Forse anche peggiori dei Responsabili.

    • Per fare propaganda al suo nuovo partito, lei accusa il M5S di aver accolto nelle sue fila una come Adele Gambaro.Si, è stato un errore di scelta degli elettori a cui è stato posto rimedio con l’espulsione. Anche allora tutti strillavano contro Grillo per questa decisione. Come vede invece i fatti gli danno ampiamente ragione;lei stesso ora si scaglia contro la Gambaro! Ora che a Genova si rimedia ad un errore prima delle elezioni si grida allo scandalo per il diktat di Grillo. Beh, caro signore, io mi fido di più di una persona come Grillo che può avere informazioni riservate che non possono essere spiatellate “coram populo” per ragioni di privacy piuttosto che di un avvocato (Marco Mori) di cui non so assolutamente nulla. Nel cestino della frutta capita di tanto in tanto di trovare qualche mela marcia che prontamente si getta via!

  • un po’ leggero?

    leggerezza e faciloneria sono il sale del M5S .

    L’Italia andrà col vento in poppa senza la zavorra della competenza.

    La calata di braghe dello stadio a Roma da giusta proporzione.

  • “discussione con regolare votazione”: da parte di chi? Una volta, i partiti richiedevano rilevanti contributi in tempo o in denaro agli iscritti; oggi il loro ruolo è decaduto, con la conseguenza che non è tanto certo che i partecipèanti alle decisioni siano davvero elettori e sostenitori del gruppo in questione. Nella misura in cui non lo sono, le decisioni risultano “inquinate” dalle preferenze di altre correnti politiche, si annacquano le differenze tra partiti, come accade in tante “primarie”; nella misura in cui vuole evitarlo, un partito deve di fatto limitare il ruolo delle consultazioni della base. E’ un dilemma che riguarda tutti gli odierni partiti, mi sembra; riguarda i 5 stelle con alcune modalità e motivazioni particolari. Si dovrebbe tornare alla partecipazione sistematica dei “miltanti”? Si potrebbe…?

  • Buongiorno Professore.
    Concordo su tutta l’analisi, ma c’è un punto che mi lascia perplesso, ed è lì dove lei dice “…il giorno appresso ancora è per una uscita negoziata [dall’euro] e per restare nella Ue (come se fosse politicamente possibile conciliare le due cose)”.
    Eurozona è al momento solo un sottoinsieme dell’Unione europea, e non vedo perché l’uscita dalla prima escluderebbe di rimanere nella seconda – a cui oggi partecipano 28 paesi (compresa l’uscente UK), quando all’eurozona ne appartengono 19.
    A meno di ipotizzare ritorsioni nei nostri confronti se volessimo riacquistare la sovranità monetaria.

    • perchè dopo una rittura che metterebbe in pericolo l’euro sarebbe politicamente impensabile, dal punto di vista giuridico i trattati stabiliscono che un paese Ue non sia, almeno per ora, obbligato ad aderire all’Eurozona, ma una volta entrato non è èprevosto che possa uscirne… per cui…

      • Professore credo che nulla sia irreversibile tranne la morte.I trattati possono essere rinegoziati;occorre valutare solo se si ha la forza per chiederlo e la credibilità per farlo.

  • Paradossalmente il problema del M5S è diventato proprio la trasparenza.

    Un movimento che grida onestà dovrebbe essere prima di tutto onesto nei confronti dei propri elettori, dichiarando apertamente le proprie intenzioni, ad esempio cosa farà nel caso in cui non raggiunga l’agognato 40%.

    Il rischio infatti è che come nel 2013 i voti vengano congelati da Grillo in persona ed utilizzati solo per fare opposizione, lasciando così spazio ad un governo formato da PD ed altri partiti pronti a sostenere un governo di larghe intese contro il M5S.

    Se Grillo non chiarirà questo aspetto, molti elettori non voteranno il M5S, che quindi non raggiungerà l’agognato 40%.

    • Se accadesse una cosa del genere avrebbero l’ennesima scusa peri maggioritari così una fazione che avrebbe il 20% dei consensi dell’elettorato legifererebbe “asfaltando” chi rappresenterebbe il 30% dell’elettorato quando già da oggi il rimanente 50% per lo schifo si astiene.

    • Nel 2013 i tempi non erano maturi.Se ricordate ai parlamentari, e non solo, era proibito di partecipare a trasmissioni televisive.Col senno di poi ,mai decisione fu più saggia; gli squali li avrebbero divorati perchè ancora vulnerabili e incapaci di difendersi ! Grillo conosceva bene quel mondo e ha cercato di proteggerli. Quasi tutte le decisioni drastiche da lui prese(criticate aspramente dalla base e dileggiate dagli avversari politici) si sono rivelate,col tempo, sagge e lungimiranti, senza negare comunque che qualche errore ci sia stato.

  • Per la prossima campagna elettorale son curioso di sapere quali saranno gli economisti di riferimento del M5s…dovranno suppongo come tutti i partiti presentare un economista per il confronto in materia: da questo si capirà molto. O faranno campagna elettorale senza almeno un economista del movimento e per il movimento ??? sulla base delle cazzate di Grillo …dopo un eventuale vittoria…sceglieranno al momento gli economisti ?…come mai ancora non hanno un economista che parli a nome loro ? una realtà da potenziale 40 % senza ancora un o più economista ??? …già da adesso devono presentarlo per portar a nome loro avanti il discorso economico secondo la loro linea ….

    io son secoli che non leggo il blog di Grillo…se ne hanno ditemi chi sono…

    • Speriamo nessuno, anzi, speriamo che si vada a cercare in quel di Voghera, dove è noto che nascono i migliori.
      Quanto agli economisti, quelli veri, quelli da dibattito televisivo, c’è la sempre valida definizione: un economista è colui che dopo che non si è verificato quello che lui aveva previsto, te ne sa spiegare per filo e per segno i motivi. E non è mai sua la colpa, ma sempre del mercato, oppure della gente, o del governo, perfino dei marziani, che non si sono comportati come avrebbero dovuto.
      Pensandoci meglio, il sistema migliore di utilizzare un economista è quello di farsi dire cosa accadrà secondo lui, farsi consigliare su come comportarsi e poi fare l’esatto contrario: ci sono buone probabilità di azzeccare la strada migliore o, al più, di cavarsela a buon mercato.

      • Un motivo in più per non votare Movimento cinque stalle…ed un motivo in più per andargli contro…far campagna di persuasone anche personale nel “piccolo”..del proprio ambiente contro il M5s (è un mio proposito ).

        La risposta che mi ha dato..se è una sua opinione : è un luogo comune…lei evidentemente non ne ha la pallida idea di quanto siano importanti gli economisti e quali sia il ruolo dell’economia. La sua è un luogo comune..che lascia il tempo che trova (però ci sta come considerazione ). Ma se quella è il motivo per cui di economisti nel M5s “stranamente” non sen ne vedono..ulteriore segnale “allarmante” e ulteriore motivo per depennare il M5s dai votabili…e per considerare il m5s quello che secondo me è : un movimento pericoloso. Se andrà al potere…farà DANNI enormi. Mi terrorizza l’eventualità che l’Italia in un passaggio cosi delicato …sia messa in mano a gente “pericolosa” come il M5s. Povera Italia.

        Quindi lei pensa che sia meglio che il M5s non si doti di economisti e che non presenti nella campagna elettorale qualche economista possibile candidato ?…POVERA ITALIA.

        il discorso economico portato avanti dal “minestrone ” di Grillo ???? cioè dalle cazzate in senso economico che ha sparato in questi anni ???

        siamo seri per cortesia….

        • Il motivo è una altro: presentare un economista (di una grossa realtà politica non può fare a meno (assolutamente )…vuol dire “definirsi ” come linea economica….in modo chiaro: se mi presenti un Bagnai, un Galloni per ipotesi …faccio un esempio dei più noti ..io elettore capisco subito al volo in che direzione si muove il M5s nella sua linea economica. Il non presentarne o il non farne avvicinare ..tenerli “a distanza” come a fatto Grillo…fa parte di quella “ambiguità” di cui si è parlato. Al momento opportuno se per disgrazia di tutta l’Italia , questi mi posso permettere con assoluta certezza…di dirlo ..questi pericolosissimi “cialtroni improvvisati ” e cazzari …tireranno fuori gli economisti (perché non se ne può fare a meno…lei in merito ha detto delle banalità …) …

          movimento da combattere…e grandissimo pericolo per l’Italia. Dopo la distrazia dell’Euro…un movimento come i 5 stalle…affonderanno l’italia.E forse riderà tutto il mondo…

        • Questa faccenda del “tenersi a distanza” gli economisti…e non presentarne ufficialmente come “economisti del m5s” ..è un altro segnale in negativo che fa molto e non poco pensare……sull’ambiguità “voluta ” a fine strategico….

          io in vita mia ho votato solo una volta perché la ho passata all’estero..ed ho votato alle nazionali il M5s….alle elezioni Lega Nord per via della chiarezza sulla linea euro (e non per altro )…e poi a favore della Costituzione nel recente referendum. Me lo prendo come impegno personale: ovunque parlar contro il m5s…

          io come tanti dopo un po (e dopo averli frequentati a livello della mia città ).come a tantissimi mi è venuto il dubbio …se non fosse un movimento come si dice “gatekeeper “..o costruito ad imput di qualche potere forte..ed è stata un dubbio /altalena…una volta si una volta no..mi son sempre chiesto : ma c’è “qualcosa” che manovra dietro …?? ..la certezza non ce la ho…mi resta il dubbio forte…..

          ma mi sa che analisi come questa del Dezzani (bravissimo ) “forse” non siano campati per aria.(qui è stato linkato da altri diverse volte…quando si parla del m5s in negativo in molti blog si posta questo articolo del Dezzani (tantissimo ) e lo ho visto citato anche da qualche economista di rilievo.
          dinanzi a certi atteggiamenti…ambiguità euro (e non solo ) , alde..o meglio caratteri cubitali: ALDE… il “volutamente” non presentare economisti…e tante altri segnali…in questi anni questa analisi mi fa pensare che sia azzeccata.
          http://federicodezzani.altervista.org/m5s-la-stampella-del-potere/

          domanda che chi è in contatto con il M5s dovrebbe far loro (dal Pr. Giannulli ad altri ) : PERCHE’ NON CI PRESENTANO DEGLI ECONOMISTI DI RIFERIMENTO CHE SIANO NEL MOVIMENTO E CHE PARLINO A NOME DEL MOVIMENTO e portino avanti il discorso economico a nome del movimento e che si confrontino nei dibattiti ??? ……..perchèèè ????? ….

          • ….alle elezioni Lega Nord per via della chiarezza sulla linea euro (e non per altro )…(Paolo )
            —–
            —-
            elezioni europee

  • Personalmente penso che la sua intelligenza le abbia già da diverso tempo fatto capire che se il M5S dovesse mai arrivare al governo di questo Paese finiremmo senza alcun dubbio in una situazione di gran lunga peggiore dell’attuale, forse persino tragica, ma le sue sinapsi la stanno parimenti avvertendo di mantenersi bonario, prudente e conciliante nel formulare “avvisi e richiami” ai suoi amici posto che una bella poltroncina questa volta non le dovrebbe sfuggire… beh sì, in fondo chi la può biasimare, siamo tutti uomini….

    • come al solito sei volgare e cretino: io non aspiro a nessunapoltroncina e non mi vedrai su nessuna poltroncina. Se la desiderassi non farei nessuna critica data la ben nota suscettibilità dei 5 stelle. Ma forse tu giudichi dal tuo cuore…

      • Per quanto riguarda la suscettibilità vedo che sei pienamente in linea col tuo movimento.
        Per il volgare e cretino lascio giudicare agli altri se lo è più il mio intervento o la tua risposta.

    • @Brugial.
      Se cerca tre tratti giannuliani sono: l’altezza delle idee, la libertà di pensiero e l’onestà.
      … come attore avrebbe sfondato.
      Se lo propongo come santo … mi manda i padrini per sfidarmi a duello … col rischio di far santo me. Come arma lui sceglierebbe l’opera omnia di Marx. Devo ammettere che ne sa più di me.
      Brugal, se avesse voluto, non avrebbe aspettato i 5 stelle.

  • Mamma mia, quanti delusi, orfani di un M5S ideale, nel senso che ciascuno ne ha una sua idea, come per la formazione della Nazionale.
    E ancora sta all’opposizione; figuriamoci se andasse al governo! Se tutti ragionano così, dopo un paio di giorni già avrebbe perso la metà degli elettori.

    • Quanto sforzo era necessario per stilare una lista di “fidati” e sottoporla plebiscitariamente ai meetup di Genova?

      Si sarebbe potuto stabilire un quorum che se non fosse raggiunto avrebbe comportato nuova consultazione con altro fidato. Se dopo tot elezioni nessun “fidato” è scelto non si comete nella circoscrizione pertinente.

      Nulla di ideale e tutto molto pratico -terra terra- quasi.

      PS: il “garante” è idealmente nudo! E c’è chi dice che abbia il physique du rôle. 🙄

  • La posizione ufficiale del M5S è “referendum sull’euro”, per me che son antieuropeista è una posizione debole (non si vuole l’euro ma si vuole salvare l’ue) ma praticamente è il partito più euroscettico in Italia (dopo la lega ma solo se esiste ancora qualcuno che crede alle promesse leghiste);
    io Ponzio Pilato lo voterei subito e sono sicuro che sarebbe il miglior politico della storia della repubblica perché per la prima volta permetterebbe al popolo sovrano di decidere qualcosa (stile Svizzera).
    Riguardo a Genova il simbolo può essere negato senza fornire spiegazioni, in questo caso mi pare che fosse una questione di metodica denigrazione interna del m5s, nulla di penale ma se un infiltrato si infiltra non ha senso tenerlo (se è un infiltrato non darà mai le proprie spontanee dimissioni e un pizzarotti2 conviene evitarlo); fare la cernita preventiva di tutti i candidati significa fare ancor peggio mediaticamente.

    Ho cercato “partito pigliatutto” e sul dizionario non esiste, l’unica definizione/etichetta che ho trovato è un neologismo raramente usato di derivazione inglese su wiki “la principale caratteristica di tale partito è il concentrare tutte le sue energie nella competizione elettorale attraverso la scelta di temi consensuali che trovano ampio consenso nella popolazione”…. praticamente quello che tutti i partiti fanno o secondo me dovrebbero fare… scusi l’ignoranza ma senza altra definizione direi che tutti gli attuali partiti sono pigliatutto e spesso pigliatuttiivotidiscambioemafia in cui le ideologie esistono solo per spartirsi i voti fra finta destra e finta sinistra.

  • Naturalmente anch’io non sono addentro alle “segrete cose” genovesi. Ma, comunque stia la faccenda, essa resta una conseguenza naturale del difetto d’origine di immaginare una “democrazia del web” che per sua natura non può non restare confinata a un numero irrisorio di militanti attivi rispetto ai milioni di elettori. Ora che ne sono emerse le insufficienze, si sta tentando, mi sembra, di allargare la sparuta presenza sul territorio ( i meet up) Essa è però ancora estremamente ridotta, per cui può avvenire, trattandosi di poche centinaia di iscritti, che si formino mini-correnti semiclandestine lontane dal centro che vengono alo scoperto solo con le votazioni, inducendo il vertice a precipitosi interventi per “riportare l’ordine” in assenza di un quadro normativo adeguato. Urge una riforma organizzativa precisa ( sia pure nel senso dell’antico “centralismo democratico”.

  • lei è uno storico molto attento e intelligente e se anche delle beline come noi sono molto preoccupate di quanto stia succedendo lei sembra lasciare sempre intendere a parole una qualche forma di possibilità di redenzione per i 5s o di miglioramento interno, forse per la sua amicizia col fondatore ha potuto vedere meglio o forse peggio chissà , ma sinceramente non capisco cosa ancora si possa salvare in un movimento che ha tradito praticamente tutte le sue aspettative iniziali, le fondamenta della casa comune cui tutti avremmo dovuto partecipare (parole di grillo) .
    più volte ha scritto su queste pagine come migliorare questi aspetti , ma non mi sembra che ci sia la volontà per non parlare del desiderio di seguire qualche suo consiglio
    oggi il m5s è saldamente ancorato al suo modello aziendale verticistico e finita la strategia di casaleggio (ammesso che ne avesse una efficace a parte gestire il consenso) siamo all’improvvisazione anarco-fascistoide delle varie anime del movimento.
    è un fatto che quasi tt gli attivisti storici siano emarginati in posizioni di minoranza rispetto alla nuova classe dirigente ben presentabile di yes man alla di maio, di battista o alice salvatore per rimanere in tema.
    per me stan diventando molto pericolosi, considerando l’assenso quasi fideistico di cui godono…

  • stan diventando molto pericolosi,(Fabio T )
    ——-
    ——
    direi…..
    e quei pochi ipoteticamente candidati ad essere leader ..in caso di disgraziata (per l’Italia ) vittoria…hanno lo spessore di “statista” di mezzo millimetro…qualcuno è gasato …al ragazzotto Di Maio glielo leggo in faccia….”quello” (o i come lui…) alla prima pressione del “potere forte” nazionale ed estero….si adegua in un battibaleno….detto e premesso che a mio parere gli imput…a questi pivelli rampanti gli è stato dato…basta leggere bene bene tra le righe le sue interviste….
    domanda : visto come appaiono adesso——>>> ma ve lo immaginate “questi qua” …a dirigere un Paese complesso come il nostro, la terza economia dell’Eurozona, un Paese preso di mira dai poteri forti esteri perché ancora ricco (un patrimonio complessivo di circa otto o novemila miliardi ) per spolpare bene bene , in una posizione geografica strategica, etc etc…da sempre, osservato, controllato, manipolato…da altre potenze…”interessate” …, l’economia, gli esteri e le difficili e delicate relazioni internazionali, gli interni, i servizi segreti, la difesa, etc etc in mano a questi scalzacani ragazzotti qua ???…ma dico : stiamo scherzando ??? ….ma se li mangiano vivi…faranno tutto cio che verrà loro ordinato…che poi “forse” è il motivo per cui questo movimento è nato (ops..stato creato ) . Certo che faranno pulizia: la vecchia guardia della seconda repubblica non funge e non serve più….serve una nuova peggiore della precedente: il M5S. Quindi si faranno contenti tutti: il popolino baccalone ..ansioso di veder spazzato via tutto…(viaaa viaaaa….ve siete magnati tuttoooo….viaaaa….la corrruzzzzioneeeee, …l’ onestaaaa , viaaa viaaaa.etc etc …poveri fessi ) e il cosiddetto “vero potere” con a disposizione il “nuovo materiale umano politico ” malleabile, ubbidiente, asservito …funzionale all’uso preposto: il M5s !!!

    ma ce li vedete voi…questi qua…che passano allegramente come se nulla fosse…da una parte all’altra opposta …come se fosse bere un bicchier d’acqua (vedasi oscenità Alde ) …avere “spina dorsale” e fermezza ..quando verrà il momento di relazionarsi con i “poteri temibili” ??? ma non scherziamo….

    sarò esagerato ma a me l’idea di vedere “questi qua ” al top del potere….mi fa sentir male dall’angoscia. Avete visto come hanno “cucinato” il ribelle (si fa per dire: il finto ribelle ) …Tsipras ? questi qua come qualità e spessore son peggiori….avete visto quanto era complessa la trattativa tra UE/Fmi, Bce ,Germania…insomma la Troika…e Varoufakis ministro delle finanze preparato ….e come è andata a finire ?…questi non vogliono manco economisti ahahah….(li vogliono ma si….il M5s…al potere nominerà quelli che verranno loro suggeriti da chi detta l’agenda di marcia..: che non stanno in Italia e non sono italiani…e il M5s tantomeno: saranno i nuovi camerieri…..). Insomma nulla di nuovo sotto al sole….

    Per l’Italia non vedo molta luce. E a me vien l’impressione che chi veramente gestisce il potere…vuol far salire al potere questi qua. Orrore.

  • Egregio Prof. Giannuli, quello che lei scrive è tutto giusto. Il problema è che si avvicinano pericolosamente le elezioni politiche e quanti di noi hanno riposto fiducia nel M5S hanno solo un’alternativa : non votare e fare così un piacere ai fan del ” ve lo avevamo detto “. Vedere su tutti i canali i vari tromboni pro pd che hanno ammorbato la campagna referendaria e che non paghi, ancora ci ammorbano l’esistenza, non si sopporta. Bisogna fare tutte le pressioni umanamente possibili affinchè il Movimento sciolga questi nodi. Ho l’impressione che non si rendano ben conto della posta in gioco. E non mi riferisco solo al governo del paese, ma al declino in cui ormai siamo sprofondati che a questo punto sembra inarrestabile.

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