Gli errori dei servizi segreti sull’Isis: ma lo fanno apposta?
Partiamo da alcune constatazioni difficilmente contestabili:
–la lotta al terrorismo islamico sta dando risultati catastrofici, peggiori della più pessimistica aspettativa;
-nella storia dell’intelligence occidentale non c’è una serie così lunga di insuccessi così completi, dunque non c’è un precedente in cui l’intelligence si sia dimostrata così al di sotto del loro compito;
-siamo di fronte ad un tipo di terrorismo totalmente nuovo per dimensioni, modalità d’azione, forme organizzative e di lotta (con buona pace di qualche imbecille che le compara con le brigate rosse che è come mettere sullo stesso piano la “compagnia della teppa” con il cartello di Medellin);
-i servizi segreti stanno facendo errori evidenti, persino sul piano del comune buon senso.
Tutto questo sta stimolando un dibattito: è solo una questione di errori o si tratta di complicità? Insomma: ci sei o ci fai? E allora vediamo.
Confesso che alla tesi “dietrologica” che pensa che l’Isis sia una longa manus degli americani ed Israele o che, quantomeno, ci sia una intesa cordiale fra essi, non ho mai creduto molto e continuo a non credere. In primo luogo non si capisce che cosa ne verrebbe agli americani, in questa fase, da un gioco così contorto e stravagante. Quanto ad Israele, faccio presente che, allo stato attuale, ha posizioni che lo proiettano in modo divaricante rispetto agli Usa e, semmai e per certi versi, ha più in comune con la Russia di Putin. Anche qui si fa fatica a capire il senso politico di una operazione di copertura dell’Isis, salvo che per la sua inimicizia con l’Iran; ma se si trattasse solo di questo, basterebbe “stare a vedere” senza compromettersi più di tanto. Poi non so se i feriti Isis siano curati in Israele ed in cambio di cosa: magari, c’è una sorta di patto di non aggressione momentaneo. Tutto questo è possibile ma non ha il valore di una vera e propria alleanza politica o tantomeno un rapporto di dipendenza. Insomma, per sostenere una tesi del genere dovremmo avere molti più elementi e tali non sono i gossip di rete.
Ma soprattutto, dovremmo capire il senso politico di tutto questo, quel che per ora non è spiegato e fa a cazzotti con tutto quel che sappiamo della situazione internazionale (poi è evidente che ci sono cose che non sappiamo, ma delle cose sconosciute non si piò parlare). Dunque, l’idea che dietro questi insuccessi ci sia una volontà positiva di aiutare l’Isis mi pare poco convincente, se non al massimo come interesse oggettivo alla sua esistenza.
Sin qui le uniche cose fondate sono quelle che riguardato Arabia Saudita, Quatar e Kwait con un forte sospetto sulla Turchia. Ma questo non riguarda le intelligence occidentali ed in particolare quelle europee. Ma è credibile la tesi opposta che riduce tutto ad insufficienze personali degli operatori dei servizi europei? Anche questa non mi convince. Quando parlo di incredibile serie di errori (vere e proprie bestialità) non intendo parlare di un deficit di preparazione ed intelligenza degli operatori dei servizi, magari a livello apicale. Queste mancanze di professionalità ed intelligenza ci sono ed anche in modo massiccio, ma non sono la causa principale del disastro presente.
Il problema è più generale e io lo riassumo in questi termini schematici:
a. assenza di direzione politica da parte dei governi che delegano tutto ai servizi lavandosene le mani e senza neppure chiamare i capi dei servizi a rispondere dei loro insuccessi;
b. assenza di una vera e propria linea politica da parte di Europa (e questa è storia vecchia) ed Usa (questa è la novità) che non sanno cosa fare. Obama è fermissimo nel tentennare ed è evidente che in testa non ha nulla;
c. persistenza dell’ideologia antiterrorista da non confondere con il contrasto al terrorismo. Il vero contrasto è quello fatto al terrorismo per come è effettivamente, l’ideologia è quella che combatte per il terrorismo per come lo immagina;
d. il persistere del dogma base dell’ideologia antiterrorista è pensare il terrorista come un criminale, pazzo o fanatico con vaghe idealità politiche, mentre il terrorista è un soggetto politico pienamente razionale che ricorre a forme di lotta criminali. Ne consegue che, nel primo caso, la lotta al terrorismo è in primo luogo un problema di polizia e di intelligence, nel secondo che è un problema in primo luogo politico e sono secondariamente di intelligence cui occorre dare le indicazioni necessarie per evitare che diventi uno strumento cieco che colpisce a caso;
e. la scarsa duttilità degli apparati a rivedere le proprie impostazioni di partenza anche quando queste sono evidentemente superate. Il dogma dell’ideologia antiterrorista era sbagliato anche 60 anni fa ai tempi dell’Algeria, ma diventa devastante oggi dopo gli sviluppi della guerra irregolare. I cinesi hanno capito la guerra asimmetrica, gli uomini di Al Zarkawi la hanno capita e sviluppata, mentre i servizi occidentali sono fermi alle tesi del generale De Beaufre.
f. di fatto i servizi hanno mancato gravemente nella analisi non riuscendo a capire il nemico islamista tanto nella versione Al Quaeda quanto in quella Isis e non si sono neppure accorti della differenza fra i due.
g. a questo poi bisogna aggiungere il processo di decadenza dei servizi occidentali a seguito di una serie di infelici scelte che risalgono a Bush e che si intrecciano con la II guerra del Golfo (ma sul punto torneremo);
h. infine ci sono le meschine “furberie” particolaristiche degli europei per cui ognuno gioca la partita per conto suo con compromessi, pasticci, imbrogli e veri e propri tradimenti come quello dei Belgi. E’ evidente che la polizia belga aveva stipulato nei fatti un “patto di non aggressione” con gli jihadisti per cui, in cambio di non essere oggetti di attentati, concedevano di poter usare il loro paese come retrovia per gli attentati in Francia; e lo conferma la notizia che i Turchi avevano estradato in Belgio uno dei due kamikaze di avantieri e che il Belgio lo aveva rilasciato. Begli alleati!
Come si vede, la scelta non può essere ridotta a confusi retroscena complottistici o a semplice negligenza di una parte degli operatori. Ci sono complesse ragioni di ritardi culturali, retaggi ideologici, rigidità organizzative, che producono una sorta di “coazione a ripetere l’errore”. Non tutto può essere ricondotto alle singole persone, perché le istituzioni hanno spesso una propria logica, talvolta perversa, che supera anche le responsabilità personali.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, attentati bruxelles 2016, complottismo, crisi intelligence europea, errori dell’intelligence contro il terrorismo, errori dell’intelligence in belgio, guerra all'isis, strategia contro isis
Gaz
Nell’epidemia di stupidance -intesa anche come stupid dance, ovvero manfrine- c’è un posticino per il gatto e per la volpe ?
Closeau e la il rotolone regina potrebbero non veder riconosciuti i loro meriti.
Gaz
Closeau e il rotolone regina non hanno un brigadiere sbirro e mastino che non molla la presa, che fa le indagini pazienti, si apposta, osserva, prende nota ?
Clousea confonde brigadieri e mezze brigate da mandare all’estero.
Il solito colonialista !
A Closeau bisognerebbe regalare i romanzi di Camilleri su Montalbano.
Spero, lettori del blog, che non abbiate dubbi su chi sia quello scornacchiato di Clouseau.
mirko g. s.
Non ho capito un accidenti.
Herr Lampe
È che ama l’ermetismo.
Gaz
L’ispettore Closeau, figlio di ignota che sempre ignota pantera rosa fu, ha fatto carriera ed è diventato nientepocodimenochè Messiè le petit president de la republique fransè.
La rotolona Regina, o se preferite la Riina Elisabeth II è la sua dirimpettaia.
Messi insieme non hanno un occhiuto sbirro di un brigadiere -che parli arabo- per tenere sotto controllo, pedinare, controllare, rovistare nella spazzatura … gli islamisti.
P.s. la mossa intelligentissima di Clousea di porre 1500 agenti al confine con il Belgio .. per qualche giorno, la dice lunga.
Ma belgi e galli, quando litigano tra di loro, in che lingua lo fanno?
E chi ha cosa a chi ?
Gaz
E chi ha insegnato cosa a chi?
leprechaun
l’Eurointelligence esiste, e non da ora:
https://www.europol.europa.eu/content/page/mandate-119
Si può dire che non funziona, ma non che non ci sia.
Il fatto è che le organizzazioni europee funzionano solo quando non c’è di mezzo la UE: ESA e CERN, ad esempio, che funzionano benissimo.
Aldo Giannuli
va bene, lei parla di realtà cartacee
Gaz
Traduzione abusiva del pensiero di Giannuli:
realtà cartacea = rotoloni Regina.
Regina = Riina Elisabeth II + fornitura rotoloni.
https://www.youtube.com/watch?v=eBWAQ5aI77Y
Euro(pa) e intelligenza sono un ossimoro.
andrea
senza politiche internazionali comuni,senza un reale governo europeo,l’eurointelligence non esiste e non ha ragione di esistere.
Leprechaun
Immagino, Giannuli, che lei alluda all’europol, non certo a ESA e CERN, che sono tutt’altro che “cartacee”.
Ora, l’europol sarà pure cartacea, ma ha una sede, dei fondi, dei mezzi, del personale, e un quadro legislativo all’interno del quale operare. E’ assai probabile che non serva a nulla, o almeno non per le cose importanti come la lotta al terrorismo e l’intelligence (che peraltro, come si legge nel loro sito, fanno parte dei loro compiti). Ma questo si può dire di molte istituzioni UE, a cominciare dalla BCE, che si sbraccia, si smanica, ma non combina nulla. Mica perché sono cattivi, è che “sono fatti per essere così”.
Come diceva un noto personaggio del famoso fumetto “Roger Rabbit”: “non sono cattiva, è che mi disegnano così”. Per dirla in inglese, le istituzioni UE – incluso il suo Parlamento – sono inutili “by design” 😉
GherardoMaffei
Vi è una sorta di tabù, che non ammette dubbi, non ammette critiche. Solo leggendo l’ottimo giornalista Maurizio Blondet, le sue analisi e le sue denunce inascoltate, ignorate sistematicamente, si riesce a cogliere la sottile trama che si nasconde dietro le versioni ufficiali. Mai che se ne faccia cenno; mai che qualcuno ne discuta pacatamente, almeno per respingerle. Vi è un rifiuto totale, netto, aprioristico, si teme di scoperchiare il vaso di Pandora, con l’inevitabile condanna dei soliti noti,ma che nessuno osa condannare. E’ tempo di di discuterne.E’ giunto il tempo di respirare una boccata di puro ossigeno, che serve per “disintossicare” un opinione pubblica sufficientemente narcotizzata.Cui prodest? Il grande quesito è sempre di grande attualità. A chi giova? Giova ai soliti arcinoti. Non giova per nulla agli islamici, che vengono dipinti come tutti terroristi, anche quando ne sono le prime vittime.Solo considerando chi trae beneficio da questa scia di sangue e terrore si riesce a coglierne l’occulta regia. Cui prodest?
ilBuonPeppe
“che l’Isis sia una longa manus degli americani ed Israele o che, quantomeno, ci sia una intesa cordiale fra essi”
In questi termini no. Ma possiamo negare che l’Isis sia nata grazie (anche) agli USA che volevano togliere di mezzo Assad e favorire gli alleati arabi? Salvo poi perderne il controllo, come già avvenne per Al Qaeda.
Aldo Giannuli
messa in questi termini è cosa molto piùà realistica
mirko g. s.
Però non capisco come mai gli USA abbiano parlato di bombardamenti quando le carovane e i dotti petroliferi non prendevano neppure un proiettile. AVrebbero potuto dare davvero un duro colpo all’ISIS tagliando le linee di vendita del petrolio e invece i bombardamenti in realtà non sono mai stati fatti.
Aldo Giannuli
di questa storia del petrolio riparleremo
andrea
di sicuro nell’isis in un modo o nell’altro ci sono finiti tutti i paesi rilevanti,non si faccia però l’errore di confondere le attività d’intelligence con il desiderio di vederci un eterodirezione,Perchè è un attimo incolpare americani o russi.
faccio qui sotto un esempio di come si potrebbe interpretare un eventuale eterodirezione.
l’america potrebbe stimolare con l’appoggio a questi attentati un maggior impegno europeo su piano militare,cosa che per altro chiede costantemente,per controllare delle are che gli americani vogliono abbandonare,i russi potrebbero invece sfruttare questi attentati per disarticolare l’unione europea,e penetrarla più facilmente,cercando così di crearsi delle alleanze con stati della nato,per ridimensionare la minaccia militare del patto atlantico .
andrea z.
Quando si parla degli interessi degli USA o di Israele che cosa si intende?
Perchè la guerra in Afghanistan potrebbe non rientrare negli interessi di 300 milioni di americani, ma in quelli delle poche centinaia di miliardari in dollari che usano le istituzioni del Paese a loro vantaggio.
E questo vale anche per colpi di Stato o attentati sparsi per il mondo.
Interessante è l’intervista a Lawrence Wilkerson, ex capo dello staff di colin Powell, e testimone di quello che avveniva nelle stanze del potere americano:
http://www.ilvelino.it/it/article/2015/08/29/usa-wilkerson-le-grandi-disuguaglianze-nella-gestione-del-potere/648f4a0f-f3e5-4ba3-ba09-82f2bcd0fe4a/
nnnn
Per quanto riguarda il paragone con le brigate rosse, mi sembra di aver letto (a quei tempi avevo ancora I pantaloncini corti…) che in molti si chiedevano perchè autorità e servizi non sapessero nulla di quegli individui che agivano liberamente per le strade italiane, il tempo ha poi dimostrato che non solo I movimenti erano noti, ma addirittura guidati dall’esterno. Forse in questo si potrebbe rilevare una somiglianza.
Non mi piace però la sua espressione di dare dell’imbecille a qualcuno, perchè fa sembrare il tutto una discussione da bar sul calcio.
Gaz
Un albero si giudica dai suoi frutti.
benito
professore, lei e’ sicuramente piu’ informato e acuto di me, ma fa’ delle affermazioni che mi lasciano a dir poco perplesso:
a) “Confesso che alla tesi “dietrologica” che pensa che l’Isis sia una longa manus degli americani ed Israele o che, quantomeno, ci sia una intesa cordiale fra essi, non ho mai creduto molto e continuo a non credere”
I fatti sono che USA + Francia e GB vogliono la caduta di Bash Assad. Contro Assad combattono ISIS e altri oppositori “moderati” per modo di dire. L’occidente combatterebbe l’ISIS ma aiuterebbe i “moderati”. Pero’ sotto i raid aerei occidentali l’ISIS che nel frattempo riceve aiuti da alleati USA quali sauditi Qatar etc. avanza arrivando vicino all’obbiettivo della caduta di Assad. Poi i russi che non vogliono la caduta di Assad e cominciano i raid contro l’ISIS, quelli seri, e fanno arretrare l’ISIS.
In questo quadro l’ipotesi di una connivenza USA/ISIS che a lei sembra dietrologica, a me sembra quantomeno probabile.
.
b) “Sin qui le uniche cose fondate sono quelle che riguardato Arabia Saudita, Quatar e Kwait con un forte sospetto sulla Turchia”
Pare che il figlio di Erdogan smerciava il petrolio dell’ISIS. E pare che la Turchia addestrasse jihadisti.
Cosa le fa’ pensare che non sia vero?
Gimo
Gentile professore le pongo una domanda assolutamente non retorica: nella valanga di informazioni che intasano la rete lei che metodo usa per separare il vero dal verosimile? Lo chiedo perché nel suo articolo giustamente dubita della liaison tra il califfato e israeliani/neocon ma acquisisce in toto la notizia turca (sic) della gestione belga del “presunto” responsabile per giungere ad accusare i belgi di essere degli opportunisti. Perché la prima cosa è solo verosimile e la seconda certamente vera? Neanche io ho più notizie di quante ne abbia lei (anzi sicuramente meno) ma non riesco ad ignorare le immagini delle colonne di autocisterne che trasportavano bellamente il petrolio di questo sedicente isis sotto gli onnipotenti occhi degli americani e israeliani. Escludo categoricamente. Che non sapessero. Insomma, lei giustamente da un lato invita ad essere oggettivi e considerare innocenti fino a prova contraria. Poi emette una sentenza (“begli alleati”) sulla base di notizie che evidentemente lei considera indubitabili. Davvero le chiedo lumi su come fa. Io sono molto confuso in questo momento. Ad esempio continuando a vedere questi terribili episodi trattati mediaticamente come spettacoli teatrali di cui.sì indaga minuziosamente messa in scena e regia. Ma di cui si sorvola su alcuni fatti essenziali per qualunque evento criminale: arma del delitto, evidenze scientifiche, prove oggettive. I fatti francesi di Charlie e Bataclan sono stati coperti da segreto militare. L’arresto di Salah è quasi ridicolo per circostanze e dinamica con l’uomo che esce dal portone e scappa davanti a un esercito schierato. Mi ricorda quel Coulibaly dell’Hypercasher che esce di corsa dall’entrata principale assediata di soldati e che un video lascia sospettare fosse ammanettato. Più o meno come un pollastro dato in pasto agli alligatori.
Riccardo M
Il petrolio contrabbandato dall’IS in Turchia è una minima frazione di un totale già misero. La Siria, che già esportava pochissimo petrolio, è crollata nelle esportazioni di più della metà. Insomma si parla di niente.
L’incompetenza delle polizie e dei servizi segreti europei nel trattare il fanatismo islamista si può vedere in vari modi, riassunti nel suo punto di vista o in quello di Giannuli. In questo caso ritengo quello di Giannuli molto più aderente alla realtà.
Alessandro
Gentile Professore,
Lei ha scritto in un passaggio riguardo gli errori commessi e la situazione internazionale vista dal versante europeo: “Ma delle cose sconosciute non si può parlare”.
Non è mia intenzione avvalorare, né tantomeno fomentare vaghe e a volte ridicole tesi complottisiche, ma lei meglio di me sa che nel computo di un’analisi (o di un’indagine) la mancanza di alcune elementi fondamentali come “le cose sconosciute” può compromettere definitivamente i risultati delle stesse. Mi chiedo allora: e se fosse proprio in queste cose la chiave che dà senso a tutto? L’ interesse degli Stati Uniti potrebbe risiedere nel destabilizzare ulteriormente l’Eurozona, renderla meno indipendente possibile sotto tutti gli aspetti e nel giustificare la creazione di un sentimento comune anti-terrorista che giustifichi interventi più massicci dal punto di vista militare. Le ragioni di Israele le ha menzionate lei stesso. Il beneficio del dubbio, senza inondare forum e social network di video assurdi che inneggiano ai vari “false flag” me lo terrei, perché gli errori di cui lei ha parlato sono davvero troppi e grossolani, anche per una realtà complessa da gestire come una polizia continentale. Poi, aggiungo, non sono un grosso esperto di geopolitica e cerco quantomeno di documentarmi (leggendo ad esempio il suo blog), ma ci sono sensazioni che è difficile spiegare solo con i meri fatti documentati.
Un cordiale saluto e grazie per l’attenzione!
davidem
Col rischio di semplificare troppo io evidenzierei il patto di non aggressione cui lei accennava tra servizi occidentali e isis. Mi spiego coi seguenti tre esempi:
1. La francia a fine settembre inizia a bombardare l’isis in siria? E allora come avvertimento il 13 novembre c’è la strage di parigi. (Per tacere dell’aereo di linea russo che nessuno ricorda perché sono morti di serie b…)
2. La turchia compra il petrolio dell’isis e fa filtrare i foreign fighters che vogliono aggregarsi? Bene (secondo il califfato). Deve chiudere le frontiere perché i Russi fanno sul serio e la accusano? Allora subiscono la ritorsione dell’isis e cercano di attribuirla al pkk.
3. il belgio arresta l’attentatore di parigi? Ecco la risposta.
Dato che lei è un esperto di certe questioni italiane, pensi alle bombe fasciste contro lo stato da peteano in poi. La difficoltà di smantellare una rete terrorista e di prevenire nuove stragi è direttamente proporzionale all’importanza dei nodi che non devono venire al pettine; degli aiuti antichi o recenti insospettabili. Chiaro, no?
Poi ci sono anche gli errori umani, di strategia e di gelosie reciproche e altro ancora di cui lei parla.
Korda
Gestire, gestire e reindirizzare!
Roberto B.
Sia come sia, non mi appassiono più alle teorie complottiste.
Almeno ce ne fosse una soltanto! Macchè! Chi ci vede un complotto ebraico-statunitense, chi accusa Servizi Segreti deviati fuori controllo, chi è invece convinto che da qualche parte ci sia una Spectre che dirige i destini del mondo secondo gli interessi di pochissime persone, straricchi che si odiano e se potessero si scannerebbero tra loro volentieri, ma capaci di riunirsi tutti insieme (una volta al mese? bimestralmente? Ogni sei mesi? Chissà chi lo sa), da qualche parte e decidere di comune accordo le strategie per fottere i popoli.
Tutti, indistintamente, senza uno straccio di prova a dimostrazione delle loro teorie .
Per conto mio ne ho abbastanza. Queste storie sui Grandi Vecchi che manovrano il mondo come fossero burattinai, senza contrappesi e senza che nessuno mai si penta e faccia outing, rivelando finalmente al mondo intero la “VERITA'”, mi hanno stufato, e non credo di essere il solo.
Mi vado invece onvincendo sempre più che dietro tutto quello che sta succedendo ci sia il nulla, un nulla globale, ed forse questa è l’ipotesi più agghiacciante.
Questo mi porta anche a pensare che questa non è una guerra, perchè le guerre hanno dei contendenti che si pongono degli scopi concreti e nessuna guerra viene combattuta senza un’ipotesi di pace vittoriosa.
E poi, ragioniamo, se anche una qualsiasi ipotesi complottista fosse vera, quale miglior favore ai congiurati continuare a credere che stiamo in guerra? Il classico guardare il dito e non vedere la luna.
Gaz
Questo video, di sicuro interesse per i gomblottisti e per gli anti bottisti spiega come la si fa all’uomo col chepì:
https://www.youtube.com/watch?v=b-QrJkXpgNw
andrea z.
Per la verità era stato Eugenio Scalfari, noto per le sue tendenze complottiste, a scrivere in un articolo del Dicembre 2010 che il terzo mercoledì di ogni mese i rappresentanti delle principali istituzioni finanziarie di Wall Street si riunivano per decidere sulle principali questioni economiche.
Ne aveva già parlato Maurizio Molinari della Stampa, riprendendo un’indagine di Robert Litan del ministero del tesoro americano, che sospettava manovre fraudolente dei banchieri sui prodotti derivati.
Sulle misteriose decisioni del “Club del Mercoledì” aveva provato a indagare il Congresso americano, mica una robetta qualsiasi, ma niente è riuscito a scalfire la segretezza delle riunioni; tutto è stato insabbiato, anche in considerazione del fatto che buona parte dei finanziamenti delle campagne elettorali di presidenti, senatori e deputati arrivava da Wall Street.
Considerati i disastri realizzati con i derivati negli ultimi anni, sarebbe stato bello che il popolo fosse venuto a conoscenza di qualcosa.
Gaz
Quando Berta filava Sua Maestà la Riina dinghilterra terra terra fu fotografata -pure lei a sua insaputa-, con tanto di pubblicazione sui rotocalchi, mentre era seduta, non sul trono, ma su una comunissima -si può scrivere la parola tazza- intenta a leggere una rivista e a far bella mostra della sua biancheria.
Il capo dei servizi di sicurezza di Booking Palace fu licenziato per suo volere.
Credo che non ci sia paragone tra una foto carpita e l’inefficenza pre e post stragi dei servizi … non so se segreti o igienici.
Matteo
“…che cosa ne verrebbe agli americani, in questa fase, da un gioco così contorto e stravagante”. Un’ipotesi: forse un’opinione pubblica europea disponibile ad accettare tanti boot on the ground. Perché di là d’Atlante dovrebbero dannarsi a stroncare Is con un effetto collaterale così piacevole?
Giorgio Pirre' alias Caruto
Intorno alle 20.15 del 24.03.2015 un’ultimora di skynews recita: “Il Papa afferma che dietro gli attentati ci sono trafficanti di armi.”
Sarebbe il caso che qualcuno gli chiedesse un versione piu’ estesa.
Se fosse vero, lo scenario sarebbe compatibile con le dichiarazioni di Wilkerson riportate qui sopra.
Infine, converrebbe rileggere il Manifesto (quello del 1848): ” Il Capitalismo richiede la centralizzazione del controllo politico.”
Gaz
Per tutte le ostriche dell’Eliseo !!
Vuoi vedere che pure in Vaticano leggono questo blog e hanno scoperto che Clouseau, ex ispettore e attualmente iscritto all’Enasarco come petit president d la republic franzè?
Gaz
Errata corrige: é l posto di e
Ercole
Il terrorismo aumenterà con l’aumentare degli islamici in Europa. Mentre con la penetrazione islamica nella polizia e nei servizi segreti, questi diventeranno sempre più inefficienti, per non dire peggio, nella lotta al terrorismo omicida.
ranieri
…un paio di articoli intelligenti per è ancora un po’ curioso:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125586&typeb=0&bruxelles-2016-verso-il-terrorismo-surrealista
http://www.activistpost.com/2016/03/signs-of-false-flag-in-brussels.html
http://rossland.blogspot.it/2016/03/unione-fuffologica-europea.html
Gaz
In questo contesto c’è da comprendere la notizia secondo cui Boko Haram avrebbe deposto le armi.
andrea z.
A proposito di complottismo un tanto al chilo, un interessante articolo sui rapporti tra guerra in afghanistan e interessi delle industrie farmaceutiche americane, le più redditizie insieme a quelle dell’energia e delle armi:
http://www.infooggi.it/articolo/afghanistan-leditto-anti-oppio-e-lo-strano-tempismo-di-una-guerra-che-non-finira/45556/
Riccardo M
Secondo me a questa analisi, per quanto corretta, manca un chiaro richiamo sul fatto che noi occidentali siamo sì preda di un terrorismo di stampo nazista (e quindi comunque da combattere) ma dobbiamo essere NOI per primi (attraverso i nostri governi) a smettere di essere nazisti verso di loro. Smettere di ributtare a mare discriminare e deportare i profughi, smettere di colonizzarli e sostenere regimi come quello saudita solo per il nostro tornaconto personale (leggi difesa dei nostri privilegi e controllo delle fonti energetiche).
In questo modo il 90% del pericoloso fanatismo islamista verrebbe eliminato alla radice.
andrea z.
Credo che per capire la confusa situazione attuale, in cui i governi occidentali dichiarano di voler combattere l’ISIS, ma in realtà lo sostengono contro un regime laico e nazionalista come quello di Assad, bisogna risalire alle origini dell’alleanza tra Stati Uniti ed estremismo islamico, nel corso degli anni ’70, in Afghanistan, durante la Guerra Fredda:
http://www.nexusedizioni.it/it/CT/le-origini-della-guerra-in-afghanistan-3497
Francesco Miglino
PER CAPIRE E DIFENDERSI, URGE AVERE DEI CODICI ALTERNATIVI DI LETTURA DELLA GENESI DEGLI ATTUALI ACCADIMENTI.
***DOBBIAMO SOTTRARRE IL MAGGIOR NUMERO DI ITALIANI ALLE FALSE ED OFFENSIVE NARRAZIONI DELLE VELINE PASSATE DAI GOVERNI COLLUSI AI GIORNALISTI ASSERVITI.
***Per molti è difficile e scioccante ammettere che l’ ISIS è una creatura APOLIDE composta da mercenari reclutati in ben 120 paesi a maggioranza non islamici, costruita, diretta da quelle organizzazioni spietate denunciate da KENNEDY che creano e gestiscono per il mondo operazioni di intelligence di tutti i tipi.
***Tramite l’ ISIS, si vuole ottenere in EUROPA lo stesso effetto emozionale e restrittivo delle libertà ottenuto dall’ attentato criminale alle due torri, in cui sono stati arsi vivi 3000 cittadini innocenti, per legittimare agli occhi dell’ opinione pubblica l’ aggressione ai Paesi arabi produttori di petrolio, accusati subito dopo l’ attentato di essere i mandanti in quanto i piloti erano arabi.
***Dopo l’ attentato, gli americani si sono visti azzerare le libertà democratiche e le garanzie costituzionali.
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***I due attentati di Parigi targati ISIS , hanno ottenuto lo stesso effetto.
DOPO LA CARNEFICINA, i governanti della Francia hanno dichiarato guerra all’ Islam ed in Parlamento si sono affrettati ad azzerare le libertà democratiche dei francesi.
***Con l’ ISIS DISPONIBILE, FLESSIBILE CONNOTATA FORZATAMENTE ISLAM, poiché i mercenari sono a volto coperto, provenienti da 120 nazioni, saranno creati in altri Paesi europei scenari di sangue con le conseguenti dichiarazioni di guerra contro paesi islamici, restrizioni delle libertà costituzionali delle nazioni colpite.
***Le restrizioni delle libertà personali saranno particolarmente dure nell’ Europa a moneta indebitante, poiché coincidono con la prevista ribellione dei cittadini contro il saccheggio in atto delle ricchezze delle loro nazioni, tramite l’ impagabile debito pubblico, e l’espropriazione dei loro beni privati tramite l’ aumento insostenibile delle tasse ed i conseguenti sequestri per insolvenza.