L’Italia sta per cambiare, ma pochi se ne stanno accorgendo.

I ragionamento politici dei vari partiti si basano tutti su un quadro consolidato che vede queste forze politiche, questi poteri finanziari, queste città, questa realtà sociale e così via. E, invece, una fitta serie di cambiamenti sta per precipitare su questo paese in tempi molto vicini.

Iniziamo dalla politica. La prima forza politica ad entrare in crisi è sicuramente il Pd e per diversi motivi. Sarebbe fuori della realtà pensare che una batosta come quella del referendum possa passare senza conseguenze. E, infatti, i segnali già si vedono: gli iscritti ridotti a meno della metà dell’anno scorso, i circoli chiusi, il congresso rimandato sine die e con Renzi che ha tutte le intenzioni di fare le liste da solo.

Nello stesso tempo, De Luca ha posto le premesse per un suo partito personale, trasformando la sua lista civica in movimento politico cui ha aderito anche un parlamentare di Scelta civica. Poi, non si sa se il congresso si fa o no, ma ci sono già tre candidati segretari alternativi: Speranza, Rossi e Emiliano. A parte Speranza, che non ha speranze, e, al massimo prende qualche rimasuglio della ditta Bersani, Rossi proviene da quell’area ma morde anche in casa Renzi. Infine Emiliano, che nello scorso congresso era con Renzi ed ora è il capofila dei malpancisti, riscuotendo l’apprezzamento di De Luca che, per ora, forse resta nel Pd ma forse no (già quasi un anno fa dicemmo che i defezionisti renziani sarebbero stati Emiliano e de Luca), mentre D’Alema pare pronto a mollare gli ormeggi.  Dunque, il processo si è aperto ed è ben lontano dal concludersi.

Renzi è ancora in campo, ma visibilmente azzoppato: lui fa parte di quella categoria di uomini cui si perdona tutto. Tranne che di perdere. Forse ce la farà ad arrivare alle elezioni scegliendosi i deputati e i senatori, ma il partito che uscirebbe dalla prova non sarebbe più il Pd che abbiamo conosciuto, ma una cosa molto diversa, più simile ad un Partito della Nazione in piccolo, che al lontano e degenerato erede del Pci e della sinistra Dc che fu il  Pd. D’altra parte, il Pds-Ds-Pd è stato il peggior nemico della democrazia in questo paese: non lo rimpiangeremo.

Né i cambiamenti riguardano il solo Pd: il polo di destra, almeno per ora, sembra definitivamente squagliato fra l’area Berlusconi e il polo Lega-FdI. A Berlusconi, forse, si ricongiungeranno Alfano, Verdini, Casini, ma non è detto, così come non è detto che, alla fine, il Cavaliere e Salvini non si vedano costretti ad una luttuosa alleanza. Forse Fi rivivrà grazie al proporzionale, ma si tratterebbe comunque di cosa effimera destinata a declinare o sciogliersi in chissà quale nuova aggregazione.

E qui viene un punto che incrocia le dinamiche politiche con quelle degli assetti finanziari. L’assalto della Vivendi di Bollorè è tutt’altro che concluso o deciso. Anzi, guarda un po’, sorge il dubbio che possa trattarsi solo di un teatrino dietro cui ci sia già l’accordo fra i due grandi affaristi: Silvio cede Fininvest all’amico Bollorè in cambio di una montagna di quattrini ed una buona quota di Vivendi. Poi, magari, il Cavaliere vende il blocco Mondadori-Rizzoli (debitamente ristrutturato) a qualche editore, poniamo tedesco o australiano, e finisce vendendo il po’ che gli resta (Mediolanum, Che banca! Ecc). Poi con una montagna di denaro che non entrerebbe nemmeno nel deposito di Paperon de’ Paperoni, sarebbe  libero di investire dove gli pare in ogni angolo dell’Universo Mondo o forse, più semplicemente, libero di suddividere la sua eredità ai cinque figli riducendone la litigiosità. In ogni caso, se questo accadesse, la mappa del potere finanziario italiano sarebbe irrimediabilmente cambiata e segnerebbe un ulteriore spostamento del baricentro finanziario italiano verso la Francia. E se ci si aggiungesse un’ ulteriore avanzata  in Assicurazioni Generali, questo potrebbe significare la satellizzazione della finanza italiana verso Parigi. Molto dipenderà anche da come si concluderà la battaglia delle banche e non penso a Mps, che ormai è andata, quanto alla partita di Unicredit, dove potremmo assistere ad ingressi che contrappeserebbero l’influenza francese, ma solo per una ulteriore penetrazione straniera.

Altro avvenimento di rilievo che si sta preparando è la possibile confluenza della City finanziaria londinese a Milano. Si tratta di circa 10.000 operatori finanziari (e famiglie) che potrebbero trasferirsi a Milano con effetti socioeconomici che trasformerebbero in breve la città (avevo in animo di scriverne già da fine dicembre, spero di tornare a parlarne nel giro di una decina di giorni). E se dovesse aggiungersi  anche l’agenzia europea del Farmaco (altri 20.000 operatori a reddito piuttosto alto, anche se meno di quello degli operatori della City), Milano diventerebbe un’altra città in pochissimo tempo. Non lo dico con entusiasmo, ma ne riparleremo.

Dunque, tanto il quadro politico quanto quello economico hanno consistenti probabilità di trasformazioni di ampia portata e concentrati nel tempo, senza contare gli effetti delle spinte internazionali (votazioni in Francia e Germania, esordio di Trump,  crisi europea ecc.). A questo punto, conta relativamente poco se voteremo nel 2018 o nel 2017, perché, molto probabilmente, entro un paio di anni torneremo a votare.

In questo quadro l’offerta politica è destinata a mutare molto rapidamente: sorgeranno nuovi partiti, alcuni dalla fusione (o travestimento) di vecchi, altri effettivamente nuovi, altri ancora per scissione di quel che c’è.

E questo forse significherà la fine della rendita di posizione del M5s, sin qui beneficiato dalla generale rivolta contro il sistema politico esistente, per cui anche il M5s sarà costretto a cambiare o perire: non più voto di protesta e di segno negativo, ma forza politica con identità positiva chiara. Il che non è operazione facile o indolore, ma che sarà determinata dalla forza dei fatti. Una corrente che diventerà assai vorticosa nei prossimi mesi e di questo dobbiamo tenerne conto tutti.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (30)

  • che la city finanziaria si trasferisca da Londra a Milano mi sorprende, avrei pensato che potesse trasferirsi a Francoforte. Che cosa rende piu’ probabile un trasferimento a Milano?

  • Solito sistema del Potere: cambiare tutto, perchè tutto possa ricominciare come prima.
    Staremo a vedere se funzionerà anche stavolta.
    E’ anche possibile che invece di cambiare il M5S ed uniformarsi a partiti e partitini in gestazione, siano quest’ultimi ad nascere già uniformati al M5S: il che non significa che il M5S rimarrà uguale, anche perché adesso è opposizione (da tempo, ormai, non più solo protesta), un domani potrebbe divenire forza di governo.
    Grazie anche alla diminuita interferenza dei nostri padroni anglosassoni, molto distratti ed occupati a guardarsi dai nemici interni, stavolta, non più solo esterni.
    Spero di non essere immediatamente smentito da fatti tragici ma, sarà un caso oppure no, sta di fatto che dall’elezione di Trump l’argomento ISIS è molto meno presente sui media.

  • piuttosto: qualcosina di più urgente..(prima che ci macellino definitivamente )

    http://www.ilgiornale.it/news/economia/governo-non-convince-lue-litalia-rischia-commissariamento-1358670.html

    Grillo …(quello del : “abbiamo fatto tremare il sistema ” ) il reale leader di quella entità politica “contro” l’establishment (cosi ci fa credere…) …che fa ??? sonnecchiaa ? aspetta che si riesca a fare non so quale referendum …..

    BISOGNA USCIRNE DA QUESTO LAGER UE/Eure….ora più che mai visto che causa Trump e brexit…(e anche il nostro referendum )…l’UE è molto ma molto più debole. U-S-C-I-R-N-E…..ma è cosi difficile da capire ????….il “movimento” “contro”…..mah….boh…

    U-S-C-I-R-N-E

    senza se e senza ma….concentrare tutte le forze per questo (poi si vedrà )…o ci dobbiamo far commissariare (cioè distruggere ) e farci ulteriormente spennare ????

    Grillo : abbiamo fatto tremare il sistema…..già…già….

    • Tenerone Dolcissimo

      Al di la’ delle ponderose considerazioni economiche non capisco come si desideri rimanere in un accrocco politico come la UE in cui gli atti preparatori del processo legislativo sono segreti e solo i parlamentari possono vederli ma per pochi minuti e non solo senza poterli fotocopiare ma neanche prendere appunti.
      Come liberale poi mi chiedo coma tale sistema possa essere considerato una tipica espressione del liberalismo o liberismo o neoliberismo che dir si voglia, senza contare che è gestito da una liberale come la Merkel nota per essere volontariamente emigrata nella germania comunista dove pare che abbia svolto la nobile professione di spia della polizia comunista e alcuni dicono che tutta la sua famiglia fosse composta di spioni al soldo del governo rosso.

      • @Tenerone

        il fatto e’ che in politica sono approdati individui che sotto le insegne di questa o di quella ideologia fanno solo il loro porco comodo, perche’ sono solo dei miserabili arrivisti che in cambio dei privilegi che gli vengono conferiti dai burattinai che li manovrano sono disposti a vendersi anche la dignita’. E quindi certe contraddizioni non devono meravigliare.

  • Grazie, professore, di quanto apprendo ora da questa lettura! Ulteriore accelerazione della finanziarizzazione dell’economia, aumento indiscusso del suo “peso specifico” sull’economia nazionale, crescita dell’italica dipendenza da centri di potere fuori dall’italia, nonché dello shopping e dei saldi, sempre a loro opera, del capitale accumulato dai nostri (ex)capitani coraggiosi dal dopoguerra a oggi. Che dire…
    “Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!” sembra scritto oggi! A quando il ritorno del Granducato di Toscana? Il signore ce l’abbiamo già…

    Un caro saluto.
    Paolo

    • Tenerone Dolcissimo

      I granduchi di toscana erano degli imprenditori e non a caso a loro è dovuta l’invenzione -sia pure addebitabile al caso- del sigaro toscano.
      Er bomba non ha mai fatto una ceppa in vita sua

      • @Tenerone
        non ho particolare simpatia per i Borboni, ma e’ un fatto che siano stati i sovrani piu’ disprezzati e vilipesi, quando in realta’ non erano tanto peggio di tante altre teste coronate, anzi dii certo erano migliori dei Savoia. E che Napoli fosse una citta’ arretrata e’ un enorme falso storici. La verita’ e’ che era una delle citta’ piu ricche ed importanti di Europa. Lo dimostra il fatto che sul finire del ‘700, Mayer Amschel Rothschild mando’ i suoi cinque figli nelle capitali piu’ importanti e ricche d’Europa: il primogenito rimase a Francoforte con il padre, uno lo mando a Londra, un altro a Parigi, un altro a Vienna e infine un altro a Napoli. E questo e’ un fatto estrememente significativo. Va anche detto che Napoli fu la prima citta’ al mondo (badate bene al mondo!!!!) a portare l’acqua corrente nelle case.
        A scuola ci hanno riempito la testa con autentiche cazzate, ma la gente continua a crederci

        • PS
          ho dimenticato di dire che i rampolli di casa Rothschild furono inviati nelle citta piu importanti d’Europa per apreire delle filiali delle banche di famiglia, non come turisti

  • Cioè, secondo lei questi sono i prossimi cambiamenti epocali del paese? La risoluzione delle lotte di potere tra e dentro i partiti? Spero che stia scherzando.
    Trump minaccia guerre vere e commerciali, di spartirsi il mondo con Putin, il cambio climatico è realtà, il problema energetico bussa, il neoliberismo è più aggressivo che mai, la disuguaglianza e la povertà aumentano in tutto il mondo, e lei mi viene a parlare di PD, leggi elettorali scontro Mediaset-Vivendi?
    PS: non è assolutamente deciso che gli uffici della UE oggi a Londra si debbano trasferire a Milano, in lizza ci sono molte città tra cui Madrid, Dublino, Frankfurt e una francese. Tutte città che hanno infrastrutture e reti di trasporti migliori di Milano.

  • Quindi bisogna votare subito,appena possibile dopo qualche accorducolo! Ma a che pro ,se ormai la finanza è sul punto di essere controllata dall’estero e con essa il rimasuglio dell’industria ,già in mano straniere ?… Che può fare contro essa la nostra politichetta incapace di razionalizzare la spesa pubblica,incapace di far girare alle 8 di mattina un pullman tra comuni vicini per trasportare gli anziani a fare le analisi nei centri predisposti o negli ospedali.Che possono fare i partiti contro il degrado ,quando il cittadino avverte che per partecipare alla gestione di un welfare universale deve chiedere a squarciagola un “ducetto”. Invece,tutti si arrogano il diritto di dire la propria,aumentando la confusione….Di conseguenza ,aumentano le spese irrazionali e distruttive ,nessuno concorda su un progetto di risistemazione del Paese da molti punti di vista dall’industriale al bancario …finanche dall’idrogeologico del territorio alla ristrutturazione edilizia! Ci vogliono soldi ,che non ci sono…dicono i potenti! Non ci sono ? Fandonia. Per le ristrutturazioni edilizie si parte già dal tesoretto dei crediti d’imposta per ciascun lavoro,cui si potrebbe aggiungere qualche accordo con le principali banche nazionali per ottenere prestiti agevolati che per esse sarebbero una goccia ,piccola .ma continua ,magari di 50 anni. Eppoi altre leggi di scopo gravanti sull’erario generale contrappesate da lievi tassazioni,magari sulla prima casa.(Molti però dicono meno tasse per ripartire ,è vero ,ma non sempre,un lieve balzello una tantum dopo qualche anno si può tollerare ,purchè si vada a prendere dove cè’ un reddito cospicuo accertato mentre la politica fa il suo dovere .)Per uscire dall’impasse,ci vuole una risistemata alla politica dei partiti , dei sindacati e della burocrazia ad ogni livello,che per me hanno una visione corporativistica ,una rivisitazione che deve coinvolgere anche gli altri due poteri costituzionali. Altrimenti il caos.
    Penso che le forze dinamiche del Paese debbano ,perciò ,concordare su un piano quinquiennale per la ristrutturazione e rafforzamento (soldi e kow hau )di quel po’ di industria e di aziende funzionanti che ci restano.Solo se i partiti,la magistratura,il parlamento,la cultura generale, non coglieranno quest’ultima scelta, concluderei che la Politica ed i partiti nell’agone sono destinati a consumarsi nei prossimi anni. Tuttavia penso che in essi non ci sia un risveglio di coscienza ,per cui il declino sarà più lungo ed agonizzante in termini economici, finanziari e di degrado sociale di quello che ora immaginiamo e procrastiniamo.Mentre le forze politiche non sono in grado di pulire una città come Roma,i guru -leaders infatti si accozzano tra loro sui distinguo se un progetto politico è meno o più allineato alle radici ideologiche delle medesime.Capite ? …La situazione brucia e gli opinion makers disputano sulla virtù delle origini ,se è rispettata o no.Qualcosa come gli alambiccamenti comici di Don Ferrante mentre imperversava la peste. Capite a che punto siamo ? …Nell’autocompiacimento più autoreferenziale che ci sia,nel mondo di Harry Potter c’era più significato di quello di alcuni sedicenti leaders nostrani:almeno dal punto di vista del semplice popolano.
    Secondo me,il problema è l’incapacità dei partiti di avere una cultura pragmatica ,di elaborare una agenda sulle priorità ,cioè i problemi ,da risolvere!Infatti,essi sono il risultato di una faida continua.Se non cambia tale atteggiamento/comportamento ,moriremmo tutti ,schiavizzati nel migliore dei casi dalla Troika ,nel peggiore dalle pressioni capricciose della finanza globale e del mercato.
    In un piano di ristrutturazione generale del Paese ,aumenterebbe l’occupazione e ci sarebbe il reddito minimo garantito anche per coloro che temporaneamente non lavorerebbero.E’ chiaro che in una situazione simile,i partiti ed i movimenti dovrebbero avere dei progetti da sottopporre al vaglio del popolo e ,spero,non solo delle critiche ,dei distinguo e delle proteste.
    Sarà in grado la politica di cambiare marcia e di uscire dall’impasse della faida totale ?
    I datori di lavoro saranno capaci di avere le dovute attenzioni dei governanti e di convertire il taglio delle tasse in opportunità per tutti ?
    Ci sarà una cultura nuova del lavoro,dell’impegno e della responsaabilità ?
    Nella crisi della politica ,della finanza ,dell’organizzazione dei servizi essenziali alla società, ci sarà più di qualcuno che penserà allo Stato di tutti ?
    Nel marasma,ci vuole più Europa o meno e come ?…
    L’Italia i ntantomi sembra un paese che vive il tran tran della giornata , rassegnato ed inattivo,aspettando che altri o la magia risolvano i suoi problemi .
    Se togliessimo la diaria di 2000 € a ciascun parlamentare(900) ed in proporzione anche ai regionali ,a cui aggiungere una tassazione progressiva ai vitalizi e agli altri stipendi d’oro dei burocrati sopra i 5000 lordi ,alla fine avremmo un bel gruzzolo da affrontare a viso aperto le minacce dei Commissari Ue! …Ci vuole scelta politica e coraggio,però.

  • Pezzo di grande interesse. Dubito i 5S possano diventare una forza politica chiara e distinta, cartesianamente parlando, è più probabile vengano travolti dagli eventi con la solita strategia di un colpo al cerchio e uno alla botte e un acuirsi delle beghe interne.

  • Esimio prof.
    Quest’epoca di implosione politica, ricorda un po’ la fine della 1^ Repubblica. La gensei della seconda però non è dovuta solo a Mani Pulite. Ci furono delle “forme di parmigiano” (sic.) piene di tritolo che, piazzate qua e là lungo la penisola, diedero le chiavi del paese ad una cordata al viale del tramonto. Non teme che le ceneri di questa classe dirigente possano trovare simili soluzioni border line
    (magari il terrorista della porta accanto, lo stragista Last minute, lo jiahdista appena rientrato… la lista è lunga)?

  • Mutatis mutandis l’astensione non ritornerà facilmente ai livelli (democratici) inferiori al 10% senza ripristinare stimoli idonei per un periodo altrettanto lungo (quanto tempo è passato dal 1993 ad oggi?)

    La legge denominata “par condicio” è tra gli incentivi dissimulati alla “vocazione maggioritaria” anche se la “libertà editoriale” nei periodi non elettorali può concedere “discrezionalmente” spazi a nuove fazioni non è facile raggiungere i livelli di copertura che vari testimonial “all’insaputa” hanno dato alla supercassola dell’antipolitca populista (non pensare all’orso bianco) quando generalmente la soppressione mediatica passa “inosservata” (a parte “l’elemosina” di dati aggregati sul sito dell’agcom)

  • Vent’anni di totale sudditanza alla globalizzazione neoliberista hanno selezionato una classe politica abituata ad eseguire gli ordini senza discutere, anche se erano in netto contrasto con gli interessi del Paese e dei cittadini.
    I tempi nuovi richiedono personalità dotate di iniziativa e di coraggio, sia che si voglia uscire dall’UE, sia che si preferisca continuare sulla vecchia strada.
    Ma i posti di comando sono ancora occupati da personaggi che agiscono ancora come se a dare ordini ci fossero le passate autoritarie amministrazioni americane.
    Basta vedere cosa stanno combinando in Libia dove continuano ad appoggiare il politico locale più debole e destinato alla sconfitta, ormai abbandonato dagli USA, mentre continuano a trascurare l’uomo dei russi e degli egiziani.
    Qualcuno deve avvisare Renzi e Gentiloni che la Russia ha vinto la guerra in Siria, é padrona del Medio Oriente e sarà la nazione leader nel Mediterraneo.
    Il nostro benessere passerà dai buoni rapporti con Putin, come ha ben capito Netanyahu, che dopo la sconfitta di Daesh e dei suoi alleati USA e Arabia Saudita, si è precipitato a Mosca a chiedere udienza al vincitore.

  • Quello che manca ancora è la buona abitudine di parlare e ragionare sui programmi politici, certi che i voti li prenderanno comunque per appartenenza non per ragionamento.

    Che idee hanno questi signori circa la sempre più vicina dissoluzione della moneta unica e della UE? Che politica industriale vogliamo avere? Cosa succederà quando usciremo dall’euro con una fetta importante del settore bancario e industriale posseduto da soggetti esteri?

  • Sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena è calato il silenzio. Si dovrebbe pensare che il salvataggio dell’istituto senese procederà secondo le linee annunciate dal governo: ricapitalizzazione preventiva, Stato-azionista, rimborso degli obbligazionisti subordinati con denaro pubblico. Ma è davvero così? La parallela urgenza di ricapitalizzare Unicredit, con una cifra monstre da 13 €mld, lascia supporre che la vicenda MPS sia stata soltanto “congelata”, per impedire che la seconda banca italiana fallisse la ricapitalizzazione. Nulla lascia supporre, infatti, che la Commissione Europea e la Germania abbiano fatto marcia indietro sul “bail-in” ed aspettino, come nel caso della legge di bilancio, solo il momento opportuno per presentare il conto. L’Italia vive il cruciale 2017 alla giornata, in balia degli eventi esterni.

    http://federicodezzani.altervista.org/congelare-mps-salvare-unicredit-litalia-vive-ormai-alla-giornata/

  • Tenerone Dolcissimo

    Ma i posti di comando sono ancora occupati da personaggi che agiscono ancora come se a dare ordini ci fossero le passate autoritarie amministrazioni americane.
    —-
    Per una strana ironia della sorte questi alfieri del liberalismo sono tutti comunisti o cmq di sinistra. quando si dice ironia della sorte

  • Si afferma nell’articolo che tutte le forze politiche dovranno cambiare tattica,strategia e comunicazione.Compreso quelle che ora vivono di rendita con la sola protesta e denuncia. Concordo solo in parte con quest’ultima asserzione.
    Penso infatti che gli italiani alle prossime elezioni,quando ci saranno,si ricordino di quei partiti e coalizioni che ,per governare a tutti i costi e per nascondere le proprie manchevolezze, hanno indebitato il Paese ,subissando di pesi insostenibili le nuove generazioni! Spero si ricordino e mandino a casa i veri responsabili della disfatta.

  • Dal punto di vista degli affari, secondo gli italiani Londra dovrebbe preferire la soluzione milanese ad altre candidature perché le società del gruppo London Stock Exchange, di cui fa parte Borsa Italiana, sarebbero in grado di gestire l’attività che traslocherà dalla City ma manterrebbero i relativi ricavi in seno all’azienda britannica. Per Milano il dividendo da raccogliere sarebbe tutto l’indotto relativo.

    http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/01/20/news/milano_distretto_finanziario_a_marzo_la_presentazione_del_progetto_a_londra-156478929/

  • Si aprono spazi di manovra per mari dove ognuno veleggia in proprio.
    Purtroppo Palazzo Chigi è sede vacante, come dice il prof. Giannuli.

  • Anch’io credo che siamo sulla soglia di avvenimenti imponenti, che andranno ben oltre una rivoluzione del sistema partitico. Mani pulite si è consumata in un contesto economico ancora prosperoso e in un panorama internazionale stabile, dominato dalla pax americana. Oggi stanno crollando i fondamenti dell’uno e dell’altra. La crisi politica nasce da questo scenario e si evolverà in stretta dipendenza col medesimo.

    Quel che è certo è che le classi dirigenti italiane, crollato il progetto di presidenzialismo plebiscitario-autoritario renziano, non sanno che pesci prendere (ancor meno dei dominanti di altri Paesi). Sono una mafia abituata a prendere ordini da Washington e da Bruxelles, una specie di incrocio fra Tsipras e Badoglio. Darei qualcosa per sapere se qualcuno ha pensato a redigere un qualche piano B in caso di crollo improvviso dell’eurodittatura. Si può essere sicuri che a Berlino ci si è pensato.

  • Acme News
    Qualunquemente qualcuno volesse fare una polizza vita-morte-resipiscenza con vista Colosseo all’insaputa di Cetrio Laqualunque, segretario in pectore del PD, fratello a piede libero del più famoso Cetto, la può fare, perchè ho bisogno di liquidi in una società liquida.
    Grillo sei meglio del signor Bonaventura e Berlusconi: più POLIZZE PER TUTTI !!
    P. es. uno vede Patty Smith, gli piace e le regala una polizza vita.
    Vede Bob Dylan? Una polizza morte a sua insaputa
    Vede Napolitano? Due polizze a sua insaputa.
    A Natale regalate Polizze vita/morte ai vostri cari.
    A me mi pioce assaissimo la cantante Virgin Rays? Le regalo un polizzino a sua insaputa.

  • aCME NEWS
    In occasione del derby Roma Lazio di domenica prossima, Grillus annuncerà presso lo stadio Olimpico la distribuzione gratuita di polizze assicurative vita e morte, sull’esempio di Pannella, che in segno di disubbidienza regalava “bustine” o banconote del finanziamento pubblico ai partiti.
    I tifosi delle opposte tifoserie hanno già preparato gli striscioni da esibire sugli spalti.
    I laziali avranno un catulliano “VIVEMUS”
    i romanisti risponderanno per le rime con un trilussiamo “A’ MORì AMMAZZATO”

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